ANNO 92 - N. 1061 - € 3,00 POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE DECRETO LEGGE 353/2003, (CONVERTITO IN LEGGE IL 27/02/2004 N. 46) ARTICOLO 1, COMMA 1, DCB VERONA
numero 5 maggio 2018
100 passi con Peppino
L'isola dei cani
NONNO MAURO, MI RACCONTI UNA STORIA?
CERTO, POSSO PARLARTI DELLA MIA AVVENTURA CON MÁCHERI! MÁCHERI? E CHI È?
È UNO SPIRITELLO DEI BOSCHI FATTO TUTTO DI LEGNO E LA SUA TESTA È UNA MASCHERA FATTA CON UN PEZZO DI CORTECCIA. CON LUI HO VISSUTO TANTE STORIE INCREDIBILI.
ASCOLTA, ORA TE NE RACCONTO UNA...
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scritto, disegnato e colorato da PAOLO COSSI
TUTTE LE MATTINEE RACCOLGO FRAGOLINEE, SON BUONE DA MANGIAR E BELLE DA DONAR...
CIAO MAURO, TI HO PORTATO DELLE...
EHI, MA PERCHÉ HAI QUEL MUSO? SEI TRISTE?
OGGI È UNA BELLISSIMA GIORNATA PER FARE DUE PASSI E SALUTARE MAURO!
NON SONO TRISTE MA PREOCCUPATO! DA QUALCHE GIORNO LA FONTANA NON GETTA PIÙ ACQUA!
CIAO MÁCHERI
HMM... NON È INTASATA, MANCA PROPRIO L’ACQUA!
FORSE C’È UN INTOPPO SUL TORRENTE, ANDIAMO A VEDERE
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MÁCHEBACCO!! ANCHE IL TORRENTE È SECCO!!
MAURO, MÁCHERI... FINALMENTE! CHI È?
SONO IO, MINO LO SCOIATTOLINO! DOVETE AIUTARCI...
NON C’È PIÙ ACQUA! E NOI ANIMALI SIAMO IN DIFFICOLTÁ!
CORAGGIO MAURO, RISALIAMO IL TORRENTE E CERCHIAMO DI CAPIRE COSA È SUCCESSO!
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GUARDALI, SONO TUTTI ASSETATI. DOBBIAMO FARE IN FRETTA!
scritto da padre ELIO BOSCAINI
I
l 15 maggio festeggiamo la Giornata internazionale della Famiglia, voluta dalle Nazioni Unite nel 1994. L’Onu considera la famiglia come il “fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”. Più vicino a noi, il nostro presidente della repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso anno, ebbe a dire: «La famiglia è un bene prezioso, per i singoli e per l’intera collettività. Celebrarne il valore è un’occasione per riflettere sulle nostre comunità, sulla solidarietà tra le persone, sull’importanza degli affetti nello sviluppo della persona umana». Perché tutte e tutti noi siamo felici là dove ci sentiamo accolti, stimati, incoraggiati e sostenuti nel nostro compito di riuscire come cittadini, capaci cioè di rendere un servizio utile. E questo luogo non può essere che la famiglia, dove abbiamo avuto la fortuna di essere stati chiamati alla vita.
i i t t u T rni gio E I Z A GR
parola di direttore Ma perché le nostre famiglie riescano a renderci felici, importante diventa la solidarietà tra famiglie. Ecco perché sono importanti le nostre amiche e amici, che non rubano niente alla nostra famiglia, anzi l’arricchiscono con la loro presenza, rendendola più simpatica e aperta. Mamme e papà ricoprono un ruolo importante (ma anche i nonni e le nonne, che ci fanno sentire quanto siamo preziosi), e non è mai troppo il grazie che diciamo loro. Loro sono bravissimi a destreggiarsi tra il lavoro e il tempo che dedicano a noi, anche per giocare e rispondere alle nostre domande. È così che ci aiutano a diventare grandi e autonomi, capaci di lanciarci in volo per l’avventura della vita. Un grande grazie alle nostre famiglie!
