n. 87 - 04 Maggio 2016
IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON LA SIGNORA LUCIA
Il 28 maggio Atc e la Città di Torino promuoveranno per il decimo anno consecutivo la Festa dei Vicini (vedi pagina 4). Abbiamo deciso di parlare con i veri protagonisti di questa festa, i vicini di casa. Cominciamo con le cuoche, coloro senza le quali sarebbe impossibile dare vita ad un momento che è soprattutto di convivialità. La signora Lucia fa parte del comitato degli inquilini di via Parenzo, zona Lucento di Torino, e prepara il sugo della pasta che porta in tavola un centinaio di persone ad ogni Festa dei Vicini. Le sue ricette saranno parte di un libro che Atc sta preparando proprio per raccontare il forte legame che c’è tra cucina e integrazione. Ecco cosa ci ha raccontato. Alla Festa dei Vicini lei cucina, insieme ad altre volenterose signore del quartiere, per un centinaio di persone. Non le pesa? «Cucinare mi diverte e poi ho un grande allenamento: con le mie ricette ho cresciuto sei figli e quindi sono ben allenata a stare ai fornelli! Con me e mio marito, a tavola c’erano ogni giorno otto bocche da sfamare: praticamente avevo il mio piccolo ristorante. Non solo ho imparato a cucinare bene ma anche ad ingegnarmi per preparare piatti gustosi con ingredienti poveri» continua a pag 4
RIFIUTI INGOMBRANTI, IL RITIRO E’ FACILE E GRATIS Dovete disfarvi di un elettrodomestico rotto o di un mobile che non usate più? Non la lasciatelo vicino al cassonetto! Smaltire i rifiuti ingombranti è facile e gratuito. Come si fa? Due le possibilità: avvertire subito l’Amiat per richiedere il ritiro a domicilio gratuito (chiamando il numero verde 800-017277 o scrivendo ad amiat@gruppoiren.it) oppure portare l’ingombrante in uno degli ecocentri torinesi (via Arbe, via Germagnano, via Gorini, corso Moncalieri, via Ravina, via Salgari o via Zini) negli orari di apertura.
SOMMARIO APPROVATO IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI
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LA COABITAZIONE SOLIDALE IN UN VIDEO
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VICINI, ULTIMA CHIAMATA!
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APPROVATO IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI IL PRESIDENTE ATC AL CONVEGNO ANIEM Le imprese edili chiedono maggiore trasparenza negli appalti pubblici che considerano una delle opportunità per uscire dalla crisi congiunturale che ha colpito il settore negli ultimi anni. È quanto emerge da un’analisi commissionata dall’Aniem, l’Associazione delle imprese edili manifatturiere, che ha promosso un convegno al Circolo dei lettori di Torino sul nuovo codice per gli appalti pubblici, approvato il 20 aprile scorso. Alla tavola rotonda hanno preso parte il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini, il Senatore Stefano Esposito (vicepresidente della commissione ai lavori pubblici e relatore della legge delega sugli appalti), il consigliere Anac Michele Corradino (intervenuto in videoconferenza) il presidente nazionale di Aniem Dino Piacentini, il segretario nazionale Fillea Cgil Dario Boni, il presidente di Atc Marcello Mazzù, la presidente di Bentley Soa Tiziana Carpinello e l’avvocato Donatella Finiguerra. Obiettivo dell’incontro: analizzare pro e contro del nuovo codice e capire se possa costituire un nuovo stimolo per l’economia. La prima novità è senz’altro quella della semplificazione normativa: si è passati dagli oltre 600 articoli del vecchio codice ai 220 di quello attuale.
Tra le principali novità evidenziate, la limitazione al massimo ribasso nei bandi: assegnare i contratti tenendo conto solo del prezzo sarà possibile solo per le opere sotto al milione, che comunque sono una fetta decisiva del mercato. Negli altri casi diventa obbligatoria l’offerta economicamente più vantaggiosa, cioè una valutazione che tiene conto del prezzo più gli aspetti tecnici, di gestione, del cantiere, di gestione del servizio. Il massimo ribasso è vietato da subito anche per i servizi di progettazione, quelli ad alta intensità di manodopera – con il costo del personale oltre il 50% – negli affidamenti di servizi nella ristorazione scolastica, assistenziale e ospedaliera. Il presidente Mazzù ha sottolineato che «Atc è interessata in prospettiva ad essere riconosciuta come stazione appaltante, in tal senso si è creata all’interno dell’Ente una buona capacità specifica nel gestire le fasi di gara e di appalto, dimostrata anche dalla sostanziale assenza di contenzioso in sede di appalti, che sarebbe opportuno fosse mantenuta e non dispersa». Per quanto riguarda il nuovo codice – ha spiegato il consigliere Corradino in collegamento- a breve arriveranno le linee guida dell’Anac ed entro l’anno il decreto correttivo che accoglierà parte delle proposte di modifica degli attori coinvolti.
