Gazzettatc Num79-2016

Page 1

n. 79 - 13 gennaio 2016

IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON ISABELLA SPEZZANO, COABITANTE SOLIDALE

Nelle case Atc di Torino e provincia attualmente sono attivi sette progetti di coabitazione solidale. Di cosa si tratta? Come funzionano? Ce lo racconta Isabella Spezzano, dell’associazione Acmos, che sta vivendo questa esperienza in prima persona. Quante sono le coabitazioni solidali gestite da Acmos, l’associazione di cui fai parte? Nella città di Torino oggi ci sono tre coabitazioni solidali gestite da Acmos: una in via San Massimo, dove vivo io, una in corso Mortara e via Orvieto, nel quartiere Spina 3 e l’ultima, più recente, nata da poco in corso Novara. In tutto coinvolgono 31 coabitanti, tutti ragazzi tra 20 e 30 anni con esperienze di volontariato alle spalle. Chi sono i coabitanti e cosa fanno? Aiutaci a raccontare come funzionano questi progetti a chi non ne ha mai sentito parlare… I coabitanti solidali vivono nelle case di edilizia sociale dove si impegnano a “pagare l’affitto” con ore di volontariato a disposizione degli altri abitanti. Ognuno di noi deve dedicare almeno 10 ore la settimana a questa attività: si va dall’aiuto ai singoli inquilini, magari per leggere le bollette e le comunicazioni dell’Atc o accedere ad un determinato servizio, a iniziative a sostegno della vita della comunità. Cerchiamo di favorire la socializzazione tra vicini di casa, organizzando feste e cene di condominio. Ma anche di dare una mano nella vita di tutti i giorni con il doposcuola per i bambini, le lezioni di italiano per gli stranieri e il laboratorio di computer per chi vuole imparare ad utilizzarlo.

continua a pag 4

NEVE IN ARRIVO? ECCO A CHI SPETTA PULIRE

La Società Meteorologica Subalpina comunica la possibilità, per giovedì 14 gennaio, di temporanei rovesci di neve, anche a bassa quota. Nelle case amministrate da Atc, lo sgombero neve nelle aree pertinenziali è a carico dei residenti. In caso di nevicate, nei complessi gestiti da Atc Torino dove è attivo il servizio di pulizia, le imprese sgomberano il passaggio pedonale per consentire alle persone di accedere alle scale in modo sicuro. I capitolati di pulizia prevedono anche l’obbligo da parte dell’impresa di pulire i marciapiedi esterni. Lo sgombero è inoltre previsto quando approvato dall’assemblea condominiale. Nessuno sgombero è invece previsto in assenza di servizio di pulizia e di delibere condominiali in tal senso. In questo caso gli abitanti possono organizzarsi tra loro per lo sgombero neve (soluzione più tempestiva ed economica) oppure chiedere ad Atc di inviare un’impresa specializzata, con l’addebito del servizio in bolletta. In questo caso è necessaria una richiesta scritta con le firme della maggioranza degli interessati oppure una delibera dell’assemblea condominiale. I moduli per la raccolta firme sono disponibili sul sito di Atc Torino alla sezione modulistica. Per informazioni, si può chiamare il numero verde 800-30.10.81.

SOMMARIO VIA SOSPELLO, INCENDIO IN UNA PALAZZINA ATC

pag. 2

FONDO SOCIALE, QUOTA MINIMA ENTRO APRILE 2016

pag. 3

CIRCOSCRIZIONE 1, ATTIVITÀ PER pag.4 TUTTI A “LA BARACA”


2

VIA SOSPELLO, INCENDIO IN UNA PALAZZINA ATC

Quattro famiglie costrette a dormire in albergo. Le forze dell’ordine indagano sulle cause