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Sono nato il 5 gennaio del 1948 a Cinisi, una cittadina a trenta chilometri da Palermo. Una famiglia mafiosa, la mia. Inutile girarci intorno: meglio che lo sappiate subito da dove provengo. Vi sarà così più chiara la mia storia. Mio papà, Luigi, era capo di un piccolo clan mafioso, e nello stesso tempo apparteneva a un clan più vasto, quello del boss Cesare Manzella, mio zio. Io, però, con la mafia non volevo avere nulla a che fare. Ho quindi iniziato a litigare con lui che, non appena ha potuto… mi ha cacciato di casa. Con grande dolore di mia mamma, Felicia, per tutti Felicetta.
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Mamma Felicetta con la foto di Peppino
Non mi è stato difficile capire da cosa e da chi ero circondato. Avevo 15 anni quando lo zio, il boss Manzella, fu “fatto saltare in aria” (così si dice in gergo) nella sua auto imbottita di tritolo. Non mi è stato difficile nemmeno prendere una posizione: ero dalla parte dei contadini cui era stata tolta la terra per costruire la terza pista dell’aeroporto di Palermo. Dalla parte dei disoccupati ricattati dalla mafia, ero contrario alle ingiustizie e non potevo tacere. Anzi, non potevamo, noi ragazze e ragazzi di Cinisi e Terrasini, rimanere in silenzio. Ho pensato così che dovevo avere uno strumento che arrivasse nelle case della gente. E quale poteva essere questo strumento, se non una radio? Una radio libera, che si autofinanzia (cioè sostiene le sue spese da sola) per poter dire quel che vuole. Così ho fondato Radio Aut: un posto dove poter raccontare cosa faceva la mafia che abitava i nostri paesi.
Tano seduto Raccontano però che chiamando Tano seduto il capomafia Gaetano Badalamenti (che per tanti era “zio Tano” e per i più “don Tano”), e denunciando i suoi traffici di droga, io abbia passato il limite. Di don Tano si doveva parlare solo con rispetto, se proprio proprio si fosse deciso di dover parlare di lui… Ma io sapevo bene chi fosse Gaetano Badalamenti. Dalla sua casa alla mia c’erano solo 100 passi. E conoscevo bene il malaffare che portava avanti. E poi – a voi lo posso dire – la mia trasmissione, Onda pazza, in cui mi divertivo a prendere in giro i mafiosi e
politici corrotti, andava alla grande! E forse anche questo, a Tano seduto e ai suoi, non doveva piacere molto. Anzi no, non è che non doveva… non è proprio piaciuto. Così la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 sono stato ucciso e lasciato sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani. Ma ciò non è bastato. Per far credere che fossi un delinquente, morto nel cercare di far saltare in aria i binari, mi hanno messo vicino una carica di tritolo. Pensate che in quel periodo mi ero candidato alle elezioni del mio paese e la mia gente, quella che ha sempre creduto a ciò che raccontavo, mi ha votato lo stesso: sono stato eletto, nonostante la mafia mi avesse ammazzato!
RICICLO
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Son tutte belle le mamme del mondo!
E il 13 maggio è il momento di festeggiare con loro! I regali più belli sono quelli che vengono dal cuore, quelli che crei magari tu, con le tue mani! Prendi ispirazione da questi due semplici pensieri da dedicare alla tua mamma…
n u n o c Diglielo
I
E R O I F
fiori da sempre sostituiscono le parole, soprattutto quelle d’amore. Regala alla tua mamma un fiore con i suoi colori preferiti. E il bello è che non appassirà mai, come il suo affetto!
MATERIALE OCCORRENTE
CREALITY18.BLOG
- una o più bottiglie di plastica - forbice - colori a tempera - pennelli - fil di ferro
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COME FARE
• t aglia la bottiglia come in foto (chiedi aiuto al papà per non farti male) • crea dei petali ritagliandoli con le forbici • colora il fiore con della tempera bianca e aspetta che si asciughi • una volta asciutta la tempera, colora nuovamente il fiore con i colori preferiti dalla tua mamma • utilizza del fil di ferro color verde (chiedi sempre aiuto al tuo papà!), per creare lo stelo
… E PER FORMA RE U N BEL MAZZO LINO CREA P IÙ FIOR I!
i d e r o u C
A M M A M
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scritto da ANNALISA MIRABELLA
n quest’epoca di messaggi veloci cosa c’è di più gradevole di ricevere una cartolina scritta a mano? Invia alla mamma un cuore con parole d’affetto.
MATERIALE OCCORRENTE - carta da disegno - tempere colorate - spugna - cartone COME FARE
• su un pezzo di cartone disegna un cuore e poi ritaglialo. Sarà la tua sagoma • piega a metà un foglio bianco • tieni ferma con le dita la sagoma in cartone, e con una spugna leggermente imbevuta di colore, seguine il contorno • sposta la sagoma e vedrai apparire sul foglio un bellissimo cuore
GGIO MESSA IL I IV R MA A SC … E OR LA TUA MAM ! LIETTO IG PER D EL B O N R TE A LL’IN
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MAYDAY PIANETA TERRA
scritto da MARISTELLA BONOMETTI
D
e t r A a t i l pu
aan Roosegaarde ha 39 anni ed è un artista olandese. Ma non solo! Lui si definisce “creative thinker” (in inglese, “pensatore creativo”), perché ama creare. Le sue opere sono, per la maggior parte, tecnologiche e permettono alle persone di interagire con lo spazio. Daan ha studiato in ben due accademie d’arte e in una università di architettura. Nel 2007, quando aveva 28 anni, ha fondato a Rotterdam lo Studio Roosegaarde: un gruppo di designer e ingegneri che progettano e costruiscono installazioni di varo tipo.
Daan Roosegaarde
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Qui è nata una bellissima idea: Smog free project, una serie di iniziative per ridurre lo smog nei modi più interessanti. La più importante è la Smog free tower, una torre che pulisce l’aria, filtrandola. Con le sostanze che si raccolgono dal processo, lo Studio Roosegaarde crea degli anelli: ogni souvenir corrisponde a 1000 m2 di aria pulita. A Daan, l’idea di costruire una torre che aspirasse l’aria inquinata è venuta a Pechino, dopo aver visto un bambino malato di cancro ai polmoni. Oltre alla torre ha ideato anche un modello di bicicletta con un meccanismo incorporato che purifica l’aria grazie al movimento dei pedali. Per adesso è ancora un esperimento, ma si pensa che possa diventare il mezzo del futuro per le grandi città.
La Smog free tower
LA BARRIERA BIANCA
Il riscaldamento globale ha fatto sbiancare anche la barriera corallina! Non per la paura, però! Le temperature degli oceani si sono alzate di addirittura 4 gradi, facendo morire le alghe e gli organismi che vivevano nei coralli, e che gli davano colore. Il 93% della Grande barriera, ovvero 1500 km principalmente in Australia, ma anche in Giappone, ha perso i suoi colori spettacolari.
La Cina è interessata a questo progetto, con l’obiettivo di creare un vero e proprio esercito di “ciclisti pulitori” e ridurre così l’inquinamento, che nelle grandi metropoli è altissimo. Daan ha un motto. È la parola olandese Schoonheid, che ha due significati: “bello” e “pulito”. Per lui l’obiettivo è che il mondo sia così, e che la parola si estenda ad acqua, aria ed energia. Tutte le sue attività vogliono evidenziare la bellezza della natura, combattendo contro ogni forma di inquinamento. Per questo si ispirano ai fenomeni naturali più affascinanti, come la luce di meduse e lucciole.
IL MARE SI ALZA Il livello degli oceani sta aumentando sempre più rapidamente: alcuni studi prevedono che entro il 2100 potrebbe alzarsi di 9 8 centimetri. Potrebbe essere un problema per alcune città costiere, come Venezia. I ghiacciai artici si stanno sciogliendo a velocità record. La causa è il riscaldamento globale: nelle zone polari sono state registrate temperature superiori anche di 20 gradi rispetto a quelle normali.
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