n. 24 - 2 maggio 2013
MANUTENZIONE, UTENTI SODDISFATTI
Dopo le ferme proteste del Pd in Commissione Bilancio, la Giunta regionale ha deciso di dotare i fondi antisfratti, che erano stati azzerati nella prima stesura del documento di previsione 2013, di risorse per 5 milioni di euro. Si tratta del Fondo sociale per la morosità incolpevole e del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, ovvero risorse che la Regione dà abitualmente agli enti locali per aiutare le famiglie in difficoltà a pagare l’affitto nel settore privato come nell’edilizia pubblica. La Giunta Cota aveva deciso di azzerare completamente questi due fondi destinati alle famiglie in forte difficoltà per la perdita del lavoro o per redditi molto bassi. L’anno scorso le risorse dei due fondi, tra stanziamenti regionali e nazionali, erano di 13,8 milioni di euro. Quest’anno, in una situazione sicuramente peggiorata per l’acuirsi della crisi, neanche un euro. continua a pag 2
E’ positivo il bilancio della customer satisfaction, l’indagine che misura il grado di soddisfazione degli utenti che usufruiscono di un servizio, in questo caso la richiesta di un intervento di manutenzione urgente. Il report del mese di marzo dice che il 75,5% degli utenti che hanno richiesto al numero verde Atc un intervento si dice soddisfatto del lavoro svolto e della tempestività con la quale i tecnici sono intervenuti. Per il 90% degli intervistati, inoltre, l’intervento ha risolto completamente e definitivamente il guasto. Sempre il 90% di coloro che sono stati interpellati, inoltre, ricorda che il tecnico incaricato indossava un cartellino di riconoscimento: è sempre bene ricordare, infatti, che tutti i tecnici di Atc sono dotati dell’apposito tesserino e basta una telefonata al numero verde 800-301081 per verificare che chi suona alla porta sia davvero l’operaio arrivato per riparare il guasto.
SOMMARIO Linea diretta con l’Atc
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Fondo sociale: slitta il termine per i lavoratori autonomi
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Ivrea, un quartiere a misura di anziano
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LINEA DIRETTA CON L’ATC E’ partita mercoledì 24 aprile la nuova tramissione televisiva di Primantenna dedicata a tutto ciò che ruota intorno alle case popolari. Si chiama “Informacasa – Linea diretta con l’Atc” e si propone di diventare un nuovo punto di riferimento (e di ascolto) per tutti gli abitanti delle case gestite dalla nostra Agenzia. Tutti i mercoledì, in diretta dalle 18 alle 19 su Primantenna, che trovate al tasto 14 del telecomando, si parlerà di Atc, di iniziative, scadenze e pratiche amministrative che riguardano da vicino i residenti delle case di edilizia sociale di Torino e provincia ma anche, più in generale, di tutto quello che accade nei quartieri popolari attraverso la voce di residenti, comitati e sindacati inquilini, associazioni. Volete dire la vostra oppure rivolgere una domanda agli ospiti in studio? Potete telefonare durante la trasmissione al numero 011 – 9575798. Se invece vivete nelle case popolari e avete un dubbio o un problema da porre e volete che se ne parli in studio potete scrivere a trasmissioni@ primantenna.it oppure scrivere la vostra domanda sulla pagina facebook di Primantenna o su quella di Atc Torino. «Ringraziamo l’emittente televisiva torinese per averci messo a disposizione questo strumento in più per dialogare con i nostri inquilini» ha spiegato il presidente di Atc, Elvi Rossi, ospite della prima puntata. «E’ evidente che i nostri inquilini sanno bene che per segnalare i problemi
e le difficoltà ci sono i canali tradizionali: il numero verde, lo sportello unico, l’ufficio relazioni con il pubblico. Ma se questo spazio può servire a chiarire dei dubbi o dare risposte ad altre domande, ben venga. Chi guarda la trasmissione potrà comunque saperne di più su ciò che li riguarda da vicino: in studio, molto spesso, ci saranno anche i nostri funzionari. Un modo per avvicinarci ancora di più ai nostri abitanti, dimostando loro che un ente pubblico è fatto di persone che ogni giorno lavorano per offrire al meglio un servizio agli utenti». Dopo una prima puntata di argomento, diciamo così, più generico, dedicata a spiegare che cos’è l’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino e come funziona la prossima si scenderà più nel dettaglio. Appuntamento mercoledì 8 maggio (il primo maggio è festa, ma potrete comunque vedere la replica di quella precedente, se ve la siete persa) per parlare di fondo sociale, il contributo regionale destinato a chi non ce la fa a pagare l’affitto, e di cambio e scambio alloggio, l’opportunità attraverso la quale chi vive in una casa popolare può cambiare città o quartiere senza perdere il diritto a un canone d’affitto sovvenzionato.
