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Il nuovo CCNL dell’industria edile. Il commento della Cassa Edile di Imperia
Il nuovo CCNL dell’industria edile Serve più attenzione al territorio Bene la tutela sociale dell’operaio
Ilaria Blangetti
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Gilda De Villa PRESIDENTE CASSA EDILE
Conosciamo bene la necessità di ottimizzare la gestione delle risorse, conciliandola con la sostenibilità dei costi, ma livellare l’intero territorio nazionale, non considerando le peculiarità dei singoli enti, è un errore
Il 18 luglio scorso è stato siglato a livello nazionale l’accordo sindacale di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’industria edile. Tra le principali novità sono stati previsti degli aumenti alla busta paga base men sile di operai e impiegati: si registreranno incrementi complessivi che andranno dai 55 euro per l’operaio comune, fino ai 110 dei quadri, entro il 30 settembre 2020. Buona parte del contratto nazionale è poi incentrata sugli organismi bilaterali, cioè enti e fondi costituiti e amministrati dalle parti sociali per attuare le nor mative contrattuali. L’Ente al quale sono affidate le maggiori incombenze è la Cas sa Edile. Con l’accordo del 18 luglio 2018 viene prevista la costituzione di un Fondo Nazionale per l’Assistenza Sanitaria Integrativa per gli operai e gli impiegati del settore edile che, dal gennaio 2019, dovrebbe erogare le prestazioni sanitarie integrative finora garantite agli operai per il tramite delle singole Casse Edili. “Questo aspetto crea degli scompensi per i dipendenti - commenta Gilda De Villa, presidente Cassa Edile - perché non prende in considerazione le pe culiarità di ogni singolo territorio. Proprio per questo come Cassa Edile di Imperia eravamo al lavo ro per aumentare i centri convenzionati. Conoscendo la difficoltà nel percorre re anche pochi chilometri sulle principali strade liguri, la volontà era quella di garantire a tutti trattamenti adeguati. Crediamo che questo Fondo non tenga in considerazione le singole realtà territo riali”. Alla copertura degli oneri si provvederà con un nuovo contributo a carico dei datori di lavoro che sarà dovuto dal 1° ottobre 2018 nella misura dello 0,35% Buona parte del contratto nazionale è incentrata sugli organismi bilaterali
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per gli operai e dello 0,26% per gli impiegati. Dal 1° gennaio 2019, in coincidenza con la cessazione delle prestazioni sanitarie da parte della Cassa Edile, il contributo dovuto al Fondo nazionale per gli operai passerà allo 0,60%, con contestuale diminuzione dello 0,25% del contributo versato alla Cassa Edile. Dal 1° gennaio 2019 il Contributo Cassa Edile diminuirà dello 0,25%. Nell’accordo viene ribadita inoltre la necessità che su tutto il territorio nazio nale si attui l’accorpamento tra le Scuole Edili (Enti deputati alla formazione del settore) ed i Comitati Paritetici Terri toriali (Enti deputati alla sicurezza del lavoro sui cantieri), aspetto già attuato in provincia di Imperia, fin dall’ottobre del 2013. “Conosciamo bene come imprenditori la necessità di ottimizzare la gestione delle risorse, conciliandola con il garantire la sostenibilità dei costi - aggiunge De Villa -. Per questo, già da tempo, in siner gia con tutte le parti in causa, abbiamo iniziato ad unire le forze, non solo tra Scuola Edile e CPT, ma anche con la Cassa Edile, a partire dalla direzione, passando per i dipendenti e speriamo il processo possa completarsi con la costituzione di un unico Ente. Livellare l’intero territo rio nazionale, però, non considerando le peculiarità dei singoli enti, è un errore”. Viene prevista, inoltre, l’istituzione di un Fondo Nazionale Prepensionamenti per erogare prestazioni finalizzate a favorire l’accesso anticipato alla pensione degli operai. “Ritengo questa una delle novità più importanti per la tutela sociale dei lavoratori del settore edile - conclude De Villa -. Si tratta di un’importante prima presa d’atto che questa è una tipologia di lavoro logorante”. Viene prevista, inoltre, l’istituzione di un Fondo finalizzato ad incentivare l’occu pazione giovanile e il ricambio generazionale del settore per il cui funzionamento le Parti Nazionali predisporranno un apposito regolamento.

Il commento del sindacato Parere positivo con qualche preoccupazione
Sicuramente dal punto di vista economico, come parti sindacali, non possiamo che essere favorevoli a questo accordo che propone un aumento diviso in tre tronconi . Un buon contratto quindi, perché ha portato delle migliorie salariali che nelle contrattazioni precedenti non erano state raggiunte. I problemi nascono sugli enti paritetici, perché il nuovo contratto nazionale ci vincola molto sull’utilizzo della quota percentuale riguardanti i costi di gestione degli enti con dei paletti troppo stretti che ci costringerebbero a tagliare il 50% del personale. Sono molto preoccupato quindi su questo aspetto, sia come vicepresidente dell’ente Cassa Edile che come rappresentante dei sindacati. Stiamo aspettando ulteriori indicazioni perché al momento non abbiamo una metodologia chiara su come mettere in atto le richieste riportate nel documento. Un’altra preoccupazione riguarda indubbiamente il nuovo Fondo Nazionale per l’assistenza sanitaria integrativa: una situazione ancora poco chiara che tende a livellare il territorio senza avere dei riferimenti certi, andando a modificare un sistema che funzionava bene. Interessante invece l’istituzione del fondo nazionale prepensionamenti che può favorire delle uscite dalla Cassa Edile: si parla di 4-5mila persone in tutta Italia, un bacino di persone quindi abbastanza limitato. Ora bisogna vedere come sarà applicato questo strumento e agevolare effettivamente queste uscite . Questo provvedimento è associato all’istituzione del Fondo finalizzato ad incentivare l’occupazione giovanile: quindi da un lato si agevola l’uscita e dall’altra la formazione di apprendisti. L’idea è ottima, si tratta però di un piccolo tassello. Il vero passo avanti sarà fatto quando una buona legge sulle pensioni riconoscerà che un operaio edile non può lavorare su un ponteggio fino a 67 anni.
Marco De Andreis Segretario regionale delegato per il territorio di Imperia della Feneal-Uil e vicepresidente Cassa Edile di Imperia