Gazzettatc Num.99-2016

Page 1

n. 99 - 07 dicmbree 2016

Autorecupero, nuovo elenco E’ disponibile un nuovo elenco degli alloggi disponibili per l’autorecupero. Possono presentare la domanda tutti coloro che sono in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare nei Comuni in elenco. Tutte le informazioni, l’avviso pubblico e il modulo da compilare per la domanda le trovate alla pagina “autorecupero” sul sito www.atctorino.it. Il bando scade il 6 gennaio.

A FIRENZE PER LA CARTA DELLA MEDIAZIONE SOCIALE ABITATIVA

Conflitti di vicinato, rispetto delle regole, quando la gestione immobiliare incontra il sociale. Nuovi modelli strategici e nuove professioni per l’edilizia residenziale pubblica Persone sole, anziani, stranieri: la recente indagine Nomisma per Federcasa sul disagio abitativo fotografa una popolazione sempre più fragile all’interno delle cosiddette case popolari. Cambia nel contempo anche la mission delle aziende pubbliche per la casa: se un tempo il core business era costituito dall’attività di progettazione e costruzione di nuovi edifici, oggi la carenza di risorse ad hoc destinate all’edilizia pubblica ha spostato il focus sui servizi. La casa, da sola, non basta. Specie per chi è più in difficoltà. Ecco allora la necessità di dotarsi di una nuova figura professionale, quella del mediatore nell’edilizia continua a pag. 2

SOMMARIO A FIRENZE PER LA CARTA DELLA pag. 1-2 MEDIAZIONE SOCIALE ABITATIVA CONGUAGLI PER GLI INQUILINI ATC, pag. 3 COSA SI PAGA E COME RICEVERE IL DETTAGLIO 10 ANNI DI COABITAZIONI SOLIDALI

pag.4


2 continua da pag. 1

A FIRENZE PER LA CARTA DELLA MEDIAZIONE SOCIALE ABITATIVA sociale. Si lavora sulla gestione dei conflitti di vicinato, il rispetto delle regole, la partnership con istituzioni, servizi sociali e sanitari, volontariato, integrazione e coesione sociale, accompagnamento all’abitare consapevole, affinché integrare le competenze delle politiche abitative con quelle della mediazione sociale serva a prevenire l’illegalità, superare il degrado dei quartieri e, più in generale, delle periferie. Di questo si parlerà nel corso del primo Forum della mediazione sociale abitativa che si terrà a Palazzo Medici a Firenze il prossimo 13 dicembre organizzato da Federcasa, l’associazione che riunisce gli enti di edilizia sociale italiani. Il Forum è rivolto agli Amministratori e i Direttori generali degli Enti associati e a quanti all’interno delle strutture sono impegnati nei rapporti con gli utenti e nella costruzione di reti di relazione tra i vari soggetti operanti nella realtà sociale, ma anche ad associazioni, rappresentanti del terzo settore e dei servizi sociali che ogni giorni si relazionano con le Agenzie su questi temi. La giornata si articolerà in due momenti principali: la mattinata avrà carattere convegnistico, mentre nel pomeriggio i lavori si suddivideranno in quattro Tavoli tematici, che avranno il compito di redigere i punti chiave della “Carta della mediazione sociale abitativa”, obiettivo finale del Forum. I quattro macro argomenti che daranno vita al dibattito sono: la mediazione sociale abitativa e i suoi strumenti; governance, rapporti con i soggetti istituzionali e i portatori di interessi; accompagnamento all’abitare e questione della conflittualità; nuove forme di partecipazione e cittadinanza attiva.

