PM di aprile 2012

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Speciale Pasqua

Zoom Elogio della bici

www.bandapm.it

ANNO 86 • n° 996 • € 3,00 • Poste Italiane s.p.a. • sped. in a.p. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB VERONA

na r o i s s i lo m o c c i p il

Contiene I.P.

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nto x ...... tatanto per cominciare cominciare

a cura di p. Elio Boscaini

era una volta un ragazzzo che ogni sera osserervava il sole tramontare re dietro gli alberi, colorando le nubi bi va d’oro e arancione. Desiderava atanto andar a vedere dove trava montava il sole. Se lo chiedeva alla mamma, accarezzandoglii i ra capelli lei gli rispondeva che era nimpossibile, perché troppo lonertano. Lui, però, riteneva di poteraci arrivare. Ogni giorno ci pensava. Così, una sera, tramontato il ri, sole con i suoi meravigliosi colori, mise le scarpe, scese le scale e ò uscì senza far rumore. Attraversò i prati per raggiungere la foresta. La luna illuminava d’argento il suo cammino. Brillava alta nel cielo attraverso i rami, ma più avanzava nel bosco e più tutto diventava oscuro. Cominciò ad aver paura, ma determinato com’era a trovare il sole, avanzava coraggioso. All’improvviso, ecco una luce brillare lontano. Colmo di gioia, le corse incontro, mentre sembrava illuminarsi sempre più. Vide che usciva da una grotta. «Ecco dove dorme il sole – si disse – finalmente l’ho trovato». Mentre s’avvicinava, la luce si fece così brillante che lo accecava. Scorse allora, all’entrata della grotta, un angelo luminoso. «Dorme qui il sole? – chiese commosso – Vengo da lontano per incontrarlo». “No, il sole non è qui – rispose l’angelo –, ma se torni sui tuoi passi, lo vedrai sorgere dagli alberi”. Era deluso e triste. Veniva da tanto lontano e ricordava la paura provata nell’attraversare la foresta. Ma l’angelo continuava: «Guarda, questo giglio brillante rischiarerà il tuo cammino». Riconoscente, il ragazzo ringraziò e fece ritorno. Ed ecco, ad un tratto qualcosa uscire dai cespugli davanti a lui e correre all’impazzata. Aveva le orecchie molto lunghe e sembrava portare qualcosa sulla spal-

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Il sole di Pasqua la Era la lepre che gli indicava come uscire dalla la. foresta. Arrivò ai prati, mentre sorgeva il sole di Pasqua che, danzando, saliva nel cielo, come sempre fa a Pasqua. A casa, tutti erano ancora immersi nel sonno, perché era ancora presto. Lui era così stanco che riuscì solo a levarsi le scarpe e si addormentò. Quando il sole era già alto nel cielo, la mamma venne a svegliarlo. Strano però, il suo piccolo dormiva vestito e teneva in mano un bel fiore, il fiore di Pasqua. Buona Pasqua! Apr 2012


SVILUPPO SOSTENIBILE: È la crescita economica, sociale e culturale di una nazione, senza provocare inquinamento e ingiustizia, nel rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali e dei diritti delle persone

Attualità

Con Shrek in difesa dell’ambiente

arnevale 2012. In Val di Non, in Trentino, un gruppo di ragazzi di Denno parteciparteci pa alle sfilate dei paesi vicini con un carro allegorico dedicato al famoso personaggio Shrek. Ma con una grande differenza. L’orco, la sua principessa Fiona e tutti i personaggi delle fiabe, non dovranno combattere contro il perfido con ontr tro o il llor oro stesso stile di Lord Farquaad, ma contro loro

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P. LIMA

RIO +YOU: La campagna Rio +You è promossa da un insieme di associazioni giovanili internazionali che hanno come obiettivo facilitare la partecipazione dei giovani alla Conferenza di Rio. Tra queste ricordiamo: Viração, Rejuma, Komuniki e Instituto Lixo Zero (Brasile), Fundación TierraVida e Greenpeace/Avaaz (Argentina), Peace Child International ernational (Inghilterra)

vita che sta mettendo a rischio l’intero pianeta. Producono troppa CO2, sprecano troppa enerener gia, e le discariche sono ormai così stracolme di immondizia da mettere a rischio l’habitat della palude. In diversi momenti della sfilata, i narratori di questa inusitata storiella richiamano la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, Sosttenibi ibille, la la cosiddetta cosid idd dett tta Rio +20,

I ragazzi di Giovani e ragazzi di tutto il mondo a Rio per celebrare la Giornata della Terra (22 aprile)

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Puoi seguire le iniziative e trovare più ù u informazioni sulla Campagna Rio +You g sul sito: www.rioplusyou.org

che si terrà dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro, in Brasile. Come i ragazzi del gruppo Giovani di Denno, molti altri in tutta l’Italia e nel mondo stanno riflettendo e, soprattutto, stanno dandosi da fare per affrontare i gravi problemi derivanti dal surriscaldamento terrestre, dall’inquinamento atmosferico e dall’incontrollabile produzione di rifiuti che mette a rischio la vita di molte specie animali e vegetali.

a cura di Paulo Lima

radunerà tutti i capi di Stato dei paesi del mondo, circa 3 mila associazioni e movimenti sociali e imprese che lavorano per il rispetto della natura. Ancora più importante: durante Rio +20 si definirà la nuova agenda internazionale per lo sviluppo sostenibile.

APPUNTAMENTO CON LA TERRA Ma cosa succederà a Rio +20? Si celebreranno i 20 anni dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, tenutasi nella stessa città nel 1992. In quella occasione nacque l’Agenda 21, un importante documento delle Nazioni Unite che studia le misure globali da prendere per proteggere l’ambiente del nostro pianeta. L’evento

Rio Sopra, nell'ordine: la conferenza del 1992; il team di "Rio plus you"

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Bambini del Sud Sudan al lavoro

GIORNATA DELLA TERRA: La 42ma Giornata Mondiale della Terra (Earth Hour) ha come messaggio centrale del 2012: “La Terra non aspetta”. Il tema sottolinea come le emissioni di gas serra e i cambi climatici mettano in grave pericolo la sopravvivenza del pianeta

Anche i ragazzi non vogliono stare con le mani in mano e senza fare nulla. Già dallo scorso anno hanno messo in moto una campagna internazionale chiamata Rio +You. Si tratta di un movimento giovanile che ha come obiettivo: far prendere coscienza dei problemi, mettere in pratica le soluzioni, rafforzare la rete mondiale di giovani impegnati nello sviluppo sostenibile. Per questo loro hanno scelto una data speciale per fare delle manifestazioni in oltre 50 città in tutto il mondo: il 22 aprile, quando si celebra la Giornata della Terra. Con questo evento vogliono attirare l’attenzione dei media per mobilitare migliaia di persone e generare più consapevolezza. Ecco alcune proposte per iniziative da intraprendere nelle scuole, nelle piazze, nei quartieri di città e paesi: marce, passeggiate, maratone, recite pubbliche, proiezione di film ambientali, pic-nic giganti, meditazione e yoga collettivi, passeggiate in bicicletta e in skate, mostre d’arte, caccia al tesoro in bici, pulizia comunitaria. Iniziative come quella dei ragazzi di Denno, la campagna Rio +You e centinaia di altre che stanno avvenendo in tutto il mondo hanno uno stesso punto comune: l’ambiente è in stato di emergenza, e proprio per questo deve avere tutte le nostre attenzioni. Anche tu puoi decidere di non essere complice del continuo degrado della Terra: datti da fare e fa’ le scelte giuste. Il 22 aprile prova a fare un bel regalo alla Madre Terra! ❏ Il manifesto di "Earth hour" 2012

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Speciale

a cura di Pablo Sartori

Abbiamo incontrato Gesù Risorto! Era lì in…

Non esù non è più in quella tomba fredda perché è vivo. Si trova nella povera regione della Galilea (non nella ricca e potente Gerusalemme, Gerusalemme nei palazzi del potere o nei luoghi di culto), nel tuo paese o città, in ogni

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a uella domenica mattin agd Mà di ria Ma , presto e Salome la, Maria di Giacomo Gesù. Envennero al sepolcro di un giotrate nel sepolcro, videro bianca ste vane avvolto in una ve disse li eg Ma ed ebbero paura. ! Voi ura pa te loro: ‘Non abbia croil et, zar Na di cercate Gesù to, non è cifisso; è stato resuscita i discequi. Andate, dite ai suo precevi poli e a Pietro che egli te’”. dre ve de in Galilea. Là lo

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più qui!

parte del mondo, ovunque ci sono persone da amare, o da aiutare a rinascere a nuova vita. Dal giorno di Pasqua in poi, i cristiani dovranno cercare Gesù tra le persone vive del presente, soprattutto in quei luoghi dove i “vivi vivono come i morti” che non hanno più speranze.

(Marco 16, 1-7) Apr 2012


SORRISI DI SABBIA Da Trujillo, nord del Perù, ci scrive p. Daniele Nardin:

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G. BELLESIA

D. NARDINELLI

Il lavoro si moltiplica giorno dopo giorno, ma siamo contenti. La gioia di vivere diventa ogni giorno di più un grande fiume, dove le acque si uniscono e diventano una forza. Diventano… un sorriso! Diventano sorrisi di sabbia, perché stanno trasformando il calendario della vita. In questi giorni le sorprese non mancano: ecco allora i “sorrisi di sabbia”, perché nati e coltivati qui in mezzo alla sabbia della nostra parrocchia. Una delle comunità che accompagno si chiama Santa Isabel - La Bombonera. A Santa Isabel vive Axel, un bambino down, alunno della nostra scuola “speciale” per bambini con “disabilità”. Mongolito o “mongolo”, come lo classifica la nostra società. Eppure Axel è diventato maestro d’amore: ogni sera quando arriva suo papà è il primo a corrergli incontro, a salutarlo con mille sorrisi e baci. E poi, dopo mille carezze, prende per mano uno a uno i suoi fratelli e li porta a salutare il papà. E per ultimo anche mamma. Tutti loro sono occupati, hanno da studiare, da guardare la televisione, da preparare la cena o sono indaffarati in mille altre cose. Loro sono “normali”. Eppure il bambino “speciale” sta insegnando loro che il tempo per amare è il tempo meglio speso, che il “sorriso di sabbia” di uno riesce a contagiare anche il cuore stanco o distratto dell’altro. Sa che il saluto e l’accoglienza sono le cose che più ti fanno sorridere e ballare il cuore. Alex è diventato il cuore della casa, perché in questa casa è tornato a splendere l’amore.


G. BELLESIA

L’altro grande sorriso di sabbia che sta spuntando é quello di Luisa, anche lei alunna della nostra scuola per portatori di handicap. Ha un ritardo mentale ma una notevole “capacità” diversa dalle altre: lei è capace di far pregare le anatre! Questa sua “abilità” si manifesta ogni sera, quando Luisa va ad aiutare la mamma nel dare da mangiare alle quattro belle anatre che sta allevando. Luisa ha imparato molto bene la lezione delle nostre maestre alla scuola, e sa benissimo che prima di mangiare si deve ringraziare il buon Dio per il cibo di ogni giorno. E così non permette alle anatre di mangiare finché lei… non recita prima la preghierina di ringraziamento per il pane – e il mangime… – quotidiano. Poi le anatre nella loro ciotola e lei col suo panino in mano, mangiano contente e felici. San Francesco è tornato fra noi attraverso Luisa, che riesce a far pregare gli uccelli e gli anatroccoli. Assieme a lui, abbiamo visto anche Gesù, seduto sulla sabbia con un panino in mano, a tenere compagnia a Axel e Luisa. Dopo la sua resurrezione, il Signore aveva scelto di rimanere lì, ad ammirare, estasiato, i sorrisi di sabbia dei bambini. I loro sorrisi si stanno moltiplicando in giro per il mondo: hanno “contagiato” anche il Risorto, che quando appare mostra, con orgoglio, il suo bellissimo “sorriso di sabbia”. ❏

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Zoom

a cura di Paolo Pigozzi

i piace la bici. Specialmente rossa. La prima me l’ha portata S. Lucia (la santa che nella notte del 13 dicembre porta i doni ai bambini buoni di Verona). Quella bici era di dimensioni adatte ad un bimbo di 7-8 anni e di un bel rosso scuro. Quei giorni di dicembre erano piuttosto freddi, ma io non volevo rinuciare a cavalcare la mia bici nuova fiammante. Per questo, litigando con mamma, con quella bici ho fatto tanti giri attorno alla tavola della cucina. La mia seconda bici l’ho guardata e desiderata tanto: la vetrina dove era esposta stava a pochi passi dalla mia scuola e ogni giorno ci passavo davanti due volte. La prima al mattino presto, andando in classe: un’occhiata veloce perché non c’era tanto tempo e la campanella suonava implacabile. Ma tornando a casa, alla fine delle lezioni, nessuno mi poteva fare fretta e la vetrina era tutta mia. Ci appoggiavo la fronte per ammirare da vicino quella bellissima bici e il desiderio aumentava ogni giorno. La

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UNA MERAVIGLIA A PEDALI La bicicletta è un mezzo di trasporto perfetto: facile da costruire, relativamente semplice, molto economico. La bici, oltre a non inquinare, mantiene in forma. Pedalando si raggiunge, in media, una velocità di 16-24 km all’ora, 4 o 5 volte la velocità di quando si cammina.

L’autore dell’articolo in sella alla sua “compagna” di mille avventure

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P. PIGOZZI

promessa era che quella bici sarebbe stato il mio regalo per la fine dell’anno scolastico. Se fossi stato promosso, beninteso. Il manubrio era stretto e abbellito da due ciuffi di frange multicolori e il telaio da adulto era di un bellissimo e sgargiante color arancione. Poi ho saputo che quel colore si chiamava “Rosso Marte”, una meraviglia per chi, come me,, so o gnav ava ra av rrazzi, zzi, n avicelle av sognava navicelle sspaziali sp azzia ali e esplorazioni esp ploraziion oni dell’unide elll’u uni verso ve o. A giugno, giu ugno,, superati sup per erat a i gli esami at es verso. di quin qu inta elementare, in ele le eme ment n ar nt are, e finalmente il prequinta mio tanto desiderato. de esi s dera rato ato o. Su quella que q bici ho pedalato un un ssacco, acco ac co,, pe perr gi giocare, per conoscer re la a mia città, per andaconoscere re a trovare re e gli glii amici. ami m cii.

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ONU

Flussi di risciò nelle vie di Dhaka, Bangladesh

La mia bici più recente è di uno squillante “rosso Ferrari” (che ti devo dire, mi piace il colore rosso). Con questa bicicletta super tecnologica (sella da corsa, manubrio in alluminio, ventisette velocità, portaborraccia, computer di bordo) ho preso coraggio e ho scorrazzato in lungo e in largo sulle piste ciclabili e le strade di mezza Europa. Dalla Repubblica Ceca alla Slovenia, dalla Croazia alla Germania. Sono arrivato fino a Berlino, una città bellissima, soprattutto se la visiti in bicicletta.

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sono migliaia di km di piste ciclabili. Vai al sito www.fiab-onlus.it ab-onlus.it.. Trova il link a tutte le associazioni locali degli Amici della bicicletta (in Italia sono Viaggiare pedalando su una bicicletta è un’esperienza più di 100). Organizzano molte attività entusiasmante. Spingendo sui pedali, ti accorgi di mol- per la promozione di una mobilità a te cose che, chiuso dentro un’automobile, ti sfuggono: misura umana e anche escursioni e le piante, i colori e i profumi dei fiori, gli animali, perfino viaggi in bicicletta adatti a tutte le età le persone. In Italia (e soprattutto in altri Paesi europei) ci e per tutte le capacità. La bici, infine, mi piace anche perché non inquina, occupa poco spazio, è silenziosa. Insomma, è utile a chi pedala e a chi camGUINESS "VELOCIPEDI" mina, perché la città è più vi• La prima bici a peda vibile e amica di tutti se più li fu inventata dal fab bro scozzese Kirkpatrick Macm gente inforca la bici. La bici illan nel 1836 è utile perfino… agli automo• Il primo giro del mo ndo in bici fu realizzat o dall’americano Thomas Stevens bilisti. Se aumentano i ciclisti, tra 1884 e il 18887 le code ai semafori saranno • La bici più leggera pesa solo 3,1 kg, ed è stata copiù corte, gli ingorghi meno struita nel 2008 dal ted esco Günter Mai. Nel 2010 è apparsa in commercio estenuanti, i parcheggi più una bici di soli 2,7 kg, prodotta da una azienda statun liberi, la città più bella e nelle itense • La bici più lunga mi strade ci si potrebbe perfino sura 28,1 metri (tanto quanto un campo da basket… giocare a pallone. Automobili) ed è stata messa a pu nto nel 2002, da un gruppo di sti, ringraziate i ciclisti! tecnici dell’Università di Delft (Paesi Bassi) Apr 2012

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Chasqui

Ti racconto la gioia E

ra il 1981. Avevo appena trascorso due anni a Calcutta per preparare il mio libro sull’indipendenza indiana intitolato “Stanotte la libertà”. Una mattina d’inverno, mi trovai a bussare al numero 54 A della Lower Circular Road, presso la comunità delle Missionarie della Carità. Madre Teresa era nella cappella in preghiera, in mezzo a un centinaio di giovani sorelle. Appena mi vide mi disse: «È il Buon Dio a mandarla». Le sue parole ebbero su di me lo stesso effetto di un “elettroshock”. Negli anni successivi ebbi l’occasione di incontrarla più volte. Ad ogni incontro rimanevo colpito da quella piccola donna che, con la sua sola presenza, era capace di trasmettere un mare di speranza e di amore, anche nelle peggiori situazioni di dolore e sofferenza. «Non siete soli – ripeteva madre Teresa –. Siete amati da noi che siamo qui, siete amati da Gesù». Le sono infinitamente grato perché da lei ho capito che la miseria non è una fatalità, che si può sempre dare un po’ d’amore e di conforto ai poveri, che ogni vita è importante.


arono Da quel momento i poveri entr do ntan dive , vita mia a far parte della eramis i , rosi lebb I ”. la mia “famiglia città bili delle bidonville delle grandi nei no ava frug che i bin bam i , indiane , le cibo di rifiuti alla ricerca di avanzi lanel ttate ragazzine analfabete sfru tutti da ti ona and voro, gli anziani abb : per e lasciati morire sui marciapiedi gior tri nos dei sto Cri il i me sono stat a di lcos qua fare a a mav chia mi ni che importante per gli altri.

ini che vengono In India ci sono bamb via l’e ere lemosina. Tutta dati in affitto per chied mai ia” lcutta “la città della gio nella bidonville di Ca nte è ge La . ha mai chiesto soldi vivere: nessun mendicante mi av pr so r pe iprocamente rec ta aiu si ma a sim poveris to e mai chiesto hanno sempre dato tan me A a. utt sfr li no nessu nulla manità e la sua capain India l’anima dell’u verCredo di aver scoperto del poeta Tagore: «L’av ca il bellissimo verso ati pr in re tte me di à » cit ersità o è più grande dell’avv sità è grande, ma l’uom ’altra mano, in un gesto un su no ma a str vo la te en em lic mp Teresa di Calcutta) «Mettete se può rinascere» (Madre a vit la ora All e. ion servizio dei poveri, di compass to nelle mani di Dio, al en um str o un lo so no «Io so a di Calcutta) d’amore» (Madre Teres più ’ po un o lor re rta per po nato è perduto Tutto ciò che non è do o tutti portare un po’ nostro livello, possiam Là dove ci troviamo, al ore su questa terra più di giustizia e di am


Dominique Lapierre, classe 1931, è un giornalista e scrittore francese che da più di 30 anni ha scelto di condividere la sua vita con i più poveri. Lo ha fatto spogliandosi di tutto – onori, fama, soldi, comodità – e mettendo a disposizione dei bisognosi la sua intelligenza e i suoi beni. Nel 1981 ha fondato un’associazione umanitaria, che opera a favore dei bambini dell’India, Africa e America Latina, e che si sostiene con il ricavato dei diritti d’autore dei suoi libri e film. La sua opera più conosciuta è senz’altro La città della gioia, un best seller – ha venduto 8 milioni di copie – che è diventato anche un film di successo. Gran parte dei soldi delle vendite sono serviti a finanziare dei barconi-ospedale sul fiume Gange per ospitare malati e poveri. Il libro racconta la storia di un giovane medico statunitense che va in India alla ricerca di un nuovo senso alla vita. A contatto con l’inferno di miseria e malattie delle baraccopoli di Calcutta, dove le persone cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, il protagonista troverà la forza di dare una svolta di speranza alla propria esistenza. A 82 anni ben portati, Dominique viaggia per il mondo a testimoniare che il vero senso della vita consiste nel donare il poco o tanto che si ha. Sicuro che qualsiasi angolo di mondo può diventare una straordinaria “città della gioia”.

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PA DOVA rto : gimpadova @ giovaniemissione.i sr. Lorena : orarirl t o@yahoo.com VE NEGONO SU PE RIOR E (VA) p. Livio: livio.tag liaferri@ libero.i t NA POLI sr. Betty - sr. Eleon ora: combotorre @yahoo.it p. Domenico: dome nicog @ prodig y.n et.mx PE SA RO p. Renzo: gimpes aro@ giovaniemi ssione.it ROMA p. Jesùs : gimrom a@yahoo.it sr. Eugenia : sister eugenia @yahoo.c om PA LE RMO sr. Tiziana - sr. Ro sa : combopalerm o@ libero.it Danila: laici- comb oniani@ libero.it

p. Davide - fr. Albe


Spazzascienza

Le uova di Aristotele

tene, 335 a.C. circa. Lo studioso Aristotele è l’erede di una grande tradizione. È stato allievo e collaboratore del filosofo Platone nella sua scuola, l’Accademia. Platone a sua volta era allievo di Socrate. Oltre alla filosofia e alla matematica, ad Aristotele piacciono anche le scienze naturali. Uno dei suoi allievi, Alessandro Magno, gli invia animali e piante da tutte le terre che attraversa. Aristotele apre una scuola, il Liceo, e lì con i

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L’UOVO “PALLONCINO” Ecco un esperimento in cui and iamo a vedere le diverse parti dell’uovo descritte da Aristotele. Occorrente: un uovo, un bicchiere grande o una caraffa piccola, aceto. Tutto ciò che è dentro l’uovo è racchius o non solo dal guscio, ma anche da una mem brana, che si trova appena sotto il guscio ed è una specie di palloncino. Noi possiamo distruggere il guscio usando l’aceto, e rim anere con l’uovo racchiuso dalla membrana. Basta lasciare una notte l’uovo immerso nell’aceto. Il guscio si cosparge di bolle a man o a mano che l’acido lo “attacca”. Al mattino seguente il guscio si sarà parzialmente dissolto. Si può cambiare l’aceto e aspetta re un altro po’, oppure, direttamente, strofi nare delicatamente il guscio con le dita, per staccarne i

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pezzettini a poco a poco. Allora rimane l’uovo senza guscio, racchiuso solo dalla membrana. Quando lo tiriamo fuori dall’aceto l’uovo è gonfio quasi da scoppiare. Guardando attraverso la membrana potremo notare il tuorlo, o rosso d’uovo, che è una sfera di sostanze nutritive. L’albume, o “bianco dell’uovo”, è una riserva d’acqua. E infine noteremo le calaze, dei filamenti che tengono fermo il tuorlo.


L'UOVO SGONFIO o senza guscio Se immergiamo l'uov rata, vedremo he in acqua molto zucc si “sgonfia”. o ov l'u che piano piano

a cura di Beniamino Danese

L’UOVO TROTTOLA Con questo esperim ento possiamo distinguere un uo vo sodo da un uovo fresco. E come ? Provando a usarli come trotto le! Vedremo che l’uovo sodo gira meglio. Ma l’uovo fresco, se lo fer miamo con un dito, ricomincia a ruotare da solo, veramente!

L’UOVO D’ARGENTO ori possiaCon l’aiuto dei genit sopra la vo mo annerire un uo Si depo. ela nd fiamma della ca di carato str o un sita sul guscio ricor(vi o fum ro ne bone, detto ne zio poi da qualcuno…?). Atten la casa di a non sporcare tutta o l’uovo iam nero! Ma se immerg ua, eccq d’a nero in un bicchier to! en arg lor co colo diventare

suoi studenti e collaboratori scrive molti libri: La storia degli animali, Le parti degli animali, La generazione degli animali. Aristotele è un osservatore molto attento. Uno dei problemi che si trova ad affrontare riguarda l’uovo e il pulcino. Egli nota che nelle rane, ad esempio, tutto l’uovo si trasforma nella rana. Invece, nel caso dei pulcini, solo una parte dell’uovo diventa pulcino. Anche noi possiamo fare diverse osservazioni ed esperimenti con le uova. Ma attenzione a non fare una frittata! È bello fare gli esperimenti insieme ai genitori, magari approfittando del periodo pasquale. L’uovo infatti, con il pulcino che rompe il guscio in cui era “sepolto”, è un antico simbolo della resurrezione e della vita. Apr 2012


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