MAY/JUNE
2022
apranzoconbea
the journal
mangiare bere oziare a bologna (e dintorni)
eat drink laze in bologna (and surroundings)
Mentre preparo il nuovo numero del Journal è ancora l’inizio di luglio. E mi sembra già agosto, le due settimane di fuoco, perché poi dopo ferragosto l’estate si spezza. E invece eccoci da oltre un mese a vivere una summertime eterna che ci fa sognare di essere altrove. A me personalmente: in una casa sul mare, dalla Sicilia ai fiordi, non c’è problema, in un paesino del Nord Europa a raccogliere mirtilli, in un bosco del Trentino sdraiata sul plaid, a bordo di un lago, in un baretto ventilato, nel porticciolo di un paesino salentino, ma anche all'ombra di un fico in Valle d'Itria. Visto che non posso essere in queste oasi e che passerò la mia estate in città a lavorare, allora cerco ristoro andando alla scoperta delle migliori novità bolognesi in fatto di ristoranti, che, strano a dirsi, prediligono il pesce, Magari hanno certamente un menu di tradizione, ma la freschezza, di questi tempi, è ittica. E poi sconfino in qualche baretto delizioso e approdo nella grande novità dell’estate. Leggete e scoprirete.
Buona estate!
FROM BEA While I prepare the new issue of the Journal, it is still the beginning of July. And it seems to me already August, the two weeks of fire, because then after August the summer breaks. And instead here we are for over a month living an eternal summertime that makes us dream of being elsewhere. To me personally: in a house by the sea, from Sicily to the fjords, there is no problem, in a small village in Northern Europe picking blueberries, in a Trentino wood lying on the plaid, on the edge of a lake, in a breezy little bar , in the small port of a small Salento village, but also in the shade of a fig tree in the Itria Valley. Since I can't be in these oases and I will spend my summer in the city working, then I look for refreshment by discovering the best Bolognese novelties in terms of restaurants, which, strange to say, prefer fish, Maybe they certainly have a menu of tradition, but the freshness, these days, is fish. And then I cross over to some delicious little bar and land in the big news of the summer. Read and you will find out. Good summer!
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3 ISPIRAZIONI PER LUGLIO/3 INSPIRATIONS FOR JULY Non so se anche le altre città italiane sono così: ma a Bologna, luglio è l'ultimo mese in cui si trova facilmente cosa fare. Manifestazioni, cinema, teatro, musica, c'è ancora tutto. Poi un certo vuoto. Solo i coraggiosi, o chi non ama muoversi durante l'estate più classica, resta a Bologna ad agosto. Beh, il Journal vi saluta con luglio per ritornare a settembre e in agosto si riposerà, come farà la sottoscritta, che rimarrà in città e si trastullerà con sogni, progetti, passaggi ad Ovest, per tornare a settembre e poi andarsene in vacanza verso ottobre. C'est la vie, ma chèrie.
I don't know if the other Italian cities are like this too: but in Bologna, July is the last month in which you can easily find what to do. Events, cinema, theater, music, there is still everything. Then a certain emptiness. Only the brave, or those who don't like to move during the most classic summer, stay in Bologna in August. Well, the Journal greets you with July to return in September and in August it will rest, as will the undersigned, who will remain in the city and amuse herself with dreams, projects, passages to the West, to return in September and then leave in around October. C'est la vie, ma chèrie.
28 LUGLIO
28 LUGLIO
knitting libero con Giulia di Wooldone.com Centro 2 agosto 1980 dalle 18 alle 20 FREE
pic nic in vigna dalle 19 alle 23 Terre Rosse Vallania via Predosa 83 Zola Predosa prenotazioni: 3927431795
26 LUGLIO
Musica e Mulini nella rassegna macinare la cultura. Al Mulino Torre Gazone di Valsamoggia, alle 21 la Toscanini Next, formazione orchestrale under 35 con un concerto che passa dai temi verdiani letti in chiave pop, al jazz e allo swing dell’America del XX secolo.
