CONTIENE I.P.
ANNO 88 - n° 1019 - € 3,00 Poste Italiane S.p.a. spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA
lug/ago 2014 n.7/8
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Attualità a cura di p. Elio Boscaini
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arebbe proprio il caso di dire: “Ecco che cosa si guadagna nel nord della Nigeria ad andare a scuola quando si è ragazze!”. Quando poi il 12 maggio alla tv (dopo che il 5 maggio il capo aveva minacciato di venderle come schiave e di sposarle con la forza) si è visto un certo Aboubakar Shekau, capo di Boko Haram, la setta islamica che le aveva rapite il 14 aprile, affermare che le ragazze si erano convertire all’islam… beh, nessuno di noi ci ha creduto. Non c’è fede senza libertà,
nessuno può essere costretto ad aderire a un credo religioso. Nel video si vedono un centinaio di adolescenti che portano un velo che ricopre tutto il corpo: due affermano di essersi fatte musulmane, la terza dice che era già musulmana. Un’altra afferma, con lo sguardo visibilmente intimorito perché obbligata, che le prigioniere non sono maltrattate. Questi estremisti intendono combattere l’Occidente “infedele” con il jihad (in arabo, “sforzo” o “lotta”), impedire l’educazione delle ragazze (hanno paura che, una volta educate, reclameranno l’uguaglianza uomo-donna) e applicare la legge islamica, la shari’a.
Una notte di terrore Tutto comincia nella notte tra il 14 e il 15 aprile. Un gruppo di uomini armati, trasportati da camion e fuoristrada, penetra nella cittadina di Chibok, nello stato di Borno (nord della Nigeria) che sta tranquillamente
Il mondo aspetta con ansia il ritorno a casa delle studentesse nigeriane rapite perché volevano imparare 4
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re alla cattura, per raccontare. Le ragazze, certamente coraggiose, conoscevano il rischio che correvano nel continuare gli studi. A marzo, infatti, tutte le scuole erano state chiuse, ma la loro era stata riaperta perché potessero prepararsi a sostenere gli esami di fine anno. Soltanto lo scorso anno, i miliziani hanno distrutto 50 scuole! dormendo. Il loro obiettivo è il collegio femminile, le alunne delle scuole superiori, ragazze con un’età compresa tra i 15 e i 18 anni. Che vengono svegliate nel bel mezzo della notte e costrette a salire a bordo dei veicoli dei loro sequestratori. Ne vengono rapite 276. Più di una cinquantina riescono a sfuggi-
L’educazione che libera Si diffonde nel mondo la repressione dell’istruzione femminile voluta da estremisti islamici. I talebani pakistani
hanno sparato a Malala Yousafzai quando aveva 15 anni perché impegnata a promuovere l’istruzione femminile. Normale che Malala consideri le ragazze nigeriane sue “sorelle”. Lei è convinta che le ragazze siano state rapite perché avevano l’intelligenza e il coraggio di voler diventare insegnanti, medici… Sarà possibile salvare dalle mani di terroristi pesantemente armati le 234 ragazze rimaste, e restituirle sane e salve ai loro cari? Il loro rapimento ha suscitato subito l’indignazione del mondo intero, a cominciare da Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia…
E R T S NO ragazze
Le
BOKO HARAM:Il nome di questo gruppo estremista islamico, in lingua hausa, significa: “l’educazione occidentale è peccato”. Boko Haram vuole mantenere nell’ignoranza e nella povertà le ragazze e le donne per avere il controllo della popolazione nigeriana. MALALA YOUSAFZAI: È la studentessa 17nne pakistana, sopravvissuta a un attentato dei talebani nel 2012, che lotta in favore dei diritti umani e dell’istruzione delle ragazze nei Paesi del Sud del mondo PM LUGLIO-AGOSTO 2014
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testo L. Ravecca Disegni e colore P. Camoriano
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Speciale Sp peciale ecia ale
a cura di Antonio Romero
Parola di La “fifa” della FIFA
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La Coca Cola, sponsor del Mondiale, compra lo zucchero dalla multinazionale americana Bunge, che a sua volta compra la canna prodotta dai terreni tolti agli indios Guaranì PM LUGLIO-AGOSTO 2014
SURVIVAL
Il 72% dei brasiliani si è dichiarato contrario ai Mondiali Mondiali. TTra questiti i popoli indigeni, gli “inventori” del calcio tradizionale brasiliano, che vogliono far conoscere al mondo la loro versione dei fatti di oggi e la propria storia millenaria di ieri
L’organizzazione internazioL’o nale Survival, da anni impenal gnata gna nella difesa dei diritti dei popoli indigeni del pianeta, p p pop ha denunciato il modo in cui d la Fifa ha trattato gli indios F del Brasile sul suo sito dedicaB to ai Mondiali di calcio 2014. Sembra che la Federazione del calcio mondiale si sia del tutto dimenticata (volutamente o per sbaglio?) delle 900mila persone, appartenenti a circa 240 gruppi indigeni, che ancora oggi occupano il 13% del
indios suolo brasiliano. I popoli indigeni sono improvvisamente diventati dei “fantasmi” invisibili, derubati della loro terra, risorse, storia e cultura. Qualche esempio? Basta visitare il sito della Fifa www.fifa.
com/worldcup/destination/host-country/index. html e scorrere la pagina Host
è stato rubare la terra ai popoli della foresta e distruggerli. Vivo nella foresta, ma non dico che ho scoperto questa terra. Non dico “ho scoperto il cielo”. E non dico nemmeno “ho scoperto i pesci e gli animali!” Sono sempre stati lì fin dall’inizio dei tempi». • La Fifa dichiara: “La foresta brasiliana è un’altra fonte di ricchezze naturali, tra cui il caucciù, piante officinali, oli
SURVIVAL
Country (Paese anfitrione) per scoprire le bugie e le imprecisioni “sparate” da chi proprio
non conosce il mondo indigeno brasiliano. • La Fifa scrive: “Ufficialmente, lo scopritore del Brasile è stato il portoghese Pedro Alvares Cabral” sbarcato sulle coste di Bahia il 22 aprile 1500. Risponde il capo yanomami Davi Kopenawa: «È una bugia! I nostri antenati conoscono questa terra da sempre. Non è stata scoperta dai Bianchi. L’unica cosa che i Bianchi hanno fatto
LA VERA SELEÇÂO BRASILIANA
L’
antropologo brasiliano Darcy Ribeiro afferma che dall’arrivo dei Portoghesi nel 1500 a oggi si siano estinti circa 1500 popoli indigeni. Per alcuni di questi, gli indios sopravvissuti sono talmente pochi da non riuscire a formare una squadra di calcio composta di undici “giocatori”. La nazionale di calcio indigena, la “seleção” presenterebbe la seguente formazione: 5 indios Akuntsu (stato di Rondônia) 4 indios Juma (stato di Amazzonia) 3 indios Piripkura (stato di Rondônia) 2 indios del fiume Tapirapé (stato di Maranhão) 1 ultimo della sua tribù, conosciuto come “l’uomo della buca” (stato di Rondônia).
Ma gli atleti indios per giocare a xikunahity (una specie di calcio… solo con la testa) invece ci sarebbero! Ancora oggi alcuni popoli indigeni praticano uno sport tradizionale simile al gioco del pallone. È il caso degli Enawene Nawe e dei Pareci, che vivono nella regione di Cuiabá, stato del Mato Grosso. Il gioco si svolge tra due squadre di 10 persone che si sfidano su un rettangolo grande quasi un campo di calcio regolare. La palla è ricavata dal frutto del mangaba e va colpita solo di testa. I giocatori scommettono sul risultato delle partite mettendo in palio oggetti utili quali lenze e ami da pesca. PM LUGLIO-AGOSTO 2014
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P Rate Qualche simpatico programma per trascorrere al meglio i mesi più caldi dell’anno
a cura di Annalisa Mirabella
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inalmente è arr ivata l’estate: relax totale, gelati freschi e tanto divertimento. Qualcuno di voi forse andrà in montagna, e qualcun altro al mare, o forse resterete nella vostra città; qualunque cosa abbiate progettato per questa estate, date un’occhiata alla carrellata di applicazioni scelte ad hoc per la stagione.
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Rinfreschiamoci un po’... I pomeriggi si fanno sempre più roventi ? Forse è proprio il caso di rinfrescarsi con un bel gelato. Ovunque voi siate, grazie all’applicazione “App Gelato” potrete raggiungere in pochi click la gelateria a voi più vicina. Un’app così golosa, disponibile per iPhone e di-
Scrivi ad A
spositivi Android, non me la lascerei scappare! Se invece la calura estiva non vi “scolla” dal divano, ecco per voi un’altra app fresca fresca: “iCeCream” (iPhone), il gelato virtuale da assaggiare su smartphone. Scegliete i vostri gusti e il gioco è fatto! Cercando di combattere il caldo, oltre al gelato, l’ideale sarebbe avere un bel ventilatore a portata di cellulare. Strano
alisa: annalisa_pm@yahoo.it
ma vero esistono anche loro! Con “Ventola ™” , applicazione per iPhone e molta, molta immaginazione potrete sentire una dolce brezza accarezzarvi il viso; ma, se dal virtuale desiderate passare alla realtà – e possedete un iPhone – al costo circa 8 euro, potrete acquistare una vera e propria ventolina portatile da collegare allo smartphone. Per gli “androidiani” c’è invece “Cooling Fan”, un simpatico e colorato ventilatore dallo stile retrò.
Tutti al mare... e in montagna Se per voi “estate” è sinonimo di “mare” allora sul vostro smartphone non può certamente mancare “iSea: Al Mare” (iPhone). Cercate le spiagge più belle d’Italia selezionate da Bandiera Blu, ma anche quelle non balneabili segnalate dal Ministero della Salute. Se invece desiderate ricevere informazioni meteo
con “Vento & Mare Med” potrete controllare le previsioni su vari mari, Mediterraneo in primis. Per gli appassionati di passeggiate e scalate in montagna invece c’è PeakFinder. Sentitevi dei piccoli Messner e visitate a 360°, per lo meno virtualmente, tutte le cime più affascinanti d’Italia! PM LUGLIO-AGOSTO 2014
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Clap cclap lap p musica
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Musica all'aria aperta:
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e calde atmosfere estive sono l’ideale per la musica live: ogni anno, allo spuntare delle belle giornate, le città di tutto il mondo si animano di suoni e colori, tra piazze gremite di persone e meravigliosi palchi allestiti all’aperto. Il famoso Festival di Glastonbury, ad esempio, è un evento musicale estivo che accoglie ogni anno più di 130mila spettatori. Per alcuni giorni, una tranquilla zona di campagna inglese si trasforma nella cornice di uno dei più grandi appuntamenti artistici open-air (all’aria aperta) del mondo. Nell’estate italiana del 2014 è il rock ad aprire le danze: Placebo, Afterhours, Rolling Stones, Metallica, 30 Second To Mars, Franz Ferdinand sono solo alcuni dei rockers che partecipano al “ROCK in ROMA” dal 2 giugno al 3 agosto. Oltre al
rock, non mancano i concerti dei grandi interpreti e cantautori della musica italiana, come Vasco Rossi, che regala una moltitudine di concerti a Roma e al San Siro di Milano, o Ligabue, con un tour che va da Trieste a Bari, passando per città come Bologna, Salerno, Firenze. Paesaggi eleganti e suggestivi, invece, per la straordinaria Giorgia, che si esibisce in luoghi incantati e pieni di storia, come il teatro antico di Taormina in Sicilia. Altra protagonista dell’estate 2014 è la friulana Elisa, con la prosecuzione estiva del suo “L’anima vola Tour”. Intanto, tra le magiche luci dell’Arena di Verona, la musica lirica colorerà le notti estive italiane, raccontando storie immortali quali l’“Aida” di Verdi, “Roméo et Juliette” di Gounod, o la “Carmen” di Bizet.
Festival musicale "ROCK in Roma"
www.rockinroma.com Festival Ravello
www.ravellofestival.com Arena di
Verona www.arena.it
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a cura di Rossella De Falco Fa
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La musica classica offre paesaggi deliziosi anche al Ravello Festival, in costiera amalfitana, dove orchestre e strumentisti da tutto il mondo daranno voce a grandi compositori quali Schumann e Brahms. Per unire, invece, musica e tradizione popolare, c’è l’Umbria FOLK festival, che ritorna dal 19 al 24 agosto. È un’occasione unica per assaporare i tanti volti delle regioni italiane, con le loro specialità culinarie e le loro diverse caratteristiche culturali, storiche e artistiche. Insomma, la musica all’aperto è uno dei regali dell’estate, insieme al mare, al sole e alle vacanze. Un bel modo per scoprire nuovi orizzonti, insieme ad amici e familiari, vivendo appieno la natura, le piazze, le città.
Il palco del Festival di Glastonbury