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ANNO 87 - n° 1011 - € 3,00 Poste Italiane S.p.a. spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA
ott/nov 2013 n.10/11
La gioia della missione
Speciale
In questo numero “speciale” non potevano mancare le testimonianze missionarie. Te ne proponiamo due, una dall’America e un’altra dall’Africa. Protagonisti bambine e ragazzi, e i missionari che si sono presi cura di loro. Insieme, sono la prova che la pianta dell’amore dà sempre frutti di vita
C'è vita
nel mondo
Trujillo (Perù)
padre
Daniele Nardin 38
PM ottobre/novembre 2013
La vita prende il volo
G
rande é stata la mia sorpresa in questi giorni di chiusura dell’anno scolastico quando i bambini dell’asilo della Bombonera, di tre, quattro e cinque anni, con le maestre, mi hanno attorniato e han cominciato a cantarmi: “...Tu nos enseñaste a volar
con alas de pajarito” (“...Tu ci hai insegnato a volare con le ali dell’uccellino....”). Pensandolo poi… ho capito che educare é insegnare a volare! Educare è entrare nella logica dell’educatore che insegna a superarsi, a migliorare. Presto o tardi chi educa ha bisogno di ripetere ai bambini e ai giovani la sfida di Icaro: VOLA...VOLA la tua libertà, vola lontano, vola la vita. E solo quelli che sono prepara-
a cura di Pablo Sartori
Educare è insegnare a volare
Alla periferia di TruJillo
ti, quelli che affrontano la sfida e la prendono saldamente in mano, solo quelli che hanno sperimentato lo sguardo posto nel futuro, all’orizzonte, che non hanno paura del domani e dell’impegno, solo quelli che si sentono amati, solo loro possono prendere il volo, aprire le ali al cielo, guardare in faccia il sole. Alla mia bella età di 60 anni ho scoperto di essere un “mae-
stro di volo”. Senza essere mai stato pilota e senza navigatore satellitare, credo che tutta la mia vita sia stata uno sforzo per insegnare a chi è stato al mio fianco ad alzare lo sguardo. Molte persone mi hanno aiutato in questo compito, molto mi ha aiutato la vita e l’esperienza fatta in questa missione. Ho avuto molta fortuna, come si dice da queste parti, come quella di passare
molti anni a fianco di uomini e donne delle Ande, silenziosi e sognatori. E moltissimo mi ha insegnato la vita. Come quando, il mese scorso, avevamo deciso di portare i bambini ad un piccolo zoo della città perché i frugoletti conoscessero gli animali: 3 caimani, 8-10 scimmie, sei tartarughe, due serpenti, qualche uccello e colorati pappagalli e niente più. PM ottobre/novembre 2013
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Reportage a cura di Sara Milanese foto di Matteo Merletto
B
om dia! Mi chiamo Cabeção, sono una tar tar uga marina, sono nato a Praia do Forte, un paesino sull’Oceano Atlantico, nel nord del Brasile. Sono ancora piccolo, ho pochi mesi, ma a 30 anni raggiungerò le dimensioni dei miei genitori: il mio guscio misurerà più di un metro e peserò fino a 227 chili! Gli scienziati mi chiamano “caretta caretta”, è il nome che distingue la mia specie, ma voi potete chiamarmi cabeça (in portoghese vuol dire “testa”!). Dovete sapere che le tartarughe depongono le uova solo una volta all’anno, le nascondono nella sabbia, sulle spiagge più tranquille e più riparate. Tra settembre e marzo le tartarughine riescono a rompere il guscio, e cominciano a scavare nella sabbia per raggiungere la
Piccoli... non di tartaruga
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PM ottobre/novembre 2013
Tarta
superficie. Non vedono ancora bene, ma le onde le attirano, e si dirigono verso l’acqua. Ogni mamma tartaruga depone circa un migliaio di uova, ma sono tanti i pericoli che i piccoli devono affrontare: pesci e uccelli predatori, maree impetuose.
rughe
alla riscossa Foto d’epoca che testimonia la caccia alle tartarughe
A rendere ancora piÚ difficile la sopravvivenza delle tartarughe, fino a circa 30 anni fa, c’erano anche i pescatori brasiliani, che andavano a caccia di uova per venderle o mangiarle. Il rischio per la vita della mia specie era davvero alto: se i pescatori avessero continuato a raccogliere le uova, nel giro di qualche decina di anni, noi tartarughe ci saremmo estinte! PM ottobre/novembre 2013
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Prima parte 10
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Testo e disegni di Claudio Bighignoli
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