1
Alle dieci e mezzo di un mattino di maggio dell’anno 1875, Adelaide Culver, dieci anni e mezzo, uscì dalla porta di servizio del n. 8 di Albion Place, attraversò furtiva la Alley, ed entrò in Britannia Mews. Non aveva niente da fare lì. Le Mews erano un territorio assolutamente proibito a entrambi i bambini Culver, benché Treff, in quanto maschio, riuscisse sempre a cavarsela, farfugliando di aver soltanto voluto vedere i cavalli. Del resto ci andava di rado. Non era un ragazzo intraprendente. Anche adesso, ferma sotto l’arco, Adelaide poteva vederlo alla finestra posteriore della camera dei bambini (nell’attico), vestito e pronto per uscire. Adelaide gli lanciò uno sguardo di disprezzo. Di quattro anni minore di lei, Treff le sembrava piccolissimo, non meritevole di attenzione. “Come è caro il tuo fratellino!” le dicevano le signore ai tè di sua madre; e benché Adelaide avesse imparato presto la risposta giusta, la articolava in modo così brusco da sconcertare le sue interlocutrici. Anche Adelaide era pronta per andare ai Giardini di Kensington, con la giacchetta corta ben abbottonata e il manicotto di castoro che penzolava da un nastro attorno al collo; la stagione dei manicotti era passata da tempo, ma Adelaide ne era appassionata e possedeva una volontà più forte di quella della sua governante. La sottana arricciata sul dietro e il manicotto le conferivano un aspetto quasi matronale, smentito dall’esilità e dall’agilità delle sue gambe di bambina, fasciate in un paio di calze a righe. Portava sulla testa un cappello maschile, 1