Testo e disegni Flavia Biondi Coordinatori della collana Caterina Marietti e Leonardo Favia Design della collana Anna Iacaccia Impaginazione Flavia Biondi Lettering Officine Bolzoni con Cosimo Torsoli Supervisione Michele Foschini Proofreading Francesco Savino e Leonardo Favia
Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di Bao Publishing è stato creato da Cliff Chiang. La generazione è © 2015 Flavia Biondi. Per l’edizione italiana: © 2015 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-531-1 PRIMA EDIZIONE
“A mia Nonna Ada che non sapeva scrivere, né le lettere, né i numeri, ma sapeva disegnare le tortore.”
Non ricordo molto del viaggio.
Quando il treno ha lasciato Milano dietro di sĂŠ, mi sono sentito annullato. Dissolto.
In un limbo fra ieri e domani.
Rammento che era uscito un po’ di sole dopo la pioggia della mattina. Il verde della campagna baciata dalla luce mi riempiva gli occhi.
Faceva maledettamente male.
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Ed eccomi qui.
Sono passati tre anni.
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Ma qui sembra che niente sia cambiato.
Non posso tornare a casa da mio padre.
Non dopo quello che è successo. Non dopo tre anni di silenzio.
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Ed eccomi qui ancora.
Ho fallito su tutta la linea.
Cammino verso casa della nonna.
Già, è così che mi sono ridotto.
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Sarà solo per un paio di giorni. Penserò a qualcosa.
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?
Matteo!
Sara, mia cugina. Sorpresa.
Non mi aspettavo di trovarla qui.
Quanto tempo! Dai, entra.
Ah, eh, sì… un bel pancione.
Chi c’è?
dai, andiamo di là.
Ma… quel pancione?
Ma… di chi?
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Matteo?!
S‌ salve! Oh, mammina!
E te da dove sbuchi?
Zia B.
Ma guarda come ti sei fatto bello!
Vieni ad abbracciare la nonna!
Sei tornato da Milano?
Zia C.
Zia A.
Jackpot. Devo essere inciampato nel giorno di visite alla nonna.
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Ciao Nonna, come stai?
altroché! è un figurino, mio nipote!
Ma mangi? guarda che palo della luce che sei diventato!
Antonia! Vai a fargli un caffè!
Ti porto una fetta di mantovana, l’ho fatta stamani.
ma no! non importa, zia!
Ma tutte codeste valigie? sei tornato ora?
Eh, no, a proposito di questo… Non sei andato dal babbo?
no, no, aspettate!
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Aspetta, chiamo tuo babbo, così si pranza tutti assieme!
Vi volevo parlare proprio di questo.
Nonna, posso restare a dormire qui per un paio di giorni?
Ma che succede, Matteo?
hai lasciato l’università?
L’università! come si chiama?
come?
Dove studi a Milano!
è questo che ha detto mio padre?
Esatto, l’ho lasciata… ma per ora non vorrei dirlo al babbo.
… sì.
Oh, mammina, che robe. tieni, mangia.
ehm… sì, grazie.
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davvero?
Matteo, non ci puoi dormire, qui. Siamo in troppi. Adesso non ci abitiamo più solo io e mamma, ci sono anche loro.
Eh, sì… da quando è morto il mi’ marito Gigi, pace all’anima sua, io non ci posso dormire da sola.
E casa tua, Zia?
Siamo in troppi. Eh, il Comune l’ha riassegnata. Per un po’ io e Sara si starà qui, poi si vedrà!
non siamo in troppi. Siamo una famiglia.
Ma te tu scherzi! dove dorme? in camerina c’è l’Antonia e la Sara, io dormo con te e Cosima dorme sulla branda nel ripostiglio. Lui dove lo infili?
Il divano è comodo.
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Il divano andrà benissimo!
Odina, vagli a prendere una delle coperte dei lettini.
sì.
è la badante di nonna… è polacca, come il papa vecchio!
sarà bello averti qui, teo.
Lui si chiama Matteo! come suo nonno!
grazie, sara.
come il padre di suo nonno!
e pure il nonno di suo nonno!
sì, brava! ora vai a fare da mangiare, che qui c’è pure una bocca in più da sfamare!
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