AZ Franchising - Aprile/Maggio 2020

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MENSILE - TARIFFA R.O.C. POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB ROMA. P. I. 06/04/2020

ESTERO

NUOVI STRUMENTI

FINANZA & LEGALE

COME ESPORTARE IL PROPRIO MARCHIO IN RUSSIA

BANDI NAZIONALI PER START UP INNOVATIVE. LE MODALITÀ PER AVERE I SOLDI

LA FUNZIONE DEL FRANCHISOR PER RIDURRE IL RISCHIO DI IMPRESA

www.azfranchising.com 5.00 EURO n. 04/05 aprile/maggio 2020 anno XXII

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EDITORIALE È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “Superato”. (Albert Einstein)

Gli affezionati lettori del nostro giornale sanno benissimo che in ogni editoriale scegliamo una frase celebre per rappresentare il pensiero del mese. Inevitabilmente l’emergenza sanitaria sta rivoluzionando la situazione all’interno delle aziende generando non solo un cambiamento nel modo di lavorare, ma anche preoccupazione tra gli imprenditori e le aziende per il loro business. La situazione attuale sta mettendo a dura prova l’economia. Albert Einstein viene citato soprattutto per i suoi aforismi sull’esistenza e prendendo ad esempio proprio la sua frase sulla crisi, da noi sopra riportata, cerchiamo di dare delle risposte costruttive, in un momento di particolare allarme globale, come fa il grande scienziato. L’Italia si trova a vivere una situazione emergenziale mai vista prima. Le misure che si sono rese necessarie si traducono, comunque, in una totale mancanza di incassi per decine di migliaia di imprenditori e liberi professionisti. Allora, è necessario mettere le aziende e gli imprenditori in una situazione in cui denunciare una difficoltà non debba sembrare una debolezza, un passo falso. Si rende necessario un aiuto concreto per la sostenibilità del retail. In questo scenario le banche hanno un ruolo fondamentale, hanno il dovere di comunicare azioni che intendono fare a sostegno dell’economia reale. Così, come pure le Istituzioni. Le banche rappresentano una delle più antiche attività commerciali del mondo e sono irrinunciabili per l’economia, di conseguenza esercitano un’influenza notevole sull’utilizzo dei capitali. E allora ci chiediamo: quali sono le risposte concrete che il settore bancario sta dando sulla sostenibilità del retail? Come si traducono in strategie e servizi al cliente e alla comunità? Aspettiamo delle risposte per trasformare questo momento di crisi in azioni positive. Il nostro invito è a parlare, a raccontare quello che si sta facendo concretamente per non farci sentire soli, per condividere una soluzione che può essere utile a tutti. L’emergenza ci ha isolato, ma solo fisicamente, gli uffici hanno chiuso le porte, molte le imprese, di ogni settore e dimensione, che di fronte all’emergenza hanno dato l’opportunità ai dipendenti (o almeno a una parte di loro, compatibilmente con le mansioni svolte) di operare da casa facendo esplodere il fenomeno dello smartworking. Lavorano da casa, al computer, esattamente come se si trovassero alla scrivania dell’ufficio, che in questo caso rappresenta quasi un ripiego, ma che può essere visto anche come una scelta strategica. Semmai per il futuro… I negozi hanno abbassato le serrande. Certo in questo caso viene in aiuto la vendita online, ma sicuramente non è la stessa cosa. Passata l’emergenza, ci auguriamo al più presto, senza nulla togliere ai negozi virtuali, fondamentali per le aziende, a noi piace vedere di nuovo le strade delle grandi città illuminate dalle insegne dei negozi, i centri commerciali sfavillanti di luci e colmi di persone perché per noi il negozio e il cliente saranno sempre soggetti attivi del tessuto produttivo e imprenditoriale del nostro Made in Italy.

Fabio Pasquali Direttore responsabile


Aprile/Maggio 2020

FOCUS

16 Il settore dell’immobile: l’Italia e il confronto internazionale

LA PROPOSTA

24

Primadonna Collection arriva in Russia

26

Piazza Italia: rapporto qualità prezzo imbattibile

SPECIALE

TECH RETAIL

64

I trend della spesa online degli italiani

NEW CONCEPT

66

L’usato del lusso

COMUNICAZIONE

70

Il welfare aziendale: la forza del brand

FINANZA & LEGALE

28

Investire in Vietnam

74

Rischio d’impresa: il franchisor ha il dovere di ridurlo

NUOVE STRATEGIE

OCCHIO ALLA LEGGE

34 Prima Posizione: l’agenzia che fa crescere l’impresa ESTERO

78

L’importanza di prevedere e definire il giusto prezzo

NOTE LEGALI

38

84

Come prevenire il contenzioso con gli affiliati

Nuove opportunità di business per i retailer italiani

EVENTI 50

WM Capital: una serata per discutere del coraggio di fare impresa

54

Franchising, perché partecipare all’IFE di New York

4

New entry

6

News

MARKETING

14

News comunicazione

58

Perché utilizzare Linkedin

44

Le schede

NUOVI STRUMENTI

86

Segnalibro

90

Appunti retail

92

Up&Down

60 Smart&Start: per start-up innovative

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RUBRICHE



MONDADORI BOOKSTORE: A BRESCIA NEL CENTRO COMMERCIALE ELNÒS Un nuovo Mondadori Bookstore aperto all’interno del centro commerciale ELNÒS Shopping di Roncadelle (Brescia). Con 200 metri quadri dedicati alla cultura e all’intrattenimento, il Bookstore è un punto di riferimento per chi ama i libri e la musica, grazie al meglio dell’offerta firmata Mondadori Store. Situata al primo piano del centro commerciale, la libreria gestita direttamente da Mondadori Store si distingue per un format espositivo caratterizzato dalla leggerezza degli arredi e una ricchezza cromatica che mette in risalto i veri protagonisti della scena: i libri. Con questa apertura salgono a 7 i punti vendita Mondadori Store presenti nel territorio bresciano. Dalle grandi città ai centri più piccoli, il modello del network di librerie del Gruppo Mondadori punta sulla qualità dell’esperienza di acquisto, servizi multicanale ed eventi, mettendo sempre al centro le esigenze del cliente-lettore.

BURGER KING® INAUGURA A MILANO IL PRIMO CORNER PER COLAZIONI E APERITIVI Burger King® inaugura il primo BK® Café a Milano nel ristorante di Viale Tibaldi 11. Il nuovo servizio bar/caffetteria per colazioni e aperitivi arriva dunque nel capoluogo lombardo, nel vivacissimo quartiere dei Navigli, resterà aperto tutti i giorni dalle 7.00 del mattino fino alla chiusura del ristorante ed effettuerà anche il servizio delivery. Il BK® Café di Milano Tibaldi è il secondo in Europa, dopo quello aperto a Pogliano Milanese – primo punto vendita ad aver dato il via al format in tutta la rete Burger King®. “Il BK® Café nasce dalla volontà di offrire un servizio in più ai nostri clienti e di presentarci con una nuova veste a chi ancora non ci conosce”, dichiara Andrea Valota, Amministratore Delegato di Burger King® Restaurants Italia. AMAZON BUSINESS LANCIA IN ITALIA BUSINESS PRIME Amazon Business annuncia il lancio in Italia di Business Prime, un nuovo servizio che offre ulteriori vantaggi per le aziende di tutte le dimensioni, rendendo gli acquisti su Amazon.it ancora più semplici e convenienti. Business Prime consente ai clienti italiani di accedere a numerosi benefit, incluse le consegne Prime in un giorno, illimitate e senza costi aggiuntivi, e la consegna “Oggi” per ordini superiori a 29€. Business Prime consente inoltre ai clienti di stabilire politiche per migliorare la conformità degli acquisti e ottimizzare la gestione del budget con Guided Buying. “Con Business Prime ci impegniamo a offrire ai nostri clienti la possibilità di ottenere il massimo dalla scelta e dall’esperienza di acquisto di Amazon Business”, ha dichiarato Gerardo Di Filippo, Head of Amazon Business IT. Gerardo Di Filippo, Head of Amazon Business Italia

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NASCE IL POLO A MARCHIO DOP E IGP PIÙ GRANDE DEL CENTRO SUD ITALIA I due principali Consorzi per la Tutela di DOP e IGP agroalimentari del Centro Sud Italia hanno siglato un accordo di collaborazione che li vedrà di fatto dar vita a un polo di tutela e valorizzazione della Mozzarella di Bufala Campana e della Pasta di Gragnano, parte rilevante dell’agroalimentare del nostro Paese per un valore rappresentato di circa un miliardo di euro. In virtù di questo accordo, il Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP e il Consorzio per la Tutela della Pasta di Gragnano IGP collaboreranno ufficialmente per l’esecuzione delle attività di vigilanza, tutela, promozione e valorizzazione delle rispettive DOP/ IGP e per creare sinergie in merito alle principali attività istituzionali di cui sono incaricati.

Aurora Casillo, Presidente Consorzio Pasta di Gragnano IGP

Domenico Raimondo, Presidente Consorzio

WM CAPITAL: IL NUOVO PORTALE PER IL BUSINESS FORMAT FRANCHISING WM Capital, società quotata su AIM Italia specializzata nel Business Format Franchising che promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi a rete in Italia e all’estero, presenta il nuovo sito internet www.wmcapital.it, che incorpora i valori e la strategia aziendale incentrata su sviluppo sostenibile, digital innovation, rafforzamento delle attività core e potenziamento della divisione Healthcare. Nell’ambito della business unit di Advisory, WM Capital offre attività di consulenza in tema di M&A, ricerche di partner finanziari ed industriali, business due diligence e sviluppo di piani industriali verso tutte le tipologie di aziende.

SVICOM È LA NUOVA SOCIETÀ DI GESTIONE E DI COMMERCIALIZZAZIONE DI “AURA” Svicom, società specializzata nella gestione e commercializzazione di centri commerciali, acquisisce un nuovo importante incarico di gestione: il Centro Commerciale Aura, situato nel cuore della città di Roma. Una nuova tappa che porta ad oltre 60 gli asset in gestione su tutto il territorio italiano, con un focus di ben 5 progetti immobiliari nell’area metropolitana romana. Il centro, inaugurato ad aprile 2018, è di proprietà di Orion European Real Estate Fund IV, che ha dato fiducia a Svicom, affidandogli il mandato di gestione e commercializzazione del centro. L’attività di asset management, invece, è seguita da Forum Real Estate Management (Gruppo Foruminvest).

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News. AL VIA LA PARTNERSHIP TRA PRESTASHOP E BLUESNAP

PIANO DI ESPANSIONE IN ITALIA PER ECOLINE WASH

PrestaShop, piattaforma di e-commerce leader a livello globale, annuncia la partnership con BlueSnap, società tecnologica di pagamenti online. La pluripremiata piattaforma di pagamenti All-in-One di BlueSnap è la tecnologia per le transazioni preferita dalle aziende B2B e B2C in rapida crescita. PrestaShop e BlueSnap hanno siglato una partnership per semplificare e rendere sicura la vendita online di prodotti in ogni parte del mondo, permettendo ai commercianti di aumentare il fatturato a fronte di una conseguente diminuzione dei costi. Il potente back office di PrestaShop permette di gestire in maniera efficiente i cataloghi, lo storico degli ordini, i clienti e le spedizioni, mentre BlueSnap offre agli utenti un processo di checkout semplice e sicuro per accettare pagamenti a livello globale.

La mission: quella di offrire un comodo ed innovativo servizio di pulizia e sanificazione a domicilio di auto, camper, barche, veicoli commerciali, divani, poltrone, materassi e tanto altro. Un metodo basato sulla forza pulente del vapore, che consente di offrire un servizio ad impatto ambientale zero. La salvaguardia dell’ambiente è infatti un pilastro portante di Ecoline Wash che ha varato un piano di espansione. Infatti oltre agli 80 punti già presenti in Italia, si sono aggiunte ben 10 aperture solo nei primi 2 mesi del 2020. Ecoline Wash infatti sarà presente a Caserta, Isola d’Elba, Monza Brianza, Parma, Piacenza, Potenza, Torino, Verona, Vicenza e Vico Equense. I numeri dimostrano che il franchising di sanificazione interni a vapore e lavaggio a domicilio continua a crescere di anno in anno riscuotendo sempre più successo.

Luca Mastroianni Prestashop Country Manager Italy

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Mirco Comparini

MIRCO COMPARINI È IL “RESPONSABILE OPERATIVO” DELLA RETE REVILAW Con la costante crescita di aderenti alla rete e i piani di crescita e sviluppo in corso di attuazione, la Società di Revisione “Revilaw srl” ha scelto il suo Responsabile Operativo nominando Mirco Comparini, professionista di lunga esperienza nella consulenza e nell’assistenza alla costruzione e alla gestione di reti commerciali, con specializzazione in reti di franchising. Già chiamato dalla società per costruire tutta la struttura contrattuale per le adesioni dei professionisti (esclusivamente iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degliEsperti Contabili e iscritti al Registro dei Revisori Legali) e per impostare i primi fondamentali elementi strutturali della rete, adesso la società consolida la sua presenza che si concretizzerà in un costante affiancamento all’Amministratore Unico, Pier Luigi Sterzi.


CONTINUA LA CRESCITA DI RE/MAX NEL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO Dopo i record messi costantemente a segno in questi anni, Re/Max Italia, gruppo immobiliare in franchising guidato da Dario Castiglia, registra un solido +23% del fatturato aggregato 2019, che supera così gli 81 milioni di euro. Aumenta anche la capillarità sul territorio con un incremento di quasi il 20% delle nuove aperture di agenzie Re/Max rispetto allo scorso anno; una percentuale che raggiunge il 38% in Emilia Romagna, dove si rileva anche un raddoppio del numero di agenti. A livello nazionale, Re/Max sfiora così le 450 agenzie attive, di cui 130 nuovi contratti in franchising siglati nel corso del 2019, per un totale di 4.160 affiliati. Una crescita considerevole che le è valsa prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale tra cui il Franchising Key Award 2019, come miglior Master Franchisee italiano; l’Italia Franchising Award per l’attività di sviluppo del brand sul territorio nazionale e la riconferma per la sesta volta consecutiva nei Superbrands 2020.

Dario Castiglia CEO Founder REMAX ITALIA

IL FRANCHISING DELLA PIZZA GLUTEN FREE APRE A ROMA

METRO ITALIA SI CONSOLIDA COME REALTÀ SIGNIFICATIVA ALL’INTERNO DEL COLOSSO METRO AG Con un fatturato di 1,73 miliardi di euro nell’anno fiscale 2018/2019, l’azienda conferma la solidità della propria strategia commerciale, sempre più focalizzata sul settore Horeca, dove registra un incremento complessivo delle vendite dell’1,4%. METRO Italia cavalca il trend positivo del mercato dei consumi fuori casa, che risulta essere tra i più potenziali e rilevanti del Paese che, da dati TradeLab, rappresenta il quinto in Europa, per un totale di oltre 80 miliardi di euro all’anno. Dal punto di vista dei canali di vendita, METRO Italia è in grado di offrire servizi ai Professionisti della ristorazione: dal Food Service Distribution (FSD) al Cash & Carry. La continua crescita ed i risultati del canale FSD, con un fatturato di 276 milioni di euro, rafforzano la scelta strategica dell’azienda.

Nuova apertura di un ristorante Junior Pizza Chef Gluten Free, la pizza ad alta digeribilità senza glutine in Via Carlo Lorenzini, 63 a Roma. L’attenzione alle materie prime di Alta Qualità, alle intolleranze, agli allergeni, e a chi per ragioni di necessità, deve seguire un regime alimentare legato al Mangiar Sano e alla Dieta Mediterranea. Le materie prime, gli ingredienti, le bevande utilizzate sono di assoluta qualità, Made in Italy, grazie a una Partner-Ship con Fornitori del territorio locale, selezionati per l’eccellenza italiana. Il Format Junior Pizza Chef® Gluten Free si caratterizza per essere un’idea brillante, innovativa, eccellente, ed unica, contraddistinta da una proposta culinaria dedicata alla Pizza ad Alta Digeribilità con materie prime di Alta Qualità, che incontra le attuali esigenze del Mercato della Pizza.

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SI RAFFORZA IL SETTORE DELLA GESTIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI Documents srl, società milanese specializzata nella gestione documentale, è entrata a far parte del Gruppo Inaz, una delle più importanti realtà italiane nella produzione software ed erogazione di servizi per l’amministrazione e la gestione delle risorse umane, presente con oltre 500 specialisti in tutta Italia. «L’acquisizione di DDocuments, realtà innovativa e dal grande potenziale, permetterà a Inaz di rafforzare il suo ruolo da protagonista nei processi di dematerializzazione aziendale, un fattore chiave sul quale sempre di più le aziende misurano la propria crescita e competitività» dichiara Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz. Le soluzioni DDocuments sono applicabili a tutti i settori di attività e hanno come punto di forza la capacità di interpretare le esigenze specifiche di ogni cliente e di garantire la massima customizzazione del servizio, con precisione e affidabilità.

Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz

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NUOVO FORMAT PER DOPPIO MALTO Doppio Malto sviluppa sportS-fun. Il format è caratterizzato da spazi (interni ed esterni) e attrezzature dedicati alla socialità. Partendo dal birrificio di Erba (Co), Foodbrand ha dato vita a una delle più originali esperienze della ristorazione italiana, legate al mondo della birra artigianale. Il piano d’aperture nell’immediato prevede, oltre Milano, anche Trieste (centro commerciale Il Giulia) e Roma (Maximo Capital Mall) nonché il debutto all’estero in primavera, con l’apertura nel nuovo centro commerciale Steel di Saint Ètienne. Il nuovo birrificio (investimento di circa 6 milioni di euro, impiegherà una trentina di persone tra dipendenti e indotto) occupa una superficie di 4.500 mq, con una capacità produttiva iniziale di un milione di litri che saliranno, a regime, a 5 milioni di litri. Doppio Malto si prepara al franchising. Attualmente sono tre su 16, ma il numero di locali in franchising è destinato ad aumentare.

IL “MADE IN ITALY” DI 101CAFFE’ GUARDA AD UN FUTURO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Lo sviluppo internazionale del marchio ha un ambizioso programma pianificato. Dal primo accordo di sviluppo per il Marocco, fino all’apertura del primo punto vendita in Svizzera nel 2017, nel corso degli anni, grazie ad un minuzioso lavoro di preparazione, sono sette ad oggi i negozi aperti oltreconfine: Signy (Svizzera), Marrakech (Marocco), primo negozio estero con caffetteria, due store a Singapore, Kuwait City, presso The Avenues, il secondo centro commerciale più grande nei Paesi del Golfo e Yerevan (Armenia). In Marocco è stato aperto di recente un secondo negozio, da parte dello stesso Master Franchisee. La previsione per il 2020 è di un’ulteriore espansione: Parigi e Vienna sono già in previsione per l’anno in corso e altri paesi seguiranno: Repubblica Ceca e Kuwait.


ARRIVA IN SICILIA KE NOVO KE Novo, il negozio in franchising di computer, smartphone e device elettronici rigenerati apre il suo primo store in Sicilia a Milazzo. KE Novo nasce da un’idea di Exnovo Computer. Il nome Exnovo ha in sé la mission dell’azienda: dare nuova vita a device tecnologici usati e rigenerati. Presente da molti anni sul mercato, Exnovo ha ormai una posizione consolidata nel campo dei rigenerati. Oltre a offrire prezzi competitivi, un altro punto di forza di Exnovo è la certezza di assistenza e garanzia. Tutta l’esperienza Exnovo confluisce nel franchising KE Novo, che desidera rendere diffusa e accessibile la pratica dell’acquisto di rigenerati e usati. Per essere vicini ai bisogni delle persone e diventare amici dell’ambiente.

SOSTENIBILITÀ: PER IL 2020 SUBLITEX ACCELERA SU RICERCA E NUOVE TECNOLOGIE Sublitex, azienda del Gruppo Miroglio da oltre 40 anni leader nella produzione di carte e film per stampa transfer su molteplici supporti, dai tessuti ai metalli, con una rete vendita in 50 paesi, diventa sempre più sostenibile grazie allo sviluppo e all’adozione di soluzioni industriali a ridotto impatto ambientale. Grazie ad un costante investimento in tecnologia, Sublitex decora infatti oltre 60 milioni di metri quadri di supporti e superfici in tutto il mondo tramite processi di stampa Water free ed Energy saving, sia per la tecnologia digitale che per la rotocalco tradizionale. Il consumo idrico è passato dai 101 metri cubi per tonnellata prodotta nel 2010 a 15 metri cubi per tonnellata nel 2018, con una riduzione dell’85%. Ciò corrisponde ad un risparmio di 210 mila metri cubi di acqua annuo.

PIANO DI ESPANSIONE PER IL GRUPPO IMPERIAL Dopo aver raggiunto i 200 milioni di euro di business nel 2019, il gruppo Imperial guarda all’Italia e all’Asia per lo sviluppo del brand. Il piano della società emiliana di fast fashion, attiva anche con i brand Please e Dixie, riguarderà inoltre lo sviluppo del menswear e del kidswear. Gli obiettivi per il 2020 saranno incentrati sullo sviluppo dei mercati internazionali attraverso il consolidamento di nuovi progetti e collaborazioni. Oggi il gruppo può contare su una presenza di 75 flagship in Italia, due all’estero e su un network franchising di oltre 200 doors. Nel primo semestre 2020 è in previsione l’apertura di un flagship a Hong Kong. In Italia sono previste le aperture di tre negozi monomarca dedicati a Imperial uomo: a Milano a Roncadelle (Brescia) e Martignacco (Udine). Il fatturato legato al marchio Imperial oggi è comunque ancora per il 70% legato alle vendite donna.

