Pm 2017 03 anteprima

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mar 2017 n. 3

Evviva!


Kataboom

Contro le armi di distrAzione di massa

U

na volta il bersaglio delle parole “poco gentili” di tifosi e spettatori a una partita di calcio era l’arbitro. Ultimamente, negli stadi, sono sempre più frequenti urla, fischi, striscioni e “buu” di scherno rivolti a calciatori della squadra avversaria, “colpevoli” di avere la pelle un po’ più scura del solito colorito bianco-rosaporcellino. La cosa strana, però, è che se il “negro” campionefuoriclasse appartiene alla tua squadra del cuore, allora a lui vanno solo applausi e non parolacce o… banane! Sempre negli ultimi tempi e con preoccupante frequenza, nei campetti dove si sfidano a calcio squadre di pulcini e giovanissimi, si diffondono le urla di papà – a volte anche mamme… – scalmanati che insultano gli avversari del loro “piccolo campione” con parole gentili quali: “andate a c…”; “fate schifo”; “brutto str…”; “sporco negro di m…”. Per finire con l’invito al figlio a “spaccare le gambe” al giocatore avversario. In difesa del quale intervengono parenti, amici, allenatore e compagni di squadra, in un crescendo incontenibile di violenza verbale e anche fisica, tale da trasformare una partita di calcio in rissa furibonda. Per evitare che una partita diventi una azione di guerra, invito tutti i bambini e i ragazzini che giocano a calcio a fermare il gioco e a rivolgersi al padre “ultras” dicendo: «Basta, papà! Smettila, e comportati da… bambino!». Perché, si sa, spesso i bambini sono migliori dei loro padri.

Basta, papà!

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...tanto per cominciare a cura di p. Elio Boscaini

C

ara mamma, a scuola la maestra ci ha detto che oggi, 8 marzo, è la tua festa, perché è la giornata internazionale della donna. Ci ha anche

spiegato che questa giornata è un’occasione per riflettere sulle condizioni delle donne nel mondo, per lottare contro le disuguaglianze con gli uomini e ogni discriminazione e ingiustizia nei nostri confronti.

Allora mamma, oggi, anche se sono un po’ contro questa tradizione perché a me i fiori piace guardarli là dove crescono, ti offro anch’io un bouquet di mimose, belle e fragili come noi donne, ma del colore del sole. Sono solo un piccolo segno di quanto ci sia ancora da fare per farci rispettare e per essere trattate uguale ai maschi. La maestra ci dice che sono ancora tante le bambine che non hanno diritto alla scuola, ai giochi, che sono sfruttate sul lavoro o forzate al matrimonio. Come sono ancora troppe le donne maltrattate, disprezzate o che subiscono violenza a causa della cattiveria degli uomini. Vorrei, invece, che tutte le d o n n e f o s s e r o g u a rd a t e, rispettate e amate come fa papà Claudio con te. Lui sì che ti rispetta, perché sa che fai parte – come me, del resto – dell’altra metà del cielo, cioè della maggioranza delle persone che amano, studiano, lavorano e vivono su questa nostra Terra, felici del dono della vita. Buona festa, mamma, con Valentino e Carolina, mio fratello e sorella, e papà Claudio. Martina

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Speciale

Eroine consapevoli

a cura di Jessica Cugini

B

asta rospi da baciare, scarpette da recuperare, principi azzurri da aspettare per svegliarsi dal sonno eterno in cui si è cadute per colpa di punture con fusi o morsi a mele avvelenate. Le principesse Disney non solo si salvano da sole, ma qualche volta, grazie al proprio eroismo e determinazione, salvano il proprio popolo. Principesse che per stare al passo con i tempi scelgono di passare dall’attesa all’azione.

