n. 76 - 25 novembre 2015
IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON ADAMO TAMBONE, COMITATO INQUILINI VIA FORLI’
Da più di trent’anni Adamo Tambone ogni giorno apre le porte del comitato inquilini di via Forlì, zona Lucento di Torino, alle duecento famiglie che vivono in quel quartiere. Appunta le loro segnalazioni da trasmettere all’Atc, li aiuta nella compilazione delle pratiche. In una stanza adibita a magazzino, raccoglie generi alimentari di prima necessità che poi distribuisce alle famiglie più in difficoltà. A fine anno, Adamo andrà in “pensione”. Con il rimpianto di non aver trovato nessuno che volesse raccogliere la sua eredità. Davvero non c’è futuro per il comitato? Lo spero. Qualche abitante del quartiere si è detto disponibile ma per ora niente di concreto. Per formare un comitato bisogna indire le elezioni, votare i rappresentanti. E chi assume questo incarico deve sapere che il lavoro è molto, io non mi sono mai risparmiato. Pensate che una volta ci fu un’emergenza: c’era una copiosa perdita d’acqua e dovetti correre a chiudere l’interruttore generale nel cuore della notte! Comunque, se qualcuno vorrà seriamente farsi carico di questo impegno, gli darò volentieri una mano. Magari potrei venire ancora qui al comitato, qualche ora la settimana...e continuare a raccogliere i viveri da dare alle famiglie che ne hanno bisogno. continua a pag 4
RACCOLTA ABITI PER I SENZATETTO L’Associazione Il Giardino delle Idee (Associazione Solidale - volontariato, assistenza, supporto, accompagnamento e scambi culturali) organizza per venerdì 4 dicembre, dalle 15 alle 20, in via Leoncavallo 17 (area esterna all’Anagrafe), una raccolta di coperte e abiti pesanti da distribuire ai senza tetto e ai centri notturni pubblici di Torino. La distruzione ai senzatetto sarà sabato 19 dicembre alle ore 21 a partire da piazza Montale. Per info: 327-1741453, ilgiardinodelleidee@live.it
SOMMARIO POLITICHE PER LA CASA A CONVEGNO
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A CIRIÈ LA PRIMA CASA POPOLARE PASSIVA DEL PIEMONTE
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25 NOVEMBRE, STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
pag.4-5
REGALI SOLIDALI PER LO SHOPPING pag.6 NATALIZIO
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POLITICHE PER LA CASA A CONVEGNO
Regione, Comuni e Atc fanno il punto sulle politiche per la casa: in calo gli sfratti ma servono più abitazioni a canone calmierato Se la crisi continua a mordere e le famiglie in cerca di un affitto alla portata delle loro tasche continuano a essere molte di più delle case popolari a disposizione, una buona notizia, finalmente c’è: gli sfratti, per la prima volta da anni, sono in calo. I dati parlano chiaro: sul mercato dell’affitto privato nei primi sei mesi di quest’anno il numero di sfratti per morosità è sceso del 5%, in controtendenza con i dati dal 2009 in avanti. Un risultato reso possibile dalle risorse che Regione e Comuni hanno investito sulle misure di sostegno, come l’agenzia Locare e il fondo salvasfratti. A fare il punto sono stati i rappresentanti delle istituzioni al convegno “Le politiche per la Casa” organizzato dal Pd torinese che ha visto al tavolo l’assessore regionale alla Casa Augusto Ferrari, il vicesindaco di Torino Elide Tisi, il presidente Atc Marcello Mazzù, la consigliera regionale Nadia Conticelli, il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e gli assessori al Welfare di Collegno e Settimo Torinese Maria Grazia De Nicola e Massimo Pace. Per tutti, si tratta certamente soltanto di un primo, piccolo, passo che però è il risultato delle strategie messe in campo per venire incontro alle difficoltà per le famiglie. «Le misure di sostegno alla locazione – ha spiegato l’assessore Ferrari- sono state cruciali: grazie al fondo sociale per i morosi incolpevoli delle case popolari, al fondo affitti per il mercato privato, al fondo salvasfratti, alle risorse stanziate per le agenzie per la locazione abbiamo impedito che molte famiglie perdessero la casa. Nel contempo, grazie ai 36 milioni di euro che la legge Delrio ha messo a disposizione del Piemonte, punteremo sulla riqualificazione di immobili
che necessitano di manutenzione prima di poter essere abitati. Con l’autorecupero, infine, di cui ora stiamo definendo le linee di attuazione, metteremo ulteriori alloggi a disposizione delle famiglie in attesa di una casa». I numeri dell’emergenza abitativa, va detto, sono sempre considerevoli: «nel 2014 – ha ricordato il vicesindaco Tisi – le procedure di sfratto emanate sono state 4693 e le domande di emergenza abitativa 1200 mentre le case popolari a disposizione erano appena 500. Ma abbiamo messo in campo anche altre azioni: con l’agenzia Locare e il fondo salvasfratti abbiamo aiutato 480 famiglie». Dello stesso parere anche i Comuni: il problema è chi la casa c’è l’ha e rischia di perderla. Ma anche chi cerca casa in affitto ma non ha un reddito tale da riuscire a reggere i costi degli affitti sul mercato privato, come i giovani in cerca della prima casa. «Stiamo facendo molto ma c’è ancora molto da fare – ha spiegato il presidente Mazzù- stiamo lavorando per mettere a disposizione velocemente gli alloggi che restano sfitti. Ma servirebbero misure importanti per mettere a disposizione più case, senza costruire: penso al patrimonio del demanio, a quello invenduto, a edifici abbandonati e ammalorati che basterebbe riqualificare. Come l’ex astanteria Martini, vuota da tempo: si potrebbe ricavare una struttura di social housing per anziani, con servizi e badante di condominio, liberando anche tutti quegli alloggi popolari troppo grandi per una persona sola che gli anziani, per ovvi motivi di affezione, non vogliano lasciare a famiglie più numerose».
CASA, A TORINO UN FONDO PER I PIÙ FRAGILI Una misura a sostegno delle persone socialmente fragili, un fondo con le caratteristiche del fondo “salvasfratti” per aiutare chi, a conclusione di percorsi assistenziali di accompagnamento all’autonomia, lascia residenze sociali o strutture abitative simili. Questo l’obiettivo di una delibera d’intenti presentata dal vicesindaco Elide Tisi e approvata ieri mattina dall’esecutivo di Palazzo Civico. Il provvedimento impegna l’amministrazione comunale a cercare i fondi per dare corpo alla misura di cui, una volta definita l’applicazione nel dettaglio e trovate le risorse per finanziarla, potranno beneficiare i minori al compimento dei 18 anni al termine di percorsi di comunità, le madri con figli in uscita da percorsi di presa in carico assistenziale, le famiglie in carico a strutture di housing o residenze temporanee, i senza fissa dimora che sperimentano percorsi di housing first e i disabili che intendono sperimentare esperienze abitative in autonomia. (Fonte: Torinoclick)
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A CIRIÈ LA PRIMA CASA POPOLARE PASSIVA DEL PIEMONTE Il progetto protagonista della terza conferenza nazionale del Passivhaus
dotato di una lavanderia comune: ciascuno potrà usare la lavatrice e l’asciugatrice secondo i suoi bisogni e, grazie ad un sistema di funzionamento con la chiave, vedersi addebitato solo il reale consumo di energia sulla bolletta. Questo progetto rappresenta per Atc la sfida del futuro: per nuclei familiari già alle prese con difficoltà economiche, che vivono in case di edilizia sociale, ridurre in consumi energetici significa anche vedere ridotto il costo delle spese ripetibili, la voce solitamente più gravosa nel budget familiare. Per il conseguimento di questa doppia finalità ambientale e sociale, nell’ambito della giornata, Atc e Regione Piemonte sono state premiate con una targa per la best practice del “Passivhaus”. Sarà inaugurata a breve a Ciriè la prima casa popolare passiva del Piemonte, un progetto che ha visto l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale tra i protagonisti della terza conferenza nazionale del Passivhaus, un protocollo di sostenibilità energetica nato all’inizio degli anni Novanta in Germania, a Darmstadt, ed è molto conosciuto nel mondo, con oltre 40mila realizzazioni all’attivo. Lo standard punta le sue carte sull’edificio passivo, che non spreca energia termica ed elettrica ed è completamente incentrato sul raggiungimento del massimo comfort termico e abitativo, senza l’installazione di impianti di riscaldamento di tipo “convenzionale”, ma sfruttando le elevate prestazioni dell’involucro termico e puntando a massimizzare gli apporti gratuiti. Il bilancio delle esperienze è stato tracciato sabato 21 novembre all’Environment Park di Torino dove progettisti e direttori dei lavori hanno illustrato risultati e difficoltà incontrate. A Ciriè, grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte di circa 2milioni di euro, Atc ha progettato e realizzato, in collaborazione proprio con l’Environment Park, la prima casa popolare passiva della nostra regione: uno stabile che garantirà a 14 famiglie il 90 per cento di risparmio energetico rispetto ad un edificio tradizionale, offrendo nel contempo un elevato livello di comfort abitativo, sia in termini di temperatura sia in termini di qualità dell’aria. La nuova frontiera dell’edilizia sostenibile esige anche lo sviluppo di nuove sensibilità. I futuri abitanti della casa di Ciriè, per beneficiare del concreto risparmio sui consumi, dovranno adottare un comportamento responsabile nel vivere quotidiano. Per questo, ad esempio, lo stabile è
NASCE “CASA DORA”, IL COHOUSING PER DISABILI Taglio del nastro venerdì 20 novembre in Lungo Dora Voghera 134 a Torino per “Casa Dora”, esperimento di cohousing sociale che ospiterà quattro persone con disabilità e due giovani coabitanti, in un luogo dedito a brevi periodi di soggiorno o sperimentazioni di vita indipendente. Lo spazio, autorizzato dal Comune di Torino, è situato in un condominio di edilizia popolare di proprietà di Atc . Il progetto è quello di proporre un nuovo modello di abitare in grado di conciliare le esigenze abitative e di autonomia dei giovani che non hanno la possibilità economica di sostenere un contratto di affitto sul mercato tradizionale, ritardando di conseguenza la loro uscita dal nucleo familiare, con il desiderio delle persone disabili di sperimentare percorsi di vita indipendente senza l’inserimento in servizi “strutturati”, come le comunità alloggio. «La sperimentazione di “Casa Dora”- ha spiegato la cooperativa Il Punto, che gestisce la coabitazione - ha la finalità di promuovere il superamento della logica dell’assistenza a favore della cultura dell’inclusione, rispondendo alle necessità abitative dei giovani e accompagnando i partecipanti in un percorso di convivenza attiva, partecipata e consapevole».
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25 NOVEMBRE, STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
Atc aderisce alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con uno striscione sulla facciata del suo palazzo Atc dice “Stop alla violenza sulle donne” sulla facciata del grattacielo di corso Dante. È un manifesto alto due piani e occupa la parte centrale della facciata del grattacielo di Atc verso corso Dante. Alto 8 metri largo 10 sta a testimoniare il nostro “Stop alla violenza sulle donne” e farlo sapere al mondo. È l’iniziativa dell’Agenzia territoriale per la Casa del Piemonte Centrale per aderire alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne celebrata in contemporanea in tutto il mondo 25 novembre 2015. Promossa dal Cug di Atc e fortemente sostenuta dall’Amministrazione, il 25 novembre ha come punto focale l’affissione del grande manifesto sulla facciata del palazzo Atc con la scritta “Stop alla violenza sulle donne”, «giacchè da ogni parte della città si deve vedere il nostro rifiuto alla violenza» spiega Marcello Mazzù, presidente di Atc. Ma se questa è un’iniziativa autonoma dell’Agenzia, e anche la più visibile, Atc aderisce alle altre manifestazioni indette da altre realtà nel’ottica del lavoro in rete: perché insieme si vince. E in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione dal titolo “Sei tu? La violenza contro le donne ha mille volti” “perché non è il look che rende un uomo violento, anzi, la violenza indossa la cravatta del manager o una camicia casual, ma si abbatte contro le donne senza differenze”, campagna promossa dal coordinamento provinciale (Comune di Torino, Torino Città Metropolitana e Regione Piemonte) alla quale Atc ha aderito, la consigliera del CdA dell’Agenzia, Noemi Gallo, ha ricordato che l’impegno per contrastare la violenza deve essere orientato su più fronti «Questo fenomeno non conosce distinzione di censo, e tuttavia pensando agli inquilini delle case popolari - ha aggiunto - circa 70mila persone, quanto una piccola città, occorre fare azioni concrete: e allora questa giornata è rivolta anche a loro. Basta che una sola persona trovi la forza di denunciare la violenza, grazie a un manifesto affisso nel palazzo Atc, avremo una vittima in meno» ha concluso. Per Daria Buzio, presidente del Cug di Atc «questa giornata rappresenta un momento di riflessione di fronte all’impegno quotidiano e fattivo svolto dai membri del Cug per ridurre le disparità e contrastare violenza e discriminazioni». In accordo con altri enti pubblici e privati mercoledì 25 novembre 2015 a partire dalle ore 8 sono previsti momenti di sensibilizzazione dedicati a dipendenti e pubblico: ecco il dettaglio degli eventi della giornata. SPILLA NO VIOLENCE - MESSAGGIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE dalle 8.00 alle 10.00 - ingresso principale di A Distribuzione a tutti i dipendenti di spillette con il logo NO VIOLENCE - accompagnate da un comunicato esplicativo - messe a disposizione dal Comune di Torino, con l’invito ad indossarle du-
rante l’orario di lavoro. L’invito e rivolto in particolare agli operatori che lavorano con il pubblico. ADESIONE ALLA CAMPAGNA “POSTO OCCUPATO” Tutto il giorno, nel Salone Polifunzionale Campagna di comunicazione ideata e promossa dalla rivista on line “La Grande Testata” in ricordo delle vittime della violenza www.postoccupato.org. Nel Salone polifunzionale del piano terreno dedicato al pubblico una sedia vuota sarà occupata dal manifesto. È un gesto concreto dedicato a tutte le donne che occupavano un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla loro vita. Questo posto vuoto è riservato a loro.
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FLASH MOB 25 novembre 2015 ore 18 - Appuntamento davanti ai binari 8 e 10 della Stazione di Porta Flash mob per dire “NO ALLA VIOLENZA, INSIEME VINCIAMO”. Promosso dal Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne (CCPCVD). Si invita a indossare qualcosa di colore arancione. Infine sempre di violenza si parlerà in un convegno dal titolo “La violenza di genere in Italia: i risultati della seconda indagine ISTAT sulla violenza contro le donne” che si terrà venerdì 27 novembre alle ore 15, presso la sala Bobbio di via Corte D’Appello, 16 - Torino, in occasione del quale la dottoressa Linda Sabbadini - Dirigente Generale del Dipartimento per le Statistiche Sociali e Ambientali (ISTAT) - presenterà l’ultimo rapporto nazionale sulla violenza contro le donne, realizzato a seguito dell’indagine effettuata da ISTAT nel 2014 con il finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità. Al convegno, aperto al pubblico, interverranno anche la prefetta di Torino, rappresentanti della Regione Piemonte, della Città Metropolitana e del Comune di Torino. Sul sito del Comune di Torino tutte le iniziative a questo link http://www.irmatorino.it/it/images/stories/notizie/25novembre2015.pdf Perché il 25 novembre? Il significato di questa data. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 ha indetto la prima “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. La scelta della data non è casuale: in questo giorno si ricorda l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana che furono uccise il 25 novembre 1960 durante la dittatura di Rafael Trujllo per essersi opposte al suo regime. Le tre donne furono bastonate e lasciate cadere da un burrone, ma l’ingiustizia fu prontamente denunciata e dal 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando governi, organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere.
