4 minute read
kira3-,.§, Attentato ad Atene
Attentato ad Atene
di ,.- § kira3-,.§
Eravamo io, Fede, Misa, Rich e Ryuk (Death Note-anime non c’entra) comunque stavamo facendo una follia: un viaggio di 2 mesi di tutte le capitali europee.
Dopo Roma siamo andati ad Atene (Ora non so perché Atene), e, per la gioia dei prof visitammo...Un museo, per un quarto d’ora!!! ok, suonava molto meglio nella mia testa, ma la cosa migliore fu vedere Rich e Ryuk parlare a ragazze carine del posto in greco antico (a volte pareva che il diploma al classico l’avessero comprato a 2euro) e meraviglia delle meraviglie a volte qualcuna sembrava afferrare qualcosa, ma poi se ne andavano con la faccia schifata. Un pomeriggio l’imitai, non so perché: in spiaggia avvicinai un ragazzo circa della nostra età, gli chiesi se parlava italiano e quando disse di sì attaccai: - Hai mica ago e filo? - Ehm, no. -No niente era per attacar bottone. -NIAHAHAHAHAHHAHAHAHHAAH!
Ero riuscita a rompere il ghiaccio, e ci accordammo per vederci quella sera in un locale sulla spiaggia.
Quella sera all’orario prestabilito ci presentammo al locale, che era bellissimo: sul livello della spiaggia era una struttura in legno di betulla(un legno chiaro)dipinto di azzurro, con piattaforme rialzate, c’era un bancone collegato alla cucina e alcune sedie.
Una volta arrivate ho sentito che il ragazzo che avevo incontrato mi stava chiamando.
Siamo andati ad un tavolo e abbiamo ordinato qualcosa.
Non avevo idea di cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
Mentre aspettavamo i piatti gli mostrai alcuni miei disegni, chiacchierammo, e dopo cena decidemmo di fare due passi sulla spiaggia per digerire, e fu allora che lo vidi, il Quaderno Nero (no cioè letteralmente), con
scritto in bianco Death Note e da “ragazza che ha passato troppo tempo su Netflix a guardare anime” mi sono tuffata su quel piccolo tesoro, o per me, un grande tesoro, poi notai un gruppo di ragazzini intorno a...a beh qualcosa, ma cercai di capire cosa gli interessasse tanto e scoprii che c’era una ragazza vestita da Mikasa (non ero stupita per il costume perché c’era un festival del cosplay) morta, e dato che nessuno non aveva ancora chiamato la polizia ci pensai io. Ma proprio quando mi stavo rilassando sul divano Misa mi rivolse uno sguardo che so io come interpretare, ma non volevo indagare.
Comunque la ragazza NON era morta, rimase qualche ora in coma.
Non ho studiato medicina ma mi sembra strano che qualcuno sembri morto e poi resti in coma, soprattutto se per solo qualche ora.
Avevo molti dubbi, quindi chiamai un mio ex compagno delle medie, perché dannatamente bravo in chimica e medicina.
Mi ha detto che poteva essere un attentato, maaa vaaa’!, poi mi dette le informazioni che volevo: poteva darsi che qualcuno avesse somministrato alla malcapitata un pericoloso mix di cannabis e altri stupefacenti, che l’aveva mandata in uno stato di... morte apparente, perché non ci avevo pensato prima!
Non volevo impicciarmi, ma Misa no, no cioè, noi avevamo 20anni,15 di testa, potevamo continuare le nostre esistenze ma Misa ci trascinò in mille disavventure, tra mafia, i sistemi hacker di Ryuk, io e Fede che cercavamo di fuggire ma eravamo costrette a tornare dal Giappone, Rich che sembrava essere li solo per tenerci uniti, malintesi...
AVEVANO RISOLTO IL CASOOOOOO!!!
No, no, WHAT A, nooooooooooo. Erano a tanto così, poi i detective avevano perso le tracce, meh non che me ne importasse qualcosa, la ragazza dopo 1\2settimane si riprese, quindi, quindi... niente.
FINE
Ma anche no! non è giusto che vi lasci in sospeso così, quindi vi racconto una piccola parte di quello che successe.
Ero in aereo con Fede, mi squilla il telefono, era il mio ragazzo.
Rispondo. Sento una voce, il mio ragazzo che mi chiede dove sono e cosa mi è successo e gli dico: - Guarda ti richiamo, non ti sento. Dopo un’ora arrivo a New York.
Misa mi chiama e mi dice che i detective hanno scoperto qualcosa, quando finalmente me lo dice era qualcosa che non avevo capito bene, e che comunque non mi interessava e prendo qualche foglio per scarabocchiare qualcosa.
Le dico di riferirmi solo cose molto rilevanti, perché è questo che voglio sapere.
FINE (stavolta davvero)
EEEEE INVECE NOOOO!!!
Dopo qualche mese (inizio giugno) scopro che le indagini hanno preso una piega inaspettata, faccio la valigia, prendo un treno per Bari, spero che non mi prende la solita sfortuna(es. devo fare 3 ore di viaggio ne faccio 7 ), salgo su un traghetto, che arriva in anticipo O MIO DIO ATTIVITÀ PARANORMALE(mi è preso un tuffo al cuore), e non esagero.
Misa mi rivela che hanno trovato un uomo che era quasi sicuramente colpevole. Era un professorone universitario di psicologia e le autorità fecero una faticacccia per capire il movente.
Non ci volle molto a farlo confessare, fece un supermegaiperarcispiegonissimo ma non ci interessa. Fatto sta che aveva messo nelle medicine che la malcapitata prendeva regolarmente questo mix di sostanze con l’abilità di un ninja, poi aveva aspettato, e nessuno era riu-
scito a capirlo!
Così semplice ma geniale!
Ma aveva pensato che prima o poi l’avrebbero scoperto e aveva confessato.
Andò in prigione, ovviamente, per 20 anni, durante i quali ripensò a ciò che aveva fatto si rese conto di ciò che aveva fatto e che avrebbe ricominciato la sua vita per il meglio una volta fuori.(qualsiasi riferimento non casuale)
FINE (per ora)