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Ripresa edilizia. Servono proroga Superbonus e manodopera specializzata

Servono proroga Superbonus e manodopera specializzata

I confortanti segnali di ripresa del settore delle costruzioni dopo il Covid rischiano di essere un fuoco di paglia per le imprese

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Paolo Ragazzo

Dobbiamo scongiurare il paradosso che c’è il lavoro, ma non chi lo realizza. Ci rivolgiamo a chi già opera nel settore o a chi è in cerca di nuova occupazione, invitandoli a farsi avanti

I segnali positivi sono frutto di molteplici fattori, due su tutti: il Superbonus 110%, l’agevolazione governativa oltre ad una rinnovata fiducia ha infatti messo in moto numerosi nuovi cantieri e la ripartenza di importanti lavori nel settore pubblico [Foto: Pixabay] Una luce in fondo al tunnel? È quello che il settore delle costruzioni dell’Imperiese da qualche mese comincia a scorgere, stando ai dati confortanti diffusi dalla Cassa Edile provinciale che, dopo aver messo in evidenza una difficile, ma coriacea tenuta del comparto nel periodo ottobre 2019 - settembre 2020 (raccontata sullo scorso numero di “Vento di Ponente”, ndr), nel semestre successivo sottolinea una ripresa importante della massa salari. Parliamo di un milione e 700mila euro in più, dall’ottobre scorso a marzo 2021, che inducono gli addetti del settore a guardare al futuro con moderato ottimismo. Nel periodo considerato risultano in crescita anche le ore lavorate (1.503.756, rispetto a 1.360.943 di un anno fa), accompagnate dalla netta riduzione del ricorso alla cassa integrazione, con le ore passate da 152.377 a 102.176. I dati sono altresì incoraggianti per quanto riguarda le imprese attive, oltre 500, e gli operai al lavoro, più di 2mila, andando a migliorare così i numeri del 2019 e del 2020. Più di un segnale positivo, dunque, che è frutto di molteplici fattori, due su tutti: il primo è rappresentato dal Superbonus 110%. L’agevolazione governativa, oltre ad una rinnovata fiducia, ha infatti messo in moto numerosi nuovi cantieri, mentre il secondo è la ripartenza di importanti lavori nel settore pubblico, come dimostrano i nuovi interventi sulle scuole programmati dalle amministrazioni locali in alcuni centri del Ponente Ligure (Ventimiglia, Camporosso, Dolceacqua e diversi altri). “Incentivi statali e commesse in crescita stanno spingendo la ripresa del comparto, manca tuttavia la necessaria manodopera. Dobbiamo scongiurare il paradosso che c’è il lavoro, ma non chi lo realizza e ci rivolgiamo, dunque, a chi già opera nel settore o a chi è in cerca di nuova occupazione, invitandoli a farsi avanti - dichiara il presidente di Ance Imperia, Enio Marino -. Al riguardo stia-

mo organizzando corsi di formazione per specializzare figure idonee a lavorare nei cantieri, così da non trasformare in fuochi di paglia le opportunità che si stanno presentando”.

SUPERBONUS 110% SENZA PROROGHE RISCHIO BOOMERANG Gli edili imperiesi si rivolgono poi nuovamente alla politica, chiedendo interventi concreti sul Superbonus 110% e sulle agevolazioni analoghe previste dallo Stato per chi decide di effettuare interventi di efficienza energetica e di recupero del patrimonio edilizio. “I dati dipingono un quadro migliore rispetto a quello dei mesi precedenti, ma non ci dobbiamo illudere - prosegue ancora Enio Marino -. Per questo continuiamo a sollecitare una proroga degli incentivi, che da un lato hanno dato una scossa positiva all’intero comparto, ma dall’altro rischiano di trasformarsi in un boomerang, in quanto se non si arriva velocemente ad un posticipo delle scadenze previste, mancando i tempi tecnici minimi necessari per concludere gli interventi, le imprese si troveranno incagliate tra un numero eccessivo di richieste di lavoro e il rischio concreto di non poterle portare a termine”. Le scadenze restano, per ora, quelle del 30 giugno 2022 per gli immobili unifamiliari e del 31 dicembre 2022 per i condomini, ma il pressing di Ance per farle slittare almeno fino a fine 2023, o meglio ancora a tutto il 2024, prosegue ininterrotto. MATERIALI ALLE STELLE SOLUZIONI POCO EFFICACI Sarebbe un segnale concreto di attenzione da parte della politica nei confronti di un comparto che in questo momento si trova a dover fronteggiare un’altra sfida molto complessa: quella dei prezzi. Da un lato infatti le imprese sono costrette a confrontarsi con il forte rincaro di