Sono attualmente quattro le famiglie ospitate in albergo dopo l’incendio scoppiato nella notte tra il 2 e il 3 gennaio scorso in una palazzina di via Sospello, zona Borgo Vittoria di Torino. Le fiamme sono divampate in un appartamento al terzo piano, che si sospetta fosse occupato abusivamente: in quella casa viveva un signore anziano, ricoverato da qualche mese e, sebbene alcuni controlli già effettuati avessero dato esito negativo e fossero in corso nuovi accertamenti, i vicini hanno raccontato un via vai sospetto di persone proprio nelle ore precedenti l’incendio. Fortunatamente, nessuno degli abitanti ha riportato lesioni o gravi conseguenze. Sull’episodio sono tutt’ora in corso le indagini dei carabinieri. Nel frattempo, dopo aver sistemato in albergo le quattro famiglie che per il momento non possono fare ritorno a casa, Atc ha svolto una perizia per accertare che non vi siano danni strutturali, ha attivato le pratiche assicurative e ipotizzato una prima stima dei danni, tra 80 e 100mila euro. Quando verrà disposto il dissequestro si potrà partire con i lavori di manutenzione, che si prevedono comunque di ampia portata: due pavimenti sono infatti

parzialmente crollati a causa del calore e di una perdita d’acqua dalla colonna dei termosifoni e sono in totale cinque gli appartamenti inagibili. Se i tempi di lavorazione dovessero annunciarsi troppo lunghi alle famiglie che sono ospitate in albergo verrà proposto un cambio tecnico: potranno cioè traferirsi, temporaneamente o in via definitiva, in un altro appartamento messo a disposizione dall’Atc. (foto: Torinotoday.it)

IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE TUTELA (ANCHE) GLI INQUILINI ATC Rinnovato per tre anni il protocollo d’intesa, già siglato nel 2013, tra l’ombudsman piemontese e l’Agenzia. Servirà a mediare i conflitti in caso di reclami per ritardi o controversie amministrative. Siglato dal presidente dell’Atc del Piemonte Centrale, Marcello Mazzù, e il difensore civico regionale, l’avvocato Augusto Fierro, il documento rinnova e innova una collaborazione già in atto tra le due istituzioni. Obiettivo è far sì che gli abitanti delle case popolari possano usufruire di un servizio gratuito di conciliazione offerto dall’ufficio del difensore civico regionale, qualora ritengano di aver subito un disservizio da parte dell’Agenzia che amministra la loro casa: un ritardo, una pratica che non si è risolta in modo chiaro o semplicemente un problema di natura burocratica e amministrativa che non sono riusciti a risolvere allo sportello. Ma l’intesa prevede anche uno scambio di informazioni costante sul modello già sperimentate nel precedente protocollo, per fornire al cittadino risposte immediate ed esplicative e ridurre la moltiplicazione delle segnalazioni e dei reclami, obiettivo possibile grazie alla collaborazione diretta le due istituzioni. Con questo protocollo si va oltre e si crea un filo diretto tra le due istituzioni: gli uffici del difensore civico regionale e i funzionari dell’Agenzia addetti ai vari settori dialogheranno direttamente per rendere più tempestiva la risposta all’utente e, soprattutto, accelerare la soluzione dei problemi. Un’attenzione particolare sarò indirizzata a quei casi che vedono seriamente compromessi diritti fondamentali per i quali il Difensore segnalerà la gravità della situazione.

Rimane fermo l’impegno tra le parti di divulgare al proprio pubblico le informazioni sulle modalità di accesso ai servizi. In sintesi, Atc si impegna a fornire al difensore civico informazioni sulle singole procedure, aggiornandolo su modifiche e cambiamenti mentre l’Ufficio Relazioni con il Pubblico inviterà gli utenti che sporgono un reclamo a rivolgersi direttamente a lui. In questi due anni di protocollo all’ufficio del difensore civico si sono rivolti 97 inquilini delle case Atc: il 30 per cento esclusivamente per motivi di orientamento, volti cioè al corretto utilizzo dei servizi dell’Agenzia. Per rivolgersi al difensore civico della Regione Piemonte si può fissare un appuntamento presentandosi direttamente all’Ufficio di via San Francesco D’Assisi 35, a Torino (dalle 9 alle 12), oppure telefonando al numero 011-5757387 o 011-5757386. Per tutte le info: http://www.cr.piemonte.it/dwd/organismi/dif_civico/pieghevole_web.pdf


3

FONDO SOCIALE, QUOTA MINIMA ENTRO APRILE 2016

Stabilita la quota minima da versare per aver accesso al fondo sociale regionale per i morosi incolpevoli. Per pagare c’è tempo fino al 30 aprile 2016.

