NOVEMBRE/2021
apranzoconbea thejournal mangiare bere oziare a bologna(e dintorni)
p e r c h é u n j o u r n a l a p r a n z o c o n b e a
A
Da un po' di anni ero in crisi di ricerca per il blog perché sentivo che la città era diventata un enorme tagliere nel cuore. Era pigra e poco innovativa. Molto prima che arrivasse la pandemia, molto prima del marzo 2020 insomma. era diventata scontata, turistica e aveva messo insieme quella presunzione che le permetteva di andare avanti come se nulla fosse. C'era anche tanta speculazione. Non facevo in tempo a scrivere di un locale, che quello aveva già abbassato la serranda ed era stato venduto. Ricordo la guida che scrissi nel 2015: "La Bologna Foodie della Bea". Dopo un anno dalla pubblicazione, metà dei posti non esistevano più.
d i
Mi sono fermata col blog, saltuariamente ho pubblicato delle storie cercando di avere la stessa curiosità di sempre. Ma non è stato facile. La modalità di sempre non la sentivo più mia. Lo storytelling è un atto lirica e se lo fai gratis devi essere molto motivata. Ricomincio quindi da questo progetto: un layout cartaceo per un prodotto digitale. Leggere i giornali digitalmente mi piace. Li preferisco di carta, certo, ma anche online sono belli. Apranzoconbea The Journal sarà così: il magazine mensile con un po' di consigli e racconti su cosa fare, dove mangiare, dove andare. E accetta
pubblicità. Scrivetemi!
apranzoconbeainfo@gmail.com
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Fra Diavolo
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fuori porta: Essenza Bistrot
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Sarà
8
Corner Bar
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B'n'B: bike and bars
10
Caffè del Baraccano
11
L'Appennino vien mangiando
12
I Fagioli Ribelli
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la pizza: Fra Diavolo e c a
l l i na
ì d e un
a r se
E finalmente ecco una sera dove tutte e quattro siamo libere. Noi, quattro giornaliste bolognesi colleghe da sempre. E io che pensavo: finito il lockdown avrò molto più tempo libero, perché mica ricomincio come prima: incontri, cene, eventi, vernissage. Come succedeva un tempo, quando ero tutto un correre di qua e di là.. E in effetti le cose sono cambiate. Poche cose, mirate, preziose, sociali al punto giusto. E tra queste: cercare di capire cosa vale la pena raccontare, adesso, a Bologna. Quali tavole mi incuriosiranno e mi forniranno l'ispirazione per pensare Bologna e la cucina 'oltre'. Quali menu apprezzerò con sorpresa e gioia. Questo potrebbe essere il secondo editoriale di Apranzoconbea The Journal. Ed è anche il suggerimento per una cena del lunedì sera, perché a Bologna non si sa mai dove andare a cena il lunedì.
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FRA DIAVOLO VIA SANTO STEFANO 1 AB BOLOGNA
0510265113
Bologna è una delle capitali del cibo italiane e quindi un po' d'Europa e del mondo. Non è solo tortellini e tagliatelle la nostra città. All'ombra delle Due Torri si mangia anche un'ottima pizza e chi arriva in città con un'idea imprenditoriale deve essere a conoscenza di questa reputazione. Non può comportarsi da conquistatore. C'è chi l'ha fatto negl anni pre-pandemici, e ne ha pagate le conseguenze. Fra Diavolo, catena di pizzerie artigianali devote al bordo alto, propone un impasto in tre differenti declinazioni: classico, nero vegetale, cereali. E varianti originali con materie prime super. La mia preferita? La tonno e cipolla
caramellata.
il punto forte:
il servizio è eccellente Pur essendo nel centro turistico della città, i bolognesi si troveranno molto bene.
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A CALDERINO
OLTRE LE MURA: ESSENZA BISTROT CARTA INTRIGANTE, PESCE E CARNE, INNOVAZIONE E FANTASIA Un ristorante gourmet in provincia? Proprio così.
Cura, gusto, estro e materie prime di qualità,
Anche un po' sperduta su una strada persa nella
siedono
nebbia. Ma sappiamo già da precedenti esperienze,
Verdolini
che se una cucina funziona, si fanno chilometri per
bolognese di Monte San Pietro e lui, 32 anni,
gustarla.
Aurora
ligure di Rapallo, sono una bella storia. Due
l'esempio più eclatante di
giovani chef che hanno viaggiato le cucine
quanto non sia indispensabile avere un ristorante nel
d'Italia e d'Europa per poi assumersi una bella
centro di una città turistica..
responsailità: Essenza Bistrot. Il mio piatto del
Il
Ristorante
Mazzucchelli è stato
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Marconi
con
ai e
piedi
dell'Appennino.
Davide
Manco,
lei
Camilla 27
anni
ESSENZA BISTROT,
cuore? "Al Cinema": quello sulla copertina
VIA LAVINO 195 A-
del Journal. Carta dei vini con intriganti
CALDERINO
dettagli. Io ho cominciato con un Prosecco
388 160 5767
Asolo DOCG Brut, cantina Bele Casel.
SARA'
UN CALICE E UN MANGIARINO: SARÀ È IL VOSTRO POSTICINO
VIA SARAGOZZA 23 BOLOGNA 375 720 5409
Questa enoteca con una carta di cosine
buone
da
mangiare,
mi
permette di parlare di una persona che stimo molto: Francesca Zagato. Quando la conobbi circa dieci anni fa, una sera in cui faceva l'aiuto cuoca di Aurora Mazzucchelli (lo era anche al Ristorante Marconi)
a
una
scuola
di
cucina
anarchica (Le Club des Pirottines), era davvero una bimba. Ma io vedevo davanti a me una donna matura, curiosa, ostinata, energica e schietta. Solo recentemente ho realizzato che ancora
oggi
giovane
pur
Francesca avendo
è
molto
fatto
grandi
esperienze. Ora dirige la cucina di Sarà, il secondo locale che Sara Feligiotti ha aperto la scorsa estate dopo Saravino in
via
Belvedere.
Ottime
etichette
naturali scovate da vignaioli 'indie' che accompagnano le tapas di Francesca, amanti di un ricettario vegetariano semplice e genuino, con inclusione di pesce e carne. Dal miniburger di pan brioche, tartare di manzo e senape al profitterol salato con spinacini e miele, dalle polpette di legumi con mayo orientale
al
tagliere
di
salumi
e
burro, alici e pane con lievito madre sfornato da Francesca
formaggi. Ci sono anche piatti più strutturati: fish'n'chips (15 euro), vellutata di ceci co baccalà e cicoria saltata (12 euro) o rollè di pollo con cavolfiore speziato croccante.
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Quando mi preparo per un viaggio, una delle cose che faccio sempre è quella di trovare qualche bar molto carino. Lo faccio attraverso ricerche online, incorciate con suggerimenti di amiche, se per caso sono già state in un determinato posto. E se poi mi sono prefissa di visitare una mostra, un negozio o un monumento, mi piace sapere prima dove potrò bere un caffè o mangiare qualcosa di veloce ma buono. Corner Bar è proprio quella ricerca lì. Si trova davanti a Palazzo Albergati, dove è in corso una mostra su Giovanni Boldini . Mi piace il fatto che sia ubicato in angolo questo bar, che abbia i tavolini fuori (anche stilosetti e vintage) e mi piacciono i panini - preparati anche con impasto di carbone- ben farciti e legati con uno spago. Forma e bontà, combo !
CORNER BAR VIA SARAGOZZA 37 BOLOGNA 051 3511136
IL CAFFETTINO: UNO DEI MOMENTI SPECIALI DELLA GIORNATA. DA SOLA O CON CHI VUOI. APRANZOCONBEA
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B'n'B
ars b d an bike
Venire in gita a Bologna e non farsi una foto davanti ai portici è peccatissimo! Ogni mese vi propongo un giro in bici con tappa in un bar e foto ricordo.
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CAFFÈ DEL BARACCANO
Un bar alla fine di via Santo Stefano, vicino alla porta, con un pubblico trasversale. Alla mattina ci sono studenti o free lance al lavoro, a mezzogiorno arriva la gente dagli uffici, poi nel pomeriggio è il momemto della pausa caffè tra amici. Infine alla sera, aperitivo e dopocena. Il punto forte: i salottini, come quello qui sopra dove rintanarsi. L'arredamento vintage, la luce, le proposte. E quando fa caldo, il giardino è un must. Adesso c'è un caco meraviglioso pieno di frutti di un arancio antico.
CAFFÈ DEL BARACCANO VIA SANTO STEFANO 158 BOLOGNA
051397763
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"LA CUCCI A CACCIA" È UNA SERIE WEB CHE RACCONTA L'APPENNINO E TUTTE LE POSSIBILI AVVENTURE APPENA FUORI DA CASA
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UNA SERIE WEB
il cibo oltre: la ricetta che cura
Bologna è la città dei gourmet, delle tavole gloriose e tradizionali, di quelli che ripetono costantemente che "il tortellino più buono è qua e non là', delle stelle rincorse e poco raggiunte, delle materie prime migliori del mondo. Bene, tutto questo lo sappiamo. Però succedono anche cose che hanno a che fare con la gastronomia gourmet, ma che ci riportano sulla terra. Dove c'è anche chi non può godere delle tavole "foodiste", perché non può mangiare tutto per preservae la salute. Chi soffre di insufficienza renale cronica, deve seguire una dieta strettissima, aproteica ed è costretto d acquistare lematerie prie in farmacia. Questo 'popolo' sfortunato dell'Occidente è composto per lo più di bambini. Ecco perché Bruno Damini ha curato il libro "I Fagioli Ribelli". Per offrire ai più piccoli una possibilità di dieta che sa di normalità ma anche di speciale, E per raggiungere la meta ha coinvolto alcuni di quegli chef bolognesi tanto rinomati (come Aurora Mazzucchelli, nella foto a destra), compilando un ricettario di confine basato su alimenti aproteici indispensabili. A sette mesi dalla pubblicazione, la scommessa di rivoluzionare il mondo dell’alimentazione per chi ha questo deficit va avanti. E nasce il progetto scientifico pilota in collaborazione con dottori e professori dell’ IRCCS dell’Ospedale S. Orsola, per portare pane, gelati, dolci, pizza e ricette più strutturate con tocco gourmet, nei ristoranti e un giorno nella grande distribuzione. Il tutto è validate dal servizio di Nutrizione Clinica del S. Orsola.
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