CONTENTS 8-15 ON THE COVER: IL MARE A BOLOGNA Ho fatto un piccolo viaggio e sono arrivata alle tavole pescose
16-19 LA GEORGIA IN BOLOGNINA
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ho trovato la Georgia in via Serlio
NATURA, TEATRO, CIBO
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Panorama cult dei colli bolognesi: Fienile Fluò dove anche i taglieri sono scenici
PESCE E BARBECUE
20 Marco Montanari e il libro di ricette coi barbecue super-pro (di Guizzardi)
UN TERRITORIO E UN CUOCO: BOLOGNA E IVAN POLETTI Ivan Poletti, ora chef di Palazzo de' Rossi di Pontecchio Marconi, una ne pensa e 100 ne fa
21 THE PLACE TO BE il nuovo simbolo urbano di Bologna è La Tettoia Nervi con Piazza Lucio Dalla
You say Georgian cuisine and ... a big question mark appears in the middle of your forehead. At least to me, who has always known only the fame of wines from Georgia, because it is said that perhaps the cradle of world viticulture could have been in this nation between the Black Sea and the Caucasus mountains, where eight jars were found. , dating back to 6000 BC in Gadachrili Gora and Shulaveris Gora, about 50 kilometers south of the capital Tbilisi, containing traces of wine. Then one day I meet a friend at the DLF, during a vintage market, and he is eating a rice and a kind of focaccia and I ask him: what is it? And he: Georgian cuisine, right near via Stalingrado, at the end of via Serlio. Well, I went there and tried khachapuri, a bread with typical cheese, a delicious leavened product filled with a tasty cheese filling topped with an egg. You have to try it!
Il pane georgiano via Sebastiano Serlio 32a 051 468 4366
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LA CUCINA GEORGIANA ALLE PORTE DELLA BOLOGNINA
Dici cucina georgiana e... ti appare un grande punto interrogativo in mezzo alla fronte. Almeno a me, che della Georgia ho sempre conosciuto solo la fama dei vini, perché si dice che forse, la culla della viticoltura mondiale, potrebbe essere stata in questa nazione tra il Mar Nero e le montagne del Caucaso, dove sono state ritrovate otto giare, risalenti al 6000 a.C. a Gadachrili Gora e Shulaveris Gora, circa 50 chilometri a sud della capitale Tbilisi, contenenti tracce di vino. Poi un giorno incontro un amico al Dlf, durante un mercatino vintage, e sta mangiando un riso e una specie di focaccia e gli chiedo: cos'è? E lui: cucina georgiana, proprio vicino a via Stalingrado, fine di via Serlio. Beh, ci sono andata e ho provato Il khachapuri, un pane con formaggio tipico, un lievitato sfizioso farcito con un gustoso ripieno di formaggio sormontato da un uovo. Dovete provarlo!
Fienile Fluò via Paderno 9, Bologna 051 589484
Qui vi parlo di un tagliere che ho scoperto qualche settimana fa, quando sono andata al Fienile Fluò, azienda agricola e gastronomica sui colli bolognesi. Era una serata speciale perché iniziava la manifestazione "Scena Natura", un palco super-pro montato in mezzo a un prato, tappeti e cuscini come sedute, una roulotte piena di mangiarini che tutti noi vorremmo avere, parcheggiata fuori casa, dove è allestito il bar teatrale. Ero andata a vedere "Il mio eroe" di Giuliana Musso e contemporaneamente avevo ricevuto un invito per provare il menu proposto in abbinamento allo spettacolo nelle sere di programmazione. Il tagliere è consigliato!
Here I am talking about a cutting board that I discovered a few weeks ago, when I went to Fienile Fluò, an agricultural and gastronomic company in the Bolognese hills. It was a special evening because the "Nature Scene" event began, a super-pro stage set up in the middle of a lawn, carpets and cushions as seats, a caravan that we would all like to have, parked outside the house, where the theater bar is set up. I went to see Giuliana Musso's "My Hero" and at the same time I received an invitation to try the menu.