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GEOX RISTRUTTURA RETAIL E DIGITALE Dopo il recente ingresso del ceo Livio Libralesso, Geox, attiva con una rete di 400 negozi diretti e 400 in franchising nel mondo e circa 100 doors in licenza, sta pianificando la ristrutturazione del canale retail e il potenziamento dell’approccio multicanale. È prevista la razionalizzazione di circa 80 store che non sono più strategici per l’azienda, localizzati nei centri storici di città piccole principalmente in Europa, che vale il 75% dei ricavi. Uno degli obiettivi è di espandere il range dei prodotti verso nuovi consumatori, grazie al cambiamento del linguaggio nella comunicazione e a una integrazione logistica mirata per la gestione dei magazzini. Il gruppo da 805,9 milioni di euro guidato da Mario Moretti Polegato ha anche un piano di 10 aperture in Cina per il 2020.

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“LA BOTTEGA DI NORCIA E AMATRICE” INAUGURA UN PUNTO VENDITA A ROMA Dopo le aperture a dicembre a Passo Corese (RI), e a febbraio Terni La Bottega di Norcia e Amatrice arriva a Roma zona Balduina. Lo spirito che contraddistingue il franchising La bottega di norcia ed Amatrice, è la ricerca continua verso l’eccellenza Italiana ed in particolare verso le terre dell’Umbria e del Lazio colpite dal terremoto, per poter ridare una speranza alle aziende produttrici e per poter creare posti di lavoro. Il format di affiliazione è semplice ed economico, adatto a franchisee di ogni età. L’investimento iniziale molto basso ed i prodotti tipici facenti parte delle eccellenze italiane, conosciuti in tutto il mondo, fanno in modo che un negozio “La Bottega di Norcia e Amatrice” sia un’attività di sicuro successo, che permette il rientro dell’investimento iniziale in pochi mesi.

ARD DISCOUNT: È TEMPO DI SVILUPPARSI IN NUOVI TERRITORI Questo l’obiettivo per il 2020 di Ard Discount, l’insegna di Ergon Consortile (Despar) che vuole diventare un punto di riferimento per il format in Sicilia, e nelle regioni vicine. L’assortimento medio di un Ard Discount comprende 1.300 mdd e 500 brand industriali. Lo scorso dicembre, la società ha deliberato un aumento di capitale da 3,2 a 5,8 milioni. Una storia imprenditoriale lunga più di 25 anni che, tra successi e fasi più complesse, ha coinvolto sei famiglie di imprenditori, oggi alla seconda generazione. L’azienda prevede un 2020 ad alta tensione, per i molti progetti in essere, dallo sviluppo della rete, al lancio del franchising, dall’ampliamento delle mdd al rafforzamento finanziario della società stessa.


KIKO PUNTA ALL’ESTERO Per diventare globale Kiko ha firmato lo scorso anno 7 nuovi accordi di franchising (dalla Russia all’Arabia Saudita, alla Grecia e Bulgaria). Ha investito in marketing e innovazione portando quest’ultima a pesare il 24% dei ricavi (da117% di due anni fa). E soprattutto ha puntato con decisione in Asia. Lasciando invece (almeno per il momento) il mercato americano, servito oggi tramite il web e al cui reingresso fisico si penserà più avanti. Una strategia vincente visto che il fatturato in Asia si è triplicato in due anni. Obiettivo fondamentale per l’azienda è accelerare nel franchising con l’obiettivo di aggiungere almeno altri 15-20 nuovi mercati entro il 2022, che porteranno il brand a superare la soglia psicologica dei 40 Paesi in cui essere presenti e ad avere altri 180-200 punti vendita nel triennio, oltre agli 80 che si prevede di aprire direttamente.

BULLFROG, INSEGNA DI BARBER SHOP, SI ESPANDE ALL’ESTERO Continua l’espansione di Bullfrog, l’insegna di barber shop fondata nel 2013 da Romano Brida, che apre il suo secondo spazio a Monaco di Baviera. La Germania è uno dei mercati principali. II primo negozio aperto quasi due anni fa a Monaco è il barber shop più grande, circa 160 metri quadrati su due piani. Visto il successo ottenuto, che ha portato anche alla nascita di una sorta di “distretto delle barberie” nell’area, è stata individuata una nuova location più piccola, di 50 metri quadrati, accanto a uno storico negozio di brillantine. Con il nuovo store Bullfrog ne ha 6 di proprietà e 9 in franchising; 12 sono dislocati sul territorio italiano, uno in Svizzera, a Zurigo, e due in Germania. Il marchio è inoltre presente con i propri prodotti per il grooming in circa 300 negozi, di cui 210 in Italia e i restanti in Europa tra profumerie di nicchia, barbieri e parrucchieri.

ESSENTIA.BIO GUARDA AL FRANCHISING Detersivi per piatti o lavatrice, ammorbidenti e sgrassatori. E ancora: shampo, balsamo, bagnodoccia e tanto altro. Tutto 100% biologico, consegnato a domicilio con un mezzo ecologico e senza plastica superflua. È il progetto di Marco Ferrero e Vincenzo Perrone, due ex manager di multinazionali che hanno ideato Essentia.bio, bottega green digitale che offre prodotti per la cura della casa e della persona a base naturale, riducendo al minimo il packaging e sfruttando la mobilità elettrica. Un business, dunque, a impatto ambientale vicino allo zero. La startup, nata pensando al futuro del pianeta in cui vivranno i nostri figli, ha l’ambizione di diventare scalabile. Le prime consegne nelle province di Milano e Monza sono partite a luglio. Se il modello funzionerà l’obiettivo è aprire un franchising per creare lavoro per tante famiglie. Dopo aver ordinato online (su essentia.bio), il cliente riceve un’email con il profilo del fattorino che arriverà a casa con il detersivo sfuso, per riempire i contenitori disponibili.

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LA HOLDING SOGEGROSS VARA UN PIANO DI SVILUPPO

CMTmotor: IL FRANCHISING DELLE AUTO/MOTO USATE

Un piano d’investimenti di 180 milioni in quattro anni, con la previsione di aprire, in quell’arco di tempo, 37 nuovi punti vendita, tra supermercati, cash & carry e discount, e di ristrutturarne numerosi altri, potenziando anche la catena logistica con un nuovo centro distributivo per il fresco. La Sogegross, Holding genovese della grande distribuzione organizzata, di proprietà della famiglia Gattiglia, ha varato un progetto di espansione. Il gruppo, che oggi controlla i marchi di gdo Basko, Grosmarket Sogegross, Ekom discount e Doro, nasce infatti a Genova nel 1920 e da allora una crescita continua. Oggi Sogegross, che ha un quartier generale da 25mila metri quadrati a Genova Bolzaneto, conta oltre 2.600 addetti e 265 punti vendita distribuiti in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Il gruppo ha chiuso l’esercizio 2019 con 917 milioni di vendite nette e circa 950 milioni di euro di ricavi; l’obiettivo è di sfiorare il miliardo di fatturato nel 2020.

Cinque nuovi centri e altrettanti sono in fase di firma contratto per CMTmotor, la rete nazionale di centri specializzati nel settore delle vendite “da privato a privato”, leader in un mercato dove ogni anno si registrano centinaia di migliaia di vendite. CMTmotor nasce in Svizzera nel 2004, dopo eccellenti risultati viene inaugurata nel 2008 la prima agenzia CMT in Italia, la prima che si occupa esclusivamente di conto esposizione di moto/auto usate. Un Franchising che ha rivoluzionato il commercio di moto in Italia (supportando la compravendita diretta tra privati), ha unito l’innovazione di una strategia vincente ad un investimento alla portata di tutti, dando così una grande opportunità di business per chi ambisce ad approcciarsi ad una nuova attività e a divenire un imprenditore di successo.

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DAN JOHN VA IN AMERICA La catena Italiana di abbigliamento maschile, già in Europa, studia altri mercati. E fa rotta sugli Usa. Una spinta appunto già iniziata in Europa e secondo i piani proseguirà a ritmo sostenuto nei prossimi due anni. Dan John è nato alla fine del 2015 nella capitale dall’idea di un imprenditore Raccah, con un lungo passato nel tessile e nell’abbigliamento (suoi i marchi De Puta Madre e Derby degli anni 90). Da quel momento è cresciuto in continuazione fino ad arrivare ai 50 milioni di fatturato consolidato dello scorso anno (67 milioni di vendite considerati anche i negozi in franchising) contro i 26 milioni di fatturato di un anno prima e un utile consolidato che dovrebbe attestarsi sui 4/5 milioni di euro. Numeri che hanno portato il Financial Times a indicarla come prima azienda per crescita in Europa.


MD: SI ESTENDE A TUTTA ITALIA #ZEROSPRECHI Dopo i lusinghieri risultati del lancio effettuato l’anno passato su alcune decine di punti vendita MD estende l’operazione #zerosprechi a tutta la rete diretta di store MD. Contraddistinti da un’etichetta fucsia #zerosprechi, i prodotti freschi prossimi alla scadenza sono proposti ai clienti con un significativo sconto del 30%. Prodotti che sono perfettamente idonei al consumo, ma che corrono il rischio di non essere comprati per semplice diffidenza, finendo così per aumentare inutilmente lo spreco alimentare. Con la concretezza che contraddistingue MD, #zerosprechi vuole agire proprio per dare un contributo significativo a questa lotta alla dispersione di cibo di fatto ancora ottimo e allo stesso tempo agevolare le fasce più deboli della popolazione offrendo acquisti a un prezzo decisamente conveniente.

LÓWENGRUBE: ACCORDO STRATEGICO PER RADDOPPIARE I LOCALI

M-CUBE: DIGITAL ENGAGEMENT DEDICATI AL RETAIL IN FORTE CRESCITA

Pietro Nicastro, CEO di LowenCom, la società italiana proprietaria del marchio Lówengrube,e Benoit Bronckart, AD Italia di Anheuser-Busch InBev, prima azienda di birra al mondo, hanno siglato un accordo che prevede nei prossimi cinque anni di raddoppiare il numero di punti vendita della catena di ristoranti sul territorio italiano, attraverso l’apertura di 20 nuovi locali di proprietà diretta, consolidando ulteriormente il ruolo di Lowen-Com come il distributore più rappresentativo in Italia delle tradizioni della Baviera e dell’Oktoberfest. Si conferma così la collaborazione iniziata nel 2013. La nuova intesa servirà a sostenere l’ulteriore sviluppo in Italia della rete di “Original Miinchner Bierstube nata nel 2005 dall’italianissima idea dei fondatori Pietro Nicastro e Monica Fantoni, quando aprirono il primo locale di proprietà a Limite sull’Arno (Firenze), tuttora sede del quartier generale.

M-Cube, azienda italiana leader nei servizi di digital engagement dedicati al retail, chiude il 2019 con un bilancio nettamente positivo, con la finalizzazione di 4 acquisizioni internazionali e un fatturato di fine anno di oltre 45 milioni di euro. Strategiche le acquisizioni di competitor internazionali siglate tra la fine del 2018 e il 2019 che hanno permesso al gruppo triestino di raggiungere nell’arco di un solo anno la leadership europea del settore dell’in-store digital engagement: &Alchemy Digital in Regno Unito, il Gruppo francese Carlipa operativo in Francia e Cina e il Gruppo Storever attivo in Belgio, Francia, Germania, Spagna e Cina. In Italia l’acquisizione della start up innovativa Stentle ha permesso a M-CUBE di allargare e consolidare la propria offerta con servizi omnichannel dedicati al mondo del retail.

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News Comunicazione. CHI TROVA UN CAPPELLINO TROVA UN TESORO

COMPAGNIA DEI CARAIBI AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE

NESTLÉ FIRMA L’EUROPEAN PLASTICS PACT

Da un piccolo cappellino derivano grandi responsabilità. Dopo il successo della prima edizione italiana, anche quest’anno innocent, brand leader nella produzione di succhi di frutta freschi e smoothie in Europa, torna con Tanto di Cappellino, la catena solidale che unisce in un unico e altruistico progetto bisognosi, amanti della frutta, appassionati di lavoro a maglia e generosi di tutte le età. Il trait d’union è ancora una volta un filo di lana. Gli smoothie “vestiti” saranno acquistabili nei reparti del fresco delle principali catene distributive, oltre che presso i punti vendita Starbucks, Panini Durini, Autogrill, Obicà o con un ordine online su Foorban. Per ogni bottiglietta venduta con il suo cappellino innocent donerà 0,20 € ad Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, migliorandone la qualità della vita e contrastando ogni forma di discriminazione ed esclusione nei loro confronti.

Drinks International, magazine britannico di riferimento per l’industria del beverage e della mixology, ha recentemente pubblicato i suoi attesissimi Annual Reports 2020, le classifiche dei distillati più apprezzati da bartender e addetti ai lavori di tutto il mondo. I Report 2020, calcolati sui risultati dell’anno precedente, sono costituiti dalle top-ten dei Bestselling Brands, basate sulle vendite e sul grado generale di apprezzamento dei barman e dai Top Trending Brands, che fotografano invece popolarità e capacità dei brand di far parlare di se. Per i brand importati dall’azienda piemontese, la grande conferma arriva da Plantation, che per il terzo anno consecutivo ottiene il primo posto nella classifica Bartender’s Choice, importantissima categoria nella quale appaiono indistintamente tutte le tipologie di spirits e che rappresenta di fatto le preferenze assolute dei bartender di tutto il mondo. Il Rum nato da una geniale intuizione di Alexandre Gabriel, viene nominato spirit preferito in assoluto dai bartender internazionali interpellati,confermando la sua versatilità in mixologia.

Negli ultimi cinquant’anni l’uso della plastica è aumentato in modo esponenziale. Questo ha comportato enormi benefici, ma anche evidenti conseguenze. Dobbiamo impedire che gli imballaggi finiscano nelle discariche, negli oceani, nei laghi e nei fiumi. Per questo motivo, Nestlé ha deciso di firmare l’European Plastics Pact. Il Patto aiuterà Nestlé a raggiungere l’obiettivo del 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili e a ridurre di un terzo l’utilizzo di plastica vergine entro il 2025. L’European Plastics Pact, lanciato da Francia e Paesi Bassi, ha un unico obiettivo: accelerare la transizione verso un’economia circolare della plastica. Questo porrà fine alla dipendenza dalla plastica vergine - prodotta da combustibile fossile non rinnovabile. Il Patto riunisce aziende leader, così come ONG e governi, che si impegnano a raggiungere insieme obiettivi comuni entro il 2025, andando anche oltre l’attuale legislatura.

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VIVOQUI SPONSOR DELL’MV AGUSTA FORWARD RACING TEAM NEL MOTOMONDIALE 2020

DA TWIG AGENCY SUPPORTO GRATUITO ALLE AZIENDE PER LE SOLUZIONI DI SMART WORKING

Vivoqui, startup proptech che ha appena lanciato il portale dove è possibile cercare “la Casa che vuoi con la Rata che puoi”, salta in sella nel Motomondiale e annuncia che sarà sponsor dell’ MV Agusta “Forward Racing Team”. Un altro passo avanti per la realtà che sta rivoluzionando il mercato immobiliare italiano: “Nutriamo grandi aspettative da questa sponsorship – dichiara Andrea Tessitore, Presidente di Vivoqui - abbiamo selezionato un team giovane, ma dotato di grande esperienza e professionalità alla guida di un marchio italiano che ha fatto storia nelle due ruote. La loro voglia di emergere e vincere è in sintonia con la nostra startup, unendo le forze siamo convinti di raggiungere un grande pubblico di appassionati”. Legare il nome di Vivoqui ad una realtà in forte crescita come il Team MV Agusta porterà alla giovane startup immobiliare grande visibilità in Italia e all’estero (il Team correrà su 20 circuiti distribuiti in tutto il mondo nell’arco della stagione).

L’agenzia Twig lancia un’iniziativa di solidarietà. La sigla milanese ha deciso di supportare gratuitamente le aziende in questo momento di difficoltà nel trovare soluzioni efficaci ed efficienti grazie alla tecnologia, il digitale e i processi di organizzazione e progettare al meglio il lavoro da remoto. Da Twig Agency supporto gratuito alle aziende per le soluzioni di smart working. “I cambiamenti, soprattutto improvvisi, impattano in particolare sulle persone – afferma Marco Ronchi, ceo di Twig Agency – e la cosa più importante per reggere quello che chiamiamo l’ignoto, è progettare insieme le soluzioni più smart. In questo particolare momento, che richiede alle aziende una propensione all’adattabilità in tempi brevissimi, offriamo il nostro supporto a distanza.

LEGO E NINTENDO LANCIANO LEGO SUPER MARIO Dalla collaborazione tra Lego e Nintendo nasce Lego Super Mario, per replicare le avventure del personaggio nel mondo reale ma non senza l’aiuto di qualche tocco tech come bluetooth e nfc. Il personaggio raccoglierà monete in livelli di gioco reali, creati con i mattoncini. “Siamo veramente entusiasti di portare Mario nella realtà attraverso il gioco Lego”, ha affermato Julia Goldin, Direttore Marketing, EVP di Lego Group. “Con questa esperienza aiuteremo milioni di bambini che amano Mario a impegnarsi a giocare in un modo completamente nuovo”. “Ho sempre amato i prodotti Lego perché aiutano i bambini a usare la propria immaginazione per giocare“ ha affermato Takashi Tezuka, Executive Officer and Game Producer of Nintendo Co., Ltd. “Il nuovo prodotto che abbiamo creato insieme a Lego Group cerca di combinare due diversi stili di gioco – uno in cui puoi costruire liberamente il mondo di Mario e l’altro in cui puoi giocare con Mario nell’ambientazioni che saranno create.”

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In questo quadro ricco di sfide e bisognoso di soluzioni, l’esigenza di fare sistema diventa fondamentale

IL SETTORE DELL’IMMOBILE: L'ITALIA E IL CONFRONTO INTERNAZIONALE

Il mercato immobiliare italiano ha dato ulteriori segnali di ripresa dei valori e dei volumi restituendo così fiducia a potenziali acquirenti ed investitori sempre più interessati alla casa

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I

l 2019 è stato un anno brillante per il mercato immobiliare italiano e ci sono tutti i presupposti per pensare che anche il 2020 avrà un’ottima performance viste le condizioni favorevoli della congiuntura, a partire dai tassi, e la forte attenzione degli investitori stranieri per il nostro Paese. Per capire quali saranno i passi futuri, è necessario comprendere qual è stato il percorso degli ultimi mesi e, soprattutto, quali sono stati i fattori che hanno portato il real estate commerciale a chiudere il miglior anno di sempre, con transazioni complessive di oltre 12 miliardi di euro. Tra questi, ne individuiamo tre principali: • forti politiche di Quantive Easing attuate dalle principali banche centrali mondiali tra fine 2018 e inizio 2019, che hanno creato le condizioni ideali per gli investimenti immobiliari; • cambio di Governo in Italia, in seguito al quale sono venuti meno timori e incertezze legati ad una possibile uscita dall’Europa; • forte crescita settore Hotels: le transazioni sono triplicate, raggiungendo quota 3,3 miliardi, (anche per il maxi acquisto da parte di Lvmh degli hotel di Belmond, buona parte dei quali è in Italia).

L’ANDAMENTO DEL SETTORE ALBERGHIERO

Focalizzandosi sul settore alberghiero, numeri alla mano, nel 2019 questo ha determinato oltre metà della crescita di tutto il mattone tricolore. È un settore che sta vivendo un profondo cambiamento, rappresentato da un forte incremento dei quattro e cinque stelle grazie a brand come Mandarin, Four Season, Hyatt o Accor, tutti focalizzati sulla qualità. Se a ciò associamo l’aumento del turismo e le dimensioni ancora ridotte di questo settore è presto spiegato perché l’Italia nel 2019 abbia segnato uno tra i maggiori incrementi europei con un +37% a fronte di un anno per lo più stagnante per il Vecchio Continente. IL CONTRIBUTO DEGLI UFFICI NEL SETTORE IMMOBILIARE

Un altro contributo è arrivato dagli uffici, che hanno registrato una performance record a Milano, la quale vale il 70% circa di tutto il mercato italiano: sul capoluogo lombardo continua a esserci grandissimo interesse, con prezzi in salita e rendimenti bassi vista la scarsità dell’offerta. Anche per questo si prevedono ulteriori spazi di crescita. In particolare tale crescita è stata possibile grazie a grandi operazioni core e core plus localizzate nel milanese.

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COME STA CAMBIANDO L’ESPERIENZA DEGLI AFFITUARI L'esperienza degli inquilini è una priorità assoluta per la maggior parte dei leader dell’immobiliare commerciale. L'economia on demand sta ridisegnando le aspettative degli inquilini su come vengono consumati gli immobili e le strutture tecnologiche e le esperienze personalizzate stanno già trasformando il settore dell’immobiliare commerciale. Oggi, creare esperienze superiori non significa solo coinvolgere l'inquilino. Si tratta anche di estendere i servizi all’utente finale dell’immobiliare commerciale o al consumatore quotidiano di quello spazio: un acquirente al dettaglio; un residente che vive in una proprietà plurifamiliare; un dipendente che lavora in uno spazio ufficio; o un produttore che utilizza un magazzino.

Man mano che l'attenzione si attenua, sarà probabilmente più difficile attrarre e trattenere gli inquilini e gli utenti finali. Le organizzazioni CRE stanno rispondendo alla crescente domanda di esperienze digitali: il 64 percento dei dirigenti intervistati ha dichiarato di aver aumentato gli investimenti tecnologici relativi all'esperienza degli inquilini negli ultimi 18 mesi. Tuttavia, solo il 46% dei dirigenti CRE lo considera una competenza fondamentale per la propria organizzazione. Una percentuale significativamente più bassa di intervistati nel Regno Unito (26 percento) e nei Paesi Bassi (17 percento) considera l'esperienza dell'inquilino digitale una competenza fondamentale.