PIEMONTE, UNA LEGGE PER FERMARE LA “MALATTIA” DEL GIOCO Slot machine, no grazie. Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità una legge di contrasto alla ludopatia, la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Attualmente sono circa 1.300 piemontesi in trattamento nei dipartimenti che curano le dipendenze: la norma si propone di evitare che altri ne cadano vittime. Tra le disposizione previste dal provvedimento, c’è il divieto di installare slot machine a meno di una certa distanza (da 300 a 500 metri) da luoghi sensibili come scuole, banche, impianti sportivi o luoghi di aggregazione. E poi l’estensione dei numeri verdi di ascolto già attivi, la distribuzione dei materiali informativi sui rischi nei locali in cui si gioca, il divieto di pubblicizzare l’apertura o l’esercizio di sale gioco o scommesse. Ma il provvedimento regionale interessa anche i genitori e le famiglie dei minorenni per
diffondere la conoscenza sui programmi di filtraggio e blocco dei giochi on line. Secondo l’agenzia Ansa, in Piemonte nell’ultimo anno di rilevazione si sono censiti circa 6 mila locali con oltre 30 mila apparecchiature, per una spesa annuale sui cinque miliardi. Il fenomeno, nonostante il divieto, tocca anche i minori, con una stima di patologie correlate al gioco di circa l’8% nei giovani fra i 15 e i 19 anni.
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LA COABITAZIONE SOLIDALE DELLE CASE ATC IN UN VIDEO PER LA BIENNALE
Ci saranno anche le case Atc del complesso ex Nebiolo, in corso Novara a Torino, in un video che Federcasa, l’associazione nazionale degli enti di edilizia sociale, sta realizzando per la biennale di architettura di Venezia. L’obiettivo è quello di raccontare al pubblico di questo prestigioso appuntamento la realtà delle case popolari del nostro paese. Il tassello torinese è stato girato nei giorni scorsi nell’edificio ex Nebiolo, in via Como a Torino. La macchina da presa si è concentrata sulla coabitazione giovanile solidale: in questo stabile infatti vivono alcuni ragazzi dell’associazione Acmos che, in cambio di un affitto ridotto, si impegnano in attività di “buon vicinato” verso gli abitanti, specie anziani, bambini e persone in difficoltà. Davanti alle telecamere coabitanti e vicini hanno raccontato questa esperienza.
L’AREA EX NEBIOLO Un tassello della Torino industriale che sui 35mila metri quadrati dismessi della celebre fonderia di caratteri tipografici, ghisa e macchine da stampa di Nebiolo-Levi (la più grande d’Europa tra le due guerre) ha ricavato un isolato edilizia sociale pubblica: 160 appartamenti, con parco, parcheggi interrati e servizi. Progettato e realizzato da Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, concluso nel 2013, l’intervento si colloca nella periferia nord di Torino, tra corso Novara e via Como. Il concept architettonico è quello di costruire attorno ad una corte quadrata definita da una architettura nuova e funzionale, un mix sociale e di aiuti che ripercorra una storia di solidarietà e coesione che fece della storica fabbrica con i suoi più di 1600 operai un luogo protagonista anche della storia nazionale attraverso il proprio Comitato di Liberazione Nazionale autonomo. 4 alloggi del complesso sono stati dedicati ad uno dei 7 progetti di “coabitazione solidale” messi in campo da Atc ai sensi della L.R. del Piemonte 3/2010 art.21. A fronte di una riduzione del canone, un gruppo di giovani ragazzi selezionati da associazioni solidali vive all’interno dello stabile, impegnandosi a svolgere un monte ore di volontariato a beneficio degli altri abitanti (doposcuola per i bambini, attività di aggregazione e socializzazione, aiuto agli anziani con le pratiche burocratiche legate alla casa). Atc ha anche realizzato, a fianco del comprensorio un giardino di 5mila metri quadrati con campo sportivo polivalente (calcetto, basket, pallavolo e tennis) e giochi bimbi; un nuovo luogo dove incontrarsi, giocare e riposarsi, per nuovi e vecchi abitanti.
