AZ FRANCHISING - SETTEMBRE 2019

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EDITORIALE “Quando un uomo rivolge tutta la volontà verso una data cosa, finisce sempre per raggiungerla”. (Hermann Hesse)

Ripresa. Finite le vacanze e dopo il meritato riposo arriva il momento di concentrarci e tenere l’attenzione su quello che saranno i nostri programmi per il prossimo anno lavorativo. L’attenzione, infatti, ci permette di ignorare gli stimoli superflui, quelli che nulla hanno a che fare con ciò a cui ci stiamo dedicando. La concentrazione unita all’attenzione determina la nostra capacità di dare seguito alle nostre intenzioni e progetti. Questo momento è proprio quello giusto, ed è il miglior periodo dell’anno per affrontare e pianificare le attività più impegnative, dal punto di vista lavorativo e professionale perché veniamo da un periodo di riposo e siamo carichi di energia. La concentrazione di energia aumenta le possibilità di raggiungere i nostri obiettivi. Perché a noi quello che maggiormente interessa e porgi degli obiettivi e raggiungerli. Cos’è successo di rilevante nel corso dell’anno? Quali fenomeni hanno avuto o avranno ripercussioni importanti anche nei prossimi mesi? Quali tendenze hanno fatto capolino e sono destinate a diventare sempre più rilevanti nell’immediato futuro? Sono queste le domande che ci poniamo alle quali diamo risposta tra le pagine del nostro giornale, attraverso la nostra informazione puntuale e di approfondimento. Risposte che servono ai nostri lettori. E, già da questo numero, potete trovare una serie di opportunità per intraprendere nel mondo della moda junior e anche una puntuale e precisa informazione su come intraprendere all’estero, sezione inaugurata in questo numero e che portiamo avanti anche nei prossimi. I retailer sono chiamati a un immenso sforzo di innovazione per mantenere salde le relazioni con i propri clienti. A presiedere sono i dati e le informazioni che si muovono rapidamente, e spesso in maniera incontrollata, nella rete. La nostra informazione, controllata e efficace, è gestita da professionisti perché anche in quest’epoca di iperconnessione e di ipertecnologia, l’uomo rimane però centrale: come consumatore e come individuo. Saremo presenti in tutti gli appuntamenti importanti del settore, primo fra tutti, prossimo ottobre, il Salone del Franchising a Milano, evento autorevole e unico nel suo genere. Si… Perché noi pionieri del settore, da piu di vent’anni, crediamo nel franchising perché è in continua crescita, perché è un sistema di servizi e commercio organizzato, collaudato e standardizzato. Ora più che mai l’impresa non si può improvvisare e dunque il franchising rappresenta un valore aggiunto per chi vuole aprire un’attività. Inoltre, la formula del franchising coniuga le caratteristiche del negozio tradizionale all’innovazione digitale. La maggior parte delle reti in franchising, infatti, oltre al punto vendita ha una piattaforma e-commerce. Quindi risulta ancor più una soluzione ottimale per quelli che vogliono diventare imprenditori nel commercio e nei servizi, ma temono il rischio d’impresa.

Fabio Pasquali Direttore responsabile f.pasquali@azfranchising.it


Settembre 2019

FOCUS

16 Moda junior: evoluzione positiva anche se con alcune incertezze

NEW CONCEPT

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Voglia di stanza da bagno

COMUNICAZIONE

LA PROPOSTA

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L’assistente vocale: l’interazione tra brand e cliente

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CYao: il nuovo format che mette insieme Carpisa e Yamamay

FINANZA & LEGALE

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Tigotà: l’eccellenza retail nella cosmetica e pulizia casa

74

Il vero significato della rete

34 Libero Point: “E se la banca ti ha chiuso il conto, noi te lo riapriamo”

OCCHIO ALLA LEGGE

80

La clausola di mediazione

STORIA DI COPERTINA

NOTE LEGALI

36

Portobello: un format giovane e innovativo

84

Franchising e corretta distribuzione territoriale dei punti vendita

SPECIALE 42 Passo in avanti tra Svizzera e Singapore: accordo di libero scambio 47

Il franchising: modello attraente per il Giappone

51 In Cina il retail è digital MARKETING

2

60

Il social non è uno scherzo

TECH RETAIL

64

Intelligenza Artificiale, la piattaforma made in italy

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101CAFFE’ DEBUTTA NEL TRAVEL RETAIL A MILANO CENTRALE E ROMA TERMINI Con i punti vendita di stazione Centrale e Termini, 101CAFFE’ ha rivisitato la propria offerta commerciale sulla base delle nuove abitudini di acquisto di un cliente-passeggero proveniente da ogni parte del mondo. I negozi di 101CAFFE’ nelle stazioni di Milano Centrale e Roma Termini sono situati al piano primo interrato, all’interno della galleria commerciale delle rispettive stazioni, a conferma della trasformazione che questi poli hanno avuto negli anni, da luoghi dove si comprava tutto ciò che era stato dimenticato, a dei veri e propri centri commerciali, che conducono il cliente-viaggiatore verso una nuova dimensione di acquisto. Con l’evoluzione del travel retail si assiste ad una graduale tendenza di rendere questi luoghi di crossover più accoglienti per favorire il processo di acquisto.

OTTIMAX ARRIVA IN SICILIA Ottimax, il marchio 100% italiano specializzato nella vendita di prodotti professionali per costruire e ristrutturare la casa a prezzi da ingrosso, è arrivato a Catania con un punto vendita di 11.000 mq sancendo, di fatto, l’ingresso del marchio professionale del Gruppo Bricofer, in un nuovo e stimolante mercato locale. L’immobile, nato da una sostanziale ristrutturazione dei locali precedentemente occupati dalla catena di ipermercati Città Mercato è stato inaugurato, con un grande successo di pubblico, il 17 luglio in Via S. Giuseppe la Rena - 67 (CT), presso le Gallerie Commerciali Catania La Rena, centro di vicinato ben servito dalla viabilità primaria, localizzato nei pressi dell’aeroporto e a soli 12 minuti, in auto, dal centro di Catania.

CARILLO HOME CAMBIA IL VOLTO DELL’E-SHOP Veste grafica completamente nuova, che consente una navigazione più semplice e smart, sia da desktop sia da dispositivi mobile: la Angelo Carillo & C. S.p.A. rinnova totalmente il suo e-shop Carillo Home, con il debutto di un nuovo pittogramma e di una nuova piattaforma per la gestione degli ordini. Un importante progetto, che è parte dell’ambizioso piano di sviluppo dell’azienda in Italia e all’estero, con i marchi Reevér, Riviera e Linea Oro. I prodotti di ogni brand sono disponibili online per essere acquistati dall’Italia e, nei prossimi mesi, anche da paesi esteri come Gran Bretagna, Francia, Spagna e Germania. Lo scopo è quello di migliorare la customer satisfaction, sviluppare programmi loyalty e trasferire all’utente tutte le informazioni necessarie per poter comporre il mood più adatto alla propria casa.

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TATA ITALIA INAUGURA UN NUOVO PUNTO VENDITA AD ORISTANO Lo spazio dello store, progettato in linea con il nuovo concept Tata Italia, si sviluppa su una superficie totale di oltre 150 metri quadrati ed è dedicato alle collezioni donna, uomo e bambino di calzature, borse e accessori. L’eleganza del layout Tata Italia si sposa perfettamente con la storicità di Via Garibaldi che accoglie questa nuova apertura: maestose insegne sovrastano ad angolo le vetrine del punto vendita fungendo da elemento catalizzatore dell’attenzione del cliente. Il risultato è un ambiente dall’atmosfera sofisticata e di grande personalità. Sale dunque a quota 102 il numero degli store Tata Italia, dei quali 51 diretti e 51 in affiliazione.

40.000 NUOVI AMBASSADOR DEI PRODOTTI LAVAZZA SU LETSELL Cresce ancora Letsell, piattaforma digitale innovativa italiana che ha alle spalle un modello di business unico al mondo e propone una vera e propria novità al marketing delle aziende: trasformare gli iscritti alla piattaforma in ambassador del brand. Dopo aver recentemente chiuso un round di investimento da 750.00 euro la startup annuncia oggi l’apertura di un canale verticale dedicato alle capsule Lavazza. Gli oltre 40.000 iscritti alla piattaforma potranno ora vendere anche le capsule Lavazza.

WOMO SBARCA IN INDIA Womo, il brand di cosmetica per l’uomo di proprietà di Percassi e Genesis Luxury, società che fa capo a Reliance Brands Limited, annunciano di aver siglato un accordo di distribuzione in esclusiva a lungo termine per l’ingresso di Womo in India. L’accordo di distribuzione in esclusiva e master franchise con Genesis Luxury prevede entro il primo semestre del 2020 l’apertura di un flagship store a Mumbai, in cui verranno offerte le linee di prodotto Womo e i servizi di taglio e rasatura di Bullfrog, il barbershop fondato da Romano Brida e acquisito da Percassi nel 2014. Questa partnership prenderà in esame anche altre possibili opportunità multicanale nel Paese nel prossimo futuro. L’ingresso di Womo nel mercato indiano si inserisce in una strategia di espansione a livello globale, che prevede anche un consolidamento della presenza del brand in Italia, attraverso l’apertura di nuovi store monomarca.

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News. ACCORDO CONFINDUSTRIACONFIMPRESE: PROPOSTE COMUNI PER LA CRESCITA DEL PAESE Confindustria e Confimprese siglano un accordo di collaborazione che prevede, attraverso i rispettivi organi di vertice, ogni efficace e utile azione congiunta sui principali temi che riguardano la crescita e lo sviluppo, nonché il benessere sociale e il progresso civile e culturale del Paese. Le due associazioni, accomunate da temi di comune interesse, condividono i valori dell’iniziativa privata, del mercato, della libera concorrenza e della cultura industriale e commerciale e contrastano i protezionismi da qualsiasi parte provengano. Decisivo per entrambe il ruolo dell’Europa per il nostro Paese nel confronto economico globale. Confindustria e Confimprese si confronteranno, in particolare, su alcuni specifici ambiti di particolare e comune interesse.

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IL FRANCHISING BATTE LA CRISI

PRIMADONNA FUSION CAFÈ: PROPOSTA INNOVATIVA Nasce la nuova avventura imprenditoriale di Primadonna Collection: il Primadonna Fusion Cafè, proposta assolutamente innovativa nel contesto dell’entertainment riccionese. Questo nuovo concept si essenzializza nel mix tra il mood “fashion oriented”, che contraddistingue il Brand Primadonna Collection, e la suggestiva dimensione del “food&beverage”, con l’obiettivo di offrire ad una clientela diversificata, una location in cui vivere una experience evocativa, unica e ricercata, attraverso una selezione internazionale delle migliori portate fusion e una originale rielaborazione, in chiave fashion, dei migliori drink e cocktail. Una location elegante e moderna, capace di garantire comfort e benessere, riempirà tutti i topic moment della giornata offrendo servizi assolutamente variegati: dalla colazione, al brunch, dal pranzo all’happy hour fino alla cena ed un cocktail bar service per un after ricercato e gradevole.

Secondo i dati del settore, diffusi da Assofranchising, nei dieci anni trascorsi dall’inizio della crisi (fissata per convenzione al 15 settembre 2008, giorno del fallimento della banca statunitense Lehman Brothers) il giro d’affari è cresciuto del 17 per cento ad oltre 25 miliardi di euro. Poche altre forme di organizzazione delle vendite hanno saputo realizzare una simile performance, tanto che gli operatori esteri sono aumentati, nel periodo, di quasi il 36 per cento. Nel solo 2018 questa forma di commercio ha dato lavoro a numerose persone, vincendo anche all’estero e mettendo a segno un incremento del 7,6% dei punti vendita.


IL GRUPPO LEGO INAUGURA AD ASSAGO IL NUOVO LEGO CERTIFIED STORE Il nuovo store Lego si inserisce nel piano di espansione di negozi gestiti da Percassi, che ha in programma di aprirne degli altri sul territorio nazionale nel corso dei prossimi anni. All’interno del Lego Certified Store, bambini e adulti potranno vivere un’esperienza unica, ricca di grandi novità e sorprese esclusive. Con “Pick a Brick”, per esempio, sarà finalmente possibile acquistare mattoncini sfusi tra una vasta scelta di pezzi disponibili. Un’altra grande novità sarà “Build a mini”: tutti potranno costruire, personalizzare e acquistare la propria minifigure, scegliendo ogni più piccolo dettaglio del personaggio collezionabile Lego, dal cappello al colore degli abiti. I Lego Certified Store offrono ad adulti e bambini una vera immersione all’interno dei valori del brand Lego.

YAMAMAY e PANINO GIUSTO INSIEME PER UN NUOVO CONCEPT

ÈPASTA VA ALL’ESTERO Il quadro previsionale per i prossimi anni prevede una crescita dei fatturati anche in virtù di un piano di investimenti proiettato sui mercati esteri. In particolare, l’azienda prevede lo sviluppo di un franchising nazionale e internazionale, l’apertura di corner in centri commerciali e l’acquisto di altri container per la somministrazione. Tra i prossimi passi c’è lo sviluppo in Italia con nuovi punti vendita e senza dubbio lo sbocco sul mercato francese. Damiano Alberti, ideatore del concept èPasta, ha dichiarato: “Siamo felici del risultato ottenuto e della fiducia che ci hanno dato i nostri investitori. èPasta è un progetto solido, con tutte le caratteristiche per espandersi ulteriormente. A oggi Milano rappresenta comunque il nostro core business: per questo abbiamo pianificato un’importante campagna di adv nelle principali stazioni metropolitane milanesi”.

Yamamay fa il suo ingresso nel food retail con un partner d’eccezione Panino Giusto e una location d’impatto Piazza Cordusio a Milano, la celebre piazza milanese, meta di cittadini e turisti, diventata recentemente palcoscenico delle nuove tendenze di global retail. L’apertura di questo nuovo spazio è anche l’occasione per il lancio di un progetto pilota in ambito omnichannel per Yamamay, che si è avvalsa della collaborazione di Accenture per integrare l’esperienza digitale con quella fisica. Nello store personal shopper dedicati seguono i clienti dal loro ingresso fino al momento del pagamento, utilizzando le più evolute tecnologie. Online la fashion stylist virtuale Anna usa l’intelligenza artificiale per individuare lo stile di ciascuno e suggerire i capi più in linea con i propri gusti, permettendo l’acquisto direttamente dal sito di Yamamay. Il nuovo concept store si trova in un elegante palazzo dei primi del ‘900, uno spazio di 1000 metri quadrati, con ingresso comune, suddiviso su due piani che ospitano a piano terra il negozio di Yamamay e, a quello superiore, Panino Giusto, che inaugura in questa occasione la formula ‘’Panino Giusto First Floor’’.

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ANITA FAVA VINCITRICE DELL’ESPRESSO ITALIANO CHAMPION 2019 Anita Fava è la vincitrice della finale inglese dell’Espresso Italiano Champion 2019, una sfida a colpi di caffè e cappuccino per eleggere il miglior barista del Regno Unito. La 26enne Fava, di origini milanesi, si è stabilita a Londra sei anni fa. La gara ha visto confrontarsi dieci baristi finalisti, selezionati da un’apposita giuria, in una gara a tempo che prevede di tarare la macchina e preparare quattro espressi e quattro cappuccini in appena 11 minuti, rispettando i massimi standard in fatto di tecnica e qualità. Anita Fava oltre ad aver vinto la finale inglese ha conquistato anche il diritto a prendere parte alla finalissima internazionale che si terrà a ottobre durante la fiera Host dal 18 al 22 Ottobre 2019 a Fiera Milano Rho, dove parteciperanno anche gli altri finalisti di paese.

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SIRIO: FIRMATO UN ACCORDO QUADRO CON ALICE PIZZA

NUOVO PUNTO VENDITA LA BOTTEGA DEL CAFFÈ A SALERNO

Sirio S.p.A. (AIM SIO), azienda italiana leader nella gestione del catering commerciale nel settore ospedaliero, comunica di aver firmato con “Me & Alice srl”, azienda proprietaria del marchio Alice Pizza, un accordo quadro di sviluppo commerciale in esclusiva nel canale ospedaliero. L’accordo quadro prevede il reciproco impegno in esclusiva per l’apertura di 6 punti vendita nel canale ospedaliero, nei prossimi 18 mesi. Le location potranno essere individuate sia in ospedali dove Sirio è presente in virtù di gare già vinte - con corner dedicati alla pizza - sia in nuovi punti vendita, sempre nel canale ospedaliero. I singoli punti vendita che verranno aperti saranno regolati con appositi accordi di affiliazione commerciale (franchising) con Sirio in veste di franchisee.

Cibiamogroup raddoppia in Campania, consolidando la propria presenza con l’apertura del secondo punto vendita oltre a quello già presente all’interno della stazione centrale di Napoli e inaugurando La bottega del Caffè presso il Centro Commerciale Maximall di Pontecagnano. Il Gruppo ligure entra così in una delle realtà commerciali più importanti e vivaci nell’area salernitana che conta oltre cento punti vendita tra insegne nazionali e internazionali e vanta una superficie di circa 60.000 mq. L’offerta si distingue per la qualità e la varietà dei prodotti, sia per quanto riguarda la caffetteria con una ricca selezione di caffè speciali e regionali (Caffè Padovano, Salentino, Bicerin ecc) sia per i prodotti salati e di pasticceria. Alle brioches farcite al momento e alle focacce si aggiungono infatti, irrinunciabili prodotti tipici locali.


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PRIMA APERTURA IN CALABRIA PER LA CATENA DI RISTORAZIONE BAVARESE LÖWENGRUBE Löwengrube, la catena di cucina e birreria bavarese, dove si possono vivere i sapori e la convivialità tipici dell’Oktoberfest, annuncia l’apertura del suo primo ristorante in Calabria, a Rende (CS), in piazza Santo Sergio 20. Il nuovo ristorante occuperà 20 risorse sin dall’inizio, portando ad oltre 260 il numero delle persone impiegate in tutti i 19 locali della catena. L’apertura è parte di un più ampio progetto di sviluppo di Löwengrube, che prevede ulteriori nuove aperture, soprattutto al Sud, entro il 2019, tra il format di ristorazione classico, il format Klein, ossia la versione della birreria per stazioni ed aeroporti e il wagen, il food truck di street food bavarese.

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MONDADORI STORE APRE A MILANO UN NUOVO CAFFÈ

PRESTASHOP LANCIA LA SUA ULTIMA VERSIONE: PRESTASHOP 1.7.6.

Apre le porte a Milano, all’interno del Mondadori Megastore di piazza Duomo, il primo Caffè firmato Mondadori Store e Gruppo OD Store, nuovo punto d’incontro per chi cerca momenti di relax e convivialità nel cuore della città. Si arricchisce così ulteriormente l’offerta del flagship store Mondadori in piazza Duomo, il più grande spazio dedicato alla cultura e al tempo libero nel centro di Milano, vero e proprio riferimento per tutti gli appassionati di libri, musica, film, tecnologia ed eventi, in grado di ospitare 2 milioni di clienti ogni anno.

PrestaShop, la piattaforma di e-commerce leader in Europa e America Latina, lancia oggi la versione 1.7.6 del suo software open source, arricchito da un numero record di contributi della community. La nuova versione del software PrestaShop è progettata per migliorare le prestazioni, l’acquisizione, la conversione e l’internazionalizzazione degli e-shop. Le principali novità introdotte includono: la visualizzazione migliorata di valute e prezzi in base alla lingua del cliente; nuovi modelli di email transazionali; un nuovo modulo per le recensioni dei consumatori con rich snippet. Quest’ultima versione include anche miglioramenti e nuovi strumenti per gli sviluppatori e le agenzie che lavorano su PrestaShop.


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LA VERA PIZZA NAPOLETANA ARRIVA NELLE VENDING MACHINES L’azienda campana J-Momo nota per la produzione di pasta di alta qualità e piatti pronti in collaborazione con una nota azienda produttrice di vending machines ha varato un progetto molto ambizioso e sicuramente una novità del settore. Un distributore automatico di vera pizza napoletana, fatta a mano da pizzaioli esperti napoletani, con le stesse materie prime utilizzate dalle migliori pizzerie, cotta al forno a legna ed immediatamente surgelata a -40. Il tutto realizzato secondo le regole del disciplinare di produzione della pizza napoletana originale. La vending machines è corredata di una colonna forni che regolano il tempo di riscaldamento in modo automatico a seconda del gusto e tipo di pizza selezionata. Da oggi in qualsiasi luogo del mondo ed a qualsiasi ora puoi avere la vera pizza napoletana calda al momento o surgelata da portare a casa grazie a J-Momo.

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AUGUSTO CONTRACT: 100 APERTURE IN 5 ANNI L’azienda specializzata nella realizzazione “chiavi in mano” di locali di ristorazione commerciale festeggia un importante traguardo. Da nord a sud sono oltre 40 i brand che hanno scelto la realtà marchigiana come partner nei loro progetti. La crescita di Augusto Contract, azienda di arredamento e general contractor nel foodservice, hospitality e retail, è la storia di una giovane realtà marchigiana – l’azienda è stata fondata nel 2013 a Jesi – che può tuttavia vantare il know-how e l’esperienza che solo le grandi aziende possiedono. Augusto Contract nasce, infatti, da una ‘costola’ della società specializzata in tecnologia per bar, pasticcerie e gelaterie fondata da Augusto Bocchini – imprenditore, visionario e innovatore – e in poco tempo ha saputo fondere tutta questa esperienza con l’entusiasmo e lo spirito di innovazione delle nuove generazioni.

IL GRUPPO TECNOCASA PROSEGUE LO SVILUPPO ESTERO Il Gruppo Tecnocasa, leader in Europa con oltre 3.200 agenzie affiliate nel mondo, è presente in 7 Paesi oltre all’Italia (Spagna, Ungheria, Messico, Polonia, Francia, Tunisia, Thailandia) e continua a consolidare la propria presenza sul mercato estero. Anche in Francia il Gruppo, approdato nel 2007, prosegue lo sviluppo delle reti in franchising. Nel 2018 - 2019 sono stati aperti nuovi uffici Tecnocasa e attualmente il Gruppo è a quota 6 agenzie (5 a marchio Tecnocasa e 1 con marchio Kìron). In previsione ci sono altre 2 nuove aperture nel corso del 2020. “Siamo presenti in Francia, specifica Paolo Boarini, Consigliere Delegato Gruppo Tecnocasa Spagna - con una squadra che sta crescendo, dove i giovani si formano professionalmente nella nostra Scuola di Formazione al fine di offrire un servizio completo, efficiente e trasparente ai clienti che hanno necessità di vendere, comprare o affittare una casa. Vogliamo proseguire lo sviluppo e la crescita, elevando sempre più anche la qualità dei nostri servizi”.


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News Comunicazione. A TORINO LA SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL THE VEGETARIAN CHANCE L’emergenza climatica così come quella dell’abuso della plastica sta via via convincendo governi e opinione pubblica che rimandare tutto al futuro sia ormai una strategia miope e distruttiva. E la questione riguarda anche le nostre scelte alimentari, che hanno un impatto su tutte le emergenze delle quali soffriamo (clima, salute, inquinamento, impoverimento del suolo). Per questo la sesta edizione del Festival The Vegetarian Chance avrà come titolo “Il domani del cibo è oggi”. Le date sono 11/12/13 ottobre, la città Torino e il luogo EDIT (Eat Drink Innovate Together) anche partner della manifestazione con il suo ambiente design indirizzato alla condivisione e all’esperienza del cibo. Per tre giorni sarà proposta al pubblico “l’opportunità” (chance) vegetariana come una scelta utile a migliorare la nostra esistenza senza rinunciare al gusto e alla cultura gastronomica. Si ascolterà, si discuterà e soprattutto si mangerà senza ignorare quanto il cibo ci comunica.

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CRAI: MIGLIOR SPOT ISTITUZIONALE IN ITALIA CRAI è stata insignita del prestigioso riconoscimento per la migliore campagna pubblicitaria da parte di Mediastars. Ideato insieme all’agenzia Mosquito di Vincenzo Vigo, lo spot “La qualità? Un viaggio che non finisce mai” ha vinto due premi nella sezione Televisione e Cinema: 1° classificato Mediastars e 1° classificato Categoria Film Istituzionali. Il bellissimo spot è stato inoltre premiato per la Miglior Direzione Creativa, il Miglior Copywriting e i Migliori Effetti Speciali. Lo spot mostra un viaggio fantastico e inaspettato alla ricerca di simboli e ricette rappresentative della nostra storia e cultura alimentare. Ogni giorno il gruppo CRAI si impegna, da nord a sud, a garantire i valori e la qualità dell’insegna. Per questo motivo il cortometraggio rappresenta un manifesto, oltre che per l’azienda, per l’Italia intera.

DISPONIBILE IL BANDO DI PARTECIPAZIONE PER LA TERZA EDIZIONE DI RE.START-SMART UP YOUR BUSINESS In vista della 34° edizione del Salone Franchising Milano, in programma dal 24 al 26 ottobre presso Fieramilanocity, torna l’appuntamento con il ‘talent show’ Re.Start-Smart Up Your Business, ideato allo scopo di valorizzare e premiare le migliori idee di business in ambito retail e franchising partorite dalle giovani menti più intraprendenti, creative e innovative attualmente in circolazione. Un format destinato a diventare un appuntamento fisso per chi ha intenzione di realizzare la propria impresa con l’avvallo dei maggiori esperti del settore che andranno a comporre la giuria chiamata a giudicare e ad assegnare i premi nelle tre categorie previste da regolamento: Best Business Idea, Best Technology & Innovation, “Creative Idea” Special Prize by IED.


BIRRA PERONI ON AIR CON LO SPOT PER PERONI 3.5 “Più gusto, con meno”, il claim del nuovo spot, è continuità con quanto fatto dal brand con Peroni Cruda, la cui campagna è on air, nascendo anch’essa dall’idea creativa di Saatchi & Saatchi: “La nuova campagna di Peroni 3.5 riscrive il linguaggio creativo di Peroni: un percorso iniziato con Peroni Cruda, che sta portando il brand verso un posizionamento fresco e moderno” commenta Manuel Musilli, direttore creativo di Saatchi & Saatchi. “Less is more” è il concetto sul quale si fonda il nuovo spot che segna un cambiamento rispetto al passato: un nuovo tone of voice che parla alle persone che hanno voglia di non fermarsi mai, di godersi la vita con leggerezza, e anche con gusto. Pianificato da Wavemaker, lo spot è on air nei formati 30” e 15” fino al 5 ottobre 2019 su tutte le reti Rai e Mediaset e sui principali canali delle piattaforme Sky e digitale terrestre, con l’obiettivo di raggiungere un totale di 766 milioni di contatti cumulati.

AW LAB LANCIA UN MANIFESTO PER LE DONNE CHE VOGLIONO CAMBIARE IL MONDO

DISNEY SBARCA SU SPOTIFY CON UN HUB DEDICATO ALLA MUSICA DI FILM E SERIE

La nuova campagna del retailer sport-style Aw Lab chiama all’azione le donne. L’obiettivo dell’operazione WMNS Together è creare uno spazio di racconto per condividere valori e dare l’opportunità a tutte le donne d’Europa di essere protagoniste di un cambiamento culturale. Il primo passo è il manifesto WMNS Together, che conduce a una discussione centrata sulle parole chiave integrazione, diversità, eguaglianza, alla quale ogni ragazza può aggiungere il contributo personale. Le sei testimonial – prime firmatarie – sono Virgin & Martyr, fondatrici della piattaforma Instagram omonima; Sofia Viscardi, scrittrice e youtuber; Rossella Fiamingo, campionessa olimpica di scherma; Emma Allegretti, artista ed illustratrice; Susana Ramirez, youtuber e fotografa spagnola; Ona Carbonell, campionessa internazionale di nuoto sincronizzato.

Dai grandi classici ai supereroi, d’ora in poi chi vorrà ascoltare le colonne sonore dei film Disney avrà una destinazione unica. Un hub su Spotify appena lanciato sull’app in alcuni paesi anglofoni – Usa, Canada, Sud Africa, UK, Irlanda, Australia e Nuova Zealand – ma accessibile ovunque da browser, che mette a disposizione degli ascoltatori una library enorme di canzoni vecchie e nuove. Tra le playlist disponibili c’è quella delle grandi hit dei principali film Disney e Pixar; Favorites per i motivi più amati dai bambini di oggi e da quelli cresciuti; Classics con le musiche dei vecchi film, dei parchi a tema e dei film originali per la tv; c’è l’area Sing-Alongs con le canzoni da cantare in auto o dove più piace; quella delle Principesse con le canzoni d’amore e le musiche simbolo dei personaggi; quella con le colonne sonore di Star Wars e quella dei film Marvel. Il canale verrà continuamente aggiornato con nuovi contenuti.

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Continua il trend in salita del giro di affari per la moda junior

EVOLUZIONE POSITIVA ANCHE SE CON ALCUNE INCERTEZZE Da non sottovalutare l’incidenza delle vendite di note griffe della moda, entrate anche in questa nicchia di mercato

S

econdo le stime preliminari effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda per SMI, nel 2018 la moda junior (accezione questa che comprende l’abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi/e di età tra 0-14 anni, intimo ed accessori inclusi) assisterebbe ad una prosecuzio-

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ne del trend positivo del giro d’affari. Anche se su ritmi più affievoliti rispetto a quelli sperimentati nel corso del 2017, il turnover settoriale ha sperimentato un aumento pari al +2,3%, portandosi così al di sopra dei 2,9 miliardi di euro. Con riferimento al valore della produzione (variabile che, si


ricorda, tenta di quantificare l’attività produttiva svolta in Italia, al netto della commercializzazione di prodotti importati) c’è stata una variazione di segno positivo, stimata nell’ordine del +0,8%. UNO SGUARDO ALL’ESTERO

Guardando alle performance oltreconfine, per la moda junior si stima una crescita media annua delle vendite estere corrispondente al +6,5% su base annua. L’export dovrebbe, pertanto, concorrere al 40,1% del turnover settoriale, guadagnando così oltre un punto percentuale rispetto al 2017. Con riferimento all’import, il comparto ha sperimentato una lieve accelerazione rispetto al 2017, facendo registrare così una crescita stimata al +0,9% su base annua. La dinamica prevista per i flussi commerciali in entrata e in uscita dall’Italia determinerebbe un miglioramento del deficit commerciale di comparto, da -685 milioni di euro del 2017 a -629 del 2018, guadagnando pertanto 56 milioni di euro. Secondo il Centro Studi di Confindustria Moda, i consumi nazionali (in tale accezione comprensivi dei consumi delle famiglie, dei consumi extra-familiari e delle scorte) ha archiviato il 2018 in calo

rispetto ai livelli del 2017. La flessione per i dodici mesi è al -2,0%, in deciso peggioramento rispetto al biennio precedente rivelatosi ben più favorevole. Tornando alle performance sperimentate sui mercati esteri, è possibile circoscrivere l’analisi al solo abbigliamento per neonati (per il quale si possono isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per Nazione). Nei primi nove mesi del 2018, secondo quanto rilevato da ISTAT, l’export di moda bébé sale a poco più di 153 milioni di euro in virtù di una dinamica molto vivace, pari al +28,8%, variazione su cui incidono in via principale le vendite di note griffe della moda, entrate anche in questa nicchia di mercato. Nel periodo monitorato il Regno Unito ha duplicato le vendite dall’Italia, arrivando a coprire il 17,5% dell’export settoriale. Anche Germania e Francia presentano delle variazioni molto sostenute, portandosi rispettivamente al 12,2% e al 9,4% di incidenza. Non di meno, risulta in aumento del +24,9% anche la Spagna, a quota 11,8% (-0,4 punti rispetto alla quota del medesimo periodo del 2017). La Svizzera si mostra favorevole, facendo registrare una variazione pari al +8,4%, a

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riprova dell’attrattiva di cui gode oltreconfine la moda junior italiana. Non mancano tuttavia Paesi che si sono mossi in area negativa. Le vendite dirette in Portogallo calano del -1,2%. Più rilevante risulta la flessione accusata dalla Russia, pari al -17,1%; tale mercato dal 2010 al 2014 era stato il primo sbocco del childrenswear italiano e nel gennaio-settembre 2017 era tornato a crescere nella misura del +6,3%. Una perdita superiore al -10% coinvolge anche la Grecia. Un ulteriore gruppo di Nazioni, pur su livelli inferiori a 5 milioni di euro, assiste invece a crescite dell’export; in tale gruppo rientrano Paesi Bassi, Svezia, Austria, Emirati Arabi e Belgio. Di contro, arretrano le vendite dirette a Hong Kong, USA, Polonia e Arabia Saudita. Sempre con riferimento al solo abbigliamento bébé, le importazioni dall’estero in Italia evidenziano una lieve flessione pari al -1,1%. La Cina, pur confermandosi primo supplier con un’incidenza sul totale importato di comparto pari al 25,1%, mostra un cedimento del -15,2%. La Francia, al secondo posto, frena al -0,6%. Similmente, il Bangladesh si ferma al -0,4%, mentre l’India evidenzia un decremento pari al -1,6%. Alle dinamiche sperimentate dai Paesi asiatici si contrappone comunque il “mini-boom” che interessa i Paesi Bassi (+127,3%), tradizionale porto d’ingresso per merci provenienti proprio dal Far East. Cresce anche l’import dalla Spagna (+58,8%). Di contro, cala del -1,6%

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l’import dall’India, mentre - pur su livelli ben più contenuti - flessioni delle importazioni su ritmi superiori al -10% interessano Tunisia, Germania, Romania e Portogallo. I PRINCIPALI RISULTATI DELL’AUTUNNO/INVERNO SUL MERCATO ITALIANO

Sotto il profilo demografico, il mercato italiano dell’abbigliamento Junior, al 1° gennaio 2018, si componeva di 8.080.176 individui di età compresa tra 0 e 14 anni. Il 51,5% era rappresentato da popolazione maschile. Da gennaio ad agosto 2018, sulla base delle (pur provvisorie) rilevazioni ISTAT ad oggi disponibili, le iscrizioni in anagrafe per nascita sono state pari a 290.270 con un decremento di 9.416 individui rispetto ai primi


otto mesi del 2017 (-3,1%). Similmente a quanto registrato per la fascia 0-14 anni, i neonati maschi rappresentano il 51,5% del totale. Ciò premesso, se si focalizza l’attenzione sul consumo di moda junior in Italia, i dati più aggiornati relativi al sellout invernale si riferiscono alla stagione Autunno/Inverno 2017-18. Secondo le rilevazioni effettuate da Sita Ricerca per conto di SMI, nell’A/I 2017-18 il complesso dei prodotti di Tessile-Abbigliamento ha sperimentato un decremento del sellout pari al -2,4% in termini di spesa corrente, accompagnato da un calo del -1,3% a volume. In detto contesto, la moda junior ha registrato un risultato negativo, ma tuttavia migliore rispetto alla media del Tessila-Abbigliamento, archiviando un calo del -1,3% a valore e del -1,0 a volume. La stagione in esame presenta comunque alcune differenze tra i diversi segmenti. Il segmento “bambino” contiene la flessione al -1,0%, mentre il segmento “bambina” (che copre il 47,2% del sell-out di comparto) chiude con una variazione peggiore, pari al -1,8%. Il “neonato”, invece, si conferma tutto sommato stabile, pur con lieve segno negativo (-0,2%). Allo stesso tempo, in termini di quantità, il “bambino” frena al -0,2%,

la “bambina” cede, invece, il -1,6%, mentre il “neonato” cala del -0,8% sperimentando quindi un lieve aumento dei prezzi medi. Analizzando il panorama distributivo, lo Junior vede confermata la leadership delle catene, forti di una quota pari al 49,1% del mercato; nel periodo monitorato, tuttavia, il sell-out intermediato frena al -0,4%. Tale dato media l’arretramento del segmento “bambino” da un lato e la crescita del segmento “bambina” dall’altro (rispettivamente pari al -4,3% e al +2,6%). Il “neonato” archivia, invece, una variazione del -0,3%. La GDO, grazie ad un incremento pari al +1,2%, supera l’incidenza del 30,0% del mercato; poco meno della metà (14,6%) è detenuta dai Grandi Magazzini, che tuttavia non vanno oltre al +0,2% nell’A/I 2017-18. Specularmente a quanto rilevato per le catene, la GDO assiste ad un aumento a doppia cifra del segmento “bambino” (+11,2%), e, viceversa, ad una contrazione nel caso del segmento “bambina” (-7,1%); il “neonato” cresce, infine, del +6,6%. Il dettaglio indipendente, la cui quota è scesa all’11,7% del sell-out di comparto (si ricordi pari, invece, al 25,2% nell’A/I 2011-12), si mantiene riflessivo e mostra una perdita pari al -7,6%. Nel caso di tale format, una flessione double-digit (-11,5%) interessa il segmento “bambino”, mentre il segmento “bambina” perde il -4,9%; il segmento “neonato” sperimenta, invece, una contrazione delle vendite del -1,4%. IL CANALE DIGITALE E LA VENDITA ON LINE

Best performer si rivela il canale digitale, in crescita del +16,3%; l’aumento risulta peraltro generalizzato ai segmenti “bambina” e “bambino”, in crescita rispettivamente del +14,6% e del +24,8%. Una flessione, pur contenuta, interessa invece il segmento “neonato”, nella misura del -1,5%. La quota di mercato dell’on-line è tuttavia confinata ancora al 4,6%, quasi due punti percentuali in meno quindi rispetto alla media nazionale del Tessile- Abbigliamento (6,2%). Nonostante le incertezze di contesto, per lo Junior si confida in un mantenimento dell’evoluzione positiva, pur su ritmi sempre moderati, anche nella prima parte del 2019.

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La catena dei Primigi Store oggi conta 380 negozi in tutta Italia e 30 all’estero

IL TOTAL LOOK PER I BAMBINI Intervista a Daniela Mazzocconi, Responsabile Retail Primigi e Igi&Co: “la formula Franchising rappresenta una opportunità di business reciproco, per l’Azienda e per l’Affiliato: l’azienda può contare su una base di visibilità, distribuzione e fatturato stimabile in anticipo e a sua volta può garantire pubblicità, servizio, fornitura di quanto necessario e ritiro di quanto superfluo”

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ata nel 2007, REDA Retail S.p.A. è la Società con la quale il Gruppo IMAC ha ampliato il proprio business e lanciato il progetto Franchising Primigi Store, catena di negozi monomarca in cui è possibile vestire bambini e ragazzi da 0 a 14, con

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una gamma completa di prodotti coordinati che soddisfano un total look completo di abbigliamento, calzature, intimo ed accessori. La catena dei Primigi Store oggi conta 380 negozi in tutta Italia e 30 all’estero. Il Gruppo IMAC gestisce oltre a Pri-


Organizzarsi in rete rappresenta un vantaggio per l’azienda. Se si, quali sono i vantaggi del vostro franchising?

“La formula Franchising rappresenta una opportunità di business reciproco, per l’Azienda e per l’Affiliato: l’azienda può contare su una base di visibilità, distribuzione e fatturato stimabile in anticipo e a sua volta può garantire pubblicità, servizio, fornitura di quanto necessario e ritiro di quanto superfluo. In particolare garantiamo:

Daniela Mazzocconi

migi i Marchi: IMAC, grande distribuzione Calzature Uomo, Donna, bambino; Igi&Co, dettaglio Calzature e Abbigliamento Uomo e Donna; Enval Soft dettaglio Calzature Comfort Uomo e Donna. Con un fatturato 2018 di 258 MIO di Euro, il Gruppo IMAC nello stesso anno ha venduto in Italia e all’estero 9,5 milioni di paia di calzature e 6,0 milioni capi di abbigliamento. Abbiamo intervistato Daniela Mazzocconi, Responsabile Retail Primigi e Igi&Co.

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Merce in conto vendita; Margine garantito del 40%; Pagamento settimanale del solo venduto; Reso totale dell’invenduto; Software di gestione gratuito.

L’abbigliamento bambino, un settore sicuramente molto competitivo. Quali sono le vostre politiche di marketing per contrastare i vostri competitors?

“Le nostre politiche non hanno come finalità ultima il contrastare la concorrenza. Questa può essere una conseguenza. Il marchio Primgi è nato nel 1976 e da più di 40 anni si occupa del mondo dei bambini. La competizione vera è con il mercato e con il saper individuare tempestivamente, nel costante cambiamento di costume e società, le reali necessità e bisogni dei consumatori, sempre in evoluzione. In questo abbiamo maturato una notevole esperienza, competenza e specializzazione. La scommessa sta nel continuare a farlo con successo”. Quali sono gli obiettivi in termini di aperture e di espansione della sua azienda? L’estero?

“Le aperture in Italia sono in costante progressione: abbiamo un timing ed una cadenza semestrale che ci fa pensare di raggiungere già con la prossima stagione 400 affiliati. Del resto, anche se le nascite sono in calo, è sempre più apprezzato dai genitori un luogo unico di riferimento dove sia possibile vestire dalla testa ai piedi i propri figli, con notevole risparmio di tempo e denaro, senza compromessi con la qualità. Lo sviluppo all’estero è già iniziato, ma il progetto va calibrato in modo adeguato: ogni paese ha le sue peculiarità ed esigenze”.

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Alta qualità dei tessuti e cura artigianale impiegata nella lavorazione di ciascun capo

PRECA BRUMMEL: IL BRAND DI ABBIGLIAMENTO PER BAMBINI Intervista a Carola Prevosti, Amministratore Unico: “il nostro potenziale affiliato deve avere una particolare predisposizione al contatto con il pubblico e in particolare al mondo dei bambini, ma soprattutto deve avere una forte passione e propensione per questo tipo di attività”

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reca Brummel viene fondata da Giovanni Prevosti nel 1951; nata come piccola azienda tessile dalla forte impronta familiare, l’azienda diventa in pochi anni leader nel settore dell’abbigliamento per bambini grazie ai marchi Brums e MEK. Ad oggi il gruppo conta 200 store monomarca e 700 negozi multibrand in tutto il mondo, con una particolare attenzione per i mercati di Italia, Russia e Middle East. Preca Brummel ha chiuso il 2018 con un fatturato di

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50 milioni di euro e punta all’obiettivo di 70 milioni entro i prossimi cinque anni. Passione, dedizione e amore per la famiglia sono i valori che da sempre caratterizzano i marchi del gruppo, che si distingue per l’alta qualità dei tessuti e la cura artigianale impiegata nella lavorazione di ciascun capo, dando vita a collezioni che pongono in primo piano i bambini e le loro esigenze. A rispondere alle nostre domande è Carola Prevosti, Amministratore Unico dell’azienda.


ne che permette ad ogni fascia di età di trovare sia un look elegante, sia fashion, molto attento agli ultimi trend della moda, che soddisfa le esigenze di ogni bambino nella sua quotidianità”. Quali sono gli obiettivi in termini di aperture e di espansione della sua azienda? L’estero?

Carola Prevosti

Perché un brand specializzato in abbigliamento per ragazzi?

“Brums è un brand che segue la vita del bambino dalla nascita fino ai 16 anni e segue tutte le sue evoluzioni, dalle occasioni speciali fino alla quotidianità”. Perché in franchising? Qual è stata l’evoluzione del brand?

“Brums ha iniziato il suo sviluppo franchising nel 1989 con il primo negozio a Milano, in corso Buenos Aires. Siamo stati pionieri di questa formula che ha permesso a piccoli imprenditori di intraprendere un percorso affiancandosi ad un brand di successo con la formula chiavi in mano, che permette di avere meno rischi imprenditoriali. L’evoluzione ci ha portato dalla pura formula in franchising, alla proposta più attuale di contratto estimatorio, che prevede un rischio ancora minore per l’attuale imprenditore, che vuole investire nel nostro marchio”.

“La nostra azienda punta a consolidare il mercato italiano, attualmente composto da 180 punti vendita con circa 4-5 aperture a stagione, ma soprattutto sviluppare l’estero, in particolare l’Europa dell’est, con aperture sia di negozi monobrand, sia con lo sviluppo ecommerce. Nell’ultimo anno sono stati aperti all’estero i seguenti negozi: Varna (Bulgaria), Tallin, Tirana, Budapest, Praga, Mosca, Baku, Doha”. Le caratteristiche di vostri potenziali affiliati?

“Il nostro potenziale affiliato deve avere una particolare predisposizione al contatto con il pubblico e in particolare al mondo dei bambini, ma soprattutto deve avere una forte passione e propensione per questo tipo di attività, in quanto negli ultimi anni anche il lavoro del commerciante è fortemente cambiato. Oggi bisogna essere una persona che crea e tesse forti relazioni territoriali, che permettono di far conoscere il proprio punto vendita e generare traffico e fidelizzare al brand. Inoltre deve avere una forte predisposizione all’omnicanalità, essenziale ormai all’interno del punto vendita, che permette di seguire il consumatore in tutti i suoi touch point e soddisfare ogni sua esigenza”.

In termini economici che valore ha il settore della moda ragazzi nell’intero comparto dell’abbigliamento. E nel franchising?

“La moda ragazzi che va dagli 8 ai 16 anni, vale il 30% del fatturato del punto vendita sia nei negozi diretti, che in franchising”. Le caratteristiche che differenziano il brand e il prodotto da altri brand?

“Il marchio Brums si differenzia dagli altri brand per l’attenzione al dettaglio e alla qualità, caratteristiche che ci contraddistinguono da oltre 60 anni di storia. In aggiunta l’assortimento della collezio-

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Miniconf, specializzata nella creazione e distribuzione di abbigliamento da 0 a 16 anni, è formata dai marchi Sarabanda, iDO e Dodipetto

LEADER NEL SEGMENTO KIDSWEAR Intervista a Simona Luraghi, Chief global markets and brands officer: “affiliarsi ad iDO perché il futuro di una nazione sono i bambini e perché iDO rappresenta un bellissimo marchio di moda bimbo la cui brand essence è l’everyday style che significa vestire con stile tutti i giorni” 24


Non credere nei bambini significa non credere nel futuro. Perché più si è focalizzati, più si diventa esperti, più si è specialisti e più si ha la cura del dettaglio e l’attenzione alla tendenza e ai bisogni dei bambini”. Che fetta di mercato occupa il mondo bimbo nell’intero comparto dell’abbigliamento?

“Fatto 100, il mercato dell’abbigliamento bambino conta il 12%. È un mercato con una decrescita prevista del 2%, una decrescita comunque molto inferiore rispetto a quella prevista per il mercato dell’abbigliamento adulto”. Quanto ha influito l’evolversi della tecnologia nel vostro settore. Che posto occupa la vendita on line?

Simona Luraghi

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ondata nel 1973 dall’attuale Presidente e Cavaliere del Lavoro Giovanni Basagni, Miniconf è un’azienda italiana multibrand & multichannel specializzata nella creazione e distribuzione di abbigliamento da 0 a 16 anni, forte di una proposta dinamica e trasversale formata dai marchi Sarabanda, iDO e Dodipetto. Disegnati e progettati da un team di stilisti italiano che si ispirano continuamente reinterpretando le tendenze del momento in chiave moda bimbo. In oltre 45 anni di storia Miniconf, con sede in Toscana, dimostra una forte vocazione nazionale e internazionale spingendosi anche oltrefrontiera fino a raggiungere un’indiscussa posizione di leadership tra le realtà di spicco nel segmento kidswear, con un network di 43 monomarca e più di 1.600 multi-brand in Italia, cui si aggiungono 50 mono-brand e oltre 1000 multi-brand all’estero. “Un’azienda da circa 75 milioni che si prefigge una crescita del 12% al 2021” È quanto dichiara Simona Luraghi, Chief global markets and brands officer.

“Per tecnologia si intende capacità di reagire logisticamente a tempistiche di consegna nazionali ed internazionali sempre più elevate. Per tecnologia si intende una co-progettazione sempre più all’avanguardia ad esempio i programmi in 3D che stiamo iniziando a esplorare e implementare e per tecnologia si intende anche ovviamente l’omni-

Un progetto che vede al centro del business la moda per bambini. Ma è davvero un business? Perché focalizzarsi solo su un determinato comparto della moda?

“Si, è davvero un business perché il futuro di un’azienda, come quello di un paese sono i bambini.

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canalità, la sincronizzazione online e offline tra monomarca, multimarca, e-commerce e vendita diretta attraverso programmi di fidelizzazione e gestionali. La digitalizzazione è la prima leva del piano industriale perché ormai tutto quello che accade, accade nel digitale e i millennial sono i nostri veri buyer, nonché i bambini stessi. Per quanto riguarda la vendita online, ad oggi abbiamo due siti di e-commerce, uno per Sarabanda e uno per iDO e un outlet online. La vendita online occupa un ruolo strategico in quanto è la vetrina dei nostri brand e quindi un generatore indiretto del nostro fatturato”.

Mettiamo a disposizione degli imprenditori una piattaforma BtB molto all’avanguardia, Partnerlab, attraverso la quale i nostri franchising e i negozi direzionali possono colloquiare direttamente con noi, fare i riassortimenti, ma anche formarsi attraverso una serie di programmi che vengono veicolati continuamente. Affiliarsi ad iDO perché il futuro di una nazione sono i bambini e perché iDO rappresenta un bellissimo marchio di moda bimbo la cui brand essence è l’everyday style che significa vestire con stile tutti i giorni, dal lunedì alla domenica e si può esprimere in tutti i momenti della vita di un bambino”.

Perché la scelta del franchising? Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Ido?

I vostri progetti futuri?

“Il progetto franchising nasce dall’idea di avere un 30% di negozi direzionali e un 70% di franchising per poter riuscire a interpretare i trend in tutto il nostro stivale italiano nel miglior modo possibile. L’imprenditore è la persona perfetta per poter veicolare tutte le caratteristiche e il DNA del nostro brand, proprio per questo viene selezionato e formato continuamente presso la nostra azienda. Le caratteristiche che deve avere sono sicuramente: una forte passione per i bambini, un gusto per la moda e un’attenzione importante alla formazione.

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“Crescere in Italia nella multicanalità integrata, con iDO una crescita sia nel monomarca che nel multimarca e con Sarabanda continuare la crescita con i flagship store in Italia e la gestione degli Outlet a livello globale. Infatti abbiamo appena aperto due nuovi Outlet in Spagna. A breve cloneremo la nostra expertise nella multicanalità anche all’estero con un focus Spagna e Russia immediato per poi proseguire in UK e in tutti i paesi dell’est nei prossimi mesi”.


Un layout semplice e di facile accesso imprenditoriale, in modo da incentivare anche i partner di prima esperienza nel retail

PIAZZA ITALIA KIDS: UN PROGETTO DI SUCCESSO Intervista a Luciano Caracci, Responsabile sviluppo franchising: “la nostra rete di negozi Piazza Italia Kids conta ad oggi oltre 40 punti vendita in franchising, mentre sono circa 260 i family store che possono contare su un intero reparto dedicato ai più piccoli. Un processo di sviluppo attento, con alle spalle anni di analisi e di studio di specialisti del settore”

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ata nel 1993, Piazza Italia è divenuta nel tempo un solido punto di riferimento del fashion retail a prezzi competitivi. L’approccio estremamente dinamico al business e il coraggio delle

scelte imprenditoriali di tre giovani fratelli hanno permesso di conquistare rapidamente la fiducia dei consumatori, riuscendo ad entrare da subito nei più importanti centri commerciali. Lo stile

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Da dove nasce l’idea di allargare il marchio Piazzaitalia a Piazzaitalia kids?

Luciano Caracci

italiano, una shopping experience che si rinnova settimanalmente e i prezzi competitivi sono i capi saldi che hanno portato al successo il Brand. Grazie a questa formula, Piazza Italia ha incrementato la sua presenza su tutto il territorio nazionale, sia con punti vendita diretti che franchising, per poi estendere lo sviluppo anche ai mercati internazionali. Il processo di espansione è in costante crescita, ad oggi si contano 350 punti vendita tra Italia ed Estero con un fatturato che supera i 500 mil. di Euro. Abbiamo intervistato Luciano Caracci, Responsabile sviluppo franchising del brand.

“La crescente esigenze dei nostri clienti, le famiglie e la necessità di proporsi all’interno dei centri commerciali su superfici più estese, hanno portato l’Azienda a creare una collezione dedicata ai bambini così da completare l’offerta merceologica nei nostri store. Sicuramente una grande sfida, ma che è stata vinta grazie anche ad una collezione inizialmente molto fashion e poco basic. Anche a livello aziendale ci siamo così organizzati con una struttura interna ad hoc, così da seguire al meglio e stare al passo con i tempi, rispondendo a tutte le esigenze del pubblico kids. La risposta del mercato è stata da subito ottima, così da spingerci a creare una linea di negozi dedicati al kidswear, di circa 150 mq ed ubicati nelle vie principali dei centri storici e di quartiere, proponendo un servizio ancora più vicino alle esigenze dei clienti”. Organizzarsi in rete rappresenta un vantaggio per l’azienda. Se si, quali sono i vantaggi del vostro franchising?

“È un po’ come il concetto “l’unione fa la forza e la visibilità ancora di più”. L’organizzazione in rete dà tanti vantaggi, primo fra tutti la possibilità di rendere visibile una collezione originale, pensata e realizzata dalla creatività interna del nostro Brand. La riconoscibilità di un brand si organizza con dei processi standard che garantiscono certezze di controllo, qualità e distribuzione tenendo sempre come punto di riferimento le esigenze dei propri clienti. Basti pensare alle nostre campagne advertising che vengono realizzate per singolo settore con lo scopo di stimolare ed informare costantemente il nostro pubblico. Essere in rete a tutti i livelli è oggi indispensabile, immediatezza e rinnovo in tempo reale sono fondamentali soprattutto per i giovani ragazzi che iniziano le loro ricerche online ed hanno come punto di riferimento i social network”. In termini economici che valore ha il settore della moda kids nell’interno del comparto abbigliamento. E nel franchising?

“Il mercato totale dedicato al kidswear ha raggiunto valori notevoli, in tutti i comparti merceologici. Per quanto ci riguarda, negli ultimi 10 anni la percentuale di business del canale bambino è quello che ha fatto registrare continui incrementi

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stra mission. Crescere con loro e condividere tutti i momenti della loro vita ci fa sentire appagati della fiducia che ci viene concessa ogni giorno”. Quali sono gli obiettivi in termine di aperture e di espansione della sua Azienda?

“Il settore dedicato ai bambini è quello su cui tante aziende stanno puntando, per un mercato di rifermento che si stima nei prossimi tre anni conterà un giro di affari mondiale di oltre 300 miliardi di dollari. Piazza Italia propone un accattivante connubio tra immagine collezione e prezzo, il tutto finalizzato ad una facile e gradevole esperienza di shopping. Oggi siamo presenti solo nel centro-sud Italia ma l’obiettivo è quello di portare il format in tutte le regioni. Per velocizzare l’espansione abbiamo rimodellato il progetto kids store creando un layout semplice e di facile accesso imprenditoriale, in modo da incentivare anche i partner di prima esperienza nel retail”. Le caratteristiche di vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Piazzaitalia kids?

raggiungendo così oggi il 24% del fatturato, questo ci spinge a proseguire con forza l’espansione del nostro progetto. La nostra rete di negozi Piazza Italia Kids conta ad oggi oltre 40 punti vendita in franchising, mentre sono circa 260 i family store che possono contare su un intero reparto dedicato ai più piccoli. Un processo di sviluppo attento, con alle spalle anni di analisi e di studio di specialisti del settore, grazie ai quali il progetto è diventato non solo sostenibile nel tempo, ma soprattutto ha acquisito una propria identità”. L’abbigliamento kids, un settore sicuramente molto competitivo. Quali sono le vostre politiche di marketing per contrastare i vostri competitors?

“Oggi utilizziamo tutti gli strumenti di CRM a nostra disposizione come sms e push notification per clienti fidelizzati, social marketing sulle piattaforme facebook, Instagram e Google ADV. Utilizziamo anche varie property in concessione di licenza che nel mercato kids degli ultimi 10 anni ha visto un incremento del 40%. Una collaborazione che oggi è fondamentale per arricchire le offerte di collezione, il tutto supportato da campagne advertising realizzate e dedicate al mondo kids. La fidelizzazione è un aspetto fondamentale del nostro brand, acquisire un nuovo cliente e mantenerlo nel tempo è la no-

“Il progetto è indirizzato a tutti coloro che vogliono intraprendere l’esperienza di cimentarsi con la distribuzione organizzata ed entrare a far parte di una grande famiglia che ha da sempre la mission di vestire tutta la famiglia, in questo caso tutti i bambini/ ragazzi da 0 a 14 anni, con i prezzi più bassi del mercato, senza perdere di vista la qualità del prodotto. L’affiliato ideale sarebbe con un’esperienza pregressa nel settore, che ne velocizzi l’ingresso in un sistema commerciale, ma se così non fosse, la nostra organizzazione è ormai da tempo matura e in grado di guidare l’imprenditore nell’inserimento nel mercato attraverso i migliori strumenti gestionali e di controllo a disposizione, grazie ai quali si potenzia il suo spirito di impresa e il proprio successo personale, elementi fondamentali da sempre. La nostra formula franchising propone un contratto di conto vendita, margine fisso e garantito e reso totale delle rimanenze di fine stagione. La realizzazione del punto vendita prevede un investimento totale di circa 350€ al mq. più garanzia sulle merci presenti in store. L’affiliato potrà avvalersi del supporto di una assistenza continua, sia da parte della sede centrale che da personale specializzato che intervengono ed affiancano costantemente presso i nostri punti vendita per garantire la migliore prestazione delle filiali”.

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Un unico spazio espositivo pensato per offrire un’esperienza d’acquisto semplice ed intuitiva

CYAO: IL NUOVO FORMAT CHE METTE INSIEME CARPISA E YAMAMAY Intervista a Massimiliano Gerbino, titolare del punto vendita a Napoli: “il concept store ha l’obiettivo di coniugare l’italianità dei due brand e di regalare al cliente una shopping exeperience che valorizza lo stile Carpisa e Yamamay”

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/ L A P R O P O S TA /

Maurizio Carlino, Massimiliano Gerbino, Gianluigi Cimmino

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a 18 anni fa parte della famiglia Pianoforte, affiliato al progetto Franchising Carpisa e Yamamay con svariati punti vendita in Campania. È quindi un affiliato storico del gruppo. “Questo è il mio primo store con il nuovo concept CYao – Italian Lifestyle – afferma Massimiliano Gerbino, Amministratore Unico – che mette insieme, all’interno di un unico punto vendita, due dei brand della holding Pianoforte: Carpisa e Yamamay”. Dove ha aperto i punti vendita?

“Al civico 225 di Corso Umberto I, a Napoli, con una superficie di 150 metri quadrati, il concept store ha l’obiettivo di coniugare l’italianità dei due brand e di regalare al cliente una shopping exeperience completamente rinnovata, che valorizza lo stile Carpisa e Yamamay: un unico spazio espositivo pensato per offrire un’esperienza d’acquisto semplice ed intuitiva, capace di trasformare la visita del consumatore da necessità a desiderio”. Quali sono state le principali motivazioni che l’hanno spinta a scegliere CYao?

“Il futuro del Retail è sicuramente legato a chi propone delle novità. Bisogna essere continuamente aggiornati sulle nuove tendenze del mercato e della moda. In questo caso, il progetto CYao per il mercato Retail rappresenta una novità assoluta proponendo un nuovo concept store dove il cliente vive una nuova e piacevole esperienza di Shopping”.

In che modo la casa madre lo ha sostenuto?

“Ho ricevuto assistenza nella fase pre e post apertura sono stato supportato da vari dipartimenti aziendali come lo sviluppo, il commerciale, la formazione ed il marketing. Insieme abbiamo collaborato per questa apertura”. È necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti...

“In questo specifico caso è necessario avere esperienza pluriennale nel settore Retail, il personale preposto alla vendita ha seguito i corsi di formazione, sul prodotto, visual, tecniche di vendita e programma gestionale prima di iniziare la fase di allestimento”. Quali sono in termini economici i numeri per chi come lei vorrebbe aprire un punto vendita CYao?

“Tra arredi e opere civili circa 900€ al mq”.

Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato?

“Gli direi che CYao è un progetto vincente!!”. I suoi progetti futuri...

“Aprire il secondo Megastore CYao in Campania”.

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/ L A P R O P O S TA /

590 store in Italia e 3 in Svizzera. Il brand è nato nel 2009 e dal 2014 continua a crescere al ritmo di 50 nuove aperture l’anno

TIGOTÀ: L’ECCELLENZA RETAIL NELLA COSMETICA E PULIZIA CASA Tigotà è la rete di store di proprietà e in gestione diretta di Gottardo S.p.A., azienda padovana punto di riferimento nazionale nel settore beauty e home care, grazie all’assortimento specializzato, all’identità multi-insegna, ai format diversificati e alla qualità del servizio 32


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igotà è marchio di eccellenza in Italia specializzato nella vendita di prodotti per l’igiene e la cura della persona e per la pulizia della casa gestito direttamente dalla Gottardo S.p.A. Il brand è nato nel 2009 e dal 2014 continua a crescere al ritmo di 50 nuove aperture l’anno contando oggi 590 store in Italia e 3 in Svizzera. Nelle filiali Tigotà, accanto a un vasto assortimento di marchi dell’industria, si possono scegliere numerosi prodotti di qualità a marchio proprio, sviluppati in collaborazione con i migliori laboratori di ricerca e partner industriali. Per il secondo anno consecutivo l’insegna si è aggiudicata il primo posto nella categoria Drugstore del premio Insegna dell’Anno 2018-2019 e nel 2017 ha vinto il Premio Ceccarelli per miglior indice di produttività nella categoria Distribuzione con una classe di fatturato superiore a 350 milioni di euro. Il brand Tigotà è proprietà di Gottardo S.p.A., azienda padovana punto di riferimento nazionale nel settore beauty e home care, grazie all’assortimento specializzato, all’identità multi-insegna, ai format diversificati e alla qualità del servizio. Con una quota di mercato nel settore drugstore superiore al 25% e un’organizzazione moderna, strutturata e manageriale che conta su oltre 4.300 collaboratori di 49 diverse nazionalità, Gottardo S.p.A. opera su gran parte del territorio italiano attraverso 3 insegne: Acqua&Sapone con 60 punti vendita che gestisce nell’ambito dell’omonimo Consorzio in Triveneto ed Emilia Romagna; Prodet, rete di 51 punti vendita in franchising che offre convenienza sotto casa e – appunto – Tigotà. Fondata nel 1969 a Piazzola sul Brenta da Enzo

Gottardo, negli anni la piccola realtà aziendale a conduzione familiare cresce fino a diventare player nazionale: • nel 1992 nasce l’insegna Acqua&Sapone, poi ceduta a un consorzio di soci (Gottardo mantiene la gestione in Triveneto ed Emilia Romagna); • nel 1995 la Gottardo s.r.l. acquisisce l’insegna Prodet e 15 suoi punti vendita; • nel 2002 si trasforma in Società per Azioni; • nel 2005 compra 31 punti vendita della tedesca DM; • nel 2009 lancia la nuova insegna Tigotà; • nel 2014 acquisisce 63 punti vendita Dayli (ex Schlecker). Lo sviluppo negli ultimi anni è costante e l’insegna Tigotà diventa il pilastro del fatturato aziendale. Dopo aver chiuso il 2018 con un fatturato superiore ai 960 milioni di euro (+9,5% sul 2017), nel 2019 Gottardo S.p.A. si avvia verso il miliardo di euro.

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Libero Point è il punto di riferimento per milioni di italiani che si sono visti in 24 ore chiudere un conto corrente

“E SE LA BANCA TI HA CHIUSO IL CONTO, NOI TE LO RIAPRIAMO” L’azienda cerca nuovi affiliati: persone giuste ed in grado di saper valorizzare e di voler sviluppare il business nel loro territorio. Doti e predisposizione alla Leadership; ottima predisposizione ai prodotti finanziari e bancari

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ibero Point è una realtà 100% Italiana, che nasce da una esigenza manifestata da una notevole pluralità di persone, aziende e professionisti: quella di essere titolari di un semplice conto corrente. Scritta in questo modo sembra assurdo che una re-

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altà imprenditoriale si basi su un prodotto e servizio largamente diffuso in Italia ed offerto da tutte le banche. Ma quando, si scrive che il cliente di Libero Point è colui, colei o coloro che hanno “indici pregiudizievoli” diventa tutto molto più interessante anche


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agli occhi di un imprenditore che conosce questo segmento di Mercato. Libero Point pertanto diventa un punto di riferimento per milioni di Italiani che si sono visti in 24 ore chiudere un conto corrente a causa di una loro problematica derivante da mancati pagamenti di finanziamenti, mutui, assegni, cambiali o per il loro stato di segnalazione nelle Centrali Rischi: pignoramenti immobiliari, ipoteche legale, giudiziarie da parte di Equitalia o Agenzia della Riscossione. Conto Facile e Conto Subito sono le risposte per privati e aziende, subito disponibili in un Libero Point. Il network, anche se nuovo, rappresenta ben 7 anni di studi e test, divenendo protagonista all’interno di un importante segmento di Mercato, a volte dimenticato e, considerato da tutto il sistema bancario, come un riferimento rappresentato da perdite, insolvenze e conclamate morosità: il 3° Settore. I clienti, utilizzatori dei prodotti e servizi, sono coloro che per legge, necessitano di un semplice conto corrente dove poter gestire i loro incassi e pagamenti. Ma, per il sistema bancario italiano, se appartieni al 3° settore, questo ti è difficilmente permesso. Per Banca D’Italia il 3° settore è quello che racchiude soggetti, privati e aziende, che nel corso del tempo hanno subito “indici pregiudizievoli” e sono entrati nel “tritacarne” delle Centrali Rischi del CAI per assegni e carte di credito insolute e delle camere di commercio per protesti di assegni e cambiali. Libero Point è la risposta. Agenzia di pagamento per l’offerta di conti correnti IBAN Estero, Carta Prepagate MASTERCARD e POS a tutti senza alcuna distinzione. GLI AFFILIATI LIBERO POINT: UNA SCELTA OCULATA

Ed ecco perché, la scelta dell’Affiliato diventa oculata anche in virtù di affidare un’Agenzia Libero Point a persone giuste ed in grado di saper valorizzare e di voler sviluppare il business nel loro territorio. I potenziali affiliati devono avere le seguenti caratteristiche: 1. Doti e predisposizione alla Leadership; 2. Ottima predisposizione ai prodotti finanziari e bancari; 3. Elevate capacità commerciali e di marketing; 4. Approccio orientato verso il cliente; 5. Predisposizione al problem solving; 6. Integrità personale elevata; 7. Vision orientata verso la moltiplicazione dei risultati; 8. Ottime capacità di relazionarsi;

9. Un’elevata disponibilità nel confronto e nella strategia in Team. Gestire un’agenzia Libero Point significa quindi lavorarci tutti i giorni attivamente e fornire la massima presenza e disponibilità a tutti i collaboratori: servire i clienti, ascoltare le richieste, richiamare gli interessati, fissare gli appuntamenti ricercare il personale addetto alla vendita, formare il nuovo personale commerciale, gestire la rete commerciale del proprio territorio. L’azienda mette a disposizione la propria imprenditorialità e conoscenza nel settore bancario e finanziario, affinché l’agenzia dell’affiliato possa avere un carattere decisamente attraente e forte nei confronti del cliente. QUANTO COSTA APRIRE UN LIBERO POINT

Il costo medio di un’agenzia Libero Point è di circa 15.000 euro (IVA esclusa). Il costo stimato di 15.000 euro comprende insegna e arredi di un punto vendita di circa 30/50 Mq oltre al costo dei servizi iniziali quale utilizzo delle piattaforme gestionali DATAGEN e quelle delle società estere UE. Qualora il punto vendita fosse già disponibile l’affiliato è tenuto a pagare solo i costi di immagine che sono stimati in circa 3.500 euro. Nel prezzo iniziale è compreso il canone di abbonamento relativo al software in uso DATAGEN oltre al software messo a disposizione dalla società estera per l’apertura dei rapporti di conto corrente, l’assegnazione delle carte prepagate e le successive operazioni di ricarica, pagamenti, giroconti, versamenti e bonifici. Anche in questo caso, se l’affiliato ha già disponibile un proprio studio, ufficio o negozio, e desidera integrare i servizi che lo stesso offre con Libero Point, deve sostenere solo il costo del canone mensile a partire da 97,50 euro/mese. Costo che diventa ripetitivo annualmente. La durata del contratto è pari a 5 anni. Nel costo sopra indicato, viene compresa l’attività di Lead Generation per la fornitura periodica di contatti (clienti potenziali) interessati ad acquistare i prodotti o servizi, oltre all’attività di re-marketing. In questa fase di start-up non sono previste royalties a carico dell’affiliato. PER INFORMAZIONI Numero Verde: 800.033.711 Sito internet: www.liberopoint.it

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È un’azienda iper innovativa, che aiuta le altre aziende che vogliono fare pubblicità senza usare denaro ma anzi aumentando le vendite

PORTOBELLO: UN FORMAT GIOVANE E INNOVATIVO Intervista a Roberto Panfili, Direttore Generale e co-fondatore di Portobello: “il nostro format Retail è moderno, racchiude le esigenze del cliente ed offre una esperienza d’acquisto di alto profilo. Inoltre, la nostra proposta sul Franchising tutela l’affiliato come nessun altro competitor possa fare”

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aperto il primo Apple Center privato in Italia. Fu una scelta vincente, tutti sappiamo quello che ha creato Apple nei successivi 20 anni e la formazione è stata notevole. “Dovrò sempre ringraziare Apple per quanto fatto a livello professionale e lavorativo” è quanto afferma Roberto Panfili, Direttore Generale e co-fondatore di Portobello, azienda specializzata nel barter pubblicitario e settore retail. Roma è sicuramente la sua città, la città dove tutto è cominciato, dove sono nate le sue figlie e dove con fierezza rivendica di aver creato posti di lavoro. Cosa voleva fare da piccolo?

“Sembra incredibile, ma come detto durante il discorso nel primo giorno di quotazione di Portobello, il mio sogno era diventatare un imprenditore quotato in Borsa e ho coronato il mio sogno proprio il 13 Luglio del 2018”. Roberto Panfili

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l suo percorso formativo inizia in Apple, nel 1998, in coincidenza con il ritorno di Steve Jobs in Apple e il lancio nel Settembre del ’98 del primo Imac colorato. All’epoca Apple era una società in grande crisi ma lui hacreduto nel progetto e nella visione di Steve Jobs e insieme a suo fratello ha

La sua azienda è una realtà molto giovane fondata nel 2016. Parliamo della sua storia professionale prima di Portobello…

“Come anticipavo, ho cominciato lavorando nel mondo Apple, nel 1998 quando Apple non era ancora il colosso che conosciamo oggi. Successivamente ho allargato il raggio d’azione ad altri Brand primari come Samsung, Nintendo e Leno-

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vo. Come ultimo step ho lanciato un marchio di elettronica di consumo che ha raggiunto ottime vendite in Italia sul Canale GDO e GDS”. E arriviamo quindi a Portobello. Come e quando è nata l’idea di iniziare l’attività di compravendita di spazi pubblicitari e vendita retail tramite diversi canali?

“È stata una gestazione lunga e faticosa, condivisa con gli altri soci fondatori. L’impegno è stato tanto ma il risultato secondo me è eccezionale, la nostra forza è proprio il nostro modello di business così innovativo, che attraverso la sua circolarità aiuta le aziende a fare pubblicità senza usare cassa e il consumatore finale che può acquistare prodotti di grande qualità a prezzi francamente impossibili. L’aggettivo impossibile è sicuramente forte, ma è quello che meglio rappresenta una proposta con prezzi così bassi su merce di qualità alta. Spesso il cliente rimane stupito da una offerta così forte in termini economici”. Cos’è esattamente Portobello?

“È un’azienda iper innovativa, che aiuta le aziende che vogliono fare pubblicità senza usare denaro ma anzi aumentando le vendite. Lato cliente finale, Portobello è una catena di negozi che ambisce a diventare una importante catena di negozi Nazionale che vende prodotti di genere vario a prezzi più bassi di Amazon e del mercato web, pur permettendo al consumatore di toccare con mano il prodotto e ritornando ad esperienza d’acquisto di alto profilo nel negozio fisico.Siamo fieri di questo risultato, anche per le valenze sociali e etiche che esso comporta”. Qual è la peculiarità dei vostri prodotti e quali le ragioni del successo?

“I prodotti spaziano dal genere casalingo, abbigliamento, saponi, piccolo elettrodomestico, elettronica, gift, prodotti natalizi. Inoltre il grande plus è la qualità dei prodotti offerti, nei negozi Portobello sono presenti solo prodotti di grandi marche e di buona qualità”.

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Cosa vuol dire per lei essere all’avanguardia, essere pionieri. Voi nella vostra attività lo siete?

“Sì lo siamo, ad oggi non esiste nessuna azienda neanche in Europa con le nostre caratteristiche, per essere all’avanguardia bisogna osare, gettare il cuore oltre l’ostacolo e spesso sbagliare prima di raggiungere il risultato. Nella fase iniziale bisogna credere in quello che tutti vedono come impossibile e bisogna avere il coraggio di rischiare. Ma penso che tale atteggiamente sia nel DNA dell’impreditore che vede oltre”. Cosa rappresenta oggi la sua azienda nel mercato del business?

“Una giovane realtà che attraverso il suo modello unico e innovativo ha raggiunto traguardi incredibili che ci hanno permesso di essere pramiati come migliore Start-up del 2018 e progetto etico Anpit”. La sua azienda è abbastanza matura per essere un business format franchising? Se, si perché?

“Assolutamente sì, semplicemente perché il nostro format Retail è moderno, racchiude le esigenze del cliente (qualità e prezzi imbattibili) ed offre una esperienza d’acquisto di alto profilo”.

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Che cosa rappresenta per la sua azienda il franchising?

“La visione a livello Nazione mantenendo gli stessi standard offerti dai negozi di proprietà. Per noi l’esperienza d’acquisto del negozio Top a Roma dovrà essere la stessa di un negozio in Provincia. Il cliente viene sempre al primo posto”. Ad un potenziale affiliato perché consiglierebbe di scegliere il suo brand?

“Perché l’azienda partirà con una campagna di comunizione di alto profilo, perché in Italia la nostra proposta commerciale ha rese ineguagliabili e perché la nostra proposta sul Franchising tutela l’affiliato come nessun altro competitor possa fare”.

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Qual è la sua più grande paura?

“Non riuscire a vivere tutte le esperienze meravigliose che la vita ci offre, ogni giorno può essere un nuovo inizio e non penso una sola vita sia sufficiente per vivere questa esperienza fantastica”. Il più grande rimpianto?

“Di aver passato una parte della mia vita con delle priorità che oggi reputo sbagliate. Parlo di valori umani che ci rappresentano come persona, come essere umano”. Ha un sogno nel cassetto ancora da realizzare?

“Fortunatamente ho tanti sogni da relizzare, un uomo senza sogni è come un uomo senza anima”. Per concludere due domande. La prima: progetti futuri per lei e l’azienda?

“Portobello diventerà un insegna Nazionale, ammirata e riconosciuta, questo è l’obiettivo primario e il progetto principale. Il mio compito è aiutarla, insieme al resto del board e direzione, a raggiungere questo ambizioso traguardo”. La seconda: Qual è la lezione più importante che la vita le ha insegnato?

“Che si può imparare dai propri errori, anzi un essere umano o un manager è migliore in quello che fa se ha sbagliato ed ha fatto esperienza dei propri errori. Sbagliare, commettere errori, aiuta a migliorarsi”.

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L’obiettivo è quello di garantire l’accesso per le aziende svizzere, molto orientate all’esportazione, ai mercati internazionali

PASSO IN AVANTI TRA SVIZZERA E SINGAPORE: ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO Nel corso degli anni gli scambi di persone, merci e capitali grazie all’adozione di regole comuni tra gli Stati contraenti hanno portato sempre enormi benefici. Un atto importante, questo, per gli imprenditori svizzeri che sempre più numerosi si affacciano nel mercato asiatico

Avv. Patricia de Masi Taddei Vasoli*

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li accordi di libero scambio hanno favorito nel corso degli anni gli scambi di persone, merci e capitali grazie all’adozione di regole comuni tra gli Stati contraenti e all’abbattimento dei dazi all’importazione contribuendo così al fenomeno della globalizzazione. I primi accordi di libero scambio nascono a livello europeo con il MEC, la CECA e lo SME nel 1951 (fusesi nella CEE nel 1967), seguiti oltre oceano nel 1989 dall’accordo FTA tra USA e Canada e, nel 1994 dal North American Free Trade Agreement (NAFTA) e dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o WTO) nel 1995. Il modello è stato quindi replicato nell’ASEAN – l’area di libero scambio dei Paesi asiatici – fondata nel 1967, che ricalca quello del mercato unico europeo, pur con le differenze date principalmente dall’assenza di moneta unica e di istituzioni comuni. Sempre in ambito europeo nel 1960 è stata sottoscritta una Convenzione (AELS: Associazione Europea di Libero Scambio o EFTA European Free Trade Association) allo scopo di eliminare dazi doganali sui prodotti industriali tra gli Stati membri. Tra questi Paesi figurava anche la Svizzera. At-

tualmente i membri dell’AELS sono Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Nel 2001 sono state integrate nuove norme sullo scambio si servizi, movimento di capitale e protezione della proprietà intellettuale. L’AESL si pone, per i suoi membri, come sede di negoziazione per accordi con Paesi terzi non appartenenti alla UE, ma non costituisce una unione doganale. La Svizzera ha concluso accordi prevalentemente nell’ambito dell’AELS, ma anche singolarmente con circa 40 Paesi tra i quali Cina e Giappone. L’obiettivo è prevalentemente quello di garantire l’accesso per le aziende svizzere, molto orientate all’esportazione, ai mercati internazionali. I Paesi AESL, ma non la Svizzera, hanno aderito allo Spazio Economico Europeo. A partire dagli anni 90 gli Stati AELS hanno stipulato accordi con vari Paesi sia nell’ambito del bacino mediterraneo, sia a livello mondiale. La Svizzera e Singapore hanno avuto scambi commerciali fin dal 1830 e intrattengono relazioni diplomatiche dal 1967. Collaborano inoltre sia nell’ambito degli scambi colturali, sia nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione.

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Il 1° gennaio 2003 è entrato in vigore l’accordo di libero scambio con Singapore. Si tratta del primo accordo AESL con un partner asiatico ed è la prima volta che vi è una protezione per gli investimenti, oltre che per lo scambio di merci. Particolare rilievo ha la parte dell’Accordo relativa ai servizi che riguardano la clausola della nazione più favorita, i servizi finanziari e di telecomunicazioni e il riconoscimento delle qualifiche professionali degli ingegneri, la concorrenza e gli appalti pubblici. La

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garanzia del libero scambio dei prodotti industriali (orologi, tessile, farmaceutici, chimici) favorisce una protezione preferenziale contro ogni aumento dei dazi d’ingresso a Singapore (per lo più pari a zero) per le aziende svizzere; sono stati anche eliminati i dazi in ingresso in Svizzera per le importazioni da Singapore. Tale Paese ha una economia molto sviluppata e con un importante settore terziario; ha inoltre un importante settore dominato dalla produzione di prodotti elettronici e da un settore primario (agricoltura e pesca) quasi inesistente. Singapore rappresenta anche un punto centrale riferito all’ASEAN nell’ambito della quale rappresenta il primo mercato d’esportazione. La Svizzera esporta soprattutto prodotti ad alto valore aggiunto nei settori dell’orologeria, chimico e farmaceutico, ma anche in ambito finanziario e nel terziario (ingegneria, logistica). Il trattamento preferenziale previsto dall’accordo si applica solo ai prodotti che soddisfano i requisiti di origine specificati nell’Accordo, che vengano direttamente trasportati da uno Stato AELS a Singapore; tuttavia è stata prevista la possibilità di trasporto attraverso altri Paesi a condizione che non subiscano altre operazioni se non carico e scarico,


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come l’invio frazionato od operazioni destinate a mantenerne la conservazione. In tale periodo i prodotti devono restare sotto controllo doganale. Occorre porre particolare attenzione a tale aspetto, poichè una falsa dichiarazione di origine può comportare pagamenti di dazi e sanzioni ed il venir meno di ogni beneficio. L’accordo si compone di un Preambolo e relativi allegati e da 10 titoli (disposizioni generali, scambi di merci, servizi, investimenti, concorrenza, appalti pubblici, protezione della proprietà intellettuale, disposizioni istituzionali, composizione delle controversie e disposizioni finali). I Paesi dell’AELS hanno poi disciplinato il settore agricolo con accordi bilaterali separati. In base all’art.6 dell’accordo di libero scambio, gli accordi agricoli bilaterali rientrano negli strumenti che stabiliscono la zona di libero scambio tra gli Stati dell’AESL e Singapore. 1 – Scambio di merci

Per quanto riguarda lo scambio di merci l’accordo si riferisce sia ai prodotti industriali, sia a pesce, prodotti del mare e prodotti agricoli trasformati. Per pesce e prodotti industriali è prevista la soppressione totale e immediata dei dazi doganali o

di altre tasse all’importazione e all’esportazione. Sono state anche eliminate le restrizioni quantitative. Le regole di origine sono necessarie perché la merce rientri nelle regole preferenziali previste dall’Accordo. 2 - Scambi di servizi

Due appendici stabiliscono regole per i servizi finanziari e le telecomunicazioni. La parte sui servizi richiama il testo del GATS (General Agreement on Trade and Services) e si applica a tutte le misure riguardanti i servizi e gli scambi di servizio, tranne i diritti di volo nel traffico aereo. Sono an-

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che esclusi i servizi pubblici. L’obbligo della nazione più favorita (NPS) del GATS è stato adeguato al contesto preferenziale, nel senso che i vantaggi accordati a Paesi terzi nell’ambito di altri accordi preferenziali delle parti non sono sottoposti alla clausola NPF. Tuttavia tali vantaggi potranno essere oggetto di nuovi negoziati. 3 – Concorrenza

Per garantire la liberalizzazione del commercio di beni e servizi è necessario evitare prassi che limitino la concorrenza da parte delle imprese interessate. L’Accordo prende in considerazione tale aspetto sia in tema di concorrenza, sia di abuso di posizione dominante, peraltro già presenti nella normativa nazionale svizzera. 4 – Appalti pubblici

Imprese di Paesi aderenti all’AESL e Singapore possono liberamente essere ammessi ai rispettivi appalti pubblici. 5 – Proprietà intellettuale

L’Accordo obbliga le parti a garantire una effettiva protezione della proprietà intellettuale e l’adozione di misure atte ad impedire la contraffazione e la pirateria: il tutto secondo le disposizioni contenute nell’Accordo TRIPS dell’OMC e nelle convenzioni di Parigi e Berna e successive, in tema di diritti

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di proprietà intellettuale. In base all’Accordo AELS la Svizzera ha dunque la possibilità di avvalersi sia delle procedure dell’OMC, sia di discutere direttamente con Singapore sui problemi di proprietà intellettuale al fine di trovare soluzioni. 6 – Composizione delle controversie

L’Accordo prevede un sistema articolato di consultazione e di arbitrato per la composizione delle controversie. Da un lato infatti, in tema di proprietà intellettuale, può ricorrere alternativamente alle misure previste dall’OMC e dall’Accordo; dall’altro le parti hanno la facoltà di ricorrere a consultazioni formali nell’ambito di un comitato misto prima di chiedere un arbitrato. Peraltro ogni parte può ricorrere all’arbitrato se ritiene che la controversia non sia stata risolta in sede di consultazione. In caso di mancato accordo sulla designazione dei membri del comitato arbitrale, essi vengono scelti dal Direttore Generale dell’OMC. Le decisioni del Tribunale arbitrale sono vincolanti e definitive per le parti interessate. Possiamo concludere sottolineando i grandi benefici che l’Accordo ha portato ai Paesi contraenti ed all’interesse per gli imprenditori svizzeri che sempre più numerosi si affacciano nel mercato asiatico. *dMTV LEX


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Come esportare il proprio brand in terra nipponica e i segreti per avere successo

IL FRANCHISING: MODELLO ATTRAENTE PER IL GIAPPONE

Intervista a Francesco Rinarelli, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ): “nonostante l’attrattiva naturale di molti prodotti italiani, le grandi barriere linguistiche e culturali esistenti rendono difficile la trasmissione dei valori fondamentali di un marchio e il rischio sempre presente è quello di non riuscire ad adattare le strategie di successo al mercato, spesso per un rapporto non corretto con i franchisee”

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li ultimi dati dell’associazione giapponese del franchising, a tutto 2017, riportano un valore totale del settore a circa 25 mila miliardi di yen (circa 210 miliardi di Euro), con una moderata crescita attorno all 1,8%. La crescita, sebbene modesta, è comunque significativa dal momento che i settori economici del retail e dei servizi risentono da tempo di un processo di contrazione dovuto al calo demografico e che il numero di negozi è stabile. Abbiamo intervistato Francesco Rinarelli, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ). Quante sono le aziende che in Giappone hanno scelto la formula del franchising e perché?

“Sempre dagli stessi dati, sono circa 1.300 le catene di franchising per 263.000 negozi complessivi, di cui un quinto circa afferenti al settore bar e ristoranti e i due quinti nel settore dello small retail. Tra le motivazioni maggiori nell’apertura di un franchising business, oltre ovviamente ai motivi di base (minore esposizione finanziaria e condivisione del rischio e concentrazione sul controllo del brand e sulla promozione e pubblicità). È sicuramente un modello attraente, in prima analisi, per le catene estere che già operano in franchising nei Paesi sorgente, ma anche – a certe condizioni – per altri business di importazione in quanto permette una crescita potenzialmente rapida in

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assenza di grandi capitali. Il real estate nelle maggiori città è fortemente proibitivo anche nel caso della locazione”. Quali sono i settori che maggiormente risultano più produttivi per questa formula?

“Tutte le categorie hanno un tasso di crescita molto simile, come evidenziato sopra. Quello che ha


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Per una azienda italiana che vuole internazionalizzarsi e arrivare in Giappone in quali settori conviene maggiormente investire. E viceversa quali sono le aziende in franchising giapponese che hanno varcato i confini italiani?

una crescita più moderata, attorno all’1,2%, è il settore dei servizi, che pur essendo il secondo per numero di negozi è il minore per fatturato complessivo (si tratta di negozi come le lavanderie a gettone e le riparazioni di scarpe). Per un’azienda straniera, sicuramente il settore tradizionalmente più promettente è quello dei bar e ristoranti, data la possibilità di avvalersi di prodotti o ricette difficilmente replicabili e in cui il brand territoriale è forte vantaggio competitivo”.

“Il settore della ristorazione è sbocco naturale per potenziali franchising, così come tutto quanto possa far leva sui vantaggi naturali del made in Italy: arte, musica, sport (calcio in primis). Importante è tuttavia preparare approfonditamente il terreno: nonostante l’attrattiva naturale di molti prodotti italiani, le grandi barriere linguistiche e culturali esistenti rendono difficile la trasmissione dei valori fondamentali di un marchio e il rischio sempre presente è quello di non riuscire ad adattare le strategie di successo al mercato, spesso per un rapporto non corretto con i franchisee. Per quanto riguarda storie degne di nota riguardo a franchising giapponesi in Italia, oltre alla storica presenza di Yamaha nell’educazione musicale, la mia previsione è che anche su questo fronte le prossime protagoniste saranno quelle della ristorazione: la catena di ramen Ippudo è già presente a Londra e a Parigi e potrebbe considerare Roma o Milano come passo

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successivo. I giapponesi, per le stesse barriere culturali e linguistiche, hanno fatto storicamente fatica a espandere i propri franchising all’estero, ma è un problema che stanno affrontando”. Qualche esempio di successo di aziende italiane arrivate in Giappone: Case History

“Attualmente, la AC Milan Academy può essere ritenuto un caso di successo, con diverse concessioni su buona parte del territorio dell’isola centrale (honshu) e diversi campi, tra cui diversi a Tokyo. Nonostante una partenza lenta, il business fa leva su una immagine indiscussa e consolidata del team italiano e da una felice integrazione fra la componente italiana e quella giapponese”. Un esempio invece di brand che si sono ritirati dal mercato e perché?

“In generale, il settore più promettente – quello della ristorazione – è stato storicamente quello in cui si sono visti i ripensamenti maggiori. Il rischio è quello della sottovalutazione delle distanze culturali (soprattutto a livello di cultura culinaria e del mangiar fuori) e della difficoltà nei rapporti fra franchisor italiano/internazionale e franchisee giapponese. In questo senso, un caso sicuramente rilevante è quello di Panino Giusto. Il brand, fortunatamente non ritirato dal mercato giapponese e in fase di rilancio, ha tuttavia nel 2015 dovuto rivedere la sua strategia di presenza in Giappone rinunciando ai rapporti di franchising esistenti e puntando su una presenza a conduzione diretta”. In generale quali vantaggi offre il mercato giapponese per chi volesse intraprendere questa formula?

“Certamente, come già detto, l’Italia gode, soprattutto per le sue espressioni più tradizionali, di una solida attrattiva. Su questo si gioca la maggior parte dei vantaggi. Non vanno assolutamente sottovalutate la necessità di adattamento al mercato locale e la difficoltà iniziale di integrare la comunità di franchisee (spesso una sola grande azienda investitrice che si occupa della gestione di diversi locali) con la visione di un franchise globale”.

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La Cina è il primo mercato a livello ecommerce b2c al mondo con il 40% del valore globale

IN CINA IL RETAIL È DIGITAL Per i retailer che vogliono entrare nel mercato del celeste impero tre le vie prioritarie: l’ufficio di rappresentanza, la società a capitale interamente straniero, la formula Hong Kong Holding + China Entity

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on è azzardato affermare che il consumatore cinese è il più evoluto e informato del terzo millennio. E non solo perchè l’e-commerce nel 2018 ha raggiunto la cifra record di mille miliardi

di euro (raddoppiata dal 2015), ma anche perchè i web shopper cinesi sono 750 milioni in crescita del 12% sul 2017. Di questi l’84% utilizza lo smartphone per acquistare online, il rimanente 16% il

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pc. La Cina è il primo mercato a livello ecommerce b2c al mondo con il 40% del valore globale. Si stima che la digital economy generi il 30% del Pil cinese. Tuttavia, nonostante la sua attrattività, la Cina rimane un mercato ecommerce complesso: vendere in Cina comporta investimenti e costi ingenti, indipendentemente dalla piattaforma scelta e dal settore merceologico. Una strategia di export digitale di successo passa dalla corretta configurazione di una serie di aree chiave. Queste le evidenze del convegno Retail business in Cina, organizzato da Confimprese, sull’attrattività del mercato cinese per i retailer italiani. Per l'evento sono stati selezionati e invitati, in collaborazione con l’Agenzia ICE, operatori retail dalla Cina, in linea con la strategia dell’Agenzia a favore della digi-

talizzazione delle aziende italiane nel processo di internazionalizzazione e della sempre più intensa collaborazione con la Cina. “La novità introdotta quest’anno dalle autorità cinesi nell’ecommerce – dichiara Mario Resca, presidente Confimprese – riguarda una lista di 63 nuovi prodotti, tra cui il prosecco e la birra al malto e l’aumento del limite delle transazioni annuali da 20 a 26mila. Una boccata di ossigeno per il made in Italy, se consideriamo che nel 2018 i prodotti food sono stati i più acquistati online dai consumatori cinesi pari al 55% vs 49% del personal care. Peccato, però, che le nuove regole vietino il ritiro del prodotto in negozio dopo averlo acquistato online, cosa impensabile in Italia”. In Cina il settore dell'e-commerce sta crescendo

CONQUISTARE I MERCATI ESTERI GRAZIE AL WEB Ampliare il proprio bacino di utenza, anche oltre i confini nazionali. Secondo le stime diffuse da Assocamestero non molto tempo fa, sarebbero circa 112 mila le imprese italiane che avrebbero tutte le carte in regola per estendere la propria attività anche ai mercati esteri, con una notevole crescita del proprio fatturato. Un dato confermato anche da Marketing01, azienda Premier Partner di Google, specializzata in strategie di web marketing e campagne di posizionamento seo e sem, secondo la quale ciò che frena l’espansione delle PMI è la difficoltà ad individuare il pubblico di riferimento estero e, una volta delineato, a farsi conoscere. “Gli strumenti di web marketing rappresentano un’incredibile spinta positiva per l’export, e consentono un miglior posizionamento nel mercato in generale, e di ottimizzare quello sui motori di ricerca, indispensabile per essere trovati da chi potrebbe avere bisogno dei nostri prodotti o servizi. – Ha detto Paolo Bomparola. – Le campagne di Google AdWords, ottimizzazione dei contenuti in chiave SEO e SEM, sono tutte pratiche che dovrebbero entrare a far parte della comunicazione, che deve

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essere mirata e costante, delle aziende del nostro paese. Questo consente una migliore e maggior e visibilità, che si traduce nel raggiungimento del target in circa il 90% dei casi”. Il made in Italy viene comunemente percepito come sinonimo di alta qualità in ogni settore. Ciò vuol dire, che i consumatori esteri sono tendenzialmente predisposti ad accogliere i messaggi su quanto viene offerto dall’Italia in maniera positiva. Riuscire ad entrare nel loro radar di interesse, attirandoli sul sito, è il primo passo, ma, affinché si verifichi un effettivo comportamento di acquisto, il contenuto deve essere studiato nei minimi dettagli, essere disponibile in più lingue, e prevedere una modalità di acquisto semplice, rapida e sicura. Sono diversi i tools che possono offrire questi servizi, rendendo un portale web realmente utile alla crescita del proprio business. Per quanto riguarda le PMI che vendono anche in mercati esteri, secondo le ultime stime di Marketing01, i siti ottimizzati in questo modo, ottengono in media il 73% di conversione in più già dalle prime visite e nel 61% dei casi, l’utente tornerà ad acquistare.


/ SPECIALE /

due volte rispetto agli Stati Uniti principalmente guidato da colossi come Alibaba e JD.com, che da soli possiedono circa il 90% dell’intera industria. Con numeri così impressionanti sullo shopping online, si capisce perché i negozi tradizionali in Cina devono necessariamente evolversi per adattarsi alle aspettative di una audience impaziente, sofisticata e ben disposta alla tecnologia (e molto spesso non curante della mole di dati personali raccolti). Questo attraverso una customer experience che non nega l’inevitabile cambiamento delle abitudini di acquisto, ma mira a superare i tradizionali confini tra online e offline. Per i retailer che vogliono entrare nel mercato del celeste impero tre le vie prioritarie: l’ufficio di rappresentanza, la società a capitale interamente straniero, la formula Hong Kong Holding+China Entity. La prima, però, al di là della velocità del set up in poche settimane e della de-registrazione fino a 6 mesi comporta dei rischi, in quanto non prevede l’autorizzazione a gestire flussi commerciali con fatturazione attiva verso Cina/estero ma comporta la tassazione sulle spese (11-13%) ed è sconsigliabile per attività con più di 2 risorse da inquadrare. Al crescere della struttura, inoltre, crescono le spese e

le imposte calcolate su di esse. La società a capitale straniero permette la business licence in 60 giorni e 3 settimane per l’apertura del conto corrente. È però consigliabile aprire una filiale commerciale, piuttosto che una solo di servizi. Quanto a Hong Kong, gode di uno status speciale garantitogli dal Cepa (Closer economic partnership agreements), che permette di utilizzare notai di HK nominati dal governo di Pechino per la notarizzazione di documenti di aziende locali con evasione in 5 giorni lavorativi. Tuttavia, ancora oggi è necessario legalizzare tutti i documenti societari di aziende straniere per farli accettare alle autorità cinesi. I settori di maggiore interesse per il retail sono gioielli e orologi di lusso, athleisure, food & beverage di alta gamma. Numerosi gli associati Confimprese interessati al mercato cinese: Thun, Cioccolati italiani, Yamamay, Carpisa, Jaked, Primadonna, Illy, Lavazza, Caffè Ottolina, Caffè Napoli, Natuzzi, Lagardere, Grom, Carlsberg, Autogrill, Kasanova, Queen’s Chips, Savini Tartufi, Renato Balestra, Piazza Italia, Mama Burger, J’usto.

53


/ LE SCHEDE /

Istruzioni per orientarsi tra le schede di AZ Franchising, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.

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Burger King

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Piazza Italia Kids

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Carpisa Yamamay Jaked

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Primadonna Collection

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Del Mare 1911

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Primigi

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Igi&Co

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Wash dog

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Nau!

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Piazza Italia

* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor


BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: OTTIMALE: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOIL IL TITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALE RICHIESTO RICHIESTO INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INIZIALE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: FATTURATO FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: FATTURATO FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: FATTURATO FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO:

40-50.000 40-50.000ABITANTI ABITANTI CENTRI CENTRI STORICI STORICI E EVIE VIE 40-50.000 40-50.000 ABITANTI ABITANTI COMMERCIALI COMMERCIALIDELLE DELLECITTÀ/ CITTÀ/ CENTRI CENTRISTORICI STORICIE EVIE VIE CENTRI CENTRI COMMERCIALI COMMERCIALI COMMERCIALI COMMERCIALI DELLE DELLE CITTÀ/ CITTÀ/ CENTRI CENTRI STORICI STORICI E EVIE VIE CENTRI CENTRI COMMERCIALI COMMERCIALI COMMERCIALI COMMERCIALI DELLE DELLECITTÀ/ CITTÀ/ NON NONNECESSARIA NECESSARIA CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALI NON NONNECESSARIA NECESSARIA 33 NON NONNECESSARIA NECESSARIA 33 33 FINO FINOA A¤ ¤100.000 100.000 FINO FINOA A¤ ¤100.000 100.000 ¤ ¤400/500.000 400/500.000 FINO FINOA A¤ ¤100.000 100.000 ¤ ¤400/500.000 400/500.000 ¤ ¤400/500.000 400/500.000

COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Contratto Contrattodidiaffiliazione affiliazione con conmargine marginegarantito garantitoe eco co -COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO

stante stante durante durante tutto tuttol’anno, l’anno, compreso compreso il garantito ilperiodo periodoesaldi. Contratto Contratto didiaffiliazione affiliazione con con margine marginegarantito esaldi. co co -Sopralluogo Sopralluogo eaffiliazione valutazione valutazione commerciale commerciale della location. location. Contratto Contratto didieaffiliazione con con margine marginegarantito esaldi. esaldi. co co -stante stante durante durante tutto tuttol’anno, l’anno, compreso compreso il garantito ildella periodo periodo Assistenza Assistenza commerciale con con Area Area Manager Manager dedicati. dedicati. stante stante durante durante tutto tuttol’anno, l’anno, compreso compreso il ildella periodo periodo saldi. saldi. Sopralluogo Sopralluogo ecommerciale evalutazione valutazione commerciale commerciale della location. location. Gestione Gestione dello dello stock stock con con riassortimento riassortimento dei dei best best selselSopralluogo Sopralluogo ecommerciale evalutazione valutazione commerciale commerciale della delladedicati. location. location. Assistenza Assistenza commerciale con con Area Area Manager Manager dedicati. ler. ler.Formazione Formazione Store Storecon Manager Manager e ePersonale Personale didi Vendita Vendita Assistenza Assistenza commerciale commerciale con con Area Area Manager Manager dedicati. dedicati. Gestione Gestione dello dello stock stock con riassortimento riassortimento dei dei best best selselcon con “BATA “BATA ACADEMY”. ACADEMY”. Pubblicità Pubblicità nazionale nazionale e e materiale materiale Gestione Gestione dello dello stock stock con con riassortimento riassortimento dei dei best best selseller. ler.Formazione FormazioneStore StoreManager Managere ePersonale PersonaledidiVendita Vendita di di comunicazione comunicazione ininstore. store. Organizzazione Organizzazione eedi ee coordinacoordinaler. ler. Formazione Formazione Store Store Manager Manager e enazionale Personale Personale di Vendita Vendita con con “BATA “BATAACADEMY”. ACADEMY”. Pubblicità Pubblicità nazionale materiale materiale mento mento attività attività di di Marketing Marketing per per iniziative iniziative locali locali dedicate dedicate con “BATA “BATAACADEMY”. ACADEMY”. Pubblicità Pubblicità nazionale nazionale materiale materiale dicon dicomunicazione comunicazione ininstore. store. Organizzazione Organizzazione eeee coordinacoordinacome come nuove nuove aperture, aperture, rinnovi rinnovi ed ed eventi. eventi.Communication Communication dimento dicomunicazione comunicazione ininstore. store. Organizzazione Organizzazione e ecoordinacoordinamento attività attività didiMarketing Marketing per per iniziative iniziative locali locali dedicate dedicate Multimedia Multimedia Pack Pack (monitor, (monitor, radio radio in in store) store) e e Marketing Marketing mento mento attività attività didiMarketing Marketing per per iniziative iniziative locali localidedicate dedicate come comenuove nuove aperture, aperture, rinnovi rinnovi ed ed eventi. eventi.Communication Communication olfattivo. olfattivo. come come nuove nuove aperture, aperture, rinnovi rinnovi ed ed eventi. eventi. Communication Communication Multimedia MultimediaPack Pack(monitor, (monitor,radio radioininstore) store)e eMarketing Marketing Multimedia Multimedia Pack(monitor, (monitor,radio radioininstore) store)e eMarketing Marketing olfattivo. olfattivo. Pack COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO olfattivo. olfattivo.

SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): SUPERFICIE SUPERFICIE MEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): BACINO BACINO D’UTENZA: D’UTENZA: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZA NEL SETTORE: SETTORE: UBICAZIONE UBICAZIONENEL OTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOIL IL TITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALE RICHIESTO RICHIESTO INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INIZIALE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:

90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PER JAKED JAKED 50/150 50/150PER PER CARPISA CARPISA - -70/90 70/90 90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PERJAKED JAKED 50/150 50/150 PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 50.000 50.000 ABITANTI ABITANTI PER PERJAKED JAKED 50.000 50.000ABITANTI ABITANTI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOM50.000 50.000ABITANTI ABITANTI MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMNON NON RICHIESTA RICHIESTA MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRI STORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI NON NON RICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE NON NONRICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE 3/4 3/4 DA DA¤PERSONE ¤PERSONE 100.000 100.000

/ LE SCHEDE /

DA DA¤ ¤100.000 100.000 DA DA¤ ¤100.000 100.000

COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Oltre Oltrea aprodotti prodotticon con un un ottimo ottimo rapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO

offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete retediqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti Oltre Oltre a aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto e e una una forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un business business profi profi -Oltre Oltre aforte aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete rete diqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti cuo cuo e eproduttivo. produttivo. offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una unarete rete dibusiness dibusiness professionisti professionisti e offriamo euna una forte forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un profi profi -e e una una forte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuo e eproduttivo. produttivo. COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO cuo cuoe eproduttivo. produttivo.

COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO

NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIA DIDI¤ FIDEIUSSIONE ¤35.000 35.000 NO NO NO, NO, RICHIESTA RICHIESTA FIDEIUSSIONE ROYALTY: ROYALTY: FEE FEE D’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO NO ROYALTY: ROYALTY: 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO NO NO ROYALTY: ROYALTY: (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (IN ANNI): ANNI): 55 DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):

COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO

NO NO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO NO NO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: NO NO ROYALTY: ROYALTY: NO NO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: NO NO ROYALTY: ROYALTY: 3 3 DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO NO NO ROYALTY: ROYALTY: (IN (INANNI): ANNI): Ragione Ragione sociale: sociale: Compar Comparspa spa - -Indirizzo: Indirizzo:via viaA.A.Volta, Volta, 33 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO 6DURATA 6– –ANNI): 35010 35010 Limena Limena - -Anno Annodi di fondazione: fondazione:1894 1894- -Anno Anno (IN (IN ANNI): 3 3 DURATA DEL DEL CONTRATTO CONTRATTO UBICATE UBICATEININCENTRO CENTROCITTÀ CITTÀOO LOCATION: LOCATION: partenza partenza franchising: franchising: 1980 1980 Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 160 160- (IN (INANNI): ANNI): CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIININCOCOUBICATE UBICATE IN IN CENTRO CENTRO CITTÀ CITTÀ OO LOCATION: LOCATION: Punti Punti vendita venditaaffiliati: affiliati:85 85- -Punti Punti vendita vendita diretti diretti (estero): (estero): MUNI MUNICON CONBACINO BACINODIDIUTENZA UTENZA CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALI ININCOCOUBICATE UBICATE IN IN CENTRO CENTRO CITTÀ OO LOCATION: LOCATION: Ragione sociale: Burger Kingaffiliati Restaurants ItaliaABITANTI -CITTÀ Indirizzo: oltre oltre 5.000 5.000 - -Punti Punti vendita vendita affiliati (estero): (estero): 70 70 MINIMO MINIMO DI DI 40.000 40.000 ABITANTI MUNI MUNICON CON BACINO DIDIUTENZA UTENZA CENTRI CENTRI COMMERCIALI COMMERCIALI IN INCOCOStrada 1 Palazzo F4, Milanofiori - Anno diBACINO fondazione: 1954 MINIMO MINIMO DIDIBACINO 40.000 40.000ABITANTI ABITANTI MUNI MUNI CON CON BACINO DI DIUTENZA UTENZA DA DA 80 80 A A 250 250 MQ MQ COMPLESSICOMPLESSISUPERFICIE SUPERFICIE DI DI VENDITA VENDITA (World) - Anno partenza franchising: 1999 (Italia) - Punti COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO MINIMO MINIMODIDI 40.000 40.000 ABITANTI ABITANTI VI, VI,LA LAPRESENZA PRESENZADIDIALMENO ALMENO (MAGAZZINO (MAGAZZINOESCLUSO): ESCLUSO): vendita diretti: 55 - Punti vendita affiliati: 150 -COMPLESSIPunti vendita DA DA 80 80 A250 250 MQ MQ SUPERFICIE SUPERFICIE DIDI VENDITA VENDITA 4 4 MT MT DIA DIVETRINA VETRINA ÈCOMPLESSIÈUN UNVALOVALOVI, VI, LA LA PRESENZA PRESENZA DI DI ALMENO ALMENO diretti (estero): 0VENDITA - Punti vendita affiliati (estero): > 18.000 (MAGAZZINO (MAGAZZINO ESCLUSO): DA DA 80 80 A A 250 250 MQ MQ COMPLESSICOMPLESSISUPERFICIE SUPERFICIE DIESCLUSO): DIVENDITA RE RE AGGIUNTO AGGIUNTO 40-50.000 ABITANTI ABITANTI BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: 440-50.000 4MT MT DI DI VETRINA VETRINA È UN UN VALOVALOVI, VI, LA LA PRESENZA PRESENZA DIÈ DI ALMENO ALMENO (MAGAZZINO (MAGAZZINOESCLUSO): ESCLUSO): RE RE AGGIUNTO AGGIUNTO 44 MT MT DIDIVETRINA VETRINA È ÈUN UN VALOVALOARREDO ARREDO 250¤ 250¤ /MQ* /MQ* (IVA (IVA INVESTIMENTO INVESTIMENTOMEDIO: MEDIO: COSA CERCHIAMO CENTRI CENTRI STORICI STORICI E EVIE VIE UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: RE RE AGGIUNTO AGGIUNTO ESCLUSA) ESCLUSA) COMPRESO COMPRESO TRATRAARREDO ARREDO 250¤ 250¤ /MQ* /MQ* (IVA (IVA INVESTIMENTO INVESTIMENTOMEDIO: MEDIO: COMMERCIALI COMMERCIALI DELLE DELLE CITTÀ/ CITTÀ/ SPORTO SPORTOE EMONTAGGIO MONTAGGIO ESCLUSA) ESCLUSA) COMPRESO COMPRESO TRATRACENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALI ARREDO ARREDO 250¤ 250¤ /MQ* /MQ*(IVA (IVA INVESTIMENTO INVESTIMENTO MEDIO: MEDIO: PUNTO VENDITA: ALMENO 350MQ SPORTO SPORTO E VARIA ECOMPRESO MONTAGGIO MONTAGGIO ESCLUSA) COMPRESO TRATRAVALORE VALOREVARIA A ASECONDA SECONDA FIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONEBANCARIA BANCARIAA A ESCLUSA) SPORTO SPORTO E EMONTAGGIO MONTAGGIO DELLA MERCE MERCE ACQUISTATA. ACQUISTATA. GARANZIA: GARANZIA: NEL NON NONNECESSARIA NECESSARIA ESPERIENZA ESPERIENZA NELSETTORE: SETTORE: DELLA VALOREVARIA VARIAA ASECONDA SECONDA FIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONEBANCARIA BANCARIAA A VALORE BACINO DI UTENZA: SUPERIORE A 50MILA ABITANTI DELLA DELLAMERCE MERCE ACQUISTATA. GARANZIA: GARANZIA: BANCARIA VALORE VARIA VARIA AACQUISTATA. ASECONDA SECONDA FIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE BANCARIAA A VALORE 33 PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO DELLA DELLAMERCE MERCEACQUISTATA. ACQUISTATA. GARANZIA: GARANZIA: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): UBICAZIONE OTTIMALE: CENTRO CITTÀ – STRADE AD ALTO –100.000 FOOD COURT FINO FINOA A¤ ¤100.000 INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: SCORRIMENTO E CENTRI COMMERCIALI - AEROPORTI E STAZIONI. 400/500.000 FATTURATO FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: ¤ ¤400/500.000

CALZATURE CALZATURE RISTORAZIONE VELOCE, HAMBURGERIE, QUICK SERVICE RESTAURANT

PERSONALE RICHIESTO Michele MicheleRoncato Roncato (COMPRESO IL TITOLARE): 15-25 PERSONE Tel. Tel. 049.8991.074 049.8991.074 COSA COSA OFFRIAMO OFFRIAMO Michele Michele Roncato (8 -Roncato 10 FULL TIME EQUIVALENT)

e-mail: e-mail:bata.franchising@bata.com bata.franchising@bata.com Michele Michele Roncato Roncato Tel. Tel. 049.8991.074 049.8991.074 web: web: www.bata.it www.bata.it Contratto Contrattoe-mail: die-mail: diaffiliazione affiliazione con conmargine marginegarantito garantitoe eco co -Tel. Tel. 049.8991.074 049.8991.074 bata.franchising@bata.com bata.franchising@bata.com ESPERIENZA NEL SETTORE: NON RICHIESTA stante stantedurante durante tutto tutto l’anno, l’anno, compreso compresoil ilperiodo periodosaldi. saldi. e-mail: e-mail: bata.franchising@bata.com bata.franchising@bata.com web: web: www.bata.it www.bata.it Sopralluogo Sopralluogoe evalutazione valutazione commerciale commercialedella dellalocation. location. web: web:www.bata.it www.bata.it Assistenza Assistenza commerciale commerciale con con Area Area Manager dedicati. INVESTIMENTO INIZIALE DA: €350.000,00 + Manager COSTI EDILIdedicati. Gestione Gestionedello dellostock stockcon conriassortimento riassortimentodei deibest bestselseller. ler.Formazione FormazioneStore StoreManager Managere ePersonale PersonaledidiVendita Vendita FATTURATO MEDIO ANNUO: CIRCA 1,3 MILIONI DI EURO con con“BATA “BATAACADEMY”. ACADEMY”.Pubblicità Pubblicitànazionale nazionalee emateriale materiale didicomunicazione comunicazioneininstore. store.Organizzazione Organizzazionee ecoordinacoordinamento mentoattività attivitàdidiMarketing Marketingper periniziative iniziativelocali localidedicate dedicate COSA OFFRIAMO come comenuove nuoveaperture, aperture, rinnovi rinnovi ed edeventi. eventi.Communication Communication Multimedia MultimediaPack Pack(monitor, (monitor,radio radioininstore) store)e eMarketing Marketing L’opportunità di lavorare con un brand affermato e che olfattivo. olfattivo. in Italia gode di un’ottima reputazione e pressochè totale notorietà da parteCOSA dei consumatori potenziali. Assistenza COSA CHIEDIAMO CHIEDIAMO a tutti i nostri franchisees, che vengono supportati in ogni fase del percorso, dall’apprendimento di tutti i processi di NO NO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: gestione, alla scelta della location, alla formazione del personale, fino alle promozioni eNO alle attività di marketing. In NO ROYALTY: ROYALTY: Italia i margini di crescita e di profittabilità sono tra i più 33 DURATA DURATA DEL DEL CONTRATTO CONTRATTO interessanti del mercato per chi ha interesse a collaborare (IN (INANNI): ANNI): con un marchio internazionale come Burger King. UBICATE UBICATEININCENTRO CENTROCITTÀ CITTÀOO CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIININCOCOCOSA CHIEDIAMO MUNI MUNICON CONBACINO BACINODIDIUTENZA UTENZA MINIMO MINIMODIDI40.000 40.000ABITANTI ABITANTI FEE D’INGRESSO: 3.000 DOLLARI UNA TANTUM DA80 80ANNO A A250 250 MQ MQ COMPLESSICOMPLESSISUPERFICIE SUPERFICIEDIDIVENDITA VENDITA PERDA OGNI DI DURATA VI,LA LAPRESENZA PRESENZADIDIALMENO ALMENO (MAGAZZINO (MAGAZZINOESCLUSO): ESCLUSO): DELVI, CONTRATTO 4 4MT MTDIDIVETRINA VETRINAÈ ÈUN UNVALOVALORE REAGGIUNTO AGGIUNTO LOCATION: LOCATION:

Ragione sociale: Pianoforte Holding S.p.a. - Indirizzo: Ragione Ragionesociale: sociale:Pianoforte PianoforteHolding HoldingS.p.a. S.p.a.- -Indirizzo: Indirizzo: Corso Magenta 74, 20123 Milano - Anno di fondazione Corso CorsoMagenta Magenta74, 74,20123 20123Milano Milano- -Anno Annodidifondazione fondazione attività: 2011, ma per le controllate Yamamay e Carpisa attività: attività: 2011, 2011, ma maper perlelecontrollate controllate Yamamay Yamamay e eCarpisa Carpisa Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) 2001Ubaldo e Jaked 2009 - AnnoSviluppo di partenza del franchising: 2001 2001e eJaked Jaked 2009 2009 - -Anno Annodidipartenza del delfranchising: franchising: e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /partenza /info@carpisa.it info@carpisa.it vedi Ubaldo sopra - Punti vendita Sviluppo diretti: 354 al 31/05/2019* Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) vedi vedisopra sopra - -(Responsabile Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 267 267 al al 30/04/2017* 30/04/2017* web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) PuntiUbaldo vendita affiliati: 929 Sviluppo alSviluppo 31/05/2019* - *(Yamamay e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it / /info@carpisa.it info@carpisa.it - -Punti Puntivendita vendita affiliati: affiliati:1.002 1.002 alwww.jacked.com al30/04/2017* 30/04/2017* - -*(Yama *(Yama -www.carpisa.com www.carpisa.com / / www.jacked.com e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /info@carpisa.it info@carpisa.it + Carpisa + Jaked sia in italia /che estero). Punti vendita www.yamamay.com www.yamamay.com may may+ +Carpisa Carpisa+web: +web: Jaked Jaked sia siaItalia Italiache cheestero) estero) web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com totali: 1283. www.carpisa.com www.carpisa.com / /www.jacked.com www.jacked.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com

COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO

SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ):

90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - 50/150 50/150PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 PER PERJAKED JAKED

BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:

50.000 50.000ABITANTI ABITANTI

UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:

CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI

ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE:

NON NONRICHIESTA RICHIESTA

PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE):

3/4 3/4PERSONE PERSONE

INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:

DA DA¤ ¤100.000 100.000

COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Oltre Oltrea aprodotti prodotticon conun unottimo ottimorapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, offriamo offriamolalanostra nostraesperienza, esperienza,una unarete retedidiprofessionisti professionisti e euna unaforte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuoe eproduttivo. produttivo.

COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:

NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000

ROYALTY: ROYALTY:

NO NO

DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):

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43 43 43

Sergio SergioUbaldo Ubaldo(Responsabile (ResponsabileSviluppo SviluppoPianoforte PianoforteHolding) Holding) e-mail: e-mail:info@inticom.it info@inticom.it/ /info@carpisa.it info@carpisa.it web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com

ROYALTIES: 6% SUL FATTURATO ARREDO ARREDO250¤ 250¤ /MQ* /MQ*(IVA (IVA INVESTIMENTO INVESTIMENTOMEDIO: MEDIO: ESCLUSA) ESCLUSA)COMPRESO COMPRESOTRATRASPORTO MONTAGGIO DURATA DEL CONTRATTO TRASPORTO 10 E 20 E EMONTAGGIO (IN ANNI): VALOREVARIA VARIAA ASECONDA SECONDA FIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONEBANCARIA BANCARIAA A VALORE DELLA DELLAMERCE MERCEACQUISTATA. ACQUISTATA. GARANZIA: GARANZIA:

Dario Villa email: franchising@burgerking.it Michele Michele Roncato Roncato web: www.burgerking.it Tel. Tel.049.8991.074 049.8991.074 e-mail: e-mail:bata.franchising@bata.com bata.franchising@bata.com web: web:www.bata.it www.bata.it

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// LLEE SSCCHHEEDDEE //

PROFUMI PER IL CORPO, PROFUMAABBIGLIAMENTO TORI AMBIENTE, COSMETICI ED ACCESSORI UOMOPER LA CURA DEL CORPO E DEL VISO Ragione sociale: Del Mare 1911 SpA - Indirizzo: Via Mecenate Ragione sociale: Aymara Italia srl -1980 Indirizzo: Ghiviz75 20138 Milano - Anno di fondazione: - Annovia partenza zani, 61 – 55041 Pianore Annovendita di fonfranchising: 2019 -Capezzano Punti vendita diretti:(LU) 12 - -Punti dazione: partenza franchising: 2010vendita - Punti affiliati: 0 -1995 Punti- Anno vendita diretti (estero): 1 - Punti vendita diretti: 6 Punti vendita affiliati: 2 Punti ven affiliati (estero): 0 dita diretti (estero): 1 - Punti vendita affiliati (estero): 2

COSA CERCHIAMO COSA CERCHIAMO

Ragione sociale: Reda Retail S.p.a. - Gruppo IMAC Spa Indirizzo: Via Menocchia, 27 -63062 - Montefiore dell’Aso (AP) - Anno di fondazione attività: 2002 - Anno di partenza del franchising: 2012 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 155 152

COSA CERCHIAMO SUPERFICIE MEDIA DEL P.V. (IN MQ):

DA 50 A 100

PUNTO VENDITA: 100-120 MQ SUPERFICIE MEDIA 30MQ PUNTO VENDITA:

BACINO D’UTENZA:

DA 10MILA A 50MILA ABITANTI

50.000 ABITANTI (MINIMO) BACINO D’UTENZA: BACINO DI UTENZA: 50MILA ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO STORICO, ZONA UBICAZIONE OTTIMALE: COMMERCIALE PEDOUBICAZIONE OTTIMALE: CENTRI COMMERCIALI,ALTA CENTRI NABILITÀ STORICI E STRADE AD ELEVATO AFFLUSSO PEDONALE. NON RICHIESTA ESPERIENZA NEL SETTORE:

CENTRO COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

ADDETTI DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 5.000/MQ

PERSONALE RICHIESTO PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):2/4 (COMPRESO IL TITOLARE):

1/2

¤75.000 – ¤80.000 INVESTIMENTO INIZIALE: (ARREDAMENTO ¤1200 AL ESPERIENZA NEL SETTORE: GRADITA MA NON NECESSARIA MQ; PROGETTAZIONE E ALLESTIMENTO ¤6000; INVESTIMENTO INIZIALE DA: 400 EURO AL MQ PER ARREDO, FORNITURA MERCE INIZIALE ¤25.000) E LUCI ATTREZZATURE FATTURATO MEDIO ANNUO:

200.000

FATTURATO MEDIO ANNUO: 6000 EURO/MQ

COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA Prodotti cosmetici per il viso, il corpo e profumatori per Diritto all’uso del Brand e Concept store. Gestione CRM la casa realizzati con ingredienti naturali e dalle preeTessera Fedeltà. Ingegnerizzazione dei processi interni stazioni eccellenti. Erbario Toscano offre supporto nella ed esterni tramite software gestionali. Esclusività di zona. scelta della location, progettazione, allestimento e arFormazione Iniziale e continuativa su prodotti e tecniche di redamento del punto vendita; formazione del personale vendita. Pubblicità a livello commerciale nazionale. Coordinamento attipre-apertura, assistenza e visual merchanvità di marketing. di visual merchandising. dising per tutta leIndirizzo durata del contratto. Attività di Reso direct totale dell’invenduto gratuito o a condizioni agevolate. Marmarketing coordinata con invio di newsletter ai clienti gine garantito: 42% fidelizzati. Materiale POP e campagne istituzionali.

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COSA CHIEDIAMO FIDEJUSSIONE BANCARIA:

¤ 50.000

PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:

LEASING

FEE D’INGRESSO:

NESSUNA

FEE D’INGRESSO: 5.000 NO EURO (PER LA FORMAZIONE) FEE D’INGRESSO:

ROYALTIES:

NESSUNA

NO ROYALTY: ROYALTIES: NESSUNA

DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

6

COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO COSA

DURATA DEL CONTRATTO DURATA DEL CONTRATTO 5 (IN ANNI): (IN ANNI):

3 ANNI

Tel. 0584-969660 e-mail: commerciale@erbariotoscano.it Giovanni Mantriota web: tel: www.erbariotoscano.it 334.9455497 email: g.mantriota@delmare1911spa.com web: www.delmare1911spa.com

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/ LE SCHEDE /

/ LE SCHEDE /

VENDITADI DIOCCHIALI OCCHIALI DA DA VISTA, VISTA, VENDITA DASOLE, SOLE,LENTI LENTI AA CONTATTO, CONTATTO, DA LIQUIDIEESOLUZIONI, SOLUZIONI, ACCESSORI ACCESSORI LIQUIDI Ragionesociale: sociale:NAU NAUSpa Spa- -Indirizzo: Indirizzo:via via S.S. ee P.P. MazMazRagione zucchelli,77- -21043 21043- -Castiglione CastiglioneOlona Olona(Va) (Va)- -Anno Annodi di zucchelli, fondazioneattività: attività:2004 2004- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranfondazione chising:2007 2005- -Punti Puntivendita venditatotali: totali:167 140- -Punti Puntivendita vendita chising: diretti:9185- -Punti Puntivendita venditaaffiliati affiliatiininItalia: Italia:60 55- -Punti Punti diretti: vendita all’estero: 10 vendita all’estero: 16

COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO COSA

ABBIGLIAMENTO Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Anno di partenza del franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 161 161 160 -- Punti Punti vendita vendita affiliati affiliati in in Italia: Italia: 126 83 - Punti 125 vendita affiliati all’estero: 48 55 50

COSA COSA CERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

DA 300 A 1.200

BACINO D’UTENZA:

DA 20.000 ABITANTI IN SU

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO

PUNTOVENDITA: VENDITA: PUNTO

80/100MQ MQ 80/130MQ 80/100

BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: BACINO

70.000ABITANTI ABITANTI(MINIMO) (MINIMO) 70.000

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: UBICAZIONE

CENTRISTORICI STORICIDI DICITTÀ CITTÀ CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIDI DI OOCENTRI MEDIEEEGRANDI GRANDIDIMENSIONI DIMENSIONI MEDIE

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

IN BASE AL BUDGET

ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: ESPERIENZA

NONRICHIESTA RICHIESTA APPREZZATA ESPERIENZA NEL RETAIL NON

INVESTIMENTO INIZIALE:

2 300/MQ PERARREDI GLI ARREDI ¤ 300/M € PER E LUCI

PERSONALERICHIESTO RICHIESTO PERSONALE (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESO

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FATTURATO MEDIO ANNUO:

€ DA € 2.800 A € 3.500 AL M2 ¤ 3.500/MQ

INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO

100.000 ¤ ¤100.000

FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: FATTURATO

DA¤ ¤5.000 5.000AA¤ ¤10.000 10.000 DA ALMQ, MQ,IN INRAPPORTO RAPPORTO AL ALL’UBICAZIONEDEL DELPV PVEE ALL’UBICAZIONE DELBACINO BACINODI DIUTENZA UTENZA DEL

COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA Aprire un negozio NAU! significa fare un investimento redditizio e con Un supporto ampio che va dallacomunicazione comunicazione marun ritorno veloce, grazie che ad una formula orientata al Cliente.eeForniaUn supporto ampio va dalla marmo al nostro Affiliato assistenza a 360°, completa eformazione. continuativa tutto keting, alla ricerca delpersonale personale allaformazione. Inketing, alla ricerca del eealla Inl’anno. Dalla scelta commerciale, alla ricerca, vestiamo il5% 5%della delposizione fatturato sulle persone persone nelselezione nostro del fatturato sulle nel nostro evestiamo formazioneildel personale, oltre al supporto continuo nella gestione centrodidiformazione, formazione, dove organizziamo organizziamo corsi corsi mirati mirati centro redditiva del punto vendita. dove Grazie ai servizi di assistenza che riserformare dei venditori completi, preparatied entusiaviamo ai nostri Affiliati, la formula NAU! inpreparati franchising èed reale oppora aformare dei venditori completi, entusiasti. Il mix della formazione prevede sia delle giornate tunità business per chi ottico non sia è. Adelle questigiornate imprenditori, sti. Il di mix della anche formazione prevede inin infatti, forniamo un completo supporto professionale legatodi aula,con conapprofondimenti approfondimenti specifici tecniche vendi- aula, specifici eetecniche diall’attività vendi dita, ottico. Cigiornate occupiamo integralmente delloi neo sviluppo del layout, dalla chegiornate negozio,dove dove assunti vengono ta, che ininnegozio, i neo assunti vengono progettazione iniziale alla fase Inoltre finale di allestimento. affiancatidai dai piùfino esperti. mettiamo aa disposi disposi- affiancati più esperti. Inoltre mettiamo Marketing e comunicazione: supporto di marketing e comunicazione zione unsupporto supporto dedicato perscegliere scegliere miglior locon iniziative nazionali ededicato locali. Periodicamente proponiamo all’affiliazione un per lalamiglior location. to iniziative di comunicazione preventivamente testate presso punti cation. vendita pilota.

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NON RICHIESTA

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NON RICHIESTE

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

5 5 ANNI RINNOVABILI

COSA CHIEDIAMO COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO COSA FEE D’INGRESSO: FEE D’INGRESSO:

¤ 10.000 ¤ 10.000

ROYALTY: ROYALTY:

5% 5%

DURATA DEL CONTRATTO DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI): (IN ANNI):

5, RINNOVABILE 5, RINNOVABILE A SCADENZA SENZA A SCADENZA SENZA ULTERIORI COSTI ULTERIORI COSTI

Tel. +39 081.3123111 / Fax: +39 081.3123022 Tel. +39 081.3124000 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it info@franchising@piazzaitalia.it e-mail: e-mail: l.caracci@piazzaitalia.it email: l.caracci@piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it www.piazzaitalia.it web:

Gianluca Nolli Gianluca Nolli Tel. 0331-86.12.33 Tel. 0331-86.12.33 e-mail: franchising@nau.it e-mail: franchising@nau.it web: www.nau.it web: www.nau.it

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/ LE SCHEDE /

/ LE SCHEDE /

/// LLLE EE S SSC CCH HHE EED DDE EE ///

ABBIGLIAMENTO, ABBIGLIAMENTO, CALZATURE EE ABBIGLIAMENTO, CALZATURE CALZATUREE ACCESSORI ACCESSORI BAMBINO/A 0-14 ANNI ACCESSORI BAMBINO/A BAMBINO/A0-14 0-14ANNI ANNI

SCARPE SCARPE DA DONNA, BORSE SCARPEDA DADONNA, DONNA,BORSE BORSE E EEACCESSORI ACCESSORI ACCESSORI

Ragione PalazRagione sociale: Piazza Italia S.p.a. Indirizzo: Ragione sociale: sociale: Piazza PiazzaItalia ItaliaS.p.a. S.p.a.---Indirizzo: Indirizzo:PalazPalazzina zina Piazza Italia Interporto Campano di Nola, Lotzina Piazza Piazza Italia Italia --- Interporto Interporto Campano Campanodi diNola, Nola,LotLotto to D1 80035 Nola (Na) Anno di fondazione attività: toD1 D1---80035 80035Nola Nola(Na) (Na)---Anno Annodi difondazione fondazioneattività: attività: 1993 Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 1993 Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 1993 - Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 ---Punti Punti vendita diretti con reparto kids: 150 Punti venPuntivendita venditadiretti diretticon conreparto repartokids: kids:150 150---Punti Puntivenvendita dita affiliati con reparto kids: 103 Punti vendita affiliati 106 106 ditaaffiliati affiliaticon conreparto repartokids: kids:103 103---Punti Puntivendita venditaaffiliati affiliati all’estero all’estero con reparto kids: 39 40 40 all’esterocon conreparto repartokids: kids:39 39

Ragione Ragione sociale: PRIMADONNA SPA S.P. 231 Ragionesociale: sociale:PRIMADONNA PRIMADONNASPA SPA-- Indirizzo: -Indirizzo: Indirizzo:S.P. S.P.231 231 Km Km 5,2 70032 Bitonto (Ba) Anno didipartenza partenza del franKm5,2 5,270032 70032Bitonto Bitonto(Ba) (Ba)-- -Anno Annodi partenzadel delfranfranchising: chising: 2006 Punti vendita diretti: 152 vendita 155 chising:2006 2006-- -Punti Puntivendita venditadiretti: diretti:152 152 -Punti Puntivendita vendita 153 161-- Punti affiliati: affiliati: 241 Punti Vendita totali: 393 affiliati:241 241-- -Punti PuntiVendita Venditatotali: totali:393 393 225 226 379 380 217 378

150/250 150/250 MQ 150/250MQ MQ

BACINO BACINO D’UTENZA: BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:

20.000 20.000 ABITANTI 20.000ABITANTI ABITANTI

UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:

CENTRO CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ CENTROCOMM.LE/PARCO COMM.LE/PARCOCOMM.LE/ COMM.LE/ STAND STAND ALONE/CENTRO STORICO STANDALONE/CENTRO ALONE/CENTROSTORICO STORICO

ESPERIENZA ESPERIENZA NEL SETTORE: ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE:

NON NON RICHIESTA NONRICHIESTA RICHIESTA

PERSONALE PERSONALE RICHIESTO PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESO IL TITOLARE): (COMPRESOIL ILTITOLARE): TITOLARE):

222+++TITOLARE TITOLARE TITOLARE

INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:

Q €€€300/MQ Q22PER PER ARREDI ARREDI EE LUCI LUCI 300/MQ 300/MQ

FATTURATO FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO:

DA €€ 2.800 3.500 AL € DA 2.800 A A €€AL 3.500 AL M M22 €€3.000/3.500 3.000/3.500 AL MQ 3.000/3.500 ALMQ MQ

PUNTO PUNTO VENDITA: PUNTOVENDITA: VENDITA:

100 MQ (+ 40 PER DEPOSITO) 100 MQ (+(+ 40 PER DEPOSITO) 100 MQ 40 PER DEPOSITO) 35MILA ABITANTI 35MILA ABITANTI 35MILA ABITANTI

PUNTO VE

UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:

STRADE PRINCIPALI, CENTRI STRADE PRINCIPALI, CENTRI STRADE PRINCIPALI, CENTRI COMMERCIALI COMMERCIALI COMMERCIALI

BACINO D

ESPERIENZA SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE: ESPERIENZANEL NEL SETTORE:

NON RICHIESTA NON RICHIESTA NON RICHIESTA

PERSONALE PERSONALE RICHIESTO PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESO ILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESOIL TITOLARE):

IN MEDIA 3/4 FULL TIME ININ MEDIA 3/4 FULL TIME MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI EQUIVALENTI EQUIVALENTI

INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:

COSTO ARREDI 400 -- 500 COSTO ARREDI 400 COSTO ARREDI 400 -500 500 AL ML* (LINEE DI ARREDO: AL ML* (LINEE DIDI ARREDO: AL ML* (LINEE ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) ECONOMY/ LUXURY) ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE *RIFERITO ALLA SUPERFICIE *RIFERITO ALLA SUPERFICIE ESPOSOTIVA DELL’AREA ESPOSOTIVA DELL’AREA ESPOSOTIVA DELL’AREA VENDITA VENDITA VENDITA

FATTURATO ANNUO: FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATOMEDIO MEDIO ANNUO:

NON NON RICHIESTE NONRICHIESTE RICHIESTE

DURATA DEL CONTRATTO DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN ANNI): (IN (IN ANNI): ANNI):

55 RINNOVABILI 5RINNOVABILI RINNOVABILI

ESPERIEN

PERSONAL (COMPRES

INVESTIME

FATTURAT

DA 6MILA A 10MILA €€ € AL MQ DA 6MILA AA 10MILA AL MQ DA 6MILA 10MILA AL MQ VENDITA VENDITA VENDITA

Margine g sortiment tuita. Serv sing. Soft leader int nali, affiss negozio. F invio di sm

Assistenza Assistenza ininloco loco ininfase fase didiapertura. apertura. Assistenza duAssistenzain locoin fasedi apertura.Assistenza Assistenzadudurante rante contratto. Layout del punto vendita realizzato ranteilililcontratto. contratto.Layout Layoutdel delpunto puntovendita venditarealizzato realizzato dall’ufficio dall’ufficio progettazione Primadonna Spa. Formula dall’ufficio progettazione progettazione Primadonna Primadonna Spa. Spa. Formula Formula commerciale commerciale conto/vendita con reso totale dell’inventotaledell’invendell’invencommercialeconto/vendita conto/venditacon conreso resototale duto duto con un margine contributivo costante tutto l’andutocon conun unmargine marginecontributivo contributivocostante costantetutto tuttol’anl’anno, assistenza e formazione. Un concept originale no, assistenza e formazione. Un concept originale didi no, assistenza e formazione. Un concept originaleee edi grande grande impatto. Collezioni esclusive, supporto visual grandeimpatto. impatto.Collezioni Collezioniesclusive, esclusive,supporto supportovisual visual pre pre post apertura. Formazione iniziale settimane, preeeepost postapertura. apertura.Formazione Formazioneiniziale iniziale22 2settimane, settimane, riassortimento riassortimento merce settimanale. riassortimentomerce mercesettimanale. settimanale.

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UBICAZIO

COSA COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO

Formula Formula conto vendita con Margine Fisso garantito Formula conto conto vendita vendita con conMargine MargineFisso Fissoeeegarantito garantito in in ogni fase commerciale reso totale delle rimanenin ogni ogni fase fase commerciale commercialeeeereso resototale totaledelle dellerimanenrimanenze ze finali. Studio di fattibilità, Business Plan dettaglia zefinali. finali.Studio Studiodi difattibilità, fattibilità,Business BusinessPlan Plan dettaglia dettaglia-- to to relativo progetto strutturale.Formazione iniziale toeeerelativo relativoprogetto progettostrutturale.Formazione strutturale.Formazioneiniziale inizialeeee relativo relativo supporto visual pre post apertura. Gestione relativo supporto supportovisual visualpre preeeepost postapertura. apertura.Gestione Gestione personalizzata personalizzata dei riassortimenti settimanali. Materiale personalizzatadei deiriassortimenti riassortimentisettimanali. settimanali.Materiale Materiale POP POP campagne istituzionali. POPeeecampagne campagneistituzionali. istituzionali.

ROYALTY: ROYALTY: ROYALTY:

Ragione s - Indirizz dell’Aso ( di parten 3 - Punti all’estero:

BACINO BACINO D’UTENZA: BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:

COSA COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO

FEE FEE D’INGRESSO: FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:

C

COSA COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO

COSA COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO PUNTO VENDITA: PUNTOVENDITA: VENDITA:

/ LE SCH

FIDEJUSS

COSA COSA CHIEDIAMO COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO

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PAGAMEN ALLESTIM

FEE D’INGRESSO: FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:

NO NO NO

ROYALTY: ROYALTY: ROYALTY:

NO NO NO

FEE D’ING

ZONA ZONA IN IN ESCLUSIVA: ESCLUSIVA: ZONA IN ESCLUSIVA:

DA DA VALUTARE VALUTARE IN IN FUNZIONE FUNZIONE DA VALUTARE IN FUNZIONE DEGLI DEGLI ABITANTI ABITANTI DEGLI ABITANTI

ROYALTIE

CONTRIBUTI CONTRIBUTI PUBBLICITÀ PUBBLICITÀ CONTRIBUTI PUBBLICITÀ NAZIONALE: NAZIONALE: NAZIONALE:

NESSUNA NESSUNA NESSUNA

DURATA DURATA CONTRATTO CONTRATTO (IN (IN DURATA CONTRATTO (IN ANNI): ANNI): ANNI):

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DURATA C ANNI):

5

Tel. Tel. 080-3751575/800-141207 080-3751575/800-141207 Tel. 080-3751575/800-141207 Fax. Fax. 080-3756049 080-3756049 Fax. 080-3756049 e-mail: e-mail: franchising@primadonna.it franchising@primadonna.it e-mail: franchising@primadonna.it Facebook: Facebook: Primadonna Primadonna Collection Collection Facebook: Primadonna Collection web: web: www.primadonnacollection.com www.primadonnacollection.com web: www.primadonnacollection.com

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/ LE SCHEDE /

/ LE SCHEDE /

ABBIGLIAMENTO E CALZATURE BAMBINO

ANIMALI/LAVAGGIO SELF-SERVICE CANI

Ragione sociale: Reda Retail S.p.a. - Gruppo IMAC Spa - Indirizzo : via Menocchia, 27 - 63062 - Montefiore dell’Aso (Ap) - Anno di fondazione attività: 1976 - Anno di partenza franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 381 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37

Ragione sociale: Dog Projects srl - Indirizzo: Via Caravaggio, 47 - Treviglio (Bg) - Anno di fondazione: 2001 - Anno partenza franchising: 2006 - Punti vendita diretti (Italia): 1 - Punti vendita affiliati (Italia): 118 - Punti vendita diretti (estero): nessuno - Punti vendita affiliati (estero): 5

COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

DA 100 A 250 MQ

BACINO D’UTENZA:

DA 10.000 A 50.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO CITTÀ, CENTRO COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 4.800/MQ

COSA OFFRIAMO Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita gratuita. Servizio di trainer e assistenza Visual Merchandising. Software di gestione gratuito. Comunicazione da leader internazionale in tv, radio, stampa, web, redazionali, affissioni. Iniziative per comunicare l’opening del negozio. Fidelity Card ed azioni di direct marketing con invio di sms e dem ai clienti fidelizzati.

COSA CHIEDIAMO FIDEJUSSIONE BANCARIA:

¤ 50.000

PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:

LEASING

FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ROYALTIES:

NON RICHIESTE

DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

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/ MARKETING /

5 buoni motivi per cui è meglio affidarsi a chi professionalmente si occupa di social per gestire degli account business

IL SOCIAL NON È UNO SCHERZO Gestire il proprio account Facebook o Instagram, postando ogni giorno, può essere un’ottima esperienza, un buon esercizio, ma gestire la comunicazione di una azienda coi social è un’altra cosa di Mattia Nicoletti*

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/ MARKETING /

L

a tecnologia è un meraviglioso mezzo per raggiungere i fini prestabiliti, ma l’apparente semplicità con cui si possono fare fotografie, pubblicare articoli, realizzare pubblicità e, non ultimo, gestire la comunicazione non deve trarre in inganno. La professionalità anche nell’era della tecnologia è tutto. Questo per dire, per fare un esempio, che le fantastiche fotografie che una persona può fare con uno smartphone di ultima generazione non sostituiscono le abilità e le esperienze di un fotografo professionista. Con i social il discorso è il medesimo. Gestire il proprio account Facebook o Instagram, postando ogni giorno, può essere un’ottima esperienza, un buon esercizio, ma gestire la comunicazione di una azienda coi social è un’altra cosa. Ecco alcuni buoni motivi per cui è meglio affidarsi a chi professionalmente si occupa di social per gestire degli account business. La rapida evoluzione

Ogni mese i social cambiano. A volte per piccoli dettagli, altre per modifiche fondamentali, i social cambiano ogni mese, ogni settimana. Senza uno sguardo esperto e un aggiornamento continuo è difficilissimo stare al passo con le modifiche dei social. Dagli algoritmi alle interfacce, dalle nuove funzioni ai dettagli, i social continuano ad evolvere. Molto rapidamente.

Il piano editoriale

Le timeline di Facebook e di Instagram non possono essere popolate a caso, è necessario un piano editoriale, un piano coerente che abbia dei contenuti che riconducano al brand ma che non siano considerati sempre pubblicitari. Per essere condivisi i contenuti devono avere un appeal per gli utenti. Un piano editoriale non si può improvvisare. Conoscere le regole della comunicazione

I social sono un mezzo di comunicazione. Di recente invenzione ma sempre un mezzo di comunicazione. Per comunicare è importante la creatività ma sono importanti soprattutto le regole. Sapere cos’è un visual, un copy, la coerenza con il messaggio, il payoff, la declinazione della comunicazione e molto altro. Chi si occupa dei social deve avere delle competenze specifiche ma anche competenze generali di comunicazione. Oltre che naturalmente di marketing.

*Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

La gestione della comunicazione con gli utenti

Gestire il rapporto con gli utenti spesso è molto più complesso di quanto appare a chi gestisce i propri account personali. Bisogna sapere quando rispondere, quando non rispondere, quando essere ironici e quando essere seri e risoluti. E quando decidere che alcuni commenti sono inappropriati (cosa tutt’altro che semplice). Sfruttare al meglio la pubblicità

Fare promozione sui social necessita prima di tutto di esperienza. Non è sufficiente sapere promuovere i post pensando di raggiungere i risultati. È fondamentale definire l’obiettivo (si vogliono raggiungere più persone possibili oppure avere più interazioni o ancora più visualizzazioni dei video?) e poi sapere a chi indirizzare il messaggio (uomini, donne, età, interessi particolari). Senza parlare poi della creatività. Fare una promo su Facebook o Instagram e avere risultati non è scontato.

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/ MARKETING /

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NAU! occhiali italiani nel mondo. Una grande passione italiana per gli occhiali belli, colorati e fatti bene. I nostri occhiali sono espressione di stile, design e qualitĂ . Uniti alla passione per il colore e la tradizione artigianale del nostro lavoro. Un’arte del fare tutta italiana. NAU! è un business concreto che si esprime con un’offerta fortemente distintiva e contemporanea, fondata su un prodotto esclusivo a un prezzo facile. Aprire un negozio NAU! significa fare un investimento redditizio e con un ritorno veloce, grazie ad una formula orientata al Cliente e ai risultati.

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/ T E C H & R E TA I L /

Un’opportunità unica per chi vuole investire nel futuro

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, LA PIATTAFORMA MADE IN ITALY Si chiama BKE ed è una A.I. capace di analizzare il comportamento del consumatore in spazi digitali e fisici, definendo cosa farà, che cosa acquisterà, quando, come e dove

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/ T E C H & R E TA I L /

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alla ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano si evidenzia un mercato dinamico ma caratterizzato da una scarsa consapevolezza da parte delle imprese delle opportunità dell’Artificial Intelligence. Il mercato dell’A.I. è agli albori in Italia, con una spesa per lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale di appena 85 milioni di euro nel 2018, ma ci sono delle enormi prospettive. Al contrario in Usa l’ultimo report di CGInsights evidenzia un importante aumento degli investimenti in aziende specializzate in soluzioni di Intelligenza Artificial. Esempi concreti di questo trend sono l’acquisizione di Looker da parte di Google per $2.6B e l’acquisizione di Tableau da parte di Salesforce per $15B. La più nota piattaforma di intelligence conferma anche che i brand nel retail e nel food & beverage continuano a sviluppare esperienze personalizzate da offrire ai consumatori. Ma se finora la sfida è stata raccogliere i dati, il prossimo step è prevedere il futuro, attraverso modelli di Analisi Predittiva, in grado di anticipare quello che saranno i comportamenti di acquisto dei propri clienti. Ed è qui che si posiziona DCG (DCG.net), come uno dei precursori tecnologici con la sua piattaforma SaaS “BKE” (Behavioural Knowledge Ecosystem). La società, creata nel 2009 da Tommaso Chiorino, ha sempre operato in ambito digital e negli ultimi anni, individuata la necessità del mercato di una soluzione disruptive che permettesse di capitalizzare i dati prodotti dagli utenti trasformandoli in solide predizioni, si è concentrata nella realizzazione di una soluzione proprietaria facile da utilizzare e dall’alto rendimento in termini di conversione verso gli obiettivi di business. La piattaforma proprietaria di DCG, BKE, è una A.I. capace di analizzare il comportamento del consumatore in spazi digitali e fisici, definendo cosa farà, che cosa acquisterà, quando, come e dove accadrà. Per esempio, dall’Italia DCG è già in grado di predire: qual è la postazione più “profittevole” per un taxi a Dubai, geolocalizzando il bisogno degli utenti; anticipare quali saranno i trend di acquisto dei consumatori dei maggiori retailers in Asia e Medioriente; rico-

noscere i comportamenti delle persone attraverso indicatori biometrici che permetteranno di ottenere caratteristiche distintive e misurabili. FOCUS SUL RETAIL

In ambito retail la piattaforma è stata utilizzata, ad esempio, dalla conglomerata emiratina Al- Tayer, che distribuisce e rivende circa 1080 marchi di lusso nella regione. Con l’obiettivo di aumentare il basket medio dei clienti in negozio, DCG ha configurato il suo BKE per dotare i commessi di uno strumento che suggerisse, per ognuno dei visitatori identificati, prodotti aggiuntivi che non fossero mai stati acquistati in precedenza, da proporre durante le viste ai negozi. Il risultato è stato un incremento di fatturato del 15% su base mensile, grazie all’aumento medio del 25% del valore del basket di acquisto del 20% dei clienti che hanno ricevuto un suggerimento. La stessa piattaforma è stata utilizzata dal gigante Malesiano del TeaLive, per ottimizzare le vendite e la gestione dello stock prodotti in 300 negozi nella regione, ed è in fase di collaudo in Italia presso una catena di pizzerie top secret per massimizzare sia la resa dei ristoranti che la conversione delle campagne di marketing per l’aumento della clientela.

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/ NEW CONCEPT /

VOGLIA DI STANZA DA BAGNO Il caso Envie de salle de bain in Francia, retailer di prodotti da bagno e idraulica, è un esempio di nuovo tipo di negozio B2B2C, in cui tutte le figure coinvolte possono interagire e creare insieme il progetto

di Fabrizio Valente*

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edeo è un importante retailer B2B di prodotti da bagno e idraulica, con una rete di 350 negozi e 160 spazi espositivi. Dal 2017 ha deciso di rivolgersi non solo agli artigiani, ma anche ad architetti e utenti finali. La sfida non è semplice, perché rinnovare o realizzare da zero una stanza da bagno è un progetto complesso che richiede diverse competenze. Con lo showroom Envie de salle de bain (Voglia di stanza da bagno), l’azienda si è aperta al mercato B2C in un modo innovativo. Lo showroom di 500 mq comprende varie aree tra cui: • area progetti: 10 display per il bagno, accorpati per tema, per accontentare tutti i budget (da 1.000€ a 20.000 €) e tutte le tipologie di possibili clienti (single, famiglie, anziani, ecc.); • area consulenza: un’area dedicata al confronto con gli esperti Cadeo; • area display: i prodotti singoli esposti e a disposizione dei clienti in modalità self service. Human tech

I clienti possono utilizzare software 3D installati su dispositivi digitali del negozio per progettare e simulare l’effetto finale di alcuni elementi, come le piastrelle del pavimento, che possono scegliere dagli scaffali. Sul sito web i clienti hanno accesso al software 3D e possono richiedere una stima del progetto. Ma anche per i professionisti il sito web

è interessante per mostrare i progressi nel lavoro ai clienti finali, rassicurandoli in progetti che implicano spesso investimenti importanti. Servizio 360°

Lo showroom funge anche da piattaforma per facilitare l’incontro fra domanda e offerta, fra i clienti finali e i professionisti e gli artigiani in

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Caso tratto dalla ricerca internazionale di Kiki Lab – Ebeltoft Group, Retail Innovations 13 Envie de salle de bain, Francia Un caso di innovazione di un’azienda B2B che compie il grande passo di aprirsi anche al mondo B2C, con un approccio multi-canale in grado di valorizzare sia la fisicità dell’esperienza instore, sia le potenzialità di quella digitale. Area chiave Omniexperience Tendenza complementare Human Tech; Servizio 360° Info chiave • Showroom prodotti bagno • 2017: prima apertura flagship B2C • 500 mq • 1.500 prodotti esposti • 2 flagship Cedeo catena B2B • Settore bagno, idraulica, climatizzazione • 350 negozi e 160 spazi espositivi • 30.000 referenze disponibili

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grado di consigliare e realizzare i lavori, in toto o in parte, nel caso di clienti bricoleur. Commento finale di Kiki Lab ed Ebeltoft Group

Con Envie de salle de bain, Cedeo ha creato un nuovo tipo di negozio B2B2C, in cui tutte le figure coinvolte (clienti, fornitori, artigiani) possono interagire e creare insieme il progetto. Offrendo tutte queste opportunità, Cedeo vuole rafforzare la fedeltà dei clienti e aspira ad aprire una rete di negozi che stimola clienti ed esperti. Sfida: riuscire a far convivere i canali e le logiche dei diversi target Business e Consumer senza generare conflitti e cannibalizzazioni. *Founder e AD di Kiki Lab – Ebeltoft Italy


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/ COMUNICAZIONE /

Il sogno dei brand manager di conoscere uno per uno il proprio target si è avverato

L’ASSISTENTE VOCALE: L’INTERAZIONE TRA BRAND E CLIENTE Tutto ciò contribuisce a rivoluzionare il rapporto con il cliente, attraverso la costruzione di un dialogo iper-personalizzato per soddisfare le sue esigenze

di Stefania Giuseppetti

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on i ritmi sempre più caotici e veloci ai quali siamo sottoposti, qualsiasi tecnologia utile ad abbassare il nostro livello di stress e a farci diventare più efficaci e multitasking, rappresenta uno strumento essenziale per ottimizzare il poco tempo che abbiamo a disposizione e migliorare la nostra vita. Dal momento che si può parlare fino a quattro volte più veloce rispetto allo scrivere, e che sarà sempre più facile e di uso quotidiano conversare con intelligenze artificiali, che permettono di fare altro mentre si assegna una richiesta, le interazioni con i dispositivi basati sulla voce umana sono destinate a crescere. COMUNICARE CON LA VOCE

Assistenti digitali come Siri, Google Assistant, Alexa, Bixby, attraverso gli smartphone sono entrati nelle nostre vite in punta di piedi e oggi, prodotti come Echo Dot di Amazon o Google Home, vivono nelle nostre case e rispondono ai nostri comandi vocali controllando dispositivi casalinghi e sistemi collegati. Così, con la diffusione degli “assistenti digitali” la nostra quotidianità è destinata ancora a cambiare e, di conseguenza, il marketing deve prepararsi ad affrontarla e le aziende devono riuscire ad adeguarsi a questa rivoluzione. Secondo un son-

daggio effettuato da Global Web Index - condotto su un campione di 109,780 individui appartenenti a fasce d’età tra i 16 e i 34 anni, provenienti da 42 paesi in tutto il mondo (tra cui l’Italia) - il 27% degli utenti della rete a livello globale utilizza la ricerca vocale sui propri dispositivi. LE TIPOLOGIE DI RICHIESTA

Dalla impostazione della sveglia alle domande sul meteo, dalla richiesta di indicazioni stradali al controllo del traffico, dai risultati sportivi alle notizie, dalle consegne a domicilio alle più dispara-

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te ricerche online: in breve, dall’intrattenimento all’utilità, gli assistenti vocali sono sempre pronti a rispondere a qualsiasi richiesta e vengono utilizzati per qualunque forma di aiuto. La profilazione dell’utente diventa sempre più approfondita: i suoi gusti, le sue abitudini, le sue scelte e le sue passioni, fino a considerare aspetti come l’umore o le sue esigenze in un particolare momento, non saranno un mistero per le aziende. Tutto ciò contribuisce a rivoluzionare il rapporto con il cliente, attraverso la costruzione di un dialogo iper-personalizzato per soddisfare le sue esigenze. ESEMPIO DI INTERAZIONE TRA BRAND E CLIENTE

thinkwithgoogle.com propone un valido esempio di come i brand potrebbero interagire con i clienti e le loro richieste, utilizzando un assistente digitale. –– Utente: “Ok Google, qual è la migliore marca di scarpe da corsa?” –– Assistente Google: “Ottima domanda. Le stai cercando per te, per Simona o per i bambini?” –– Utente: “Per me.” –– Assistente Google: “In base ai percorsi dei tuoi allenamenti, sembra che tu preferisca correre in mezzo alla natura e non sull’asfalto. È così, no?” –– Utente: “Sì, in genere corro nel parco.” –– Assistente Google: “In base a valutazioni, recensioni e acquisti, ecco le tre marche che fanno per te. Vuoi acquistare online o in negozio?” –– Utente: “Vorrei andare in un negozio oggi.” –– Assistente Google: “Ok, c’è un negozio di articoli sportivi in via Roma che vende queste scarpe e che ne ha diverse paia disponibili del tuo numero. Vuoi che chieda al negozio di metterle da parte?” –– Utente: “Sì. Ci faccio un salto oggi pomeriggio.” –– Assistente Google: “Lo inserisco nell’elenco delle cose da fare e te lo ricorderò quando sarai in centro.” Il sogno dei brand manager di conoscere uno per uno il proprio target si è avverato. Oggi è davvero possibile interagire con la voce umana one-to-one davvero fino in fondo.

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Ma che tipo di voce è quella che ci risponde? Troppo spesso si tratta di voci femminili che possono dare l’idea che le donne abbiano un ruolo subordinato. Pertanto l’Unesco - Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura - in collaborazione con il network creativo anglo-americano Virtue Worldwide e la ricercatrice danese Anna Jorgensen che, unendo le forze, hanno creato una voce artificiale che va oltre ogni tipo di stereotipo. “Q” è il primo assistente vocale gender neutrale, nato dalle di 22 transgender, insieme a quelle di persone che si identificano come donne, uomini, o non binarie. Un abito un po’ troppo stretto quello degli stereotipi in un panorama che dimostra uno spostamento degli interessi specifici per genere, in cui il marketing, oltre a considerare uomini e donne come due gruppi distinti, deve anche tenere conto di tali variazioni di interesse e cambio di ruoli all’interno della società.


/ COMUNICAZIONE /

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Il franchising non è l’unica modalità per esercitare una attività in rete con utilizzo del medesimo marchio o logo o insegna

IL VERO SIGNIFICATO DELLA RETE Servono più informazioni per facilitare l’utente a una individuazione immediata e diretta della natura dell’azienda che gli si pone davanti. Le soluzioni di Mirco Comparini

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el linguaggio comune, è frequente rilevare come ci sia poca chiarezza nell’uso appropriato del termine “rete” o “catena”, soprattutto quando strutture reticolari adottano un medesimo marchio o logo o insegna di riconoscimento. Ed è molto difficile comprendere se le strutture partecipanti a tali “circuiti” siano giuridicamente ed economicamente indipendenti così come ancora più difficile capire la presenza della specifica regolamentazione contrattuale adottata da tali strutture. Una tale circostanza è sempre più spesso liquidata con la semplicistica identificazione di “rete di franchising”, ma ciò può o potrebbe non essere la realtà. Infatti, il franchising non è l’unica modalità per esercitare una attività in rete con utilizzo del medesimo marchio o logo o insegna. LE CLASSIFICAZIONE DEL COMMERCIO E DELLE RETI

Nel commercio di beni e servizi le aziende (anche organizzate a o in rete) nell’attuare la loro attività commerciale utilizzano i cosiddetti canali di distribuzione, cioè, “un insieme di istituzioni che concorrono a far defluire le merci/servizi verso il mercato”, o anche, “un insieme di unità operative, interdipendenti, ordinate in sequenza che svolgono le operazioni distributive necessarie per trasferire la proprietà o il possesso di un bene dal produttore al consumatore o utilizzatore finale o per trasferire un servizio all’utilizzatore finale, generando un flusso logistico, d’informazioni, promozionale e monetario”. Il “commercio” (inteso come beni e/o servizi) che può essere: Commercio indipendente – fa riferimento ad imprese commerciali tradizionali presenti a livello di ingrosso e di dettaglio. Commercio associato – è formato da commercianti indipendenti che si associano operando sia a livello di ingrosso, sia a livello di dettaglio: gruppi di grossisti, gruppi di acquisto di dettaglianti, catene volontarie, ecc.. Commercio integrato – è quello che comunemente viene chiamato “grande commercio concentrato”. Detiene una grande forza finanziaria e distributiva e si rivolge direttamente alle aziende

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produttrici. Può assumere matrice cooperativa o a capitale (succursali, grandi magazzini, ecc.). Commercio organizzato – si intende l’insieme del commercio integrato e del commercio associato. Infine, possiamo concludere con una classificazione delle reti commerciali: Reti di commercio indipendente organizzato – Nel commercio indipendente organizzato, un’organizzazione a capo della rete distribuisce i propri prodotti o servizi attraverso l’intermediazione di società indipendenti che sono collegate ad essa da un accordo (tecnico contrattuale). Reti di commercio associato – Il commercio associato corrisponde alla funzione di una rete di punti vendita nei quali gli imprenditori – proprietari di un punto vendita – si sono associati in capitale (tecnica societaria) al gruppo per sviluppare mezzi comuni (centrali di committenza e di magazzino, sede centrale, filiali,..). Nel commercio associato, i gruppi di commercianti associati sono organizzati intorno a una struttura centrale che prende può assumere diverse forme di formale e sostanziale aggregazione. Reti miste – La rete mista è una rete in cui si tro-

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vano diverse modalità di sviluppo: • una parte costituita da punti vendita integrati (filiali) che appartengono all’organizzazione a capo della rete per ragioni strategiche o economiche; • un’altra parte, costituita da punti vendita funzionanti sotto forma di commercio organizzato indipendente collegate al titolare di rete da diverse forme contrattuali. LA NECESSARIA CHIAREZZA

Nel nostro paese non esiste una norma che imponga di informare il consumatore se un punto vendita/servizio stia operando in un contesto di rete e sia effettivamente indipendente rispetto ad altri operatori della stessa rete e rispetto al marchio sotto il quale opera. L’informazione sulla tipologia di contratto adottata da un marchio per regolamentare il rapporto tra titolare della rete e aderente alla rete, non è solo un obbligo che giunge da disposizioni civilistiche in temi di trattativa precontrattuale (“Le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede”, art.1337), ma giunge anche dalla necessità di non


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dover operare con pericolose forme di “pubblicità ingannevole” soggette a possibili provvedimenti da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In passato, è intervenuta proprio l’AGCM verso una rete che comunicava ai potenziali aderenti in una forma che aveva le sembianza e “appariva” essere “franchising”, ma, invece, la forma contrattuale adottata era di tutt’altra natura. L’AGCM rilevò “che il messaggio, considerato nel suo complesso, non è affatto costruito in modo tale da escludere la confondibilità dell’iniziativa con l’adesione ad una rete in franchising”. L’AGCM chiarì e ben sottolineò che nell’allestire il network dei propri negozi, un marchio non è costretto ad utilizzare il contratto di franchising, “ma, una volta effettuata la sua scelta imprenditoriale, l’operatore pubblicitario ha l’onere di costruire la comunicazione pubblicitaria in modo chiaro e veritiero” ed il messaggio emesso nel caso in oggetto, “omettendo di fornire indicazioni inequivoche ed espresse circa la pluralità di strumenti contrattuali utilizzati (...) per regolare i rapporti di collaborazione commerciale pubblicizzata, ed evocando contenuti del tutto analoghi a quelli presenti nel rapporto di franchising, anche per come utilizzati e percepiti nella prassi, appare idoneo ad ingenerare nei destinatari elementi confusori con il contratto di franchising”. LA VERIFICA

Come fare, quindi, a comprendere quale sia la forma di rete che ci troviamo davanti? E come comprendere quale forma contrattuale può essere inquadrabile come “rete”? Al riguardo può essere un utile supporto proprio la recente istituzione di una specifica certificazione volontaria prevista da un noto ente certificatore e denominata: “certificazione dei servizi delle reti di commercio organizzato indipendente e di commercio associato” che le reti, soprattutto di franchising, possono richiedere consentendo loro di avere un prezioso vantaggio competitivo rispetto ad altri concorrenti. Tale certificazione è certamente utile per raggiungere scopi di chiarezza in quanto specifica quali tipologie di reti possono adottarla per i loro servizi, ma anche per le modalità e le forme di loro

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offerta e gestione, previsti e strutturati all’interno dell’organizzazione della rete stessa e posti a favore degli aderenti e dei consumatori. Da tale elenco rileviamo che le reti commerciali (di beni e di servizi) possono costituirsi assumendo le seguenti strutture giuridiche ed adottando la conseguente forma contrattuale: • Affitto/Locazione e Usufrutto di azienda • Associazione di via/strada • Centro commerciale naturale • Centro commerciale pubblico • Concessione alla vendita (Distribuzione) • Consorzio • Conto vendita (merci in conto vendita) • Cooperativa • Distribuzione selettiva (riconducibile alla Concessione) • Franchising (affiliazione commerciale) • GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) • Gruppo di acquisto al dettaglio • Gruppo di acquisto all’ingrosso • Joint venture • Licenza di marchio (Licensing) • Partenariato (commerciale)

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• Rete di imprese (rete soggetto) • Rete di vendita con operatori intermediari • Società consortile • Unione volontaria Si tratta di vasto elenco e se consideriamo che non tutte le categorie di rete elencate hanno una specifica regolamentazione in quanto si configurano come contratti atipici e/o contratti non regolamentati, comprendiamo facilmente come il consumatore, l’utente o anche un potenziale aderente alla rete non è detto possa immediatamente riconoscere come si configura la struttura che si trova innanzi. Forse potrebbero essere maturi i tempi per rendere obbligatoriamente nota tale informazione: • con apposita registrazione presso il Repertorio Economico Amministrativo; • negli atti e nella corrispondenza delle imprese che sono titolari di rete; • negli atti e nella corrispondenza, ma anche con una pubblica affissione in locali aperti al pubblico da parte degli aderenti a rete.


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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

Un occhio alla tutela stragiudiziale per l’affiliato: la parte debole del contratto di franchising

LA CLAUSOLA DI MEDIAZIONE Si tratta di una procedura extragiudiziale in cui un terzo soggetto neutrale, il conciliatore appunto, aiuta le parti in conflitto a trovare una soluzione che sia di reciproca soddisfazione avv. Paolo Fortina e dott.ssa Ilaria Secchiatti*

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egli ultimi tempi il contratto di franchising o di affiliazione commerciale ha rappresentato una delle fattispecie contrattuali atipiche più diffuse su scala mondiale. Il franchising ha trovato per anni la sua legittimazione giuridica nel principio di autonomia negoziale privata garantito dall’art. 1322 cod. civ. e, a livello costituzionale, dall’art. 41 Cost., il quale a sua volta garantisce l’iniziativa economica privata. Per tale ragione, la configurazione dell’istituto si è basato sulla ricostruzione giurisprudenziale e dottrinale, le quali hanno preso spunto dalla prassi commerciale. Dalla pubblicazione della Legge, 24 maggio del 2004, n. 129, recante “Norme per la disciplina dell’affiliazione commerciale”, il Legislatore è finalmente intervenuto con l’intento di far chiarezza sulla materia, fissando dei punti di riferimento tanto attesi specialmente dagli operatori commerciali, sempre più bisognosi di un quadro normativo al quale riferirsi. In tema di disaccordo tra il franchisor e il franchisee nei contratti di franchising, il Legislatore ha chiaramente espresso il suo favour circa la possibilità di definire, anche in tempi brevi, i contrasti, preveden-

do all’interno della medesima Legge la possibilità per le parti di convenire che, prima di adire l’autorità giudiziaria o di ricorrere all’arbitrato, dovesse essere fatto un tentativo di conciliazione. Di particolare interesse è la disposizione dell’art. 7 della Legge su indicata, la quale stabilisce che, in caso di controversie relative ai contratti di affiliazione commerciale, le parti hanno la facoltà di esperire un tentativo di conciliazione presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura nel cui territorio ha sede l’affiliato, prima di adire l’autorità giudiziaria o ricorrere all’arbitrato, così identificando anche un criterio di competenza territoriale favorevole alla parte contrattuale debole, il franchisee. Il testo dell’art. 7, legge 6 maggio 2004 n. 129 prevede che “le parti possono convenire che, prima di adire l’autorità giudiziaria o ricorrere all’arbitrato, dovrà essere fatto un tentativo di conciliazione presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui territorio ha sede l’affiliato”. Ciò detto la norma, oltre ad introdurre definitivamente la mera facoltà di prevedere nei patti che disciplinano il contratto di franchising un’apposita clausola avente una valenza in qualche misu-

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ra predeterminata, riconosce la compatibilità del procedimento di mediazione e la sua conseguente applicabilità al rapporto contrattuale tramite il richiamo delle “disposizioni di cui agli articoli 38, 39 e 40 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5, e successive modificazioni”. In sintesi, il tentativo di conciliazione è uno strumento di definizione delle controversie capace di offrire, quando possibile, soluzioni più spedite, agevoli ed economiche alle liti e di ridurre il contenzioso giurisdizionale. Si tratta infatti di una procedura extragiudiziale in cui un terzo soggetto neutrale, il conciliatore appunto, aiuta le parti in conflitto a trovare una soluzione che sia di reciproca soddisfazione. Nella legislazione italiana, la conciliazione è disciplinata dal D.lgs, 17 gennaio 2004, n. 5 - Definizione dei procedimenti in materia di diritto societario e di intermediazione finanziaria, nonché in materia bancaria e creditizia, in attuazione dell’articolo 12 della legge 3 ottobre 2001, n. 366 - in particolare dal Titolo VI “Della conciliazione stragiudiziale” agli articoli: 38 “Organismi di conciliazione”, 39 “Imposte e spese. Esenzione fiscale”, e 40 “Procedimento di conciliazione”. Tutto ciò pone un importante riflessione sul ruolo esperito dal tentativo di conciliazione nel rapporto tra il franchisor e il franchisee. Infatti ancora una volta si osserva che il Legislatore considera il tipo di rapporto personale tra le parti coinvolte e volge il suo sguardo verso la parte contrattuale debole, quindi il franchisee, prevedendo una serie di tutele sia a livello giudiziale sia a livello stragiudiziale che determini un bilanciamento delle posizioni e favorisca il mantenimento, se possibile, del rapporto fiduciario. Nella prassi commerciale si sono sviluppate varie tipologie di clausole conciliative: quelle che individuano a priori l’organismo di mediazione a cui rivolgersi; quelle che determinano solo l’ambito territoriale all’interno del quale successivamente scegliere l’eventuale organismo; quelle che prevedono le caratteristiche che il singolo mediatore dovrà possedere al fine di redimere la controver-

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sia; quelle che obbligano le parti a rivolgersi ad un organismo che regoli in un determinato modo il potere del mediatore di formulare proposte conciliative. È ben possibile, che una clausola di mediazione abbia un contenuto più dettagliato e ampio e che, pertanto, preveda la persona del mediatore, le sue caratteristiche e allo stesso tempo circoscriva l’ambito di applicabilità della clausola solo a determinate tipologie di controversie relative al contratto di franchising. Ad ogni modo, la miglior chance per il franchisee è quella prima di tutto di approfittare della conciliazione introdotta nel rapporto con apposita clausola al fine di riuscire a raggiungere con il franchisor un accordo vantaggioso e di evitare un costoso contenzioso. Tale accordo potrà dar luogo a due soluzioni alternative: da un lato potrà porre fine anticipatamente al contratto sottoscritto dal franchisee oppure dall’altro lato, potrà prevedere la prosecuzione del contratto a condizioni differenti da quelle originarie. Purtroppo nella realtà pratica, raramente il franchisee riesce a raggiungere un accordo che preveda la prosecuzione del rapporto contrattuale a condizioni più favorevoli, per tale ragione è indispensabile l’assistenza di un buon legale, dotato della propensione alla trattazione e della tenacità a sal-

vaguardare gli interesse economici e giuridici del franchisee. In altri paesi – e in primis negli USA – le tecniche di Alternative dispute Resolutions (ADR) sono ampiamente collaudate e conosciute dai legali stranieri, che le utilizzano quotidianamente. Infatti questi di rado ricorrono al contenzioso per risolvere i problemi dei loro assistiti. In questo modo, la maggior parte dei conflitti tra imprese sono risolti al di fuori dei tribunali, attraverso appunto una delle molteplici possibilità di ADR; e questo per molte ragioni, tra le quali il fatto che i giudici non sempre sono i soggetti più indicati a sgrovigliare in modo efficace i nodi delle imprese. Sebbene, in Italia siamo ancora lontani dal metodo straniero e prevale un approccio volto al contenzioso, la recente giurisprudenza e dottrina è sempre più improntata a valorizzare tale strumento stragiudiziale poiché da questo si potrebbe godere di una serie di benefici: che vanno dal ridurre le cause innanzi ai Tribunali al instaurare un procedimento più adatto alle necessità di rapporto tra franchisor e franchisee di carattere fiduciario.

*Avvocato, NL Studio Legale

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Ăˆ buona regola tutelare il franchisee da forme di concorrenza interna

FRANCHISING E CORRETTA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI VENDITA Con una recente sentenza il Tribunale di Milano (Trib. Milano, 17 gennaio 2019, inedita) torna ad occuparsi della corretta distribuzione dei punti vendita sul territorio

di Alessandra Sonnati*

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l Tribunale, dopo aver rilevato che il contratto di affiliazione commerciale è un contratto di collaborazione in quanto è una forma di distribuzione in cui l’affiliante, per il tramite dei punti in franchising, ottiene una maggior penetrazione territoriale per la vendita dei suoi prodotti o servizi, a fronte dell’ottenimento di una formula commerciale collaudata da parte dell’affiliato e che l’interesse comune del franchisor e dei franchisee è quello di instaurare un rapporto collaborativo di durata volto a generare reciproci profitti, si sofferma quindi sul ruolo della buona fede nell’esecuzione del contratto e sull’obbligo implicito gravante sull’affiliante di predisporre una rete commerciale equilibrata. In particolare, secondo il Tribunale l’applicazione dell’obbligo di buona fede “implica l’obbligo dell’affiliante a predisporre una rete commerciale equilibrata sul territorio al fine di garantire, da un lato, nel proprio interesse, una più efficace penetrazione dello stesso, dall’altro, nell’interesse di controparte, onde evitare una concorrenza intestina tra affiliati”. Ciò ancor di più deve avvenire ove siano stati stipulati patti per lo sfruttamento in via esclusiva di una zona territoriale (come nel caso di specie): in tal caso, secondo il Tribunale, il Franchisor deve garantire lo sfruttamento al proprio affiliato, impedendo che il medesimo bacino di clienti venga attinto da parte di altri franchisees della stessa catena, precisando che tale obbligo vale anche nell’ambito di un gruppo di società, cui fanno capo franchisees appartenenti a catene diverse.

riale della rete. Egli infatti potrà così conoscere la localizzazione dei punti vendita, quali sono i territori già occupati e quelli liberi e così via. Sempre il Tribunale di Milano, nel 2017, aveva affermato il principio secondo il quale costituisce corretta prassi commerciale “quella di studiare la rete di distribuzione in modo accorto perché non abbia punti vendita troppo vicini che si facciano concorrenza da sé e perché non lasci scoperte zone in cui possa esservi domanda delle merci offerte. Dunque una scorretta distribuzione territoriale dei punti vendita, specie se intenzionalmente scorretta, costituisce cattivo adempimento nella misura in cui l’affiliante ha onere di curare la organizzazione complessiva della rete, anche in senso commerciale” e ciò indipendentemente dal fatto che il contratto preveda un’esclusiva o meno a favore del franchisee. Come si vede entrambi i provvedimenti vanno nella stessa direzione: tutelare il franchisee da forme di concorrenza interna. *Avvocato - Frignani e Associati Studio Legale

Ad avviso del Tribunale quanto precede trova conferma dalle previsioni di cui all’art 4, lettere d) ed e) della L. 129/2004, il quale, in considerazione dell’interesse dell’affiliato alla ubicazione degli altri affiliati, impone all’affiliante di fornire all’aspirante affiliato “una lista degli affiliati al momento operanti nel sistema dei punti di vendita diretti dall’affiliante”, nonché la “indicazione della variazione anno per anno del numero degli affiliati con relativa ubicazione negli ultimi tre anni”. La ratio di tale previsione è infatti duplice: in primo luogo fornire all’aspirante affiliato le informazioni per misurare la concreta consistenza nonché l’andamento della rete, in secondo luogo fornire all’affiliato una fotografia dello sviluppo territo-

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Fiere ed eventi seguici sui social o sul sito per sapere dove trovarci. Partecipiamo a o organizziamo manifestazioni per far conoscere il mondo del franchising e le migliori aziende

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specializzata nel Business Format Franchising, promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi franchising in Italia e all’estero, conferendo know-how industriale e operativo e mettendo a disposizione un network qualificato e internazionale. Per saperne di piÚ: info@azfranchising.com


Magazine ogni mese storie, focus, approfondimenti, interviste che puoi trovare nelle migliori edicole, in aeroporti e stazioni, nelle librerie e nella GDO

Sito totalmente rinnovato con le nuove schede tecniche, i report settoriali e finanziari, offre ogni giorno le informazioni piĂš complete per chi vuole investire nel mondo del franchising

o sviluppo delle reti avore degli imprenditori ere con l’affiliazione

Consulenza accompagnamento a 360° per le aziende che vogliono lanciare un franchising o vogliono implementare la loro rete con servizi che spaziano dagli aspetti legali fino alla fattibilità della quotazione in Borsa

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Dario Villa franchising@burgerking.it www.burgerking.it

02 54108593 e.tomaselli@delmare1911spa.com www.delmare1911spa.com

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LE BUSINESS CARD


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APPUNTI RETAIL In questo numero: È nata un’app per il tuo benessere: si chiama EDO e dà consigli relativi a prodotti che probabilmente sono migliori/compatibili con la propria dieta o stile di vita. WhatsApp potrebbe avere un nuovo concorrente. Ciò che distingue Ginlo dalle altre applicazioni di messaggistica e soprattutto da WhatsApp è la presenza di un sistema innovativo di crittografia che permette a chi usa l’app di non subire un attacco hacker.

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APP NON DISPONIBILE IN ITALIA

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EDO, PER CAPIRE COSA C’È SCRITTO NELLE ETICHETTE DEI PRODOTTI ALIMENTARI EDO è un’app per la salute e un valido alleato per avere una dieta equilibrata. Basta scannerizzare con la fotocamera del proprio smartphone il codice a barre di qualsiasi prodotto alimentare e l’app vi dirà di che elementi è composto il cibo o la bevanda che avete acquistato. Dopo avere eseguito la registrazione con i dati relativi a peso, altezza, sesso, ma anche di intolleranze o preferenze alimentari di una determinata dieta, la scansione vi rivelerà la scheda tecnica del prodotto con pregi e difetti, se rispettano intolleranze o gruppi alimentari ed inoltre vi darà consigli relativi a prodotti che probabilmente sono migliori/ compatibili con la propria dieta o stile di vita.

MEGVII, IN CINA L’APP CHE RICONOSCE L’IMPRONTA DEL NASO DEL TUO CANE La startup cinese Megvii, famosa per aver sviluppato Face++, leader in Cina per quanto riguarda il riconoscimento facciale e utilizzata dal ministero di pubblica sicurezza cinese, ha sviluppato il software per fornire un nuovo singolare servizio. L’app riesce ad immagazzinare tramite intelligenza artificiale l’impronta del naso del tuo cane e associarlo da alcune fotografie e ad un nome, padrone e indirizzo di residenza. L’obiettivo è far risalire alle generalità di un cane che si è perduto, prima ancora di ricavarle da eventuali microchip sottopelle. Tutti possono scaricare l’applicazione e seguire i passaggi necessari. Megvii parla di un’accuratezza nel riconoscimento pari al 95 percento e ben 15 mila cani ritrovati in Cina grazie all’applicazione. L’APP EASYCOOP PER MIGLIOR RISPARMIO, DI TEMPO E DI DENARO L’app di EasyCoop ha tutte le funzionalità necessarie per risparmiare tempo e denaro e permettere una “spesa rapida”. L’APP per la spesa a domicilio ha un motore di ricerca che tiene traccia delle necessità e delle preferenze dell’utente, fornendo quattro liste principali: le proprie liste della spesa, l’elenco dei prodotti preferiti, gli ultimi ordini e i prodotti già acquistati. Così le operazioni si velocizzano. Il comando vocale, che consente di dettare e aggiungere un prodotto alla lista della spesa, è una comodità che per chi la prova diventerà irrinunciabile.


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SPOTIFY POTREBBE INTRODURRE IN EUROPA SPOTIFY LITE Spotify Lite sarà una versione decisamente più leggera della nota applicazione di streaming musicale. L’app nasce per coloro che non dispongono di smartphone recentissimi o per chiunque abbia un traffico dati limitato. L’applicazione funziona su qualsiasi smartphone con sistema operativo dal 4.3 in su, ha un peso decisamente inferiore alla versione standard, passando dagli oltre 100MB a soltanto 10MB. Oltre a ciò la novità unica di Spotify Lite è rappresentata dalla possibilità di funzionare con connessione molto scarsa, combinando quanto detto finora con l’ulteriore possibilità per l’utente di decidere quanto traffico dati utilizzare. La nuova versione dell’app musicale non è attualmente disponibile in Europa, ma non è detto che in futuro non possa approdare anche in Italia.

GINLO, L’APP DI MESSAGGISTICA CHE BATTE TUTTI SULLA PRIVACY WhatsApp potrebbe avere un nuovo concorrente. Ginlo è stata sviluppata da un gruppo di programmatori tedeschi che hanno deciso di attuare un “re-branding” dell’applicazione che precedentemente prendeva il nome di SIMSme. Ciò che distingue Ginlo dalle altre applicazioni di messaggistica e soprattutto da WhatsApp è la presenza di un sistema innovativo di crittografia che permette a chi usa l’app di non subire un attacco hacker, infatti l’azienda conserva le informazioni personali all’interno di un proprio server. Possibile scaricare anche una versione Business dell’App.

FLIPBOARD PER LEGGERE, CONDIVIDERE E RACCOGLIERE NOTIZIE Flipboard app unisce notizie, storie popolari e conversazioni su qualunque tua passione o interesse. In questa app sembra esserci qualcosa per tutti – dalla fotografia alle notizie, dai viaggi alla tecnologia, dal design al cibo. Scaricando l’app e scegliendo i tuoi interessi, Flipboard creerà una rivista pensata per te. Puoi anche creare le tue riviste personalizzate, raccogliendo tutti gli elementi, le immagini e i video che preferisci. Hai tutto ciò che ti interessa selezionato e proposto in un unico grande magazine tutto corredato da una grafica di interfaccia semplice, pulita e funzionale. La tua rivista può essere pubblica o privata e puoi creare riviste di gruppo per invitare altre persone a contribuire a quelle di cui sei curatore.

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UP & DOWN La nostra rubbrica che ha come obiettivo quello di verificare se il sito del franchisor è esaustivo nelle informazioni pubblicate. SAPORE DI MARE / www.saporedimare.it/franchising Nel sito ufficiale della catena Sapore di Mare, si trova la sezione dedicata al franchising. Scorrendo si articola una prima introduzione al progetto con i motivi del successo del brand e una breve proposta di offerta franchising dove è solamente indicato il bacino di utenza minimo e le caratteristiche del locale ideale. Bocciamo la sezione perché mancano tutte le informazioni principali sul franchising. JEAN LOUIS DAVID / www. j e anl o ui sd av i d . i t/f ra nchi si ng Jean Louis David, la rete di parrucchieri, propone la sua proposta franchising nella sezione unisci al team del suo sito, in particolare alla voce “diventa un affiliato”. Qui si trova una breve spiegazione del progetto franchising con elencati alcuni punti chiave della proposta e un form di contatto. Non è possibile trovare però le informazioni complete come l’ammontare dell’investimento iniziale e per questa ragione che bocciamo questo bottone franchising che necessita di qualche supplemento.

ÈPASTA / www. p a sta. l i mi te d /f ranc hi si ng Il piano di sviluppo franchising del brand èPASTA si trova ampliamente spiegato nella pagina franchising del sito ufficiale. Si leggono qui i punti fondamentali della formula tra cui: servizi e formazione, cosa offriamo e cosa chiediamo al potenziale affiliato. Dalla pagina èPASTA franchising si può infine compilare un modulo di contatto.

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LA PIADINERIA / www. l ap i ad i ne r i a .co m/f ra nchi si ng La Piadineria propone la sua proposta franchising nella sezione “ franchising” del suo sito. Qui si trova un modulo da compilare per la candidatura e se il tuo profilo risulterà in linea con le caratteristiche degli affiliati che La Piadineria cerca, dicono che verrai contattato per un colloquio conoscitivo. Non è possibile trovare le informazioni complete, si trova un FAQ dove ci sono alcune risposte interessanti e utili che vanno però evidenziate maggiormente. UBIK / www. ub i kl i b r i . i t/f ranc hi si ng UBIK, la rete di librerie in franchising, organizza la sua proposta nella sezione “franchising” del suo sito. Qui si trova la scheda del progetto franchising con elencati alcuni punti chiave come: la proposta operativa e requisiti, supporti di marketing e i servizi alle librerie. Si trova anche il form di contatto per ottenere maggiori informazioni. La sezione è esaustiva ed è per questo che ottiene la promozione.

ECOSTORE / www.e co sto re. i t/f ra nchi si ng Rimandiamo il bottone franchising del sito ufficiale del brand ECOSTORE, franchising di consumabili per stampanti. Il franchising e la storia del brand sono spiegati ai potenziali franchisee in maniera scorrevole e graficamente accattivante, mancano però tutte le note sull’investimento iniziale, royalties etc. La sezione necessita di qualche aggiunta di informazioni per essere completa.

• Scheda franchising con informazioni essenziali sul progetto contenente anche: ammontare dei costi di investimento, ammontare del diritto di ingresso, ammontare e periodicità delle royalties sia sulle vendite che sulle pubblicità • Descrizione esaustiva dell’attività e dei servizi e/o prodotti distribuiti • Elenco, ubicazione e riferimenti degli affiliati in essere

• Modalità di affiliazione • Possibilità di porre domande specifiche da parte dei potenziali affiliati • Eventuali zone di preferenza per l’ubicazione delle nuove attività • Presenza di esclusiva di zona • Storia dell’affiliante • Un conto economico medio • Il fatturato minimo conseguibile

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AGENDA 2019 SETTEMBRE 2019 18-20 // BUY BRAND EXPO Milano, Italia 19 // TRAVEL RETAIL Moscow, CEC

OTTOBRE 2019 3-6 // EBELTOFT GROUP MEETINGÂ CON RETAIL TOUR Seoul, Corea del Sud 15 // KI BEST Milano, Italia 17-19 // SALON INTERNACIONAL DE LA FRANQUICIA Valencia, Spain 24-25-26 // SALONE FRANCHISING MILANO Milano, Italia 29-30 // FORUM RETAIL Milano, Italia

NOVEMBRE 2019 5 // INNOVA RETAIL Milano, Italia 13-15 // MAPIC CANNES Cannes, Francia

DICEMBRE 2019 5-7 // FRANCHISE EXPO WEST 2019 Long Beach, USA

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Acconsento al trattamento dei dati da parte di WM Capital S.p.A. nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, regolamento EU n. 2016/679, l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico e/o comunicazioni personali. Ai sensi degli artt. 7 e 10 ai suddetti destinatari è data facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o 95 rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta all’Editore WM Capital, via Pontaccio 2, Milano, luogo di custodia della banca dati medesima.


MENSILE - ANNO XXI - N. 09 SETTEMBRE 2019 DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Pasquali f.pasquali@azfranchising.it CONTATTI TEL. 02/46.77.81 email: info@azfranchising.com UFFICIO ABBONAMENTI abbonamenti@azfranchising.it STAMPA Arti Grafiche Boccia Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno DISTRIBUTORE PER L’ITALIA MEPE – Distribuzione Editoriale S.p.A. Via E. Bugatti, 15 20142 Milano MI IMPAGINAZIONE Adasto - www.adasto.com

Hanno collaborato con noi: Stefania Giuseppetti,

Mirco Comparini, Alessandra Sonnati, Mattia Nicoletti, Fabrizio Valente, Paolo Fortina, Ilaria Secchiatti, Patricia de Masi Taddei Vasoli




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