MESSAGGI CHIAVE: • L’esperienza degli affittuari ha prioriaiuta anche ad identificare i rischi e le tà assoluta. Essa richiede alle aziende opportunità molto più velocemente di di mettere i gusti di questi ultimi e gli quello che possono fare le attuali tecutenti finali al centro di ogni decisione nologie. aziendale. La modalità operativa per • La sicurezza informatica e la riservapersonalizzare ad hoc ogni inquilino è tezza dei dati degli affittuari stanno dila digitalizzazione. ventano di prioritaria importanza, dato • Ci si aspetta che l’accesso, il controllo che ad oggi l’industria dell’immobiliare e l’analisi dei dati diventino un fattore commerciale ha accesso ad un’ampia critico dato il continuo aumento di gevarietà di dati personali come: ubicanerazione e sfruttamento dei dati. zione, comunicazione, comportamen• Le aziende dovrebbero adottare l’intelto e sentimenti dell’utente e le minacce ligenza artificiale (IA), la quale non solo informatiche stanno aumentando realmigliora l’efficienza operazionale ma mente e in maniera diffusa.

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COMMERCIAL REAL ESTATE E INVESTIMENTI

I volumi di investimento record del 2019 raccontano una storia di successo per il commercial real estate Italiano. Le sfide con cui si era aperto lo scorso anno non hanno impedito agli investitori di puntare sull’Italia, nonostante un clima di rallentamento dell’economia globale e l’inasprimento dei conflitti internazionali. Il volume degli investimenti in Italia si attesta infatti a 12,3 miliardi di euro totali, con una crescita del 37% sul 2018 e del 6% sul 2017 (che deteneva il precedente record con 11,2 miliardi di euro di investimenti). Il settore Hotels si attesta sui 3,3 miliardi di euro, registrando un record di crescita del 141%. È record anche per il settore Uffici, che raggiunge quasi 5 miliardi di euro, con una crescita del 47% rispetto al 2018; di questi, oltre 3,6 miliardi sono stati investiti a Milano. La città di Milano, con volumi pari a quasi 4,6 miliardi di euro di investimenti, detiene da sola quasi il 40% delle quote di mercato. Il settore della Logistica supera 1,3 miliardi di euro di volumi di investimento, con una crescita del 22% rispetto al 2018. In leggero calo

la performance del Retail, con transazioni per quasi 2 miliardi di euro (-13% rispetto al 2018), dimostrando comunque una buona resilienza rispetto a una dinamica europea più critica (-26%). IL RUOLO DEI CAPITALI ESTERI

La crescita del 2019 è guidata da un aumento dei capitali esteri sul mercato italiano (responsabili per oltre il 73% dei volumi di investimento), a fronte di una sostanziale stabilità del contributo degli investitori domestici, tra i quali si riscontra un limitato apporto di capitali privati. L’ulteriore aumento di liquidità dovuto ai bassi tassi di interesse sui depositi presso la BCE, il proseguimento del processo di alleggerimento dei crediti deteriorati detenuti dagli istituti bancari e la riduzione delle tensioni politiche hanno sicuramente favorito la crescita dei volumi di investimento nel settore durante il 2019. Tuttavia, crediti non performanti e incertezza politica continuano a essere gli elementi più critici del contesto italiano, causa ed effetto di una prolungata fase di stagnazione economica con forti ricadute sul mercato del

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SCELTI DA NOI L’IMPORTANZA DEL FRANCHISING NEL SETTORE IMMOBILIARE

COLDWELL BANKER (Madison, New Jersey, Stati Uniti) Fondata nel 1906 Coldwell Banker è leader del settore immobiliare da oltre 100 anni. Si tratta di un network immobiliare innovativo che ti offre un sistema franchising all'avanguardia per fare business in un mercato globale. Coldwell Banker ha una ricca storia nella fornitura di servizi immobiliari affidabili ai propri clienti. La società ha 3.000 uffici in quasi 50 paesi e territori. È noto per fornire servizi ai massimi livelli e addestrare a fondo i suoi agenti.

BETTER HOMES AND GARDENS REAL ESTATE (Parsippany-Troy Hills, New Jersey, Stati Uniti) Better Homes and Gardens Real Estate è stato originariamente lanciato nel 1978 dalla Meredith Corporation, fornitore leader di media e marketing di qualità negli Stati Uniti. Da allora, l'impresa immobiliare è emersa come uno dei marchi più affidabili, in parte grazie alla sua parentela con una rivista che condivide lo stesso nome. Nel 2008, Better Homes and Gardens Real Estate è entrato in un nuovo sistema di franchising, che sta contribuendo a catapultarlo ulteriormente nelle classifiche.

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CENTURY 21 (Stati Uniti) Dal 1972, il marchio CENTURY 21® ha cambiato l’attività immobiliare offrendo a broker e imprenditori indipendenti la possibilità di ottenere risultati straordinari in un mercato sempre più competitivo. Ma molto è cambiato da allora. Il sistema CENTURY 21 ha attualmente oltre 8.000 broker di franchising di proprietà e gestione indipendenti con 100.000 collaboratori sparsi in tutto il mondo. Century 21 si è affermato come leader nell'e-marketing ed è emerso come uno dei marchi più rispettati del settore.

KELLER WILLIAMS REALTY, INC. (Austin, Texas, Stati Uniti) Keller Williams Realty, Inc. è una forza immobiliare da non sottovalutare. Nel 2012, Keller Williams ha raggiunto la redditività nel 91% dei suoi uffici nazionali. Oggi opera in oltre 700 mercati in tutto il mondo. Il modello di business fornisce agli agenti un vantaggio tecnologico e la capacità di offrire ai clienti tutto ciò che desiderano. Nata nel 1983, l’attività di franchising ha avuto inizio quattro anni dopo.


Re/Max (Denver, Colorado, Stati Uniti – Italia) Re/Max è il Gruppo Immobiliare più diffuso al mondo, presente in 115 Paesi, con circa 8.400 agenzie e più di 128.000 professioni immobiliari affiliati. Re/Max è stata la prima organizzazione immobiliare ad aver introdotto e sviluppato con successo – attraverso il franchising – la formula dello studio associato, che ha rivoluzionato l’intero settore del Real Estate. Approdato in Italia nel 1996 sotto la guida di Dario Castiglia – CEO & Founder – Re/Max si è conquistato fin da subito un posto di leadership tra i diversi player del settore Real Estate. Oggi, Re/Max conta in Italia una rete di oltre 450 agenzie affiliate e più di 4.100 consulenti immobiliari che gestiscono un portfolio di oltre 35.000 immobili residenziali, commerciali e di pregio su tutto il territorio nazionale. Il Gruppo Re/Max, punta sulla capillarità del suo Network a livello internazionale e sulla comprovata capacità di supportare intermediazioni in qualsiasi Paese e da qualsiasi Paese, grazie alla collaborazione proattiva tra agenzie e consulenti. I professionisti Re/Max Italia nel 2019 hanno venduto una casa ogni 26 minuti! Nessuno al mondo vende più immobili dei consulenti immobiliari Re/Max.

real estate. Nonostante le buone performance del 2019 siano riuscite a collocarsi anche in un contesto macroeconomico non ottimale, il rallentamento dell’economia globale previsto per i prossimi mesi potrebbe far emergere ulteriori elementi di criticità per il mercato italiano in particolare, a causa della preponderante componente di capitali esteri che ha caratterizzato gli investimenti dell’attuale ciclo. Dal 2013 al 2019 i capitali esteri hanno infatti pesato in media per il 70% sul totale del volume degli investimenti in Italia. Durante il primo semestre del 2019, nonostante condizioni di contorno non ottimali (in particolare, la conflittualità tra istituzioni europee e governo italiano e l’ombra di una possibile Italexit), i volumi di investimento sono comunque cresciuti in modo significativo rispetto all’anno precedente, soprattutto come prima ribadito, grazie ad alcuni investimenti di eccezionale portata nel comparto alberghiero, vero protagonista del 2019. LA TENDENZA DELLO SVILUPPO ECONOMICO FUTURO È LA SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità è la caratteristica di un processo che può essere mantenuto stabilmente nel tempo; oggi richiede comportamenti a cui siamo chiamati dalle più alte istituzioni del pianeta. Il comparto immobiliare è responsabile del 30% delle emissioni in Europa. A fronte di ciò, una prima misura riguarda le ristrutturazioni energetiche del patrimonio immobiliare esistente, che deve trovare applicazione regolatoria dal 2020 in tutte le nazioni europee e che dovrà procedere a un ritmo doppio rispetto a quello tenuto fino ad oggi, raggiungendo una quota del 2,4% di rinnovo per anno. Un’altra misura riguarda l’inclusione di nuove asset class nel meccanismo di ETS (Emission Trading System), tra cui gli immobili, che potranno diventare produttori virtuosi di certificati bianchi, quindi capaci di assorbire GHG, grazie a soluzioni naturali da inserire negli edifici: per fare un esempio, le facciate verdi e i tetti verdi trasformeranno gli immobili e le nostre città in sistemi capaci di assorbire GHG e ci faranno avvicinare al bilancio climatico neutrale più velocemente.

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UNO SGUARDO AL MONDO

Il 2019 è stato caratterizzato anche da una contenuta flessione dei volumi di investimento nei mercati europei che segnano un -1,9%. Le ragioni di questa riduzione sembrano essere legate prevalentemente a una fase di stabilizzazione all’interno dell’attuale ciclo, caratterizzata da una certa scarsità di prodotto che ha portato a una riduzione del numero di grandi transazioni di portafoglio in Spagna (che segna un calo di volumi del 60%) e Paesi Bassi (che segna volumi stabili con un +1,0%). Per la prima volta, dunque, il livello dei volumi italiani supera quello della Spagna (12,1 miliardi di euro). Sicuramente l’incertezza legata alla Brexit ha pesato sui volumi UK, in calo del -18,9%. Francia e Germania hanno mostrato invece una dinamica positiva dei volumi segnando, rispettivamente, +11,7% e +8,0%. Sei previsioni per il 2020 e oltre, in breve: 1. L'universo immobiliare investibile globale si espanderà sostanzialmente, portando a un'enorme espansione di opportunità, specialmente nelle economie emergenti. La crescita della popolazione mondiale e l'aumento del PIL pro capite favoriranno questa espansione. Entro il 2020, gli immobili investibili saranno cresciuti di oltre il 55% rispetto al 2012, secondo le previsioni di PwC, per poi espandersi di una proporzione simile nel decennio successivo. 2. Le città in rapida crescita presenteranno una

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gamma più ampia di opportunità di rischio e rendimento. Le città presenteranno opportunità che vanno dal basso rischio/basso rendimento nel settore immobiliare core dell'economia avanzata, all'alto rischio/alta ricompensa nelle economie emergenti. La più grande migrazione sociale di tutti i tempi - principalmente nelle economie emergenti - guiderà la più grande ondata di costruzioni di sempre. 3. L'innovazione tecnologica e la sostenibilità saranno fattori chiave per il valore. Tutti gli edifici dovranno avere valutazioni di "sostenibilità", mentre i nuovi sviluppi dovranno essere "sostenibili" nel senso più ampio, fornendo ai loro residenti luoghi piacevoli in cui vivere. La tecnologia sconvolgerà l'economia immobiliare, rendendo obsoleti alcuni tipi di immobili. 4. Collaborare con i governi diventerà più importante. I gestori immobiliari, la comunità degli investitori e gli sviluppatori dovranno collaborare con il governo per mitigare i rischi di schemi che potrebbero altrimenti essere antieconomici. In molte economie emergenti, i governi assumeranno la guida nello sviluppo di immobili e infrastrutture urbane. 5. La concorrenza per le attività primarie si intensificherà ulteriormente. Nuova ricchezza dalle economie emergenti intensificheranno la concorrenza per le attività primarie; la comuni-


tà degli investimenti dovrà pensare trasversalmente per ottenere rendimenti interessanti. Potrebbero dover sviluppare attività in economie emergenti in rapida crescita ma ad alto rischio o specializzarsi nei sottosettori in rapida crescita, come l'agricoltura, la pensione, ecc. 6. Emergerà una gamma più ampia di rischi. Emergeranno nuovi rischi. Il rischio di cambiamento climatico, l'accelerazione del cambiamento comportamentale e il rischio politico saranno fondamentali. Per prepararsi a queste implicazioni, le organizzazioni di investimento immobiliare dovranno assicurarsi di avere le giuste capacità e qualità. CAMBIAMENTI NEL PANORAMA IMMOBILIARE MONDIALE

Grande espansione delle città: • nel 2050 la popolazione urbana aumenterà del 75% rispetto al 2010, passando da 3,6 a 6,3 miliardi. • entro il 2025 vi saranno 37 “megalopoli” contro le 23 di oggi, di cui 12 saranno situate nelle economie emergenti. • 1,5 milioni di affittuari mensili si muoveranno verso le città cinesi per il resto di questo decennio. Cambiamenti demografici senza precedenti guideranno mutamenti nella domanda di immobili: Entro il 2050: • la popolazione mondiale sarà di 9,3 miliardi, al di sopra del 50% dei 6,1 mld del 2000; • il numero di persone over 60 supererà il numero degli under 15 per la prima volta; • la Spagna avrà la popolazione più vecchia, la Nigeria la più giovane. La crescita delle economie emergenti aumenterà la competizione: • entro il 2050 le economie emergenti domineranno le 5 economie mondiali più sviluppate. • entro il 2025 i mercati emergenti ospiteranno il 60% dell’attività di costruzione mondiale. • entro il 2025, la Nigeria necessiterà di circa 20 milioni di nuove case rispetto al 2012. La sostenibilità trasforma la concezione degli edifici e gli sviluppi:

Con una rapida crescita della popolazione entro il 2030 avremo bisogno di: - 50 % in più di energia - 40% in più di acqua - 35% in più di cibo Entro il 2050 potrebbero esserci nel mondo 200 milioni di rifugiati per cause ambientali. La tecnologia sconvolgerà l’attività immobiliare: Nel 2017 il pubblico globale dei social network ha raggiunto i 2,55 miliardi, in crescita di oltre il 70% rispetto agli 1,47 miliardi del 2012. Il capitale immobiliare sarà al centro dell’attenzione: • Lo stock globale di immobili di livello istituzionale si espanderà di oltre il 55% dal 2012 al 2020. • Le attività di gestione patrimoniale aumenteranno di quasi il 60% a $ 101,7 trilioni di dollari entro il 2020. • L'allocazione patrimoniale alternativa dovrebbe crescere del 30% entro il 2020. Fonti:

2020 commercial real estate – Deloitte

Real Estate market outlook – Italia. CBRE Research - Italia

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/ L A P R O P O S TA /

Calzature, borse, accessori e abbigliamento dallo stile italiano spiccano il volo verso il mercato dell’est Europa

PRIMADONNA COLLECTION ARRIVA IN RUSSIA Il brand italiano inaugura il suo nuovo store a Krasnodar. Abbiamo intervistato Valerio Tatarella, Amministratore Unico Primadonna S.p.A.

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/ L A P R O P O S TA /

Cosa vuol dire per voi internazionalizzazione del business e quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto ad internazionalizzare il brand?

Valerio Tatarella

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rimadonna Collection, il brand italiano dall’anima pugliese, ha inaugurato il suo nuovo store russo a Krasnodar, presso il Red Square Shopping Mall. Calzature, borse, accessori e abbigliamento dallo stile italiano spiccano il volo verso il mercato dell’est Europa, ancora privo di una realtà retail come quella della catena fast fashion italiana. A caratterizzare il nuovo punto vendita un layout rinnovato e potenziato nei suoi punti di forza, per offrire al grande pubblico un nuovo ed entusiasmante concetto di shopping experience, tutta da vivere! Questa nuova apertura precede le prossime inaugurazioni con insegna Primadonna Collection in Francia ed Emirati Arabi. “Primadonna Collection – afferma Valerio Tatarella, Amministratore Unico Primadonna S.p.A. - sta puntando sul proprio modello di business vincente, esportando il progetto franchising in aree internazionali prive di realtà simili, offrendo una gamma di prodotti sempre più al passo con le ultime tendenze della moda femminile contemporanea”.

“Vogliamo esportare il format Primadonna Collection in mercati ancora privi di una realtà come la nostra. Proponiamo una shopping experience unica nel suo genere, capace di mettere al centro del nostro servizio la passione per il glamour e le esigenze di ciascuna Primadonna. Da marzo, lo shopping online è stato lanciato anche in Francia e Spagna per poi essere allargato ad altre nazioni. Il nostro piano di espansione non si arresta, infatti nei prossimi mesi sono previste quattro nuove aperture sul territorio francese”. Quali sono le differenze con il mercato italiano?

“Ogni donna vuole sentirsi unica, ad ogni latitudine, in ogni nazione. La nostra offerta merceologica è vasta e l’assortimento è variegato, in modo da soddisfare le richieste di qualsiasi Primadonna. Le differenze tra i mercati sono davvero minime, variano leggermente le preferenze di alcuni modelli di calzature rispetto ad altri e, di conseguenza, il loro modo d’utilizzo”. Quali sono le scelte strategiche e di marketing che le hanno dato la possibilità di gestire con successo un marchio così importante?

“Abbiamo puntato sul talento, sulla passione e sulla dedizione della nostra forza vendita e di chi ogni giorno si dedica testa e cuore al progetto Primadonna Collection. Il fattore umano è la nostra strategia vincente, da sempre”.

Perché un potenziale franchisee estero dovrebbe affiliarsi a Primadonna Collection?

“Primadonna Collection, con i suoi negozi monomarca, oggi è diventato uno dei marchi più rappresentativi dell’Italian Style. Ogni articolo presente in collezione ha un costo estremamente accessibile, riuscendo a soddisfare ogni tipo di gusto ed esigenza delle Primedonne dei nostri tempi! Il nostro affiliato ideale è un partner grintoso, che ha voglia di far crescere il suo business nell’ambito di una rete franchising internazionale di successo, in continua espansione, proprio come il nostro”.

Punto vendita Krasnodar , Russia

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/ L A P R O P O S TA /

La Casa Madre ti supporta durante tutte le fasi di realizzazione e sviluppo dell’attività

PIAZZA ITALIA: RAPPORTO QUALITÀ PREZZO IMBATTIBILE

Intervista a Daniele Patitucci, proprietario del punto vendita Piazza Italia Kids a Paola in provincia di Cosenza: “È un’attività bella e anche molto impegnativa che si deve intraprendere con una forte motivazione”

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/ L A P R O P O S TA /

Quali sono state le principali motivazioni che l’hanno spinta a scegliere Piazza Italia?

“Ad oggi è un brand molto conosciuto con qualità prezzo imbattibile. Ho deciso di fare la formula kids proprio per il fatto di avere nello stesso store la prima infanzia, come completamento di settore”. In che modo la Casa Madre lo ha sostenuto?

“Fornendomi la merce e i contatti per l’allestimento dello store. Grazie al loro know-how vieni supportato durante tutte le fasi di realizzazione e sviluppo dell’attività”. È necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti...

Daniele Patitucci

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rima di Piazza Italia apre Prima Infanzia (Babyland il Regno dei Piccoli) attiva da 12 anni. Quando ha aperto questa attività era molto giovane, aveva solo 23 anni. Oggi Daniele Patitucci è proprietario del punto vendita Piazza Italia Kids a Paola in provincia di Cosenza che ha aperto nel 2018.

“Si è fondamentale la formazione in uno store diretto (di almeno 1 mese) per acquisire le giuste conoscenze del programma gestionale e comprendere a fondo le dinamiche della gestione del punto vendita stesso”. Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato”

“È un’attività bella ma molto impegnativa che si deve intraprendere solo se si è effettivamente motivati. Le operatività da svolgere nello store durante la giornata sono molte e vanno rispettate con precisione; è fondamentale agire quotidianamente al massimo dell’efficienza senza lasciare nulla al caso”. I suoi progetti futuri...

“Siamo in fase di valutazione. Sicuramente il nostro obiettivo è continuare sempre a lavorare al meglio, cercando ogni giorno nuovi spunti per migliorare”.