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Ne è passata tanta di acqua reale sotto i ponti, dal 1937, anno di nascita di Biancaneve, al dicembre 2016, data in cui è venuta al mondo dei film di animazione Vaiana, protagonista di Oceania. Già con Mulan (1998), prima principessa asiatica nel mondo Disney, qualcosa è cambiato, le “altezze reali” hanno iniziato a essere atipiche, a prendere le distanze dal principe e a salvarsi da sole. Anche se ad accompagnare le


Le protagoniste “al femminile” delle storie di animazione della Disney passano all’azione, stanche di aspettare principi capricciosi e poco intelligenti

p e i s c s n a i r p a L NON È n t a e t m a r o d d a

gesta di queste insolite protagoniste c’è sempre qualcun altro, sono loro le autrici del proprio destino e spesso anche di quello della loro gente. Ad esempio Mulan, che deve travestirsi da maschio – Ping – per accedere al campo di addestramento militare, riceve alla fine i ringraziamenti dell’imperatore della Cina per aver salvato il popolo dall’invasione degli Unni. Altro stile sarà quello di Tiana, prima principessa afroameri-

cana, protagonista, nel 2009, del film di animazione La principessa e il ranocchio. La sua storia ci insegna che l’unico modo per ottenere qualcosa nella vita è lavorare duramente. Cosa che Tiana farà con determinazione quando aprirà il ristorante che sognava il padre prima di morire. Mulan e Tiana non hanno però nulla del piglio di Merida (Ribelle-The Brave, 2012), una valanga di capelli rossi scomposti e indisciplinati che non

impediscono alla principessa di tirare magistralmente con l’arco, sfidando la tradizione degli arcieri “solo maschi”, nella convinzione che nella vita bisogna saper guardare bene in faccia il proprio destino. Storia differente per Elsa e Anna (2013), le due sorelle di Frozen, che si ritrovano come antagonista proprio il principe ma che continuano a scegliere la salvezza l’una dell’altra, perché “l’amore è mettere il bene dell’altro prima del tuo”. PM MARZO 2017

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What

zappare

a cura di Blobup

“M

a come, non lo sai? L’abbiamo scritto sul gruppo!... non l’hai letto ?” ...Ma quale gruppo?! Il gruppo dei compagni di classe per i compiti, quello per farci quattro risate dopo scuola, le amiche/amici del cuore, la grande “family”, il cineforum, il gruppo dei genitori di scuola con il “sottogruppo” dei genitori per condividere i commenti, lo sport, gli ex compagni, “il regalo per...” che groviglio! Che allegria! Per ogni occasione e per ogni argomento nasce

un gruppo. Anche tu puoi attivarne uno quando vuoi: inserisci i contatti delle persone che faranno parte del gruppo, scegli un titolo simpatico e una bella immagine. Così parte una nuova avventura, tutti salgono a bordo della “nave”. Ci stanno fino a 256 partecipanti. Si può restare a bordo semplicemente a guardare, si può essere attivi nei commenti o, se la conversazione ti fa venire il mal di mare, si può scendere. La Netiquette, ovvero la buona educazione in internet, suggerisce che si possa aggiungere chi si vuole a un gruppo e che chi è stato aggiunto può liberamen-

te restare nel gruppo o abbandonarlo in qualsiasi momento senza bisogno di spiegazioni o scuse. Abbandonare il gruppo è molto semplice, per farlo basta scegliere “abbandona il gruppo”. In fondo tutti sanno che non si possono seguire tantissimi gruppi, c’è bisogno di concentrarsi su alcune cose in certi momenti, per cui non ci si offende se qualcuno scende dalla nave. Si può creare il gruppo classe per lo scambio di informazioni sui compiti: foto di pagine del libro dimenticato sotto il banco, confronto sulle soluzioni dei problemi, organizzazione dei lavori di gruppo. Vuoi ridere e scherzare con i tuoi compagni di classe?

GRUPPI AGGRO

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Meglio creare un altro gruppo parallelo a quello sui compiti dove divertirsi se non si è potuto chiacchierare abbastanza durante le lezioni a scuola. Certo ci sono alcune compagne, alcuni compagni con cui hai maggior confidenza con cui vuoi creare un gruppo speciale. Attenzione però ai sottogruppi! La Netiquette consiglia di evitare i “sottogruppi” quando riuniscono persone che si ritrovano solo per criticare il gruppo principale...non è leale, né educato. Con le dovute maniere si esprimono le proprie ragioni nel gruppo principale. È importante stare tutti uniti e saper comunicare.

