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Nel villaggio di Carsely, tra le colline inglesi dei Cotswolds, su una cosa erano tutti d’accordo: non si era mai vista una primavera così, prima d’allora. La signora Bloxby, la moglie del pastore, uscì in giardino e si riempì i polmoni d’aria fresca e profumata. Non c’era mai stata una fioritura come quella. I rami dei lillà erano curvi sotto il peso dei fiori viola e bianchi. Lungo i viottoli di campagna le siepi di biancospino formavano viali da cerimonia nuziale. Le clematidi ricadevano sui muri, come cascate d’acqua fiorite, il glicine ornava la pietra dorata dei cottage con piogge di delicati fiori violetti. Gli alberi erano vestiti di un verde nuovo e brillante. La campagna sembrava un animale coperto da una folta e sontuosa pelliccia di fiori e foglie. I pochi eterni scontenti del villaggio scuotevano la testa e dicevano che una primavera del genere era il segno che l’inverno sarebbe stato infame. La natura si muoveva in modo misterioso per proteggersi. Il campanello della canonica suonò e la signora Bloxby andò ad aprire la porta. Si trovò davanti Agatha, ben piantata, con l’aria bellicosa e una ruga di preoccupazione tra gli occhi. 1