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Una scelta che dà il senso della distanza che intercorre tra le politiche regionali della Giunta Cota e i bisogni reali e le condizioni di vita dei cittadini. Grazie alle proteste del PD la Giunta ha fatto retromarcia, stanziando 5 milioni di euro per i due fondi, un risultato che consideriamo importante, seppur non risolutivo. In Consiglio regionale chiederemo, infatti, che i fondi vengano ripristinati alla dotazione del 2012, circa 14 milioni di euro. La famiglia non può essere solo uno slogan da utilizzare nei discorsi propagandistici. Deve essere un impegno che
vive di fatti concreti. Troppe famiglie oggi hanno bisogno di certezze sulla propria abitazione. Il dramma sociale della casa è uno degli aspetti più devastanti della crisi, perché mette in discussione uno dei capisaldi della vita quotidiana, il diritto a un tetto. Di fronte alle difficoltà della crisi e all’allargarsi dell’emergenza casa è necessario un intervento più sostanzioso da parte della Regione. Aldo RESCHIGNA presidente gruppo Pd Consiglio Regionale
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FONDO SOCIALE: SLITTA IL TERMINE PER I LAVORATORI AUTONOMI Arriva una proroga per presentare il fondo sociale, ma solo per i lavoratori autonomi. È slittato al prossimo 20 maggio il termine per presentare la domanda per il fondo sociale, il contributo per coprire parte della morosità incolpevole maturata nel 2012. Proroga sì, ma non per tutti. La proroga è consentita esclusivamente a chi percepisce redditi diversi da lavoro dipendente o assimilato e si avvale per la dichiarazione dei redditi del modello unico, in sintesi cioè il termine slitta esclusivamente per coloro che sono lavoratori autonomi. Lo ha deciso la Giunta regionale nella seduta del 29 aprile scorso, di fronte alle oggettive difficoltà per i lavoratori autonomi di reperire la documentazione necessaria per la presentazione della domanda. Pertanto si è reso necessario rinviare di 20 giorni il termine per la presentazione delle domande. I requisiti rimangono gli stessi per tutti, lavoratori autonomi e dipendenti: un Isee 2013, cioè riferito ai redditi dell’anno 2012 inferiore o uguale a 6mila euro e aver pagato la quota minima per accedere al fondo (pari 14% del reddito imponibile lordo annuo del 2012 oppure, in caso di assenza di redditi, di almeno 480 euro).
Chi non fosse riuscito a pagare la quota minima o ne avesse versata solo una parte, può firmare un impegno di pagamento per coprire la cifra rimanente per ottenere il contributo e dilazionare il pagamento. La quota minima può dunque essere pagata anche a rate, ma è assolutamente necessario rispettare l’impegno di pagamento. Chi non riuscirà a coprire le rate, infatti, non avrà più il contributo con il rischio di diventare moroso colpevole e di perdere quindi anche la casa. Perciò c’è ancora tempo per presentare la domanda per il fondo sociale, telefonando in orario d’ufficio ai numeri 011-31.30.379 oppure 011-31.30.204 e fissando un appuntamento. L’operatore comunicherà l’indirizzo dello sportello dove compilare la richiesta. Da quest anno, infatti, per evitare lunghe file allo sportello la documentazione si consegna su appuntamento e chi vive lontano da Torino può contare su sportelli decentrati a Ivrea, Pinerolo, Moncalieri, Venaria, Settimo, Rivoli, Beinasco. Per appuntamento: 011-31.30.379 e 011-31.30.204 Ultima scadenza: 20 maggio 2013
DIECI NUOVI APPARTAMENTI POPOLARI A FORNO CANAVESE Tra i cantieri aperti che vedono impegnata Atc Torino, in questo numero vogliamo parlarvi di quello di Forno Canavese, partito a fine 2011. Entro l’estate i lavori in via Roma termineranno e dieci nuovi alloggi popolari saranno pronti ad ospitare altrettante famiglie. Nel concreto, il progetto ha previsto la costruzione di un edificio di due piani fuori terra e un piano seminterrato, con grande attenzione al tema bioclimatico-ecologico: l’obiettivo è dunque quello di ottenere una casa che rispetta l’ambiente e nel contempo permette ai suoi abitanti di evitare inutili, costosi e inquinanti sprechi di energia. Il nuovo edificio sarà dotato di cantine al piano seminterrato, a nord-ovest in prossimità di via Roma saranno collocati invece i posti auto. Gli accessi pedonali previsti sono due, entrambi facilmente raggiungibili anche dalla zona adibita a parcheggio, uno da via Roma, l’altro dal marciapiede della strada provinciale di recente realizzazione. 6 alloggi hanno una superficie di 46 metri quadrati, 4 una
superficie compresa tra 46 e 60. L’accesso ai portatori di handicap, sia all’edificio che agli spazi comuni, sarà garantito dalla quota del piano rialzato di poco superiore a quella esterna di calpestio e al marciapiede della via pubblica mentre tutti i percorsi saranno sviluppati essenzialmente in piano o con modeste pendenze, permettendo così a tutti di raggiungere il vano scala e l’ascensore senza incontrare barriere architettoniche. La centrale termica servirà per la produzione centralizzata del riscaldamento e per la produzione centralizzata dell’acqua calda sanitaria, peraltro integrata da pannelli solari posti sulla copertura. Gli alloggi sono dotati di riscaldamento a pavimento radiante a bassa temperatura in tutte le stanze, eccetto i bagni dove, invece, è stato previsto un sistema di riscaldamento a soffitto.