ROVIGLIATI CURIOSITà D

WHATSAPP IN PAS SE RELLA

urante la settimana della mod a di New York (edizione 2016) la nota rivista americana Vogue ha deciso di inviare attraverso WhatsApp notizie, foto e immagini esclusive sui fatti riguarda nti i maggiori marchi fashion che par tecipavano alla manifestazione. Dopo un lanc io iniziale sono state due al giorno le noti zie in evidenza su WhatsApp. Vogue ha affermato di aver ottenuto un interesse impressionante da parte delle persone coin volte nel gruppo. Qualcuno di voi ha mai creato un gruppo “fashion” per condividere le ultime novità riguardanti la moda, il look ? Fatecelo sapere! PM MARZO 2017

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Wow!

a cura di Antonio Romero

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Il nuovo Mondiario PM o tic per il prossimo anno scolas ti pone questa domanda: «tutto bene con i diritti?». E tu cosa rispondi? 26

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untuale come il sole che nasce al mattino, arriva anche quest’anno il Mondiario PM. Il tema – l’avrai già capito – scelto dalla redazione per il prossimo anno scolastico 2017-2018 è quello dei diritti delle bambine e dei bambini nel mondo. Un tema di attualità importante e anche difficile da affrontare, soprattutto in questi tempi in cui i mezzi di informazione ci propongono immagini di violazioni dei diritti dei minori, in paesi lontani da noi, ma anche nella nostra stessa Italia. Il mondo dei “grandi” si ricorda dei bambini solo in alcune occasioni e quando gli fa comodo: spesso si dimentica che i “piccoli” di oggi saranno gli adulti di domani, perché li trattano come se dovessero restare “bambini” per tutta la vita. «Che belli e carini i bambini quando sono piccini!»; un po’ meno simpatici quando crescono o diventano “grandi”!

Ti attende un anno scolastico “


Ed è proprio per mettere a fuoco questo aspetto della vita dei bambini e delle bambine che abbiamo scelto l’espressione ALL RIGHT! come titolo del Mondiario

Perché ALL RIGHT significa: Convenzione dei • Tutti i diritti. Quelli riconosciuti dalla ancora non rispettati ma 9, 198 nel ta firma bino diritti del bam in molte parti del mondo minori senza “fair start”, • Diritti per tutti. Soprattutto per i a della vita. Sono ntur ossia la partenza giusta nell’avve deboli e invisibili bini bam i e bine bam le ni centinaia di milio ché i diritti (senza mai • Ok, d’accordo! Mi impegno affin degli altri vengano lli que e miei dimenticare i doveri…) ica prat in si mes e ntiti gara

A

IL PROGETTO

differenza degli altri anni in cui il progetto di solidarietà del Mondiario “prendeva il volo” verso Paesi dell’Africa o dell’America Latina, quest’anno una parte del ricavato delle vendite andrà in favore di una scuola primaria situata nelle zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto. Nella scelta su quale scuola sostenere, il PM, d’accordo con le autorità locali, cercherà di favorire quelle comunità che più hanno bisogno di aiuto per la ricostruzione e per permettere un regolare svolgimento delle lezioni. Siamo infatti convinti che la rinascita delle comunità sconvolte dalla distruzione e dalla paura debba iniziare soprattutto dall’educazione dei più piccoli e dalla loro voglia di vivere.

Come nelle edizioni passate, nelle 288 pagine dell’agenda troverai interessanti schede tematiche, pagine utili per la scuola, informazioni, barzellette, foto, giochi, un concorso a premi e un progetto da sostenere, dedicato proprio al diritto allo studio in un ambiente sicuro e protetto.

“dritti sui diritti”! ALL RIGHT?

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