Pm 2015 02anteprima

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CONTIENE I.P. CONTIE

ANNO 89 - n° 1025 - € 3,00 Poste Italiane S.p.a. spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA

feb 2015 n. 2

IN QUESTO NUMERO:

Il goal di Goffrey


Kataboom K

Contro le armi C d di distruzione di maDa

M

a quanto sono importanti le lingue!? Mi piacerebbe chiederlo a Chen (il suo nome significa “mattina”), simpatica a bambina cinese di otto anni, che si incorpora in classe a metà dicembre, senza sapere più di una cinquantina di parole di italiano. Per fortuna le sue maestre sono tanto pazienti quanto comprensive e intelligenti nel capire la difficile situazione della loro nuova a alunna. Lo stesso bisognerebbe chiedere alla mamma di Singh, ragazzino dodicenne appartenente al popolo sikh e studente modello di una seconda a media nel nord Italia. Visto che la signora parla solo la a propria lingua madre, Singh fa da traduttore simultaneo nei colloqui tra prof, insegnanti, impiegati degli uffici pubblici, e i suoi genitori. La stessa domanda mi piacerebbe farla a Tonino, anziano contadino di una comunità à in provincia di Cosenza, dove ancora oggi si parla albanese, una delle 12 minoranze linguistiche presenti in Italia. È attaccatissimo alla sua lingua a madre, l’unica che domina con sicurezza e con la quale riesce a comunicare tranquillamente con gli altri. Disse un giorno il grande Mandela: «Parlare a qualcuno in una lingua che comprendee consente di raggiungere il suo

cervello. Parlargli nella sua lingua madre significa raggiungere il suo cuore». Anche a questo servono le lingue: entrare in contatto col cuore delle persone! Quante più e meglio ne conosci, e più il tuo cuore si allargherà al mondo per abbracciarlo.

UN MONDO DI LINGUE

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Partiamo dallecose

PICCOLE

Viaggio nel mondo dell’immigrazione di ieri e di oggi a cura di Marco Braggion e Claudio Bighignoli

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se me lo rubano perDO tutto il mio ARMIN: Caro PM, l’altra volta mi hai raccontato che il problema fondamentale dell’immigrazione, deriva dal fatto che nel mondo ci sono pochi ricchi e tantissimi poveri. PM: Yes! ARMIN: Mi hai fatto veramente riflettere! Grazie! Adesso però vorrei sapere da te, se ci riesci, quali potrebbero essere le soluzioni o comunque le cose che si potrebbero fare, subito, per gestire meglio questa situazione. PM: Poiché nessuno di noi ha la bacchetta magica e che non siamo il governo, potremmo cominciare dal nostro comportamento per migliorare almeno il clima pesante che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. Ovviamente noi partiamo dai bambini, gli unici che hanno il potere di non distinguere il colore della pelle ma solo quello dei capelli o degli occhi, finché i grandi non intervengono! ARMIN: Perché dai bambini? PM: Perché l’immigrazione è un problema solo se si vive in una cultura di paura. Come si diceva una volta, quindi,

mondo…

ehi, sono un po' più grande io del tuo smarthphone…


Attualità A proposito di RAZZISMO e DISCRIMINAZIONE Profughi Yazidi in fuga dagli estremisti islamici riposano sulle montagne Qandil, vicino ai confini turchi

FERMIAMO la

brutta bestia a cura di p. Elio Boscaini

S

i potrebbe parafrasare la frase del pastore Toni Lunardo così come citata nel film Torneranno i prati del regista Ermanno Olmi sostituendo razzismo a guerra: “Il razzismo è una brutta bestia che gira il mondo e non si ferma mai”.

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Nell’anno appena trascorso abbiamo assistito a un ritorno di fiamma del razzismo, con episodi di altissima tensione razziale. A cominciare da quello contro le minoranze religiose in Iraq (musulmani sciiti e cristiani in particolare) e fino agli Yazidi, di cui ignoravamo tutto prima dei terribili eventi che ad agosto dello scorso

anno li avevano portati alla ribalta internazionale. I jihadisti dell’Isis (Stato islam i c o ) a v e va n o o c c u p a t o Sinjar, la loro città storica, con più di 300mila abitanti, obbligandoli alla fuga per salvarsi. Giovedì 8 gennaio, papa Francesco ha ricevuto in Vaticano Tahaseen Sayid Ali, il leader spirituale del popolo yazida. In quell’occasione il papa non ha dimenticato “anche altri gruppi religiosi ed etnici che pure subiscono la persecuzione”.


YAZIDI: Gli yazidi sono un popolo di etnia curda, pacifico, tollerante e molto religioso. La loro religione, che conta 700mila fedeli e risale al ventesimo secolo a. C., combina islam e zoroastrismo (religione e filosofia basata sugli insegnamenti del “profeta” Zarathustra)

Spara al negro Forti tensioni razziste anche in America, la nazione che sei anni fa aveva scelto un presidente nero nella persona di Barack Obama. Più della metà degli americani, dicono i sondaggi, hanno opinioni chiaramente anti-neri. Abbiamo seguito preoccupati, alla Tv e sui giornali, le reazioni e gli scontri che negli ultimi mesi dell’anno scorso hanno interessato gli Stati Uniti in segui-

to all’uccisione del diciottenne afroamericano Mike Brown, nella cittadina di Ferguson, in Missouri. Dopo Mike altri neroamericani sono stati uccisi: Eric Garner, quarantenne padre di famiglia, morto soffocato da un poliziotto che cercava di arrestarlo perché vendeva sigarette di contrabbando; Akai Gurley, ventenne disarmato, ucciso da un agente a colpi di pistola a New York; Trayvon Martin, ucciso in Florida da un vigilante. Tutti questi casi si sono risolti senza la condanna dei responsabili delle violenze, provocando proteste in tutti gli Usa dove la minoranza nera si sente vittima di abusi e discriminazioni. Il peggio è avvenuto il 21 dicembre scorso a BrooklynNew York quando un 28enne afroamericano, Ishmael Brinsley, ha ucciso due poliziotti bianchi per vendicare la decisione del Grand Jury di non incriminare il poliziotto che aveva causato la morte di Eric Garner.

MIKE BROWN: Il giovane afroamericano è stato ucciso il 9 agosto 2014, colpito da svariati proiettili sparati, apparentemente senza motivo, dall’agente di polizia “bianco” Darren Wilson PM FEBBRAIO 2015

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Speciale

Più lingue si imparano più ci si apre al mondo

. . . i r o s Te a cura di Pablo Sartori

Da l l e l i n g u e m a d r i u n a ricchezza per tutta l’umanità. Dicono gli scienziati che il linguaggio (che può essere orale, scritto, sociale e anche non verbale…) è una prerogativa specifica dell’uomo, tanto che nessun altro esse-

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re vivente apparso sul nostro pianeta è mai stato in grado di sviluppare. Dopo millenni di “prove pratiche” nell’uso delle lingue per la comunicazione tra persone e popoli, l’umanità si sta accorgendo che alla fine di questo secolo il 90% delle lingue parlate oggi scomparirà.

Quando una lingua muore…

Attualmente le lingue e i dialetti parlati nel mondo sono più di 7mila. Solo 10 però sono quelle conosciute dal 90% dell’umanità e usate come “lingua madre” da più


e r a v l a s a d ... Un uomo che parla una lingua, vale un uomo. un uomo che parla due lingue, vale due uomini. un uomo che ne parla tre, Vale tuEa l’umanità. (Proverbio africano)

Naq tb'iil, utz awach? ciao, come stai?

della metà della popolazione mondiale. Le più diffuse sono queste: cinese mandarino, inglese, spagnolo, hindi (India), bengalese (Bangladesh), portoghese, russo, urdu (Pakistan), indonesiano e giapponese. Nella lista, come si vede, l’Asia la fa da padrone in quanto è senza dubbio il continente più popoloso. Tra queste migliaia di lingue

Utz, maltyoox! atet k'a? Bene, grazie! E tu?

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Scrivi ad A?alisa: annalisa_pm@yahoo.it

P Rate e

a cura di Annalisa Mirabella

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ualunque siano i vostri hobby prefer iti su Pinterest troverete una bacheca di vostro interesse dalla quale attingere spunti o approfondire gli argomenti. Cos’è Pinterest ? Innanzitutto è un social network e come tale è nato per condividere file (immagini, fotografie, video). Il nome deriva dall’unione di due parole inglesi, ovvero to pin, che significa “appendere” e interest, “interesse”. Insomma, Pinterest funziona come

CON UNA

untina

D'INTERESSE

Pinterest: il social network che fa appendere al chiodo, pardon, alle puntine, le vostre passioni PM FEBBRAIO 2015

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Clap clap mu musica usi sica sica Four Autore: One Direction Ascolta: Fireproof, Ready to Run, 18 Giudizio: HHH

www.onedirectionmusic.com

“F

our” è il quarto disco della boy band anglo-irlandese One Direction, a solo un anno di distanza da “Midnight Memories” (2013). Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlinson, comunque, non hanno mai fatto aspettare i fan: dal 2011, con l’album di debutto “Up All Night”, gli One Direction hanno pubblicato un album all’anno. “Four” è un disco a più mani: alla scrittura e produzione delle canzoni hanno partecipato alcuni degli artisti di punta del momento, come Emeli Sandé, Ed Sheeran, John Legend e Naughty Dog. Lo stile rimane sulla nuova scia intrapresa dalla band con il disco precedente: “Four” è pieno di vibrazioni dal sapore vintage, con atmosfere che pescano a piene mani dal poprock degli anni ’80, ma anche dalle ricche pagine della musica dei ’70. Un mix di passato e presente che continua a funzionare, con gli One Direction che rimangono sulla cresta dell’onda più di quanto ci si aspettasse.

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a cura di Rossella De Falco

Yes Autore: Jason Mraz Ascolta: Love Someone - Hello, You Beautiful Thing Giudizio: HHHH

www.jasonmraz.com

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iventato famoso per la sua personalità solare e le calde atmosfere della sua musica, Jason Mraz ha di recente firmato il suo quinto album: “YES!”. Il successo planetario, per questo cantautore statunitense, è arrivato con il singolo “I’m Yours”, una hit insieme orecchiabile e di ottima qualità. “YES!” non delude le aspettative: ad animare i brani di questo disco troviamo strumenti come il mandolino, l’ukulele, il violoncello ed il glockenspiel, oltre che la classica chitarra e la voce genuina di Mraz. Artista eclettico, da sempre abile a mescolare pop, reggae ed influenze jazz, Mraz sembra in ottima forma e si tuffa a capofitto nel romanticismo e nella poesia. Ad affiancarlo, infatti, c’è una band tutta al femminile, le bravissime Raining Jane, che donano a “YES!” una marcia in più. Album acustico a tutto tondo, “YES!” è tra i migliori dischi di Mraz fino ad oggi. I momenti più luminosi? Sicuramente le soffici melodie di “Love Someone”, ma anche la riflessiva “Hello, you Beautiful Thing”.


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