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TAGLIERI E TAGLIERI
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e l i n e i F Fluo
A BOLOGNA C'È IL MARE UN GIRO TRA RISTORANTI E FORMAT NUOVI CHE PUNTANO SUL PESCE
In 2014 I had organized a guided tour to discover fried fish in the city. It was an event within the beautiful Smell festival dedicated to perfumes and was entitled "Go where the smell of fritturina brings you". Eight years later I'm back in my hometown chasing second fish cuisine, however, a choice based on new openings. What do I record after eating around, between the center and the external wards? That there are some exciting new projects.
Fiori di zucca in pastella, crema di burrata, crudo di gambero viola e polvere di pomodoro (antipasto, 12 euro) chez 2 cuochi 2 menu, via Barbieri 56A, Bologna
A
d un certo punto, un mese fa circa, ho iniziato a seguire una pista. Aprendomi all'estate, alla voglia di freschezza ma anche dando fiducia alla mia città. E così, ora che finalmente si sente un vero ritorno alla normalità- nonostante si sia delineato un nuovo scenario, ovvero la mancanza di personale nei ristoranti e il Covid che nelle sue nuove metamorfosi spinge- i locali scommettono di nuovo sui menu stagionali, sui cambiamenti, sul rinnovamento che può andare avanti fiducioso. Lasciandomi andare all'onda gentile del ritrovato spirito coppiettante verso la mia Bologna, ho scoperto che sotto le Due Torri c'è un bel mare. Ci sono bei menu dedicati al pesce, materia prima che richiama immediatamente la cucina creativa, spesso abbinati a carte devote alla tradizione. E mi dico che in fondo questa città,, nonostante l'importanza di innovare ed uscire da una empasse nostalgica, non può tralasciare la tradizione. Anche perché i turisti sono tanti ed è giusto che arrivando in tavola, un tortellino o una tagliatella come tradizione comanda, li debbano trovare. Però seguo la spinta creativa e costruisco un mio personalissimo percorso che mi intriga. Anche da bambina mi divertivo a giocare da sola, è vero. Che bello, la città va avanti, con cura e tanta serietà. Con ristoranti che non urlano il loro arrivo a scuarciagola, ma preferiscono rimanere un po' nell'ombra, farsi conoscere, apprezzare e promuovere col passaparola. Quindi, seguitemi!
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Nel 2014 fa avevo organizzato una visita guidata alla scoperta del pesce fritto in città. Era un evento all'interno del bel festival Smell dedicato ai profumi e s'intitolava "Va' dove ti porta l'odor di fritturina". Otto anni dopo sono di nuovo nella mia città a inseguire cucina di pesce secondo, però, una scelta basata sulle nuove aperture. Cosa registro dopo aver mangiato in giro, tra centro e rioni esterni? Che ci sono un po' di nuovi progetti entusiasmanti.
2 CUOCHI 2 MENU IN VIA BARBIERI 56/A, BOLOGNINA, PRIMA DI QUESTO RISTORANTE C'ERA "2 CUOCHE E UNA CUCINA". ORA UNA CREW DI CUOCHI ENTUSIASTI. POTETE SCEGLIERE TRA DUE MENU di apranzoconbea
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on so voi, ma io non amo andare a mangiare nei ristoranti sotto casa. L'esperienza di un pranzo o di una cena fuori, deve essere un po' lontana,
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sennò non me la gusto. Bene, penserà qualcuno, e se sotto casa ci fosse il locae con la cucina più interessante della città? Beh, ci andrei. Ma resta il fatto che preferisco si trovi almeno a un isolato da casa. Per questo non ero mai stata da 2 cuochi 2 menu, a 2 minuti 2 da casa, a piedi. Poi un giorno, per un appuntamento, non avevo tanto tempo e così al mio ospite ho dato appuntamento proprio in via Barbieri e ho pure telefonato per prenotare all'ora di pranzo, perché lo faccio sempre. Alle 12,45 entriamo e ci sediamo a tavola. E inizia lo spettacolo. Con cui intendo: ogni volta che si va in un posto nuovo si aspettano i piatti con curiosità, si legge il menu come si navigasse un nuovo mondo, poi ci si fa un'idea delle intenzioni anche attraverso i camerieri (così fondamentali!) e infine, quando si attende, ci si guarda intorno, si scruta la gente. E qui, per essere un martedì, ce n'era davvero tanta. Ad un certo punto tutti i tavoli (7/8) erano pieni e non è che sia un menu da mordi e fuggi. La carta "dalla città" è rivolta alla tradizione e i primi si aggirano sui 9/10 euro (apice di 14 euro per tagliatelle al ragù sfilacciato di cinghiale), i secondi vanno dai 10 ai 16 euro (cotoletta 16 euro, polpette anche vegetariane di ceci, 10 euro). Ma noi abbiamo scelto il menu 'dalla cucina', seppioline ripiene e polpo ai ferri (15 euro entrambi) e come antipasto fiori di zucca in pastella, crema di burrata, crudo di gambero viola e polvere di pomodoro. Bingo! Le seppioline con crema di piselli, corallo al pomodoro e datterino all'acqua di mare, in particolare, mi sono rimaste nel cuore. So che ci sono persone che non sono rimaste altrettanto soddisfatte prendendo altri piatti, ecco, non saprei. Il mio consiglio è di provare e se non fa caldissimo, di prenotare nel dehors con le lucine.
