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MEZZI AGRICOLI

Preparazione della vernice blu scuro del carro da parte dei tecnici SDF.

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Apposizione di una nuova mascherina sul coperchio frontale. Il carro appena verniciato.

SDF (Same-Deutz-Fahr) consapevole dell’importanza di arricchire il proprio patrimonio storico conservato all’interno del Museo SAME di Treviglio, ha trasferito dalla fliale francese un SAME Ariete costruito nel 1969. Questo modello, prodotto dal 1968 al 1970 in oltre 2.400 esemplari, è considerato una pietra miliare della produzione SAME, in quanto rappresenta l’internazionalizzazione del marchio nel mondo. Molti di questi modelli, infatti, furono venduti in Sud America, Africa e, in particolar modo, a Cuba. Il trattore, arrivato a Treviglio nell’autunno del 2020, è stato sottoposto a vari interventi di restauro per rimuovere i segni del tempo. In particolare, nonostante la macchina si presentasse originale nelle sue parti, si è dovuto provvedere a un’accurata pulizia, alla riverniciatura del carro e della carrozzeria e al ripristino di alcuni elementi danneggiati (come le targhette laterali e il cruscotto). Tutto il lavoro di restauro è stato realizzato da personale interno e l’Archivio Storico, recuperati i documenti fondamentali (fotografe, dépliant pubblicitari, disegni e pubblicazioni tecniche), ha coordinato le fasi di lavoro che hanno coinvolto con competenza e passione l’Uffcio Qualità (in particolare l’Offcina e l’Academy), l’Uffcio Acquisti e la Ricerca e Sviluppo.

La sistemazione del serbatoio del carburante davanti al propulsore 4 cilindri in linea. Il carro ripulito a fondo e sabbiato.

Riverniciatura di volante, mascherina strumenti e luci posteriori.

Prove sul campo di un esemplare con cabina chiusa e scarichi a camino laterali.

Il posto di guida completo, con in primo piano il comando della Stazione Automatica di Controllo Same con Valvematic: in giallo la manetta per il sollevamento, in verde quella per regolare la profondità di lavoro, e le due viti di arresto corrispondenti. Sulla ghiera invece, le 12 posizioni di sollevamento e le varie modalità di profondità dell’attrezzo, in posizione controllata nel blu, per l’affondamento rapido (fottante) nel rosso e per l’attivazione automatica della regolazione dello sforzo nel verde.

A gennaio 2021, una volta conclusi i lavori di restauro, il trattore è stato collocato all’interno della collezione permanente del Museo, pronto per essere ammirato non appena riaprirà le sue porte ai visitatori. L’Ariete fn dal lancio si propone come un mezzo robusto e adatto a impegni decisamente gravosi, disponibile sia a due sia a quattro ruote motrici (Ariete T 4RM) e dotato della celebre stazione automatica di controllo Same con Valvematic. Il motore a gasolio è un 4 cilindri in linea raffreddato ad aria a iniezione diretta, con valvole in testa, rapporto di compressione di 15,5:1, una cilindrata di 4980 cm³ per una potenza di 85 CV. Il cambio è a 8 rapporti (con riduttore, ossia 4 lenti e 4 veloci) e 4 retromarce, inseribili con una leva per selezionare lente, veloci e retromarcia e una selettrice. A richiesta, è disponibile anche un superiduttore, che agisce sui primi tre rapporti del cambio (ma non sulla marcia diretta). Lo sterzo, nella versione a 4 ruote motrici, è coadiuvato dall’idroguida, ottenibile a richiesta su 2 RM. Esteticamente, il nuovo Ariete, si differenzia nettamente dal precedente grazie a una linea spigolosa e massiccia, caratterizzata dall’afflato coperchio anteriore e dal frontale a diedro, con presa d’aria superiore orizzontale e inferiore trilobata. Nuova anche la grafca delle scritte e il posto guida, più confortevole e completo. È uno stile che viene inaugurato proprio con l’Ariete e che contraddistinguerà i modelli di Treviglio fno agli anni ’90.

Un’immagine dell’Ariete di fronte allo stabilimento di Treviglio.

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