«La popolazione dell’edilizia sociale è cambiata – spiega il presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Marcello Mazzù- In un sistema dove la domanda è dieci volte superiore all’offerta, le graduatorie di assegnazione privilegiano coloro che sono più fragili e in difficoltà. Aumentano gli stranieri e gli anziani, per i quali è necessario pensare specifiche azioni di inclusione e sostegno. Il cambiamento deve necessariamente riguardare anche le nostre aziende casa, sempre meno orientate verso gli interventi architettonici di ampio respiro e sempre più specializzate su una gestione che sappia coniugare gli aspetti tecnici alla mediazione sociale abitativa. Siamo enti deputati a gestire un patrimonio e, insieme, i suoi abitanti. Per questo, in un sistema che ha visto mutare il nostro core business sempre più verso il welfare, occorre dotarsi di tutti gli strumenti che ci diano la possibilità di farlo al meglio».

MALTEMPO, LA CONTA DEI DANNI NELLE CASE ATC Centinaia di richieste di intervento. Le criticità maggiori a Moncalieri

Si contano anche nelle case popolari i danni dell’alluvione che ha colpito il torinese nei giorni scorsi. Da venerdì a domenica sono state quasi 600 le telefonate al numero verde da parte di inquilini che segnalavano infiltrazioni, guasti ed emergenze legate al maltempo. Le verifiche delle segnalazioni meno urgenti sono in corso e proseguiranno nei prossimi giorni. Le criticità maggiori hanno riguardato il patrimonio amministrato a Moncalieri, dove tecnici e funzionari hanno lavorato ininterrottamente per tutto il week end accanto al personale dell’amministrazione cittadina, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. L’acqua ha invaso androni e cantine e sono stati necessari interventi di aspirazione, poi quelli di elettricisti e idraulici per rimettere in sesto gli impianti. Le più colpite sono state le palazzine di Tetti Piatti 17-25 e via Romita 2-4-6 dove gli abitanti sono anche stati evacuati in via precauzionale. Rientrata l’emergenza, hanno potuto fare ritorno alle loro case, ma al momento sono ancora senza riscaldamento e acqua calda: l’acqua ha danneggiato irrimediabilmente le centrali termiche che dovranno essere sostituite. Atc si sta adoperando per mettere a disposizione degli inquilini stufette elettriche con cui scaldarsi in attesa che il problema sia risolto. Problemi anche in via Preserasca 65, Lungo Po Abellonio 12 e via Juglaris 21-23 dove l’acqua ha lasciato gli abitanti senza corrente elettrica (e quindi, negli appartamenti riscaldati da caldaiette autonome, anche senza riscaldamento). La situazione qui si è fortunatamente già normalizzata grazie all’intervento tempestivo. Da una prima stima, i danni ammontano a oltre 500mila euro su impianti e parti comuni. Chi non avesse ancora segnalato danni o problemi di manutenzione legati al maltempo può farlo, come sempre, telefonando al numero verde Atc 800-301081, gratuito e attivo 24 ore su 24.


3

CONGUAGLI SULLA BOLLETTA ATC, COSA (E COME) SI PAGA

Nelle bollette di dicembre e gennaio gli importi a debito o a credito per le spese. Ecco come consultare i dettagli

Sulla bolletta di dicembre 2016 oppure su quella di gennaio 2017 oltre all’importo dell’affitto e delle spese correnti gli inquilini delle case popolari troveranno i conguagli dell’acqua e dell’energia elettrica (riferiti ad uno o più anni addietro). Per favorire la trasparenza nella determinazione degli importi a debito o a credito, con un’operazione innovativa che ha richiesto un notevole sforzo tecnico e di personale, sono stati resi visibili tutti i dati utilizzati per il calcolo. A causa degli incrementi delle tariffe applicate dai fornitori i costi finali dei servizi, specie nei conguagli che riguardano più annualità, si sono rivelati superiori a quelli stimati in base ai quali erano stati richiesti gli anticipi. Ciò può comportare il fatto che la somma di alcuni conguagli possa anche risultare elevata. Ma attenzione: l’importo del conguaglio inserito in questa bolletta può essere rateizzato. Gli inquilini riceveranno tutte le istruzioni nel dettaglio con una lettera. Per vedere i dettagli del conguaglio (cioè la ripartizione della spesa e il consuntivo dell’intero stabile) basterà andare sul sito internet www.atc.torino.it e cliccare su “dettaglio conguaglio” inserendo poi il proprio numero di matricola (in alto a destra sulla bolletta) oppure richiederli indirizzando una mail a conguagliservizi@atc.torino.it.

I dettagli potranno essere anche visionati di persona, richiedendo un appuntamento allo sportello telefonando allo 011/3130379 (dal lunedì al giovedì, ore 9.15-12 e 14-16 e il venerdì, ore 9.15-12). Sempre allo sportello si potrà compilare il modulo per rateizzare i pagamenti (fino ad un massimo di 12 rate). Lo stesso modulo sarà disponibile in tutte le sedi dei sindacati inquilini Sunia, Sicet e Asia, che assisteranno i loro iscritti nella compilazione. Chi non riceve il conguaglio con l’importo a debito/credito sulla bolletta di dicembre non deve preoccuparsi: lo troverà su quella di gennaio.

50 ANNI DI COMITATO INQUILINI Manca poco: l’anno prossimo lo storico comitato inquilini di corso Taranto spegnerà ben 50 candeline. Un traguardo importante, che ne fa una delle rappresentanze di abitanti di case popolari più longeve di tutta Italia. E non mancheranno i festeggiamenti, assicura il suo presidente, Giuseppe Marino. Che è alla ricerca di un successore: «largo ai giovani –dice- nel 2018 lascerò il testimone. Ma cerchiamo abitanti volenterosi che, come noi, abbiano voglia di darsi da fare per il bene del quartiere».


4

10 ANNI DI COABITAZIONI SOLIDALI Il complesso edilizio di via San Massimo 33 a Torino nacque alla fine del ‘700 per ospitare gli operai che lavoravano nella manifattura tessile. Oggi è uno dei più popolosi complessi di edilizia sociale del centro di Torino. E festeggia un compleanno importante: i dieci anni del primo progetto di cohousing solidale della Città, la comunità dei Tessitori. Si tratta del primo dei sette progetti di coabitazione giovanile nelle case Atc attualmente all’attivo: un gruppo di giovani abita nelle case popolari e, in cambio di un affitto ridotto, si impegna ad un numero di ore di volontariato a servizio del condominio. Nascono così doposcuola, aiuto agli anziani, ma anche feste e momenti di convivialità che aiutano a cementare integrazione e coesione sociale tra i residenti. Alla festa per il compleanno di questa coabitazione, gestita dall’associazione Acmos, hanno partecipato anche l’assessore al Welfare e alle Politiche per la Casa del Comune Sonia Schellino e il presidente di Atc Marcello Mazzù.

PANETTONI SOLIDALI PER NATALE Acquistare i dolci per le feste può diventare anche un gesto di solidarietà. L’associaizone OAF-Italia anche quest’anno organizza la vendita dei panettoni della pasticceria artigianale torinese Racca per finanziare i suoi progetti di solidarietà. Nella sede di OAF-I in corso Marconi 7, a Torino, è allestita una SALETTA ESPOSIZIONI dove è possibile visionare, prenotare e ritirare i panettoni (info: 366-5848457). Inoltre è disponibile il calendario da tavolo 2017 con gli scatti realizzati in Mozambico dal noto fotografo Alessandro ALBERT (offerta a partire da 5 euro). Tutto il ricavato dell’iniziativa “Natale con OAF-I” contribuirà alla costruzione della Scuola Secondaria Sant’Ignazio di Loyola a Msaladzi, in MOZAMBICO. La Scuola si trova nell’Altopiano di Angonia, nella provincia di Tete, zona un tempo considerata il granaio del Mozambico e i cui abitanti ora sono invece costretti a convivere con lunghi periodi di carestie e frequenti inondazioni. La costruzione della scuola vuole dare l’opportunità ai suoi giovani di frequentare i

corsi di agropecuaria (basi di agricoltura e zootecnia), sperimentare attivamente quanto appreso e di trasmetterlo poi nei loro villaggi; essi diventeranno così i protagonisti dello sviluppo del Mozambico.

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.