Esistono molte pubblicazioni con la storia di una Banca di Credito Cooperativo ma una storia illustrata non è un’opera comune. È un ulteriore occasione per evidenziare la “differenza” della BCC del Friuli Centrale. È proprio vero che la nostra Cooperativa di Credito ha vissuto il suo percorso imprenditoriale insieme con le Persone, con le Famiglie, con le Comunità del nostro territorio. La sua storia è talmente intrecciata con il quotidiano dei Soci e dei Clienti che quasi non può neppure essere considerata “storia”. Abbiamo pensato di chiedere a Otto D’Angelo di illustrarla con il suo magistrale tratto per consentire anche ai Lettori più giovani di cogliere il filo conduttore che unisce i pensieri e le opere di tutti Coloro che hanno lavorato con la Cassa Rurale di Martignacco prima e con la BCC del Friuli Centrale poi. Questo filo si chiama “identità aziendale” ed è quello che ha consentito a questa azienda di avere un passato. Ma è anche ciò che le potrà garantire un futuro se sapremo adempiere al dovere di trasmettere alle nuove Generazioni i valori fondanti dello stare insieme, del cooperare con spirito solidaristico per il bene comune. E con il solo vincolo di rispettare i Valori del Credito Cooperativo, i Soci di domani, avranno il diritto (e la responsabilità) di realizzare, in base alla loro creatività, sensibilità e capacità progettuale, il futuro della nostra Cooperativa di Credito. Questo spiega come questa storia illustrata non abbia la parola “fine”, ma si chiuda con una tavola dove i Lettori potranno cominciare a disegnare la loro BCC del Friuli Centrale. Tavola che però non è completamente bianca, ma contiene già 11 segni che rappresentano la traccia data dagli 11 punti della Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Questo significa “la mia Banca è Differente”! Perchè in un mondo dove tutto cambia così velocemente, forse la vera “differenza” è proprio quella di mantenersi fedeli ai Valori, ai Principi, agli Ideali! Martignacco, giugno 2006 IL PRESIDENTE dott. Giuseppe Graffi Brunoro
INTRODUZIONE Anna, una ragazzina di 10 anni, dopo aver passato una mattinata con la sua classe presso la Bcc del Friuli Centrale, partecipando al progetto formativo “Le BCC incontrano la scuola” e aver sentito parlare di cooperazione e di mutualità, ritorna a casa e racconta al nonno la sua esperienza e gli chiede cosa sa della BCCFC. Il Nonno racconta quello che ha appreso dai racconti di suo nonno “Jacum” e quello che ha vissuto in prima persona. Anche il Papà e la Mamma di Anna, Paolo e Maria hanno qualcosa da raccontare sulla BCCFC. I protagonisti della storia: Luigi “Vigj” (classe 1860) Papà di Jacum, tris nonno di Anna. Agricoltore, era uno dei primi Soci e Clienti.
Luigi
Caterina
Vigj
Giacomo “Jacum” (classe 1898) Bis nonno di Anna, papà di Toni e nonno di Paolo. Socio e Cliente della Cassa Rurale. Era agricoltore e falegname.
Catine
Giacomo
Anna “Anute” (classe 1900) Moglie di Jacum. Bis nonna di Anna, mamma di Toni e nonna di Paolo, cliente della Cassa Rurale.
Anna
Jacum
Antonio “Toni” (classe 1930) Nonno di Anna e papà di Paolo. Socio e Cliente della Cassa Rurale. Agricoltore in pensione che si diverte ancora a fare l’apicoltore.
Caterina “Catine” (classe 1866) Moglie di Vigj e mamma di Jacum, cliente della Cassa Rurale.
Anute
Antonio
Luigia
Toni
Paolo (classe 1955) Papà di Anna. Tecnico presso una grossa impresa edile, come passatempo lavora la campagna di famiglia, socio della BCCFC.
Vigje
Paolo
Anna (classe 1995) Bimba di 10 anni che frequenta la 5 a elementare e partecipa al programma: “Le BCC incontrano la scuola”. Cliente e… futura Socia della BCCFC. I testi in friulano sono nella tipica parlata Martignacchese.
Anna
Maria
Luigia “Vigje” (classe 1933) Moglie di Toni, nonna di Anna e madre di Paolo, Socia e cliente della Cassa Rurale.
Maria (classe 1960) Mamma di Anna, infermiera, Socia e cliente della BCCFC.
PER ANNA OGGI A SCUOLA È UNA GIORNATA DIVERSA, PARTECIPA AL PROGETTO: “LA BCC INCONTRA LA SCUOLA”
Queste sono Banche differenti.
...POI ASSIEME AI SUOI COMPAGNI E ALL’INSEGNANTE NEL CAVEAU DELLA BANCA...A Vedete ragazzi, le banche locali offrono tutti i servizi bancari.
Nonno Toni ! Sai che oggi abbiamo parlato della Banca di Credito Cooperativo e siamo andati a visitarla. La conosci?
IL POMERIGGIO DAI NONNI...
Ah, certo che la conosco. Il nonno Vigj, tuo trisnonno, è stato uno dei primi Soci della Cassa Rurale. A quel tempo c’era tanta miseria e bastava poco per mettere in difficoltà le famiglie.
…. BASTAVA UN’ANNATA DI SICCITÀ O UNA GRANDINATA E LE FAMIGLIE NON RIUSCIVANO A LIBERARSI DELLA MISERIA PERSISTENTE. L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE ERA IL RICORSO AI DEBITI. GLI UNICI DISPOSTI A PRESTARE SOLDI AI POVERI ERANO GLI USURAI. Madonute… a jè tornade le tampieste ! 2
1) 2)
Lo scorso anno la siccità... quest’anno la grandine... Madonnina… è tornata la grandine !
L’an passât il sut… chest an le tampieste…1
Cujetaisi, mame, combinarìn... 2 Nus tocjarà domandâ bês d’imprest… 1
NEI LORO PENSIERI SI CONCRETIZZAVA L’IDEA DI RICORRERE ALL’USURAIO.
No vin pui bês par lâ indenant… Ce vino di metisi a fâ cumò ?… 3
Cence le Bise no rivi nanche a da di mangjâ ai frus ! 4
Sint po, Vigj, o cussì o nuje ! 5
Pùare int, no si pò lâ indenant cussì… 6
QUALORA A FINE STAGIONE AGRARIA (SAN MARTINO) NON FOSSERO STATI RESTITUITI I SOLDI, L’USURAIO SAREBBE DIVENTATO PROPRIETARIO DELLA MUCCA.
1)
Saremo costretti a chiedere soldi a prestito... Calmatevi, mamma, troveremo una soluzione... 3) Non abbiamo più denaro per campare... Cosa dobbiamo fare ora? 2)
4)
Senza la mucca “Bise” non ce la faccio neppure a sfamare i bambini! 5) Senti un pò, Luigi, o così o niente! 6) Povera gente, non si può andare avanti così...
DI FRONTE A QUESTE NECESSITÀ GLI UOMINI CAPISCONO CHE “INSIEME SI PUÒ” E NASCONO LE COOPERATIVE. Bisognava fare qualcosa ! Un giorno alcuni uomini capirono che la soluzione era darsi una mano a vicenda
SEGUENDO ALCUNE INIZIATIVE NATE IN LUOGHI VICINI... …lì hanno risolto il problema con una cooperativa, si potrebbe fare come loro…
Cui sa se funsione… 1
1)
Chissà se funziona...
L’IDEA DI FONDARE UNA COOPERATIVA COMINCIA A CIRCOLARE IN PAESE. IN BREVE TRA TIMORI E SPERANZE SI CONCRETIZZA… Ce diseiso ? 2 Piês di cumò no pò lâ. 1
E à pûr funzionât in altris bandis ! 3
Bene signori ! La Cassa Rurale di Risparmio e Credito di Martignacco può iniziare ad operare !
1)
Peggio di adesso non può andare. Cosa dite? 3) Ha pur funzionato altrove! 2)
COSÌ IL 17 APRILE 1906 NELLO STUDIO DEL NOTAIO
IL 10 GIUGNO 1906 SI RIUNISCE IL PRIMO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E VIENE FATTA RICHIESTA AL COMUNE PER LA CONCESSIONE DI UN LOCALE DEL MUNICIPIO PER LA SEDE DELLA CASSA. . Condivido la vostra iniziativa… per cominciare potete disporre di una sala del Municipio.
Grazie signor Sindaco !
PER OPERARE, GLI AMMINISTRATORI HANNO DOVUTO RILASCIARE GARANZIA PERSONALE METTENDO A RISCHIO TUTTI I LORO BENI.
Non stiamo rischiando troppo ?
Se prestiamo soldi alla brava gente non rischiamo niente ! Speriamo bene !
L’8 LUGLIO 1906, IN OCCASIONE DELLA PRIMA ASSEMBLEA, IL PRESIDENTE SPIEGA ALLA POPOLAZIONE PRESENTE LA FUNZIONE DELLA CASSA RURALE. FRA LE SPERANZE DI ALCUNI, IL CONVINTO SUPPORTO DI ALTRI E IL DISAPPUNTO DELL’USURAIO. Cussì o rivarai a tornâ a comprâ le Bise. 1
Lo sai nonno, che adesso il simbolo della banca è un alveare a forma di Friuli con due api ?
1)
Così riuscirò a ricomprare la mucca “Bise”.
Non potrò più fare affari.
Sì, lo so l’alveare con due api era il simbolo anche ai miei tempi
Anna, vedi questa terra ? Noi eravamo molto poveri e abbiamo potuto acquistarla solo grazie alla fiducia che in Cassa Rurale hanno avuto in mio nonno “Vigj” e in mio papà “Jacum”.
Chi è favorevole a concedere a “Vigj” il prestito che ha chiesto per comperare un appezzamento di terreno e la mucca ?
L’ATTIVITÀ DELLA CASSA RURALE PROSEGUE ANCHE DURANTE LA GUERRA. AL PRESIDENTE, PRIGIONIERO IN GERMANIA, IL CONSIGLIO INVIA UN MESSAGGIO DI AUGURIO. Sperin che le guere e finisi dorman…1
DALL’OTTOBRE 1917 (DOPO LA ROTTA DI CAPORETTO) FINO AL 1918 LA CASSA RURALE TRASFERISCE LA SEDE LEGALE A ROMA, MA CONTINUA AD OPERARE IN LOCO. 1)
Speriamo che la guerra nisca presto...
NONOSTANTE LA GUERRA, PUNTUALI AD OGNI SCADENZA, “CATINE, JACUM E PIERI” ONORANO IL DEBITO CHE AVEVA CHIESTO LORO PADRE VIGJ. Grasie, cence di vuatris no varèssin mai rivât a comprâ il cjamp e la vacje...1
Il merit al è vuestri, Catine, o vßs lavoråt e sparagnåt. 2
Vedi questi attrezzi ? Erano del bisnonno che aveva imparato il mestiere alla scuola professionale.
1)
Grazie innite, senza di voi non saremmo mai stati in grado di comprare il campo e la mucca...
2)
Il merito è vostro, Caterina, avete lavorato e risparmiato.
PER I REDUCI DAL FRONTE, NEL 1920 LA CASSA RURALE CREA LA SCUOLA SERALE PROFESSIONALE. Questa scuola vi permetterà di trovare il vostro spazio nella società.
GLI ANNI PASSANO...
...LA COOPERAZIONE SI ALLARGA: NASCE LA COOPERATIVA DI CONSUMO
Cumò o vin un’atre cooperative. 2
1) 2)
Jo o fasarès el marangon…1
Io farei il falegname... Ora abbiamo un’altra cooperativa.
…LA CASSA RURALE SOSTIENE LE INIZIATIVE SOCIALI DEL TERRITORIO.
Ecco il fortunato vincitore !
...LA BANCA ACQUISTA L’EDIFICIO DELL’EX MUNICIPIO PER LA PROPRIA SEDE.
Complimenti, la Cassa Rurale cresce: nuova sede per tanti nuovi Soci e Clienti.
1)
Arriva a puntino per sostituire quello di legno di mio padre.
Mi va juste ben di gambiå chel di len di gno pari. 1
…VIENE VOTATA L’ELEZIONE DI UN NUOVO CONSIGLIERE PER RAPPRESENTARE IN SENO AL CONSIGLIO LE NUOVE ZONE DI OPERATIVITÀ.
…LA CASSA RURALE E’ SEMPRE VICINA ALLA GENTE IN TUTTE LE SUE NECESSITÀ. Le dopri par lâ a vore. 1
1) 2)
La uso per andare al lavoro. Che bella!
Ce biele! 2
…SOSTIENE LE INNOVAZIONI E LE COOPERATIVE.
Cun cheste centrâl o puartarìn le lûs in dutis les fameis. 1
…INCORAGGIA LA PREVIDENZA E L’ASSICURAZIONE.
Guai se no le vèssin fate ! 2
Si è brusât sù dut. 3 Questo è il rimborso dell’assicurazione !
1)
Con questa centrale porteremo la luce in tutte le famiglie. Guai se non l’avessimo fatta! 3) Si è bruciato tutto. 2)
Anna, ti ricordi che ti ho raccontato come il bisnonno grazie alla Cassa Rurale ha imparato il mestiere di falegname ?
Sì nonno!…
E tu Paolo nelle stesse aule hai frequentato le elementari.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN VISITA ALLA SCUOLA PROFESSIONALE
Grazie al vostro contributo abbiamo un laboratorio all’avanguardia. Bene, bene...
1)
…e i giovani stanno imparando bene!
…e i ≈ovins e stan imparant ben! 1
Jacum, si fâs cussì ! 1
ALCUNI ANNI DOPO NELLE STESSE AULE, LA SCUOLA ELEMENTARE. Paolo, senza studio e sacrificio non si fa niente di buono.
2)
Giacomo si fa così!
Sai mamma, questo è il marchio della banca. Simboleggia la laboriosità della gente. E il miele rappresenta la ricchezza che si genera con il lavoro.
E àn simpri lavorât cu la nestre int. 1
È proprio un simbolo pieno di significati !
LA CASSA RURALE È RIFERIMENTO PER GLI EMIGRANTI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE.
Cuant tornial vuestri fi ? 2
Ma… al à voe di meti dongje ancjemò cualchi franc par fåsi sù le cjase ! 3
Ve’ ca, nus à mandåt ancje iar dolars ! 4
1)
Hanno sempre lavorato con la nostra gente. 2) Quando torna vostro glio?
3)
Ma... ha intenzione di guadagnare ancora qualcosa per costruirsi la casa. 4) Ecco qua, ci ha mandato dei dollari anche ieri!
Tu ås 17 ains e tu sßs già a vore in bancje. Viƒd di få l’omp ! 1
SI ASSUMONO NUOVE GIOVANI LEVE… Sigûr ! 2
…PER MEGLIO RISPONDERE ALLE CRESCENTI RICHIESTE DI SOCI E CLIENTI.
Ancjemò no, o soi passåt cumò par cambiå un cek. 4
Atu finît di lavorâ par vuê ? 3
1)
Hai 17 anni e lavori già in banca. Cerca di essere un uomo! 2) Certo!
3) 4)
Hai nito di lavorare per oggi? Non ancora, sono passato ora per cambiare un assegno.
DOPO OLTRE 50 ANNI: IL 12 LUGLIO 1957 DANDO CONTINUITÀ AI VALORI DEI FONDATORI, VIENE NOMINATO UN NUOVO PRESIDENTE. Continuate nello spirito della cooperazione.
Non sapremmo fare diversamente.
IL SISTEMA DEL CREDITO COOPERATIVO SI EVOLVE: IL 30 NOVEMBRE 1963 NASCE L’I.C.C.R.E.A., ISTITUTO CENTRALE DELLE CASSE RURALI ED ARTIGIANE Buon giorno Presidente e buon lavoro...
Altrettanto a Lei...
ANCHE A LIVELLO REGIONALE LE CASSE RURALI COMPETONO FRA LORO COLLABORANDO PER ALCUNE INIZIATIVE DI COMUNE INTERESSE: NASCE LA FEDERAZIONE REGIONALE.
A LIGNANO LA PRIMA GITA SOCIALE
Le Casse Rurali ed Artigiane regionali pur mantenendo la loro autonomia hanno deciso di associarsi.
Vuelitu che no mi visi di dut chel ch’al è stât, duc’ chej pùars muars: o crodevi ch’e fos le fin dal mont. 2 T’impensitu papà ce pƒre cul teremot ? 1
TERREMOTO DEL 1976: LA COOPERAZIONE HA DATO UN SIGNIFICATIVO SOSTEGNO ALLA RICOSTRUZIONE E ALLE RIPARAZIONI.
Coragjo, ! pâr furtune o sin vîs… 3
1)
Ricordi papà quanta paura per il terremoto ? Vuoi che non ricordi quello che è stato, tutti quei poveri morti: credevo fosse arrivata la ne del mondo. 3) Forza! Per fortuna siamo vivi... 2)
Però ! Quanti danni !
Tu viodarâs che i furlans e savaran tornâ come prin. 1
7 NOVEMBRE 1978: LA PRIMA DELLE POCHE RAPINE SUBITE.
Fermi tutti ! Questa è una rapina !
Sperìn di puartâ fûr le scuse... 2
1) 2)
Vedrai che i friulani saranno capaci di tornare com’erano prima. Speriamo di salvare la pelle...
1979: LE GIOVANI LEVE CHE SI COMPORTANO DA UOMINI IN CASSA RURALE CRESCONO !
DIR
ET
TO
RE
1980: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE CON NUOVE TECNOLOGIE.
LA BANCA È VICINA AGLI STUDENTI DISTRIBUENDO PREMI COSTITUITI DA LIBRETTI A RISPARMIO. Bravi avete fatto un bel tema.
Eh... sì ! Grazie !
…ED È SEMPRE AL FIANCO DI CHI VUOLE MIGLIORARE E CRESCERE SOSTENENDO LE PICCOLE E SANE INIZIATIVE… Ma isal bon l’asegno ? 1
1) 2)
Ma è valido l’assegno? Certo! È della Cassa Rurale.
Sigûr! Al è de Casse Rurål ! 2
…ANCHE CON SPERIMENTAZIONE DI NUOVE TECNICHE DI COLTURE PREGIATE. E ise buine compagn ? 2 In Amèriche e fasin cussì. 1 Ma vegnie di pui ? 3
8 LUGLIO 1985: VIENE ILLUSTRATO IL PROGETTO MARTIGNACCO PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI. La prevenzione è la cura migliore ! In particolare quando si parla di cuore…
1)
In America fanno così. Ed è ugualmente buona? 3) Ma produce di più? 2)
VIENE ATTIVATA LA BANCA APERTA: SOLUZIONI SEMPRE ALL’AVANGUARDIA.
È veramente accogliente e originale !
Ed è apprezzata per la riservatezza…
IL 28 OTTOBRE 1993: VIENE PRESENTATO IL PROGETTO DI FUSIONE, LA CRESCITA CONTINUA. Uniamo la forza di due cooperative per essere di maggiore supporto alle nostre comunità.
IL 14 FEBBRAIO 1994: LA BANCA D’ITALIA AUTORIZZA LA FUSIONE… E IL NOTAIO STIPULA
E adesso siete il Credito Cooperativo del Friuli Centrale.
30 OTTOBRE 1994: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA DIREZIONE GENERALE
31 DICEMBRE 1998 ORE 2,40: LA BCCFC ATTIRA GLI INTERESSI DI MOLTI, ANCHE SE NON SEMPRE LECITI O GRADITI !
15 DICEMBRE 2001: PER I SOCI E I CLIENTI, COME PER TUTTI GLI EUROPEI È GIUNTO IL MOMENTO DEL PASSAGGIO DALLA LIRA ALL’EURO.
Orpo, e son tornâs i sentesins ! 1
1)
Corpo di Bacco, sono tornati i centesimi!
Nonno guarda ! Ecco qui la pubblicità del Credito Cooperativo. Ci hanno detto che la Banca aiuta tanto le associazioni, gli ospedali, le scuole e i soldi che guadagna sono di tutti i Soci.
E vero. Nell’ospedale dove lavoro usiamo tante apparecchiature che sono state donate dai Soci della BCCFC e proprio oggi ero su un’ambulanza con la scritta “Grazie ai Soci della BCCFC” Eh, sì ! e hanno Anche aiutato a restaurare la vecchia chiesetta.
LA B.C.C. SOSTIENE LA COESIONE SOCIALE... No sta sburtâ ! 1
1)
Non spingere!
Ma non è mica una novità, lo hanno sempre fatto !
…L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT…
LO STARE INSIEME… Isal o no isal gno, el pont ? 1
Sì ! tu âs reson. 2
...E LE INIZIATIVE CULTURALI
É molto bello ed interessante, mi piacerebbe averne uno !
1) 2)
È mio o non è mio, il punto? Sì, hai ragione.
È un libro commissionato da noi, sulla storia della nostra comunità.
…LA BANCA É PRESENTE NELLA REALIZZAZIONE DI AULE DI INFORMATICA E CORSI SU INTERNET PER LE CONOSCENZE DEL FUTURO... Ctrl+alt+canc come dicevo…..
...E QUELLE PIÙ TRADIZIONALI... Complimenti ! è proprio un bel disegno ...e ricordatevi del valore del risparmio ! Grazie !
...SENZA DIMENTICARE LE RICORRENZE….
É un piccolo omaggio dei Soci della banca.
Grazie, siete sempre molto gentili.
…“PROGETTO DONNA”: SOSTEGNO ALLA SANITÀ ED ALLA PREVENZIONE. Signora si rilassi e non si preoccupi, è solo un controllo preventivo.
…DONO DELL’AMBULANZA...
...E DELL’AUTO-MEDICA.
...NON PER ULTIMO L’AIUTO AI DISABILI.
È questa la culla-salvadanaio che la Banca mi ha regalato quando sono nata, vero ?
Certo, e con il libretto Risparmio giovane che ti hanno aperto, oggi hai già i tuoi soldini da parte.
Grazie, siete stati molto gentili. Ăˆ un omaggio al futuro.
Sai nonno che la BCCFC adesso ha molte succursali sparse in tutto il Friuli Collinare ?
Io mi ricordo quando hanno aperto la prima Filiale a Moruzzo.
Insegneremo ad Anna l’importanza del risparmio.
Si sono allargati, ai miei tempi era solo a Martignacco !
COMUNE DI FAGAGNA
DI
COMUNE DI EDO COLLOR BANO L A E MONT
E DI MUN
COMUNE DI MAGNANO IN RIVIERA
CO ANO DIGN CO) AC P R (CA
COMUNE
DI
O
COMUNE DI FLAIBANO
COSEAN DI
COMUNE CCO CASSA I NE D
COMU A BUJ
LE SUCCURSALI SPARSE SU
COMUN E S. DAN DI IE DEL F LE RIULI
COMUNE DI RAGOGN A COMUNE DI MAJANO
COMUNE DI MARTIGNACCO COMUNE DI MORUZZO
COMUNE D UDINE (R I IZZI) COMU NE S. V DI DI FA ITO GAGN A
TUTTO IL FRIULI CENTRALE
COMU TARC NE DI ENTO
Buona notte nonno. Oggi ho capito che siamo molto fortunati ad avere una BCC nel nostro paese.
Puoi dirlo ! Adesso vai a dormire e sogna come ti piacerebbe che fosse la Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale quando sarai grande. Buona notte tesoro.
LA BANCA DEL FUTURO
Cin cin... ai prossimi cento anni....
...e adesso tocca a Voi realizzare i prossimi 100 anni della nostra Banca, rispettando i valori del Credito Cooperativo.
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3 4 5 6
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Questi 11 segni rappresentano gli 11 punti della Carta dei Valori del Credito Cooperativo e sono gli unici attuali riferimenti alla vostra progettualitĂ per disegnare il futuro della Banca di Credito Cooperativo del Friuli Centrale.
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1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito da soci, dai clienti e dai collaboratori - per valorizzarlo stabilmente. 2. L’impegno L’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare fiducia”. Lo stile di servizio, la buone conoscenza del territorio, l’eccellenza nella relazione con i soci e i clienti, l’approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L’autonomia è uno dei principi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato ed integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è lo strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell’efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l’autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa.
Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell’interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all’attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove i benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull’onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l’altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano.
Riva del Garda, 12 dicembre 1999
Stampato su carta patinata
riciclata al 100% presso la Litograďƒža DESIGNGRAF srl - Udine nel mese di Giugno 2006