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LUG/AGO 2016 n. 7/8

vacanze olimpiche


...tanto per cominciare

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aprile 2016. I raggi del sole riflessi da uno specchio parabolico collocato nel tempio di Era a Olimpia, accendono la fiaccola tenuta in mano dalla sacerdotessa. Un tweet del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) descrive così la solennità del momento: “Dopo aver trascorso anni nel buio, non vedo l’ora di vedere di nuovo la luce del sole”. La luce dello sport ha lasciato la Grecia lo scorso 27 aprile ed ha iniziato il suo cammino di avvicinamento a Rio de Janeiro, sede della 31ma edizione delle Olimpiadi moderne del

2016. Sono 100 i giorni di viaggio, di cui 95 in Brasile, della torcia olimpica, attraverso 329 città e villaggi prima di approdare alla cerimonia di apertura dei Giochi, prevista per le 21.20 del 5 agosto. Quattro anni fa, nel commentare le Olimpiadi di Londra, eravamo dell’idea che i giochi servissero “ad incoraggiare i giovani alla pratica dello sport” e ai suoi valori riconosciuti da tutti i popoli: la gioia dello sforzo, il fair play, il rispetto degli altri e delle rego-

NON

le, l’equilibrio tra il corpo, la volontà e lo spirito, ecc. Quattro anni dopo quelle osservazioni, manteniamo le nostre convinzioni. Nella speranza che la straordinaria location olimpica di Rio, la pesante crisi che sta colpendo il Brasile e gli scandali di loschi affari, doping e corruzione che investono il mondo sportivo non rovinino quella che è l’essenza delle Olimpiadi di ieri e di sempre: una indimenticabile festa dello sport per il mondo intero. Buona estate e Buone vacanze!

SPEGNETE LA FIAMMA T R O P S O L L E D

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Io pedal a cura di Paolo Pigozzi

C’

è chi per la bici pensa in grande! Sicuramente chi ha progettato EuroVelo 8, la pista ciclabile che unisce, correndo quasi sempre lungo le sponde del Mediterraneo, la città spagnola di Cadice (una bella città della costa sud della Spagna che si affaccia sull’oceano

Atlantico) con la capitale greca Atene (ma un prolungamento è previsto fino all’isola di Cipro). Sono 5.900 chilometri attraverso undici Paesi europei. Come vedi sulla cartina, questo lunghissimo itinerario ciclistico attraversa l’Italia per 965 km da Torino a Trieste, con un percorso che corre lungo il Po, tocca città come Mantova e Ferrara e sfiora le lagune che abbelliscono un lungo tratto della costa del mare Adriati-

co settentrionale (la laguna di Venezia, di Caorle, di Marano, di Grado, ecc.). EuroVelo 8 prosegue poi lungo le spettacolari coste della Dalmazia, in vista delle bellissime isole Incoronate. Per non parlare delle meraviglie dell’Albania. Insomma, un itinerario per intenditori, ma anche per tutte le gambe, perfino per quelle non ancora adulte come le tue. Ovviamente, nessuno percorre tutto intero questo itinera-

o l e V o r u E

LA rete EuroVelo

L

a rete ciclabile europea, conosciuta con il nome di EuroVelo, attualmente comprende 14 percorsi ciclabili che, attraversando tutto il continente, si sviluppano per un totale di 70mila chilometri. Oltre all’EuroVelo 8, altri due di questi itinerari interessano l’Italia: la Ciclovia Romea-Francigena EuroVelo 5 (da Londra a Brindisi) e la Ciclovia del Sole EuroVelo 7 (da Capo Nord a Malta). Ti sei entusiasmato? Trovi molte altre informazioni sugli itinerari europei in bicicletta su www.eurovelo.org . Dai un’occhiata con i tuoi genitori.

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Attualità Si alza il sipario sulle Olimpiadi e Paralimpiadi 2016

a cura di Pablo Sartori e Giovanni Munari

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ono un felino e un albero. Si chiamano rispettivamente Vinicius e Tom: i loro nomi sono gli stessi di due grandi musicisti brasiliani, Vinicius de Moraes e Tom Jobim. L’agile gatto color giallo e l’albero magico che racchiude in sé le piante delle foreste brasiliane sono le mascot-

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te ufficiali delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Due personaggi color verde-oro “nati – come dicono loro stessi – dall’esplosione di felicità e di gioia” nel momento in cui si è saputo che Rio sarebbe stata la sede del più importante evento sportivo del 2016. Ma così tanta felicità sarà all’altezza delle aspettative che il mondo ha nei confronti delle Olimpiadi organizzate da un Paese triste


e in crisi come il Brasile? Il 2 ottobre 2009, quando a Copenaghen c’è stata l’assegnazione ufficiale al Brasile dell’organizzazione dei Giochi Olimpici numero 31 del 2016, nessuno mai avrebbe immaginato di trovare sette anni più tardi il grande paese latinoamericano in uno stato di così gravi difficoltà. Quella che fino a poco tempo fa era una delle 4 grandi potenze dei BRIC (Brasile, Russia, India e

Cina) ora sembra naufragare nelle tormentate acque della crisi economica e politica (la presidente Dilma Rouseff è agli arresti domiciliari), il crollo dei prezzi delle materie prime, la corruzione, la violenza della criminalità, la povertà che genera disuguaglianze. E come se non bastasse, ci si mettono anche il pericolo di trasmissione del virus Zika tramite zanzare, problemi di inquinamento ambien-

tale, ritardi e promesse non mantenute nell’allestimento delle strutture che ospiteranno i giochi. Tutte paure e tensioni che – siamo in tanti a sperarlo – spariranno alle ore 21.20 (ore 2 e 20 in Italia) del 5 agosto quando i riflettori del mitico Maracanã inonderanno di luce la cerimonia di apertura dei 31mi Giochi Olimpici dell’era moderna. Che la festa dello sport abbia inizio! PM LUGLIO/AGOSTO 2016

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Testi e disegni di Marco Francescato

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Wow!

a cura di Amal Karam e Annalisa Avesani. Foto di Liliana Prandini

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hi ktir helo! è la frase in arabo che ci accompagna dal 2013 ad oggi. Chi ktir helo! significa proprio Wow! e si usa quando si vuole esprimere qualcosa che non si riesce a descrivere con le parole per quanto è straordinaria.

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Wile


Questo modo di dire l’abbiamo imparato in Libano da alcuni ragazzi che hanno condiviso il nostro sogno nella Terra dei Cedri: quello di portare la clown terapia in un luogo così tormentato. Nel 2013, un gruppo di dodici volontari clown italiani della Onlus Vip Verona partono per quest’avventura, con l’obiettivo di fare nascere in Libano un gruppo di clown e prestare servizio in ospedali e orfanotrofi del Paese.

Vivendo la consapevolezza del dono ricevuto e la gratitudine per ciò che hanno imparato, altri ragazzi libanesi seguono l’esempio dei Vip clown di Verona, partecipano alla formazione e prendono a cuore il sogno veronese “adottandolo” con entusiasmo e generosità d’animo. Cosi è nato Wile the clown, il gruppo di clown libanesi che ha scelto la positività e il naso rosso per indirizzare la propria vita. Dal picco-

lo gruppo di sette persone nato nel 2013, l’entusiasmo ne ha contagiate altre fino a raggiungere le settantatré persone che formano il gruppo di oggi. Diversamente dal 2013, in quest’ultimo anno il nostro lavoro si è concentrato sui campi profughi presenti in Libano o sulle strade, dove bambini dagli occhi straniti e genitori dagli occhi lontani, ci accoglievano assetati di risate, felicità e serenità.

Libano e Italia uniti dal naso rosso

tra noi

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Clap clap cinema

a cura di Francesco Ferrone

C’

è un lago in Francia, a poche ore dal confine col Piemonte, ai bordi del quale ogni estate si radunano i personaggi dei cartoni animati di tutto il mondo e gli artisti che li creano. È il Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy, la più importante rassegna del settore e una vetrina fondamentale per presentare al pubblico e agli addetti ai lavori film, cortometraggi, programmi televisivi, e videoclip musicali, di ogni genere e per ogni età, dai cartoni per neonati ai film per persone mature o addirittura vietati ai minori. Perché, come ama ripetere John Lasseter (il capo degli

studi d’animazione Disney e Pixar) “l’animazione non è un genere: è uno strumento”. In parole povere: i cartoni non sono solo roba da bambini! Il festival di Annecy prevede una sezione competitiva per lungometraggi e cortometraggi (fra cui vengono eletti i vincitori del premio Cristal), più tante altre sezioni come i film di fine corso degli studenti (da cui nascono spesso grandi sorprese), gli eventi specia-

li, le serie tv, le retrospettive proiettate all’aperto, i focus (quest’anno sull’animazione francese e sull’animazione coreana). Non solo film, ma anche incontri con gli autori, laboratori creativi, interviste, mostre e anticipazioni di lavori in corso. Fra i film vincitori delle edizioni passate pochissimi sono usciti in Italia: gli ultimi furono gli americani Coraline e Fantastic Mr. Fox, 2009 e 2010,

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Alla ricerca di Dory

Piper


mentre una scarsissima distribuzione ha avuto il bellissimo film brasiliano, vincitore nel 2014: Il bambino che scoprì il mondo. Sono invece tutti capolavori che andrebbero recuperati. Alcuni finiscono spesso anche nominati ai premi Oscar (come quello del 2014, e il vincitore del 2011 Le chat du rabbin di Joann Sfar). Non hanno mai vinto film italiani, a Annecy, anche se hanno partecipato spesso i film di Enzo D’Alò come La gabbianella e il gatto e Pinocchio, e recentemente L’arte della felicità di Alessandro Rak. Fra gli eventi di quest’anno non si può non citare l’anteprima dei due film della scuderia Disney: A l l a r i c e rc a d i Do r y (sequel del capolavoro del 2003 Alla ricerca di Nemo), che arriva in Italia a settembre insie-

me al cortometraggio Piper, e le prime scene di Oceania, la storia della principessa polinesiana Vaiana, che uscirà nelle sale il prossimo novembre, anche questo insieme a un nuovo originalissimo corto (che ha molto in comune con Inside Out): Inner Workings. Altro grande evento è l’incontro col maestro del cinema messicano e di genere Guillermo Del Toro (Il labirinto del fauno, Pacific Rim, Lo Hobbit), che ha tenuto una lezione di cinema nella quale, tra le altre cose, ha raccontato del suo primo film d’animazione Trollhunters, in lavorazione per la DreamWorks. Sarebbe un errore però lasciare passare in sordina i cortometraggi. Tutti i grandi animatori e registi sono passati per i

cortometraggi, grazie ai quali si sono potuti mostrare a produttori e ottenere la fiducia per passare a progetti più grandi. Anche fra i corti, quindi, non mancano veri e propri capolavori. Alcuni dei vincitori del Cristal degli anni scorsi si trovano anche su YouTube, e abbiamo preparato questa playlist, da guardare però insieme ai genitori: http://bit.ly/1tcg3xg

Oceania

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