Romani. Una guida allo studio individuale o di gruppo

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Romani Una guida allo studio individuale o di gruppo

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Titolo inglese: John Stott with Carolyn Nyrstrom, Romans: Encountering the Gospel’s Power, John Stott Bible Studies, Inter-Varisty Press, Nottingham, IVP Connect, Downers Grove, 1998. Originally published by InterVarsity Press as Romans (JSBS) by John Stott. © 1998 by John R.W. Stott. Translated and printed by permission of InterVarsity Press, P.O. Box 1400, Downers Grove, IL 60615, USA. Proprietà letteraria riservata: Bioetrusca di Cesare Pini PI 04947890481 Strada canonica 50020 – Sanbuca Val Di Pesa – Firenze Traduzione: Davide Giorgi; Sefora Di Natale (Appendice: Linee guida per i leader) Revisione: Pietro Ciavarella Progetto grafico: Alan David Orozco Impaginazione: Paola Lagomarsino Foto di copertina: iStockphoto Stampa a cura di SE.MA.T SRL Firenze Finito di stampare nel mese di Gennaio 2011 Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla Nuova Riveduta, Società Biblica di Ginevra ISBN 978-88-905472-3-2 Per eventuali ordini infobeedizioni@gmail.com È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata compresa la fotocopia, anche ad uso interno didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l'autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l'acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto verso l'autore e gli editori e mette a rischio la sopravvivenza di questo modo di trasmettere le idee.


Indice Introduzione .................................................................................................................................................. 5 1. Romani 1:1-17 La potenza del Vangelo ................................................................................................. 14 2. Romani 1:18-32 Una spirale verso il basso . ....................................................................................... 20 3. Romani 2:1-16 L’imparzialità di dio ............................................................................................................ 26 4. Roman 2:17-3:8 Una fiducia malriposta ................................................................................................... 26 5. Romani 3:9-20 La compagnia dei peccatori ................................................................................... 31 6. Romani 3:21-4:25 Rimettici i nostri debiti ................................................................................................... 37 7. Romani 5:1-6:23 La pace con Dio ....................................................................................................................... 41 8. Romani 7:1-25 Combattere il peccato ..................................................................................................... 47 9. Romani 8:1-17 Soccorsi dallo Spirito di Dio .................................................................................. 52 10. Romani 8:18-39 Sofferenza presente, gloria futura ................................................................. 57 11. Romani 9 Comprendere i propositi di Dio ......................................................................... 62 12. Romani 10 La sofferenza di Dio ........................................................................................................... 68


13. Romani 11 Un albero ben piantato .................................................................................................. 74 14. Romani 12:1-8 Veniamo alla pratica .......................................................................................................... 80 15. Romani 12:9-21 Mostrare amore ........................................................................................................................ 86 16. Romani 13 Cittadinanza coscienziosa ........................................................................................ 92 17. Romani 14 Vivere secondo le regole di qualcun altro ......................................... 98 18. Romani 15:1-13 UnitĂ , libertĂ & caritĂ .................................................................................................... 105 19. Romani 15:14-33 Condividere la missione ........................................................................................... 111 20. Romani 16 Mantenere le amicizie ................................................................................................... 118 Linee guida per i leader ......................................................................................................... 125 Abbrevizaioni N.d.R = Nota del redattore


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Introduzione a Romani

a lettera ai Romani è una sorta di manifesto della liberazione che si ha attraverso Gesù Cristo. La liberazione dalla santa ira di Dio con cui egli giudica ogni forma di empietà. La liberazione che porta dall’alienazione alla riconciliazione. La liberazione dalla condanna della legge di Dio. La liberazione dalla paura della morte. La liberazione dai conflitti etnici. La liberazione per dedicare noi stessi all’amorevole servizio di Dio e degli altri. Con molte probabilità Paolo ha scritto la lettera ai Romani mentre si trovava a Corinto durante i tre mesi che aveva trascorso “in Grecia” (Atti 20:2) prima di riprendere la navigazione verso est. Paolo era evidentemente preoccupato circa la sua imminente visita a Gerusalemme dove avrebbe portato i soldi che le chiese della Grecia avevano raccolto per i cristiani colpiti dalla povertà in Giudea. Per Paolo questo era un simbolo della solidarietà tra Giudei e Gentili uniti nel corpo di Cristo. Egli stava esortando i cristiani romani ad unirsi a lui per pregare per la sua incolumità e perché i cristiani giudei accettassero il suo dono. Paolo stava scrivendo anche per far sapere ai Romani che aveva intenzione di andarli a trovare dopo aver visitato Gerusalemme. Conoscere i Romani Esisteva già una chiesa in Roma, forse fondata da alcuni cristiani giudei di ritorno da Gerusalemme dopo la Pentecoste (Atti 2:10). Era una comunità mista, nella quale convivevano sia Giudei che Gentili, questi ultimi in maggioranza, ed in cui era presente un conflitto considerevole fra i due gruppi. Questo conflitto non riguardava questioni di natura etnica bensì di natura teologica. I cristiani giudei erano orgogliosi della loro posizione privilegiata davanti a Dio, mentre i cristiani gentili erano orgogliosi della loro libertà dalla legge. Un messaggio per noi Nel suo ministero di riconciliazione tra Ebrei e Gentili, Paolo sviluppa due temi e li intreccia in modo bellissimo. Il primo tema è quello


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della giustificazione di peccatori colpevoli per la sola grazia di Dio in Cristo, indipendentemente dal proprio stato o dalle proprie opere. Questa è la più umiliante tra le verità cristiane ed è quella che pone noi tutti allo stesso livello. Il secondo tema è quello dell’appartenenza al popolo di Dio la quale non è più definita in termini di discendenza, circoncisione o cultura, bensì dalla fede in Gesù. Quindi adesso “non c’è differenza” tra Giudei e Gentili (Romani 3:22). La chiamata all’unità è tanto quanto attinente per noi oggi mentre continuiamo ad affrontare le tensioni presenti nel corpo di Cristo su questioni culturali e teologiche. Che possiamo ascoltare e rispondere all’appello di Dio per noi presente in Romani! Suggerimenti per lo studio individuale 1. Ogni volta che cominci uno studio di questo libro, prega che Dio ti parli per mezzo della sua Parola. 2. Leggi l’introduzione a ciascuno studio e rispondi alla domanda che conclude tale introduzione. L’introduzione è ideata per aiutarti ad entrare nel tema del capitolo in questione. 3. Gli studi sono stati scritti in forma induttiva per aiutarti a scoprire da te ciò che dice veramente la Bibbia. Ciascuno studio tratta un determinato brano così che puoi concentrarti sul significato dell’autore biblico in quel brano. Leggi e poi rileggi il brano biblico in questione. 4. Ciascuno studio include tre tipi di domande. Domande di osservazione riguardano i dati di base: chi, cosa, quando, dove e come. Domande di interpretazione riguardano il significato del brano. Domande di applicazione ti aiutano a scoprire le implicazioni del testo per la vita cristiana. Queste tre chiavi aprono i tesori delle Scritture. Scrivi le tue risposte alle domande di studio negli spazi forniti oppure in un taccuino personale. Lo scrivere può facilitare sia la chiarezza sia una comprensione più profonda di te come anche della Parola di Dio. 5. In questi studi troverai anche delle informazioni tecniche fornite per darti una mano con qualche versetto complesso, contribuen-


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do alla comprensione del contesto storico ecc. Tali informazioni non vogliono costituire le risposte alle domande di studio. Sono là invece per aiutarti a studiare la Bibbia da te. (Informazioni ancor più dettagliate possono essere trovate nei commentari biblici di John Stott nella collana la ‘Bible Speaks Today’.)1 6. Procedi alla sezione sull’‘Applicazione’. Queste domande ti aiuteranno a connettere alla tua vita i temi biblici chiave. Mettere in pratica la Bibbia è una delle chiavi per la crescita cristiana. 7. Usa le linee guida nella sezione sulla ‘Preghiera’ per concentrarti su Dio, ringraziandolo per ciò che hai imparato e pregando riguardo alle applicazioni che ti sono venute in mente. Suggerimenti per la discussione di gruppo 1. Vieni preparato/a allo studio. Segui le istruzioni appena date per lo studio individuale. Scoprirai che una preparazione attenta arricchirà grandemente il tuo tempo speso nella discussione di gruppo. 2. Sii disponibile a partecipare alla discussione. Il leader del gruppo non terrà una lezione. Anzi, lui o lei incoraggerà i membri del gruppo a discutere ciò che hanno imparato. Il leader infatti proporrà le domande che si trovano in questo libro. 3. Rimani nel tema sotto discussione. Le tue risposte dovrebbero basarsi sui versetti che sono sotto discussione e non su autorità esterne come commentari o questo predicatore o quello scrittore. Gli studi di questo libro mettono a fuoco un particolare brano della Scrittura. Solo raramente dovresti fare riferimento ad altre porzioni della Bibbia. Questo consente a tutti di partecipare allo stesso livello e con l’obbiettivo di uno studio approfondito. 4. Sii sensibile verso gli altri membri del gruppo. Ascolta attentamente quando descrivono ciò che hanno imparato. Potresti rimanere sorpreso/a dalla loro perspicacia! Ogni domanda si 1

In questo momento, dei molti commentari di John Stott quello sulle Epistole di Giovanni (Ed. GBU) è disponibile in italiano; N.d.R.


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presta ad una varietà di risposte. Molte domande non hanno risposte ‘giuste’, in particolar modo quelle riferite al significato o all’applicazione. Al contrario, le domande ci spingono ad esplorare il brano in modo più approfondito. Quando possibile, collega ciò che dici con i commenti degli altri. Inoltre, quando possibile, cerca di validare ciò che è già stato detto. Questo incoraggerà anche i membri del gruppo un po’ più timidi a partecipare. 5. Fai attenzione a non monopolizzare la discussione. A volte siamo così desiderosi di esprimere i nostri pensieri che lasciamo davvero pochissime opportunità agli altri per poter rispondere. Ovviamente dovresti partecipare! Ma permetti anche agli altri di fare altrettanto. 6. Aspettati che Dio ti insegni qualcosa attraverso il brano che è sotto discussione come anche attraverso i commenti dei membri del gruppo. Prega che possiate passare un piacevole e proficuo tempo insieme ma anche che, come risultato dello studio, voi possiate trovare dei modi per mettere in pratica quanto studiato, individualmente e/o come gruppo. 7. Sarà di aiuto per i gruppi seguire alcune linee guida di fondo. Queste linee guida, che potreste voler adattare alla vostra specifica situazione, dovrebbero essere lette all’inizio del vostro primo incontro. – Qualsiasi cosa detta nel gruppo è da considerarsi confidenziale e non sarà discussa al di fuori del gruppo a meno che non venga dato un permesso specifico per farlo. – Daremo ad ogni partecipante la possibilità di parlare se lui o lei si sentirà a suo agio nel farlo. – Parleremo di noi stessi e delle nostre situazioni, evitando di parlare di altre persone. – Ci ascolteremo reciprocamente con attenzione. – Saremo molto cauti nel dare consigli. 8. Se tu sei il leader del gruppo di studio, ci sono altri consigli per te in fondo a questo libro.


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La potenza del vangelo Romani 1:1-17

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ome sarebbe stato vivere da cristiano nella Roma del primo secolo? Ti saresti trovato/a nella capitale dell’impero mondiale. I più grandi eventi sportivi, artistici e politici hanno luogo nella tua città. Per la strada puoi ascoltare decine di lingue diverse, e religioni di tipi svariato producono una sorta di grande calderone multiculturale. Tu hai sentito parlare del cristianesimo da un ebreo il quale aveva assistito ad un evento davvero incredibile a circa 2.000 chilometri di distanza, a Gerusalemme quando una stanza ha tremato, è apparso del fuoco, delle persone hanno parlato in lingue, e tutti parlavano di un martire chiamato Gesù che era morto come un criminale e poi era tornato in vita. Ciononostante questo ebreo si è convertito, ma non ce l’ha fatta a stare a lungo a Gerusalemme. Non volendo egli stesso diventare un martire si è imbarcato verso la relativamente più sicura Roma – e ha raccontato la sua storia: la storia di Gesù. Tu hai creduto. Ma che tipo di impegno hai preso? Cos’è questa nuova fede? Una lettera scritta dall’apostolo Paolo offre qualche risposta.

Apertura Quando e come sei entrato/a in contatto per la prima volta con la potenza del vangelo?

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Studio Leggi Romani 1:1-7. Il modo di scrivere una lettera varia da cultura a cultura. Noi per esempio, siamo abituati a rivolgerci subito al nostro interlocutore (‘Cara Giovanna’), poi solo alla fine della lettera identifichiamo noi stessi (‘Saluti, Giovanni’). Nel mondo antico invece l’uso comune era quello di ribaltare l’ordine: colui che scriveva, prima presentava se stesso e poi il destinatario della lettera (‘Giovanni a Giovanna, saluti!’). Paolo normalmente seguiva la convenzione dei suoi tempi, ma in questa occasione devia da essa fornendo una descrizione di sé più elaborata del solito, in relazione al vangelo. █

1.  Quali informazioni sul vangelo puoi trovare in questi versetti? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

2.  Al versetto 6 Paolo dice che per mezzo del vangelo siamo ‘chiamati’ a partecipare al piano di Dio. In che modo hai sperimentato questa appartenenza alla famiglia di Dio? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

3.  Al versetto 5 Paolo parla dell’’ubbidienza della fede’. In che modo ubbidienza e fede sono naturalmente collegate qui? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

4.  Riesamina i versetti 1-7. Cosa puoi imparare su Paolo? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................


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e sui Romani? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

Riassunto “Dio è la parola più importante in questa lettera,” scrisse Leon Morris. “Qualsiasi cosa di cui Paolo parla in questa lettera, la collega a Dio. Nessun altro tema viene trattato così spesso in questa lettera. Ogni cosa che Paolo tocca nel suo discorso in questa lettera la riferisce a Dio...” (The Epistle to the Romans, InterVarsity Press 1998, p. 40). Quindi la buona notizia per il cristiano è il vangelo di Dio. Gli apostoli non l’avevano inventato, ma era stato rivelato ed affidato loro da Dio.

5.  Leggi Romani 1:8-17. In quali modi differenti Paolo esprime il

suo affetto per i Romani (vv. 8-15)?

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6.  Cosa rivelano questi versetti circa la relazione che Paolo aveva

con Dio?

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7.  Paolo capisce la reciproca benedizione che c’è nella comunio-

ne fraterna, e benché sia un apostolo, non è troppo orgoglioso per ammettere che lui stesso ne ha bisogno. Al versetto 12 Paolo dice di sperare che lui e i Romani si ‘confortino a vicenda mediante la


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fede che hanno in comune.’ Perché l’incoraggiamento reciproco è prezioso per i cristiani? ................................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

8.  Concentrati sulla dichiarazione di Paolo nei versetti 16-17. Cosa

rivelano questi versetti riguardo alla potenza del vangelo?

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9.  Questo brano utilizza parole importanti come vangelo, salvezza,

giustizia e fede. Come sono collegati l’uno all’altro questi termini?

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10.  Questo paragrafo termina con la famosa frase ‘il giusto vivrà

per fede.’ Cosa vuol dire questo in termini pratici?

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Riassunto Una volta ho sentito un commento molto profondo da parte di James Stewart di Edimburgo il quale, in un sermone su questo testo, sosteneva che “non ha senso affermare che tu non ti vergogni di qualcosa a meno che tu non sia stato tentato di vergognartene.” Senza dubbio Paolo conosceva questa tentazione... Come ha fatto quindi Paolo (e come potremmo fare anche noi) a vincere la tentazione di vergognarsi del vangelo? Ce lo dice lui stesso, ricordandoci che proprio quel messaggio che alcuni disprezzano per la sua debolezza


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è in effetti la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede. Come possiamo esserne sicuri? Pensiamo alle seguenti realtà. Dio non ci ha forse riconciliati con sé stesso attraverso Cristo? Non ha forse perdonato i nostri peccati? Non ci ha forse reso i suoi figli e le sue figlie? Non ha forse messo il suo Spirito dentro di noi? Non ha forse cominciato a trasformarci? Non ci ha forse fatto entrare nella sua nuova comunità? Se tutte queste cose sono vere, come potremmo noi vergognarci del vangelo? Nell’ultima analisi la risposta alla nostra domanda di come possiamo essere sicuri che il Vangelo è la potenza di Dio per chiunque crede, è proprio che noi come credenti abbiamo sperimentato la sua potenza salvifica nelle nostre vite.

Applicazione Che tipo di potenza hai visto esercitata dal vangelo nella tua vita? Che tipo di potenza vorresti che esso avesse?

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Nei versetti 15-16 Paolo dice, “Sono così desideroso di predicare... Non mi vergogno del vangelo.” Cosa puoi fare per esprimere un simile entusiasmo per Cristo? ................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................

Preghiera Al versetto 8 Paolo dice, “Ringrazio il mio Dio attraverso Gesù Cristo per tutti voi.” Per chi puoi ringraziare Dio e perché? Prenditi del tempo per farlo adesso.



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