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L'ex marine alleato del Cremlino

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Parole e immagini

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La notizia: Il sito controinformazione.info ha pubblicato le parole di Scott Ritter, ex marine degli Stati Uniti ed ex ispettore dell'Onu durante la guerra in Iraq. Secondo l'esperto di intelligence, la controffensiva russa costituirà un «massacro» per il presidente ucraino Zelensky. Per Ritter la sconfitta è quindi già segnata. Lanalista continua poi decretando la vittoria della Russia entro non oltre il 2023 , data in cui il presidente russo Putin completerà «la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina». A giustificare l'aumento dell'impegno bellico dei russi, per Ritter, sarebbe il nuovo ruolo ai vertici militari di Valery Gerasimov.

Perché è falsa:

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• Il Centro di Contrasto alla Disinformazione di Kiev ha pubblicato un comunicato sulla figura di Scott Ritter, segnalando come l'ex marine in realtà «diffonde le parole del Cremlino».

• A riprendere per primi le sue parole il sito statunitense South Front, colpevole secondo i fact checkers di “riscrivere fedelmente qualsiasi cosa dica il Cremlino”. Registrato in Russia, è finito più volte sotto l’occhio delle autorità.

• Nel 2020 a parlare di South Front fu il Dipartimento di stato americano, segnalandolo come parte “dell’ecosistema della propaganda e della disinformazione della Russia”. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, a intervenire sono le piattaforme. Meta e Twitter hanno rimosso le pagine social di SouthFront per incitamento all’odio e disinformazione nei confronti dell’Ucraina. La notizia delle 3000 persone che sarebbero state giustiziate dall’esercito di Kiev non è presente su nessun’altra testata internazionale.

• Nel marzo del 2022, all’apertura delle sanzioni economiche verso le imprese russe, SouthFront viene individuato dal Dipartimento del tesoro americano. Secondo quest’ultimo, il sito sarebbe “un centro di disinformazione che riceve ordini dall’FSB”, l’intelligence russa, “e che ha cercato di frodare gli elettori durante la campagna presidenziale del 2020”.

• Il social network Twitter è intervenuto a moderare le parole dell'ex membro dell'esercito americano disabilitando il suo profilo. Infatti dalla società californiana rendono noto che, sul canale di Scott Ritter, penderebbero le accuse di "abuso e molestie", contrarie alle politiche interne del social

• Con lo scoppio della guerra in Ucraina, lo stesso destino è toccato a South Front. Meta e Twitter hanno rimosso le pagine social del sito per incitamento all’odio e disinformazione nei confronti dell’Ucraina. ■

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