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/ SPECIALE / INVESTIMENTI /

Attualmente il Vietnam ha sottoscritto 16 accordi di libero scambio di cui 11 in pieno vigore, 4 in corso di perfezionamento ed 1 appena firmato

INVESTIRE IN VIETNAM Quali sono i tipi di societĂ che possono essere utilizzati da investitori stranieri e quali i contratti di cooperazione imprenditoriale piĂš diffusi. Il Vietnam ha progressivamente aperto il proprio sistema economico sia per spingere lo sviluppo interno, sia per attirare investimenti stranieri

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/ SPECIALE / INVESTIMENTI /

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a popolazione vietnamita, di 92 milioni di persone, prevalentemente in giovane età si distribuisce tra il sud, area più progredita ed industrializzata ed il nord agricolo e più densamente abitato. La crescita del PIL per l’anno in corso, salvo revisioni dovute alla epidemia di corona virus è prevista al 6,5%, con una tendenza all’espansione della domanda interna di consumi e servizi, rendendo così il paese uno dei più dinamici ed interessanti dell’area ASEAN. Da oltre 30 anni, con l’adozione nel 1996 di una nuova politica economica, il Vietnam ha progressivamente aperto il proprio sistema economico sia per spingere lo sviluppo interno, sia per attirare investimenti stranieri; in questo quadro nel 1995 è divenuto membro dell’ASEAN e nel 2007 è entrato nel WTO, sottoscrivendo in seguito 16 accordi di libero scambio. Dei quattro paesi più sviluppati nell’ASEAN, Tailandia, Malesia, Indonesia e Vietnam quest’ultimo è quello in cui gli investimenti stranieri sono più agevolati. Attualmente il Vietnam ha sottoscritto 16 accordi di libero scambio di cui 11 in pieno vigore, 4 in corso di perfezionamento ed 1 appena firmato. Sei Free Trade Agreement coinvolgono il paese in quanto membro ASEAN e comprendono AFTA e gli accordi sottoscritti dall’ASEAN con Cina, Giappone, Corea del Sud, India, Australia e Nuova Zelanda; 4 sono gli accordi bilaterali con Cile, Giappone, Corea del Sud e Unione Economica Euroasiatica (UEE); l'accordo di libero scambio del partenariato transpacifico CPTPP (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership) entrato in vigore per il Vietnam il 14 gennaio 2019. L'accordo di libero scambio con l'UE (EVFTA) è stato sottoscritto il 30 giugno scorso ad Hanoi. Il Vietnam con le ultime versioni della legge sugli investimenti e della legge sulle imprese, entrate in vigore il 1° luglio 2006, ha dato una cornice unitaria agli investimenti nazionali ed esteri. La legge sugli investimenti e le altre normative di settore disciplinano la partecipazione di soggetti e imprese straniere alle attività economiche. Gli

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investitori stranieri devono specificare le attività che eserciteranno e richiedere la licenza di investimento alle autorità competenti. Gli investimenti sono di tipo diretto e indiretto: il primo è definito dall’articolo 3 della legge sugli investimenti come “una forma di investimento dove l’investitore impieghi capitali propri e partecipi alla gestione dell’attività in questione”, mentre l’investimento indiretto è “una forma di investimento attraverso l’acquisto di azioni, certificati azionari, obbligazioni, altri titoli o un fondo comune di investimento e attraverso istituzioni finanziarie intermediarie e dove l’investitore non partecipa direttamente alla gestione dell’attività di investimento”. Le forme diretto estero sono indicate dall’articolo 21, che semplifica anche le procedure di rilascio delle licenze: • Società a capitale interamente estero; • Joint venture tra investitori locali e stranieri; • Investimento attraverso forme contrattuali quali contratti di business cooperation, build operate transfer (BOT), build transfer operate (BTO) e build transfer (BT); • Acquisto di azioni in attività di investimento già avviate;

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• Fusioni e acquisizioni; • Altro. Una società a capitale straniero deve ottenere l’autorizzazione da parte delle competenti autorità presentando un business plan contenente una dettagliata previsione, a medio-lungo termine, sulla realizzazione del progetto di investimento in un determinato territorio. Inoltre, per poter essere legittimamente costituita una società deve dotarsi di apposito atto costitutivo (“Investment Certificate”), nonché disporre di uno statuto, che regola i rapporti tra i soci. Nel caso di società di joint venture, con soci stranieri e vietnamiti, è richiesta anche la sottoscrizione di un contratto volto a disciplinare gli aspetti chiave dei rapporti tra soci. Tre sono i tipi di società che possono essere utilizzati da investitori stranieri: Limited Liability Company (“LLC”): forma societaria analoga alle nostre società a responsabilità limitata, non è richiesto un capitale sociale minimo. Esistono anche LLC a socio unico (uni-

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/ SPECIALE / INVESTIMENTI /

personali) dove il socio può essere sia una persona fisica sia una persona giuridica. Joint Stock Company (“JSC”): il capitale sociale è suddiviso in azioni e per gli investitori stranieri non è richiesto un valore minimo. Le Joint Stock Companies possono eventualmente emettere obbligazioni. Per costituirle occorrono almeno 3 soci, indipendentemente dalla loro natura (persone fisiche o giuridiche) e dalla loro nazionalità. Partnership Company: società di persone dotata di personalità giuridica. È formata da almeno due persone fisiche che sono soci e proprietari della società stessa. Vengono definiti “general partners” e sono illimitatamente responsabili nei confronti dei creditori della società. Gli investitori stranieri possono anche acquisire una partecipazione in una società vietnamita già operativa, spesso è richiesta la preventiva approvazione da parte delle competenti autorità locali. I contratti di cooperazione imprenditoriale più diffusi sono: Business Cooperation Contract: accordo scritto stipulato tra investitori stranieri e locali che decidono di collaborare alla realizzazione di determinate attività imprenditoriali e di ripartire tra di loro gli eventuali utili, senza, tuttavia, avvalersi di alcuna struttura societaria. Build-Operate-Transfer Contract: accordo stipulato tra un investitore straniero ed il competente organo statale. L’investitore sarà chiamato a costruire e a gestire un’opera infrastrutturale per un periodo di tempo determinato, scaduto il quale l’opera verrà trasferita al Governo vietnamita. Build-Transfer-Operate Contract: in questo caso l’opera infrastrutturale viene trasferita al Governo vietnamita immediatamente dopo la sua realizzazione. All’investitore viene riconosciuto il diritto di utilizzare l’opera per un determinato periodo di tempo per recuperare i capitali investiti e ottenere un guadagno. Build-Transfer Contract: a differenza delle due situazioni precedenti, all’investitore straniero non viene concesso il diritto di utilizzare l’opera infrastrutturale realizzata. Il Governo, tuttavia, si impegna a creare le condizioni favorevoli, affinché

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l’investitore possa dare esecuzione ad un nuovo progetto attraverso il quale recuperare il capitale investito ed ottenere un guadagno personale. Nel caso in cui non si intenda costituire una nuova società o investire capitale in una società già esistente, l’apertura di un ufficio di rappresentanza è il primo passo per l’insediamento di un’impresa straniera. La legge sul commercio del 14 giugno 2006 e il decreto del governo n. 72/2006 riconoscono alle imprese straniere la possibilità di aprire uno o più uffici di rappresentanza. Questo può solo stipulare contratti che siano direttamente legati alle attività dell’ufficio (contratti di locazione, apertura di conti correnti e assunzione di personale locale). Poichè non effettua attività commerciali e quindi non ha profitti, l’ufficio di rappresentanza non è soggetto a tassazione. Ai sensi dell’articolo 4 del decreto n. 72, può presentare domanda per lo stabilimento di un ufficio di

rappresentanza “un’entità d’affari straniera” regolarmente operante da almeno un anno nel paese della casa madre. Anche la costituzione di filiali in territorio vietnamita è disciplinata dalle stesse disposizioni: Istituti di credito, studi legali, società di revisione contabile e altre organizzazioni economiche straniere possono aprire filiali in Vietnam; per l’ottenimento della licenza per una filiale occorre possedere il certificato di registrazione dell’attività commerciale rilasciato dalle autorità competenti del paese dove ha sede la casa madre e dimostrare che la casa madre è in attività da almeno 5 anni. La filiale può stipulare contratti vincolanti per la casa madre e svolgere attività commerciali ed è conseguentemente soggetta a tassazione in loco. *dMTV LEX

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/ N U O V E S T R AT E G I E /

Nasce da una necessità impellente di far conoscere il potenziale del web alle aziende

PRIMA POSIZIONE: L’AGENZIA CHE FA CRESCERE L’IMPRESA Intervista a Giuliano De Danieli, fondatore Prima Posizione: “Il nostro approccio con i clienti è estremamente scientifico e si basa su un’analisi di mercato online che andiamo a fare prima di decidere qualsiasi tipo di pianificazione”

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/ N U O V E S T R AT E G I E /

A

ffidandosi all’agenzia Prima Posizione tantissime aziende hanno visto, a seconda degli obiettivi, un aumento del fatturato, delle vendite e un incremento dei contatti. Prima Posizione nasce con la mission di aiutare altre imprese ad espandersi sfruttando le potenzialità del web per creare nuovi contatti e vendite. Per l’agenzia infatti il web non ha segreti. Non solo fatturato però. Grazie al supporto di Prima Posizione, le aziende si aprono a nuovi mercati (esteri o italiani), assistono alla crescita dei contatti e delle visite, migliorano la brand reputation e raggiungono l’obiettivo di identificarsi come leader nel proprio settore. Per saperne di più abbiamo intervistato il suo fondatore, Giuliano De Danieli. Fondatore di prima posizione, all’attivo più di 19.000 ore di consulenza sul campo in più di 200 settori differenti, un curriculum di tutto rispetto. Come nasce Prima Posizione?

“Prima Posizione nasce da una necessità impellente di far conoscere il potenziale del web alle aziende”. Il web si è sviluppato negli ultimi anni…

“Si, già nel 2007 le aziende hanno iniziato a spostare il loro budget pubblicitario dalla carta stampata, televisione al web. L’online è uno strumento misurabile, le aziende hanno bisogno di capire esattamente quanto produrrà il denaro che decidono di investire nella pubblicità. Una volta col passaparola e con la classica pubblicità offline si riusciva ad attirare possibili clienti, il punto è proprio questo, non basta più attrarli, li devi proprio andare a prendere”.

Il web quindi è uno strumento misurabile analiticamente?

“Si, esattamente. L’obiettivo di Prima Posizione è proprio questo. Aiutiamo le aziende in questo passaggio, trovando clienti non più lavorando con i mezzi tradizionali ma andando nel web. Questo ha permesso a tantissime aziende non conosciute nel panorama internazionale di rendere visibili i propri prodotti e servizi a livello globale. Il web è un mondo pieno di opportunità, mi piace identificarlo come una Ferrari, bellissima macchina piena di capacità performanti… ma se non hai la patente? Una spesa di soldi inutile”. Il vostro approccio quindi?

“Il nostro approccio con i clienti è estremamente scientifico e si basa su un’analisi di mercato online che andiamo a fare prima di decidere qualsiasi tipo di pianificazione. Conoscendo le regole del gioco e farle conoscere al nostro potenziale cliente è essenziale. Conoscere i propri competitor online, quanto vale il suo mercato online quali sono le sue possibilità di ritorno”. Facciamo finta che io sia un suo potenziale cliente. La domanda mi sorge spontanea, come faccio a capire se l’online realmente mi ha portato un guadagno?

“Al di là dei meri numeri reali e quantificabili, ti faccio un esempio: Mettiamo caso che tu sia un’azienda che vende macchine agricole, dal web arriva un cliente che compra da te una macchina, cliente soddisfatto, secondo te questo cliente non suggerirà la tua azienda portandoti altri possibili clienti ? Si certo! Ottimo, proviamo a moltiplicare i clienti che arrivano dal web, il ritorno ha un potenziale enorme”. Ho saputo che ha scritto un libro…

“Il titolo è “Vincere nel web” è un manuale pratico, una vera e propria guida che non consiglio di leggere, ma di studiare a fondo e portare sempre con sè. Al suo interno, i 5 principi che non cambiano mai, qualsiasi sia il settore. Quali sono – e come superare con successo – le sfide che ogni azienda si trova

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CARTA D’IDENTITÀ

NOME E COGNOME: Giuliano De Danieli DATA DI NASCITA: 05/09/1974 SEGNI PARTICOLARI: Ho una propensione innata per aiutare le aziende a sviluppare il loro massimo potenziale. Sono fermamente convinto che il fatturato di un’azienda può essere reso certo e prevedibile FONDATORE DI: Prima Posizione

ad affrontare, come si costruisce un business che funzioni, suggerimenti intramontabili per costruire, mantenere e far crescere un business di successo, cos’è la proposta di valore e perché è così essenziale per far brillare un’azienda. Insomma una checklist completa per costruire un sito perfetto per l’impresa e molto altro. Non posso svelare tutto. Per altre informazioni: www.librovincerenelweb.it”. Una frase che potrebbe rappresentarla?

“Strategie concrete. Zero chiacchiere. Direi che mi rappresenta bene”. Prossimi appuntamenti di Prima Posizione da non perdere?

“Bè sicuramente il più importante è il corso “vendita e marketing strategico per rendere l’andamento del fatturato della propria azienda stabile e certo nel tempo” denominato Sales Mastery University in programma 8/9/10 maggio a Padova. Maggio-

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ri informazioni qui: www.giulianodedanieli.it. Tre giornate full immersion, parleremo di come aumentare il tasso di chiusura delle trattative, come distinguersi dalla concorrenza… e tanto altro, il consiglio è di iscriversi. Poi ci sono tutti i seminari gratuiti che teniamo in tutta Italia, il calendario si può trovare sul nostro sito e sulle nostre pagine social. Tutti appuntamenti da non perdere”.


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/ ESTERO /

Triplicato il numero di punti vendita in franchising in Russia in un decennio

NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER I RETAILER ITALIANI Per Standard Chartered nel 2020 la Russia supererà la Germania al quinto posto fra le maggiori economie globali in termini di Pil corretti con i cambi a parità di potere d’acquisto. Positiva l’overview sul mercato russo stimata da Confimprese in collaborazione con Agenzia ICE

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el 2018 la Russia si è classificata seconda in Europa per volumi di aree commerciali. Oggi i franchisor presenti sono 1.950 con 60mila punti vendita in franchising e un trend di crescita triplicato dal 2010, con una pipeline al 2030 di 200mila

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punti vendita, grazie anche al programma di sovvenzioni stanziate dal comune di Mosca. Il franchising vale 5 miliardi di dollari e continua ad essere uno dei format commerciali più promettenti in Russia. Secondo uno studio del World Franchising Council, il


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mercato russo è uno dei leader per quanto riguarda la crescita del numero di aziende in franchising. Su 100 punti vendita in franchising aperti in Russia, circa 90 dopo 3 anni continuano a esercitare la loro attività sul mercato e anche l’aumento del numero di centri commerciali agisce direttamente sull’apertura di nuovi punti vendita in franchising. Queste le evidenze del convegno Retail Business in Russia, Ucraina e Kazakistan sulle opportunità di sviluppo per i retailer italiani organizzato da Confimprese in collaborazione con Agenzia ICE. “La capacità di spesa media a Mosca – spiega Mario Resca, presidente Confimprese – è pari a 18mila dollari a Mosca, a 12,5 San Pietroburgo, a 1,4 a Ekaterinburg, le principali città della Russia. Il grado avanzato di sofisticazione dei consumatori, grazie all’emancipazione femminile e all’ampio utilizzo di Internet, sottolinea un’elevata propensione all’acquisto. Anche l’online è un mercato in forte espansione: su una popolazione totale di 144 milioni, 110 milioni sono online, l’85% utilizza Internet ogni giorno e il 32% acquista online. L’età media dei consumatori digital è di 39 anni contro i 45 degli italiani. Numeri che rappresentano un mercato con buone potenzialità di espansione per i retailer italiani”. I principali segmenti del mercato del franchising in Russia sono il commercio al dettaglio, i servizi, la ristorazione pubblica comprensiva di fast food (segmento principale per numero di punti vendita), gelaterie, pizzerie e sushi bar, ristoranti (contenuto numero di punti vendita, ma segmento a prezzo elevato), abbigliamento e calzature. Dal 2011 al 2018 nel mercato russo del franchising si è registrato un incremento della quota del segmento servizi dal 25% al 30% e della ristorazione dal 15% al 23 per cento. Il trend è dunque positivo e segnala l’apertura di nuovi punti vendita da parte di aziende straniere già da tempo presenti sul mercato russo (33% vs 67% di imprese russe), oltre a un dinamico incremento dei franchisor regionali, allo sviluppo di strumenti finanziari pensati per realizzare progetti in franchising e al miglioramento degli aspetti legali dell’interazione tra franchisor e franchisee. Quanto all’Ucraina, ha iniziato il percorso di ripresa a partire dal 2016, grazie al miglioramento della gestione dei fattori macroeconomici da parte delle istituzioni locali e a un forte supporto politico a livello internazionale. Attualmente le catene retail presenti sono 110 di cui un terzo nel fashion e poco

meno nel food (19). La moda e l’arredamento italiano continuano a essere considerati un must da parte dei consumatori locali, soprattutto nelle grandi città. Nell’ultimo anno ci sono stati segnali positivi che ben fanno sperare per una ripresa stabile dell’economia e un aumento, seppur lento ma costante, del Pil (+4,6% nel 2° trimestre) e del potere di acquisto dei consumatori locali: gli stipendi medi mensili sono aumentati del 20%, il commercio al dettaglio è tra i settori che hanno contribuito in modo più rilevante alla crescita. Tuttavia, gli investimenti italiani nel Paese sono ancora bassi, pari allo 0,7% del totale investimenti esteri vs 6% di UK, 5% della Germania e 2,5% della Francia. Il commercio è uno dei settori con investimenti esteri più alti (16,7%), percentuale ancora più elevata se consideriamo solo gli investitori italiani (31%). Il Kazakistan, infine, si sta lentamente aprendo al business retail grazie alla spinta di modernizzazione voluta dal Governo. È un Paese di 18 milioni di abitanti con un Pil in crescita del 4 per cento. Buona la capacità di spesa, 3mila dollari pro capite. Dal 2005 al 2015 il Paese ha attirato oltre 200 miliardi di dollari di investimenti stranieri, secondo Paese del Cis dietro alla Russia. Sicuramente il programma 100 Passi, stanziato dal governo kazako per sostenere l’economia, è di buon auspicio anche per migliorare il clima per gli investitori stranieri. CONGIUNTURA E SITUAZIONE MACRO-ECONOMICA

Negli ultimi 12 mesi si sono susseguite una serie di notizie e segnali positivi che ben fanno sperare per una ripresa stabile dell’economia del paese e un aumento, seppur lento ma costante, del PIL e del potere di acquisto dei consumatori locali. Un primo dato riguarda il dato dell’aumento degli stipendi medi mensili che negli ultimi 12 mesi sono aumentati del 20%, mentre l'inflazione si è mantenuta attorno al 10%. Nel mese di luglio 2019, lo stipendio mensile medio in Ucraina è stato di 10.971 UAH, pari a circa 380 Euro. Il dato riportato rappresenta una media tra le varie realtà regionali del paese, tra le quali spicca Kiev, dove nel mese di luglio 2019 la media dei salari è stata pari a circa 580 EURO. In riferimento ai settori di impiego della manodopera, le retribuzioni sono aumentate maggiormente in termini percentuali nei settori dell'agricoltura e dell'industria, registrando un +25% di

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incremento; secondo gli analisti, tale incremento è dovuto alla necessità di frenare l'emigrazione di manodopera qualificata, principalmente verso la Polonia e verso gli altri paesi dell'UE confinanti. Altro indicatore positivo è rappresentato dall’aumento della spesa da parte delle aziende per la pubblicità su internet nei primi sei mesi del 2019. Secondo i dati forniti dalla Ukranian Internet Association, il fatturato complessivo del settore nel primo semestre 2019 è stato di circa 2 miliardi di UAH (quasi 80 milioni di Euro), con un aumento del 82% rispetto al medesimo periodo del 2018. I segmenti di mercato che hanno performato meglio sono stati quelli dell'instream video, che ha fatturato il 41% del totale, il segmento social media e instant messenger che ha fatturato il 37%, terzo in ordine di fatturato il segmento banners, che ha fatturato il 34% del totale. Anche il settore immobiliare sta godendo di questo aumentato clima di fiducia nel paese. Come da informazioni fornite dai media locali a Kiev entro il 2020 dovrebbero essere costruiti e immessi sul mer-

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cato quasi 120.000 metri quadrati destinati ad uffici, con un aumento del 20% dello stock di offerta rispetto alla situazione attuale, tornando così ai livelli di offerta pre 2014. Non deve essere sottovalutato inoltre l’impatto positivo, anche da punto di vista psicologico verso il cittadino medio ucraino, l’abolizione del regime obbligatorio dei visti per i paesi. Shengen. Come recentemente comunicato dalla missione dell’Unione Europea in Ucraina, da quando due anni fa è entrato in vigore il regime Visa Free per viaggi turistici tra l'Ucraina e l'Unione Europea e paesi dell'area Shengen, più di due milioni di ucraini hanno viaggiato in Europa senza necessità del visto, effettuando oltre 33 milioni di viaggi nei 30 paesi europei che aderiscono all'accordo di Shengen. Queste le conclusioni di una recente relazione della National Bank of Ukraine - NBU, secondo la quale l’economia ucraina ha iniziato il percorso di ripresa a partire dal 2016 grazie al miglioramento della gestione dei fattori macroeconomici da parte delle isti-


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tuzioni locali, del forte sostegno da parte delle IFI e un forte supporto politico a livello internazionale. Secondo le previsioni della NBU, una vigile e conservativa politica monetaria avrà come conseguenza che l’inflazione si adegui ai target di inflazione programmati dalle autorità monetarie del paese, seppur con il rischio che trend positivo venga alterato dall’adeguamento dei prezzi amministrati e dall’aumento dei salari e della domanda interna. La sostenibilità fiscale ed esterna è notevolmente migliorata negli ultimi anni, ma sempre secondo il citato report della NBU, permangono rischi esogeni relativi alle minacce di una guerra commerciale globale su vasta scala e di recessione globale. Le prospettive a lungo termine dell'economia rimangono fortemente dipendenti dalla realizzazione delle principali riforme strutturali, che devono affrontare importanti sfide quali un “sentiment” degli investitori non sempre positivo verso il paese, un andamento demografico sfavorevole (che registra l’emigrazione di manodopera e tecnici qualificati verso i confinanti paesi UE che offrono condizioni di lavoro più competitive) e infrastrutture in generale non adeguate alle necessità di una moderna economia di mercato. In conclusione, gli sforzi della NBU si concentreranno sulla stabilità finanziaria del paese anche al fine di favorire la riduzione del tasso di inflazione, sulla modernizzazione del sistema bancario e la liberalizzazione dei capitali. Con riferimento ai dati macro-economici, il dato del PIL nel primo semestre 2019 indica una crescita:

nel primo trimestre del 2,5% e nel secondo trimestre del 4,6% (dati del Servizio della Statistica ucraino); i principali settori che hanno fatto input più rilevante nella crescita sono: industria, commercio al dettaglio ed agricoltura. Nel primo semestre 2019 la crescita della produzione industriale media è stata del 0,5%; in dettaglio l’andamento dei principali settori manifatturieri: • Costruzione delle macchine: -3,9%; • Siderurgia: +1,3%; • Industria chimica: +0,1%; • Produzione e generi alimentare: +4,3%; • Produzione di tessuti: -7,1%; • Edilizia / Costruzioni: 21,2%; • Agricoltura: +5,8%. Tasso di inflazione e tasso di cambio. Secondo il Servizio statale di statistica ucraino, nel primo semestre 2019 l’inflazione è stata al 9,0%. I salari reali medi sono aumentati del 9,8%. Dal punto di vista valutario, al 28.06.19 il corso della grivna rispetto al dollaro (valuta di riferimento) è stato di UAH 25,22 per 1 USD: un rafforzamento della valuta locale rispetto all’inizio dell’anno pari al +8,9%. Per quanto riguarda l’Euro, al 28.06.19 il corso del cambio è stato di UAH 27,95 per 1 Euro; il rafforzamento della valuta locale dall’inizio dell’anno è stata del +11,9% (Fonte: Banca Nazionale dell'Ucraina). Nei primi sette mesi del 2019 il debito pubblico (statale + garantito dallo Stato) è leggermente aumentato (+5,2%) ed al 31.07.2019 ha raggiunto il

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valore di USD 82,40 miliardi. E’ aumentato il debito statale estero +0,6%), ed aumentato il debito statale interno (+17,5%). Il debito statale ha raggiunto la cifra di 72,22 miliardi di dollari, di cui debito statale estero: 39,93 miliardi di dollari, debito statale interno: 32,29 (Fonte: Il Ministero delle Finanze dell'Ucraina). FDI: Nel primo trimestre 2019 gli investimenti diretti esteri sono aumentati di USD 45,5 milioni (flusso) ed al 01.04.2019 sono pari a USD 32.918,2 milioni (stock). Gli investitori principali sono: Cipro, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Austria, Isole Vergine (britanniche), Francia, Federazione Russa, Polonia, Stati Uniti, Lussemburgo, Belize, Svezia, Aruba, Turchia, Panama, Ungheria, Singapore, Estonia, Italia. Commercio estero. I dati relativi al primo semestre 2019 indicano una crescita delle esportazioni (+5,2%) ed aumento delle importazioni (+8,5%) rispetto l’anno precedente. Secondo il Servizio statale di statistica ucraino, la bilancia commerciale è risultata negativa nel primo semestre 2019 registrando un saldo negativo di USD – 3.736,4 milioni. Nel primo semestre 2019 le esportazioni ucraine sono state di USD 24.469,0 milioni. I principali clienti ucraini sono: la Polonia (il 6,9% delle esportazioni totali), la Russia (il 6,5%), Cina (il 6,4%), la Turchia (il 5,4%), l’Italia (5,2%), l'Egitto (il 4,8%), la Germania (il 4,3%). Nello stesso periodo le impor-

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tazioni in Ucraina sono state di USD 28.205,4 milioni. I principali fornitori ucraini sono: la Cina (il 13,9% delle importazioni totali), la Russia (l’13,6%), la Germania (il 10,5%), la Polonia (il 6,7%), la Bielorussia (il 5,7%), gli Stati Uniti (il 5,5%), l’Italia (il 3,3%), la Turchia (il 3,2%). Dai dati statistici ucraini relativi all’interscambio Italia-Ucraina nel primo semestre del 2019 si rileva una diminuzione delle esportazioni dall'Ucraina verso l'Italia ed una crescita delle importazioni in Ucraina dall’Italia rispetto ai dati del primo semestre del 2018 (Dati UKRSTAT). Le esportazioni ucraine verso l'Italia sono diminuite del 13,9%, mentre le importazioni dall'Italia sono aumentate del 5,7%. Nell'import ucraino, l'Italia con USD 937,4 milioni, si piazza al 7° posto tra i paesi fornitori dell’Ucraina e terzo tra i membri dell’Unione Europea con una quota del 3,3% sul totale, mantenendo praticamente le stesse posizioni, che aveva negli ultimi anni. Nell’export ucraino l’Italia si piazza al 5° posto dopo la Polonia, la Russia, la Cina e la Turchia. PRINCIPALI SETTORI DI INTERESSE PER LE PMI ITALIANE

Per quanto riguarda i settori di particolare interesse in Ucraina per le imprese italiane la presente nota non segnala particolari variazioni rispetto ai quanto indicato nelle note dei semestri precedenti. Il mercato ucraino rimane un attuale e potenziale impor-


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tante mercato di sbocco per le esportazioni italiane, sia per quanto riguarda i beni di consumo che per quanto riguarda beni strumentali e tecnologie collegate anche tenuto conto del potenziale del Paese rappresentato dalla sua dimensione, dalle risorse, e dal gap di produzione e consumo con i principali paesi OCSE che deve colmare in molti settori (l’Ucraina in termini di popolazione è il 32° nel mondo e il 7° in Europa, dopo Russia, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna). Si conferma la valutazione circa l’importanza del settore delle materie prime; l’Ucraina è un importante esportatore netto verso l’Italia e tale situazione può favorire la collaborazione industriale nella fascia alta della filiera produttiva, dove possono essere innescati processi di miglioramento tecnologico e garantire l’approvvigionamento di materie prime strategiche per la manifattura italiana. Negli scambi commerciali con l’Italia, il mercato ucraino si caratterizza tradizionalmente per una apertura ad una gamma molto ampia di settori merceologici. Al vertice delle importazioni del paese si collocano infatti, tanto i beni di consumo del sistema moda-persona e sistema casa-arredo, quanto i beni strumentali (in particolare la meccanica e i macchinari). Di seguito alcune brevi note dei settori considerati più promettenti nel breve-medio periodo, in particolare per le PMI italiane. Agricoltura

La superficie totale di terreni agricoli nell’Ucraina è di 42,7 milioni ettari, di cui terreni arabili: 32,5 milioni ettari, terreni per fieno: 2,4 milioni ettari, terreni per pascolo: 5,4 milioni ettari, ecc. La maggioranza del territorio ucraino è in pianura, e con terreni molto fertili (secondo le stime di alcuni esperti, sul territorio ucraino si trova il 28% di tutte le terre nere “Chernozem” del mondo). Tali caratteristiche dei terreni assieme con il clima temperato creano ottime condizioni per la coltivazione di tipologie di colture con alto tasso di meccanizzazione agricola. Il mercato pertanto presenta ottime opportunità per le aziende italiane che producono e commercializzano prodotti e tecnologie per serre, ortofrutta, macchine agricole, fertilizzanti e prodotti correlati, etc.

sente all`Ucraina di produrre la maggior parte dei generi alimentari necessari per soddisfare il fabbisogno di cibo della popolazione, l’Ucraina importa una vasta gamma di prodotti alimentari; in primis si tratta di: alcolici, pasta, prodotti ortofrutticoli, pesce, insaccati e affettati, bevande, caffe, formaggi, etc. Sono in costante aumento le referenze italiane sugli scaffali della GDO, del retail e nel segmento HORECA, così come aumenta la conoscenza presso il grande pubblico della grande varietà delle produzioni agro-alimentari italiane, anche grazie all’abolizione dei visti per i viaggi in Europa per ragioni turistiche per i cittadini ucraini, che visitano sempre più spesso l’Italia e imparano ad apprezzarne il vasto patrimonio culinario e viti-vinicolo. Beni di consumo – Calzature e pelletteria

I settori di calzature, pelletteria, abbigliamento del mercato ucraino sono indubbiamente attraenti per gli imprenditori italiani. I consumatori stanno cambiando atteggiamento e sono sempre più attenti alla qualità e allo stile dei prodotti o al loro carattere esclusivo, aprendo così ulteriori opportunità per le piccole e medie imprese italiane del settore. La moda e l’arredamento italiano continuano ad essere considerati un must da parte dei consumatori locali, soprattutto nelle grandi città dove il maggior reddito disponibile pro-capite favorisce i segmenti della fascia medio – alta e alta del settore moda, segmenti dove abitualmente si posiziona la produzione italiana. Energie rinnovabili

Il settore delle energie rinnovabili in Ucraina è caratterizzato da una particolare vivacità in ragione del forte sostegno del Governo ad una politica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento dell’energia in vista dell’obiettivo dell’indipendenza energetica del paese. Le tariffe incentivanti attualmente esistenti per l’energia prodotta da fonti alternative spingono investimenti nel settore e conseguente acquisto di beni e tecnologie necessarie a detti investimenti. Altro tema che prevedibilmente presto diventerà di massimo interesse è quello relativo allo storage dell’energia prodotta tramite le energie rinnovabili.

Prodotti agro-alimentari

Pur in presenza di una forte base agricola, che con-

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/ LE SCHEDE /

Istruzioni per orientarsi tra le schede di AZ Franchising, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.

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Anytime Fitness

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Piazza Italia Kids

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Igi&Co

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Primigi

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NaturHouse

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Primadonna Collection

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Piazza Italia

* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor


/ LE SCHEDE /

/ LE SCHEDE /

PROFUMI PER IL PROFUMAFITNESS / CORPO, WELLNESS TORI AMBIENTE, COSMETICI PER LA CURA DEL CORPO E DEL VISO

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ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

NON RICHIESTA ESPERIENZA NEL SETTORE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): 4 RISORSE 1/2 PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):(2 FULL TIME + 2 PART-TIME)

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

ADDETTI DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

¤75.000 – ¤80.000 INVESTIMENTO INIZIALE: ESPERIENZA NEL SETTORE: NON RICHIESTA (ARREDAMENTO ¤1200 AL MQ; PROGETTAZIONE E ALLESTIMENTO ¤6000; INVESTIMENTO INIZIALE DA: € 200.000 FORNITURA MERCE INIZIALE ¤25.000)

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 5.000/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO: ND FATTURATO MEDIO ANNUO:

200.000

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¤ 50.000

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FEE D’INGRESSO:

NESSUNA

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ROYALTIES:

NESSUNA

ROYALTY: FEE D’INGRESSO: SI

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DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

6

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI): ROYALTIES: SI

3 ANNI

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COSA CHIEDIAMO

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// LLEE SSCCHHEEDDEE //

/ LE SCHEDE /

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: Via tenza i: 31 b: 20

ABBIGLIAMENTO VENDITA DI OCCHIALI DA VISTA, DA SOLE, LENTI A CONTATTO, Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto CampanoACCESSORI di Nola, Lotto D1 LIQUIDI E SOLUZIONI, - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993

ne attività: 1986 - Anno di partenza franchising: 1997 - Ragione Punti vendita diretti: 52 - Punti venditavia affiliati: 418 sociale: NAU47 Spa Indirizzo: MazRagione sociale: NAU Spa - -Indirizzo: via S.S. ee P.P.406 Maz- zucchelli, Punti vendita21043 affiliati all’estero: 1.688 - Punti vendita Castiglione Olona (Va)- -Anno Annodi di zucchelli, 77- -21043 - -Castiglione Olona (Va) diretti all’estero: 200 fondazioneattività: attività:2004 2004- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranfondazione chising: 2005 Punti vendita totali: 140 Punti vendita chising: 2007 - Punti vendita totali: 167 - Punti vendita COSA CERCHIAMO diretti:9185- -Punti Punti vendita affiliatiininItalia: Italia:60 55- -Punti Punti diretti: vendita affiliati venditaall’estero: all’estero:1610 vendita

- Anno di partenza del franchising: 2008 - Punti vendita Ragione sociale: NAU Spa - Indirizzo: via S. e P. Mazdiretti: 161 161 160 -- Punti Punti vendita vendita affiliati affiliati in in Italia: Italia: 126 83 - Punti zucchelli, 7 - 21043 - Castiglione Olona (Va) 125 - Anno di vendita affiliati all’estero: 48 55 fondazione attività: 2004 50 - Anno di partenza del franchising: 2007 - Punti vendita totali: 167 - Punti vendita COSA CERCHIAMO COSA CERCHIAMO diretti: 91 - Punti vendita affiliati in Italia: 60 - Punti vendita all’estero: 16 PUNTO VENDITA:

ALMENO 5.000 ABITANTI

BACINO D’UTENZA:

PUNTOVENDITA: VENDITA: UBICAZIONE OTTIMALE: PUNTO

80/100 MQ ZONA COMMERCIALE ALTA 80/100 MQ PEDONABILITÀ 70.000 ABITANTI (MINIMO) 70.000 ABITANTI (MINIMO) NON RICHIESTA CENTRISTORICI STORICIDI DICITTÀ CITTÀ CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIDI DI 1/2 OOCENTRI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI

UBICAZIONE OTTIMALE: PUNTO VENDITA:

BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: BACINO ESPERIENZA NEL SETTORE: UBICAZIONE OTTIMALE: UBICAZIONE OTTIMALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): ESPERIENZANEL NEL SETTORE: INVESTIMENTO INIZIALE: ESPERIENZA SETTORE:

NON RICHIESTA A PARTIRE DA ¤ 10.000 NON RICHIESTA

INVESTIMENTO INIZIALE: ESPERIENZA NEL SETTORE:

PERSONALE RICHIESTO PERSONALE RICHIESTO FATTURATO MEDIO ANNUO: (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESO

¤44120.000/360.000

FATTURATO MEDIO ANNUO: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO

100.000 ¤ ¤100.000

INVESTIMENTO INIZIALE: COSA COSA

COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO COSA

CENTROMQ COMM.LE/PARCO COMM.LE/ 80/100 STAND ALONE/CENTRO STORICO 70.000 ABITANTI (MINIMO) NON RICHIESTA

CENTRI STORICI DI CITTÀ IN BASE AL BUDGET O CENTRI COMMERCIALI DI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI 2 2 300/MQ PERARREDI GLI ARREDI ¤ 280/M € 300/M PER E LUCI NON RICHIESTA

UBICAZIONE OTTIMALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

COSA OFFRIAMO

DA¤ ¤5.000 5.000AA¤ ¤10.000 10.000 DA ALMQ, MQ,IN INRAPPORTO RAPPORTO Investimento iniziale minimo,AL alta redditività, know ALL’UBICAZIONE DEL PVEhow E ALL’UBICAZIONE DEL PV gestionale consolidato e di successo, formazione pre-aDELBACINO BACINO DIUTENZA UTENZA DEL DI

€ DA € 2.000 2.800 A € 3.500 AL M2 ¤ 3.500/MQ 4

¤ 100.000 OFFRIAMO OFFRIAMO

FATTURATO MEDIO ANNUO:

DA ¤ 5.000 A ¤ 10.000

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5% Raffaello Pellegrini 5% Num. DEL verde: 800 090 5325,/ RINNOVABILE Fax: 0532-906699 DURATA CONTRATTO 5, RINNOVABILE DURATA DEL CONTRATTO A SCADENZA SENZA (IN ANNI):e-mail: franchising@naturhouse.it A SCADENZA SENZA (IN ANNI): ULTERIORI COSTI web: www.naturhouse.it ULTERIORI COSTI ROYALTY: ROYALTY:

¤ 10.000

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+39 081.3123111 / Fax: 5% +39 081.3123022 Tel. +39 081.3124000 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it info@franchising@piazzaitalia.it e-mail: 5, RINNOVABILE DURATA DEL CONTRATTO e-mail: l.caracci@piazzaitalia.it email: l.caracci@piazzaitalia.it A SCADENZA SENZA (IN ANNI): web:www.piazzaitalia.it www.piazzaitalia.it web: ULTERIORI COSTI

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BACINO D’UTENZA: ESPERIENZA NEL SETTORE:

FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: FATTURATO

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DA 300 A 1.200

A PARTIRE DA 20

BACINO D’UTENZA:

PUNTO VENDITA:

NI/

/ LE SCHEDE /

Gianluca Nolli Tel. 0331-86.12.33 e-mail: franchising@nau.it web: www.nau.it

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/ LE SCHEDE /

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ABBIGLIAMENTO E SCARPE DA DONNA, BORSE CALZATURE BAMBINO E ACCESSORI

Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 - Punti vendita diretti con reparto kids: 150 - Punti vendita affiliati con reparto kids: 103 106 - Punti vendita affiliati all’estero con reparto kids: 39 40

Ragionesociale: sociale:PRIMADONNA Reda Retail S.p.a. Gruppo IMAC Spa Ragione SPA - Indirizzo: S.P. 231 - Indirizzo : via Menocchia, 27 -di63062 - Montefiore Km 5,2 70032 Bitonto (Ba) - Anno partenza del frandell’Aso2006 (Ap) -- Punti Anno vendita di fondazione 1976 - Anno chising: diretti: attività: 152 - Punti vendita di partenza franchising: Punti vendita diretti: affiliati: 241 - Punti Vendita2008 totali:- 393 3 - Punti vendita affiliati: 390 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37 COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

150/250 MQ

BACINO D’UTENZA:

20.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

2 + TITOLARE

INVESTIMENTO INIZIALE:

Q2 PER ARREDI E LUCI 280/MQ € 300/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

DA € 2.000 2.800 A € AL 3.500 € 3.000/3.500 MQAL M2

No

COSA CERCHIAMO 100 MQ (+ 40 PER DEPOSITO)

BACINO PUNTO D’UTENZA: VENDITA:

35MILA DA 100ABITANTI A 250 MQ

UBICAZIONE OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

STRADE PRINCIPALI, DA 10.000 A 50.000CENTRI ABITANTI COMMERCIALI

UBICAZIONE OTTIMALE: ESPERIENZA NEL SETTORE:

CENTRO CITTÀ, CENTRO NON RICHIESTA CENTRO COMMERCIALE, STORICO, VIE COMMERCIALI IN MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): ESPERIENZA NEL SETTORE: INVESTIMENTO INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

INVESTIMENTO INIZIALE:

COSTO ARREDI 400 - 500 DA 1 A 3 AL ML* (LINEE DI ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE DA ¤ 400 A DELL’AREA ¤ 700/MQ ESPOSOTIVA

FATTURATO MEDIO ANNUO:

VENDITA ¤ 4.800/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

N t

E

DA 6MILA A 10MILA € AL MQ VENDITA

COSA OFFRIAMO

COSA OFFRIAMO

COSA OFFRIAMO

Formula conto vendita con Margine Fisso e garantito in ogni fase commerciale e reso totale delle rimanenze finali. Studio di fattibilità, Business Plan dettaglia to e relativo progetto strutturale.Formazione iniziale e relativo supporto visual pre e post apertura. Gestione personalizzata dei riassortimenti settimanali. Materiale POP e campagne istituzionali.

COSA CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ROYALTY:

NON RICHIESTE

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

5 RINNOVABILI

C

Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita graAssistenza in loco in fasee di apertura.Visual Assistenza dutuita. Servizio di trainer assistenza Merchandirante il contratto. Layout del punto vendita realizzato sing. Software di gestione gratuito. Comunicazione da dall’ufficio progettazione Primadonna Spa. Formula leader internazionale in tv, radio, stampa, web, redaziocommerciale conto/vendita con reso totale dell’invennali, affissioni. Iniziative per comunicare l’opening del duto con un margine contributivo costante tutto l’annegozio. Fidelity Card ed azioni di direct marketing con no, assistenza e formazione. Un concept originale e di invio di sms e dem ai clienti fidelizzati. grande impatto. Collezioni esclusive, supporto visual pre e post apertura. Formazione iniziale 2 settimane, COSA CHIEDIAMO riassortimento merce settimanale. ¤ 50.000 FIDEJUSSIONE BANCARIA: COSA CHIEDIAMO PAGAMENTO ARREDO/ FEE D’INGRESSO: ALLESTIMENTO:

LEASING NO

FEE D’INGRESSO: ROYALTY:

NON RICHIESTA NO

ROYALTIES: ZONA IN ESCLUSIVA:

NON RICHIESTE DA VALUTARE IN FUNZIONE DEGLI ABITANTI 6 NESSUNA

DURATA CONTRATTO (IN CONTRIBUTI PUBBLICITÀ ANNI): NAZIONALE: DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

Tel. +39 081-3123111 / Fax: +39 081.3123022 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it l.caracci@piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it

5

Tel. 0735-99241 e-mail: info@redaretail.com web: www.primigi.it Tel. 080-3751575/800-141207 Fax. 080-3756049 e-mail: franchising@primadonna.it Facebook: Primadonna Collection web: www.primadonnacollection.com

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/ LE SCHEDE /

// LLEE SSCCHHEEDDEE / /

/ LE SCHEDE /

E EE RE ANNI ANNI

SCARPE DA SCARPE DADONNA, DONNA,BORSE BORSE ABBIGLIAMENTO E E ACCESSORI E ACCESSORI CALZATURE BAMBINO

ABBIGLIAMENTO E CALZATURE BAMBINO

alazPalaz,LotLotività: ttività: 2011 v. 2011 tivenvenffiliati affiliati

Ragione SPA S.P. sociale:PRIMADONNA PRIMADONNA SPA-- Indirizzo: -Gruppo Indirizzo: S.P.231 231 IMAC Spa Ragionesociale: Reda Retail S.p.a. Km 5,2 (Ba) partenza del 5,270032 70032 Bitonto (Ba)- -Anno Anno partenza delfranfran-Km Indirizzo : Bitonto via Menocchia, 27 -didi 63062 - Montefiore chising: diretti: vendita 163- Punti 155 chising:2006 2006 Puntivendita vendita diretti:152 152 - Punti vendita 153 dell’Aso (Ap)- --Punti Anno di fondazione attività: 1976 - Anno affiliati: 241 totali: affiliati: 241- -Punti PuntiVendita Vendita totali: 393 225 226 379 380 193 356 di partenza franchising: 2008 -393 Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37 COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO

Ragione sociale: Reda Retail S.p.a. - Gruppo IMAC Spa - Indirizzo : via Menocchia, 27 - 63062 - Montefiore dell’Aso (Ap) - Anno di fondazione attività: 1976 - Anno di partenza franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37

BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: PUNTO VENDITA:

35MILA ABITANTI 35MILA ABITANTI DA 100 A 250 MQ

UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

STRADE PRINCIPALI, CENTRI STRADE PRINCIPALI, CENTRI DA 10.000 A 50.000 ABITANTI COMMERCIALI COMMERCIALI

UBICAZIONENEL OTTIMALE: ESPERIENZA SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE:

OOCOMM.LE/ COMM.LE/ TORICO STORICO

PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): ESPERIENZA NEL SETTORE: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

LUCI

INVESTIMENTO INIZIALE:

M2

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PUNTO PUNTOVENDITA: VENDITA:

FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATO ANNUO: FATTURATOMEDIO MEDIO ANNUO:

CENTRO CITTÀ, CENTRO NON RICHIESTA NON RICHIESTA COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI ININ MEDIA 3/4 FULL TIME MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI EQUIVALENTI NON RICHIESTA COSTO ARREDI 400 - 500 COSTO ARREDI 400 - 500 AL ML* DIDI ARREDO: DA 1 A(LINEE 3(LINEE AL ML* ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE *RIFERITO ALLA SUPERFICIE ESPOSOTIVA DA ¤ 400 ADELL’AREA ¤DELL’AREA 700/MQ ESPOSOTIVA VENDITA VENDITA ¤ 4.800/MQ DA 6MILA AA 10MILA €€ ALAL MQ DA 6MILA 10MILA MQ VENDITA VENDITA

DA 10.000 A 50.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO CITTÀ, CENTRO COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 4.800/MQ

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FIDEJUSSIONE BANCARIA:

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PAGAMENTO ARREDO/ FEE D’INGRESSO: FEE D’INGRESSO: ALLESTIMENTO:

LEASING NO NO

ROYALTY: ROYALTY: FEE D’INGRESSO:

NO NO NON RICHIESTA

FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ZONA IN ESCLUSIVA: ZONA IN ESCLUSIVA: ROYALTIES:

DA VALUTARE IN FUNZIONE DA VALUTARE IN FUNZIONE NON RICHIESTE DEGLI ABITANTI DEGLI ABITANTI 6 NESSUNA NESSUNA

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NON RICHIESTE

DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

6

DURATA CONTRATTO (IN CONTRIBUTI PUBBLICITÀ CONTRIBUTI PUBBLICITÀ ANNI): NAZIONALE: NAZIONALE: DURATA CONTRATTO (IN DURATA CONTRATTO (IN ANNI): ANNI):

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FORMULA CONTO VENDITA La merce fornita resta proprietà di Piazza Italia e garantirà il noto impatto quantitativo e promozionale del marchio. Il partner paga periodicamente solo la merce venduta e non dovrà preoccuparsi delle rimanenze finali, che verranno ritirate interamente da Piazza Italia ad ogni fine stagione.

GESTIONE COLLEZIONE E RIFORNIMENTI La collezione, costantemente rinnovata da una gestione di riassortimenti automatici e personalizzabili dal Franchise, vanta una potenzialità logistica in grado di effettuare consegne anche giornaliere.

ASSISTENZA E FORMAZIONE Già dalla fase di progettazione e nella gestione quotidiana del negozio, Piazza Italia è garante del massimo supporto formativo e di assistenza, mettendo a disposizione tutti i servizi di sede dedicati, ed un supporto territoriale continuo, fornito da Area Manager e Staff Visual.

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Chiamati a raccolta da WM Capital esponenti autorevoli del mondo imprenditoriale e della finanza

UNA SERATA PER DISCUTERE DEL CORAGGIO DI FARE IMPRESA Padrone di casa Fabio Pasquali, Amministratore Delegato di WM Capital: “Sviluppo sostenibile, digital innovation, rafforzamento delle attività core e potenziamento della divisione Healthcar sono i valori e la strategia aziendale che da sempre ha accompagnato lo sviluppo professionale della nostra impresa”

rata

e Delegato Amm inistrator Fabio Pasquali,

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se entazione della durante la pres l ita ap C M W di


/ EVENTI /

Lo sviluppo sostenibile rappresenta un tema di primaria importanza per WM Capital

W

M Capital, da 25 anni, riferimento per la creazione e lo sviluppo dei Business Format Franchising e attraverso AZ Franchising, un canale privilegiato per franchisor e per il mondo delle affiliazioni, e il suo Amministratore Delegato Fabio Pasquali, ha voluto riunire a Milano, lo scorso 19 febbraio, presso la ClubHouse esponenti autorevoli del mondo economico e della finanza in occasione del venticinquesimo dalla sua nascita. “Il coraggio di fare impresa. Le sfide per il futuro delle reti” è stato il tema della serata, tema caro a tutti i parte-

Un momento dell’inc ontro - Mario Resc a, Presidente Conf AZ Franchising imprese con Fabio Pasqua

Fab io Pasqua

li con l’Avvo

cato Alessio M

olinarolli

li, Direttore Respon

sabile

cipanti considerando che quotidianamente l’imprenditore è colui che si trova ad affrontare continue sfide anche in virtù dei cambiamenti imminenti del mercato. “Sviluppo sostenibile, digital innovation, rafforzamento delle attività core e potenziamento della divisione Healthcar - ha affermato Fabio Pasquali - sono i valori e la strategia aziendale che da sempre ha accompagnato lo sviluppo professionale della nostra impresa”. L’occasione è stata utile infatti per ricordare il percorso della società, le evoluzioni che sono state fatte dal 1995 e i progetti futuri per rispondere al meglio alle esigenze delle reti e del mercato. Un’altra riflessione emersa è la necessità di portare benessere e innovazione tecnologica alle reti attraverso strumenti unici e appositamente studiati. Si è quindi

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“Il coraggio di fare impresa. Le sfide per il futuro delle reti” Alessandro Luci ani, Designer, co

n Fabio Pasqual

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Fabio Pasquali con Anna Lambiase CEO IR Top Consulting

parlato del ruolo rilevante della divisione Health - Tech e del progetto “Box della Salute. WM Capital ha voluto celebrare non solo la propria storia nsorte affuri e co G ma anche le storie di successo degli imprenditori o rt e lb A Professore squali che sono cresciuti con AZ Franchising e che a P io b a con F ogni giorno portano nel loro lavoro creatività, tenacia, coraggio, passione e tanto altro. Tra gli altri, è intervenuto Mario Resca, Presidente Confimprese, che alla domanda di Fabio Pasquali: Quanto coraggio oggi ci vuole per fare impresa? Il Presidente ha affermato: “Molto. E ne occorrerà sempre di più. Perché viviamo in un modo competitivo, che gira veloce e non dà tregua a imprenditori e manager. Anche il nostro settore, in tutte le sue declinazioni, è investito da cambiamenti che ci travolgeranno se non ci prepariamo a governarli. In Italia si parla ancora delle aperture domenicali, dei pagamenti elettronici e digitali, di quando fare i saldi. Non è possibile discutere mesi sui negozi aperti nelle festività o sui Pos, mentre appena fuori di casa c, con Fabio Pasquali sono in corso rivoluzioni. Conosciamo la potenza Massimo Benedetti, pw e il successo di Amazon che ora lancia i supermercati senza cassa e acquista negozi e librerie per rinnovare, sfruttare anche le reti tradizionali e studia l’utilizzo dei droni per le consegne a casa. È chiaro Mattia Nicoletti 52


/ EVENTI /

re di UCapita

e fondato eleppa, CEO F a ri a m n ia G asquali con Fab io P

l24 turhouse ministratore Delegato Na Raffaello Pellegrini, Am agnia di Fabio Pasquali con consorte, in comp

a chiunque gestisca responsabilmente un’impresa che la vera strada per creare ricchezza e occupazione passa per aziende sane capaci di crescere e di realizzare quei margini che permettono di investire e creare posti di lavoro, e non attraverso la distribuzione di benefici non giustificati, che in L’Avvocato Patricia de Masi, l’Avvocato realtà mortificano il mondo del lavoro Carlo Bevilacqua co insieme con Fabio Pa n consorte squali o inducono a lasciarlo in modo scarsamente meditato, con prospettive incerte per il futuro. Non ci stancheremo mai di invocare e sostenere le politiche di apertura dei mercati e di libera circolazione di merci e servizi. Ogni posizione tesa a indebolire conquiste raggiunte in decenni di negoziati multilaterali è per noi dannosa e antistorica e va contrastata con decisione”. Fabio Pasquali, inoltre ha voluto soffermarsi sulla sostenibilità per le aziende come comune denominatore di tutte le attività che WM Capital svolge e che fa riferimento agli aspetti economici, ambientali, sociali e di governance dell’impresa. “Lo sviluppo sostenibile rappresenta un tema di primaria , p u ro importanza per WM Capital – continua Pasquali - e si G ing RD Tra in H , e R o rt inserisce in un percorso virtuoso capace Robe Pasquali con Fab io di intercettare e far fronte ai cambiamenti culturali, economici e sociali, per rispondere alle esigenze del mercato. I progetti realizzati nell’ambito delle business unit Consulenza, Comunicazione ed Advisory rispecchiano tale strategia condivisa con il network e i clienti”. La serata si è conclusa con un brindisi tra tutti gli ospiti presenti. Valter De F ra

nceschi, AZ

IMUT, con F ab io Pasqua

li

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/ EVENTI /

Presso il Centro Congressi del Jacob Javits Center, dall’1 al 3 ottobre 2020

FRANCHISING, PERCHÉ PARTECIPARE ALL’IFE DI NEW YORK La fiera è l’occasione per connettere gli addetti ai lavori con investitori alla ricerca del giusto format in cui scommettere

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e c’è un’industria che non conosce crisi è quella del franchising, soprattutto nel Paese che ha dato i natali ad un contratto oggi sempre più usato in moltissimi settori merceologici. I numeri dell’affiliazione commerciale negli Stati Uniti sono im-

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pressionanti. Secondo i dati riportati dall’International Franchise Association nel 2018 sono state oltre 759.200 le attività collegate al Franchising con un fatturato generato di circa 760 miliardi di dollari ed occupati pari a 8 milioni di persone. Il


/ EVENTI /

più importante segmento merceologico è legato alla ristorazione veloce che ha generato oltre 250 miliardi di dollari di fatturato seguito dai servizi con 100 miliardi di dollari. La sola McDonalds ha prodotto globalmente oltre 96 miliardi di fatturato nel 2018. Il più importante franchisor in termini di punti vendita e contratti con affiliati negli Usa, resta invece Subway con oltre 26.000 unità. Tra le più importanti manifestazioni fieristiche e promozionali del settore vi è l’International Franchisee Expo di New York che come ogni anno si svolgerà presso il centro congressi del Jacob Javits Center, dall’1 al 3 ottobre 2020. La fiera è l’occasione per connettere gli addetti ai lavori (retailers, franchisors, master franchisee, area developers, etc.) con investitori alla ricerca del giusto format in cui scommettere. Negli anni scorsi è stata alta la partecipazione anche di imprese italiane come Amorino, Illy, Pianoforte Holding, Filicori Zecchini, Divani & Divani, Primadonna, 101 caffè, Doppio Malto, Don Peppinu, sebbene le insegne made in Italy siano ancora troppo poco presenti nel mercato più importante al mondo! L’International Franchise Expo (IFE) 2020 si preannuncia l’ennesima edizione dai numeri importanti con oltre 250 espositori previsti e visitatori provenienti da 119 paesi del mondo. Secondo i dati riportati dalla fiera è opportuno essere presenti come espositori in quanto: • Il 41% dei visitatori pianifica di investire 100.000 dollari o più, in un progetto di franchise;

Il 14% dei visitatori pianifica di investire 500.000 dollari o più, in un progetto di franchise. • Più del 6% dei visitatori pianifica di investire 1.000.000 dollari o più, in un progetto di franchise. Ma i giorni della fiera sono importanti anche per i workshop formativi e per le numerose conferenze a cui si può partecipare anche come visitatori. La fiera è organizzata da MFV controllata dalla francese Comexposium, leader mondiale nell’organizzazione di fiere e manifestazioni internazionali. La commercializzazione degli spazi per il mercato italiano è affidata alla IBS Italia srl, società di consulenza strategica con sede ed uffici anche a New York. Per info e partecipazione scrivere all’indirizzo mail: info@ibsitalia.biz.

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Ha la capacità di essere di grande aiuto per le aziende B2B e per tutto ciò che concerne gli aspetti aziendali

PERCHÉ UTILIZZARE LINKEDIN È una piattaforma dove sono presenti gruppi chiusi di professionisti che lavorano nel medesimo settore quindi è anche il luogo per contattare manager di aziende con cui intraprendere attività di partnership, co-marketing, collaborazioni di Mattia Nicoletti*

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/ MARKETING /

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ome sempre accade quando un’espressione da tecnica diventa di uso comune, la generalizzazione è il rischio a cui si può andare incontro. “Social media” è sicuramente una di quelle espressioni particolarmente abusate che di frequente può generare confusione, e che, da un punto di vista del suo utilizzo, impedisce di percepirne appieno il potenziale. Soprattutto perché ogni player social ha obiettivi infinitamente diversi, in particolare modo a livello aziendale. Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter, Linkedin, Snapchat, sono considerate tutte piattaforme social, ma ognuna di esse con le sue particolarità hanno finalità differenti. Detto così sembrerebbe una banalità, tuttavia i social utilizzati per comunicare al proprio target o per raggiungere degli obiettivi non sono sempre i più corretti. Prendiamo qui in considerazione uno dei social meno sfruttati per comunicare, Linkedin, che per maggior parte viene utilizzato per trovare personale o per entrare in contatto con professionisti dello stesso settore in cui un utente lavora. Ma quali sono alcuni motivi per cui vale la pena utilizzare Linkedin: 1. Creare autorevolezza aziendale. La creazione di un profilo aziendale su Linkedin è utile per fare percepire a dipendenti, fornitori e aziende dello stesso settore. Comunicare attività, notizie, attraverso dei “blog post” ha l’utilità di fare sentire la presenza di un’azienda ai dipendenti, informandoli anche sulle azioni intraprese, sulle innovazioni; alle aziende dello stesso settore che possono anche valutare in che modo possono interagire/collaborare. 2. Condividere valore/Ottenere valore. Linkedin è una piattaforma dove sono presenti gruppi chiusi di professionisti che lavorano nel medesimo settore. In questo caso il social network diventa un luogo virtuale di condivisione che può portare a condividere informazioni specifiche, problemi, soluzioni. La premessa è però la disponibilità a collaborare e a partecipare e non semplicemente ad “ascoltare”. 3. Comunicare prodotti di nicchia. Quando un’azienda produce prodotti o offre servizi per settori molto specifici o per professionisti, Linkedin è il luogo perfetto per comunicar-

li. In questo caso la comunicazione, quando molto mirata, diviene un servizio per chi può fruire di quei prodotti/servizi. Se ad esempio un’azienda offre un servizio di recupero dati da supporti danneggiati, Linkedin può essere la piattaforma ideale per comunicare il valore aggiunto e la professionalità (i dati sono sempre molto delicati) del servizio. 4. Sviluppare partnership. Linkedin è anche il luogo per contattare manager di aziende con cui intraprendere attività di partnership, co-marketing, collaborazioni. In particolare modo se si appartiene poi agli stessi gruppi di discussione. 5. Ricercare persone con skill di alto livello. Così come per lo sviluppo delle partnership, anche la ricerca di figure professionali con competenze specifiche su Linkedin è un’opportunità. E’ naturale che, come fatto presente in precedenza, la conditio sine qua non è che si partecipi attivamente al social network. Così come Facebook e Instagram sono molto funzionali per raggiungere il grande pubblico o conversare con i clienti, Linkedin ha la capacità di essere di grande aiuto per le aziende B2B e per tutto ciò che concerne gli aspetti aziendali. D’altra parte, proprio per l’impegno che bisogna dedicargli e per un’attitudine non proprio italiana all’abitudine della condivisione di informazioni, Linkedin è sempre un “oggetto” social più ostico di altri. *Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

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È un bando di INVITALIA è prevede un finanziamento a tasso agevolato fino all’80%

SMART&START: PER START-UP INNOVATIVE Di seguito tutte le informazioni per accedere al finanziamento: soggetti beneficiari, requisiti richiesti, tipologia di interventi ammissibili

Dott.ssa Francesca Paleari*

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/ N U OV I ST R U M E N T I /

N

el recente indice pubblicato da Bloomberg, relativo ai paesi con le economie più innovative al mondo, l’Italia è fuori dalla TOP 10, guidata invece per il secondo anno consecutivo dalla Germania, con Sud Korea e Singapore a completare il podio. Sorprende, per la nostra storia e per il tessuto imprenditoriale italiano, vedere come il nostro paese sia ormai dietro a realtà come i paesi scandinavi, o a nazioni consolidate come USA e Francia (si veda grafico completo). Analizziamo in questo numero due strumenti importanti creati proprio per far fronte alla necessità di innovazione nella e della economia italiana. Il primo è il veicolo attraverso il quale si può poi accedere a forme di finanziamenti contributi ed agevolazioni come appunto, per esempio, il recente bando Smart&Start. Una start-up innovativa è una società (di capitali), avente sede in Italia, creata appositamente con il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179/articolo 25, con lo scopo di favorire l’occupazione giovanile e semplificare l’accesso agli strumenti finanziari per le imprese giovani che puntano all’innovazione. Una serie di altri requisiti formali sono obbligatori per poter essere iscritti nella sezione speciale delle Camere di Commercio dedicate a questa particolare categoria di società. Tra gli altri: • Non essere costituita da più di 60 mesi;

• • •

Fatturato < 5 milioni Eur; Non distribuire utili; Oggetto sociale: innovazione tecnologica, sia di prodotti che di servizi; • Non deve essere stata costituita tramite fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda; • Spese R&S > 15%; Analizziamo ora un interessante bando di INVITALIA recentemente aperto (20 gennaio 2020), denominato Smart&Start, che prevede un finanziamento a tasso agevolato fino all’80% a sostegno proprio delle startup innovative. Anzitutto, sarà ora possibile presentare domanda solo se si rispettano i nuovi requisiti previsti, specificatamente: 1. la semplificazione dei criteri di valutazione per la concessione delle agevolazioni e l’introduzione di nuove premialità in caso di collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, compresi i Digital Innovation Hub, e di realizzazione di piani di impresa al sud da parte di start up già operative al centro-nord; 2. una nuova definizione dei piani di impresa e delle spese ammissibili, ivi incluso il riconoscimento di una quota di finanziamento per la copertura delle esigenze di capitale circolante per il periodo di realizzazione del piano; 3. l’incremento del finanziamento agevolato fino all’80% delle spese ammissibili e al 90% nel caso di società costituite da sole donne, da under 36 oppure se un socio ha il titolo di dottore di ricerca; 4. l’aumento del fondo perduto per le imprese localizzate al Sud Italia fino al 30% dell’importo concesso per gli investimenti; 5. modalità di rendicontazione più semplici, con la possibilità di ottenere le erogazioni per stati di avanzamento con fatture non quietanzate (i cui pagamenti possono essere dimostrati, entro sei mesi, al successivo stato di avanzamento) e contestuale erogazione della quota proporzionale di finanziamento inerente il capitale circolante; rendicontazione dei costi di personale con la modalità dei costi standard;

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FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, NETWORKING Obiettivo Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori italiani che negli anni si sono sempre avvicinati al mondo delle agevolazioni pubbliche, dei mercati globali, delle partnership, senza riuscire a fare il next step: dall’idea all’execution. Con il progetto UP, il team entra nel vivo di questi argomenti, liberando imprenditori e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e sviluppare il loro core business. I campi di azioni sono: finanza agevolata, internazionalizzazione, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/ agroalimentare, artigianato, commercio, cultura, industria, pubblico, servizi/No Profit, turismo. Francesca Paleari

Per informazioni: francesca@obiettivosviluppo.com - Tel. +39 349.5603388

6. estensione temporale del periodo di ammortamento per la restituzione del finanziamento fino a 10 anni. Al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, è stato riordinato il regime di aiuto denominato Smart&Start, che è ora finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ed è applicabile sull’intero territorio nazionale. Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:

• • •

caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo; mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale; finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni: • le start up innovative; • le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera. REQUISITI RICHIESTI:

• • •

start up costituite da non più di 48 mesi; valore della produzione < 5 milioni di euro; costi riconducibili a R&S.

TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI

Nell’ambito dei piani di impresa sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di: • impianti, macchinari e attrezzature tecnologi-

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*** IN EVIDENZA

• Possono beneficiare delle agevolazioni: • le start up innovative; • le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera. • I requisiti richiesti sono i seguenti: • start up costituite da non più di 48 mesi; • valore della produzione < 5 milioni di euro; • costi riconducibili a R&S. • Nell’ambito dei piani di impresa sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di: impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, componenti hardware e software funzionali al progetto; brevetti e licenze; certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate; progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi

ci, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, funzionali alla realizzazione del progetto; • componenti hardware e software funzionali al progetto; • brevetti e licenze; • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purchè direttamente correllate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; • progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonchè relativi interventi correlativi e adeguativi. Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento. Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000). Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani e/o donne o se tra i soci è presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max 1.200.000). * Founder & General Manager Obiettivo Sviluppo

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Tra i prodotti più acquistati: prodotti di gastronomia, frutta e verdure, bevande

I TREND DELLA SPESA ONLINE DEGLI ITALIANI

Guardando nel dettaglio i dati e confrontando le abitudini di acquisto online da nord a sud della Penisola, emergono interessanti curiosità sui gusti degli italiani

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uali sono i trend e le abitudini di consumo che hanno caratterizzato gli acquisti online (da sito e via app) degli italiani negli scorsi 12 mesi e le curiosità più interessanti tra le province dello Stivale. A pochi mesi dall’inizio del nuovo anno, Supermercato24 – il marketplace italiano della spesa online con consegna in giornata – presenta la prima edizione del suo Report Annuale. Secondo l’indagine condotta da Supermercato24 durante l’anno appena concluso, il podio dei prodotti più

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acquistati dagli italiani vede in testa la categoria formaggi, salumi e gastronomia, che registra il 13% degli ordini totali, seguita da frutta e verdura (12%) e al terzo posto acqua, bibite e alcolici (11,5%). Chiudono la top 5 carne e pesce (10%) e prodotti per la colazione, dolciumi e snack (8%). Nel carrello del Bel Paese sembra esserci ancora poco spazio per i piatti pronti, indice che in Italia nonostante i ritmi frenetici c’è ancora particolare attenzione alla freschezza dei prodotti portati a ta-


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vola. Gli acquisti degli italiani si sono concentrati soprattutto nella parte finale dell’anno: i mesi di novembre, ottobre e dicembre, sono infatti quelli dove si è registrato il volume di acquisti maggiore rispetto al resto dell’anno. Complice anche l’esodo estivo, agosto, è invece il mese in cui gli acquisti sono risultati minori, insieme a febbraio e aprile. Grazie a soluzioni innovative che consentono di risparmiare tempo e svolgere online, in totale relax e comodità anche un’azione a volte scomoda come fare la spesa, gli italiani possono sempre più spesso dedicare il proprio tempo libero nel weekend ad altre attività. Lo confermano anche i dati di Supermercato24, secondo cui la mattina del lunedì si rivela il momento più gettonato dagli utenti dello Stivale per effettuare la spesa online, con un picco di ordini soprattutto tra le ore 10 e le 11. Rari, invece, gli ordini registrati il sabato e la domenica. Infine, oltre la metà degli italiani (58%) si affida all’app per la spesa on-the-go. LE EVIDENZE PIÙ INTERESSANTI PER OGNI CATEGORIA

Guardando più nel dettaglio i dati e confrontando le abitudini di acquisto online da nord a sud della Penisola, emergono interessanti curiosità sui gusti degli italiani. L’Emilia Romagna si aggiudica il primo posto come regione più sana dello Stivale con ben cinque città nella top 10 dei consumi della categoria

*** IN EVIDENZA

• Tra i prodotti più acquistati: prodotti di gastronomia, frutta e verdure, bevande • Il lunedì mattina è il momento più gettonato dagli utenti dello stivale per effettuare la spesa online. Più di 1 italiano su 2 lo fa tramite app • Parma è la provincia più sana, Napoli la più golosa. Livorno e Mantova sono al primo posto rispettivamente per il consumo di carne e pesce e alcolici

Top 10 categorie di prodotti più acquistati 1. Formaggi, salumi e gastronomia 2. Frutta e verdura 3. Acqua, bibite e alcolici 4. Carne e pesce 5. Colazione, dolciumi e snack 6. Sughi, scatolame, condimenti 7. Latte, burro e yogurt 8. Surgelati e gelati 9. Igiene e cura personale 10. Pulizia della casa

frutta e verdura: Parma in vetta con il 14%, la più alta percentuale di spesa sul carrello complessivo, seguita da Modena e Bologna (13%). Seconda a parimerito Vicenza. Durante il 2019, il girone dei golosi si è riunito a Napoli. Nella città partenopea, infatti, il 10% della spesa media degli ultimi 12 mesi è stato dedicato alla categoria dolci. Chiudono il podio due città del nord Italia: Bergamo (9,5%) e Verona (9%). Vita difficile per i dentisti pisani: la città toscana è in trentesima posizione, con solo il 7% di spesa sul totale in questa categoria. Podio dal sapore toscano nel consumo di carne e pesce: Livorno è al primo posto con il 12% della spesa complessiva annuale locale registrata in questa categoria, e terzo posto per Pisa (11%). Al secondo posto si inserisce invece l’outsider Modena, a pochi punti percentuali dal vertice. In alto i calici per la Lombardia: nel 2019 ben tre città lombarde rientrano nei primi 10 posti per l’acquisto di vino, birra e simili. Mantova in testa (6%) seguita da Como e Varese (5%). Segue a ruota la Liguria, con due province nel ranking: Genova e Savona, a pochi punti percentuali dal podio. Fanalino di coda per il Veneto, con la sola Venezia nella top 10 di Supermercato24 per questa categoria. FONTE: Supermercato24 - I dati riportati sono calcolati sulla base degli acquisti effettuati dagli utenti di Supermercato24 tramite sito web o app nei periodi gennaio-dicembre 2019.

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L’USATO DEL LUSSO Il caso The RealReal negli Stati Uniti è un esempio di elevato livello di servizio, caratteristica del suo successo, un successo crescente che si basa su una totale cross-canalità e sulla fiducia conquistata grazie a importanti investimenti per la certificazione

di Fabrizio Valente*

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/ NEW CONCEPT /

T

he RealReal ha sviluppato un mercato che sembrava impossibile: l’usato del lusso, con un assortimento che, oltre all’abbigliamento e gli accessori, oggi comprende anche gioielli, orologi, complementi di arredo e varie altre categorie. Lo slogan è ‘unisciti anche tu al ‘movimento della consegna’: svuota gli armadi, aiuta l’ambiente e migliora il tuo conto in banca’. Mi fido di te

Naturalmente si parla di prodotti in ottimo stato, la cui originalità viene certificata dagli esperti di The RealReal prima di metterli in vendita. Un aspetto importante poiché vengono trattate anche marche come Gucci, Louis Vuitton e Cartier. L’assortimento è di oltre 8 milioni di referenze che incrementano giornalmente. The RealReal valuta il prodotto e propone il prezzo ai venditori, gli accordi prevedono per chi vende un’interessante percentuale cha va dal 50% all’85%. Emotional shopping

L’opportunità di comprare il lusso scontato fino al 90% entusiasma molti clienti. Inoltre, dato che i prodotti nei negozi sono offerti anche online e quindi possono essere ritirati in qualsiasi momento, c’è una spinta all’acquisto d’impulso: i clienti di tutto il mondo potrebbero essere interessati allo stesso prodotto di un dato cliente nello stesso momento e spuntarla sul tempo.

Servizio 360°

Una delle chiavi del successo di The RealReal è l’elevato livello di servizio. Se un cliente intende vendere più di 10 prodotti, l’azienda manda a domicilio un esperto per la stima dei prodotti. Se il cliente non abita vicino a un loro magazzino o negozio è possibile spedire gli oggetti per avere una valutazione. Nei negozi e online è disponibile un personal shopper, le valutazioni dei prodotti sono gratuite e sono offerti anche servizi di riparazione dei

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/ NEW CONCEPT /

Caso tratto dalla ricerca Retail Innovations 14, di Kiki Lab – Ebeltoft Group The RealReal – U.S.A. Il mercato dell’usato di prodotti di lusso non è più un ossimoro: il successo crescente di The RealReal si basa su una totale cross-canalità e sulla fiducia conquistata grazie a importanti investimenti per la certificazione Area chiave Engagement Tendenza complementare Cross-canalità; Mi fido di te; Servizio 360° Info chiave • Prodotti usati di lusso • 2011: lancio online • 2017: prime 2 aperture dopo alcuni pop-up store • 9 negozi in USA • 8 mln di referenze • 600 dipendenti • 10 mln di clienti • 90%: sconti massimi • 64 Paesi in cui arrivano le spedizioni • 50% - 85%: % range di guadagno del cliente venditore

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prodotti. Vengono organizzati eventi settimanali e seminari con esperti di diverse tematiche, come, ad esempio, l’autenticazione dei brandi di lusso. Commento finale Kiki Lab Ebeltoft Group

The RealReal ha attivato un’ampia domanda latente di prodotti di lusso a prezzo accessibile, conquistando velocemente il mercato grazie alle leve chiave: trasparenza per ottenere fiducia, servizi, cross-canalità e anche un modello che coinvolge i clienti sia come venditori sia, contemporaneamente, come compratori. Sfida: mantenere alto il livello di controlli e certificazioni dei prodotti messi in vendita. *Founder e AD di Kiki Lab – Ebeltoft Italy



/ COMUNICAZIONE /

Le aziende che puntano all’eccellenza sono quelle in grado di coniugare la massimizzazione dei profitti con il reale miglioramento della vita delle persone

IL WELFARE AZIENDALE: LA FORZA DEL BRAND Si sta diffondendo sempre di più anche in Italia e sta diventando una pratica adottata non solo dalle multinazionali, ma anche da realtà più piccole che hanno capito l’importanza di queste scelte di Stefania Giuseppetti

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/ COMUNICAZIONE /

“P

ortatemi via la mia gente e lasciatemi le aziende vuote e presto l’erba crescerà sul pavimento dei reparti. Portatemi via le aziende e lasciatemi le persone con cui lavoro e presto avrò aziende migliori di prima”. Così affermava Andrew Carnegie, imprenditore scozzese che, in cerca di fortuna negli Stati Uniti, ha rappresentato il sogno americano nei primi dell’Ottocento, nonché una fonte di ispirazione per il personaggio di Walt Disney, Paperon de’ Paperoni. Se le persone sono il vero capitale delle aziende, allora diventa fondamentale favorire il benessere dei lavoratori, migliorare il clima interno e generare soddisfazione; diventa fondamentale adottare politiche di “welfare aziendale”, ovvero soluzioni efficienti ed economiche che investono nel capitale umano di cui l’azienda dispone. Welfare in inglese significa “benessere”, “stare bene” e la forza del brand e la sua reputazione è data anche dalle scelte compiute nei confronti di coloro che nell’azienda lavorano. “Le imprese e le organizzazioni operano infatti con il permesso e il consenso della collettività. Devono quindi ricercarne costantemente la fiducia, essere credibili e costruire una buona reputazione presso tutti i pubblici (a partire da quelli interni), i fornitori, i partner, le istituzioni e la comunità. […] C’è quindi una maggiore pressione dell’opinione pubblica nel richiedere pratiche etiche nei com-

portamenti, sia dei singoli che delle organizzazioni. […] Da un punto di vista della competizione economica, l’azienda deve quindi “fare la differenza”, deve avere “qualcosa in più” che la renda unica e memorabile agli occhi di tutti i pubblici, non solo per i suoi prodotti e servizi. […] Le aziende che puntano all’eccellenza sono quelle in grado di coniugare la massimizzazione dei profitti con il reale miglioramento della vita delle persone. In altre parole, le aziende che hanno uno scopo nobile hanno un’anima. Un’anima che stimola l’impegno e la passione dei dipendenti, incoraggia il cambiamento e l’innovazione continua, ispira i comportamenti manageriali, orienta i processi decisionali nel rispetto di tutti i pubblici e della comunità-territorio nel quale l’impresa opera.” (“WELFARE 4.0 COMPETERE RESPONSABILMENTE Aziende con l’anima: responsabilità sociale, welfare e community relation” - Franco Angeli Editore) Pertanto, valorizzare il lato umano delle risorse lavorative e alimentare il senso di appartenenza di tutti coloro che ne fanno parte, sono le nuove sfide per le imprese e per il management, con l’obiettivo di contribuire alla crescita dei risultati e raggiungere un vantaggio competitivo. Il welfare aziendale è una “rivoluzione culturale” che tocca la quotidianità di chi lavora: attraverso il cambiamento delle abitudini cancella la sfiducia, dando gli strumenti e la convinzione che gli

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ostacoli si possono superare; alimenta il senso di appartenenza e fa in modo che lo spazio di lavoro si trasformi in un luogo di evoluzione personale e professionale per tutti coloro che ne fanno parte. Tale cultura si sta diffondendo sempre di più anche in Italia e sta diventando una pratica adottata non solo dalle multinazionali, ma anche da realtà

*** IN EVIDENZA

• Il welfare aziendale è una “rivoluzione culturale” che tocca la quotidianità di chi lavora • Le nuove sfide per le imprese: 1. valorizzare il lato umano delle risorse lavorative 2. alimentare il senso di appartenenza • Il welfare aziendale racchiude un significato nuovo della relazione fra il singolo lavoratore e l’impresa, un “valore” nuovo che fa la differenza

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più piccole che hanno capito l’importanza di queste scelte. Restano nella storia le primordiali forme di welfare aziendale della Marzotto e della Olivetti, durante il boom economico, in cui il progetto di sviluppo era anche un progetto di costruzione sociale. Sono all’ordine del giorno la nascita di nuovi progetti, come ad esempio quello della Task Help (www.taskhelp.it), che offre un servizio completo “salva tempo”. Il tempo è considerato una vera e propria ricchezza e rappresenta un elemento chiave nei contratti aziendali e uno degli aspetti più importanti per la qualità di vita del lavoratore. La programmazione degli orari delle attività per la gestione parallela di incombenze quotidiane spesso non si concilia con gli orari di “sportelli” o con le esigenze familiari, causando stress e tensioni che si ripercuotono anche nell’attività lavorativa. Così, Task Help aiuta il dipendente in difficoltà che, attraverso il supporto di tale programma, può finalmente armonizzare in tutta serenità le fasi della sua vita. Il welfare aziendale racchiude un significato nuovo della relazione fra il singolo lavoratore e l’impresa, un “valore” nuovo che fa la differenza.



Sin dalla fase di sperimentazione si deve rilevare se il sistema in costruzione offre un “vantaggio competitivo”

RISCHIO D’IMPRESA: IL FRANCHISOR HA IL DOVERE DI RIDURLO Nonostante la copiosa e qualificata giurisprudenza, molti affilianti approcciano ancora il tema con una ridotta forma di attenzione, formale e sostanziale di Mirco Comparini* e Giovanni Adamo**

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l tema “riduzione del rischio” è un tema che deve essere affrontato sin dalla progettazione di un sistema di franchising, correttamente esposto nel corso della sua presentazione/offerta e opportunamente gestito in corso di vigenza del contratto per evitare, appunto, di farlo attuare in sede di possibile contenzioso. Profilo giuridico

Infatti, sotto il profilo squisitamente giuridico, il concetto di “riduzione del rischio”, così come la stretta appartenenza di esso alla “causa del contratto” (intesa come ragion d’essere del contratto stesso), è oggetto di elaborazione giurisprudenziale fin dal 2007. In quell’anno la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 647/2007, statuì che la “causa” del contratto di franchising risiede nello scambio tra l’obbligo dell’affiliato di corrispondere una somma, o di sottostare a regole commerciali dettate dall’affiliante, da un lato, e, dall’altro, la riduzione del rischio imprenditoriale conseguente all’affiliazione ad un soggetto più “esperto”, titolare di un marchio con un valore intrinseco e che abbia maturato rilevante esperienza nel settore commerciale di riferimento. Tale riferimento alla “riduzione del rischio d’impresa” come elemento del contratto di franchising è poi stato oggetto di successivi ed assai significativi sviluppi giurisprudenziali. Ed è stato proprio nell’ultimo triennio che si sono riscontrate le evoluzioni maggiormente significative. È del 2017, ad esempio, la definizione del franchising come contratto con “comunione di scopo” e con utili per

entrambi i soggetti, che ha come presupposto “la collaborazione per un’attività commerciale, dagli utili della quale derivano gli utili tanto dell’affiliato che dell’affiliante” (Trib. Milano, 6 marzo 2017). Ma non è finita qui. Sempre il Tribunale di Milano (certo il più “attento” sulla materia) ha avuto modo di focalizzarsi sull’importanza della collaborazione tra le parti: “la natura del contratto di affiliazione è fortemente caratterizzata dalla collaborazione... entrambi perciò mirano ad instaurare un rapporto collaborativo di durata volto a generare reciproci profitti” (Trib. Milano, 19 gennaio 2019). Si è, poi, recentemente giunti a responsabilizzare l’affiliante per il comportamento scorretto di altri affiliati: “Già l’affiliato deve tutelarsi dalla concorrenza di altri marchi, e non può gravare su di lui tutelarsi anche dalla concorrenza ‘in casa’, che spetta all’affiliante garantire, tenendo il comportamento del bonus paterfamilias” (Trib. Milano, 2 aprile 2019). In tale quadro si inserisce anche la recentissima Trib. Bologna, 8 gennaio 2020, che rileva la necessità di una “interpretazione costituzionalmente orientata (art. 41, co. 1, 44, co. 1, 44, co. 2, Cost.) volta a rinvenire la meritevolezza dell’interesse perseguito dal tipo contrattuale in relazione al ragionevole equilibrio tra la posizione delle due parti (affiliante e affiliato)”. Se è questo (e questo è) l’inquadramento corretto della fattispecie “franchising”, allora non possono che condividersi appieno (in quanto sembrano cogliere “appieno” lo “spirito” del Legislatore della 129/2004) le recentissime statuizioni (contenute in un obiter della Sentenza) del Tribunale di Perugia, che riferendosi alle clausole descrittive del know-

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how ha ritenuto importante valutarne l’idoneità a mettere “il franchisee in condizioni di avviare la propria attività commerciale nell’ambito della rete distributiva dell’affiliante in un contesto di minore rischio rispetto a quello che andrebbe affrontato in caso di attività avviata totalmente ‘in proprio’”.

dei consumatori, disponibilità economiche degli stessi, localizzazione dell’attività, ecc.), è in grado di indurre in errore i destinatari, generando false aspettative sui risultati economici conseguibili ed orientandone indebitamente le scelte di investimento”.

Profilo informativo-pubblicitario

In termini aziendali, il tema “riduzione del rischio” porta a dover dare cenno al concetto di “sperimentazione della formula commerciale” richiamato dalla norma. Seppur non si riscontri molta attenzione al tema, ma in molti puntino alla “velocità” per essere pronti alle affiliazioni, per un imprenditore dovrebbe essere ben chiaro che, prima di attuare e mettere in pratica una sperimentazione avente lo scopo di creare un sistema di affiliazione commerciale, lo stesso imprenditore dovrebbe prendere coscienza che, oltre al dettato normativo che lo obbliga alla sperimentazione, la stessa risulta essere una assoluta necessità aziendale. Infatti, da una parte, “la necessità” deriva dall’avere una ragionevole certezza di carattere imprenditoriale (ripetendo, spesso, troppo spesso, sottovalutata) da parte del potenziale “affiliante-impren-

A fianco ad una tale giurisprudenza non possiamo evitare di citare anche alcuni punti fermi espressi dall’AGCM in tema di informazione precontrattuale attuata attraverso messaggi a carattere pubblicitario idonei ad indurre in errore i consumatori ed a poterne pregiudicare il comportamento economico in merito alle qualifiche e alle affermazioni del franchisor. Infatti, con il Provvedimento n.18134 del 13.03.2008, l’AGCM affermò che il messaggio pubblicitario oggetto di provvedimento, “evidenziando la positiva redditività dell’iniziativa economica (conseguimento di elevati rendimenti a fronte di bassi investimenti iniziali) ed omettendo di specificare che l’attività pubblicizzata è comunque un’attività imprenditoriale soggetta a possibili rischi derivanti dalle più disparate circostanze (preferenze

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Profilo aziendale


ditore” della validità e della “bontà” della formula d’impresa che va ad applicare per sé stesso, ma anche e soprattutto per terzi soggetti, cioè, gli “affiliati-imprenditori”. Dall’altra parte “l’obbligatorietà”, come ormai noto, giunge dal contenuto normativo della Legge n.129/2004 che, se non presa in considerazione da chi progetta la rete, può essere presa in considerazione in fase di contenzioso. Al riguardo dobbiamo citare la Sentenza n.11256/2018 della Corte di Cassazione che, seppur ancora assolutamente minoritaria, è già stata ripresa nel 2019 dal Tribunale di Bergamo mettendo in rilievo l’importanza che sia “la formula commerciale sperimentata a costituire l’elemento essenziale e sempre imprescindibile di tale contratto. La formula commerciale è descritta come l’insieme, il quale può

*** IN EVIDENZA • Il tema “riduzione del rischio” è un tema che deve essere affrontato sin dalla progettazione di un sistema di franchising

essere variamente composto, “di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale”. In sostanza è prevalentemente dalla fase di sperimentazione che si può rilevare se il sistema in costruzione stia ottenendo quel necessario “vantaggio competitivo” che effettivamente consenta di “ridurre il rischio di impresa” per il potenziale affiliato. E’ un vero e proprio test sul modello di impresa che si intende portare verso il franchising, verso la replica e verso lo sviluppo e la crescita in collaborazione con altri imprenditori autonomi. Si tratta di una sperimentazione “on field”, sul campo, sul mercato di riferimento, cioè, un’area geografica sufficientemente ampia in rapporto alla tipologia di attività oggetto della rete e non “in laboratorio” o “nelle stanze” o in “un punto vendita” (anche se aperto da 30 anni). *Commercialista e Consulente Franchising in Livorno **Avvocato in Bologna

• In termini aziendali, il tema “riduzione del rischio” porta necessariamente al concetto di “sperimentazione della formula commerciale” • IMPORTANTISSIMO: L’imprenditore prima di attuare e mettere in pratica una sperimentazione, avente lo scopo di creare un sistema di affiliazione commerciale, deve prendere coscienza che, oltre al dettato normativo che lo obbliga alla sperimentazione, la stessa è una assoluta necessità aziendale

