Gazzettatc Num82-2016

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n. 82 - 24 febbraio 2016

IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON MONICA CERUTTI, ASSESSORA PARI OPPORTUNITÀ REGIONE PIEMONTE

In questo numero, parleremo di come Atc abbia deciso di celebrare l’8 marzo, ricordando una donna che dedicò la sua vita ai più fragili (vedi pag.4). Ma vogliamo raccontarvi anche le iniziative messe in campo per aiutare le donne che, invece, sono in difficoltà perché vittime di violenza. Ecco cosa succede in Piemonte, spiegato dall’assessora regionale alle Pari Opportunità. Non ci sono voluti neppure due mesi e la Regione Piemonte si è adeguata alle direttive del Parlamento istituendo, grazie all’approvazione del disegno di legge contro la violenza di genere, il Codice Rosa che prevede l’attivazione nelle strutture sanitarie ed ospedaliere del percorso di tutela per le donne vittime di violenza. Un’indicazione che arriva agli enti regionali direttamente dalla legge di Stabilità 2016 nei commi 790 e 791 che prevedono l’istituzione all’interno delle aziende sanitarie e ospedaliere di un “Percorso di tutela delle vittime di violenza” e la formazione di gruppi multidisciplinari finalizzati a fornire assistenza giudiziaria, sanitaria e sociale. Tutto ciò è fondamentale per far emergere e per riconoscere le manifestazioni di violenza o abuso. Il disegno di legge numero 142 “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli” prevede proprio questo: i DEA di I e II livello o il servizio di emergenza 118 potranno attivare il codice rosa quale codice aggiuntivo al codice di gravità, che rende operativa l’equipe multidisciplinare cui spetta il compito di prendere in carico la vittima. L’equipe sarà formata da ginecologa, pediatra, ostetri-

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IL BULLISMO VIAGGIA IN RETE. UN INCONTRO PER GENITORI E FIGLI Il tema è di scottante attualità. Come proteggere bambini e ragazzi dai rischi che corrono collegandosi in rete? È sicuro postare sui social le foto dei nostri figli? L’uso consapevole dei social media e i rischi del mondo digitale saranno al centro di un incontro per genitori sulla tutela dei propri figli on-line organizzato dall’Educatorio della Provvidenza per lunedì 29 febbraio, dalle 17 alle 19, in corso Trento 13 a Torino. Tra i relatori, Elisa Marino, psicologa, che parlerà di educazione digitale e prevenzione al cyber bullismo e Sandro De Vecchis, commissario della Polizia Postale Piemonte e Valle d’Aosta, che farà invece il punto su social media e sicurezza on line. In chiusura, il regista Luca Percivalle presenterà gli spot contro il cyber-bullismo realizzati da studenti di alcune scuole torinesi. L’incontro è gratuito è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Gradita conferma di partecipazione allo 011 5681490. Info: segreteria@educatoriodellaprovvidenza.it

SOMMARIO “MA PERCHE’?”, AMIAT E ATC CONTRO L’ABBANDONO DI RIFIUTI

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SOS FRAGILITA’, RINNOVATA L’INTESA COL VOLONTIARIATO

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8 MARZO, ATC RICORDA LIA VARESIO pag.4


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“MA PERCHÉ?”

Campagna di comunicazione Amiat e Atc contro l’abbandono di rifiuti ingombranti nelle case popolari

“Ma perché?!” Con questa domanda, che è anche uno slogan, nasce la campagna di comunicazione promossa da Amiat, società del Gruppo Iren, e dall’Atc del Piemonte Centrale. 20mila volantini, uno per ciascuno degli inquilini delle case gestite a Torino dall’Agenzia, e una locandina in tutte le bacheche condominiali spiegheranno a tutti, in modo puntuale, come comportarsi quando ci si deve sbarazzare di oggetti ingombranti. Lo dice anche il regolamento d’uso degli alloggi Atc, che ogni inquilino riceve alla consegna delle chiavi. L’articolo 4.4, al punto 4 spiega che è vietato “abbandonare oggetti di rifiuto nei cortili, nelle strade e in genere nelle parti comuni. Deve essere sempre curata la pulizia dei contenitori delle immondizie e degli spazi adiacenti. Come rifiuti speciali si configurano veicoli a motore, rimorchi e similari, fuori uso, nonché loro componenti; l’ente si riserva la possibilità di rimuovere senza preavviso quanto depositato nelle parti comuni e di addebitare la spesa agli assegnatari inadempienti”. Abbandonare di fronte al cassonetto o sul marciapiede i rifiuti ingombranti, in particolar modo nei cortili delle case popolari, costringe l’Agenzia, in molti casi, ad ordinare vere e proprie operazioni di bonifica, i cui costi poi, come da regolamento, vengono addebitati agli utenti in bolletta. Ma perché pagare e condannare i cortili al degrado quando si può ottenere gratuitamente questo servizio?