La giunta regionale ha stabilito i criteri per accedere al fondo sociale destinato ai cosiddetti morosi incolpevoli che vivono nelle case di edilizia sociale. Per accedere al contributo è necessario però che gli inquilini possiedano alcuni requisiti. Ecco quali sono: 1) possedere un indicatore Isee 2016 inferiore o uguale a 6235,43 euro. Per conoscere il proprio indicatore Isee è sufficiente recarsi in un Caf; 2) pagare bollette per una somma corrispondente al 14% del proprio reddito annuale lordo (del 2014) e comunque non inferiore a 480 euro, anche in caso di reddito zero. Chi ha già versato la quota minima lo scorso anno, se i redditi non sono cambiati, non dovrà fare altro che pagare la stessa cifra. Il termine ultimo per pagare la quota minima è stato fissato per il 30 aprile 2016, ma il consiglio è di non aspettare le ultime settimane per mettersi in regola. Se non si rispettano questi requisiti, infatti, per legge si perde il diritto al fondo sociale e si diventa dunque morosi colpevoli. Tutti gli inquilini che desiderano maggiori informazioni possono rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico o agli sportelli di Atc, su appuntamento. Per prenotare basta telefonare al numero 011-3130379 oppure compilare la scheda sul sito internet di Atc alla voce “prenota appuntamento”.

AUTO ABBANDONATE, LAVORI IN CORSO Tra le segnalazioni che riceviamo, attraverso la nostra pagina facebook, uno dei problemi evidenziati con maggiore frequenza è quello delle auto abbandonate nei cortili. Automobili magari vecchie, in disuso, parcheggiate per così lungo tempo da diventare veri e propri rottami. Si tratta di un problema di non facile risoluzione e Atc si sta impegnando per trovare modi per velocizzare l’iter che permette di farle portare via. Ma andiamo con ordine. Cosa bisogna fare quando si vede una macchina abbandonata in un cortile? Bisogna segnalarlo ad Atc, che a sua volta provvede a segnalarlo alla polizia municipale, che dovrà occuparsi dell’accertamento. Gli accertamenti richiedono tempo, perché, se è vero che basta la targa per identificare il proprietario dell’auto, va detto che occorre anche rintracciarlo, invitarlo a rimuoverla o, se l’auto è sotto sequestro, chiederne il dissequestro alla Prefettura. Quello delle auto abbandonate è un problema annoso nei quartieri di edilizia sociale: sono qualche centinaio in tutti i quartieri di Torino e spesso, proprio per i motivi appena citati, ci vogliono mesi prima che possano essere rimosse. Proprio per facilitare le segnalazioni e velocizzare l’iter per la rimozione, Atc ha recentemente attivato la possibilità per gli inquilini di segnalare anche attraverso WhatsApp, il celebre servizio di messaggistica per smartphone, le auto abbandonate: basta inviare la foto (dove si vedano auto e numero di targa) al numero 327-1119746.