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IVREA, UN QUARTIERE A MISURA DI ANZIANO
DRONE IN VOLO SUL TETTO DELL’ATC
Prevenire l’isolamento delle persone anziane e aiutarle a conservare più a lungo la loro autonomia in casa. E’ questo in estrema sintesi l’obiettivo del progetto “Qbellavista...abitare a misura di anziano”, curato dall’associazione torinese Casematte, con la collaborazione dell’amministrazione comunale insieme ad Atc Torino, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp, Auser, Anteas Torino e Ada e attivo nel quartiere popolare Bellavista di Ivrea. Nelle case dell’ex villaggio Olivetti si conta infatti una cospicua percentuale di over 65, circa il 30%: anziani che spesso, dicono i dati di una recente indagine del sindacato dalla quale il progetto ha preso il via, vivono soli, lontani dai servizi e in difficoltà con le piccole incombenze quotidiane. Martedì 23 aprile hanno preso il via gli incontri in calendario al Centro Civico di Piazza Primo Maggio, sempre all’interno del quartiere, per spiegare ai protagonisti dell’iniziativa e ai loro familiari come si possa adattare la propria casa ai cambiamenti imposti dall’età per mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile. Martedì 7 maggio il prossimo appuntamento, dal titolo “Migliorare la propria casa per invecchiare in autonomia” con Massimiliano Malavasi, ingegnere del centro per l’Adattamento dell’Ambiente Domestico di Bologna mentre martedì 21 sarà la volta di “Esempi di soluzioni fatte apposta per i bagni e per spostarsi in casa” a cura di Gianni Ferrazza e Paola Leto, architetto di Atc Torino.
La foto che vedete qui sotto è quella del volo di prova di un drone, un dispositivo radicomandato dotato di telecamera, nel parcheggio della sede di Atc, in corso Dante a Torino. A metterlo gratuitamente a disposizione dell’Agenzia è il Csp, un organismo di ricerca senza fini di lucro del quale fanno parte, tra gli altri l’Università e il Politecnico di Torino. Obiettivo della simulazione quello di capire se questa tecnologia avanzata possa aiutare Atc nella verifica delle parti strutturali degli edifici, permettendole così di risparmiare sul costo per l’installazione di un ponteggio o il noleggio di cestelli per il sopralluogo tecnico. Per maggiori informazioni sulla tecnologia dei micro-droni potete consultare il sito www.csp.it
AUSER TESSE LA TELA DELLA SOLIDARIETA’ L’hanno chiamato “la tela della solidarietà”. La tela è quella di lenzuola, tovaglie, copriletti che le volontarie dell’Auser di Bruino, Grugliasco, Orbassano e Luserna San Giovanni hanno tessuto con pazienza e fantasia, sotto l’occhio più esperto di sarte e maestri di cucito. L’associazione di volontariato, conosciuta nel torinese per la sua attività di supporto rivolta in particolare agli anziani, questa volta ha voluto cimentarsi con qualcosa di diverso: così, i volontari, con l’aiuto delle parrocchie, hanno confezionato prodotti di vario genere da distribuire ad anziani soli o famiglie in difficoltà. Anche le volontarie e i volontari dell’Auser della Val Pellice hanno aderito al progetto e hanno confezionato, in accordo con il reparto neonatale dell’Ospedale di Pinerolo, copertine in patchwork da donare ai bambini ricoverati.
(foto: Luna Nuova)
Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia