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Un’estate spaziale a tutti* i bambini!
* ma proprio a tutti!
...tanto per cominciare a cura di p. Elio Boscaini
M’
illudevo che i bambin i p ov e r i f o s s e r o ormai relegati solo in Africa o in qualche sperduta contrada dell’Estremo Oriente. E invece scopro, grazie al Sesto “Atlante dell’Infanzia” che sì, anche in Italia ci sono e crescono le famiglie che sperimentano un impoverimento progressivo e quindi più poveri sono anche tanti minorenni italiani. Secondo l’indagine, sarebbero un milione i bambini italiani che vivono in povertà assoluta. E questo aumento di povertà di bambini ed adolescenti non si limita alle sole regioni del Sud. Chiaro che se vengono ridotti i servizi sociali, se gli interventi sono solo per riparare le emergenze, la povertà non può che crescere, come constatiamo tutti ogni giorno…
Ma il dato che più mi inquieta è quello riguardante i 400mila minori vittime di violenze tra le mura domestiche. Per fronteggiare questa piaga occorrono passione, intelligenza e concretezza. Servono certamente maggiori investimenti in centri antiviolenza e in case di accoglienza, e una rete di professionisti dei servizi sociali.
Ma il migliore investimento rimane quello di prevenire, di investire in cultura ed educazione. Di mamme e bambini siamo tutti chiamati ad occuparci, ma prima, non dopo che hanno subito maltrattamenti. Ecco allora l’urgenza di una scuola e di una società civile che lavorino su questo fronte: creare una cultura in cui si è meno individualisti e più uniti nel denunciare, sempre, qualunque violenza.
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Speciale a cura di Sara Milanese
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iao. Sono Fabiola e ho 17 a n n i . V i vo c on mia sorella Lucrezia, che ha due anni più di me, e con mia mamma, Maria Luisa, che si è separata da nostro padre quando noi eravamo ancora molto piccole: io avevo 2 anni. Da allora abbiamo sempre vissuto con mamma, e ci siamo abituate a vedere il papà solo una volta ogni tanto. Siamo un terzetto fantasti-
co, anche se noi sorelle siamo davvero moooolto diverse! Io amo essere alla moda, mi piace truccarmi, mi piacciono i vestiti colorati, le scarpe col tacco, e non mi dispiacerebbe lavorare come estetista, anche se il mio sogno sarebbe quello di fare la fotomodella. Mia sorella invece è “acqua e sapone”, è vegetariana, indossa sempre delle scarpe da ginnastica, e vuole studiare Psicologia all’Università. Abbiamo anche qualcosa in comune: per esempio, l’amore per gli animali che ci ha trasmesso la nostra mamma. In casa abbiamo quattro gatti, un cane e un coniglio!
Lei e noi Ora che siamo entrambe cresciute, io e Lucrezia ci rendiamo conto degli sforzi che ha fatto la mamma per starci vicino, soprattutto all’inizio, quando eravamo piccole. Per lei conciliare gli orari di lavoro con i nostri è sempre stato complicato; tutte le volte che ci ammalavamo doveva organizzarsi da sola per gestire la casa e recuperare l’altra figlia a scuola o
Un fantastico terzetto tutto al femminile
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Attualità
Sulla pelle dei
bambini L’organizzazione Save the Children lancia la campagna Every Last Child, in favore dei bambini che “il mondo ha scelto di dimenticare”
a cura di Pablo Sartori
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i chiamano i bambini senza “fair start”, ossia la partenza giusta nell’avventura della vita. «Sono i bambini più vulnerabili, gli invisibili e i dimenticati. Sono i più poveri tra i poveri; le bambine, i migranti e i rifugiati, i disabili o quelli appartenenti a minoranze etniche e religiose», spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. Sono i piccoli che nascono
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e vivono in Paesi in guerra o nelle regioni più povere del pianeta; quelli che non hanno le cose che ogni bambino dovrebbe avere: cibo sufficiente, acqua, un dottore, medicine, la scuola. Diritti e bisogni primari che ogni bambino, e “ogni ultimo bambino” (Every Last Child), dovrebbe godere per vivere, crescere e realizzare i propri sogni per il futuro. Dati e numeri tremendi che devono spingere l’umanità a prendersi cura dei suoi figli più piccoli e indifesi.
La brutta foto del mondo • 58 milioni di bambini non vanno a scuola • 6 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno a causa di malattie facilmente curabili • 400 milioni i minori discriminati per la loro etnia o religione • 400 milioni i bambini sotto i 13 anni che vivono in condizioni di povertà estrema • 145 milioni i bambini rifugiati. Di loro, solo 1 su 2 frequenta la scuola primaria e 1 su 4 la scuola secondaria • Un bambino su 10 vive in Paesi in guerra • 150 milioni i bambini con disabilità
savethechildren.it “Ogni ultimo bambino. Questo è il nostro impegno. Quale il tuo?”
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BAMBINI LAVORATORI
IL MOSTRO DELLA GUERRA
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Le bambine e i bambini lavoratori nel mondo sono circa 216 milioni, con un’età compresa tra i 5 e i 17 anni. Più della metà, 126 milioni, svolgono lavori pericolosi, mentre 8,5 milioni di loro sono costretti a subire maltrattamenti e violenze, incatenati a condizioni di lavoro illegali e degradanti. Nel suo Rapporto Save the Children ha individuato 5 forme di schiavitù minorile sul lavoro
ambini soldato sono stati impiegati in guerre e conflitti in Angola, Sierra Leone, Sud Sudan, Afghanistan, Myanmar e Sri Lanka. Attualmente 300mila bambini e bambine minori di 15 anni – alcuni con solo 7 anni – combattono o servono di appoggio a gruppi armati in oltre 40 nazioni sconvolte dalla guerra.