4

CIRCOSCRIZIONE 1, ATTIVITÀ PER TUTTI A “LA BARACA” Lo spazio si chiama “La Baraca” ed è stato inaugurato di recente in via Rapallo 20, Circoscrizione 1 di Torino, a pochi passi dalla sede dell’Atc e nel cuore dello storico complesso di case di via Arquata. Qui l’Associazione Spazio Nuova Arquata organizza tante attività, gratuite (serve una tessera di 10 euro l’anno per aderire all’associazione) e aperte a tutti. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Per chi ha bisogno di informazioni o aiuto su aspetti pratici c’è lo sportello del cittadino, dal martedì al giovedì dalle 9 alle 12 e il venerdì solo su appuntamento; per chi vuole imparare ad attaccare un bottone, cucire un orlo o, meglio ancora, confezionare vestiti da sé c’è il laboratorio di cucito, in programma tutti i martedì dalle 14.30 alle 18. Vi sentite un po’ fuori forma? Tutti i giovedì dalle 17 alle 18 appuntamento con la ginnastica dolce per adulti, con un’insegnante qualificata. E ancora: per bambini e ragazzi c’è il laboratorio giovani, tutti i mercoledì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30 mentre per coccolarsi un po’ c’è un appuntamento di cura della persona, tutti i lunedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 16 alle 19, dedicato magari a quelle persone anziane e sole che vogliono un aiuto per acconciarsi i capelli o farsi la manicure. Chi non sa come trascorrere il sabato pomeriggio (e magari si sente un po’ solo) tutti i sabati dalle 15 alle 19 troverà invece tanti amici per una bella

partita a carte. Per informazioni: 338-2996586 (per sportello cittadino, cucito, laboratorio giovani) e 339-1102130 (per ginnastica e carte). E non finisce qui: in calendario ci sarà presto anche un corso di autodifesa.

continua da pag 1

IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON ISABELLA SPEZZANO, COABITANTE SOLIDALE Quali difficoltà incontrate? Dalla mia esperienza credo che la prima difficoltà sia nel farsi conoscere e accettare dagli altri abitanti. All’inizio non è facile: nelle case popolari vivono persone che spesso attraversano situazioni di grande difficoltà e magari ci vuole un po’ a conquistare la loro fiducia. Una volta che hanno capito che non siamo assistenti sociali, né persone pagate da Atc o dal Comune per “controllarli” ma soltanto buoni vicini di casa che possono essere loro d’aiuto, i rapporti cambiano. Certo, qualche diffidenza c’è ancora. Ma c’è anche un grande coinvolgimento. Ci fai qualche esempio? Proprio di recente, c’era un inquilino che non aveva mai voluto prendere parte alle nostre iniziative. Un giorno gli ho raccontato che si era rotta la bacheca che abbiamo all’ingresso del palazzo, dove affiggiamo tutte le comunicazioni. Così ho scoperto che è un grande appassionato di bricolage e lui si è offerto di dare una mano: ha riparato la bacheca e si è messo a disposizione per altri piccoli lavoretti, diventando una risorsa preziosa per la nostra rete di buon vicinato. La cura degli spazi comuni, in generale, è una delle attività che vedono maggiore coinvolgimento: le persone spesso hanno voglia di prendersi cura di giardini o balconi ma magari sono titubanti a prendere l’iniziativa per prime. Noi diamo il via e in genere viene accolto con entusiasmo.

Quali sono i vicini che chiedono di più il vostro aiuto? Certamente gli anziani, specie per un aiuto in piccole cose dal risvolto pratico. E poi le famiglie con bambini: per le mamme è utile poterli affidare a noi per i compiti o per socializzare o giocare un po’ tra loro. Abbiamo parlato dei vantaggi per gli inquilini. E i coabitanti? Cosa regala loro questa esperienza? Dal punto di vista umano, di crescita personale, davvero molto. Chi vive questa esperienza viene messo di fronte a realtà, a luoghi anche diversi da quelli in cui è cresciuto e magari abbandona pregiudizi che aveva. Vivere tutti insieme, con gli altri coabitanti, poi, ci fa sperimentare la convivenza non sempre facile tra coetanei. E infine si capisce come i rapporti di buon vicinato possano essere preziosi per la vita di tutti. Quali sono le prossime iniziative in cantiere nel tuo palazzo? Appena farà un po’ meno freddo, organizzeremo nuove gite alla scoperta di angoli poco conosciuti della città. Lo abbiamo già fatto in passato e ha avuto successo: ci piacerebbe sfruttare le domeniche di apertura gratuita dei musei, per una bella visita culturale.

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.