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Giganti di frontiera - di Luca Marconetti
GIGANTI DI FRONTIERA
DOPO 4 ANNI DI ASSENZA, LA PIÙ VISTOSA, RUMOROSA E COINVOLGENTE MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA ASI, IL TRANSPORT SHOW, È TORNATA COL SUO CARICO DI PASSIONE E NAFTA, DALLA RIVIERA ROMAGNOLA ALLA SCOPERTA DEL PICCOLO STATO DI SAN MARINO.
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di Luca Marconetti
Era il 2018 quando, con alla guida Roberto Sarzani, la Commissione Veicoli Utilitari e Ricreazionali ASI, organizzava l’ultimo ASI Transport Show in Veneto. La voglia di tornare, quindi, dopo il difcile periodo che abbiamo vissuto, era tantissima, a partire dal nuovo presidente della Commissione Alfonso di Fonzo, appassionato e profondo conoscitore dei mezzi pesanti d’epoca, settore che per il Nostro Sodalizio è sempre stato di fondamentale importanza, perché sono stati i protagonisti dello sviluppo industriale, economico e sociale del XX secolo e come tali vanno preservati. E sono i numeri a dirlo: nell’edizione del ritorno, quella che si è tenuta tra Romagna e San Marino l’1 e 2 ottobre 2022, erano presenti 57 veicoli - dalle piccole Fiat Topolino e Balilla furgoncini ai mastodontici Fiat 682 e 690 -, molti di più di quelli previsti, parterre che, comunque, non ha messo in crisi la gestione degli enormi spazi utili al posteggio di questi giganti.
L’appuntamento per tutti è stato il sabato nella bella struttura del Museo Internazionale del Motociclo di Rimini, col pranzo tipico sotto le volte del porticato e partenza per lo Stato autonomo di San Marino, su un percorso che si è dipanato fra provinciali poco trafcate e l’ingresso in città in maestosa autocolonna, fino alle propaggini del celebre centro storico rinascimentale e del Monte Titano che lo sovrasta. Qui, i mezzi sono stati accolti nell’ampio parcheggio dei bus turistici dell’ex stazione ferroviaria della cittadina. Dopo la cena di gala del sabato, ufciata dal presidente ASI Alberto Scuro, oltre che dal “padrone di casa” Clelio Galassi, presidente dell’Automobile Club San Marino, che ha accolto i partecipanti e si è occupato della logistica in concerto con ASI, la domenica spazio per visitare la città o per scoprire il trenino già a trazione elettrica che, prima della II Guerra mondiale, collegava Rimini a San Marino (ne abbiamo parlato su La Manovella di febbraio 2022). Conclusione di giornata alla collezione di mezzi militari di Fabio Temeroli. Per noi invece, è l’occasione per farci rapire dalla meraviglia di questi mezzi impeccabili, spesso sottoposti a restauri da manuale, costati cifre ben superiori al loro valore, anche se ai loro proprietari non piace si parli di questo, perché l’afetto e l’amore che hanno per i loro camion
e autobus, supera qualsiasi aspetto veniale. E lo stesso non possiamo far altro che pensare noi quando li vediamo e, soprattutto li sentiamo in moto, con i loro sornioni e servili motoroni “a nafta”, come si diceva una volta. Numerosi i club specializzati in questi veicoli che hanno preso parte all’evento: il contingente più corposo era sicuramente quello del Circolo Italiano Camion Storici Gino Tassi di Fiorenzuola d’Arda, federato ASI, presenti con corriere, tir e furgoni; segue la Lega Antichi Motori di Brescia, coi suoi camion e autobus; Alfonso di Fonzo con i suoi valenti collaboratori ha invece portato ben 5 mezzi; Cristiano Politi, vicepresidente della CT Veicoli Utilitari e decano del collezionismo di mezzi pesanti (la sua collezione, in provincia di Piacenza, consta di circa 500 esemplari) era presente con un camion più unico che raro, un’Alfa Romeo 430 del 1947. Fra gli altri citiamo poi Lancia 3Ro ed Esatau, OM Super Taurus, Tigre, Tigrotto, Lupetto e 190-35 mentre il gruppo più folto era composto da modelli Fiat/Iveco, dagli anziani 640 e 642 N ai leggendari 682, dai 690 alla fortunata serie 170/180 e 190 fino al Re delle autostrade anni ’80, l’Iveco 190-48 Turbostar. Fra le corriere si andava da una Fiat 618 Ardita a un possente Mercedes O303 Padane passando per indimenticabili autobus Fiat come un 642 RN, un 306/3, un 314/3 Dalla Via e un 343 R fresco di restauro.