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Cominciai a parlare prima ancora di arrivare in cucina, spingendo la porta a vento dalla sala da pranzo. “Lillian, devo chiederti una cosa, e voglio una risposta seria. Cos’ha Sam Murdoch che non va, santo cielo?” Girò le spalle al lavello e mi guardò strizzando le palpebre. “Il signor Sam non cià proprio un bel niente che non va. E secondo me, Miss Julia, è lei che la deve smettere di dargli addosso.” “Be’, se chiedi a me si sta comportando in modo strano.” Si volse verso il lavello, borbottando che non aveva sentito nessuno chiedere niente a nessuno. Lillian aveva la mania di borbottare tra sé e sé quando non era d’accordo con qualcuno, cioè con me. Però non mi dava fastidio, visto che di quando in quando borbotto anch’io. Si prendeva cura della mia casa, dei miei pasti e di me da così tanto tempo ormai che sapevamo più o meno ciò che l’altra stava pensando, che lo dicessimo o no. E sapevo che non le piaceva mai sentire anche solo una parola contro Sam, motivo per cui non avevo menzionato prima le mie preoccupazioni al riguardo. “Lillian, ti prego,” dissi. “Vorresti per cortesia sederti accanto a me e aiutarmi con questo problema?” “Se vuole mangiarli per cena, ’sti fagiolini, sarà meglio che mi lascia finire di toglierci il filo.” “Per l’amor del cielo, lo puoi fare meglio a sedere. Portali qui e lascia che ti aiuti. 1