AL VIA I LAVORI DEL PROGETTO “PAPIRUS” LA RIQUALIFICAZIONE TERMINERÀ ENTRO SETTEMBRE Sono cominciati la settimana scorsa i lavori di riqualificazione delle palazzine Atc di via Monte Ortigara a Rivalta di Torino resi possibili grazie ai finanziamenti europei del progetto “Papirus”. Le opere ammontano ad un totale complessivo di circa 170mila euro con l’obiettivo di rendere l’edificio più efficiente dal punto di vista energetico e dunque meglio coibentato sia durante la stagione calda che durante quella fredda, permettendo così di ridurre gli sprechi di energia e risparmiare sulla bolletta del riscaldamento. Gli interventi in programma prevedono l’isolamento a cappotto facciata nord degli edifici, la sostituzione dei serramenti esterni, l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua al piano interrato, il risanamento della guaina deteriorata del cornicione, il ripristino dell’intonaco ammalorato, il ripristino dei pozzetti di raccolta dell’acqua piovana e la realizzazione di bocche di areazione per il locale interrato. La data di fine lavori prevista è il prossimo 23 agosto. Gli abitanti sono stati naturalmente informati di tutto il cronoprogramma attraverso una serie di comunicati affissi nelle palazzine ma molti di loro hanno partecipato attivamente a tutto il progetto che hanno seguito con interesse. Il progetto Papirus ha infatti preso il via all’inizio dell’anno, con l’appalto di affidamento dei
lavori che è stato realizzato per la prima volta, in via sperimentale, con una commissione europea formata dai rappresentanti dei quattro paesi partecipanti. Se volete saperne di più, potete vedere il video che racconta le varie fasi di Papirus.
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VICINI, ULTIMA CHIAMATA! ANCORA POCHI GIORNI PER ISCRIVERSI ALLA FESTA DEI VICINI, IN PROGRAMMA SABATO 28 MAGGIO
Ancora pochi giorni per iscriversi alla Festa dei Vicini, facendo inserire il proprio evento nel calendario ufficiale della manifestazione promossa da Atc e Città di Torino. Partecipare è semplice: si organizza un momento di festa con i propri vicini di casa, in cortile, sul pianerottolo o nell’androne, e lo si comunica compilando la scheda di adesione che trovate sul sito internet di Atc o della Città di Torino (http://www.comune.torino.it/festadeivicini/). In questo modo, anche la vostra festa dei vicini farà parte del ricco calendario di appuntamenti della kermesse, nata per contrastare l’isolamento che troppo spesso caratterizza i quartieri delle grandi città.
Secondo una recente ricerca, di cui vi abbiamo già parlato nel precedente numero di GazzettAtc, un italiano su sei non parla con i suoi vicini. E non basta: l’indagine svela che i vicini di casa più “freddi” sono i milanesi. Il 69% ammette di non aver alcun rapporto con i condòmini. Il secondo posto purtroppo se lo aggiudica Torino, con il 68%. La percentuale cala man mano che si scende verso sud: 57% a Roma, 55% a Napoli, 52% a Palermo. Atc e Città di Torino però vogliono sfidare le statistiche e vi invitano a uscire di casa sabato 28 maggio e partecipare alla Festa dei Vicini. Molti quartieri di case Atc hanno già aderito: in via San Massimo gli abitanti organizzeranno come sempre un momento di festa nei vicini giardini Cavour, mentre in via Como il comitato inquilini e la coabitazione solidale stanno già pensando a torte e giochi per bambini. Anche Falchera è già pronta ad organizzare il consueto brindisi in piazza Astengo così come brinderanno tra vicini di casa anche gli abitanti dei cortili di corso Lecce e corso Taranto. Le cuoche della festa sono già pronte a mettersi ai fornelli e a condividere i loro manicaretti e anche le ricette con i preziosi segreti della loro cucina. Insomma, anche quest’anno sarà un evento da non perdere. Non mancate!
continua da pag 1 IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON LA SIGNORA LUCIA A cosa si ispira la sua cucina? «Io sono di origine pugliese, vengo da San Severo di Foggia. Le ricette che preparo però non si ispirano alla tradizione delle mie origini ma sono quasi tutte di mia invenzione: per risparmiare sulla spesa, bisogna passare tempo in cucina. Perché cucinare con poco, magari usando gli avanzi, si può, ma ci vogliono tempo e fantasia. Io uso molto le verdure, ad esempio». Cosa cucinerà per la Festa dei Vicini? »Di solito prepariamo la pasta, che piace a tutti. Così, noi cuoche prepariamo il sugo in due versioni: il ragù con la salsiccia da un lato e il ragù di sole verdure dall’altro, per chi non mangia la carne. E poi, insieme ad altri abitani del
mio quartiere, partecipo alla gara di torte che indiciamo alla fine della cena: ognuno di noi prepara uno dei suoi dolci meglio riusciti e poi ci sfidiamo a colpi di assaggi!» Qual è il segreto delle brave cuoche come lei? «Sicuramente la fantasia. E la pazienza di mettersi ai fornelli: cucinare richiede tempo» La tavola aiuta a diventare buoni vicini? «Certamente. Mangiare in compagnia è un bel modo per stare insieme. E poi io e molte mie vicine di casa abbiamo fatto amicizia proprio così: scambiandoci le ricette dei nostri piatti»
Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012 direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 redazione@atc.torino.it in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale