Speciale io
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na r o i s s i lo m o c c i p il
Contiene I.P.
lug/ago 2012 - n. 7/8
Attualità
Attualità
a cura di Pablo Sartori
I bambini e i fantasmi
La guerra siriana che ammazza i bambini a ragione il padre di Labib. «Mio papà diceva sempre che tutto il nostro problema sta lì: la Siria non ha il petrolio della Libia. Per questo voi occidentali lasciate che il dittatore Bashar Assad ci massacri. E non fate niente per fermarlo!».
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IL MONDO STA A GUARDARE Accuso il colpo. Le parole di Labid, giovane siriano di 22 anni, escono fluide e chiare. E mi spiega con tono incalzante: «E sai perché l’Europa, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite non interverranno mai in Siria? Perché tutti, dico tutti, preferiscono che le cose rimangano come sono, bloccate come lo sono state fino adesso, grazie alla dittatura del partito Ba’ht, al potere da più di 40 anni».
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Chiedo chi sono questi “tutti”. Partiti, gruppi religiosi, stati, nazioni, movimenti politici? Dalla lunga e approfondita risposta del giovane mi rendo conto dell’importanza strategica della Siria, un paese che da migliaia di anni è uno straordinario crocevia di popoli, culture, religioni, poteri e interessi. La Siria, punto chiave del Medio Oriente, è al centro di un territorio localizzato tra il mare Mediterraneo e cinque nazioni confinanti, scosse da decenni di tensioni e conflitti. Parliamo di Iraq, Giordania, Libano, Israele e la potente Turchia, la più popolosa nazione islamica tra quelle affacciate sulle coste del Mediterraneo. Alle pressioni esercitate sullo stato siriano dai paesi limitrofi, spesso in chiave anti israeliana, si aggiungono gli interessi di potenze e super potenze che reclamano dalla Siria ora stabilità ora
% anni), araba al 90 SIRIA 4% tra i 14 e i 29 (3 ni ilio m 22 e: , con un parPopolazion zialista ereditario anni Età media: 21,5 lica Araba Siria. Regime presiden Dopo la morte del presidente . Governo: Repubb a Legge di Emergenza dal 1963 Bachar al Assad un io gl tto fi so o e su o re ic te il po tito un l 2000, ha preso Hafez al Assad ne : 3.515 euro te su 169 Reddito pro capi ppo Umano): 111esimo posto ilu Sv di 5%) ISU (Indice % (30%); turismo (1 tizzazione: 79,6 Tasso di Alfabe ria idrocarburi (30%); agricoltura st Economia: indu so 26 confessioni o civile e rispetto musulmana, al od m in e li RELIGIONI co se da parecchi ) è di religione In Siria convivono oranza della popolazione (87% tiani rappresentano il 13%, gi is cr ag I m i. La i e drus , maroniti religiose. % tra alauiti, sciit nti, greci, armeni, siriaci, caldei maico, 12 al e ita nn su ta es l’ara 75% ssi, cattolici, prot rlato ancora oggi suddivisi in ortodo della Siria si conserva e viene pa etc. In alcune zone isto Cr la lingua di Gesù
cambiamenti radicali che portino sempre più verso una Primavera Araba di stampo siriano. E così Cina e Russia non vedono di buon occhio la caduta di Assad perché temono di perdere il
controllo sui rifornimenti petroliferi dell’Iran, sulla base navale russo-siriana del porto di Tartus e sui missili a lunga gittata schierati dalla Siria. Tutto il contrario di USA, Europa e alcuni stati Arabi del Golfo Persico che, invece, nella rivoluzione siriana vedono un primo indispensabile passo verso la fine del regime nemico dell’Iran e un indebolimento della zona di influenza della Russia nella cosiddetta Eurasia. L’obiettivo del mondo occidentale, quindi, sembrerebbe questo: abbattere il dittatore siriano per poi colpire l’Iran.
Bambini siriani che manifestano contro Assad
Lug/Ago 2012
MUSSAHALA
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hanno chiamata “riconciliazione” (“mussahala” in arabo) ed è un’iniziativa popolare e nonviolenta iniziata nella città di Homs. L’hanno voluta religiosi e laici cristiani, in dialogo con tutte le comunità religiose che compongono la società siriana. Vi partecipano gruppi e famiglie che si impegnano a “costruire una Siria riconciliata e pacifica, per restituire pace e sicurezza al paese e alla nazione”.
GUERRA CIVILE ll’ONU e, secondo dati de sizione tim vit le ra no fi po ila e di op • 10m e Giordania e, secondo le forz • 14mila le vittim siriani, fuggiti in Turchia, Libano hi • 95mila i profug
IL MASSACRO DI UN POPOLO I primi sono stati i bambini della città di Deraa. Alla fine del mese di febbraio 2011, un gruppo di ragazzini di 11-13 anni ebbe la gran idea di protestare contro il presidente Assad scrivendo sui muri: “Basta con il regime!” (vedi notizia su PM giugno 2011 pag 48). Bambini che protestavano come gli adulti, dai quali avevano imparato gli slogan da scandire nelle manifestazioni: “Uno, uno, uno, il popolo siriano è unico”; “noi non vogliamo soldi ma dignità” o “la nostra è una lotta pacifica”. Ma alla protesta pacifica della gente il regime del “Dottore” (come è chiamato il presidente
Sprazzi di serenità nel campo profughi
Bashar) ha reagito con una violenza inaudita, che non si è fermata neanche davanti a donne, anziani e bambini. E i primi a pagare a caro prezzo le conseguenze della loro sfida alle forze dell’oppressione sono proprio i più piccoli, vittime di una guerra civile che li arresta, tortura, uccide o “usa” come scudi umani. «Hula, Hama, Qubeir, Maarza: – ricorda Labib – tutti villaggi dove ci hanno massacrato. Prima l’esercito ci spara addosso con i cannoni, e poi arrivano gli shabiha (i “fantasmi”) che passano casa per casa e finiscono a colpi di pistola e coltello i sopravvissuti». Così è successo a suo fratello di 13 anni, ucciso a sangue freddo, colpevole di appartenere al popolo siriano che reclama giustizia e libertà.
Dr Drammatica vignetta ta che sintetizza in ch tutto il suo orrore la tu tragedia siriana tra
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Operatrice delle Nazioni Unite porta un po' di conforto...
Speciale ondra, 27 luglio 2012. Alle 20.12 circa, ora locale, inizierà la cerimonia di apertura della XXX Olimpiade, visibile in diretta televisiva da tutto il mondo. 302 gare per 10.500 atleti provenienti da 204 nazioni, un evento grandioso che ci terrà compagnia fino alla cerimonia di chiusura del 12 agosto 2012, quando i partecipanti sfileranno non più divisi per nazionalità perché accomunati dagli stessi valori di coraggio, determinazione, ispirazione e uguaglianza, come è scritto anche sulle trapunte nei loro alloggi.
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Sorprese olimpiche Uno sguardo attento e curioso sulle Olimpiadi di Londra 2012
CARTA GEOGRAFICA ALLA MANO Olympic stadium
Le zone di Londra più interessate dalle competizioni saranno tre: il Parco Olimpico costruito nei pressi di Stratford (zona est, uno dei quartieri più poveri e popolari di tutto il Regno Unito), la Zona del Fiume lungo il Tamigi e la Zona Centrale, che comprende zone situate in diverse località del centro e dell’ovest di Londra. Alcune competizioni saranno invece disputate fuori dal territorio londinese e in altre città del Regno Unito, tra cui Glasgow, Cardiff, Manchester, Newcastle, Birmingham e Belfast.
I NUMERI DI LOND
RA 2012
14,5 miliardi di euro: Costo com plessivo Olimpi 302: Numero tota adi le delle gare 30: Impianti che ospiteranno le ga re 549: Medaglie in palio 10.500: Atleti in gara 204: Nazioni parte cipanti 4 miliardi: Spet tatori previsti da vanti alla tv 70 mila: I volont ari di Londra 20 12
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OLIMPIADI VERDI? Tante sono le idee e i progetti, tutto fa pensare ad una ventata di cambiamento rispetto al passato. L’impatto ambientale che hanno eventi di questo tipo può essere molto pesante, per questo si cerca di fare meglio. Si parla di produzione di energia sfruttando fonti rinnovabili (impianti
a cura di Chiara Milano foto Londra 2012
solari ed eolici), di riciclo con una severa raccolta differenziata dei rifiuti, di riduzione del consumo di acqua con sistemi anti-spreco e riuso dell’acqua piovana. Vedremo se questo to basterà a calmare gli animi dei promotori della la Greenwash Gold 2012, la campagna che denunncia le aziende che stanno cercando il “lavaggio io verde” di facciata per nascondere le proprie reesponsabilità nel causare danni ambientali. Cerrto non si salverà la Rio Tinto, gruppo minerario o britannico che non ha proprio la mano leggera a con l’ambiente e che fornisce il materiale per le e medaglie degli atleti. E se per ogni medaglia c’è è un diritto e un rovescio, ciò vale anche per l’ab-bigliamento sportivo, tanto pratico e alla moda a e tanto macchiato dallo scandalo dei sistemi dii produzione. Cosa c’è di verde, infatti, in un paio di scarpe realizzate da operai filippini che lavorano 15 ore al giorno in pessime condizioni? Dovrebbero chiederselo tutti quei marchi sportivi multinazionali che delocalizzano i loro stabilimenti nei Paesi poveri del Sud del mondo.
PER DONNE E VELO
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ante le novità per le donne in questa Olimpiade: nella bo xe è stata inserita la gara femminil e e, per la prima volta, 30 giovanissim e atlete afghane gareggeranno indos sando l’hijab, il velo che rappresenta la lor oro o devozione al Corano.
Atlete iraniane
Sicuramente tutta la macchina organizzativa di una olimpiade è sotto i riflettori: non sono permessi errori, ma alcuni appaiono un po’ grossolani. Si parla infatti di scorie radioattive vicino allo Stadio Olimpico e di una pesante cappa di smog che potrebbe compromettere le prestazioni degli atleti; tuttavia solo alla fine della manifestazione si potrà fare un bilancio di pregi e difetti della tanto attesa olimpiade londinese.
Prove di canoa alla Lee Valley White Water Centre
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Nur Suryani. La campionessa olimpica di carabina malese sarà a Londra nonostante la gravidanza
LE GARE DI MAMMA Per la quarta volta nella storia delle Olimpiadi una gara sarà disputata da due persone nello stesso momento. Illegale? Niente affatto, perché una è nel pancione dell’altra! Dopo la svedese Magda Julin (Anversa 1920), la tedesca Diana Sartor (Torino 2006) e la canadese Kristie Moore (Vancouver 2010), ora è una giovane tiratrice di carabina dalla Malesia a stabilire il record della gravidanza più avanzata. Nur Suryani Mohd Taibi arriverà a Londra con un pancione di otto mesi, per questo non riuscirà a partecipare alla specialità di carabina da tre posizioni, perché dovrebbe stare a pancia in giù per sparare. Non sarà facile nemmeno la prova di carabina da 10 metri, normalmente gli atleti stanno in apnea, con i muscoli perfettamente immobili; come farà a chiedere al piccolo di non scalciare proprio in quel momento?
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Preparativi per il BMX Race
Gara di equitazione al Greenwich Park in preparazione alle Olimpiadi
Veduta aerea del Parco Olimpico
PENSANDO AL DOPO izioni dei Giochi, ome nelle scorse ed Parco Olimpico di anche il progetto del diato in prospettiva Londra 2012 è stato stu itative che poi saranfutura, con strutture ab o da famiglie in diffino utilizzate soprattutt rmettersi case ad un coltà , che potranno pe e. Riutilizzo anche di prezzo piÚ accessibil ive, che diventeranno stadi e strutture sport ontro per la popolaimportanti punti di inc iadi continuano, anzione inglese. Le olimp che dopo il 12 agosto.
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Intervista
Francesco Lorenzi, cantante, chitarrista e autore della band già nota come Sun eats hours, racconta la loro storia e il nuovo album Luce, uscito il 12 giugno Chi sono i The sun? Sono il risultato dell’evoluzione artistica e spirituale di una band vicentina nata nel 1997 col nome di Sun eats hours. Abbiamo calcato 400 palchi tra Europa, Giappone e Israele, supportato band come Muse, Offspring, Deep Purple e pubblicato 4 dischi in inglese. Nel 2007, alla fine di una tournée lunghissima, eravamo sempre in giro e spesso si esagerava. Tornati a casa avevamo di fronte la registrazione di un nuovo album ma mancava la cosa più importante, l’ispirazione. Il rapporto nella band si era sfaldato e questa situazione, anche se da fuori sembrava fossimo sulla cresta dell’onda, ci aveva portato a vivere una forte crisi.
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Ho iniziato a farmi le grandi domande: chi sono, cosa voglio da me, voglio realizzare un lavoro che faccia bene solo a me o anche agli altri? Con queste domande sono arrivate una serie di “incidenze” che mi hanno portato a un forte riavvicinamento con la fede e la parola di Dio. In una parrocchia del nostro paese trovai persone ricche di entusiasmo, passione e amore e mi colpì moltissimo: venivo da un ambiente che predicava fratellanza e armonia, ma dove questi valori non c’erano, e li ritrovavo dove non pensavo ci fossero. Questo cambiò in breve il mio stile di vita e arrivarono anche delle risposte, che portarono anche una “benedetta” ispirazione. Avevo ritrovato la voglia di scrivere musica, ma sotto
Sul web: www.thesun.it
a cura di Elena Dante
una nuova luce, raccontando quest’esperienza e rileggendo la realtà attraverso ciò che la parola di Dio mi diceva. L’ispirazione però non arrivò in inglese ma in italiano, e questo fu una bella sfida: suonando molto all’estero, sarebbe stato un suicidio discografico. All’inizio me ne vergognavo, ma poi capii che era la direzione giusta: entrai in studio e registrai i pezzi in italiano. Questo portò a non lavorare più con l’etichetta discografica dell’epoca e alla mancanza di un’uscita sicura dell’album e di concerti. Come ha reagito il pubblico a questo cambiamento? C’è chi ha capito perché ha ascoltato le motivazioni di questo cammino, e c’è chi osanna quello che eravamo e deride quello che siamo ora. Ma questo è un po’ il prezzo che si paga. Come avete lavorato per Luce, secondo album dei The Sun? Spiriti del sole è stato frutto di un percorso di conversione, che sono riuscito a far abbracciare anche a ogni membro della band. Luce arriva due anni dopo; abbiamo fatto esperienze forti e radicato questo progetto, ed è il primo disco pubblicato con una sicurezza interiore legata a questi temi. Luce ha 13 pezzi, ognuno con un argomento diverso: dalla vita dopo la vita, al perdono, all’atteggiamento verso il sesso, la scelta di chi vuol essere missionario e dedicare la vita a un ideale, l’amore di coppia, la ricerca della felicità. Ogni brano è un mondo. Questi dischi sono due tasselli di un cammino. Vi avevano definiti “miglior punk-rock band italiana nel mondo”. E adesso? Cantare in italiano ha metrica e ritmiche diverse, ma la musica è sempre rock energico. In Luce abbiamo spaziato molto, da pezzi di rock duro a pezzi folk, perché stiamo vivendo con massima libertà la nostra ispirazione artistica. Siamo convinti che non ci sia un genere musicale migliore di un altro. Per noi è il messaggio che deve creare un filo conduttore, la musica è al suo servizio.
I The Sun potrebbero essere una band “christian rock”; com’è la situazione in Italia? Band che fanno rock con questa sensibilità non ce ne sono tante, forse perché l’accostamento a quest’etichetta fa pensare alle canzoni della messa o cose non professionali. A livello mondiale c’è un filone forte, preparato culturalmente, mentre in Italia intraprendere questa strada sono gioie e dolori. C’è un gruppo di amici modenesi, i Controtempo, che fa musica in questa direzione. Noi comunque trattiamo temi universali, pensiamo sia pericoloso e sbagliato metterci dentro un “recinto” o un’etichetta. Che messaggio volete dare con questo album? Il messaggio è questo, noi l’abbiamo provato sulla nostra pelle: l’armonia interiore porta armonia anche all’esterno. Per quanto possa sembrare difficile la situazione attuale, cercare e trovare un’armonia cambia le carte in tavola anche all’esterno. Però è importante voler fortemente questa cosa e lavorare su sé stessi.
Lu Lug L Lug/Ago ug u g/A /Ag /Ag Ag o 2 201 2012 01 012 0 12 12
Wow!
a cura di Antonio Romero
A N A M I T T E S LA La più bella settimana di tutto l’anno scolastico i chiama “Ottimistica-mente”. È il laboratorio proposto dalla redazione PM e realizzato dall’animatrice Amal Karam, per “imparare a conoscere in maniera positiva le proprie emozioni, per esprimerle e comunicarle agli altri”. Obiettivi, questi, felicemente raggiunti, a detta degli alunni e degli insegnanti della Scuola Primaria “C. Aschieri” di Pedemonte (VR), che per un’intera settimana, nel mese di marzo scorso, si sono lasciati prendere da dinamiche e attività quanto mai “emozionanti”, appunto. Come testimoniano i loro scritti riportati di seguito.
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● L’ultimo giorno ci siamo scambiati il sorriso con il sole e abbiamo fatto arrivare l’arcobaleno e colorato l’amico. Mi sono molto divertito ed è stato molto bello e abbiamo imparato a dire grazie.
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● Vorrei tanto che la settimana delle emozioni diventasse “l’anno delle emozioni”! ● “La settimana delle emozioni” con Amal è stata un’esperienza molto importante per la nostra scuola. Tutte le classi si sono succedute nei laboratori dedicati appunto alle emozioni, dove hanno seguito lo stesso percorso con modalità leggermente diverse.
I N O I Z O M E DELLE ● Una settimana in cui, come dicono i bambini, abbiamo riflettuto sulle emozioni, abbiamo imparato ad ascoltarle, a esprimerle, a capire meglio noi stessi e gli altri, a coltivare dei piccoli gesti che ci facciano stare bene insieme. Al mattino, nell’atrio, ci accoglie allegra e luminosa, la grande farfalla nata dal mosaico delle emozioni di tutti i bambini. Ma la cosa più importante è il piccolo seme che Amal ha lasciato nel nostro cuore a germogliare per imparare a trasformarci, a coltivare le emozioni positive,a scambiarci il sole di un sorriso, a far tornare più spesso l’arcobaleno.
● Il laboratorio è stato bellissimo, le 2 cose dove mi sono divertita di più sono la doccia di coccole e quando ci siamo dipinti a coppie. Altre 2 cose che mi sono piaciute sono il ballo e il nostro bruco che si è trasformato in farfalla, la mia l’ho chiamata “Smemorella”! Il fiore formato dai tre bicchierini l’ho regalato alla mia mamma e al mio papà e adesso è in un vaso a casa. Simpatico è anche il bruco formato con tutti nomi dei bambini della scuola. ● Abbiamo recitato di andare in una scuola immaginaria! E mi è piaciuto molto. Poi,dove bisognava far ridere il compagno. Io ho riso da morire allora ho provato allegria. Amal aveva in mano una farfalla e ci faceva le coccole! Nell’ultimo incontro abbiamo raccontato come ci siamo sentiti (io ho detto che mi sono divertita un mondo).
● Riteniamo che l’obiettivo di questa esperienza sia stato pienamente raggiunto: abbiamo notato un cambiamento nel vivere a scuola che ha condotto i ragazzi a prestare attenzione allo stare bene a scuola. Anche sentendo le impressioni degli alunni, possiamo affermare che questa settimana è stata una bellissima settimana!! Lug/Ago 2012
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Spazzascienza
a cura d dii e Beniamino Danese
Il frigo di sabbia
igawa, Nigeria settentrionale, 1995. Un insegnante-inventore gira per i villaggi, regalando frigoriferi di terracotta di sua invenzione. Si chiama Mohammed Bah Abba, e non è matto. In Nigeria fa caldo, non c’è molta elettricità, e se anche ci fosse, non ci sono i frigoriferi. Ma i suoi frigoriferi funzionano davvero. Mohammed ha impiegato un paio d’anni a mettere a puntino la sua invenzione. Le melanzane si conservano per un mese invece di 3 giorni. Pomodori e peperoni durano tre settimane. Gli spinaci africani, che in genere durano un solo giorno, col frigorifero di terracotta durano 12 giorni.
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UN VASO DI TERRACOTTA VIENE POSIZIONATO DENTRO UN VASO PIÙ GRANDE
I DUE VASI SONO SEPARATI DA UNA INTERCAPEDINE RIEMPITA DI SABBIA E TENUTA COSTANTEMENTE BAGNATA
I CIBI SONO SISTEMATI DENTRO IL VASO PIÙ PICCOLO E PROTETTI CON UN COPERCHIO O UNO STRACCIO
Questo frigorifero si chiama zeer, che è una parola araba. Il nord della Nigeria è infatti a maggioranza islamica. Mohammed Bah ha coinvolto un gran numero di disoccupati per costruire alcune migliaia di zeer. Costavano 2 dollari l’uno, ma Mohammed ha cominciato a distribuirli gratuitamente per i villaggi, per farli conoscere, per educare al suo uso la gente, i contadini, le donne. Poter conservare a lungo il cibo significa avere più tempo, per studiare, per lavorare, per fare altre cose.
POT-IN-POT Ma come funziona lo zeer? Il suo nome inglese è pot-in-pot, vaso dentro vaso. Un vaso grande di terracotta ne contiene uno più piccolo, dove si tengono i cibi (col coperchio). Tra i due vasi c’è sabbia, che va tenuta bagnata. Anche sul coperchio si bagna la sabbia. Noi siamo portati a pensare che la sabbia bagnata sia “fresca”. La ragione, più profonda, è che l’acqua evapora, e l’evaporazione raffredda a il liquido e quindi la sabbia, i vasi, i cibi. Lo zeer si è diffuso in altri stati africani, in Came-run, Niger, Ciad... Mohammed ha vinto nel 2000 0 il “Premio Rolex per l’Impresa”, con cui ha potuuto potenziare l’attività. L’invenzione ha aiutato soprattutto le donne ne e i bambini, che così non sono più costretti ad andare ogni giorno avanti e indietro per lunghe he distanze per portare ai mercati cibi sempre frereschi. I cibi si conservano con lo zeer e rimangogono freschi più a lungo.
Un'idea geniale...
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All’opera
e siamo in spiaggia, e fa caldo, e ci siamo portati bottig lie d’acqua che vorremmo tenere fresche, e frutta, e non abbiamo una borsa frigo, cosa facciamo? Signore e signori spazzascienziati, costruiamo ci uno zeer o una cosa che ci assomiglia! Possiamo cominciar e facendo una buca. E poi tenendo bagnata la sabbia circostante. L’acq ua evaporando si raffredda. Mi raccoma ndo, fate attenzione a che i bagnanti non cadano nel nostro frigo!
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Avventure on the beach
i sono molte altre cose da fare per gli spazzascienziati in spiaggia, oltre al bagno. La pr ima è fabbricare una meridiana, o “g nomone”. L’ombrellone stesso può se rvire allo scopo. Si può prendere nota di come si sposta l’ombra della punta dell’ombrellone durante la giornata.
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Clap clap musica
a cura ccuu rraa d dii El E Elena len na Da Dante antte
Esintate musica o non si può fer- (PD) o, (PD), che h si è aggiudicato tra gli altri Sting, Alamar, fermare la nis Morissette, Ben Harper e Tiziano Ferro, e gli musica...” cantano i sa- eventi di villa Manin a Codroipo (UD), con gli unilentini Après la classe. E ci concerti di Anastacia (12 luglio) e Foo Fighters infatti, nonostante la cri- (13 agosto); mentre in Trentino continua fino a si, anche l’estate 2012 fine agosto I suoni delle Dolomiti, evento grapromette tanta musica, tuito che porta musicisti da tutto il mondo a esiitaliana e internazionale. birsi in montagna, tra valli e altopiani raggiungiDopo un inizio col botto bili solo a piedi. a giugno, a luglio si en- Anche il Piemonte non rinuncia ai suoi appuntra subito nel vivo con tamenti storici, dal Gruvillage Festival (fino al l’Heineken Jammin’ 25 luglio) a Grugliasco (TO), in equilibrio tra pop, Festival, quest’anno rock e world music con Verdena, Elio e le storie alla fiera di Rho a Mila- tese, Yann Tiersen e Alborosie, al Colonia Sono: dal 5 al 7 luglio sul palco si alternano Red nora (fino al 28 luglio) di Collegno (TO), festival Hot Chili Peppers, Prodigy, Evanescence, The di “musica resistente” che per il 2012 propone Cure e molti altri; è inoltre in preparazione una tra gli altri Gogol Bordello e Afterhours. rassegna con Goran Bregovic, Alanis Morisset- La musica “alternativa” è il marchio anche di te, i Kasabian, Fiorella Mannoia e altri artisti in Ferrara sotto le stelle (fino al 27 luglio), che definizione. Si torna in fiera anche per il Rock presenta anche lo statunitense Bon Iver, nuovo in Idrho (fino al 21 luglio), con un programma artista dell’anno ai Grammy 2012. punk-rock che comprenderà Rancid, Offspring e Sum 41. Sempre in Lombardia, a Vigevano (PV) i 10 giorni suonati (fino al Green G Gr ree een ee n Day 24) vedranno esibirsi Ben Harper, Garbage, Lenny Kravitz e l’inglese Mika, per la sua unica data italiana. A nord est anche quest’anno sono tre gli appuntamenti più importanti: lo Sherwood festival a Padova (fino al 14 luglio), con l’unico concerto di Manu Chao e tanta musica italiana indipendente; l’Hydrogen Live Festival (fino al 21 luglio) a Piazzola sul Brenta
Lennyy Kravitz
“N
Anastacia
Sting
su l web
www.sherwood.it www.hydrogenlive.com www.isuonidelledolomiti.it www.gruvillage.com www.summer-festival.com/lucca www.italiawave.com www.rockinroma.com www.neapolis.it www.lanottedellataranta.it
Evanescence
Fino a qualche anno fa il “festival estivo” italiano per eccellenza era Arezzo Wave; la sua peregrinazione in giro per l’Italia ha finito però per indebolirlo, e anche quest’edizione (12-15 luglio), che torna ad Arezzo, non è all’altezza dei precedenti, proponendo soprattutto musica italiana e poche sorprese. Il Lucca Summer Festival (fino al 28 luglio) continua invece a brillare, con Norah Jones in esclusiva e nomi internazionali come Blink 182, Toto e Kasabian, oltre a uno speciale concerto di Giorgia. Nel centro Italia il grande rock è terreno del Rock in Roma (fino al 2 agosto) all’autodromo delle Capannelle, che quest’anno a nomi italiani come Caparezza e Litfiba affianca l’elettronica dei Justice, il pop-rock di Garbage e Lenny Kravitz e l’hard rock finnico dei Sonata Arctica. Al parco della musica “Luglio suona bene” con la musica black di Bobby McFerrin, Emeli Sandé e Buena vista social club, e tre leonesse come Alanis Morissette, Patti Smith e Fiorella Mannoia. Se aggiungiamo Roma incontra il mondo, il festival della musica del
mondo con Maria Gadù, Madredeus e Tricky, si può dire che l’estate musicale romana 2012 non ha eguali nel resto d’Italia. Soffre i tagli invece il più importante festival al sud, il Neapolis festival: vedremo come andrà l’alleanza con il Giffoni Film Festival, che porterà nella “città del cinema” Patti Smith, Caparezza e il meglio della musica indipendente italiana. Altro grande appuntamento da non perdere è il festival itinerante della Notte della taranta in Puglia, con il concertone a Melpignano (25 agosto) che quest’anno avrà la direzione artistica del grande compositore balcanico Goran Bregovic. Tra conferme e ridimensionamenti, il gran finale dell’estate concertistica italiana sarà a Villafranca di Verona (30 agosto-2 settembre) e a Bologna (2 settembre), dove si sfideranno a distanza The Killers, Franz Ferdinand, Deus e Green Day, The Kooks e Social distortion. E voi, avete già il vostro biglietto?
Foo Fighters
Alanis Morissette Lug/Ago 2012