Si guardano, si leggono. Aprono il cuore, l’immaginazione, i sensi. Danno emozioni, fanno vibrare. Oltrepassano il tempo e lo spazio. Instaurano con ciascuno un rapporto unico, un dialogo aperto. I libri si possono toccare e possedere, le opere d’arte no. La differenza maggiore sta proprio nell’accessibilità. Per il resto esiste tra loro una relazione di familiarità, uno scambio osmotico, per cui spesso gli artisti si nutrono di libri e ne usano il corpo come materiale creativo.