1 minute read

ARTICOLO Un patrimonio di quasi 9mila alloggi per 25mila Inquilini

ARTICOLO

Un patrimonio di quasi 9mila alloggi per 25mila Inquilini

Advertisement

“Dal primo gennaio l’affitto (come stabilito da un’atto della precedente giunta regionale), viene calcolato tenendo conto dell’Isee e non più solo del reddito”. Le case sono occupate a canone sociale e concordato, il 60 per cento è ubicato a perugia il 40 per cento a Terni

di Noemi Campanella

I numeri di Ater rendono l’idea dell’intensa attività dell’Azienda per assicurare il diritto alla casa, contestualmente a politiche mirate di riqualificazione urbana, di ripopolamento dei centri svuotati (per lo più borghi e piccole frazioni) di recupero dell’esistente, per evitare cementificazioni. La gestione di Ater riguarda poco meno di 10 mila alloggi in Umbria, il 60% sono ubicati a Perugia e il 40% a Terni. Ad occuparli sono 25 mila persone a canone sociale o a canone concordato. La manutenzione degli alloggi è un trend costante, case che vanno a rotazione, a disposizione dei richiedenti e degli aventi diritto. In cinque anni sono stati circa 1.500 gli alloggi qualificati per oltre 20 milioni di euro. Ancora ci sono case da riqualificare, circa 200 di cui una trentina nel Ternano. A Perugia gli alloggi locati di proprietà dell’Azienda sono 3502, di proprietà del Comune o altro proprietario sono 1476, in totale nella città capoluogo Ater gestisce 4978 alloggi. Numeri poco inferiori a Terni dove l’Azienda gestisce 3292 alloggi: 2930 di sua proprietà, 362 del Comune o di altro proprietario. In totale in Umbria il patrimonio ammonta a 8270 case. Per quanto riguarda l’affitto, dal primo gennaio (come stabilito da un atto della precedente giunta regionale), viene calcolato tenendo conto dell’Isee e non più solo del reddito. Tale sistema sarà applicato in via sperimentale nell’arco di tre anni (15% il primo, 50% il secondo e solo dal terzo al cento per cento) e prevede tre fasce: protetta, amministrata e una di decadenza, composta da coloro che sono titolari di una casa popolare senza avere una situazione reddituale che giustifichi tale diritto. Sono 7.329 i contratti attivi e il 50% ricade in fascia protetta. Con il nuovo metodo l’affitto calerà in media del 31% (il 7% il primo anno) mentre per tre famiglie su quattro rimarrà invariato o diminuirà.

This article is from: