EDITORIALE “Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone”. (Thor Heyerdahl, esploratore)
Esplorazione. Il termine può assumere diversi significati. Dipende da come viene usato. Ecco la definizione del vocabolario Treccani: “cercare di scoprire, di conoscere quanto è sconosciuto o nascosto o quanto altri cercano di tenere celato, servendosi dei mezzi opportuni”, e, ancora: “esaminare attentamente un luogo, perlustrarlo, percorrerlo, per conoscerne esattamente l’aspetto, o per scoprire ciò che vi può essere nascosto”. Noi per esplorazione intendiamo cercare informazioni sul proprio ambiente, proprio settore e contesto professionale e lavorativo, e trarne risorse. E concentriamo l’attenzione proprio sul trarne risorse, attraverso continue esplorazioni di nuovi mercati ed innovazioni di prodotto, con l’obiettivo di individuare nuovi bisogni da soddisfare, nuove opportunità di crescita, nuove nicchie da conquistare. Il concetto alla base della nostra convinzione è semplice: le imprese statiche sono facilmente attaccabili. Per sopravvivere e svilupparsi, le aziende hanno bisogno di muoversi e trovare continuamente nuove realtà, dove c’è ancora terreno vergine. E per terreno vergine intendiamo nuovi mercati, terreni ancora inesplorati, oppure mercati che hanno forte potenzialità di sviluppo soprattutto per i sistemi a rete, ricordando che quest’anno si è registrato un aumento del 30% dei retailer che, non potendo aprire punti vendita in Italia, ha spostato la sfera d’azione sull’internazionalizzazione per continuare a espandere la propria rete distributiva. Per terreno vergine intendiamo anche la trasformazione del proprio brand in business format franchising perché solo il franchising assicura una distribuzione capillare del proprio marchio, senza trascurare il fatto che, proprio il franchising, è una realtà commerciale che meglio ha saputo arginare gli effetti della crisi economica degli ultimi anni. Sempre più persone decidono di ricorrere a questa formula commerciale come alternativa ad un’attività imprenditoriale indipendente. Questo monito deve essere colto da realtà imprenditoriali esistenti, capaci di adeguarsi ai cambiamenti. Un ottimo esempio della proficua applicazione del nostro concetto è Google e Amazon, la cui strategia è quindi quella di esplorare di continuo nuovi mercati, sviluppando velocemente prodotti innovativi per soddisfare le esigenze di un tessuto produttivo che sta cambiando e sta subendo una rivoluzione. In un mercato globale e turbolento, quindi, dove i prodotti hanno cicli di vita sempre più brevi e la concorrenza intersettoriale è padrona, questo percorso sembrerebbe essere quello destinato a dare i maggiori frutti. I professionisti, e i protagonisti della nostra impresa devono essere fulminei nel cogliere qualsiasi opportunità venga offerta dagli esploratori e dovranno avere un team di supporto altrettanto veloce e flessibile. Dovrà essere un team in grado di seguire le aspettative del mondo imprenditoriale e dei consumatori. E qualora questo non avvenisse avere il coraggio di ritirarsi, perché il mercato ha bisogno di veri professionisti, facendo tesoro degli errori per una prossima spedizione.
Fabio Pasquali Direttore responsabile f.pasquali@azfranchising.it
Giugno 2019
FOCUS
COMUNICAZIONE
16
Quanto vale il business del fashion
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Post-verità: tutto sta in quel che volete credere
FINANZA & LEGALE
74
Dalla possibilità di ricorrere alla necessità di tenerne di conto
OCCHIO ALLA LEGGE
80
L’inadempimento agli obblighi contrattuali e la clausola penale
NOTE LEGALI
LA PROPOSTA
32
Paandaa il franchising facile, ecologico e redditizio
34
Hb: venti anni di e-commerce
36
Jaked: capi in grado di migliorare le prestazioni dell’atleta
38
Nau!: se prima era una sfida oggi è un investimento redditizio
40
Bodysano: il nuovo concetto della perdita di peso
STORIA DI COPERTINA
84 Made in italy e italian sounding: maggior tutela per i prodotti italiani
42 Vitti: eccellenze gastronomiche italiane EVENTI 54 Naturhouse è stata premiata MARKETING
2
56
Come evolvono le abitudini per chi acquista on line
MARKETING EVENTI
14
59
Fare sistema per fare di più
48
RETAIL DESIGN
62
In arrivo in italia Condhotel
NEW CONCEPT
66
Un concept store millennial
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CA’ PELLETTI, APRE A PADOVA Il nuovo ristorante rispecchia il gusto, lo stile e i valori dell’accoglienza e della familiarità tipici della tradizione romagnola, attraverso un’offerta gastronomica variegata che si ispira alla cucina tipica della Romagna. Il nuovo ristorante occuperà 15 risorse sin dall’inizio, portando a 70 il numero delle persone impiegate in tutti i locali della catena. L’apertura di Padova, va ad aggiungersi ai tre punti vendita diretti di Bologna, rispettivamente in via Altabella e in via Zamboni e Milano, in piazza Gae Aulenti, a conferma del successo del format, che coniuga la qualità dell’offerta e del servizio, all’unicità dell’atmosfera. La proprietà della catena Ca’ Pelletti fa capo a Surgital, la prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, il catering e il canale bar.
NEC NOMINA SIMON JACKSON SENIOR VICE PRESIDENT OF SALES EMEA NEC Display Solutions Europe ha nominato Simon Jackson, Senior Vice President of Sales EMEA coerentemente con le ambiziose strategie commerciali in questa area. Simon Jackson ha lavorato più di due decenni in NEC ed è stato promosso Vice President, Strategic and Vertical Sales EMEA. In questo nuovo ruolo guiderà l’intera squadra di vendita della società, che comprende i team di vendita Regionali, così come quelli dedicati ai clienti Strategici e Verticali. Il nuovo ruolo capitalizza la recente forte crescita di NEC nella regione EMEA accorpando il ruolo di VP Vertical and strategic Sales, con il ruolo di VP Regional Sales. Il compito di Simon Jackson sarà quello di indirizzare tatticamente ed uniformemente la strategia dell’azienda su tutti i mercati verticali e sui mercati di ogni nazione della regione EMEA. Simon Jackson
BOTTEGHE DI PASTA FRESCA DI ALTA QUALITÀ IN FRANCHISING È la novità messa in campo da J-Momo, azienda di Caggiano in provincia di Salerno specializzata nella pasta fresca ripiena e surgelata venduta sia in Italia che all’estero soprattutto nel segmento horeca. ll format messo a punto prevede di realizzare vere e proprie botteghe di pasta fresca anche ripiena con ingredienti Dop e Igp dei vari territori italiani dove la tradizione artigianale si lega ai più elevati processi produttivi. La prima apertura è prevista per i prossimi mesi a Venezia. “La caratteristica della nostra offerta - ci dice il titolare, Maurizio Caggiano - è quella di unire un’altissima qualità dei prodotti a un’idea imprenditoriale forte e di valore, che registra anno dopo anno un trend di crescita assai sostenuto”. Ma i programmi di J-Momo non si fermano qui. In pista c’è anche il progetto di punti vendita di vending machines in franchising. 4
NASCE IL CONCEPT STORE CULLA Globally Group mette l’acceleratore sul fashion retail, dando il via al progetto di concept store Culla. Ma non solo. La società di Sesto Fiorentino (Firenze), che si occupa di sviluppo del commercio internazionale ed è nata nel 2017 dall’incontro tra professionisti cinesi e italiani, aprirà a settembre una sede a Chengdu, in Cina. Tra le altre attività di Globally, che ha un organico di 180 dipendenti (compreso il polo produttivo), anche l’e-commerce e le produzioni made in Italy, con focus su moda, stile e gusto. Il punto vendita pilota dell’operazione sarà aperto a Firenze, al civico 172 di via Cavour, e verrà inaugurato durante Pitti Immagine Uomo. Sviluppato su 400 metri quadrati, Culla Firenze è rivolto ai Millennials e ai giovani della Generazione Z e ha quindi un’impronta omnichannel.
NARA CAMICIE ARRIVA IN AFRICA II brand fondato da Walter Annaratone accelera sulle strategie di globalizzazione in franchising e dopo il Giappone punta alla conquista di mercati dal grande potenziale: Nord Europa, Usa e Africa. Un traguardo, quello della crescita futura, che potrà essere raggiunto anche grazie al costante rinnovamento delle collezioni, personali ed estrose e sempre al passo con le tendenze del pianeta moda. La camicia è da sempre il cavallo di battaglia del brand. L’inventiva applicata a forme, tessuti e colori ha trainato l’ascesa dell’azienda nella moda facendola portabandiera di un gusto originale, disinvolto e trasversale per tutte le esigenze introducendo sempre notevoli cambiamenti: come le cosiddette “camicie da discoteca”, fantasiose per ravvivare il look maschile fino a femminilizzare le bluse da donna in pizzo macramè.
HETERICA: IL FUTURO FRANCHISING DELLA MEDICINA ALTERNATIVA Cedi Sigma Campania lancia Heterica, il retailer dà vita al primo format in Italia della Gdo dedicato alle medicine alternative. Il primo punto vendita è stato inaugurato a Napoli, in Corso Vittorio Emanuele: una superficie di 70 mq. Il segmento dei prodotti alimentari completa l’offerta del format rappresentando circa il 10% del totale delle referenze di Heterica. Se è vero che le medicine alternative sono ormai una realtà anche in Italia, dove riscontrano il favore di oltre 5 milioni di persone, non deve stupire che questo settore stia iniziando a destare l’interesse anche del moderno retail. A dimostrarlo è il successo del primo mese di attività del punto vendita pilota di Napoli. Il progetto Heterica prevede lo sviluppo di negozi con le stesse caratteristiche di quello pilota, salvo per la dimensione, che salirà a 100 mq e potrebbe rendere praticabile un ampliamento della gamma. Una volta testato con almeno cinque nuove aperture, il format sarà sviluppato con la formula del franchising.
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News. CEETRUS A UN ANNO DALLA RIVOLUZIONE OLTRE IL RETAIL
ALDI INAUGURA IL NUOVO PUNTO VENDITA DI BRESCIA
Seguendo la Vision aziendale 2030, ovvero costruire link tra i cittadini creando luoghi sostenibili, smart e piacevoli da vivere, la sfida di Ceetrus non è solo la rivitalizzazione dei siti, e la loro nuova natura “mista”, ma un vero e proprio nuovo mix di usi ed esperienze, per creare una rinnovata relazione con i clienti e tutto l’ecosistema locale, focalizzandosi sull’utilità dei siti stessi e sul loro impatto positivo sul territorio e sulla loro funzione sociale. “Open Innovation” e “Vision 2030” sono le parole chiave alle spalle di iniziative di Ceetrus come “Beyond Retail Challenge”, una call internazionale che ha messo in palio 250.000 euro per 5 progetti di start up e innovatori.
Aldi, multinazionale attiva nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, inaugura il suo nuovo punto vendita, situato a Brescia. Nell’ambito del progetto di espansione della propria rete di presenze, oggi a quota 55, Aldi si rafforza in Lombardia – dove è già attivo con 16 negozi – permettendo la creazione di 15 nuovi posti di lavoro. Nell’ambito del progetto di espansione in Italia, Aldi si impegna a valorizzare le aree in cui opera tramite interventi di riqualificazione urbanistica del territorio, a favore delle comunità locali. In tale ottica infatti, Aldi ha partecipato al miglioramento del territorio e delle sue infrastrutture tramite interventi di installazione di nuova segnaletica stradale e nuovi impianti di illuminazione in città.
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VICTORIA’S SECRET APRE IN ITALIA IL SUO SECONDO STORE FULL ASSORTMENT Victoria’s Secret, il marchio di lingerie leader nel mondo, noto per le sue sfilate con supermodel quali Candice Swanepoel, Barbara Palvin e Taylor Hill, apre in partnership con Percassi il secondo store italiano con l’assortimento completo del brand all’interno di Oriocenter Selected Stores. Con quasi quarant’anni di design e innovazione del bra, Victoria’s Secret offre una vasta gamma di prodotti ponendo una particolare attenzione alla vestibilità, alla moda e al comfort delle donne. Lo store offre un’ampia selezione di bra, slip e pigiameria firmati Victoria’s Secret. Saranno disponibili tutte le collezioni di lingerie per le quali Victoria’s Secret è conosciuta, compresi Dream Angels, Very Sexy, T-Shirt Bra, Sexy Illusions e Body by Victoria, e la linea sportiva Victoria Sport.
TRACCIABILITÀ ALIMENTARE, AUCHAN DA’ IL VIA ALLA BLOCKCHAIN
ANASTACIA DA’ IL VIA ALLA 3° EDIZIONE DEL “VALMONTONE OUTLET SUMMER FESTIVAL”
Un codice QR sull’etichetta, da scansionare attraverso una App, per conoscere l’origine ed il percorso del prodotto che si trova sui banchi del supermercato e accedere a informazioni come i valori nutrizionali o le caratteristiche di produzione, ad esempio il basso utilizzo dei trattamenti chimici. Auchan Retail Italia, come annunciato alla fine del 2018, dopo il lancio dell’utilizzo della blockchain a livello internazionale, lancia il progetto anche in Italia, partendo dalla carota di filiera. In collaborazione con BIG GROUP, start-up italiana e TE-Food, partner tecnologico di Auchan Retail, tutte le fasi della vita del prodotto possono essere accessibili ai consumatori, in completa trasparenza. La App Filiera Auchan è disponibile sia su Play Store che su AppStore.
Torna anche quest’anno, per la sua 3° edizione, il Valmontone Outlet Summer Festival, la rassegna di musica live che animerà, durante i mesi estivi, il villaggio dedicato allo shopping gestito da Promos in provincia di Roma. Ad inaugurare il Festival, sabato 15 giugno, salirà sul palco la leggenda del pop Anastacia: con oltre 30 milioni di album venduti in tutto il Mondo, una delle voci più riconoscibili del nostro tempo e autrice di straordinari successi quali “I’m Outta Love” e “Left Outside Alone”, torna in Italia per alcuni imperdibili concerti. Dopo Anastacia saranno altri 3 gli appuntamenti che a luglio si alterneranno sul palco del Valmontone Outlet Festival e che saranno comunicati nelle prossime settimane. Un ricco palinsesto che spazierà tra differenti generi musicali e coinvolgerà artisti nazionali ma anche di calibro internazionale.
NESPRESSO APRE UNA NUOVA BOUTIQUE A ROMA Nespresso, leader globale nel settore del caffè porzionato, prosegue il piano di espansione retail in Italia con una nuova apertura nel Lazio: una nuova Boutique a Roma. Situato all’interno del centro commerciale “Gran Roma”, il nuovo corner si inserisce perfettamente nella variegata offerta di negozi della galleria, con uno spazio dedicato a tutti gli amanti del caffè che potranno concedersi una breve e dolce pausa tra un acquisto e l’altro. Posizionata in una zona strategica, la Boutique intercetterà i numerosi visitatori offrendo loro un assaggio dell’esclusiva coffee experience di Nespresso. Grazie alla centralità del punto vendita e alla competenza dei Coffee Specialist, i consumatori avranno la possibilità di essere seguiti nella scelta e nell’acquisto dei loro gusti di caffè preferiti.
Anastacia
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NUOVO STORE A MILANO DI MIRIADE A Milano apre il nuovo concept store di Miriade importante azienda italiana che produce e distribuisce in licenza gli accessori dei brands Rocco Barocco, RB, Valentino di Mario Valentino, Yamamay. Nell’occasione è stata presentata la capsule collection Miriade che dimostra l’evoluzione dell’Azienda e il suo momento di crescita con la volontà di puntare sul proprio brand. Il format retail è esclusivo, contraddistinto da linee essenziali e finiture materiche dai contrasti cromatici netti che lasciano una grande visibilità del prodotto. Il nuovo layout è pensato per un ambiente flessibile, in continuo movimento, utilizzando moduli versatili che permettono di creare percorsi funzionali, orientando la customer experience verso tendenze internazionali.
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TECNOCASA STRINGE UNA PARTNERSHIP CON WIKICASA.IT Il Gruppo Tecnocasa, società leader in Italia ed in Europa nel settore del franchising immobiliare, ha scelto di aumentare la sua presenza online grazie ad una nuova partnership con Wikicasa. it. L’obiettivo del Gruppo è quello di creare ulteriori opportunità alle reti affinché possano beneficiare di vantaggi effettivi derivati dal far parte del sistema. Da sempre attento all’innovazione anche in ambito digitale, Tecnocasa ha scelto di stringere questo accordo di valore proseguendo nella filosofia di rafforzare sempre più la rosa di servizi a disposizione dei suoi affiliati. Wikicasa.it, principale portale immobiliare in Italia riservato ai professionisti del settore per numero di agenzie collegate, annunci gestiti e traffico generato, si è rivelato un partner ideale per lo sviluppo del business delle agenzie immobiliari.
AUGUSTO CONTRACT A FIANCO DEI PIÙ IMPORTANTI PLAYER DELLA RISTORAZIONE Ancora una volta Augusto Contract – foodservice general contractor – azienda di arredamento e primo general contractor specializzato nella realizzazione “chiavi in mano” di locali di ristorazione commerciale è a fianco dei grandi brand del settore. È stato infatti inaugurato giovedì 11 aprile a Milano, in piazza Cordusio, Panino Giusto First Floor, il nuovo spazio dello storico marchio milanese che ha reso grande l’autentico Panino Italiano e per il quale l’azienda di Jesi ha realizzato i banchi, gli elementi di complemento e i rivestimenti a parete dello spazio di 450mq, con una sala di somministrazione di 300mq e 160 posti a sedere. Di grande impatto anche la bottigliera che sovrasta il bancone del bar, a dimostrazione di come l’accostamento mixology-ristorazione sia ormai un trend affermato e che l’azienda marchigiana sta seguendo da vicino, come l’allestimento realizzato durante l’ultima edizione di Identità Golose nell’area Identità Cocktail interamente dedicata al tema miscelazione.
GRUPPO ETHOS ACQUISISCE IL BIRRIFICIO DI COMO
TATA ITALIA APRE NUOVO STORE A MESSINA
Gruppo Ethos ha acquisito il Birrificio di Como, che diventa così parte integrante dell’azienda di ristorazione lombarda. Il Gruppo, guidato dai fratelli Antonio e Beppe Scotti, consolida la propria presenza in Lombardia annoverando tra i propri ristoranti questo importante birrificio, alle porte della città, nel quartiere di Camerlata. Il Birrificio di Como, aperto nel 2004, è un ristorante con birrificio, popolare punto di riferimento per la città di Como. Il locale, con produzione di birra artigianale, era stato precursore di un format esploso negli anni più recenti. Con più di 1.000 posti a sedere, raggiunge oltre 5 milioni di fatturato. Beppe Scotti, amministratore delegato del Gruppo, sottolinea “l’incredibile lavoro svolto dalla famiglia Orsenigo”. Il nome del birrificio sarà mantenuto e il Gruppo lavorerà gradualmente per estendere al Birrificio i propri standard di lavoro e i propri valori aziendali.
Tata italia continua la sua espansione sul territorio nazionale con l’apertura di un nuovo punto vendita a Messina. È Maregrosso shopping center, il primo e attesissimo centro commerciale della città di Messina, con i suoi 13.180 mq di superficie, ad accogliere questa nuova apertura Tata Italia. Lo spazio dello store, progettato in linea con il nuovo concept Tata Italia, si sviluppa su una superficie totale di oltre 300 metri quadrati ed è dedicato alle collezioni donna, uomo e bambino di calzature, borse e accessori. Sale dunque a quota 101 il numero degli store Tata Italia, dei quali 51 diretti e 50 in affiliazione.
NEC HA LANCIATO IL PRIMO PROIETTORE LASER PER CINEMA MODULARE NEC Display Solutions Europe ha annunciato il primo proiettore per cinema che integra una sorgente di luce laser modulare con un corpo di proiezione. Il proiettore NEC NC2402ML utilizza un approccio modulare che consente alle sale cinematografiche di collegare il modulo luce appropriato sulla base della luminosità richiesta. Questa funzionalità è cruciale per adattare i proiettori a seconda della dimensione dello schermo e fa sì che ogni proiettore possa essere impiegato anche negli ambienti più grandi. Il nuovo concetto di luce modulare rappresenta la scelta perfetta per quelle realtà che richiedono flessibilità riguardo all’utilizzo di luminosità ottimale. Il nuovo proiettore per cinema usa la tecnologia RB garantendo immagini nitide e praticamente prive di qualsiasi disuniformità, combinando tutti i vantaggi della tecnologia laser RGB con ridotti costi capex e opex. Le sale cinematografiche possono contenere ulteriormente i costi visto che il NC2402ML può essere utilizzato con la lente di serie del proiettore NEC NC2000.
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ETIHAD AIRWAYS ILLUMINA BURJ KHALIFA A DUBAI Etihad Airways, la compagnia aerea nazionale degli Emirati Arabi Uniti, ha illuminato l’edificio più alto al mondo, l’iconico Burj Khalifa di Dubai, con uno spettacolare show di luci e suoni brandizzati per celebrare la prossima tappa della sua campagna “Choose Well” in occasione dell’inizio dell’Arabian Travel Market. Durante l’evento, la compagnia aerea ha presentato un importante programma di trasformazione della propria Economy Class, a partire dall’ammodernamento e ristrutturazione della cabina dei suoi aeromobili Airbus A320 e A321, con nuovi posti a sedere e intrattenimento in streaming personalizzato, e un concetto di ristorazione Economy completamente nuovo e migliorato su tutti i voli.
Burj Khalifa, Dubai
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APRE A ROMA MiTiroSù Il nuovo punto vendita MiTiroSù, aprirà nel cuore di Roma, nel magnifico Rione Prati. L’idea prende forma nel 2016, in una di quelle giornate di relax che ci si concede per distrarsi dalla routine di tutti i giorni. Siamo mangiatori professionisti di Tiramisù, ma questo fantastico dolce non è valorizzato come dovrebbe esserlo. La rivisitazione del dolce a cura dell’azienda vuole dare nuovo valore a questa meraviglia della nostra tradizione. L’innovazione dietro MiTiroSù è quella di rendere il cliente l’attore principale, dando la possibilità di creare il proprio tiramisù. Il tutto avviene tramite un’attenta e studiata “comanda” che guida il cliente. Mani sapienti poi, porteranno a termine quest’opera golosa.
APERTURA DEL PRIMO MISTORE XIAOMI DEL CENTRO/SUD ITALIA Nuova apertura per MiStore presso il Valmontone Outlet, in provincia di Roma: 190mq dove poter trovare tutti i prodotti dell’Azienda Xiaomi attualmente disponibili in Italia. Xiaomi è una società cinese attiva nella produzione telefonia mobile, tablet, hardware e dispositivi “Smart Home”, che si è guadagnata, dal 2011 con il lancio del primo smartphone economico, molta popolarità nel nostro paese grazie all’ampia varietà dei prodotti offerti ed al loro ottimo rapporto qualità/prezzo. “Il MiStore di Valmontone – dichiara Tomaso Maffioli, AD Promos - è il 5° negozio aperto in Italia a meno di un anno dall’ingresso ufficiale del colosso cinese sul nostro mercato. Siamo quindi molto orgogliosi, non solo di poter ospitare il brand per la prima volta in un Outlet, ma soprattutto perché abbiamo portato Xiaomi in un’area, quella del Centro/Sud Italia, fino ad oggi scoperta”.
ASTRE PLUS INAUGURA UN NUOVO HUB IN CAMPANIA ASTRE Plus, il servizio di trasporto dedicato ai piccoli lotti di ASTRE Italia – parte del network europeo di PMI del trasporto e della logistica – inaugura un nuovo stadio di sviluppo e capillarità sul territorio nazionale, annunciando l’apertura di un nuovo hub presso l’Interporto di Maddaloni. Il polo campano, che servirà 8 regioni del Centro-Sud Italia (ovvero: Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Calabria) per un totale di 39 province, è operativo dal 12 aprile. L’apertura della sede di Maddaloni è stata resa possibile grazie all’apporto concreto di uno dei membri di ASTRE Plus e ASTRE Italia, Serapide Trans, che con i suoi 5.000 mq di magazzino riesce ad offrire un servizio di cross-docking per tutto il network. L’ulteriore progetto di espansione del servizio prevede la realizzazione di un collegamento intermodale tra l’hub di Maddaloni.
CIBIAMO PUNTA SULLA BOTTEGA DEL CAFFE
LAVAZZA LANCIA UN NUOVO FORMAT
Cinque nuove aperture per La Bottega del Caffè nel 2019, con uno sguardo attento all’estero. È questa la linea guida della strategia di Cibiamogroup, società fondata a Sarzana (La Spezia) nel 1992, che gestisce, direttamente e in franchising, format di ristorazione veloce sotto vari brand. Caffè e pizza sono i prodotti identificativi di questo gruppo che per il 2019 si impegna in un’azione dì restyling che coinvolgerà alcuni punti vendita strategici attraverso l’adeguamento alla nuova immagine dei format, studiata a partire dal 2016, in collaborazione con Nadia Olivero, esperta di Psicologia dei Consumi e docente presso l’Università Bicocca di Milano. Per il format La Bottega del Caffè, che punta a un’esperienza a 360 gradi sul caffè italiano, sono in trattativa alcune aperture in centri commerciali di prossima realizzazione nel nostro Paese, che verranno inaugurati tra il 2020 e il 2021.
La società torinese sta tornando sulla scena con un format nuovo che sarà lanciato a livello internazionale. Il nuovo format, a differenza del Flagship store di Milano, non sarà a gestione diretta ma con la formula del franchising. L’obiettivo è di poter raggiungere i 200 punti di vendita a livello internazionale, posizionati in luoghi di grande passaggio: che si tratti di aeroporti, stazioni o quant’altro, è travel retail ma anche snodi cittadini e centri commerciali di standing elevato. Tra le ipotesi allo studio anche quella di proporre ai gestori dei punti di vendita a insegna Caffè di Roma ed Espression di abbracciare questo nuovo concept, mandando definitivamente in soffitta i due vecchi format di caffetterie, di cui sono rimasti attualmente circa una sessantina di punti di vendita soprattutto tra il Medio Oriente e l’Europa. Ma senza fretta questo è il messaggio che la società sta lanciando perché l’obiettivo è quello di ottenere il miglior risultato in termini di concessioni e location.
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NUOVO BURGER KING A MILANO
SMOLL: UNA REALTÀ IN CRESCITA
LUCKIN COFFEE ENTRA A WALL STREET
Non solo centri commerciali e food court. Burger King, l’antagonista «alla griglia» di McDonald’s (per il metodo di cottura dei suoi menù) adorato dai fan ma poco presente rispetto ai rivali punta a crescere con nuove location di quartiere. L’ultima bandierina del gruppo dopo Torino, Ravenna, Capriolo e Orio Center si è posata a Milano, in viale Tibaldi, cerchia esterna dei Navigli, dove ha aperto l’ottavo. L’obiettivo del gruppo guidato da Andrea Valota, general manager per l’Italia, è raddoppiare il numero dei ristoranti entro il 2023, arrivando, con un progetto di crescita quinquennale, alla creazione di una rete di oltre 300 locali rispetto agli attuali 170. Il 50% delle nuove aperture sarà in franchising e Milano Tibaldi rientra nell’ambito del piano da 30 aperture l’anno.
Una partita giocata, avvicinandosi ai centri storici, senza inseguire il richiamo dell’intenso flusso di visitatori dei centri commerciali: per il prossimo futuro, la parola d’ordine di Smoll, catena di prodotti per la pulizia della casa, igiene personale e bellezza che fa capo alla famiglia Meloni di San Marino (associato Crai dal 2016), è essere i “più vicini a casa”. La rete, dopo le due aperture di Rimini e Fano a fine 2018, conta oggi un totale di 30 punti di vendita, di cui ben la metà nelle Marche e il resto tra San Marino, Emilia Romagna e Umbria. Una presenza destinata a crescere grazie a una forte politica di espansione caratterizzata sia da punti di vendita diretti sia in franchising: nel corso dell’anno sarebbero previste sei nuove aperture per un totale di una trentina di nuovi dipendenti.
Luckin Coffee, il concorrente cinese di Starbucks, cerca munizioni a Wall Street per raggiungere il colosso americano in Cina. La startup di Pechino, Luckin Coffee ha depositato il 22 aprile la domanda di ingresso alla borsa di New York con l’ambizione di raccogliere almeno cento milioni di dollari (89,5 mln di euro). Il documento è stato trasmesso alle autorità americane di controllo sulla borsa. L’obiettivo della cinese è di finanziare la sua costosa espansione lampo nel paese del tè che è in piena conversione verso il caffè. La pepita cinese, fondata nel giugno 2017, sempre in deficit (fatturato 2018 a 125 milioni di dollari con una perdita netta di 241 mln) è stata valutata 2,9 miliardi di dollari (2,59 mld di euro) dopo l’ultima levata di fondi effettuata presso Blackrock (che possiede anche il 7% di Starbucks).
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DOMINO’S PIZZA: 300 ASSUNZIONI
EATALY STUPISCE ANCHE A PARIGI
PMI PARTE INTEGRANTE DEL DNA DI AMAZON
Domino’s Pizza annuncia l’apertura di un’imponente campagna di recruiting mirata a circa 300 assunzioni, focalizzata su sei città: Milano, Torino, Modena, Bologna, Genova e Brescia. La campagna di recruitment si colloca all’interno di una strategia più ampia, che vuole accelerare la crescita e far aumentare almeno del 50% il numero dei propri punti vendita nel Nord Italia. La realtà Domino’s Pizza, infatti, è al suo quarto anno di attività e ha già all’attivo 23 punti vendita diretti e in franchising. “Questo sarà un anno decisivo per noi – conferma Alessandro Lazzaroni, CEO di Domino’s Pizza Italia – perché puntiamo a crescere ben oltre il 50%, ampliando la nostra rete di punti vendita nelle città dove siamo già presenti e raggiungendo anche ulteriori città, strategiche per il mercato, dove contiamo di espanderci altrettanto e di continuare a far crescere chi lavora con noi.
Il tempio della gastronomia italiana Eataly è una realtà nel cuore della capitale francese: 2.500 metri quadrati dedicati all’eccellenza gastronomica Made in Italy in rue Sainte-Croix-de-laBretonnerie, 37 (Paris IV ), nel quartiere più chic, il Marais. È il 39° negozio Eataly, e apre in franchising con le Galeries Lafayette. Il progetto è stato avviato nel 2013 e vede finalmente la luce in due edifici collegati da una corte che serviva come luogo di pausa per i dipendenti dell’adiacente Bhv. Sono 4 mila metri quadrati, dei quali 2.500 di superficie di vendita su quattro piani; 450 posti a sedere all’interno e un centinaio in terrazza. Lo spazio è organizzato come nel classico format di Eataly che ruota tutto intorno a una “piazza” centrale, che nel palazzo parigino è inondata di luce proveniente da una alta vetrata.
Le piccole e medie imprese italiane che vendono i propri prodotti su Amazon sono oltre 12.000, di cui 2.000 solo nel 2018 (+20% rispetto al 2017). Tutte queste PMI italiane hanno raggiunto la cifra record di oltre €500 milioni nelle vendite all’estero nel 2018, con una crescita costante di più del 50% anno su anno. Le imprese italiane vendono i loro prodotti soprattutto in Europa e alcune anche in tutto il mondo. Quasi il 50% di tutti i prodotti presenti nei centri di distribuzioni italiani di Amazon sono destinati alle aziende terze che vendono su Amazon e il numero dei venditori che si avvantaggiano dei servizi di logistica di Amazon in Italia è cresciuto di oltre il 35% nel 2018. “Le piccole e medie imprese sono parte integrante del DNA di Amazon e vogliamo sostenerle nel processo di digitalizzazione così come aiutarle a reinvestire sia nella propria attività sia nelle comunità locali attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro”, sostiene Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es.
Alessandro Lazzaroni CEO di Domino’s Pizza Italia
Farinetti - Ansa
Mariangela Marseglia - Amazon
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News Comunicazione. COOP ALLEANZA 3.0: AL VIA “1 PER TUTTI 4 PER TE” Inizia “1 per tutti 4 per te” una nuova forma di ristorno, una restituzione ai soci e al territorio con cui Coop Alleanza 3.0 rilancia i propri valori a partire dalla loro espressione più concreta, i prodotti a marchio Coop: lo fa mettendo al centro le persone, che con le loro scelte contribuiscono a creare valore, per sé stesse e per gli altri. La modalità è semplice: fino al 31 dicembre quando il cliente fa la spesa e sceglie i prodotti a marchio Coop, l’1% di ciò che spende contribuisce a finanziare attività sociali per la comunità e, se è socio, il 4% gli viene restituito come sconto sulla spesa. “1 per tutti 4 per te” sarà attiva negli oltre 400 negozi della Cooperativa, compresi i Corner Salute e i negozi “Amici di casa Coop”. L’iniziativa vuole testimoniare la differenza di una cooperativa di consumatori che ha come obiettivo portare benefici ai suoi soci e alle comunità in cui i soci vivono. Lo strumento con cui farlo è il prodotto Coop essenza dei nostri valori.
INTITOLATA A CARLO E FRANCO MIROGLIO UNA PIAZZA DELLA CITTÀ DI ALBA
FORUM RETAIL ANNUNCIA LA PARTNERSHIP CON CONFIMPRESE
Carlo e Franco Miroglio, che hanno guidato per decenni il Gruppo Miroglio e contribuito in modo significativo alla crescita dell’azienda, hanno ottenuto un importante segno di riconoscenza dalla città di Alba. La Giunta comunale ha infatti deliberato l’intitolazione di una piazza nel centro storico cittadino ai due fratelli, che si sono resi benemeriti della città per le loro attività in campo industriale e sociale. Il Gruppo Miroglio, con oltre 70 anni di storia imprenditoriale, giunto oggi alla quarta generazione, è sempre rimasto fedele alle proprie origini e al patrimonio culturale del suo territorio e ha saputo rinnovare nel tempo questo profondo legame. Un’intitolazione che rappresenta la capacità di raccontare, giorno dopo giorno, una realtà industriale che attraverso migliaia di persone, ognuno con il suo fare e sapere, ha lasciato un segno ed è diventata esempio di sviluppo internazionale.
Forum Retail, l’evento di riferimento del mondo retail organizzato da IKN Italy, nasce da Istituto Internazionale di Ricerca ed è attiva nella creazione di eventi e di progetti di formazione rivolti ai professionisti, annuncia la collaborazione con Confimprese, l’associazione del commercio moderno che rappresenta 35mila punti vendita, 660mila addetti e 152,5 miliardi di fatturato nel 2018. La partnership, ideata in occasione della 19esima edizione di Forum Retail, si basa su un’affinità di visione verso il potenziale di sviluppo dei retailer in Italia in termini di innovazione e capacità di creare sinergie di valore e ha l’obiettivo di aprire un nuovo canale di comunicazione e confronto tra il mondo dell’associazione e il pubblico dell’evento, composto principalmente da retailer di tutti i settori merceologici. Forum Retail si conferma così il più grande touch point per il retail italiano che ogni anno guida il mercato alla scoperta dell’innovazione digitale.
Da sinistra Giuseppe, Marta, Elisa, Franco, Elena Miroglio con sindaco Maurizio Marello
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/ NEWS COMUNICAZIONE /
I BRAND INVESTONO IN JAMES BOND Le riprese sono cominciate in Giamaica lo scorso 29 aprile, l’episodio non ha ancora un titolo ufficiale, ma la saga di James Bond, il numero 25 della serie, con uscita prevista l’8 aprile 2020, ha già messo al lavoro i brand che ruotano intorno alla produzione, si tratti di un classico smoking, un’auto di lusso o un costume da bagno, efficaci comprimari del protagonista Daniel Craig, la più longeva spia al servizio di Sua Maestà. Tra i marchi ufficiali esiste un gruppo storico (Omega per l’orologio, Tom Ford per la moda, ecc) e c’è chi ha imparato a muoversi in parallelo, come l’azienda chic di costumi maschili OB-Orlebar Brown (fa capo a Chanel), il cui marchio di fabbrica è riprodurre foto celebri, come le piscine di Slim Aarons, sui suoi capi da mare. Tra i big delle quattro ruote e del mare sono spuntate Aston Martin, Land Rover e Spirit Yacht. Mentre i drink dovrebbero essere Bollinger e Heineken.
FORD: ON AIR LA PRIMA CAMPAGNA TV FIRMATA DA DLVBBDO È on air “Veramente Ford”, la prima campagna tv firmata Dlvbbdo Roma per il brand americano. Il nuovo format, con creatività e produzione italiane e con possibile estensione agli altri mercati europei, ha l’obiettivo di raccontare la sorprendente offerta sulla gamma Fiesta. Nei diversi soggetti TV, il concept creativo mostra l’incredulità e il successivo compiacimento, che ognuno di noi ha quando scopre di avere più di quanto immaginato. La storia, dai toni decisamente ironici, mette in scena diversi personaggi che compulsivamente azionano o chiedono ad altri di attivare, le caratteristiche tecnologiche presenti a bordo dell’auto. L’idea è stata declinata anche in radio, affissione, stampa, digital e social.
Ford
DE RICA: LA NUOVA CAMPAGNA TV De Rica lancia la nuova campagna tv “De Rica. Conserva valore dal 1963” in esclusiva sulle reti Cairo Communication, La7 e La7d, a partire dal 12 maggio per una campagna di lungo periodo a sancire il rilancio del brand. Il marchio di proprietà del Consorzio Casalasco del Pomodoro è stato oggetto in questi mesi di un profondo restyling ed allargamento assortimentale che lo valorizzerà nel mercato delle conserve vegetali 100% italiane, non solo del segmento pomodoro. La nuova campagna tv prevede, infatti, 3 soggetti per altrettanti prodotti della linea legumi al naturale come simbolo di una dispensa ricca di prodotti 100% Italiani di filiera. Un film dal valore estetico importante che, con un approccio cinematografico, valorizza con eleganza e cura dei dettagli il prodotto. Gli elementi portanti sono quelli della tradizione e della conservazione dei valori, dei ricordi e del gusto attraverso il marchio De Rica. Centinaia di spot, messi in onda con una durata di 30 e 15 secondi, copriranno per oltre il 50% la fascia del prime time raggiungendo oltre 200 milioni di contatti.
De Rica spot
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Il settore della moda è uno dei più dinamici, caratterizzato, però, da un’intrinseca difficoltà nel prevederne i trend futuri vista la variabilità dei gusti dei consumatori
QUANTO VALE IL BUSINESS DEL FASHION L’export è la più grande ricchezza. Nel franchising è uno dei settori più dinamici: un outlook completo delle aperture e della nuova occupazione
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l settore della moda italiana cresce ed è leader in Europa per numero di aziende – un terzo – ma a livello di fatturato è più piccolo delle cugine d’oltralpe, le francesi, che pur essendo di meno hanno un fatturato aggregato pari al 30,3% del totale delle big europee contro il 13,4% delle aziende tricolore. È questa la fotografia scattata da Mediobanca R&S sulla moda. La prima considerazione è che le 163 società italiane che fatturato oltre 100 milioni l’anno hanno visto crescere il giro d’affari del 28,9% dal 2013, a quota 70,4 miliardi. Inoltre sono molto votate all’export (il 60% del fatturato è oltreconfine) e sono generalmente solide: l’incidenza del debito finanziario sui mezzi propri è pari solo al 33,7%. Complessivamente, hanno generato 22 miliardi di valore aggiunto e ormai rappresentano l’1,3% del pil (contro l’1,1% del 2013). In crescita anche gli utili netti, che a livello cumulato 2013-2017 hanno segnato un risultato di 15,8 miliardi, in costante progressione nei cinque anni: solo nel 2017 gli utili medi giornalieri per azienda sono stati pari a 63 mila euro, contro una media di 38 mila nel 2013. QUANTO VALE IL SETTORE DELLA MODA E QUANTO PESA SUL PIL ITALIANO
Il fatturato aggregato del settore della moda in Italia vale circa 22 miliardi di euro, ovvero l’1,3% del Pil del 2017. Questo fatturato deriva principalmente dal comparto abbigliamento che ammonta al 40,5%, seguito dalla pelletteria per il 20,9% e dall’occhialeria per il 16,2%.
LE CARATTERISTICHE DEL SETTORE
Il settore della moda è uno dei più dinamici, caratterizzato da un’intrinseca difficoltà nel prevederne i trend futuri vista la variabilità dei gusti dei consumatori. Un’errata previsione può comportare non pochi danni al bilancio delle imprese, basta pensare ad una tardiva reazione del pubblico che può comportare un rigetto da parte del mercato. In Italia le imprese che hanno un fatturato superiore ai 100 milioni sono 163, questo viene riportato dall’area studi Mediobanca nel febbraio 2019, bisogna però precisare che, come in altri settori, le eccellenze italiane sono spesso prede di acquisizioni estere. Dei 22 miliardi di euro di fatturato del settore moda italiano, il 34% è stato prodotto da società che nonostante operino in Italia, sono sotto la direzione e il coordinamento di gruppo esteri. In particolare quando parliamo di moda non possiamo non parlare di Francia: delle 163 imprese citate ben 26 sono sotto il di-
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retto controllo francese. Solo LVMH e Kering, entrambe grandissime holding con sede a Parigi, detengono insieme il 9% del fatturato italiano. Troviamo infatti nella partecipazioni di LVMH imprese come Bulgari, Fendi, Loro Piana e Acqua di Parma, invece troviamo in Kering nomi come Gucci, Brioni, Pomellato e Bottega Veneta.
L’EXPORT: FONTE DI RICCHEZZA
L’export è la più grande ricchezza del settore moda. I prodotti italiani sono molto apprezzati soprattutto in Asia, una dipendenza che può governare il mercato. La variazione dell’export aggregato dal 2013-2017 è del +22,9%, secondo i dati riportati dall’indagine di Mediobanca del 13
LE TOP 15 DELLA MODA ITALIANA In Europa sono presenti ben 43 gruppi nel settore moda con fatturato superiore ai 900 milioni di questi 15 (ovvero il 34,9%) sono italiani, in ordine di fatturato abbiamo: Luxottica Group: a fine 2017 possedeva 8.913 negozi in tutto il mondo di cui 7.102 di proprietà e 1.811 in franchising. Nell’ottobre 2018, dalla combinazione con la francese Essilor, è nata la nuova holding EssilorLuxottica (con sede in Francia, quotata), il cui pacchetto di maggioranza fa capo alla famiglia Del Vecchio. Prada: dispone di 659 negozi di cui il 91% all’estero. Quotata a Hong Kong, gli azio-
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nisti di controllo sono Patrizio Bertelli e la famiglia Prada. Giorgio Armani: fondata nel 1975 da Giorgio Armani e Sergio Galeotti produce abbigliamento e accessori. Ha 524 punti vendita di cui il 78% al di fuori dell’Europa. La proprietà è di Giorgio Armani. Calzedonia Holding: fondata nel 1986 da Sandro Veronesi, ha 4.454 negozi monomarca in 50 Paesi (1.530 a gestione diretta), di cui 2.758 all’estero. La proprietà fa capo alla famiglia Veronesi. Max Mara Fashion Group: fondata nel 1951 da Achille Maramotti, la distribuzione avviene attraverso 2.500 punti vendita gestiti direttamente e in franchising, di cui il 71%
febbraio 2019 per ogni 10 euro di fatturato 6 euro provengono dall’estero. FASHION FRANCHISING: OUTLOOK DELLE APERTURE E NUOVA OCCUPAZIONE
Da Inticom (Yamamay e Carpisa) sono in arrivo 28 nuovi punti vendita in tutte le regioni d’Ita-
all’estero. La proprietà fa capo alla famiglia Maramotti. Otb: Renzo Rosso creò il brand Diesel nel 1978, fondando l’omonima società nel 1985. Nel 2002 la Only The Brave s.r.l. (poi Otb) ne prese il controllo. La proprietà è della famiglia Rosso. Salvatore Ferragamo: fondata nel 1927 da Salvatore Ferragamo, dispone di 685 punti vendita (75% fuori Europa), di cui 410 gestiti direttamente. Quotata a Milano, l’azionista di maggioranza è la famiglia Ferragamo. D&G: nel 1982, a Milano, Domenico Dolce e Stefano Gabbana aprirono il loro studio stilistico. I punti di vendita monomarca sono oggi 345 (oltre il 90% all’estero), di cui 182 diretti e 163 indiretti e in franchising. Dispone inoltre di 30 outlet gestiti direttamente. La proprietà è equamente divisa fra i due stilisti. Valentino: nel 1960 fu fondata da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti. È presente in 100 Paesi con 186 negozi a gestione diretta. La proprietà è della Mfi Luxury s.r.l. facente capo alla Mayhoola for Investments. Moncler: fondata nel 1952 dagli artigiani di montagna René Ramillon e André Vincent a Monestier de Clermont. Ha 201 negozi monomarca a gestione diretta e 59 punti di vendita monomarca gestiti da terzi e spazi in punti vendita multimarca. Quotata a Milano, il principale azionista è la Ruffini Partecipazioni s.r.l. facente capo a Remo Ruffini. Ermenegildo Zegna Holditalia: la società trae origine dall’attività artigianale nel settore tessile intrapresa da Angelo Zegna a Trivero (Bi) alla fine del 1800. Ha 504 punti di vendita (93% all’estero) di cui 272 di proprietà, 57 in franchising e 175 corners presso esercizi commerciali di terzi. La proprietà fa capo alle famiglie Zegna. Safilo Group: l’attività di produzione di lenti
lia a marchio Yamamay. La media degli assunti è di 5 persone, che possono aumentare in base alla metratura e al fatturato. Il totale è di 140 addetti. Molte le novità per il 2019: Linea Privè sia in Italia sia all’estero, una spinta nel digitale da .com ai portali per le vendite d’impulso; il nuovo format Y Cordusio. Per il brand Carpisa il gruppo
e montature fu avviata dai fratelli Frescura e Angelo Lozza nel 1878 a Calalzo di Cadore (Bl) e nel 1934 l’attività venne acquisita dalla Safilo della famiglia Tabacchi. La rete distributiva si avvale, oltre che di proprie filiali e centri di assistenza, di agenti e concessionari distributori esclusivisti indipendenti che riforniscono circa 100mila punti di vendita in circa 130 Paesi. Quotata a Milano, il principale azionista, a partire dal 2009, è l’olandese Hal Holding N.V., attraverso la Multibrands Italy B.V. Lir: le origini del Gruppo risalgono al 1992 quando Mario Moretti Polegato fondò la Geox a Biadene di Montebelluna (Tv). Dispone di circa 10mila punti vendita multimarca e 1.095 negozi monomarca (di cui il 72% all’estero). Lir è una holding di partecipazioni interamente posseduta dalla famiglia Moretti Polegato, azionista di maggioranza di Geox, quotata a Milano. Benetton Group: le origini del Gruppo risalgono al 1965 quando Luciano Benetton decise di rimodernare il classico maglione di lana (allora disponibile nei soli colori base) proponendolo in diversi colori e a prezzi ridotti e fondò con i fratelli la Maglificio di Ponzano Veneto dei F.lli Benetton (poi Benetton). Ha una rete commerciale di circa 5.000 negozi in tutto il mondo. La proprietà è di Edizione s.r.l., holding delle famiglie Benetton. Tod’s: le origini dell’attività industriale risalgono ai primi del ‘900, quando Filippo Della Valle avviò una piccola produzione di pantofole. La rete di vendita si avvale di 285 negozi a gestione diretta (di cui il 45% in Cina) e 122 in franchising, oltre a punti vendita indipendenti multimarca. Quotata in Borsa italiana, il principale azionista è Diego Della Valle.
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Inticom prevede 31 aperture nelle seguenti regioni: Piemonte, Toscana, Calabria, Lazio, Sicilia, Lombardia, Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Veneto, Trentino Alto Adige. Per Carpisa Go le aperture saranno 3 in Lombardia, Lazio, Sicilia. Il personale per ciascuno negozio è pari a 4,5 risorse per un investimento di 140 nuove risorse. La novità è Cyao Store, un innovativo format retail che coinvolge due delle sue controllate, Carpisa e Yamamay, per la prima volta insieme all’interno dello stesso negozio. Lovable apre 12 nuovi punti vendita con 4 addetti ciascuno per un totale di 48. Lombardia, Piemonte, Emilia Ro-
CASE HISTORY: IL FUTURO DEL FASHION PASSA DALLA DIGITAL TRANSFORMATION
Anche o forse soprattutto nel mondo del fashion, il consumatore di oggi cerca un’esperienza di relazione: è attratto e affascinato dai marchi che raccontano una storia. Da un lato, conoscere i clienti e coinvolgerli in modo personale diventa un prerequisito per il successo di vendita; dall’altro, il digitale influenza il modo in cui gli utenti interagiscono con la marca, anche offline. Per interpretare il cambiamento e intercettare le nuove abitudini, Borbonese – storico
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brand del lusso Made in Italy - ha intrapreso un processo di trasformazione digitale, in collaborazione con Dominodisplay e Samsung, che rinnova il paradigma della comunicazione nel punto vendita. Per la maison torinese il 2019 ha segnato l’inizio di un nuovo percorso che, partendo dal brand, passando per le collezioni e arrivando al retail, punta sulla digitalizzazione per una strategia finalizzata alla conquista di un mercato più giovane attraverso soluzioni innovative nel prodotto e nella comunicazione. La griffe, nata nel 1910 e famosa per la sua stampa Op (occhio di pernice) e per i prodotti che esprimono classe ed eleganza tra cui in primis borse e foulard, sta attuando un innovativo piano di rilancio per conferire al marchio contraddistinto da un forte heritage un nuovo appeal capace di parlare il linguaggio dei giovani ed essere in sintonia anche con i millenial. “Gli utenti, abituati alla ricerche sul web, si aspettano di ricevere contenuti significativi per le proprie esigenze”, commenta Marcello Lamperti, general manager e managing partner di Dominodisplay, “Nella trasformazione digitale del retail oggi in atto, il concetto di omnicanalità
magna e Sicilia le regioni di sbarco. Al via il progetto Pilot sui negozi di Milano, Parma e Napoli che prevede nuovi arredi e spazi più grandi. Dal marchio Levi’s arriveranno 10 nuovi punti vendita con 6 addetti alla vendita, 60 totali. Le regioni di approdo Piemonte, Campania, Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria. Lo storico gruppo del denim prevede l’implementazione omnichannel su tutti i negozi. Il nuovo concept Levi’s sarà testato per la prima volta a livello globale nel negozio di Milano in via Orefici. Il gruppo pugliese Primadonna ha messo a budget 30 negozi con 6 addetti, 180 a livello generale. Lom-
bardia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia le regioni di approdo. Camomilla Italia prevede tra le 10 e le 12 aperture nelle seguenti regioni: Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Marche. Gli addetti impiegati sono da 3 a 5, per un totale di circa 45 persone. Il gruppo campano punta al settore travel, dove ha già una copertura del 10% della rete. Imminente l’apertura all’aeroporto di Venezia in una zona gold Air side. Il piano industriale del prossimo triennio di Miniconf prevede per il marchio iDO 30-40 nuovi punti vendita tra il 2019 e il 2021, quindi per il 2019 tra le 8 le 14 aperture. Il
è fondamentale per comprendere il cliente e per lo sviluppo di una strategia vincente. Il negozio fisico oggi ha la possibilità di giocare un ruolo centrale nella customer journey”. Lo conferma Alessandro Pescara, amministratore delegato di Borbonese. Il progetto, che si traduce nell’implementazione di soluzioni tecnologiche multimediali firmate Samsung presso i negozi, parte dalla nuova boutique di Parigi. L’indirizzo è quello prestigioso di rue Boissy d’Anglas, cuore dello shopping internazionale. Gli interni dello store hanno arredi industrial-chic, abbinati a marmo travertino, cemento e ferro battuto. Il tratto è lussuosamente minimal, esaltato dal pavimento ricoperto da soffice moquette maculata con il celebre occhio di pernice. Il tutto con il tocco digital di 1 videowall lineare della lunghezza totale di 6 m dove vengono trasmessi non stop video e immagini che raccontano l’essenza di Borbonese nella sua nuova veste. “Sui monitor programmiamo lo streaming video dei nostri eventi, oltre a diffondere contenuti istituzionali”, spiega Alessandro Pescara. “Insieme al nostro partner tecnologico Dominodisplay abbia-
mo progettato questa installazione digital signage per offrire ai clienti un’esperienza comunicativa coinvolgente”. Più finalizzato all’engagement il progetto messo a punto per il flagship store di Milano, dove per due mesi le vetrine sono state animate da 3 ledwall da 150x200. “Stiamo raccogliendo i feedback di queste prime implementazioni tecnologiche in termini di visite negli store e incremento di vendite, per modularle successivamente negli altri monomarca che verranno presto sottoposti a un refurbishment in linea con l’inedito concept parigino”, aggiunge Pescara annunciando che entro fine 2019 sono già in programma due new opening in linea con l’espansione internazionale che punta su Cina e Giappone. Per il prossimo futuro Borbonese prevede di proseguire nel processo di digitalizzazione affidandosi alla consulenza specializzata di Dominodisplay per un retail sempre più incentrato sul consumatore e sulle sue necessità, con l’installazione di camerini virtuali, soluzioni in ambito digital signage e ledwall in tutti i punti vendita, per fornire ai consumatori un’esperienza sempre più interattiva, emozionale e ricca di contenuti.
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personale varia da 3 a 6 addetti a seconda delle metrature. Si può prevedere una media di 45 assunti. Quanto al brand Sarabanda è in arrivo un flagship store nelle principali città italiane tra cui Milano. Il gruppo toscano punta per quest’anno decisamente sul digital e sulla multicanalità, che da sempre rappresenta una scelta distributiva strategica. La multinazionale svizzera del fast fashion Tally Weijl ha in programma 15 punti vendita, principalmente in franchising con una media di 5 persone, 75 in totale. Le regioni in cui si concentrerà l’espansione saranno Puglia, Emilia Romagna e Triveneto. Si prevede, inoltre, l’apertura, soprattutto all’estero, di diversi pop-up store caratterizzati da un concept touch & feel più giovane con decorazioni accattivanti e stencil sulle pareti. Per la francese Kiabi il focus è concentrato in Campania con l’apertura di un punto vendita e 25 addetti.
apre 12 store di grandi dimensioni (1500 mq) e 8 addetti alla vendita, 96 totali in tutta Italia. Ottima l’espansione di Morellato che sbarcherà in tutta Italia con 30 nuovi punti vendita e 5 neoassunti, 150 in totale. Da Scarpe & Scarpe sono in arrivo 10 nuovi store in Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Campania con 12 addetti ciascuno per un totale di 120 assunti. Di recente il gruppo ha aperto a Quartu Sant’Elena (Ca) il primo punto vendita S&S Smart, un nuovo format che si propone di coprire bacini di completamento con superfici minori di circa 700 mq. Velasca, nata nel 2013 dall’idea dei due co-fondatori Enrico Casati e Jacopo Sebastio di vendere la calzatura marchigiana direttamente online, è approdata anche al mercato fisico e quest’anno apre 3 punti vendita con 6 addetti in totale in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna.
IL SETTORE DELLE CALZATURE
Nella gioielleria Stroili Oro, alfiere della ‘gioielleria a portata di mano’, apre 15 nuovi negozi prevalentemente al Sud. Impiegherà 4 persone a singolo punto vendita per un totale di 50. I dati sono presi dall’Osservatorio annuale Confimprese 2019.
Passando alle calzature sono 41 i negozi che Bata ha messo in programma con i due marchi Bata e Athletes World. La media di addetti è di 3,5 a punto vendita, 143 in totale. L’obiettivo per quest’anno è una forte concentrazione sull’e-commerce, da febbraio partirà una nuova piattaforma. Pittarosso
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GLI ACCESSORI: LE GIOIELLERIE
Aeroporto di Capodichino
Femminilità, dinamismo e continua evoluzione sono le parole chiave che contraddistinguono da sempre la brand value dell’azienda
CAMOMILLA: 40 ANNI DI STORIA Intervista a Mario Pierro, Amministratore Unico dell’azienda: “entrare nell’universo del franchising, permette di mettersi in proprio velocemente senza grandi investimenti e con pochi rischi relativamente per esempio all’invenduto”
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Mario Pierro
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ato nel 1974 dall’intuito di un imprenditore napoletano, il brand Camomilla Italia conta oggi oltre 40 anni di storia e circa 220 punti vendita in tutta Italia. In queste 4 decadi l’azienda è stata in grado di essere sempre al passo con le evoluzioni del mercato rinnovandosi ogni giorno. Femminilità, dinamismo e continua evoluzione sono le parole chiave che contraddistinguono da sempre la brand value dell’azienda, valori che si riflettono anche sulla Donna Camomilla Italia, una donna consapevole del proprio essere sempre alla ricerca di nuove tendenze, dal carattere tenace e attenta ai dettagli più glam che possano valorizzarla al meglio. Ma la moda si sa oggi non è fatta più solo da glamour e scintillio, ma soprattutto di numeri e questi numeri, vincenti, Camomilla Italia li ha tutti. Eccone alcuni: a. 77.000.000 il giro d’affari; b. 50% della produzione Made in Italy; c. 2.500.000 di capi venduti l’anno. “Numeri possibili questi solo se si ha una visone ben chiara di chi si è e quale deve essere la strada da percorrere per il futuro”. A parlare è Mario Pierro, Amministratore Unico dell’azienda. “Una strategia visionaria dunque è la base per la definizione di progetti futuri e Camomilla Italia punta su carte vincenti: Innovazione e Sviluppo”.
proprie, ispirando e lasciandosi ispirare. Attraverso l’abbigliamento le persone comunicano la propria identità, il ruolo che giocano all’interno della società. La moda è soprattutto un mezzo di comunicazione che tuttavia viene utilizzato principalmente dalle donne, nonostante negli ultimi tempi l’uomo sia diventato più sensibile e attento all’argomento. Condivido a pieno un’intervista che lessi, in cui la donna veniva paragonata al pantone dei colori, quindi poliedrica e versatile mentre l’uomo al semplice bianco e nero. Paragone che enfatizza ancor di più quanto la donna sia attenta e padrona di una serie di informazioni circa il settore moda, che all’uomo sfuggono e che il più delle volte si riducono ad essere una mera scelta fra l’indossare una t-shirt o una camicia”. Quali sono le vostre politiche di marketing per contrastare i vostri competitors?
“La necessità è quella senz’altro di individuare delle strategie da seguire e avere una chiara pianificazione delle politiche da attuare nel lungo periodo. Tuttavia la differenza la fa la capacità e l’elasticità di un’azienda di adeguare e nel caso modificare in corso d’opera, le strategie poste in atto, qualora le esigenze di mercato generali e più nello specifico le esigenze del mercato a cui noi ci rivolgiamo, dovessero cambiare. Imprescindibile è sicuramente la conoscenza della nostra cliente, sapere da dove viene, a che generazione appartiene, la propria capacità di spesa, informazioni che ci permettono di adottare una strategia di fidelizzazione vincente
Che posto occupa l’abbigliamento femminile nell’intero comparto moda?
“La donna ricopre un ruolo di primaria importanza nel comparto moda, in quanto da sempre più attenta a importare le tendenze del momento, a farle
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C.C. la Cartiera
e di conseguenza sviluppare un’elevata Customer Retention. Oggi come non mai, data la crescente competizione a livello globale, la nostra necessità è quella di possedere una buona cultura del prodotto, che unita ad una scelta accurata di materie prime e ad una buona manifattura, sicuramente ci garantiscono una posizione di vantaggio competitivo”. Perchè la scelta del franchising?
“I franchising sono una tra le realtà commerciali che meglio hanno saputo arginare gli effetti della crisi economica degli ultimi anni. Sempre più persone decidono di ricorrere a questa formula commerciale come alternativa ad un’attività imprenditoriale indipendente. Il progetto franchising di Camomilla Italia è nato nel 1997 con la volontà di insediarsi maggiormente sul territorio nazionale, avvicinandoci a zone ancora da noi inesplorate. Ad oggi, la nostra azienda è presente sul territorio con circa 120 punti vendita diretti e 100 franchising. Pensiamo che spingere l’apertura di punti vendita franchising, affidando il nostro marchio a piccoli e medi imprenditori per l’apertura di un loro negozio, possa far crescere ulteriormente la notorietà del brand”.
bandiera del Made in Italy. Entrare nell’universo del franchising, permette di mettersi in proprio velocemente senza grandi investimenti e con pochi rischi relativamente per esempio all’invenduto. Tutti gli ipotetici difetti e falle di mercato sono infatti abbattuti dal know how aziendale, riducendo quindi i rischi di perdita per se stesso e automaticamente per il potenziale affiliato. In merito alle caratteristiche dei nostri affiliati, lavoriamo su diversi profili. Quindi l’imprenditore che vuole diversificare e vuole investire, decidendo di aprire un negozio Camomilla Italia. Una donna che nasce come cliente e che diventa pertanto ambasciatrice del brand, decidendo di rimettersi in gioco nel mondo del lavoro o investire anche per il futuro dei propri figli. In ultimo, altro possibile affiliato lo possiamo ritrovare anche all’interno della nostra azienda, quindi persone che continuano a mantenere la loro posizione in Camomilla Italia, ma che si vogliono confrontare con quello che è il ruolo imprenditoriale, intravedendo nella possibilità di aprire uno store l’opportunità di raggiugere obiettivi economici importanti”.
Quali sono gli obiettivi in termini di aperture e di espansione del brand?
“In termini di nuove aperture, miriamo dapprima ad un riposizionamento delle location già esistenti, con un layout più fresco, più nuovo, più in linea con le esigenze delle nostre clienti, con il nostro prodotto e con il nostro stile. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza di accoglienza totale in cui lo shopping si trasforma in qualcosa di piacevole e rilassante. Tutti aspetti che ci pongono in una posizione di vantaggio competitivo e che ci permettono poi di portare avanti anche un progetto di espansione e di crescita che attualmente prevede di aprire circa 10 store nel primo semestre del 2019 e altri 10 nel semestre successivo”. Perché affiliarsi a Camomilla Italia e quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati?
“Perché affiliarsi a Camomilla Italia? La risposta è nel nostro background, nella storicità di questo brand, parliamo di un’azienda che conta oltre 40 anni di storia, che è presente sul mercato italiano con circa 220 punti vendita e con una famiglia consolidata di oltre 500 dipendenti che porta alta la
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Un progetto trasversale che si rivolge sia a chi desidera mettersi in proprio, sia a chi desidera fare un investimento
L’ACCESSORIO GIUSTO PER COMPLETARE IL LOOK Intervista a Vincenzo Cambareri, fondatore del brand: “la formula del franchising è uno dei nostri maggiori punti di forza e quello su cui vogliamo puntare per il futuro”
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el 2005, a Modena, viene inaugurato il primo store Stellazeta. Tre le categorie principali di prodotto: il core è costituito dalla bigiotteria, ma sempre più importanza stanno assumendo accessori e fermacapelli, forti anche dell’aggiunta, nel 2011, della linea Stellinaz per le più piccole. “Per completare l’offerta – afferma Vincenzo Cambareri, fondatore del brand – abbiamo anche un’ampia gamma di gadget e piercing”. Il focus di Stellazeta è soddisfare il gusto di un target femminile molto ampio, garantendo sempre prezzi accessibili a tutti. L’iniziale esperienza di negozio, unita a un attento studio delle tendenze, ha permesso al brand di consolidare la propria presenza su tutto il territorio: oggi, Stellazeta conta oltre 70 stores in Italia e circa 200 dipendenti.
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Che peso ha dal punto di vista economico il settore degli accessori nell’intero comparto Fashion?
“Il mondo Stellazeta è accessorio a 360°, il nostro obiettivo è proprio quello di fornire al cliente una gamma il più possibile completa per poter completare il proprio look. Da parte nostra possiamo dire che la sfida per noi è proprio quella di indovinare i gusti del momento nel Fashion in modo da poter sempre proporre l’accessorio giusto per completare il look e vediamo che c’è grande interesse in questo mondo: un outfit non può considerarsi completo senza i suoi dettagli”. Quali sono te tendenza dell’estate e quali i prodotti maggiormente richiesti dal mercato?
“Questa Primavera-Estate abbiamo notato un’im-
Quale è il profilo del vostro affiliato tipo?
“È un profilo che ami il mondo del Retail e in particolare quello degli accessori moda, e che abbia voglia di farsi guidare in questo contesto particolarmente interessante. Il nostro è un progetto trasversale che si rivolge sia a chi desidera mettersi in proprio e trovare una redditizia soluzione di autoimpiego, sia a chi desidera fare un investimento senza dover essere coinvolto nell’operatività quotidiana del punto vendita”. Vincenzo Cambareri
pennata di interesse nei confronti dei prodotti più colorati e “giocosi”, in primis borse e accessori glitterati ma soprattutto unicorni: stampati sugli zainetti, come ciondoli di collane, vistosi fermagli, la richiesta è veramente altissima. Si conferma e si rafforza la tendenza già osservata questo inverno dell’interesse, da parte soprattutto delle clienti più attente ai trend lanciati sui social network, verso cerchietti imbottiti, importanti e orecchini a cerchio, di tutte le misure”. Che importanza ha il franchising per il vostro brand?
“La formula del franchising è uno dei nostri maggiori punti di forza e quello su cui vogliamo puntare per il futuro; è ciò che ci ha permesso di essere presenti capillarmente su tutto il territorio italiano, anche laddove non avevamo inizialmente pensato di arrivare. Con i nostri affiliati è un do ut des: loro si affidano alla nostra competenza consolidata negli anni e allo stesso tempo ci permettono di rafforzare sempre di più il brand, la nostra presenza e il nome Stellazeta”.
Perché un potenziale affiliato dovrebbe scegliere proprio il vostro brand?
“Perché nel nostro settore siamo l’azienda italiana leader, perché negli anni abbiamo dimostrato che con la nostra esperienza siamo riusciti a crescere ottenendo risultati tangibili, peraltro all’interno di un mercato e di un settore molto competitivi. Un potenziale affiliato dovrebbe sceglierci anche per il supporto, il know how e l’esperienza che forniamo. Tutte caratteristiche che permettono di ridurre notevolmente il margine di errore e il rischio imprenditoriale. Altri motivi, più pratici e operativi, includono: fornitura di merce in conto vendita, i nostri software gestionali, che permettono di monitorare e ottimizzare gli stock per incrementare i volumi di vendita, oltre a una gamma completa di strumenti di visual merchandising e di marketing: in pratica, ogni questione relativa alla gestione del punto vendita è adeguatamente supportata e seguita”.
Come è costituita la vostra rete. Quanti punti vendita sia affiliati che diretti. Quali progetti per il futuro?
“Attualmente la nostra rete è costituita da oltre 70 punti vendita, al 50% negozi diretti, al 50% da franchisee, in questi giorni abbiamo inaugurato a Napoli, nel nuovo Centro Commerciale La Birreria, un nuovo punto vendita in affiliazione. È importante per noi continuare a consolidare la nostra presenza sul territorio nazionale, incrementando le aperture in franchising inoltre siamo prossimi a esportare la nostra formula anche all’estero”.
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Non solo calcio ma linee per il tempo libero, per il fitness, oltre ad articoli dedicati ai principali sport di squadra, comprese le calzature
LEGEA: AL CENTRO DEL BUSINESS LO SPORT Intervista a Alessio Mancini, franchising manager del brand: “il nostro è un franchising che propone un progetto atipico che, oltre alla vendita al dettaglio, amplia il raggio di azione a tutto il mondo associazionistico sportivo”
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egea è una realtà consolidata nel settore del retail di articoli sportivi. Nata negli anni Novanta, oggi è una S.p.A. che ha all’attivo numerose sponsorizzazioni soprattutto nel mondo del calcio, come quella della nazionale del Montenegro e quella di Gibilterra, l’US. Città di Palermo, Livorno Calcio, Cosenza Calcio, Reggina. Ma non bisogna credere che Legea sia solo calcio: oggi si producono linee per il tempo libero, per il fitness,
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oltre ad articoli dedicati ai principali sport di squadra. Anche la gamma calzature si è ampliata in maniera considerevole. Abbiamo intervistato Alessio Mancini, franchising manager del brand. Tutto ruota intorno allo sport. Specializzarsi in un settore è una chiave vincente?
“Oggi è diventato fondamentale specializzarsi. Il cliente si fida dell’“eccellenza”: una testimonianza
co il vostro brand per l’intero settore?
“Perché contribuisce al rafforzamento del brand. Dodici anni fa abbiamo seguito la scia della maggior parte delle imprese che hanno fatto franchising, proponendo però un progetto atipico che, oltre alla vendita al dettaglio, amplia il raggio di azione a tutto il mondo associazionistico sportivo. Quasi un terzo del nostro fatturato proviene dai punti vendita affiliati”. Qual è il profilo del vostro affiliato tipo?
Alessio Mancini
di ciò è la nascita di molte start-up che limitano sempre più la vendita a pochi prodotti o addirittura a un unico articolo proposto in diverse varianti. Ma sempre con dei limiti. Noi per esempio abbiamo optato per una formula al 100% sportiva, ma abbiamo dovuto lavorare molto per toglierci da dosso il cliché del brand “solo per il calcio”, ampliando la produzione a settori ad esso lontani, come il leisurewear e la linea donna”.
“È una persona dinamica con ottime capacità comunicative e una forte passione per lo sport. Ci fa molto piacere vedere molte donne che si affacciano in questo settore che per anni è stato principalmente maschile. La voglia di rivalsa è una potente benzina”. Progetti futuri?
“Con l’accordo sottoscritto con la FIGC per la sponsorizzazione tecnica della Associazione Italiana Arbitri, a partire dal primo luglio 2019, il brand Legea sarà presente su tutti i campi di calcio dalla serie A alla terza categoria, e ciò incrementerà la visibilità e il suo awareness”.
Cosa significa per voi internazionalizzazione e quali sono stati i modelli operativi più efficaci per realizzarla?
“Per noi è stato un passo obbligato e abbastanza naturale. Un prodotto sportivo dalla linea italiana fa molta gola. Il prezzo accattivante dei nostri articoli fa il resto”. Quanto è importante per lo sviluppo di un brand come il vostro una politica di marketing sia a livello nazionale che internazionale.
“È molto importante. Per un’azienda di abbigliamento sportivo come la nostra, la principale forma di visibilità è legata alla sponsorizzazione tecnica di squadre e rappresentative professionistiche. Siamo molto attenti alla scelta delle Società o Club da sponsorizzare, sia a livello nazionale che internazionale. Ad onor di cronaca Legea fu l’unico brand italiano a essere presente ai mondiali del Sudafrica 2010, vestendo la Corea del nord”. Perché si è scelto di sviluppare il marchio in franchising e che peso ha dal punto di vista economi-
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Un team di vendita formato da vere e proprie consulenti di bellezza in grado di consigliare l’uomo e la donna
LOVABLE: INTIMO PERFETTO Intervista a Sonia Fontana, Sales Director Retail & DTC: “La nostra proposta è calibrata per assicurare ai franchisee un business sostenibile e longevo, grazie a condizioni contrattuali che consentono di limitare il rischio economico e a un supporto a 360 gradi”
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anes Italy, proprietaria del marchio Lovable, è parte del Gruppo HanesBrands Inc., primo player mondiale nel settore del basic apparel quotato al NYSE, con circa 65.300 dipendenti in più di 40 Paesi. HanesBrands vanta marchi leader nelle categorie innerwear (abbigliamento intimo e da casa) e activewear (abbigliamento sportivo), tra cui Hanes, Playtex, Wonderbra, Lovable, DIM e Champion. Hanes Italy, business unit per l’innerwear, ha sede a Bergamo – cuore dell’R&D aziendale – opera su scala nazionale attraverso tutti i principali canali di vendita. La marca di punta è Lovable, che dal 1962 ha contribuito in maniera significativa a innovare l’industria dell’intimo ita-
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liano. “Lovable è un brand solido – afferma Sonia Fontana, Sales Director Retail & DTC – e in crescita costante, forte della leadership nella vendita al dettaglio multimarca e del successo della catena monomarca, che attualmente conta 129 punti vendita in tutto il Paese”. Un progetto che vede al centro del business la lingerie e corsetteria. Ma è davvero un business? Perché focalizzarsi solo su un determinato comparto della moda?
“Il mercato dell’intimo in Italia ha un valore di 1,8 Miliardi di Euro ed è, quindi, molto rilevante. L’intimo non è un semplice capo di abbigliamento. È la prima cosa che indossiamo, che sta a contatto
Sonia Fontana
con la pelle, ha quindi un ruolo fondamentale nella quotidianità di ogni uomo e donna. Nessuna persona è uguale alle altre e Lovable vuole valorizzare l’unicità di ognuno proprio con l’intimo giusto. Per questo motivo, il nostro team di vendita è formato da vere e proprie consulenti di bellezza in grado di consigliare ad ogni uomo e donna l’intimo perfetto. Grazie alla sua profonda expertise, Lovable ha esteso la promessa di alta vestibilità, stile e qualità anche ad altre categorie di prodotto: intimo, pigiami/abbigliamento da casa, costumi/abbigliamento da spiaggia, collant, calze e maglieria sia per la Donna che per l’Uomo con la linea LVB”. Chi acquista di più i vostri prodotti l’uomo o la donna. Perché? Che differenza c’è di mercato?
“Il mercato di intimo femminile è fisiologicamente più grande di quello maschile, Lovable vanta un numero di consumatrici maggiore rispetto agli uomini anche grazie alla lunga tradizione. La linea uomo LVB, lanciata nel 2014, è già consolidata e ha performance di crescita a doppia cifra anno su anno”.
Che peso ha il franchising sul vostro brand? È una scelta vantaggiosa?
“Ad oggi, i punti vendita Lovable monomarca gestiti tramite la formula del franchising rappresentano il 42% del totale (54 negozi in affiliazione vs. 75 store di proprietà diretta). La nostra proposta è calibrata per assicurare ai franchisee un business sostenibile e longevo, grazie a condizioni contrattuali che consentono di limitare il rischio economico e a un supporto a 360 gradi, garantito
dall’azienda per favorire una crescita costante del negozio. Durante tutto il percorso di affiliazione a Lovable, il partner beneficia di un affiancamento costante. Sia nella fase iniziale, in cui l’Azienda garantisce consulenza nella ricerca della location, un progetto chiavi in mano, un’agevolazione personalizzata nell’investimento iniziale e il supporto operativo per la fase di startup, sia dopo l’avvio del negozio, attraverso un’assistenza ad hoc su specifiche esigenze riscontrate dagli affiliati nel tempo. Questo, grazie a un programma di formazione molto articolato ed esaustivo, erogato da uno staff di 14 professionisti di grande esperienza nel settore a disposizione degli affiliati sul territorio. I franchisee beneficiano, inoltre, di importanti sinergie anche in termini di comunicazione, marketing e di visual merchandising con un grado elevato di personalizzazione. Importante leva consolidata negli anni, è il Club Lovable, un programma avanzato di CRM attraverso il quale coinvolgiamo i nostri consumatori in modo unico”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Lovable?
“Cerchiamo affiliati che abbiano voglia di mettersi in gioco in un progetto coinvolgente e appassionante che si leghino ai valori del marchio e della catena prima di tutto e in grado di diventare ambasciatori del brand stesso per sviluppare un sodalizio proficuo e duraturo”. I vostri progetti futuri?
“Durante il 2018 abbiamo lavorato su una nuova brand identity che ha preso vita nel secondo semestre nella campagna di comunicazione autunnale “Scopri il meglio di te” e nel nuovo concept store attualmente in test su tre punti vendita. I risultati di questo test si stanno dimostrando estremamente soddisfacenti perché mostrano una crescita a doppia cifra. Il progetto in essere più importante è, quindi la realizzazione del restyling su tutta la catena. Questo restyling ha naturalmente incluso la digitalizzazione dei negozi attraverso video-wall, touch-screen come estensione naturale dei progetti di omnicanalità con l’obiettivo di evolvere ancora di più verso il nuovo consumatore che si muove agilmente tra canali on e off line, sicuro, indipendente e alla continua ricerca di esperienze uniche e gratificanti”.
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È un progetto di recupero e riciclo di plastica e lattine. La green economy, infatti, presenta scenari di sviluppo entusiasmanti
PAANDAA IL FRANCHISING FACILE, ECOLOGICO E REDDITIZIO Intervista all’amministratore dell’azienda, Vincenzo Mazzola: “ricerchiamo affiliati con forte capacità imprenditoriali. Devono possedere discrete conoscenze del proprio territorio e devono avere capacità finanziarie”
“P
aandaa è un’azienda che si occupa del riciclo di materiali quali plastica ed alluminio. Gestione concessionari, produzione degli eco-raccoglitori, sviluppo hard-software delle macchine e della nostra app, appalto della gestione di spazi pubblicitari su monitor delle nostre Paandaa House”. È quanto afferma Vincenzo Mazzola, amministratore dell’azienda. Un settore sicuramente particolare quali sono i servizi che offrite al cliente finale?
“Il supporto per l’apertura dell’attività da parte del Concessionario attraverso il disbrigo ed i costi del-
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le pratiche autorizzative svolta dai nostri ingegneri ambientali per il conto terzi e l’iscrizione all’albo dei gestori ambientali; di tutte le pratiche, i permessi e le contrattualizzazioni con i siti di stoccaggio per la presa in consegna dei materiali (plastica, alluminio, ecc); consulenza per l’attribuzione del direttore tecnico con possibilità d’assegnazione d’ufficio con oneri in convenzione. Le localizzazioni (mera individuazione dei luoghi fisici) per il posizionamento dei quattro eco-raccoglitori Paandaa House su suolo pubblico o privato sono pertinenti all’azienda Paandaa by Etm srl. Affiancamento al concessionario per accordi di mar-
delle macchine, un rinnovo annuo per il controllo da remoto del nostro software ed una percentuale sull’intermediazione dei materiali rivenduti”. Ci sono altri competitor sul mercato? Se sì, che cosa vi distingue?
“Sì ci sono dei competitor, che vendono solamente macchinari senza produrre i vantaggi fino ad ora descritti, in più siamo l’unica azienda che offre sul mercato un macchinario che rispetta le normative ambientali e certificato CE”. Quali sono le caratteristiche del vostro affiliato tipo? Vincenzo Mazzola
keting negli esercizi commerciali e per gli incentivi ai cittadini che conferiscono gli imballaggi presso i macchinari. Individuazione di un centro di stoccaggio per il deposito dei materiali raccolti con stipula di contratto di servizio. Aggiornamenti costanti da parte dei nostri ingegneri per il software del sistema operativo Paandaa. Gestione dati da parte dei nostri ingegneri sui nostri server per i conferimenti avvenuti con tessera sanitaria o barcode, non appena convenzionato il comune di appartenenza. Corsi di formazione tramite video tutorial per la gestione dei macchinari e al progetto Paandaa. Supporto all’assistenza operativa ai macchinari tramite il nostro ufficio tecnico con personale qualificato. Possibilità di guadagni sulla pubblicità venduta in proprio su monitor o in esclusiva dalla società Advertendo (al completamento della rete in tutte le citta’ d’Italia o per macchine che superano i 50000 conferimenti mensili da almeno 4 mesi) tramite accordo con Paandaa /Etm (N° 40 Slide più 5) . Le royalty sono ripartite come segue: -50% al concessionario -20% ad Advertendo -20% a Paandaa by Etm -10% al funzionario procacciatore”.
“Deve avere capacità imprenditoriali, si deve adattare a questo nuovo settore, possedere discrete conoscenze del proprio territorio e deve avere capacità finanziarie. Ovviamente il soggetto interessato non deve avere procedimenti penali pendenti a suo carico”. Qual è il numero delle strutture esistenti (dirette e affiliate) e quali progetti per il futuro?
“Noi affidiamo zone in esclusiva. Ad oggi abbiamo assegnato più di 90 comuni a relativi imprenditori che apriranno la loro attività con il posizionamento dei nostri eco-raccoglitori. Ad oggi che ne abbiamo posizionato circa una settantina, entro il 2020 puntiamo a completare tutte le installazioni, che superano le trecento unità”. PER SAPERNE DI PIÙ Sito internet: https://www.paandaa.it
Perché si è scelto di sviluppare il brand attraverso il franchising?
“Perché l’imprenditoria è l’unico settore che assicura rapporti precisi, puntuali e sinergici con la casa madre”. Qual è il fatturato dell’azienda e il peso del franchising sul fatturato aziendale?
“Siamo una società giovane, appena uscita dallo start up, oggi ci attestiamo a circa 400.000 € annui. Ai nostri franchisee chiediamo, oltre al costo 33
Hb service and consulting Srls realizza piattaforme e-commerce e gestisce le attività web marketing e digital marketing per conto dei propri clienti
VENTI ANNI DI E-COMMERCE Intervista a Leonardo Lisanti, direttore commerciale: “con il nostro modello di franchising cuciamo l’abito su misura per soddisfare tutte le esigenze dei nostri clienti”
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b service and consulting srls si occupa di realizzare piattaforme e-commerce e gestire le attività web marketing e digital marketing per conto dei propri clienti in qualunque settore essi operano, ivi inclusi anche operatori di gioco on line italiani autorizzati dai Monopoli di Stato. “Offriamo il nostro servizio per il posizionamento
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del brand sul web – afferma Leonardo Lisanti, direttore commerciale – e per seguire tutte le campagne relative al digital marketing rivolte ai clienti esistenti e potenziali del sito di gioco on line. Come? Tramite canali come l’email marketing o i social passando attraverso gli annunci mobile o i chatbot”.
Come è concepito il vostro format franchising?
Leonardo Lisanti
Chi si rivolge a voi?
“Chiunque voglia gestire un portale e-commerce per la vendita dei propri prodotti occupandoci di curare il posizionamento del brand sul web e seguire tutte le campagne relative al digital marketing rivolte ai clienti esistenti e potenziali del sito di gioco on line comprese l’assistenza alla clientela on line mediante strumenti di live chat attivi 365 giorni l’anno. Seguiamo con particolarità i progetti di gioco on line per operatori italiani, e curiamo le attività di affiliazioni dei loro partner commerciali e l’assistenza specializzata rivolta ai loro utenti finali”. Quali vantaggi offrite? Perché affiliarsi?
“Conoscenza ventennale del sistema e-commerce e soprattutto della gestione delle attività a supporto della vendita dei prodotti on line e del supporto alla clientela e ai propri partner commerciali”.
“Il nostro franchising è costruito per lo sviluppo dei nostri clienti operatori di gioco on line con lo sviluppo di Punti Vendita ricarica ai quali viene consegnato un progetto grafico personalizzato a secondo delle dimensioni dei locali commerciali e dell’investimento economico sostenibile. Modello in sintesi, “cuciamo l’abito su misura”. Che servizi offrite agli affiliati?
“Assistenza telefonica, mail e livechat dalle 10.00 alle 20.30 tutti i giorni per 365 giorni (festivi inclusi). Campagne bonus personalizzate e studiate ad Hoc”. Progetti futuri…
“Investire sempre di più nella tecnologia per rendere la nostra piattaforma e-commerce tra le più competitive in Italia e non solo, integrata ai servizi di customer relation e customer support con un format “ chiavi in mano” rivolto agli imprenditori che hanno compreso che il futuro è tutto on line”.
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Nasce 10 anni fa come marchio specializzato nel nuoto. Oggi presenta un’ampia offerta di capi sportswear, accanto a linee tecniche per il fitness, il running e di intimo tecnico
JAKED: CAPI IN GRADO DI MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DELL’ATLETA Per tutti gli appassionati e esperti del settore e dello sport, Jaked offre la possibilità di diventare un suo franchisee, entrando a far parte di un programma di crescita distintivo e dinamico
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rand italiano di sportswear e activewear tecnico, Jaked nasce 10 anni fa come marchio specializzato nel nuoto: sono Jaked i costumi utilizzati in gara da Federica Pellegrini e tanti altri campioni internazionali. Oggi la collezione Jaked presenta un’ampia offerta di capi sportswear, accanto a linee tecniche per il fitness, il running e di intimo tecnico: tutte caratte-
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rizzate dall’impiego di tessuti performanti, dettagli tecnici e dal design contemporaneo, tutto italiano! Molto accattivante anche il look dei Jaked Store, negozi in cui convivono elementi diversi e colorati: cubi in plexiglass, grafiche e pareti fluo, che insieme a led luminosi accentuano l’impronta hi-tech e contemporanea dello spazio. Jaked è parte del gruppo Pianoforte Holding S.p.A.,
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insieme ai marchi Yamamay e Carpisa. Nel DNA di Jaked la capacità, quindi di creare capi in grado di migliorare le prestazioni dell’atleta. Collezioni con uno stile high-tech inconfondibilmente “sport” e inconfondibilmente “Jaked”. Un’offerta che oggi è presentata in Italia già in 29 negozi monomarca con un fatturato aziendale pari a 8 milioni di €. Il franchising sul fatturato aziendale è pari al 10%. E proprio con il franchising che il brand si sta sviluppando capillarmente su tutto il territorio nazionale. Per tutti gli appassionati e esperti del settore e dello sport in generale, competenze già acquisite nel retail, Jaked offre la possibilità di diventare un suo franchisee, entrando a far parte di un programma di crescita distintivo e dinamico. Il posizionamento, la comunicazione, la progettazione e l’allestimento del negozio, la formazione del personale: costituiscono tutti i vantaggi per gli imprenditori che intendono accogliere la sfida Jaked. LA FORMULA FRANCHISING
Con il contratto di franchising si consente l’utilizzo pieno e gratuito del marchio Jaked. La durata minima del contratto di franchising è cinque anni. L’accordo non prevede alcun pagamento di royalties o diritti d’ingresso. Per i negozi in Italia l’affiliato deve rilasciare, a titolo di garanzia, fideiussione bancaria a prima richiesta a favore dell’azienda. Il franchisee è responsabile unico della propria attività e dello sviluppo della stessa: egli non ricopre semplicemente un ruolo di vendita, è bensì un imprenditore a tutti gli effetti, con tutti i compiti di gestione che ne conseguono e nel rispetto delle regole proprie del contratto di franchising.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALL’AFFILIATO
L’assistenza all’affiliato da parte dell’azienda inizia sin dalla fase di startup, e continua poi nella gestione ordinaria del punto vendita con un supporto continuo, nella consapevolezza che il successo del franchisee contribuisce allo sviluppo dell’intera catena. Nel dettaglio: • Attenta analisi del bacino d’utenza di ciascuna location; • Valutazione della fattibilità tecnico/finanziaria dell’investimento; • Assistenza nella progettazione del negozio, con specifico studio; • Supporto continuo nella gestione ordinaria del punto vendita; • Assistenza nella selezione e formazione del personale con corsi dedicati alla vendita e conoscenza del prodotto; • Collegamento in rete con tutti i punti vendita della catena; • Collegamento in via telematica con l’azienda; • Help-desk telefonico continuo durante l’orario di apertura al pubblico dei punti vendita; • Supporto nella gestione logistica del magazzino per i riassortimenti; • Assistenza visual merchandising e per le promozioni commerciali. PROGRAMMI FUTURI
Per il futuro l’obiettivo è aprire 10 punti vendita annui e anche l’espansione estera nel wholesale per l’abbigliamento.
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Nau! Milano Corso Vercelli
L’ambizione di NAU! è restare un brand contemporaneo e guardare avanti. Senza anticipare troppo i tempi, ma con uno sguardo umano verso il futuro
SE PRIMA ERA UNA SFIDA OGGI È UN INVESTIMENTO REDDITIZIO Intervista a Fabrizio Brogi, Presidente CdA: “L’affiliato può contare su una presenza costante della Casa Madre. Inoltre, in nau! il riassortimento è sul venduto, secondo una logica di sell out. L’affiliato così non corre inutili rischi di magazzino”
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Quali obiettivi raggiunti e quali ancora da raggiungere in termini di aperture e di espansione del brand?
“Abbiamo, oggi, circa 170 punti vendita aperti in Italia, e all’estero. Ma c’è ancora tanto da fare sia nel Centro-Sud Italia, che nel mondo. In particolare nell’ Europa dell’Est”. Quali sono in termini economici i numeri per chi vorrebbe aprire un punto vendita NAU!
“Un negozio di 100mq richiede un investimento di circa 100k, con dei rientri dell’investimento molto interessanti”. Perché scegliere NAU! Fabrizio Brogi, Presidente CdA
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na visione del brand che punta al benessere con un modello di business che parla di gentilezza e sostenibilità a tutto tondo: persone, ambiente e prodotti NAU! sono integrati in un’esperienza d’acquisto intelligente e piacevole, qualcosa da raccontare e ripetere. La bellezza celebrata con collezioni intelligenti, produzioni rispettose dell’ambiente e zero sprechi, negozi rigorosamente monomarca e nuove collezioni in edizione limitata ogni 15 giorni. L’ambizione di NAU! è restare un brand contemporaneo e guardare avanti. Senza anticipare troppo i tempi, ma con uno sguardo umano verso il futuro. Partiamo dai numeri del franchising. Se ieri era una sfida, per quanto ben pianificata, oggi NAU! è un investimento capace di portare una redditività in termini di fatturato medio tra i cinque e i diecimila euro al metro quadro. La media varia a seconda dell’ubicazione del punto vendita e del bacino di utenza. “Ma la vera risposta – afferma Fabrizio Brogi, Presidente CdA – è che ogni nostro affiliato ha deciso di aprire, o sta aprendo proprio in questi giorni, più di un negozio. E questo la dice lunga e la dice tutta”.
“L’affiliato può contare su una presenza costante della Casa Madre, a partire dalla ricerca della posizione commerciale, per continuare con la ricerca, selezione e formazione delle persone. Inoltre, in nau! il riassortimento è sul venduto, secondo una logica di sell out. L’affiliato così non corre inutili rischi di magazzino”.
Quali sono i vostri modelli operativi più efficaci per la conquista di nuove fette di mercato?
“Per nau! il modello più efficace per crescere è quello della partnership fra imprenditori. In Italia e all’estero noi cresciamo grazie a un selezionato numero di affiliati, che aprono sempre più negozi nau!”.
Nau! Siena
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La Francia è il mercato principale del brand BodySano. Sono presenti anche a Bruxelles, in Belgio
BODYSANO: IL NUOVO CONCETTO DELLA PERDITA DI PESO Intervista a Fabrizio Verdiani, Fondatore e Amministratore Delegato: “Per l’internazionalizzazione verso Italia, cerchiamo un Master-Franchisee locale con una conoscenza approfondita sia del territorio che della realtà italiana in materia di franchising”
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erché soffrire per dimagrire? Questo è stato il punto di partenza della filosofia di BodySano in Francia. “L’altro elemento fondamentale del nostro approccio – afferma Fabrizio Verdiani, Fondatore e Amministratore Delegato – è il coaching mentale moderno, eseguito da dietiste diplomate: questo è l’elemento chiave per aiutare le nostre pazienti a perdere peso e sentirsi meglio. Il terzo aspetto della nostra filosofia è di combinare nutrizione, coaching e tecnologia del benessere per ottenere dei risultati di perdite di peso durevoli. I centri BodySano propongono quindi un servizio di coaching nutrizionale combinato a tecnologie di estetica per il dimagrimento”. Ci sono altri competitor sul mercato? Se sì, cosa vi differenzia dai vostri competitors?
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“BodySano ha come ambizione di creare un nuovo mercato della perdita di peso. Non siamo a conoscenza di reti in franchising che offrano, nella stessa sede, la combinazione di coaching nutrizionale moderno con tecnologie di dimagrimento. Va detto che BodySano concede un’esclusiva territoriale molto estesa ai propri affiliati, questo ci differenzia dai competitors del nostro settore: i nostri affiliati hanno la garanzia di essere padroni di una larga zona geografica e sanno che BodySano proteggerà il loro investimento”. Cosa significa per voi internazionalizzazione e quali sono stati i modelli operativi più efficaci per realizzarla?
“La Francia è il mercato principale del brand
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superato i tre milioni di euro. Dopo aver creato e comprovato l’efficacia del metodo BodySano, abbiamo preso la decisione di svilupparci esclusivamente in franchising. Il team BodySano è specializzato in franchising e dedica tutto il suo tempo ai propri affiliati”. Chi cercate in Italia? Quali sono le caratteristiche del vostro affiliato tipo? Fabrizio Verdiani
BodySano. Siamo anche presenti a Bruxelles, in Belgio. Per l’internazionalizzazione verso Italia, cerchiamo un Master-Franchisee locale con una conoscenza approfondita sia del territorio che della realtà italiana in materia di franchising. La chiave è la conoscenza della domanda locale, sia dal punto di vista della clientela che dal punto di vista degli affiliati. Con il nostro futuro partner italiano, vogliamo offrire alle donne italiane un metodo che ha già fatto le sue prove in Francia”. L’Italia è un mercato che volete conquistare?
“Con la Francia, l’Italia è l’altro paese del benessere e del “savoir vivre”. L’Italia è quindi la prossima tappa naturale del nostro sviluppo internazionale. È noto che le donne italiane hanno un forte desiderio di mantenersi in forma ed una conoscenza approfondita in materia di nutrizione. Siamo convinti che il nostro approccio di lungo termine, basato sui risultati, troverà un forte riscontro in Italia. Vogliamo essere i primi ad offrire un vero coaching in combinazione con tecnologie avanzate di dimagrimento”. Ad oggi, qual è il fatturato dell’azienda e il peso del franchising sul fatturato aziendale?
“Nel 2018, il fatturato del Gruppo BodySano ha
“Per un mercato sofisticato come l’Italia il nostro primo passo è di individuare un Master-Franchisee che a sua volta penetri il mercato in funzione delle realtà locali. In Francia, le nostre affiliate-tipo non hanno un “profilo da investitore” bensì sono delle donne che desiderano lavorare nel proprio centro BodySano. Vi sono tre tipologie di affiliate BodySano: dietiste diplomate che desiderano diventare indipendenti e creare la loro propria attività; oppure estetiste (con un interesse per la nutrizione) che desiderano anche loro diventare padrone del proprio avvenire; oppure donne intraprendenti e “commercianti nell’anima”, che desiderano creare il proprio centro BodySano nella loro città, avvalendosi di un’organizzazione a taglia umana”. Qual è il numero delle strutture esistenti e quali progetti per il futuro?
“Ad oggi, vi sono venti centri BodySano aperti o in fase di apertura, di cui quattro in gestione diretta. Entro il 2021, il Gruppo BodySano intende aprire sei o sette nuovi centri. Vale la pena far notare una caratteristica importante del franchising BodySano: la nostra priorità è la qualità dei nostri affiliati, quindi privilegiamo uno sviluppo controllato, accompagnato da una larga esclusiva territoriale invece di una crescita a dismisura”. Perché un potenziale affiliato dovrebbe scegliere proprio il vostro brand?
“Perché il metodo BodySano offre la soluzione più completa ed innovativa in materia di perdita di peso e dimagrimento in Europa. Perché i nostri affiliati ottengono un’esclusiva territoriale molto estesa che consente una maggior protezione del loro investimento. Perché l’affiliazione a BodySano significa l’accesso ad un team di persone con le quali è piacevole lavorare e procura una redditività superiore alla media”.
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/ STORIA DI COPERTINA /
Piazza San Lorenzo in Lucina - Roma
Una tradizione familiare che dura da più di un secolo
ECCELLENZE GASTRONOMICHE ITALIANE
Intervista a Onorio Vitti, proprietario del brand: “sempre alla ricerca dell’essere fuori dagli schemi e avanti con le intuizioni del mercato. La mia prossima sfida trasformare il brand in un format franchising”
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/ STORIA DI COPERTINA /
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Onorio Vitti
a tradizione familiare gli ha dato fin da piccolo un orgoglio personale di appartenere a qualcosa di importante. Una piacevole sensazione il poter vivere e sviluppare un percorso continuativo nella storia. La sua famiglia è stata molto importante sia per le sue scelte pratiche che nello studiare e forgiare nel fuoco il suo mestiere. Tutto questo senza mai percepire un obbligo o una forzatura. Il padre gli aveva ventilato molte altre possibilità lavorative ed infatti a 19 anni aveva già superato 3 importanti concorsi per entrare nel classico posto fisso in grandi realtà ma con sua disperazione non li ha mai presi in considerazione come obiettivo. “Da folle, certo, ma volevo essere il comandante del mio futuro ed anche se povero doveva essere assolutamente il risultato del mio impegno. Sembrerà stupido ma mi ha dato un senso alla vita”. A parlare è Onorio Vitti, proprietario del brand di ristorazione e gastronomia Vitti. Onorio continua: “Una passione nata in me per un semplice e romantico amore, possiamo dire, per la storia della mia famiglia. Già dal 1898 la vita della mia famiglia era basata sulla produzione del Gelato Artigianale Italiano”.
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/ STORIA DI COPERTINA /
Allora ci parli delle sue attività?
“Questo è il mio problema, tutte le mie attività sono basate sul segmento alimentare e ospitalità ma ho ampliato un po’ troppo tutti i miei orizzonti. Non ho avuto un obbiettivo monotematico nella mia vita, ma il saper vedere il tutto a 360°, e questo solo per una squisita curiosità, il puro interesse e sfida commerciale a vedere se “ci riesco?”. Come gettare il cuore dietro un alto cancello ed andarlo a recuperare scavalcandolo. Mettere tutto in un fardello e giocarselo sicuro di vincere con le mie attitudini e professionalità. Vivere con sacrificio ma divertendomi. Io nasco inizialmente come
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gelatiere artigiano con la mia famiglia e ho poi sviluppato nel gruppo aziendale segmenti semi industriali e artigianali di produzione gelati, gelaterie artigianali, gran caffè in Italia e all’estero, pasticcerie, ristorante, pizzeria, ristoranti giapponesi di alto segmento, ristorante di ramen e sushi, società di import export di carne e alimenti, e una start-up innovativa alberghiera”. Qual è la peculiarità dei vostri prodotti e quali le ragioni del successo?
“Sono stato veramente fortunato perché ho avuto una esperienza eclettica nel mondo della som-
/ STORIA DI COPERTINA /
Un po’ di storia della famiglia Vitti
Anni di storia per costruire un brand di successo
ministrazione, vivendo e imparando i segreti del mestiere insieme a grandissimi personaggi della vecchia guardia, cuochi, pasticcieri, gelatieri, architetti, ingegneri e sviluppatori di vendite. Con questo bagaglio ho pochi segreti, serietà nel lavoro e lealtà nei confronti di tutti ma soprattutto la incredibile curiosità di un bambino alla ricerca del bello e del buono. Leggo moltissimo e mi piace viaggiare non solo con la fantasia, ma anche materialmen-
te alla scoperta delle eccezionalità ed è questo che mi stimola e non mi fa dormire. Certo dormo solo 4/5 ore a notte ma veramente con gusto sapendo di aver usato al massimo la mia giornata”. Qual è stata la più grande soddisfazione nella vita personale e nella vita lavorativa?
“Aver dato e aiutato tantissime persone a crearsi un futuro nella loro vita e nella mia vita personale aver
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/ STORIA DI COPERTINA /
dato ai miei figli la mia stessa grinta. Infatti stanno facendo un percorso formativo da semplici dipendenti all’estero cominciando da lavapiatti e adesso dopo 2 anni essere amministratori e gestori di locali aumentando le vendite fino al 50% dai loro predecessori”. Qual è la sua più grande paura?
“Non finire il mio compito iniziato”.
Il più grande rimpianto?
“Che 30 anni fa per colpa di una malattia improvvisa non ho cominciato la ingegnerizzazione delle mie attività con un franchising, ne avevo tutte le potenzialità preparazione e soprattutto il mercato era giovane”. Ha un sogno nel cassetto ancora da realizzare?
“Che il nome Vitti sia sinonimo di Eccellenza Italiana riconosciuta e questo finalmente dopo più di 120 anni di storia”. Cosa vuol dire per lei essere all’avanguardia, essere pionieri. Voi nella vostra attività lo siete?
“Sempre alla ricerca dell’essere fuori dagli schemi e avanti con le intuizioni del mercato, infatti la mia prossima scommessa va su due distinte scie, una l’importazione in esclusiva di una speciale e rara carne Wagyu Giapponese, come piattaforma distributiva all’ingrosso carne, rivolto a segmenti ristorativi stellati, e due quella alberghiera con una mia idea brevettata e poi riconosciuta come altamente innovativa dalla Comunità Europea e camera commercio di Roma infatti in questo momento
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/ STORIA DI COPERTINA /
con questa idea ho in apertura una boutique Hotel altamente tecnologica al cuore storico di Roma”. Cosa rappresenta oggi la sua azienda nel mercato del business?
“Non saprei e non me lo sono mai chiesto ma saranno i fatti a parlare”. Nell’imminente futuro la sua azienda è abbastanza matura per trasformarsi in un business format franchising?
“Sicuramente si perché al giorno d’oggi assolutamente devi essere catena o gruppo per non essere poi cancellato dalla concorrenza insomma o fai il salto di qualità come catena o non hai più ragione di esistere”. Come guardate all’estero… cosa vuol dire per voi internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo periodo?
“All’estero è dura, molto dura, se ci si va da soli e piccoli. Lì ci sono le vere sfide, in Italia come l’ho vista io è come essere un pesciolino rosso re della sua bolla di acqua è molto facile. Invece fuori c’è il mare il quale è veramente ipnotizzante e affascinante ma sicuramente più spietato. Perciò mai impreparati o improvvisati, ci si può veramente far male, ma se strutturati è come cavalcare l’onda con un ritorno impressionante”. Per concludere due domande. La prima: progetti futuri per lei e l’azienda?
“Seguirò il mio cuore e credo nel progetto di sviluppo di una catena tutta mia”. La seconda: Qual è la lezione più importante che la vita le ha insegnato?
“Mi viene solo una similitudine “Vincere a scacchi senza barare con te stesso”. Sempre”.
Piazza Capranica - Roma
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/ LE SCHEDE /
Istruzioni per orientarsi tra le schede di AZ Franchising, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.
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pag. 49
Carpisa Yamamay Jaked
pag. 51
Piazza Italia
pag. 49
Del Mare 1911
pag. 52
Piazza Italia Kids
pag. 50
Igi&Co
pag. 52
Primadonna Collection
pag. 50
NaturHouse
pag. 53
Primigi
pag. 51
Nau!
* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor
ITI IE TI IVIE E LECITTÀ/ CITTÀ/ IE VIE ALI LI E LECITTÀ/ CITTÀ/ IE VIE ALI LICITTÀ/ E LE CITTÀ/ ALI LI
ntito ito e eco co -odo iodoesaldi. ntito ito esaldi. co co -aiodo location. location. ntito ito esaldi. esaldi. co co -odo raiodo dedicati. dedicati. odo saldi. saldi. location. location. irabest best selsellocation. location. dedicati. dedicati. ibest Vendita Vendita ridi dedicati. dedicati. best selselemateriale materiale idi best best selselVendita Vendita coordinadi i coordinaVendita Vendita e materiale materiale li dedicate dedicate e materiale materiale coordinacoordinamunication unication coordinacoordinalidedicate dedicate Marketing Marketing lidedicate dedicate munication unication
munication unication Marketing Marketing Marketing Marketing
aA.A.Volta, Volta, 94 4 - -Anno Anno
OCITTÀ CITTÀOO etti: retti: 160 160- ALI LI ININCOCOO CITTÀ CITTÀ OO ti(estero): (estero): DI UTENZA UTENZA ALI LI ININCOCOO CITTÀ CITTÀ OO 0 70 ABITANTI ITANTI DIUTENZA UTENZA ALI LI IN INCOCOABITANTI ITANTI DI UTENZA UTENZA MPLESSIMPLESSIABITANTI ITANTI ALMENO ALMENO MPLESSIMPLESSIN UN VALOVALOALMENO ALMENO MPLESSIMPLESSITI IN UN VALOVALOALMENO ALMENO N UN VALOVALOVA (IVA VIE IE O SO TRATRAVA (IVA E LE CITTÀ/ CITTÀ/ GIO O O SO TRATRAALI LI VA (IVA GIO OTRAO SO TRACONDA ECONDA GIO O UISTATA. STATA. CONDA ECONDA UISTATA. STATA. CONDA ECONDA UISTATA. STATA.
ntito ito e eco co -odo iodosaldi. saldi. alocation. location. r dedicati. dedicati. ibest bestselseldi i Vendita Vendita emateriale materiale coordinacoordinalidedicate dedicate munication unication Marketing Marketing
OCITTÀ CITTÀOO ALI LI ININCOCODIUTENZA UTENZA ABITANTI ITANTI
SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): SUPERFICIE SUPERFICIE MEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): BACINO BACINO D’UTENZA: D’UTENZA: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZA NEL SETTORE: SETTORE: UBICAZIONE UBICAZIONENEL OTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOIL IL TITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALE RICHIESTO RICHIESTO INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INIZIALE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:
90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PER JAKED JAKED 50/150 50/150 PER CARPISA CARPISA - -70/90 70/90 90/150 90/150PER PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PERJAKED JAKED 50/150 50/150 PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 50.000 50.000 ABITANTI ABITANTI PER PERJAKED JAKED 50.000 50.000ABITANTI ABITANTI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOM50.000 50.000ABITANTI ABITANTI MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMNON NON RICHIESTA RICHIESTA MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRI STORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI NON NON RICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE NON NONRICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE 3/4 3/4 DA DA¤PERSONE ¤PERSONE 100.000 100.000
/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
DA DA¤ ¤100.000 100.000 DA DA¤ ¤100.000 100.000
COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Oltre Oltrea aprodotti prodotticon con un un ottimo ottimo rapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO
offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete retediqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti Oltre Oltre a aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto e e una una forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un business business profi profi -Oltre Oltre aforte aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete rete diqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti cuo cuo e eproduttivo. produttivo. offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una unarete rete dibusiness dibusiness professionisti professionisti e e una una forte forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un profi profi -e e una una forte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuo e eproduttivo. produttivo. COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO cuo cuoe eproduttivo. produttivo.
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO
NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIA DIDI¤ FIDEIUSSIONE ¤35.000 35.000 NO NORICHIESTA NO, NO, RICHIESTA FIDEIUSSIONE ROYALTY: ROYALTY: FEE FEE D’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO NO ROYALTY: ROYALTY: 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO NO NO ROYALTY: ROYALTY: (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):
Ragione sociale: Pianoforte Holding S.p.a. - Indirizzo: Ragione Ragionesociale: sociale:Pianoforte PianoforteHolding HoldingS.p.a. S.p.a.- -Indirizzo: Indirizzo: Corso Magenta 74, 20123 Milano - Anno di fondazione Corso CorsoMagenta Magenta74, 74,20123 20123Milano Milano- -Anno Annodidifondazione fondazione attività: 2011, ma per le controllate Yamamay e Carpisa attività: attività: 2011, 2011, ma maper perlelecontrollate controllate Yamamay Yamamay e eCarpisa Carpisa Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) 2001Ubaldo e Jaked 2009 - AnnoSviluppo di partenza del franchising: 2001 2001e eJaked Jaked 2009 2009 - -Anno Annodidipartenza del delfranchising: franchising: e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /partenza /info@carpisa.it info@carpisa.it vedi Ubaldo sopra - Punti vendita Sviluppo diretti: 354 al 31/05/2019* Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) vedi vedisopra sopra - -(Responsabile Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 267 267 al al 30/04/2017* 30/04/2017* web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) PuntiUbaldo vendita affiliati: 929 Sviluppo alSviluppo 31/05/2019* - *(Yamamay e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it / /info@carpisa.it info@carpisa.it - -Punti Puntivendita vendita affiliati: affiliati:1.002 1.002 alwww.jacked.com al30/04/2017* 30/04/2017* - -*(Yama *(Yama -www.carpisa.com www.carpisa.com / / www.jacked.com e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /info@carpisa.it info@carpisa.it + Carpisa + Jaked sia in italia /che estero). Punti vendita www.yamamay.com www.yamamay.com may may+ +Carpisa Carpisa+web: +web: Jaked Jaked sia siaItalia Italiache cheestero) estero) web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com totali: 1283. www.carpisa.com www.carpisa.com / /www.jacked.com www.jacked.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com
ABBIGLIAMENTO ED ACCESSORI UOMO Ragione sociale: Del Mare 1911 SpA - Indirizzo: Via Mecenate 75 20138 Milano - Anno di fondazione: 1980 - Anno partenza franchising: 2019 - Punti vendita diretti: 12 - Punti vendita affiliati: 0 - Punti vendita diretti (estero): 1 - Punti vendita affiliati (estero): 0
COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO
SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ):
90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - 50/150 50/150PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 PER PERJAKED JAKED
BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:
50.000 50.000ABITANTI ABITANTI
PUNTO VENDITA: 100-120 MQ
UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:
CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI
BACINO DI UTENZA: SUPERIORE A 50MILA ABITANTI
ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE:
NON NONRICHIESTA RICHIESTA
PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE):
3/4 3/4PERSONE PERSONE
INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:
DA DA¤ ¤100.000 100.000
COSA CERCHIAMO
UBICAZIONE OTTIMALE: CENTRI COMMERCIALI, CENTRI STORICI E STRADE AD ELEVATO AFFLUSSO PEDONALE. PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): 2/4
COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO ESPERIENZA NEL SETTORE: AUSPICATA MA NON NECESSARIA
Oltre Oltrea aprodotti prodotticon conun unottimo ottimorapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, offriamo offriamolalanostra nostraesperienza, esperienza,una unarete retedidiprofessionisti professionisti e euna unaforte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuoe eproduttivo. produttivo.
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:
NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000
ROYALTY: ROYALTY:
NO NO
DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):
55
43 43 43
INVESTIMENTO INIZIALE DA: 100-120 MILA EURO FATTURATO MEDIO ANNUO: 7000 EURO/MQ
COSA OFFRIAMO Diritto all’uso del Brand e Concept store. Gestione CRM eTessera Fedeltà. Ingegnerizzazione dei processi interni ed esterni tramite software gestionali. Esclusività di zona. Formazione Iniziale e continuativa su prodotti e tecniche di vendita. Pubblicità a livello nazionale. Coordinamento attività di marketing. Indirizzo di visual merchandising.
COSA CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO: 10.000 EURO ROYALTIES: NESSUNA
Sergio SergioUbaldo Ubaldo(Responsabile (ResponsabileSviluppo SviluppoPianoforte PianoforteHolding) Holding) e-mail: e-mail:info@inticom.it info@inticom.it/ /info@carpisa.it info@carpisa.it web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com
DURATA DEL CONTRATTO 5 (IN ANNI):
MPLESSIMPLESSIALMENO ALMENO N UNVALOVALO-
VA (IVA O SOTRATRAGIO O
Giovanni Mantriota tel: 334.9455497 email: g.mantriota@delmare1911spa.com web: www.delmare1911spa.com
CONDA ECONDA UISTATA. STATA.
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/ LE SCHEDE /
MAR LA MonO azione
: 1994 Ghivizdi fon- Punti ti ven ero): 2
/ LE SCHEDE /
RETAIL CALZATURE E LIBRI ACCESSORI
NUTRIZIONE E DIETETICA
Ragione sociale: Retail S.p.a. Gruppo IMAC Spa Sociale :Reda Mondadori Retail- spa - Indirizzo : ViaIndirizzo: Via Menocchia, 27 -63062 dell’AA. Mondadori, 1 20090 Segrate (MI) -- Montefiore Anno di partenza so (AP) Anno di fondazione attività: 2002 Anno del franchising: ottobre 1998 - Punti vendita diretti: 31dipartenza del franchising: - vendita Punti vendita diretti: Punti vendita affiliati: 550 -2012 Punti Bookclub: 20 3 - Punti vendita affiliati: 155 152
Ragione sociale Naturhouse S.r.l. - Indirizzo: Sede legale Via F. Fellini, 6 - 44122 Ferrara - Anno di fondazione attività: 1986 - Anno di partenza franchising: 1997 - Punti vendita diretti: 46 52 - Punti vendita affiliati: 411 418 - Punti vendita affiliati all’estero: 1.688 - Punti vendita diretti all’estero: 200
COSA CERCHIAMO COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA: SUPERFICIE MEDIA DEL P.V. BACINO (IN MQ): D’UTENZA:
NTI;
BACINO D’UTENZA: UBICAZIONE OTTIMALE:
Q O A MO)
UBICAZIONE OTTIMALE: ESPERIENZA NEL SETTORE:
A DO-
PERSONALE RICHIESTO ESPERIENZA NEL SETTORE: (COMPRESO IL TITOLARE): INVESTIMENTO INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): FATTURATO MEDIO ANNUO: INVESTIMENTO INIZIALE:
IA; ¤ ARE 400/
A PARTIRE DA 20
BACINO D’UTENZA:
ALMENO 5.000 ABITANTI
UBICAZIONE OTTIMALE:
ZONA COMMERCIALE ALTA PEDONABILITÀ
ESPERIENZA NEL SETTORE:
NON RICHIESTA
¤ 70.000/100.000 ADDETTI DA 1 A 3
PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):
1/2
¤ 400.000/500.000 DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ
INVESTIMENTO INIZIALE:
A PARTIRE DA ¤ 10.000
ESPERIEN
FATTURATO MEDIO ANNUO:
¤ 120.000/360.000
PERSONA (COMPRES
DURATA DEL CONTRATTO COSA (IN ANNI):
PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:
LEASING
FEE D’INGRESSO:
NESSUNA
ROYALTIES:
UBICAZIO
INVESTIM
FATTURAT
COSA CHIEDAMO FEE D’INGRESSO:
NO (C’È SOLO UN CANONE ANNUALE DI AFFILIAZIONE DI ¤ 600)
ROYALTY:
NO
DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):
5
6+3 ANNI
¤ 50.000
BACINO D
Investimento iniziale minimo, alta redditività, know how gestionale consolidato e di successo, formazione pre-apertura e assistenza commerciale continuativa, prodotti esclusivi con zona in esclusiva, settore in crescita esponenziale.
CHIEDIAMO
FIDEJUSSIONE BANCARIA:
PUNTO VE
COSA OFFRIAMO
- Progetto chiavi in mano COSA OFFRIAMO - Know how specifico di settore - Marketing Prodotto Made in Italy. Margine garantito del 40%. Reso - Supporto locale dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita gratuita. Servizio di trainer e assistenCOSA CHIEDIAMO za Visual Merchandising. Software di gestione gratuito. Comunicazione da leader nazionale in tv, radio, stampa, ¤ 20.000 FEE D’INGRESSO: redazionali, affissioni. Iniziative per comunicare l’ope ning del negozio. Fidelity Card ed azioni di direct mar1% ai clienti fidelizzati. ROYALTY: keting con invio di sms e dem
eam di a della la for”. Una affilia ori peree compreottare. o nella oene. e arsonale rchandirect clienti li.
Ragione s zucchelli, fondazion chising: 2 diretti: 91 vendita a
PUNTO VENDITA:
¤ 5.000/MQ COSA OFFRIAMO
IALE
VEND DA S LIQUID
COSA CERCHIAMO
85/150 MQ DA 50 A 100 A PARTIRE DA 15.000 ABITANTI DA 10MILA A 50MILA CENTRI STORICI CITTADINI/ ABITANTI CENTRI COMMERCIALI CENTRO COMMERCIALE, NON NECESSARIA CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI 2 NON RICHIESTA
FATTURATO MEDIO ANNUO:
AL NE
/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
Un suppo keting, al vestiamo centro di a formare sti. Il mix aula, con ta, che gi affiancati zione un cation.
NESSUNA Dario De Giacomo Leonardo Gazza
Tel. 335.6883151 dario.degiacomo@mondadori.it
6 DURATA CONTRATTO (IN email: leonardo.gazza@mondadori.it web: www.mondadoriretail.com ANNI):
FEE D’ING
web: www.mondadoriretail.com
Raffaello Pellegrini Num. verde: 800 090 532 / Fax: 0532-906699 e-mail: franchising@naturhouse.it web: www.naturhouse.it
ROYALTY:
DURATA D (IN ANNI)
Ufficio sviluppo Tel. 0735-99241 e-mail: info@redaretail.com web: www.igieco.it
50
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52
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/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
VENDITA VENDITA DI DI OCCHIALI OCCHIALI DA DA VISTA, VISTA, DA SOLE, LENTI A CONTATTO, DA SOLE, LENTI A CONTATTO, LIQUIDI LIQUIDI EE SOLUZIONI, SOLUZIONI, ACCESSORI ACCESSORI Ragione Ragionesociale: sociale:NAU NAUSpa Spa- -Indirizzo: Indirizzo: via via S.S. ee P.P. MazMazzucchelli,77- -21043 21043- -Castiglione CastiglioneOlona Olona(Va) (Va)- -Anno Annodi di zucchelli, fondazioneattività: attività:2004 2004- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranfondazione chising:2007 2005- -Punti Puntivendita venditatotali: totali:167 140- -Punti Puntivendita vendita chising: diretti: diretti:9185- -Punti Puntivendita venditaaffiliati affiliatiininItalia: Italia:60 55 - - Punti Punti vendita venditaall’estero: all’estero:16 10
COSA COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO
ABBIGLIAMENTO Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Anno di partenza del franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 161 161 160 -- Punti Punti vendita vendita affiliati affiliati in in Italia: Italia: 126 83 - Punti 125 vendita affiliati all’estero: 48 55 50
COSA COSA CERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO VENDITA:
DA 300 A 1.200
BACINO D’UTENZA:
DA 20.000 ABITANTI IN SU
UBICAZIONE OTTIMALE:
CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO
PUNTOVENDITA: VENDITA: PUNTO VENDITA: PUNTO
80/100MQ MQ 80/100 MQ 80/100
BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: BACINO D’UTENZA: BACINO
70.000ABITANTI ABITANTI(MINIMO) (MINIMO) 70.000 ABITANTI (MINIMO) 70.000
ESPERIENZA NEL SETTORE:
NON RICHIESTA
UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: UBICAZIONE OTTIMALE: UBICAZIONE
CENTRISTORICI STORICIDI DICITTÀ CITTÀ CENTRI STORICI DI CITTÀ CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIDI DI OOCENTRI CENTRI COMMERCIALI DI O MEDIEE GRANDIDIMENSIONI DIMENSIONI MEDIE EEGRANDI GRANDI DIMENSIONI MEDIE
PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):
IN BASE AL BUDGET
ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE: ESPERIENZA
NONRICHIESTA RICHIESTA NON RICHIESTA NON
INVESTIMENTO INIZIALE:
2 300/MQ PERARREDI GLI ARREDI ¤ 300/M € PER E LUCI
PERSONALERICHIESTO RICHIESTO PERSONALE RICHIESTO PERSONALE (COMPRESOIL TITOLARE): (COMPRESO ILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESO
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FATTURATO MEDIO ANNUO:
€ DA € 2.800 A € 3.500 AL M2 ¤ 3.500/MQ
INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO INIZIALE: INVESTIMENTO
100.000 100.000 ¤¤ ¤100.000
FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATO
DA¤¤ ¤5.000 5.000A 10.000 DA 5.000 AA¤¤ ¤10.000 10.000 DA ALMQ, MQ,IN INRAPPORTO RAPPORTO AL MQ, IN RAPPORTO AL ALL’UBICAZIONEDEL DELPV PVE ALL’UBICAZIONE DEL PV EE ALL’UBICAZIONE DELBACINO BACINODI DIUTENZA UTENZA DEL BACINO DI UTENZA DEL
COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA Unsupporto supportoampio ampioche cheva vadalla dallacomunicazione comunicazioneeemarmarUn keting,alla allaricerca ricercadel delpersonale personaleeealla allaformazione. formazione. InInketing, vestiamo ilil 5% 5% del del fatturato fatturato sulle sulle persone persone nel nel nostro nostro vestiamo centrodidiformazione, formazione, dove dove organizziamo organizziamo corsi corsi mirati mirati centro formaredei deivenditori venditoricompleti, completi,preparati preparatied edentusiaentusiaa aformare sti. Il mix della formazione prevede sia delle giornate sti. Il mix della formazione prevede sia delle giornate inin aula,con conapprofondimenti approfondimentispecifici specificieetecniche tecnichedi divendi vendi-aula, ta,che chegiornate giornateininnegozio, negozio,dove dovei ineo neoassunti assuntivengono vengono ta, affiancatidai daipiù piùesperti. esperti. Inoltre Inoltre mettiamo mettiamo aa disposi disposi- affiancati zioneun unsupporto supportodedicato dedicatoper perscegliere sceglierelalamiglior migliorlolozione cation. cation.
COSA COSA OFFRIAMO OFFRIAMO Formula conto vendita con Margine Fisso e garantito in ogni fase commerciale e reso totale delle rimanenze finali. Studio di fattibilità, Business Plan dettagliato e relativo progetto strutturale. Formazione iniziale e relativo supporto visual pre e post apertura. Gestione personalizzata dei riassortimenti settimanali. Materiale POP e campagne istituzionali.
COSA COSA CHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO:
NON RICHIESTA
ROYALTY:
NON RICHIESTE
DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):
5 5 ANNI RINNOVABILI
COSA CHIEDIAMO COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO COSA FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: FEE FEE D’INGRESSO:
¤10.000 10.000 ¤¤ 10.000
ROYALTY: ROYALTY: ROYALTY:
5% 5% 5%
DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO DURATA DURATA DEL CONTRATTO (INANNI): ANNI): (IN (IN ANNI):
RINNOVABILE 5,5,RINNOVABILE RINNOVABILE 5, SCADENZASENZA SENZA AASCADENZA SCADENZA A SENZA ULTERIORI COSTI ULTERIORI COSTI COSTI ULTERIORI
Tel. +39 081.3123111 / Fax: +39 081.3123022 Tel. +39 081.3124000 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it info@franchising@piazzaitalia.it e-mail: e-mail: l.caracci@piazzaitalia.it email: l.caracci@piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it www.piazzaitalia.it web:
Gianluca Nolli Gianluca Nolli Tel. 0331-86.12.33 Tel. 0331-86.12.33 e-mail:franchising@nau.it franchising@nau.it e-mail: web:www.nau.it www.nau.it web:
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/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
// LLEE SSCCHHEEDDEE / /
ABBIGLIAMENTO, ABBIGLIAMENTO, CALZATURE CALZATUREEE ACCESSORI ACCESSORI BAMBINO/A BAMBINO/A0-14 0-14ANNI ANNI
SCARPE SCARPEDA DADONNA, DONNA,BORSE BORSE EEACCESSORI ACCESSORI
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Ragione Ragionesociale: sociale:PRIMADONNA PRIMADONNASPA SPA- Indirizzo: - Indirizzo:S.P. S.P.231 231 Km Km5,2 5,270032 70032Bitonto Bitonto(Ba) (Ba)- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranchising: 155 chising:2006 2006- -Punti Puntivendita venditadiretti: diretti:152 152 - Puntivendita vendita 153- Punti affiliati: affiliati:241 241- -Punti PuntiVendita Venditatotali: totali:393 393 225 226 379 380
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ESPERIENZA SETTORE: ESPERIENZANEL NEL SETTORE:
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5 RINNOVABILI 5 RINNOVABILI
ESPERIEN
PERSONAL (COMPRES
INVESTIME
FATTURAT
DA 6MILA AA 10MILA €€ ALAL MQ DA 6MILA 10MILA MQ VENDITA VENDITA
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CONTRIBUTI PUBBLICITÀ CONTRIBUTI PUBBLICITÀ NAZIONALE: NAZIONALE:
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/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
ABBIGLIAMENTO E E CALZATURE BAMBINO BAMBINO Ragione Retail S.p.a. S.p.a. -- Gruppo Gruppo IMAC IMAC Spa Spa Ragione sociale: sociale: Reda Reda Retail -- Indirizzo Indirizzo :: via via Menocchia, Menocchia, 27 27 -- 63062 63062 -- Montefiore Montefiore dell’Aso dell’Aso (Ap) (Ap) -- Anno Anno di di fondazione fondazione attività: attività: 1976 1976 -- Anno Anno di di partenza partenza franchising: franchising: 2008 2008 -- Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 381 3 Punti vendita affiliati: 373 Punti vendita affiliati 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: all’estero: 37 37
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UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: OTTIMALE:
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ESPERIENZA NEL SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE:
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/ EVENTI /
Si è svolta a Bologna la prima edizione del Industria Felix dove sono state premiate realtà aziendali più performanti e primatiste di bilancio della regione Emilia Romagna
NATURHOUSE È STATA PREMIATA Raffaello Pellegrini, Amministratore Delegato del brand: “a Naturhouse è andato il riconoscimento come “miglior impresa come indice percentuale ROI” della regione. Ciò che mi ha dato più soddisfazione in tutti questi anni è stato creare attraverso il franchising tanti neo-imprenditori, ed un indotto di oltre 2.000 posti di lavoro”
S
ono stati assegnati l’11 aprile scorso a Bologna i riconoscimenti alle realtà aziendali più performanti e primatiste di bilancio della regione Emilia Romagna. Sono 43 le pmi e grandi aziende primatiste di bilancio e più performanti dell’Emilia Romagna che sono state premiate durante la pri-
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ma edizione regionale di Industria Felix a Palazzo Re Enzo. L’evento è stato organizzato da Industria Felix Magazine, il nuovo periodico nazionale di economia e finanza, in collaborazione con Cerved e con l’Università LUISS Guido Carli e con i patrocini di Confindustria, Comune di Bologna e
/ EVENTI /
Raffaello Pellegrini, Premio Industria Felix
Ansa (media partner), con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Lidl Italia e Grant Thornton. All’Evento hanno aderito le 43 aziende primatiste e più performanti con sede legale in Emilia Romagna scelte tra i 12.660 bilanci di società di capitali con fatturati da 2 milioni a 8,3 miliardi di euro. A fare gli onori di casa l’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore che ha accolto gli organizzatori ed i rappresentanti delle aziende premiate nella splendida cornice del salone del podestà del Palazzo di Re Enzo, ubicato nel cuore di Bologna proprio di fronte alla statua del Nettuno. Importante sottolineare che le aziende eccellenti siano state selezionate in maniera oggettiva, ovvero unicamente attraverso una rigorosa analisi dei loro bilanci realizzata dal Cerved sui dati dei bilanci pubblici 2017. E in mezzo a colossi regionali come Hera e Cremonini, ed a realtà industriali che tutto il mondo ci invidia come Ferrari, Lamborghini e Technogym, ha trovato posto anche una realtà fer-
rarese, Naturhouse, che ha fatto del franchising il suo motore di sviluppo, a cui è andato il riconoscimento come “miglior impresa come indice percentuale ROI” della regione. “Non capita tutti i giorni di essere premiato insieme ad eccellenze planetarie come Ferrari e Technogym, solo per citare due delle eccellenze industriali presenti – ha commentato emozionato Raffaello Pellegrini, Amministratore Delegato di Naturhouse – così come avere la possibilità di raccontare ad una platea tanto qualificata come in 15 anni di lavoro sia riuscito a creare partendo da zero una catena di 500 punti vendita, che dà lavoro a più di 2.000 persone, e che risulta avere anche una innegabile funzione sociale dato che attraverso l’educazione alimentare contribuisce a migliorare la qualità della vita di tutti i suoi clienti. Ma come ho spiegato ai presenti, al di là dei numeri di bilancio, ciò che mi ha dato più soddisfazione in tutti questi anni è stato creare attraverso il franchising tanti neo-imprenditori, oltre 300, il 90% donne, ed un indotto di oltre 2.000 posti di lavoro.” “È solo ed unicamente grazie al sapiente utilizzo del franchising – continua Pellegrini – sono riuscito con un investimento iniziale di soli 100.000 € e senza nessun ricorso a capitali di terzi, né bancari né privati, a creare ex-novo un mercato per i prodotti Naturhouse che solo in Italia cuba oltre 80 milioni di euro, con un’azienda che ne fattura circa 25, con un ROI talmente alto da risultare percentualmente il più elevato anche nel contesto di una delle regioni più economicamente feconde del paese. In generale il sistema franchising in Italia gode di ottima salute, e Naturhouse ne costituisce sicuramente un ottimo esempio”.
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/ MARKETING /
Gli utenti di Instagram trascorrono piĂš di ogni altro utente di social network la maggior parte del tempo sui siti di e-commerce
COME EVOLVONO LE ABITUDINI PER CHI ACQUISTA ON LINE Per quanto riguarda internet le abitudini cambiano molto rapidamente ed è quindi importante essere sempre aggiornati se si vogliono promuovere o vendere dei prodotti di Mattia Nicoletti*
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/ MARKETING /
N
elle ultime trimestrali di Alphabet (la holding che ha Google), l’azienda ha dato dei risultati che non hanno convinto gli analisti. Per questa ragione il titolo è crollato in borsa. Questa informazione, probabilmente può interessare poco a chi non ha del denaro investito sul titolo a Wall Street, tuttavia è un segnale importante anche per chi comunica per vendere un prodotto. Da un’analisi più approfondita i cali negli introiti pubblicitari di Google sono in parte da imputare alla concorrenza di Amazon, che per molti è il one stop shop di riferimento. In poche parole oggi molte più persone quando devono fare shopping online vanno direttamente su Amazon a vederne disponibilità e prezzo e non cercano in primis su Google. Ciò significa che sono cambiate le abitudini dei consumatori che acquistano sul web. Non vogliamo qui fare pubblicità a questo o a quel marchio, ma semplicemente sottolineare che per quanto riguarda internet le abitudini cambiano molto rapidamente ed è quindi importante essere sempre aggiornati se si vogliono promuovere o vendere dei prodotti. Ecco alcuni dati interessanti per indurre ad alcune riflessioni. Oltre il 60% di chi acquista online lo fa da mobile, il 52,5% da smartphone (Dati ricerca Idealo)
Questo significa che se un’azienda vende online deve pensare che metà dei suoi prodotti saranno acquistati da smartphone. Di conseguenza l’esperienza di acquisto deve essere ottimizzata (in tutti i sensi) per questo tipo di device. Tenendo poi conto che la percentuale aumenterà nei prossimi anni. Il 33% degli acquirenti online in Europa ordina prodotti all’estero (Dati ricerca Ecommercenews)
tori significhi prezzi più bassi. Da qui si possono elaborare molte strategie di comunicazione per valorizzare i punti vendita fisici. L’89% degli acquirenti ha interrotto l’acquisto online a causa di un servizio clienti scadente (Dati ricerca Social Media Today)
Anche online però chi acquista è molto esigente, e il servizio clienti, mancando totalmente il contatto visivo, viene visto come fondamentale, molto di più che nel negozio fisico. Rispondere a ogni domanda in tempi brevi è una chiave di successo. Il 66% degli acquirenti ha deciso di non acquistare un articolo a causa di costi di consegna non convenienti (Dati ricerca Hosting Facts)
La spedizione a casa o in un punto di raccolta è naturalmente una caratteristica che distingue l’acquisto online da quello fisico. I costi di spedizione (e i tempi, aggiungiamo noi) possono far propendere o meno per un acquisto. Gli utenti di Instagram trascorrono più di ogni altro utente di social network la maggior parte del tempo sui siti di e-commerce (Dati ricerca Social Media Today)
Il dato parla da solo, se si vuole comunicare un prodotto, Instagram deve fare parte della strategia di comunicazione.
*Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment
All’estero, e vale per tutte le nazioni, si trova sempre qualcosa non disponibile nel proprio paese. Se quindi si ha un’azienda che vende online prodotti che è noto non essere acquistabili in altri paesi (o a prezzi più bassi, o di qualità migliore), potrebbe essere interessante fare una comunicazione orientata a un pubblico che non vive in Italia. Il 71% dei consumatori pensa di fare un affare migliore online che in un negozio fisico (Dati ricerca Media Lounge)
Quando si vende un prodotto o un servizio l’elemento psicologico è molto forte. Non è quindi da sottovalutare il fatto che online per molti consuma-
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I meeting e gli eventi promossi dalle aziende rappresentano il 64,6% degli eventi in Italia e sono importanti per la promozione dei settori e dei brand
FARE SISTEMA PER FARE DI PIĂ™ Turismo, moda e agro alimentare godono di buona salute ma potrebbe andare meglio. Vediamo come
di Massimo Melis
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/ MARKETING/EVENTI /
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n occasione del Forum Economy svoltosi il 10 maggio scorso a Napoli si è anche discusso di come si possa “fare sistema”. A latere delle varie sessioni del Forum, attorno ad un tavolo tematico, in una delle bellissime sale del Maschio Angioino, ho avuto il piacere di moderare la discussione cui hanno partecipato alcuni manager, esponenti dell’impresa e della ricerca dei comparti turistico, moda e food. Come prima cosa, si è fatto il punto sui dati di settore. Il turismo nazionale è in piena effervescenza, nonostante le incertezze generali che riguardano consumi e produzione, secondo un rapporto anno 2018 di Banca d’Italia, nel 2017 il contributo totale del turismo all’economia italiana è stato di 223,2 miliardi di euro, pari al 13% del PIL. Il comparto cresce del 3%, meno di altri paesi europei, ma l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9 per cento del PIL, da 0,8 nel 2016, grazie al marcato incremento delle entrate (ovvero la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia). Alcuni sotto comparti presentano delle performance straordinarie; la domanda crocieristica, secondo un rapporto basato sui dati della Cruise Line International Association, CLIA, presenta nel 2018 un aumento del 30% rispetto al 2017. Sono 125 le navi oceaniche opzionate al 2027, di cui una parte alimentate a LNG, Liquefied Natural Gas, con un investimento complessivo superiore ai 68 miliardi di dollari, per un aumento di oltre 261.000 posti letto. Il consueto rapporto annuale dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi, presentato nel 2018, illustra che nel 2017 il trend è positivo in termini di numero di eventi e partecipanti. I meeting e gli eventi promossi dalle aziende rappresentano il 64,6% degli eventi in Italia nel 2017. Erano il 56,5% nel 2016 e il 55,4% nel 2015. Un autorevole
Alessandra Saioni, Amministratore Unico Effe Erre Congress
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Aurelio Cicala, General Manager di MSC Crociere
studio di settore di qualche anno fa aveva rilevato che il fatturato diretto e l’indotto del congressuale erano rispettivamente pari a 5 e 17 miliardi di euro; quasi un paio di punti del PIL. Secondo un rapporto 2017 di Mediobanca, la moda italiana vale il 4% del PIL, 66MD di euro in valore assoluto. Mentre la grande manifattura italiana ha registrato nel quinquennio bilanci spesso in rosso, le aziende della moda hanno presentato un incremento del risultato netto anche del 17,3%. Gli analisti hanno preso in considerazione 146 aziende del settore moda con un fatturato di almeno di 100 milioni di euro. Le Top 15 del campione, con nomi del calibro di Luxottica, Prada, Armani, ad esempio, hanno vantato un rialzo del fatturato nell’arco di cinque anni del 18,6%, per un totale di 25,6 miliardi. L’agro alimentare italiano vale 205 miliardi, il 12% del PIL, con alte performance di esportazione all’estero, 48% dal 2008, dove l’enogastronomia rappresenta il fiore all’occhiello. Visto il rapido excursus sui dati, ciò che emerso dalla discussione è che Turismo, moda e agro alimentare godono di buona salute ma si potrebbe fare di più. Vediamo come. “Fare sistema”, vuol dire “agire con metodo, seguendo regole e schemi predisposti, e con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili”, dove “sistema economico”, significa “il complesso dei principi fondamentali che regolano la vita economica di uno Stato”. Ed è proprio dell’intervento Stato che in questo momento c’è bisogno, soprattutto. Secondo i manager e i partecipanti al tavolo di confronto, si potrebbe fare meglio e di più attraverso nuove leggi che deleghino il pensiero strategico e la promozione del turismo ad una cabina di regia nazionale e non più alle Regioni; pochi ma rilevanti progetti
Simone Tani, Docente di Leadership alla LUISS, Adjunct Professor LUISS business School
Daniele Contini, Country Manager Italy Just Eat Italy
si fondano senza soluzione di continuità. I prodotti si possono esporre e raccontare attraverso l’interazione con il consumatore, che, attraverso dei touch screen integrati all’espositore del prodotto reale, o dei visori, sceglie quale direzione deve prendere lo storytelling. Il prodotto c’è ma è sostenuto e accompagnato da video, contributi multimediali, racconti sulla storia del brand e sull’utilizzo del prodotto, esperienze sensoriali visive, olfattive, tattili. Il partecipante, immerso nel mondo del suo brand preferito o aspirato, può virtualmente o realmente indossare abiti e complementi, realizzare delle esperienze di prodotto, inserite anche in contesti e mood non reali ma aderenti ai valori del brand, che rimbalzano in tempo reale e divertente sui social attraverso foto o video clip. La prova di un prodotto diventa un’esperienza da ricordare e condividere. Non solo, il consumatore evolve in opinion leader, può indirizzare, suggerire, richiedere, diventa un creatore di contenuti.
/ MARKETING/EVENTI /
e dei servizi. Siamo in epoca di user generated content, dove il consumatore, partecipante, crea i contenuti da poter condividere nel luogo dove si CONCLUSIONI In piano: Bidoglia, Direttore passivamente HR e organizzazione Ilprimo target nonLuca è più sollecitato dal-Scarpe&Scarpe svolge l’esperienza e con il suo sul web network. le informazioni e dai contenuti relativi a brand e trasversali coinvolgano il paese, riqualificazioC’è prodotti;che oggi è lui stesso a richiedere a gran vocegodono di fondi per sviluppo e promozione. AZ © RIPRODUZIONE VIETATA nelae lancio di strutture aggregative e grandi definizione e personalizzazione deieventi prodottibisogno di Iva agevolata per la meeting & event di qualità verso la domanda nazionale e internaindustry, sostegni economici, commitment ed enzionale per lo sviluppo sociale ed economico delle dorsement per la promozione dei sistemi di offerta destinazioni; politiche incentivanti che facciano specializzata come i convention bureau. LA CARTA DI IDENTITA’ emergere i talenti imprenditoriali. Food, moda e manifattura hanno necessità di maIl turismo ha necessità d’infrastrutture per miglionovre economiche strutturali e norme per alleggerare l’accessibilità, primo fattore critico di succesrire il costo del lavoro e facilitare l’organizzazione Comunicando Eventi è un’agenzia di live communication con uffici a Roma Milano, chei so di qualsiasi luogo, e organizzazione dei servizi del calendario, perché gli store sianoe aperti tutti oltre 14come anniilsupporta grandi aziende e multinazionali in progetti di comunicazione perché da fenomeni crocieristico e il congresgiorni della settimana e in funzione delle necessità cross mediale ed eventi. L’agenzia dispone di risorse interne dedicate allo sviluppo creasuale possano esprimere il vero potenziale a benedella domanda. tivo, alla produzione (contenuti multimediali e scenografie) e al project management, e ficio delle destinazioni ospiti; esistono località mepropone team di lavoro formati di volta in volta in funzione dello specifico e necessario ravigliose, di forte appeal e alta capacità, che non linguaggio del progetto.
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Aldo Cingolani, Presidente di Bertone Design
uovi standard per l’Italia nel settore hospitality: dagli USA arriva condhotel, un format che permette di usufruire di tutti i servizi alberghieri in un appartamento, interno alla struttura, che può essere acquistato come casa vacanza. Tra i vantaggi per i proprietari ci sono l’assenza di costi di gestione, il soggiorno senza preoccupazioni e tutte le comodità dell’hotellerie di alto livello. Il primo player italiano nel settore di Condhotel è il gruppo Pal ma My Suite, che attualmente sta preparando l’apertura di almeno 5 strutture ricettive, creando così una rete di condhotel che rispettano alti standard di comfort e di qualità e risultano estremamente competitivi. Ogni struttura, secondo il concept, disporrà di proposte specifiche a seconda della località in cui si trova, come, per esempio, la possibilità di avere la vigna di proprietà in Piemonte. Un altro aspetto importante riguarda la creazione dell’identità di tutti i complessi residenziali e di un filo conduttore stilistico, che permetteranno ai proprietari di sentirsi a casa in ogni condhotel della rete. La realizzazione di un family style, che conferisce un valore aggiunto a tutte le strutture, viene ottenuta attraverso lo sviluppo di uno stile esclusivo ed omogeneo, che sarà declinato per ogni stabile del gruppo. Affidato a Bertone Design, storico
Castellero, Vista pranzo
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Castellero, Vista cucina - pranzo
gli spazi, raggiunta attraverso l’applicazione di sistemi tecnologici smart. “La progettazione di un condhotel richiede l’integrazione di uno stile “unico e riconoscibile” della struttura tipica dell’hotellerie con il design personalizzato dei singoli appartamenti, – commenta Aldo Cingolani, Presidente di Bertone Design. – L’esperienza di Bertone Design acquisita con la valorizzazione di un castello nell’astigiano, iniziata nel 2018 e che si concluderà nel 2020, ci ha permesso di acquisire una competenza specifica in questo campo e di essere in grado di unire esigenze di vendibilità e gestione, con prodotti tailor made. Non secondario l’impiego della tecnologia che, inserita subito nel progetto di architettura e design, rende unici e personali gli elementi accessori”. CASTELLERO TIMELESS CHARM RESORT Castellero, dettaglio soggiorno
brand italiano, il design diventa la soluzione che, oltre a creare l’identità, permette di aumentare il valore degli immobili e di realizzare appartamenti confortevoli con una particolare attenzione alla scelta di materiali di qualità e alla funzionalità de-
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Uno degli esempi di Condhotel in arrivo è Castellero Timeless Charm Resort, un Castello del 14° secolo in fase di ristrutturazione. Situato nella zona tra le Langhe e il Monferrato, Castellero è un ottimo esempio di integrazione tra servizi alberghieri, proposte gastronomiche e soluzioni personalizzate per ogni cliente. Pensato soprattutto per il target straniero, Castellero è una sintesi dell’italianità rag-
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Appartamento a Castellero, Bagno
giunta attraverso un connubio tra ospitalità, arte, design, natura, cultura, gastronomia ed enologia. Tutte queste componenti hanno contribuito a creare residenze confortevoli con l’emblema dello stile di vita italiano attraverso i secoli.
Il design degli appartamenti, realizzato da Bertone Design, unisce tradizione e innovazione, bellezza estetica e funzionalità, e interpreta, in chiave moderna e lussuosa, il famoso italian lifestyle. Ogni appartamento, dalla scelta dei materiali alla proposta degli accessori e delle opere d’arte, trasmette raffinatezza, comfort ed esclusività: ampi spazi confortevoli e ricercati creano una scenografia di lusso che valorizza la tradizione dei luoghi. Il design delle stanze segue la logica e la stilistica del contesto storico in cui è nato il Castello. Arricchiti con soluzioni innovative di ergonomia, gli arredi, dalle forme sinuose e armoniche, sono stati pensati secondo gli standard progettuali più elevati. I materiali scelti e le forme sono stati studiati in modo da rispettare la natura e le caratteristiche tipiche del luogo. Il nuovo format alberghiero è stato accolto in Italia con grande entusiasmo, anche alla luce del successo che hanno i Condhotel all’estero. La valorizzazione dello stile di vita italiano, arricchita con l’uso di tecnologie avanzate smart e con l’impronta del design senza tempo, è una garanzia per l’affermazione e lo sviluppo sempre maggiore delle nuove strutture anche nel Bel Paese.
Castellero, Soggiorno
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UN CONCEPT STORE MILLENNIAL
Il caso Pier X a Porto Alegre in Brasile è un esempio di concept altamente innovativo perché va ben oltre l’identità del negozio, diventando un luogo di incontro, di scambio e di attività culturali mirate, e dove è disponibile un assortimento di abbigliamento, accessori, tavole da surf, strumenti musicali, motociclette e altri prodotti legati a un lifestyle salutare ed ecosostenibile di Fabrizio Valente*
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ier X è un concept store che comprende al proprio interno un negozio una caffetteria, uno spazio polifunzionale e un mercato phygital (fisico-digitale), basato sulla tecnologia e sul concetto di esperienza. È disponibile un assortimento di abbigliamento, accessori, tavole da surf, strumenti musicali, motociclette e altri prodotti legati a un lifestyle salutare ed ecosostenibile, capace di mixare surf e rock. Tutti i servizi, come la proposta di diversi tipi di lezioni (yoga, chitarra, …), o un caffè possono essere prenotati tramite la stessa app. Pier X è uno spazio che viene affittato per spettacoli rock, conferenze o altri eventi. Sistema di pagamento innovativo
Ogni prodotto può essere scansionato e pagato utilizzando un QR code stampato sull’etichetta. Una delle caratteristiche del concept è che non possono essere utilizzati né contanti né carte di credito: tutto è acquistato utilizzando l’app Pier X e un chiosco digitale all’ingresso consente di convertire denaro reale nei crediti digitali necessari per fare acquisti. Concept innovativo
Il surf e il rock in Brasile sono strettamente collegati e identificati in uno stile di vita ben rico-
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Caso tratto dalla ricerca internazionale di Kiki Lab – Ebeltoft Group, Retail Innovations 13 Pier X – Brasile, Porto Alegre Un concept store millennial, basato su un lifestyle salutare ed ecosostenibile, che fidelizza la community anche con incontri ed eventi. Area chiave Omniexperience Tendenza complementari Human tech Info chiave • Concept store • 2017: apertura • 530 mq
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noscibile. Pier X offre alla community un concept attraente perché va ben oltre l’identità del negozio, diventando un luogo di incontro, di scambio e di attività culturali mirate. Sfida: sviluppare la capacità di restare in contatto con le evoluzioni del target di riferimento. *Founder e AD di Kiki Lab – Ebeltoft Italy
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Il concetto di verità diventa irrilevante, lasciando spazio alle credenze radicate nelle emozioni: la realtà dei fatti è meno importante delle convinzioni personali
POST-VERITÀ: TUTTO STA IN QUEL CHE VOLETE CREDERE Nella vita aziendale i meccanismi che entrano in gioco nel processo decisionale e le debolezze che ne derivano, rappresentano una grande risorsa per il marketing, in grado di anticipare le scelte, i comportamenti e i bisogni di Stefania Giuseppetti
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e innovazioni e la velocità che caratterizzano la nostra epoca, ci rendono sempre più vulnerabili agli stimoli esterni. Infatti, sempre più raramente riusciamo a compiere scelte ponderate ed analisi ragionate di fronte alle varie situazioni – di acquisto e non – e ci affidiamo all’uso di scorciatoie mentali per far risparmiare al nostro cervello più energie possibili, giungendo, con il minimo sforzo, a rapide conclusioni. Rapide conclusioni che rischiano di condurci verso un mondo parallelo di grande attualità, sintetizzato nella “post verità”. Dal momento che l’essere umano è suscettibile alle opinioni altrui, gli appelli, le emozioni, le convinzioni personali che riscuotono consensi attraverso il web partecipativo, riescono a rendere ingannevolmente “vera” qualcosa che non lo è. LA POST VERITÀ NON È UNA FAKE NEWS
Il termine “post verità” non vuol dire “bufala”, notizia falsa o fake news, come invece talvolta è usato, ma definisce le “circostanze in cui i fatti oggettivi sono meno influenti, nella formazione della pubblica opinione, del richiamo alle emozioni e alle convinzioni personali”. Pertanto, il prefisso “post” non assume il significato temporale di “successivo”, ma appartiene a un tempo nel quale il concetto di verità diventa irrilevante, lasciando spazio alle credenze radicate nelle emozioni: la realtà dei fatti è meno importante delle convinzioni personali.
Ormai tutte le comunicazioni vengono travasate in queste arene, attraverso dei post (dall’inglese affiggere che non ha nulla a che vedere con il significato “post” del prefisso), in cui si ci espone a un giudizio sommario da Colosseo, perché ciò che conta è solo una collezione di “pollici elevati”. LA FUNZIONE DEI LIKE
Ed è proprio il numero di “like” che può stabilire con valore una presunta “verità”, rendendola assoluta e virale, grazie alle opportunità di condivisione offerte dai social network. Un naufragio della “verità” o uno stratagemma che stimola ad esplorare la potenza del falso? Damien Hirst, artista inglese tra i più famosi e controversi al mondo, ma anche eccezionale stratega di marketing, ha affermato che «tutto sta in quel che volete credere». E a volerci credere, la sua provocazione “Treasures from the wreck of the Unbelievable”, è un valido spunto di riflessione. La mostra, ospitata da ottobre a dicembre 2017 a Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Pinault Collection, ha esposto i reperti del più fantastico ritrovamento nella sto-
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ria dell’archeologia, avallando la leggenda di un ex schiavo Cif Amotan II, originario di Antiochia (l’attuale Turchia nordoccidentale) e vissuto tra il I e il II secolo dopo Cristo. Il liberto avrebbe destinato la sua ricchissima collezione di manufatti e oggetti preziosi provenienti da tutto il mondo fino ad allora conosciuto, ad un leggendario tempio dedicato al dio Sole in Oriente. Ma il prezioso carico di 460 tonnellate, mentre veniva trasportato a bordo del vascello Apistos - dall’antica lingua greca “incredibile”, o anche “non credibile” -, sarebbe affondato al largo dei porti dell’Africa orientale. I tesori sarebbero rimasti sul fondo dell’Oceano Indiano fino al ritrovamento da parte di una squadra di archeologi e all’interessamento di Hirst. Nonostante il recupero sia stato documentato attraverso fotografie e filmati, il carattere fortemente ambivalente di questa storia prevarica su tutto. La collezione è stata costruita su oggetti poco plausibili per l’età ellenistica, come il gigantesco disco solare atzeco in bronzo, o come The Collector with Friend in cui un uomo (Amotan con le sembianze dello stesso Hirst) tiene per mano Mickey Mouse. Inoltre, sull’architrave d’ingresso alla mostra un gioco di parole svela il progetto sul vero e sul falso: “Somewhere between lies and truth lies the truth”, la verità sta da qualche parte tra la verità e le bugie. E che dire dell’anagramma di Cif Amotan II: “I am a fiction”? Un bel rebus per il visitatore, che si è interrogato su che cosa poteva essere considerato vero, o anche solo finzione storica e archeologica, e che cosa, invece, è stato semplicemente il parto
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dell’incontenibile fantasia di Damien Hirst, più astuto degli astutissimi uomini di marketing e promotore di se stesso. I meccanismi che entrano in gioco nel processo decisionale e le debolezze che ne derivano, rappresentano una grande risorsa per il marketing, in grado di anticipare le scelte, i comportamenti e i bisogni. Perché ogni re-azione è il risultato di precise scelte comunicative, studiate e realizzate per condizionare e per provocare giudizi, preferenze e decisioni in modo istintivo e inconsapevole.
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Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
DALLA POSSIBILITÀ DI RICORRERE ALLA NECESSITÀ DI TENERNE DI CONTO Si tratta di un’ipotesi da non sottovalutare, pur considerando i necessari requisiti necessari, inclusa una eventuale “diffusa scorrettezza” di Mirco Comparini
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on esitiamo a far presente che proprio da AZ Franchising, con la firma di chi scrive, iniziò una intensa trattazione del tema “franchising e AGCM” portando alla luce e commentando le varie casistiche dei provvedimenti che l’autorità emanò e che stava emanando circa le casistiche di interesse per il settore del franchising. Sono stati trattati casi di marchi minori, ma anche casi di marchi di importanza nazionale e internazionale. L’importanza di analizzare l’attività dell’AGCM per il settore del franchising è molteplice in quanto, come emerso anche nei vari convegni organizzati da AZ Franchising in collaborazione con altri organismi associativi, l’autorità “va oltre” il dettato normativo, come facilmente riscontrabile nei testi degli stessi provvedimenti e assolve al principale obiettivo che la legge stessa si pone, l’importanza della fase precontrattuale, spesso (troppo) trascurata e presa con eccessiva superficialità.
Sintetizziamo, quindi, i tratti essenziali di questa “pratica legale” in modo da fornire le informazioni minimamente necessarie per far comprenderne l’utilità, l’eventuale efficacia e il valore probatorio dei provvedimenti AGCM. La prima distinzione da fare per una efficace illustrazione è tra public enforcement e private enforcement (dalla Direttiva 104/14). Il public enforcement è attinente al benessere della categoria dei consumatori in sé considerata, nonché alla tutela delle istanze imprenditoriali a competere in un libero mercato. La dimensione coinvolta è la “macroeconomia”. Il private enforcement è attinente ad un’ottica puramente individuale e pone l’accento sulla regolamentazione della singola operazione commerciale. La dimensione coinvolta è la “microeconomia” La conseguenza pratica della suddetta distinzione è rinvenibile nei rimedi concessi al soggetto dan-
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neggiato da una condotta anti-concorrenziale. Nella eventualità in cui siano lesi interessi afferenti alla sfera: • macro-economica, sarà possibile adire all’AGCM, ferma restando la facoltà di impugnare tali decisioni di fronte all’Autorità giudiziaria. • micro-economica, il danneggiato ha la facoltà di rivolgersi al giudice civile per ottenere il risarcimento del danno. Le due tipologie di “rimedi” si differenziano, sia per quanto concerne la loro natura, sia per le specifiche finalità perseguite.
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La prima, attività pubblicistica svolta dall’AGCM, ha una funzione tipicamente “punitiva” ed “afflittiva”, finalizzata primariamente a garantire l’interesse pubblico ad un assetto concorrenziale dei mercati. La seconda è, invece, la sede corretta per effettuare l’accertamento del danno causato da una condotta anticoncorrenziale nei confronti dei singoli soggetti operanti sul mercato, salvo l’eventualità in cui tale riconoscimento non risponda parimenti ad un interesse pubblicistico. Infatti, a rafforzamento di quanto sopra, per emettere provvedimenti sanzionatori, l’AGCM deve semplicemente accertare la mera idoneità potenziale distorsiva, non l’accertamento di un concreto pregiudizio. Già da quanto sopra, si evince che l’iniziativa proposta da questo Gruppo tende: • a colpire finanziariamente quelle iniziative che ledono (o si presume ledano) alcuni diritti derivanti da una comunicazione ingannevole, aggressiva, scorretta nella comparazione, lesiva nell’immagine, ecc., ecc.; • a fornire all’AGCM copioso materiale e per far apprendere la presenza di un diffuso interesse collettivo in modo che possa avere elementi per l’apertura di un’istruttoria;
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•
a precostituire prove a supporto di qualsiasi azione civile eventualmente intrapresa da qualsiasi soggetto.
Il tutto senza impedire la prosecuzione, individuale e/o collettiva, per azioni di carattere risarcitorio. Al riguardo, al fine di considerare o non considerare valore probatorio i provvedimenti AGCM, sono anche intervenuti il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione. Secondo il Consiglio di Stato, “per quanto ‘autorevole’ argomento di prova, l’accertamento compiuto dell’AGCM avrebbe, infatti, nel giudizio civile, la natura e gli effetti tipici del provvedimento amministrativo in cui tale accertamento è contenuto, il che non esclude, appunto, che il giudice civile possa, nell’esercizio autonomo della funzione giurisdizionale ad esso spettante, opinare diversamente in ordine all’esistenza della infrazione contestata e ritenuta esistente dall’AGCM”. Secondo la Corte di Cassazione, al contrario e secondo un orientamento costante, le decisioni amministrative dell’Autorità sono “prove privilegiate” nel contesto di azioni civili cc.dd. follow-on, ritenendole, tuttavia, pur sempre suscettibili di prova contraria. A chiarimento, si definisce: • follow-on, l’azione civile esercitata in risposta ad una violazione della disciplina concorrenziale già accertata dall’AGCM (sia essa nazionale o comunitaria) tramite un provvedimento definitivo. Le azioni civili follow-on sono, dunque, cronologicamente e logicamente susseguenti rispetto al provvedimento emesso dall’Autorità; • stand-alone l’azione in negativo rispetto al precedente strumento: si ricomprendono in tale nozione, infatti, le azioni incardinate in assenza di precedenti accertamenti della violazione delle regole antitrust. In questo quadro occorre inserire l’importantissima Direttiva 2014/104 che, al comma 3, art.7, recita: “3. Gli Stati membri provvedono affinché le prove ottenute da una persona fisica o giuridica solo grazie all’accesso al fascicolo di un’autorità garante della
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concorrenza e che non rientrano nell’ambito di applicazione dei paragrafi 1 e 2, possano essere usate nelle azioni per il risarcimento del danno solo da tale persona o dalla persona fisica o giuridica che le è succeduta nei diritti, inclusa la persona che ha rilevato la sua domanda”. All’art.9 (Effetto delle decisioni nazionali), invece, riporta: “1. Gli Stati membri provvedono affinché una violazione del diritto della concorrenza constatata da una decisione definitiva di un’autorità nazionale garante della concorrenza o di un giudice del ricorso sia ritenuta definitivamente accertata ai fini dell’azione per il risarcimento del danno proposta dinanzi ai loro giudici nazionali ai sensi dell’articolo 101 o 102 TFUE o ai sensi del diritto nazionale della concorrenza. 2. Gli Stati membri provvedono affinché una decisione definitiva ai sensi del paragrafo 1 adottata in un altro Stato membro possa, conformemente al rispettivo diritto nazionale, essere presentata dinanzi ai propri giudici nazionali, almeno a titolo di prova prima facie, del fatto che è avvenuta una violazione del diritto della concorrenza e possa, se del caso, essere valutata insieme ad altre prove addotte dalle parti. 3. Il presente articolo lascia impregiudicati i diritti e gli obblighi delle giurisdizioni nazionali di cui all’articolo 267 TFUE”. Ovvio, quindi, che il tema sia complesso e articolato e deve essere ben chiaro che non c’è alcuna
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ambizione di risolverlo o darne una illustrazione esaustiva da parte di chi scrive o dai promotori dell’iniziativa derivante dal Gruppo, ma è, comunque, necessario tentare di comprendere se, in realtà, sia ipotizzabile una o più azioni utili ad una possibile soluzione compatibile, sia con i principi dell’ordinamento interno, sia con quanto disposto dalla Direttiva, nonché semplicemente come azioni di supporto ad altre auspicabilmente azionate da organismi di rappresentanza. Ad esempio, se si accogliesse tale possibilità, sarebbe anche opportuno domandarsi se, allo stato attuale, si possa configurare anche una responsabilità dello Stato per inadempimento della Direttiva richiamata, ma sono sicuramente altri a dover accollarsi tale compito. Detto questo, è, comunque, ben chiaro in dottrina che la Direttiva di cui sopra abbia un chiaro e dichiarato obiettivo: quello di favorire le azioni private, che indirettamente influiscono sulla dimensione pubblica, semplificando l’accesso dell’attore alla prova dell’illecito e colmando così eventuali asimmetrie informative (si vedano, in tal senso,
gli artt. 5 –8 della Direttiva [artt. 3 –6 del D.lgs. 3/2017] che riconoscono al giudice civile il potere di disporre l’accesso agli atti in possesso delle Autorità garanti della concorrenza e alle informazioni detenute dalla parte o da un terzo). Quanto sopra non vuole essere certo una semplificazione di questioni giuridiche complesse, ma non possiamo esimerci dal prendere atto che, suppur trattasi di tema ancora dibattuto, alla decisione dell’AGCM è stato, comunque, attribuito, oltre che efficacia di “prova privilegiata” con riferimento alla condotta anticoncorrenziale dell’impresa, anche valore presuntivo della sussistenza del nesso causale e del danno, salvo prova contraria. Quanto sopra non deve essere sottovalutato dagli affiliati, certo, ma, soprattutto, non deve essere sottovalutato dagli affilianti, in particolare quelli in start up, perché i danni conseguenti ad una impostazione “dilettantesca” della fase precontrattuale può costare veramente cara.
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Una volta stipulato formalmente il contratto in forma scritta i contraenti assumono la responsabilità di rispettarlo
L’INADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI CONTRATTUALI E LA CLAUSOLA PENALE
Sono abbastanza frequenti i casi di inosservanza di uno o di entrambi i soggetti coinvolti, causando l’insorgere di controversie e il rispettivo intervento delle autorità giudiziarie competenti. Vediamo nel dettaglio avv. Paolo Fortina e dott.ssa Ilaria Secchiatti*
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O
riginariamente, il contratto di franchising era un contratto atipico, di derivazione americana, a prestazioni corrispettive e di durata, con cui il franchisor (affiliante) concedeva, previa stipulazione del contratto, al franchisee (affiliato) il diritto di entrare a far parte della propria rete commerciale e di vendere i propri prodotti o servizi in campo nazionale o internazionale, utilizzando il marchio del franchisor, nonché i suoi segni distintivi, l’eventuale brevetto di invenzione, il know-how e la sua assistenza, con l’obbligo del franchisee di versare una somma fissa periodica, detta front fee o entry fee, con cui il franchisee entrava nella rete e di pagare un canone ulteriore, detto royalty, proporzionale al volume d’affari. Questa tipologia contrattuale permetteva, in primo luogo, al franchisee di esercitare la propria attività con lo stesso look del franchisor e, in secondo luogo, al franchisor di espandere il proprio giro d’affari sia su mercati già consolidati sia su mercati nuovi. La lenta affermazione del fenomeno all’interno del nostro ordinamento giuridico è stata causata dall’assenza di una normativa che disciplinasse precisamente la materia. Tale circostanza ha fatto sì che per molto tempo il contratto di franchising rimanesse un contratto atipico contemplato dall’articolo 1322 c.c., che regolamenta l’autonomia contrattuale delle parti.
Tuttavia si è sempre più fatta strada l’esigenza di disciplinare il contenuto del contratto di franchising al fine di tutelare le posizioni impari dei soggetti contrattuali, in particolare quella del franchisee che, rispetto al franchisor, è spesso la parte contrattuale più debole. Tale necessità è stata recepita dal Legislatore, il quale, con la Legge del 6 maggio 2004, n. 129, ha dettagliatamente disciplinato il contenuto del contratto di franchising, denominato contratto di affiliazione commerciale, e del rapporto contrattuale sorto tra le parti, prendendo spunto dalle pratiche che ormai si erano solidificate. In questa sede verranno brevemente esaminati gli articolo 4 e 5 della suddetta legge, i quali disciplinano gli obblighi dell’affiliante e dell’affiliato, affinché sia possibile indagare su quali siano alcuni rimedi del Codice Civile contro gli eventuali inadempimenti dei contraenti. Proseguendo, una volte che le parti si accordano e stipulano formalmente il contratto in forma scritta – a pena di nullità – i contraenti assumono la responsabilità di adempiere diligentemente agli obblighi previsti dallo stesso. In particolare, il franchisor deve: • cedere al franchisee la licenza di utilizzazione della sua formula commerciale, comprendente il diritto di usufruire del know-how e dei segni distintivi;
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•
formare il franchisee e fornirgli il personale che costui potrà impiegare nella sua attività; • prestare la propria assistenza al franchisee; • fornire tutto il materiale necessario a svolgere l’attività. Mentre, il franchisee da parte sua è obbligato a: • pagare il diritto di ingresso; • adeguarsi agli standard qualitativi del franchisor; • mantenere il segreto su tutto ciò che concerne l’attività; • corrispondere i canoni periodici; • utilizzare i segni distintivi del franchisor nel rispetto di quanto stabilito dal contratto. Purtroppo, non sempre le parti adempiono ai propri obblighi contrattuali. Infatti sono abbastanza frequenti gli inadempimenti agli obblighi attribuiti a uno o ad entrambi i soggetti coinvolti, causando l’insorgere di controversie e il rispettivo intervento delle autorità giudiziarie competenti. Conseguentemente, i contraenti possono tutelare i propri interessi grazie alle previsioni del Codice Civile, il quale prevede, all’ articolo 1453, lo strumento della risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive, per inadempimento di uno degli obbligati. Infatti il primo comma dell’articolo appena menzionato statuisce che “nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a scelta chiedere l’a-
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dempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno”. Quindi la parte adempiente ha la possibilità di esperire due azioni alternative previste dall’art. 1453 c.c.: 1. diffida ad adempiere, intimando alla parte inadempiente, tramite l’invio di una lettera raccomandata A/R o P.E.C., di ottemperare ai propri obblighi entro il termine fissato - non inferiore a 15 giorni - avvertendo che, in difetto, il contratto si intenderà senz’altro risolto; 2. risoluzione del contratto. In questo caso la parte adempiente deve agire in giudizio e intraprendere azione di risoluzione del contratto presso l’ufficio giudiziario competente. Naturalmente, come prevede la norma, la parte adempiente potrà anche chiedere il risarcimento del danno subito a causa della violazione dell’obbligazione contrattuale. Si osserva in proposito che lo scopo principale del Legislatore è attribuire alla parte lesa la possibilità di fare una valutazione di opportunità, sia in termini oggettivi quanto in termini soggettivi, circa la permanenza della fiducia nel rapporto contrattuale inadempiuto. Nel caso del contratto di franchising l’affidamento rappresenta l’ago della bilancia, che determina in capo all’adempiente la volontà di mantenere o
/ OCCHIO ALLA LEGGE /
non il contratto inadempiuto. È opinione ormai consolidata all’interno dell’odierna giurisprudenza che la fiducia tra i contraenti costituisca il principale elemento del contratto di franchising, senza la quale lo stesso rapporto contrattuale non potrebbe in alcun modo esistere o realizzare gli interessi economici e produttivi in gioco. Negli ultimi anni, sono sempre più frequenti i casi in cui il franchisor decida di inserire all’interno del contratto stipulato con il franchisee una clausola penale, ai sensi dell’art. 1382 c.c., al fine di ottenere, indirettamente, una tutela più efficace e una maggior garanzia rispetto all’adempimento agli obblighi contrattuali del franchisee, costituendo, di conseguenza, un rapporto contrattuale apparentemente più duraturo e serio. Quanto detto fino ad ora, è stato pienamente percepito dalla giurisprudenza. Un esempio recente è la sentenza n. 5880, 19 marzo 2019, del Tribunale di Roma, sez. VIII, la quale ha trattato della tematica circa i rimedi contro gli inadempimenti contrattuali, riconoscendo applicabile la previsione dell’art. 1453 c.c. che disciplina la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive nel caso di inadempimento di uno degli obbligati. Nel caso di specie, il franchisor ha per primo chiesto al Giudice di accertare l’avvenuta risoluzione del contratto di franchising per
inadempimento e di condannare il franchisee al pagamento delle somme dovute a titolo di clausola penale e royalties, maturate successivamente al contratto inadempiuto. Il franchisee ha ammesso le sue inadempienze, ma ha contestato il quantum del risarcimento del danno. Di conseguenza, il Giudice ha accertato la sussistenza del comportamento inadempiente lamentato dalla parte lesa, quindi dichiarato la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1453 c.c. e, infine, verificato la violazione dell’articolo 1383 c.c. che disciplina il divieto di cumulo tra la prestazione principale e la clausola penale, poiché solo quest’ultima - se prevista nel contratto - è dovuta a titolo di risarcimento quando il contratto viene risolto per inadempimento. Pertanto il Tribunale di Roma ha condannato il franchisee al pagamento delle somme derivanti dalla clausola penale espressa nel contratto di franchising. In conclusione, è sorprendente osservare come le disposizioni del Codice Civili siano ancora pienamente al passo con i nuovi contratti importati dagli ordinamenti giuridici esteri
*Avvocato, NL Studio Legale
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Sono previsti degli incentivi per consorzi nazionali che operano nei mercati esteri per tutelare l’originalità dei prodotti italiani per i consorzi nazionali
MADE IN ITALY E ITALIAN SOUNDING: MAGGIOR TUTELA PER I PRODOTTI ITALIANI Alcuni settori merceologici godono, più di altri, di un’elevata fama per la qualità del “Made in Italy”, di conseguenza l’esigenza di tutelare le aziende contro quelle pratiche commerciali volte a sottrarre illegittimamente quote di mercato ai “veri” prodotti italiani di Alessandra Sonnati*
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L
o scorso 30 aprile 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 il Decreto Legge 34/2019 recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” (in seguito, per brevità, ‘D. L. n. 34/2019), il quale prevede, tra le altre, regole per la tutela dei marchi Made in Italy e misure di contrasto al fenomeno dell’ “Italian Sounding”. Alcuni settori merceologici godono, più di altri, di un’elevata fama per la qualità del “Made in Italy”: ci riferiamo soprattutto alla moda e al fashion, all’arredamento ed all’alimentare. Come conseguenza di questa fama è cresciuta via via negli anni l’esigenza di tutelare le aziende contro quelle pratiche commerciali volte a sottrarre illegittimamente quote di mercato ai “veri” prodotti italiani. Il decreto legge contiene due articoli, l’art. 31 e l’art. 32, particolarmente interessanti per coloro che operano in uno dei citati settori. Il primo riguarda i marchi storici, il secondo invece è incentrato sull’ “Italian Sounding”. Quanto ai marchi storici, gli stessi sono definiti come quei marchi registrati da almeno cinquant’anni o di cui è possibile provare l’utilizzo continuativo da almeno cinquant’anni i quali siano utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un’impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale. Per tutelare i marchi storici la norma prevede che i titolari o i licenziatari esclusivi possano chiedere l’iscrizione del marchio nel registro dei marchi storici di interesse nazionale. Ottenuta tale iscrizione, i titolari o i licenziatari esclusivi potranno
utilizzare accanto ai predetti marchi il logo “Marchio storico di interesse nazionale” il quale dovrà essere istituito con decreto del Ministro dello sviluppo economico. Quanto invece all’ “Italian Sounding”, il fenomeno viene definito dalla norma come segue: “sono pratiche di Italian Sounding le pratiche finalizzate alla falsa evocazione dell’origine italiana di prodotti”. Tra le iniziative dirette a contrastare il fenomeno dell’ “Italian Sounding” vi è l’aver fatto rientrare fra gli atti di pirateria di cui all’articolo 144 del Codice della proprietà industriale tali condotte illecite. Vengono inoltre previsti degli incentivi per consorzi nazionali che operano nei mercati esteri per tutelare l’originalità dei prodotti italiani per i consorzi nazionali: un’agevolazione pari al 50% delle spese sostenute per la tutela legale dei propri prodotti colpiti dall’Italian Sounding. L’agevolazione viene concessa fino ad un importo massimo annuale per soggetto beneficiario di euro 30.000,00. Infine viene introdotta una previsione ai sensi della quale: “Non possono altresì formare oggetto di registrazione parole, figure o segni lesivi dell’immagine o della reputazione dell’Italia”. *Avvocato - Frignani e Associati Studio Legale
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Entra anche tu a far parte dei protagonisti de
LE BUSINESS CARD
APPUNTI RETAIL In questo numero: Novità per la App Facebook: la nuova app sarà completamente ridisegnata, ma i cambiamenti sono anche di natura funzionali ed è in arrivo la nuova funzione “Meet New Friends”. E se ti fai prendere dallo stress quotidiano Woebot invia oltre un milione di messaggi a settimana per aiutarti a risolvere problemi di depressione, ansia, relazionali. Con Envision, inoltre, gli utenti ipovedenti possono fare acquisti nei supermercati, utilizzare i mezzi pubblici, leggere le carte dei menu nei ristoranti, riconoscere i loro amici, trovare i loro effetti personali e molto altro ancora, da soli.
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APP FACEBOOK: NOVITÀ LOGO, GRUPPI ED EVENTI Lo aveva annunciato il 1 maggio Mark Zuckerberg durante il keynote di apertura della tradizionale conferenza annuale F8 a San Jose in California, l’app mobile Facebook è cambiata. Il social network cambia abito sia per iPhone che per dispositivi Android. I cambiamenti saranno attuati nel prossimo futuro e sono già visibili per alcuni utenti. La nuova app Facebook sarà completamente ridisegnata. Primo grande cambiamento: scompare la classica e storica barra blu, nella parte della schermata alta del social. Ma le novità dell’app Facebook non si fermano alla grafica e ai colori utilizzati ma i cambiamenti sono anche di natura funzionale: la scheda “Gruppi” posizionata nel menù principale e la scheda eventi avranno una nuova rilevanza. Pure in arrivo e ancora non visibile la nuova funzione “Meet New Friends”.
iTUNES ADDIO? QUATTRO APP PRENDERANNO IL SUO POSTO Apple sta vagliando l’opzione di smembrare il suo storico software iTunes che da anni non viene più considerato molto user-friendly. Per rendere più flessibile e indipendente ogni singolo ambito ci saranno quattro distinte app: l’app per laTv, quella per la Musica, quella per i Podcast e quella per i Libri. Con un’app per ogni argomento sarà più semplice puntare al grande obiettivo della società di Cupertino che è quello di rendere unico il sistema operativo dei prodotti di casa della mela morsicata non creando più diversificazioni tra macOs e iOS che attualmente dividono il mondo dei computer fissi e portatili da quello dei device come iPhone, iPad e iPod Touch.
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L’APP GOOGLE HOME FESTEGGIA I 100 MILIONI DI DOWNLOAD SUL PLAY STORE Con l’app Google Home puoi configurare, gestire e controllare i tuoi dispositivi Google Home e Chromecast, oltre a migliaia di prodotti di casa connessi quali luci, videocamere, termostati e non solo, il tutto da un’unica app. L’app funziona come un telecomando con più di 5000 dispositivi smart home di oltre 400 brand famosi. L’app Google Home festeggia i 100 milioni di download sul Play Store, come sempre, si tratta di dati indicativi, anche perché rimane oscuro il modo in cui Google calcoli davvero il numero di download. Il dato tratteggia un presente in cui i dispositivi smart stanno popolando con sempre maggiore incidenza la nostra vita quotidiana.
WOEBOT: IL TUO ESPERTO DI AUTO-CURA Si è svolto a Maggio il tradizionale evento annuale del Google I/O. I Google Play Awards 2019, hanno premiato l’app Woebot, come App di benessere più rilevante. Woebot invia oltre un milione di messaggi a settimana per aiutare gli utenti con lo stress quotidiano e le sfide come i sintomi di depressione, ansia, problemi relazionali, procrastinazione, solitudine, dolore, dipendenza, gestione del dolore e altro ancora! Woebot effettua il check-in con te tutti i giorni e ti guida attraverso tecniche pratiche basate su approcci sperimentati come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la consapevolezza e la terapia dialettica comportamentale (DBT).
ENVISION AI, MIGLIOR ESPERIENZA PER L’ACCESSIBILITÀ Envision consente alle persone con disabilità visive di vivere in modo più indipendente. Con Envision, gli utenti ipovedenti possono fare acquisti nei supermercati, utilizzare i mezzi pubblici, leggere le carte dei menu nei ristoranti, riconoscere i loro amici, trovare i loro effetti personali e molto altro ancora, da soli. Envision può elaborare un’immagine e estrarre le informazioni che l’utente sta cercando. È in grado di leggere testi da qualsiasi superficie in modo accurato e rapido. L’app è stata premiata per miglior esperienza per l’accessibilità dai Google Awards 2019.
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UP & DOWN La nostra rubbrica che ha come obiettivo quello di verificare se il sito del franchisor è esaustivo nelle informazioni pubblicate. ZUIKI / www.zuiki.it/it Il sito ufficiale del brand di abbigliamento uomo e donna, Zuiki, ha una sezione dedicata alla proposta in franchising. Qui viene introdotto il progetto franchising e il concept store in poche righe riassuntive corredate dalla possibilità di scaricare un allegato. Scaricando l’allegato è possibile trovare la scheda tecnica del franchising e le informazioni contenute vanno dalla Fee d’ingresso alla durata del contratto. I dati sono riassunti correttamente nei punti fondamentali di un progetto franchising. La sezione è infine collegata ad un form di richiesta informazioni.
TIGELLABELLA / www.ti g e l l ab e l l a. i t La terza voce del menù del sito del brand Tigellabella è la voce franchising. Nonostante la posizione di rilievo nel menù, cliccando sul bottone “franchising” si leggono poche righe sulla proposta di sviluppo a rete con in conclusione l’opzione “contattaci” che rimanda ad un form generico senza specifiche sulle possibili richieste del potenziale Franchisee come ad esempio se possiede già un fondo o un locale. La sezione è da bocciare.
WASH & DRY LAVARAPIDO / www.washe d r y. i t Bocciato il bottone info franchising delle lavanderie self service “Wash & Dry” nel suo sito ufficiale. Le informazioni non sono esaustive, non si trovano i riferimenti dell’offerta franchising. Per avere le informazioni minime necessarie occorre contattare il numero in evidenza o compilare il form in attesa di una risposta.
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FRUSCIO / www.f r usci o. i t Bollino verde per la sezione franchising del brand di abbigliamento, intimo e costumi da donna, Fruscio. La pagina dedicata alla proposta a rete si articola in maniera graficamente accattivante in 4 principali sezioni di cui la più importante “ La formula fruscio” raggruppa alcune delle informazioni base sull’investimento richiesto in base alla tipologia di franchising scelto. Molto interessante la sezione F&A con le risposte alle domande più frequenti. La sezione si conclude con il form di contatto. GELATERIA LA ROMANA / www.g e l ate r i a ro ma na.co m Il bottone franchising della Gelateria La Romana spiega in 3 step come aprire una gelateria in affiliazione. Anche se è possibile scaricare una brochure informativa di fatto non si trovano i numeri del franchising: investimento iniziale, ammontare del diritto di ingresso, periodicità delle royalties e modalità di affiliazione. Non è bocciato perchè è una buona idea a proporre ad un potenziale affiliato le informazioni in una brochure facilmente scaricabile, occorre però arricchirla di più informazioni e di una scheda riassuntiva. JU’STO / www. j usto - sto re.co m Promossa a pieni voti la sezione franchising del brand italiano di Ju’sto sul suo sito ufficiale. All’interno di un prospectus scaricabile è possibile trovare tutte le informazioni che un futuro affiliato vorrebbe conoscere, in particolare un’illustrazione completa dell’investimento iniziale e le opportunità che derivano dall’affiliazione. Molto interessante che nella brochure si trovi una sezione dedicata alle domande più comuni con relative risposte da parte del brand. La brochure è esaustiva e ricca nei contenuti, promossi.
• Scheda franchising con informazioni essenziali sul progetto contenente anche: ammontare dei costi di investimento, ammontare del diritto di ingresso, ammontare e periodicità delle royalties sia sulle vendite che sulle pubblicità • Descrizione esaustiva dell’attività e dei servizi e/o prodotti distribuiti • Elenco, ubicazione e riferimenti degli affiliati in essere
• Modalità di affiliazione • Possibilità di porre domande specifiche da parte dei potenziali affiliati • Eventuali zone di preferenza per l’ubicazione delle nuove attività • Presenza di esclusiva di zona • Storia dell’affiliante • Un conto economico medio • Il fatturato minimo conseguibile
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AGENDA 2019 GIUGNO 2019 30/05 - 01/06 // INTERNATIONAL FRANCHISE EXPO New York, U.S.A 18-25 // LUXURY SUMMIT Milano,Italia 18-20 // FRANCHISE MARKETING LEADERSHIP CONFERENCE Atlanta, Georgia
LUGLIO 2019 18-27 // RETAIL DISRUPTION 2019 Milano,Italia
SETTEMBRE 2019 18-20 // BUY BRAND EXPO Moscow, CEC
OTTOBRE 2019 24-25-26 // SALONE FRANCHISING MILANO Milano, Italy
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MENSILE - ANNO XXI - N. 06 GIUGNO 2019 DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Pasquali f.pasquali@azfranchising.it CONTATTI TEL. 02/46.77.81 email: info@azfranchising.com UFFICIO ABBONAMENTI abbonamenti@azfranchising.it STAMPA Arti Grafiche Boccia Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno DISTRIBUTORE PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. 20134 Milano IMPAGINAZIONE Adasto - www.adasto.com
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