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

Come ogni rapporto contrattuale di tipo economico, anche il contratto di franchising si deve rifare alla regola social-economica del “dare e avere”

L’IMPORTANZA DI PREVEDERE E DEFINIRE IL GIUSTO PREZZO

Il “corrispettivo” che l’affiliato si obbliga contrattualmente ad erogare all’affiliante può venire dalle parti suddiviso in tre modalità: le entry fees (c.d. diritto di ingresso) e le royalties (o anche canoni) oppure una combinazione di entrambe avv. Paolo Fortina e dott.ssa Ilaria Secchiatti*

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

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uando si decide di aprire un’attività in franchising una delle più importanti valutazione che il franchisor e, in seguito, il franchisee devono affrontare, è il piano totale dei costi e oneri che costituiranno la base della collaborazione e che dovranno sostenere per tutta la durata del rapporto contrattuale. Come ogni rapporto contrattuale di tipo economico, anche il contratto di franchising si rifà alla regola social-economica del “dare e avere”. Da un punto di vista giuridico, il contratto di affiliazione commerciale rientra nella categoria dei contratti a prestazioni corrispettive, c.d. sinallagmatici, nei quali alla prestazione di una parte corrisponde la controprestazione dell’altra parte contrattuale: il franchisor “trasmette” la sua formula di commercializzazione nel mercato di successo e consolidata in un brand al franchisee, il quale accede al sistema di franchising dietro un compenso specifico e beneficia di quei vantaggi tipici di un’attività già avviata. L’art. 1 della Legge n. 129/2004 prevede che le facoltà connesse dall’affiliato all’affiliante “siano verso corrispettivo”. A sua volta questo “corrispettivo” che l’affiliato si obbliga contrattualmente ad erogare all’affiliante può venire dalle parti suddiviso in tre modalità: le entry fees (c.d. diritto di

ingresso) e le royalties (o anche canoni) oppure una combinazione di entrambe. Il significato, oltre ad un inquadramento minimo, di queste voci onerose è sempre chiarita dalla Legge 129/2004. In particolare, la lettera b), comma 3 dell’articolo 1, specifica la entry fee come “una cifra fissa, rapportata anche al valore economico e alla capacità di sviluppo della rete, che l’affiliato versa al momento della stipula del contratto di affiliazione commerciale”. In altre parole, la entry fee è quindi definibile

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

come un importo fisso, sia pur rapportato a dei parametri variabili, da pagarsi una tantum al momento della conclusione del contratto. Tale versamento trova giustificazione nel fatto che l’affiliato acceda al know-how, al marchio, all’esposizione del logo, all’acquisizione di strategie e tecniche di vendita dell’affiliante ad uno stato di consolidamento avanzato. Infatti, potremmo identificare la entry fee come una sorta di quota d’iscrizione per usufruire di tutti i vantaggi di cui già gode l’affiliante e non solo. Allo stesso modo la Legge 129/2004, alla lettera c), comma 3 dell’articolo 1, definisce anche le royalties come “una percentuale che l’affiliante richiede all’affiliato commisurata al giro d’affari del medesimo o in quota fissa, da versarsi anche in quote fisse periodiche”. Dunque, le royalties costituiscono il corrispettivo dovuto dall’affiliato all’affiliante nel corso della durata del contratto al fine di usufruire dei servizi offerti da quest’ultimo e della notorietà derivante dall’esposizione del marchio. Nella pratica si tratta di un compenso commisurato agli utili, o una percentuale sul fatturato o una quota fissa o una quota fissa con un minimo garantito, solitamente mensile, che versa l’affiliato all’affiliante spesso in cambio di vari servizi di: formazione, assistenza, pubblicità e notorietà. In soldoni il franchising è un modo per godere di tutti i vantaggi che derivano dal far parte di una rete, piuttosto che avviare una nuova attività in un settore senza avere particolare esperienza. In rari casi è lo stesso franchisor a non prevedere tale canone. Le informazioni relative all’ammontare della entry fee, unite alla modalità di calcolo delle eventuali royalties devono essere contenute all’interno del contratto, o in un documento apposito e allegato al contratto stesso, al fine di evitare sorprese o malumori e perciò contestazioni da parte dell’affiliato. Le ipotesi più frequenti di royalties sono: il canone d’insegna e di marchio, o il canone di servizio, o il canone pubblicitario oppure il canone generico. Il canone d’insegna e marchio è il corrispettivo, fisso o variabile, previsto per l’uso dell’insegna

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

e di un marchio da parte del franchisee, mentre il canone di servizio è sempre un corrispettivo versato dal franchisee – a volte già ricompreso nel canone d’insegna e a volte tenuto distinto per i vari servizi resi dal franchisor al franchisee, in particolar modo riferiti alla formazione dello stesso franchisee. Infine, anche se meno frequente, vi è il canone pubblicitario che consiste in una somma in percentuale o forfait per lo sviluppo di attività di marketing cooperativo. Ad ogni modo, per ragioni di speditezza e semplificazione, il franchisor di regola preferisce optare per un canone omnia comprensivo, composto da un’unica voce non specificata che raggruppa gli altri canoni sopra menzionati. Fino ad ora l’articolo ha ampiamente trattato sul tema della fee e della royalty da un punto di vista della loro definizione legislativa e della loro ricostruzione nella pratica contrattualistica, non resta che passare ad esaminare il corretto metodo per calcolare la fee e le royalty. Infatti, un errore usuale è quello di determinare la entry fee e la royalty senza utilizzare alcun criterio logico. Errore che in verità sarebbe meglio non commettere, onde evitare conseguenze che

etichettino in senso negativo la reputazione della rete commerciale offerta dal franchisor, ad esempio manifestandosi come troppo “cara” rispetto al pacchetto offerto o alla dimensione della stessa rete. I criteri fondamentali utilizzati per calcolare il “giusto prezzo” sono: la fattibilità, la competitività e la proporzionalità. Con il primo criterio il franchisor, nel determinare la entry fee, deve tener conto dei costi sostenuti dallo stesso per la fornitura dell’affiliato di determinati servizi. Tra i servizi il franchisor può tener conto della progettazione del layout, dell’iniziale formazione del franchisee secondo i canoni di trasmissibilità del know-how e della fornitura di servizi di marketing. È soprattutto in base a questo criterio che il franchisor è in grado di determinare anche il suo margine di guadagno sull’operazione, effettuando un calcolo che copra le spese, tutte o in parte, senza rimetterci. Passando al secondo criterio, il franchisor ovviamente non può prescindere dall’analisi dei propri competitor e dunque del benchmarck, traducendo questi passaggi in un prezzo avvincente o dotato di un pacchetto di servizi e vantaggi maggiormente allettanti per un eventuale e futuro

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

*** IN EVIDENZA

• Per aprire un’attività in franchising il franchisor e, in seguito, il franchisee devono affrontare il piano totale dei costi e oneri che costituiranno la base della collaborazione e che dovranno sostenere per tutta la durata del rapporto contrattuale

• Le royalties costituiscono il corrispettivo dovuto dall’affiliato all’affiliante nel corso della durata del contratto al fine di usufruire dei servizi offerti da quest’ultimo e della notorietà derivante dall’esposizione del marchio

• I criteri fondamentali utilizzati per calcolare il “giusto prezzo” sono: la fattibilità, la competitività e la proporzionalità

• ATTENZIONE: Le informazioni relative all’ammontare della entry fee, unite alla modalità di calcolo delle eventuali royalties devono essere contenute all’interno del contratto, o in un documento apposito e allegato al contratto stesso, al fine di evitare sorprese o malumori e perciò contestazioni da parte dell’affiliato

• La entry fee è una sorta di quota d’iscrizione per usufruire di tutti i vantaggi di cui già gode l’affiliante e non solo

franchisee. Infine, ultimo criterio, e di certo più significativo, è quello riferito alla proporzionalità della fee o della royalty che non potrà andare a pesare eccessivamente sul conto economico del franchisee. Per questa ragione è importante in fase preliminare valutare con attenzione e minuzia non solo tutti i costi e l’ammontare della entry fee, ma anche tutti i servizi e gli elementi in essi compresi. Sarà sicuramente utile e prudente, quando si vuole avviare un’attività in franchising, valutare le proposte di diverse reti e confrontarle per capire quale sia la più adatta non solo in base alle possibilità economiche, ma anche alle esigenze dello stesso franchisor.

*Avvocato, NL Studio Legale

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Una corretta redazione delle clausole contrattuali può tutelare la posizione del franchisor senza necessariamente far ricorso all’autorità giudiziaria

COME PREVENIRE IL CONTENZIOSO CON GLI AFFILIATI A tale fine potrebbe essere senz’altro utile definire preventivamente qual è il profilo del franchisee ideale per gestire l’attività che si vuole sviluppare in franchising di Alessandra Sonnati*

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l primo mezzo di prevenzione è quello che si attua a monte attraverso la ricerca e la selezione di aspiranti affiliati in grado di soddisfare le esigenze qualitative dell’azienda affiliante. A tale fine potrebbe essere senz’altro utile definire preventivamente qual è il profilo del franchisee ideale per gestire l’attività che si vuole sviluppare in franchising. Il secondo mezzo di prevenzione consiste nella redazione di apposite disposizioni contrattuali. In particolare è importante dettagliare nel contratto in modo puntuale ed esauriente gli obblighi degli affiliati, richiamando l’attenzione degli stessi su quelle disposizioni che vengono con più frequenza disattese. Opportuno è anche valutare la possibilità di richiedere al franchisee di consegnare una garanzia (di norma una fideiussione) volta ad assicurare l’adempimento delle obbligazioni assunte, in particolare quelle di pagamento. Nel corso della durata del contratto sarà poi fondamentale controllare l’operato dei singoli franchisee, anche attraverso ispezioni periodiche, in modo tale che siano sempre verificati il corretto adempimento da parte del franchisee delle sue obbligazioni contrattuali ed il rispetto degli standard qualitativi dell’affiliante. Se poi dovessero verificarsi degli inadempimenti da parte del franchisee sarà invece consigliabile valutare se la risoluzione del contratto per inadempimento sia la via più opportuna da seguire, soprattutto in caso di inadempimento occasionale da parte del franchisee. Risolvere il contratto potrebbe infatti non essere la soluzione più vantaggiosa da un punto di vista

sia commerciale che economico. Pertanto, a meno che non si tratti di inadempienti di gravità tale da impedire, anche provvisoriamente, la prosecuzione del contratto è sempre consigliabile esplorare soluzioni alternative. Molto diffusa ad esempio è l’inserzione di clausole che prevedono un’intimazione al franchisee di sanare l’inadempimento entro un termine congruo (la c.d. diffida ad adempiere). Normalmente la diffida ad adempiere sarà collegata ad inadempimenti di minore importanza o sporadici, rispetto ai quali risulta senz’altro più conveniente per il franchisor mantenere in piedi il contratto anziché risolverlo. Il caso tipico è quello del ritardato pagamento delle royalties o degli altri corrispettivi contrattualmente pattuiti. In altre ipotesi si possono invece pattuire delle sanzioni che possono consistere nella revoca dell’esclusiva o nella restrizione del territorio. Si pensi ad esempio al mancato raggiungimento da parte dell’affiliato del fatturato minimo da realizzare, ove previsto. Anche la previsione di penali può costituire una valida ed efficace alternativa alla risoluzione, oltre che fungere da deterrente. Come si evince delle brevi note che precedono, una corretta redazione delle clausole contrattuali può prevenire l’insorgere di un contenzioso e può efficacemente tutelare la posizione del franchisor senza necessariamente far ricorso all’autorità giudiziaria.

*Avvocato - Frignani e Associati Studio Legale

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/ IL SEGNALIBRO /

LA MAT T IN A D OPO Autore: Mario Calabresi Editore: Mondadori Pagine: 144 Prezzo: € 17,00 Cosa succede la mattina dopo quando ti svegli e sai che nulla è più come il giorno prima? È successo a Mario Calabresi quando ha lasciato improvvisamente la direzione di Repubblica e a tanti uomini e donne sconosciuti, che hanno dovuto fare i conti con una mattina dopo. Storie di resilienza, di coraggio, di cambiamento, storie di persone come noi che hanno avuto il coraggio di voltare pagina dopo una morte, un lutto, un licenziamento, una grande delusione. “Il giorno dopo finisce quando i conti sono regolati, quando ti fai una ragione delle cose e puoi provare a guardare avanti, anche se quel davanti è molto diverso da quel che avevi immaginato. Non per nulla gli occhi noi ce li abbiamo davanti e non dietro, per osservare il futuro che ci attende e guardare al passato come una forza che ci sostiene” dice Calabresi. Che in merito al futuro dei giornali afferma: “I giornali devono essere inclusivi e interagire con i social, combattendo le fake news. Devono essere incubatori di eventi, di opinioni, di informazione a agire da leva per diffondere la libertà di informazione. Anche i giornali devono sapere e tenere conto che c’è sempre “la mattina dopo” di una notizia”. LA PROT E Z ION E D E I DAT I PE R SON A LI NELLE IMPR E SE Autore: Paola Limatola Editore: Tecniche Nuove Pagine: 192 Prezzo: € 16,07 La revisione della legislazione sulla protezione dei dati personali obbliga le imprese a adeguare il proprio “sistema privacy” alla nuova normativa, che impone la ridefinizione di tutti i documenti esistenti e ne introduce di nuovi ma, soprattutto, affida alle imprese la responsabilità dell’intero ciclo di vita dei dati personali che trattano. La costruzione di un’efficace protezione dei dati personali coinvolge l’intera azienda e i suoi processi operativi, dagli strumenti informatici utilizzati alla sua organizzazione, dalla conoscenza delle norme che regolano lo specifico settore di mercato alle aspettative delle parti interessate. È necessario, quindi, un profondo salto culturale. Questa guida, con un linguaggio non specialistico o giuridico e con suggerimenti pratici, fornisce gli strumenti per rispettare le regole e per districarsi al meglio nel mondo della protezione dei dati personali. Ciascun capitolo rappresenta una tappa del viaggio, al termine del quale ogni elemento del sistema troverà il proprio posto; in appendice è inserita una mini-guida per la costruzione dei principali documenti legati al rapporto di lavoro con i dipendenti. Tabelle, infografiche e schemi riepilogativi supportano la stesura, facilitando la messa in pratica dei concetti.

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/ IL SEGNALIBRO /

TU: IL M IGLIOR E PR OM OTOR E D I T E ST E SSO Autore: Michael Port Editore: Giunti Psychometrics Pagine: 368 Prezzo: € 22,00 Questo libro non racconta in modo teorico e concettuale qual è la via per il successo dei liberi professionisti, ma è esattamente quello che vi serve quando vi trovate in una situazione di stallo e preferite investire sul vostro futuro (lavorando nel modo giusto) piuttosto che lamentarvi. SETH GODIN, Autore di Permission Marketing e Purple CowIl metodo presentato da Michael Port nel suo libro “Tu: il migliore promotore di te stesso”, vi porterà ad attirare i clienti come mai prima d’ora, anche se appartenete a quel gruppo di persone che detestano il marketing e le vendite. Leggendo queste pagine imparerete a utilizzare alla perfezione una strategia efficace per far crescere il vostro business e massimizzarne il potenziale e scoprirete che grazie a tale metodo oltre un milione di imprenditori ha l’agenda piena. L’autore fornisce gli strumenti più aggiornati per gestire, attrarre e mantenere i clienti. Sono competenze trasversali e innovative che utilizzano: tecniche mirate a sviluppare il brand personale tramite un efficace controllo della narrazione, il mantenimento di una lista clienti selezionata e la capacità di guadagnarsi la loro fiducia. Strumenti specifici e regole generali utili a stabilire un prezzo competitivo per ciò che offrite e a vendere facilmente il vostro brand attirando un interesse genuino. Istruzioni precise ed esaustive su come costruire il vostro sito web, come generare traffico di visitatori e come gestire le piattaforme social nel modo migliore. LA GESTION E D E L D E N A R O Autore: Enrico Malverti Editore: Hoepli Prezzo: € 27,90 Il libro descrive gli aspetti tecnici e psicologici che devono essere conosciuti da chi decide di investire il proprio capitale e i propri risparmi sui diversi mercati finanziari. Nella prima parte il volume illustra i concetti di base della finanza comportamentale e delle varie metodologie che si possono utilizzare per costruire un’adeguata Asset Allocation. Si tratta di due aspetti fondamentali che consentono di misurare e gestire in modo adeguato il livello di rischio presente in tutte le forme di investimento. Questa valutazione deve essere infatti effettuata da ogni investitore, dal cassettista al trader intraday, dal neofita all’operatore esperto. L’autore fornisce poi una panoramica completa delle principali strategie operative che si possono utilizzare nella gestione del rischio e delle diverse formule di money management. Ciascun argomento viene trattato sia per un’operatività speculativa di breve termine sia per investimenti che hanno orizzonti temporali di medio-lungo periodo.

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TIKTOK È STATA L’APP PIÙ SCARICATA DI FEBBRAIO 2020, RAFFORZATA ANCHE LA SICUREZZA TikTok a febbraio è stata l’app più scaricata a livello mondiale seguita dai colossi WhatsApp, Facebook e Instagram. L’app, amata dai giovanissimi, di recente ha rafforzato sulla sicurezza e introduce un “Filtro Famiglia”. Si può quindi collegare l’account dei giovanissimi a quello di un adulto, così l’adulto può esercitare una maggiore azione di controllo attraverso la gestione del tempo (si può impostare un tempo massimo che il minore può trascorrere ogni giorno sull’app); i messaggi diretti (limita chi può inviare messaggi all’account associato o di disattivarli del tutto); la modalità limitata (esclude contenuti che potrebbero non essere appropriati per i più giovani).

WHATSAPP INTRODUCE DARK MODE Whatsapp messenger è un’applicazione di messaggistica gratuita per iPhone e altri smartphone. Ti consente di messaggiare chiamare amici e familiari usando la connessione internet del telefono, in modo da non dover pagare per ogni messaggio o chiamata. È inoltre possibile fare chat di gruppo grazie alle quali è più facile restare in contatto con amici parenti. L’ultima novità è quella della Dark mode, che consente agli utenti di risparmiare la batteria e riposare gli occhi.

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DROPBOX, SPAZIO DI LAVORO INTELLIGENTE Dropbox è un’applicazione e un servizio di file hosting gestito dalla società californiana Dropbox Inc che permette di unire e sincronizza tutti i contenuti del tuo team di lavoro in uno spazio web comune. Dropbox si basa sul protocollo crittografico Secure Sockets Layer (SSL), i file immagazzinati e accessibili tramite password vengono cifrati tramite AES con chiave a 256 bit. Semplificando, l’app è una cartella web che ti aiuta a mettere ordine tra i tuoi file, mettendo in evidenza gli elementi più importanti e rendendoli condivisibili. Puoi riunire i file tradizionali, contenuti cloud, documenti Dropbox Paper e accessi diretti web in un unico posto inoltre con i suggerimenti personalizzati ti fornisce l’accesso a file e cartelle quando ne hai bisogno così dedichi meno tempo a ricercarli.

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NATURPLUS www.f ra nchi si ng natur p l us. i t NaturPlus Bio Store franchising è un negozio specializzato nella vendita di prodotti biologici e naturali. La formula franchising è spiegata in maniera semplice sul sito ufficiale del brand che sintetizza in punti chiave la proposta. Si trovano informazioni utili come ad esempio la superficie del punto vendita ideale, il bacino di utenza dove aprire, la durata del contratto e l’ammontare dell’investimento iniziale.

BOOKLET www. b o o kl e tl i b re r i e. i t È spiegata in maniera sintetica ed efficace nel sito del brand la formula franchising di Booklet. Non manca nulla di importante nei dati forniti anche se sarebbe utile arricchire la sezione con qualche foto dello Store e con una spiegazione dei vantaggi del brand.

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NAILS CUBE www. na i l scub e. i t NailsCube franchising offre la possibilità di aprire punto di quick-manicure. Il franchising è brevemente spiegato nella homepage del sito dove però mancano le informazioni importanti da fornire al potenziale affiliato come l’investimento iniziale. Nella parte dedicata al franchising vero e proprio non si trovano ulteriori dati sulla formula. Bocciato.

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PARKING GO www. p a r ki ng o.co m È sicuramente graficamente molto accattivante la sezione franchising del sito di Parking Go. Si trovano le testimonianze di alcuni affiliati e le formule possibili di collaborazione con il brand. Manca però una vera e propria scheda riassuntiva del franchising che è fondamentale da fornire in maniera chiara e semplice per ricevere contatti realmente interessati e convertirli in un affiliato.

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AZ FRANCHISING VIA CUSANI, 10 20121 MILANO

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Mensile edito da WM Capital Spa Sede Legale: Via Cusani, 10 20121 Milano

MENSILE - ANNO XXII - N. 4/5 APRILE - MAGGIO 2020 DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Pasquali f.pasquali@azfranchising.it CONTATTI TEL. 02/46.77.81 email: info@azfranchising.com UFFICIO ABBONAMENTI abbonamenti@azfranchising.it STAMPA Pixartprinting S.p.A. via 1° Maggio, n.8, 30020 Quarto d’Altino (VE), Italia DISTRIBUTORE PER L’ITALIA MEPE – Distribuzione Editoriale S.p.A. Via E. Bugatti, 15 20142 Milano MI IMPAGINAZIONE Adasto - www.adasto.com

Hanno collaborato con noi: Stefania Giuseppetti,

Mirco Comparini, Alessandra Sonnati, Mattia Nicoletti, Fabrizio Valente, Paolo Fortina, Ilaria Secchiatti, Patricia de Masi Taddei Vasoli, Francesca Paleari



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