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REGALI SOLIDALI PER LO SHOPPING NATALIZIO Avete cominciato a pensare ai regali di Natale? Forse non lo sapete, ma con lo shopping natalizio si può contribuire a tantissimi progetti di solidarietà. In questo modo, metterete sotto l’albero anche il vostro piccolo aiuto al prossimo. Ecco qualche idea. Nella sede della Fondazione Paideia (in piazza Solferino 9, a Torino) c’è il Christmas Shop, dove fino al 23 dicembre si possono scegliere regali di Natale il cui ricavato sarà utilizzato per sostenereni lavori del Centro Paideia, una struttura rivolta alle attività di riabilitazione e socializzazione per famiglie con bambini con disabilità, che sarà inaugurata nel 2017. Il Christmas Shop di Fondazione Paideia è aperto tutti i giorni, con un orario che va dalle 10,30 alle 19,30. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito della fondazione: www.fondazionepaideia.it. In via Lagrange 5, sempre a Torino, è allestita la boutique natalizia di Adisco dove si possono acquistare peluches, suggestive decorazioni e cadeaux, biscotti, cioccolatini, panettoni. Il ricavato sarà destinato al nuovo reparto del Regina Margherita per bimbi affetti da malattie rare e incurabili. In corso Vittorio Emanuele 41, è aperto il primo punto vendita torinese di «Humana», l’organizzazione umanitaria che promuove lo sviluppo dei Paesi svantaggiati nel sud del Mondo. Giacconi, gonne e camicie vengono ha aperto trattati e rimessi in vendita a prezzi ridotti per un negozio ricavare utili da investire nei numerosi progetti sociali che Humana porta avanti in Africa, Asia e America Latina in diversi ambiti. Anche quest’anno la Pasticceria artigianale RACCA unisce il suo nome (e soprattutto i suoi insuperabile panettoni) ai progetti di solidarietà di OAF-I Organizzazione di Aiuto Fraterno Italia Ong Onlus. Nella sede di OAF-I in corso Marconi 7, a Torino, è possibile acquistare con offerte a partire da 15 euro i panettoni artigianali della pasticceria Racca, sia classici sia con cioccolato o i frutti di bosco. Le ricette sono quelle della tradizione che è rispettata rigorosamente. Al costo di 5 euro è anche disponibile il calendario da tavolo 2016 con gli scatti realizzati in Mozambico dal noto fo-
tografo Alessandro Albert. Tutto il ricavato dell’iniziativa “Natale con OAF-I” contribuirà alla costruzione della Scuola Secondaria Sant’Ignazio di Loyola di Msaladzi, nell’Altopiano di Angonia, i cui abitanti ora sono invece costretti a convivere con lunghi periodi di carestie e frequenti inondazioni. Per info: tel. 366-5848457. Sempre panettoni in vendita con l’associazione “Manuele, la forza dell’amore onlus” che promuove attività di ippoterapia, nuoto riabilitativo e arti marziali per bambini con problemi motori e cognitivi in età evolutiva. I panettoni e pandori prodotti da Maina possono essere prenotati telefonando al numero 331-338512. Preferite fare i vostri acquisti on line? Nessun problema. Fino al 17 dicembre è possibile scegliere i regali solidali sul catalogo della Fondazione Uci – Uniti per Crescere Insieme- onlus. Il ricavato servirà a sostenere e sviluppare il progetto Circospedale, che si propone di portare il buon umore delle arti circensi con vere e proprie lezioni di circo ai bambini ricoverati nei reparti di Oncologia a Torino, Bologna, Milano e Roma. Per info: http://www.unitipercrescereinsieme.it/come-aiutarci/bomboniere-solidali/natale-solidale
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IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON ADAMO TAMBONE, COMITATO INQUILINI VIA FORLI’ Sono tante? Tra quaranta e cinquanta. Io raccolgo tutto quello che generosamente vogliono donarmi: pasta, pelati e scatolame, zucchero. Oggi, ad esempio, un signore è stato qui per portarmi delle cassette di cachi del suo giardino: è stato un bel gesto e distribuirò anche la frutta. Per me non tengo nulla. Un mese fa il comitato inquilini fu scassinato nella notte e i ladri portarono via tutti i viveri che conservava per le famiglie. È riuscito a rimettere insieme un po’ di scorte? Ero molto preoccupato: quei ladri hanno portato via proprio tutto. Poi, per fortuna, si è sparsa la voce, ne hanno parlato anche alcuni giornali ed è partita una piccola gara di solidarietà. Tante persone mi hanno telefonato anche da fuori Torino per dare il
loro piccolo aiuto: hanno portato pacchi di pasta, pelati, biscotti. Qualcuno ha detto che per Natale mi donerà anche qualche panettone. Ma le famiglie da aiutare sono molte e servono olio, latte a lunga conservazione, caffè. Qualunque piccolo gesto di generosità è ben accetto. Chi volesse, può portare i viveri qui da me, al comitato inquilini. Manca un mese a Natale e vorrei poter portare a quelle famiglie qualcosa di buono da mettere in tavola. Dalla sua lunga esperienza alla guida di un comitato di quartiere, cosa consiglia ad Atc? Di essere più presente sul territorio. So che il patrimonio di case popolari è grande ma i comitati hanno bisogno della presenza di Atc, che li supporti e li ascolti. Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini
Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale