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ASTE E MERCATO
from Artribune #72
by Artribune
Il Metropolitan Museum accomuna due artisti, Vilhelm Hammershøi (Copenhagen, 1864-1916) e Cecily Brown (Londra, 1969), che stanno sperimentando una significativa e nuova fortuna sul mercato internazionale e che saranno tra i protagonisti delle aste di New York di maggio.
I RECORD DI VILHELM HAMMERSHØI
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Il primo è già nella collezione del museo newyorkese con uno dei suoi suggestivi interni, Moonlight, Strandgade 30 (1900-06) e nelle più recenti acquisizioni con Self-Portrait at Spurveskjul, dopo essere stato esposto, fino allo scorso 16 aprile, nella mostra dedicata dal Met all’arte danese del XIX secolo, Beyond the Light: Identity and Place in Nineteenth-Century Danish Art. Lungo tutto il 2022 il suo mercato si è di molto rafforzato, con un turnover di vendite di quasi 10 milioni di dollari, incluso il nuovo record del maggio scorso: l’aggiudicazione di Stue (Interior with an Oval Mirror) (1900) da Christie’s dalla Collezione Bass per 6,3 milioni di dollari, poco più su del precedente, registrato nel 2017, di 6,2 milioni. Restando su arene di mercato, Sotheby’s si è ora assicurata il consignment di un altro importante dipinto di Hammershøi, Interior. The Music Room, Strandgade 30 (1907), e lo offrirà alla Modern Evening Auction del 16 maggio nella Grande Mela con una stima di 3-5 milioni di dollari, la più alta di sempre per l’artista. L’opera ritrae la stanza della musica nella casa del pittore a Copenhagen, dove è stata tra l’altro custodita per oltre 75 anni.
CECILY BROWN DA CAPOGIRO

A far da controcanto Cecily Brown, protagonista al Metropolitan con Death and the Maid, la prima retrospettiva nella città in cui l’artista vive da trent’anni. La mostra ripercorre, con cinquanta opere, venticinque anni di carriera dell’artista londinese che ha sempre scommesso sulla pittura. Ed è proprio lei l’altra protagonista della sessione di aste in arrivo a maggio nella Grande Mela. A cominciare dal catalogo della collezione single-owner di Mo Ostin, leggendario discografico della Warner Bros Records, da cui arriva a Sotheby’s Free Games for May del 2015, con una stima di 3-5 milioni di dollari. Mentre Christie’s ha annunciato la presenza di Untitled (The Beautiful and Damned) del 2013 alla 21st Century Evening Sale del 15 maggio, con una stima di 5-7 milioni di dollari. Ma più in generale il lavoro di Cecily Brown è al centro di una tempesta di mercato perfetta. Il ritmo delle sue aggiudicazioni in asta per questa prima parte del 2023 è già arrivato quasi a 18 milioni di dollari, più della metà delle vendite annuali degli ultimi due anni, come segnalato da Artelligence. Paradossalmente favorito dall’interruzione nel 2015 della collaborazione con Gagosian e da alcune mostre museali, a cominciare da quella al Louisiana Museum in Danimarca nel 2018 e finendo, ora, con quella al Metropolitan di New York.
Cristina Masturzo