Come si fa? Due le possibilità: avvertire subito l’Amiat per richiedere il ritiro a domicilio gratuito (chiamando il numero verde 800-017277 o scrivendo ad amiat@ gruppoiren.it) oppure portare l’ingombrante in uno degli ecocentri torinesi (via Arbe, via Germagnano, via Gorini, corso Moncalieri, via Ravina, via Salgari o via Zini) negli orari di apertura.

FONDO SOCIALE, PRENOTATE L’APPUNTAMENTO! A partire da lunedì 7 marzo e fino a lunedì 2 maggio, nei locali di via Arquata, 2/a-b, si raccoglieranno le dichiarazioni necessarie all’erogazione del Fondo Sociale Regionale anno 2015, destinato agli inquilini Atc che rientrano nella situazione di morosità incolpevole. Le pratiche verranno accolte esclusivamente su appuntamento. Per prenotarsi è sufficiente telefonare ai seguenti numeri: 011/3130251 – 011/3130504, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12. Ricordate che per presentare la domanda occorrerà aver pagato la quota minima (una somma corrispondente al 14% del proprio reddito annuale lordo del 2014 e comunque non inferiore a 480 euro, anche in caso di reddito zero) e per farlo c’è tempo fino al 30 aprile. Inoltre, occorrerà portare con sé al momento della domanda l’Isee 2016, che potete richiedere in qualsiasi Caf. L’elaborazione non è immediata: il consiglio, pertanto, è di recarvi al Caf appena possibile in modo da avere l’Isee in tempo utile per la domanda.


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SOS FRAGILITA’

RINNOVATA L’INTESA COL VOLONTIARIATO IN AIUTO AGLI INQUILINI ATC QUANDO L’ASCENSORE È FERMO Quando l’ascensore si ferma in una casa popolare, fa subito notizia. Perché quello che in un condominio privato costituisce una fastidiosa seccatura, l’ascensore guasto, in uno stabile dove vivono prevalentemente anziani, disabili e malati si trasforma subito in un problema più serio. Per questo, l’Agenzia rinnova per il terzo anno consecutivo “Sos Fragilità”, il protocollo d’intesa con la Consulta per le Persone in Difficoltà e l’Auser torinese che corrono in aiuto dei più fragili, proprio quando l’ascensore non funziona. Atc gestisce un patrimonio di circa 30 mila appartamenti tra Torino e provincia, con più di 1500 ascensori. In qualche caso il guasto si risolve in poche ore, in altri, magari, l’impianto è particolarmente datato e i pezzi di ricambio non sono facili da reperire. Così i tempi si allungano e subentrano i disagi. E a farne le spese sono certamente i più fragili, specie tenuto conto che nelle case amministrate da Atc vivono circa 17mila ultrasessantacinquenni (11mila nella sola Città di Torino) e 5mila disabili.

TORINO ULTRAVELOCE CON LA RETE METROWEB Il servizio sarà attivo anche in molti quartieri di edilizia sociale

A un anno dalla firma dell’accordo tra Città di Torino e Metroweb per la posa della rete ultraveloce in fibra in modalità Ftth, ovvero con la fibra portata in ogni casa, è tempo di bilanci. L’infrastruttura è già in grado di fornire una velocità di 300 Mb al secondo, estendibile in futuro fino a 1Gb. Sono già 70mila le unità abitative servite da Metroweb, grazie a Iren che ha fornito la propria rete di tubi del teleriscaldamento e di canaline della illuminazione pubblica come supporto della rete in fibra. I quartieri raggiunti dal servizio: Mirafiori Nord, Santa Rita, Lingotto e Dante. La rete attraversa anche alcuni quartieri di edilizia sociale gestiti da Atc dove proprio in queste settimane, preceduti da un’informativa affissa in tutte le bacheche, sono in corso i lavori di posa delle infrastrutture, naturalmente senza alcun costo a carico degli abitanti né alcun disagio. Per le famiglie, si tratta di poter accedere a servizi innovativi, come video, tv alta definizione, musica. Per le imprese accedere alla rete superveloce vuol dire amplificare le proprie potenzialità e diventare molto più competitivi.

Per questo, Atc ed Exe. Gesi, la società partecipata dell’Agenzia che si occupa della manutenzione degli ascensori, hanno deciso di rinnovare la rete di supporto attivata nel 2013 insieme con il mondo del volontariato. Grazie a questo accordo, quando l’ascensore rimane fermo per più di tre giorni, si attiva Sos Fragilità. In caso di emergenza, ad esempio una visita medica o una dialisi, Cpd mette a disposizione dei disabili il servizio di messa in strada con un mezzo specializzato. (Il servizio è attivo in tutta la città di Torino e nei comuni di Beinasco, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria). Auser, invece, va in soccorso agli anziani che non se la sentono di affrontare le scale con le borse della spesa portando, a chi ne ha necessità, anche la spesa o i farmaci a domicilio. Si tratta naturalmente di un servizio di pronto intervento, da destinare unicamente alle emergenze, dal momento che si tratta pur sempre di volontariato. Ma è comunque un aiuto in più per chi, di fronte al cartello “guasto” sull’ascensore, lancia una richiesta d’aiuto. Il bilancio è positivo: in questi tre anni di attività, a fronte di una media mensile di 18 fermi ascensore, gli interventi sono stati circa uno al mese (tra dieci e venti l’anno). Molte di più le telefonate al numero verde Atc e a quello di Auser da parte di chi voleva semplicemente informazioni o rassicurazioni sulla possibilità di attivare il servizio.

continua da pag 1 IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON MONICA CERUTTI, ASSESSORA PARI OPPORTUNITÀ REGIONE PIEMONTE ca, psicologa, assistente sociale e infermiera. Inoltre grazie alla legge numero 142 le vittime di violenza potranno usufruire dell’esenzione del ticket sanitario. Si tratta anche della prima legge che è stata pensata e studiata nel pieno rispetto del linguaggio di genere previsto nella Carta d’Intenti “Io parlo e non discrimino” che la Regione Piemonte sottoscriverà l’8 marzo. Infine grazie all’approvazione di questo disegno di legge potrà essere istituito il Tavolo di coordinamento permanente regionale dei Centri Antiviolenza e del Centro Esperto Sanitario, un modo per dare un ulteriore sostegno ai centri antiviolenza e alle case rifugio e facilitare il confronto, lo scambio di informazioni e la condivisione di esperienze. Cominceremo presto un giro dei centri antiviolenza e delle case rifugio presenti sul territorio regionale nell’ottica di sostenere e confrontarci con tutti gli operatori e le operatrici che quotidianamente si danno da fare per sostenere le vittime di violenza. Ci è stato anche chiesto di ampliare le attività a favore degli autori di violenza cosa che in parte già stiamo facendo. Monica Cerutti Assessora Pari Opportunità Regione Piemonte


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8 MARZO, ATC RICORDA LIA VARESIO Per celebrare l’8 marzo Atc sfugge dalle consuete celebrazioni e intitola a Lia Varesio, la fondatrice dell’associazione di volontariato “Bartolomeo & C.”, la sua sala convegni di corso Dante a Torino. L’idea di dare un nome alla sala, maturata tra il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia, è stata sostenuta dal Cug, il Comitato Unico di Garanzia, che ha suggerito una rosa di nomi, tutti torinesi e declinati al femminile. La scelta è caduta su Lia Varesio per il suo impegno verso le categorie più fragili e, in particolare, per coloro che non avevano una casa, la stessa mission che muove ogni giorno il lavoro di Atc e dei suoi uffici. A quasi dieci anni dalla ristrutturazione, che ha restituito alla città e al quartiere uno spazio per attività socio culturali a costi calmierati, la sala convegni viene intitolata a una figura storica per Torino, che spese la vita per chi aveva perso casa e dignità, offrendo agli ultimi non solo un posto dove mangiare e dormire, ma una speranza di rinascita e di inclusione sociale. Vogliamo ricordarla con una dichiarazione che più di ogni parola rappresenta l’impegno di questa piccola, ma tenacissima donna: “È ora di smetterla di essere spettatori. Occorre diventa-

re protagonisti attraverso il nostro impegno concreto e quotidiano”. L’intitolazione della sala avverrà martedì 8 marzo alle 11 in corso Dante 14 alla presenza della istituzioni e delle associazioni del terzo settore, con la scopertura di una targa in memoria di Lia Varesio.

LIA VARESIO Lia Varesio, fondatrice dell’associazione Bartolomeo & C, è ricordata come “l’angelo dei barboni”. Nata a Torino nel 1945 da una famiglia di forti tradizioni cattoliche, fin da bambina viene coinvolta nelle attività di aiuto ai più bisognosi seguendo il padre, allora presidente della San Vincenzo. L’impegno e l’attenzione verso i più bisognosi continua anche durante la giovinezza tramite la frequentazione della parrocchia dove dà una mano alla mensa per i poveri e segue gli ammalati e gli anziani. Nel frattempo trova lavoro in Fiat, come impiegata, nell’assistenza sociale: si occupa dei poveri che scrivono alla Fondazione Agnelli, cercando di rispondere al meglio alle loro richieste. La svolta arriva una mattina quando per strada si imbatte in “una donna scalza, scarmigliata, con mani e piedi laccati di rosso, che urlava” mentre la gente , vedendola, scappava via terrorizzata. Si trattava di un’ex paziente del manicomio, che viveva per strada e dormiva alla stazione. Da quel giorno nasce ancora più forte in Lia il desiderio di conoscere queste persone, di parlare con loro, di capire, di aiutare. Ne parla al fratello e a un gruppo di amici e con loro prende l’abitudine di andare a trovare i senzatetto, portando bevande calde, cibo, coperte. All’inizio solo alla stazione di Porta Nuova, poi anche nelle altre, fino a dare vita a vere e proprie “ronde” in giro per la città. Una sera d’inverno del 1980 manca all’appello uno degli habituè, Bartolomeo: lo cercano nei posti dove si ripara di solito, ma non lo trovano. Decidono di andare a vedere nel centro storico, fra i ruderi di una vecchia casa. Stanno per andarsene quando Lia inciampa in un mucchio di stracci, da dove spuntano un piede ed una gamba. È Bartolomeo, morto di freddo e di stenti nel cuore della città. Si fortifica quella sera la necessità di continuare il cammino intrapreso e viene così fondata l’associazione che ne porterà il nome.

In quegli anni sindaco della città è Diego Novelli. Lia lo convince ad accompagnarla nei suoi giri notturni. Conquistato da tanta determinazione, la chiama a lavorare in Comune, all’ufficio dei senza fissa dimora. Nel 1994 va in pensione e inizia a dedicarsi a tempo pieno alle attività della Bartolomeo & C. Negli anni viene aperto un dormitorio, la sede si allarga, il numero degli utenti cresce. Così come la fama di Lia. In quegli anni riceve numerosi riconoscimenti. Nel 1994 le viene assegnato il Lion d'oro dai Lions Club di Torino “per l'attività di soccorso materiale e spirituale che da 14 anni sviluppa in Torino, operando per le strade a favore di un'umanità emarginata, porgendo a barboni, alcolisti, tossicodipendenti l'ultima speranza per riemergere da una vita disperata”, nel 1996 il Premio Bruno Caccia del Rotary International “per la dedizione dimostrata con pluriennale opera, faticosa e pericolosa, di assistenza verso barboni, tossicodipendenti, alcolisti, malati psichici ed emarginati in genere”, il 1997 è l’anno del Premio Bogianen del Centro Congressi della Camera di commercio “per la generosità e l’entusiasmo ampiamente manifestati nel realizzare interventi di sostegno per particolari categorie di persone in difficoltà”, fino all’onorificenza più prestigiosa, quella di Cavaliere della Repubblica Italiana, conferitale nel 2005 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, per l’opera sociale di aiuto ai poveri. Negli ultimi anni, nonostante i problemi di salute e i frequenti ricoveri, la sua attenzione resta sempre rivolta agli altri. Lavorando per “uomini e donne della città che non hanno ancora trovato spazio, cure, dignità, attenzione, giustizia e solidarietà”. Muore l’11 marzo 2008 lasciando un grande vuoto affettivo tra chi la conosceva, ma anche una straordinaria eredità morale per la città intera. Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale


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