alcune materie prime, già denunciato nei mesi scorsi, che non accenna a diminuire e impatta in maniera considerevole sui costi che devono sostenere le aziende, in particolare quelle impegnate in contratti su appalti pubAl via corsi di blici precedenti alla salita formazione per specializzare figure idonee a lavorare nei dei prezzi. Le elaborazioni dell’Ance, che mettono a confronto la situazione di novembre 2020 con quella del lucantieri glio scorso, sono piuttosto significative: +243% per l’acciaio tondo per cemento armato, +128% per il polietilene, +38,6% per il rame, +73,8% per il Pvc, +76,1% per il legno di conifere, +25,2% per il bitume. E se è vero che il decreto Sostegni Bis ha previsto un meccanismo che protegge le imprese colpite dal caro materiali, compensandole con la revisione dei prezzi, va altresì rimarcato che tale revisione ora è limitata al settore pubblico e non è comunque ancora operativa. Troppo poco per fronteggiare dinamiche mondiali che rischiano di soffocare la ripresa. SI APPROVI PRESTO IL NUOVO PREZZARIO REGIONALE Come richiesto espressamente da Ance Imperia, la tematica dei prezzi è stata affrontata nei mesi scorsi rivedendo alcune voci del Prezzario regionale delle opere edili. Tuttavia, purtroppo, ad oggi la prospettiva palesata dalla Commissione regionale di poter applicare da subito nuovi valori per le voci più soggette a radicali variazioni di mercato non pare percorribile e il Prezzario, rivisto e adeguato, necessita ancora di un’approvazione definitiva. “Ben venga il riesame delle voci effettuato a livello tecnico dalla Commissione regionale, ma senza un’approvazione politica le aziende sono costrette a continuare a lavorare con prezzi vecchi e, ovviamente, più bassi del valore attuale di mercato”, conclude il presidente Marino.

Ance continua a sollecitare una proroga degli incentivi, che da un lato hanno dato una scossa positiva all’intero comparto, ma dall’altro rischiano di trasformarsi in un boomerang

Progetto cofinanziato dall’Unione Europea

nell’ambito delle operazioni relative a percorsi di formazione in alternanza rivolte ai giovani under 30 a valere sul programma operativo Regione Liguria - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 (Asse I – Occupazione, ob. Spec. 8.1) “Match point”, viene organizzato, presso l’Organismo formativo S.E.I. - C.P.T., un corso di formazione per:

DESTINATARI:

N. 12 giovani maggiorenni disoccupati, inoccupati e inattivi, residenti/domiciliati in Liguria In fase di selezione, a parità di punteggio, il 30% dei posti disponibili sarà riservato alla componente femminile Al termine del corso, oltre all’Attestato di Qualifica per CARPENTIERE E FALEGNAME EDILE, saranno rilasciati anche gli attestati: Formazione dei Lavoratori per la Sicurezza (ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., art. 37) Addetto al montaggio, smontaggio e/o trasformazione di ponteggi (ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., art. 136)

REQUISITI:

Età compresa fra 18 e 29 anni compiuti

TITOLO DI STUDIO:

Assolvimento obbligo di istruzione

DURATA PERCORSO FORMATIVO:

600 ore di cui 300 ore svolte in azienda

CERTIFICAZIONE FINALE:

Al termine della formazione professionale verrà rilasciato ATTESTATO DI QUALIFICA per CARPENTIERE E FALEGNAME EDILE cod. ISTAT 6.1.2.3.0

Il corso è completamente gratuito I partecipanti saranno dotati dei necessari sussidi didattici.

Per accedere al corso gli interessati dovranno presentare apposita domanda di iscrizione, in regola con la normativa vigente sull’imposta di bollo, da ritirarsi presso l’Ente di Formazione Professionale: S.E.I. - C.P.T.

Via Privata Gazzano, 24 - 18100 Imperia tel. 0183 710947 - infoareaformazione@seicpt-imperia.it - www.seicpt.it dal 01 settembre 2021 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 11 ottobre 2021

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