1) TRATTA DI MINORI Ogni anno, nel mondo, 1,2 milioni di bambini cadono nella rete della tratta (trasferimento illegale da un Paese all’altro) per finire ai lavori forzati o in attività illecite. La tratta dei minori muove un giro di affari di 24 miliardi di euro all’anno. 2) LAVORO PER DEBITI Questo tipo di sfruttamento si dà quando un minore è costretto a lavorare per pagare il debito contratto con il suo padrone o datore di lavoro. Non si conosce la cifra esatta di bambine e bambini in queste condizioni, ma la maggioranza di loro vive in India, Nepal, Pakistan e Bangladesh. 3) LAVORI FORZATI NELLE MINIERE Si calcola che 1 milione di minori sia impiegato in lavori pericolosi in miniere e cave di 50 Paesi di Asia, Africa e America Latina. Solo in Africa occidentale lavorano così più di 200mila bambini. urre morti evitabili”
4) LAVORI FORZATI IN AGRICOLTURA Sono 132 milioni i bambini e le bambine minori di 15 anni che lavorano in campi e piantagioni, in ogni parte del mondo. 5) SCHIAVITÙ DOMESTICA Più di 40 milioni di minori, soprattutto bambine, lavorano come domestici in case private. Di loro 10 milioni sono considerati “invisibili” perché vivono completamente nascosti agli occhi della gente.
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“Mandarli a scuola e rid
Tre cose ci sono rimaste
SCHIAVI NEL CORPO E NEGLI AFFETTI • Nel mondo, sono quasi 2 milioni i minori sfruttati sessualmente perché costretti dagli adulti a essere “utilizzati” nella prostituzione, nel turismo sessuale e nell’industria pornografica nel web. • Nonostante siano conosciuti i gravi rischi per la salute e l’educazione a cui vanno incontro le bambine costrette a sposarsi in tenera età, si calcola che nei prossimi 10 anni ci saranno nel mondo 100 milioni di bambine e ragazzine forzate a contrarre matrimonio prima di aver compiuto i 18 anni di età.
del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Dante Alighieri PM GIUGNO 2016
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E C A I CI P
Wow!
I nomi dei 22 fortunati del concorso Giocapace del Mondiario 2015-2016 intitolato La Grande Pace
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i ricordi del Mondiario 2015-16? Ricordi il titolo e soprattutto l’argomento? Tutto era nato da un anniversario tanto importante quanto tragico: i 100 anni dalla Prima guerra mondiale combattuta dall’Italia. E così noi del PM, nel fare memoria della data del 24 maggio 1915 come inizio della cosiddetta
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Grande guerra avevamo fatto la scelta di approfondire il suo esatto contrario: la Grande Pace. Il ricordo del passato, però, ci è servito a capire il presente e a progettare meglio il futuro. E così l’anniversario di 100 anni fa è diventato l’occasione per trattare il tema della pace, l’unica strada che l’umanità deve percorrere oggi se si vuole che tutti gli abitanti del piane-
ta possano godere di “una vita in piena libertà e dignità”. Da questo impegno è nato il Mondiario La Grande Pace, che abbiamo voluto dedicare “a tutti i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi che in ogni parte del mondo coltivano il sogno di poter vivere un futuro di pace e amicizia, dove le armi dell’odio e della violenza possano finalmente tacere”. Tra questi un ricordo specia-
Facile la soluzione dei giochi in concorso, vero? È una frase in inglese, di un famoso cantante britannico di nome John (Giovanni) e di cognome Lennon. Una frase che deve diventare un programma di vita:
GIVE PEACE A CHANCE (Diamo una possibilità alla pace!)
Complimenti a tutti coloro che hanno trovato la soluzione, specialmente ai 22 sorteggiati che grazie alla fortuna vincono i seguenti premi:
Ettore B., di Bassano del Grappa (VI) Valeria P., di Tesero (TN)
2 tablet
per IMPARARE la pace
le va ai minori del “Progetto Legal” che abitano nei quartieri popolari di Santa Rita, nella regione nordest del Brasile. Parte del ricavato della vendita del Mondiario – 11.233 euro per la precisione! – è servito a finanziare le attività educative di quei bambini e adolescenti che cercano di sconfiggere la violenza e la povertà con le “armi” della legalità, la cultura e lo sport.
10 giochi
Silvia R., di Vicenza Enrico P., di Fontaniva (PD) Matilde P., di Saonara (PD) Michele M., di Vigonza (PD) Chiara B., di Limone sul Garda (BS) Giacomo F., di Riccione (RN) Federica I., di Arco (TN) Mateo B., di Campo San Martino (PD) Nicola C., di Bitonto (BA) Giosuè Z., di Thiene (VI)
Il Piccolo Principe per GIOCARE alla pace
10 sveglie
ad acqua blu per SEGNARE L'ORA della pace
Cristiano M., di Codogné (TV) Mariachiara Z., di Padova Enrico V., di Camposampiero (PD) Anna C., di Vaprio d’Adda (MI) Silvia B., di Carugate (MI) Francesco C., di Breganze (VI) Mario A., di Civezzano (TN) Nicola P., di Piazzola sul Brenta (PD) Irene C., di Roma Francesca F., di Panchià (TN) PM GIUGNO 2016
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