2 cuochi 2 menu via Barbieri 56A, Bologna
EATING IS A NECESSITY, BUT COOKING IS AN ART. english And finally, when we wait, we look around us, we scrutinize the people. And here, for a Tuesday, there was really a lot of it. At one point all the tables (7/8) were full and it's not a hit and run menu. The menu "from the city" is aimed at tradition and the first ones are around 9/10 euros (apex of 14 euros for tagliatelle with frayed wild boar ragù), the second ones range from 10 to 16 euros (cutlet 16 euros, meatballs also vegetarian chickpeas, 10 euros). But we chose the menu 'from the kitchen', stuffed cuttlefish and grilled octopus (15 euros both) and as an appetizer battered zucchini flowers, burrata cream, raw purple shrimp and tomato powder. Bingo! The cuttlefish with pea cream, coral with tomato and sea water datterino tomatoes, in particular, remained in my heart. I know there are people who weren't as satisfied with other dishes, well, I don't know. My advice is to try and if it's not very hot, to book in the terrace with the lights.
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I don't know about you, but I don't like going to eat in the restaurants downstairs. The experience of a lunch or dinner out must be a bit far away, otherwise I don't enjoy it. Well, someone will think, what if there was the locae with the most interesting cuisine in the city under the house? Well, I would go there. But the fact remains that I prefer it to be at least a block from home. This is why I had never been to 2 chefs 2 menus, 2 minutes 2 from home, on foot. Then one day, for an appointment, I didn't have much time and so I made an appointment for my guest right in via Barbieri and I even phoned to book at lunchtime, because I always do it. At 12.45 we go in and sit down at the table. And the show begins. By which I mean: every time you go to a new place you expect the dishes with curiosity, you read the menu as if you were navigating a new world, then you get an idea of t he intentions even through the waiters (so fundamental!)
AL PAPPAGALLO piazza della Mercanzia 3, Bologna Quando pensi alla ristorazione bolognese, è inevitabile che ti venga da pensare al Pappagallo. Nel 2019 questo ristorante nel centrissimo della città, ha compiuto 100 anni. Ed è stata una fortuna, per il locale, avere come proprietari già allora Michele Pettinicchio e Elisabetta Valenti, perché sarebbe stato un peccato, per un simbolo del genere, trovarsi in balìa delle onde di un destino che sappiamo come va: si viaggia sulla cresta dell'onda, ma poi basta un attimo per cadere nell'oblio. Al Pappagallo ha avuto tante proprietà nel corso dei decenni, quest'ultima dà tanta fiducia. E poi i proprietari
sembrano
davvero
vivere
nella
tortellino dolce
contemporaneità: la tradizione non si tocca, ma in estate la freschezza deve arrivare in tavola. E così ecco un prezioso menu estivo di pesce eseguito dallo chef Corrado Parisi, siciliano (di Ispica) di origine, segni particolari stima per l'avanguardia ma conoscenza e tecniche alla base. E' un'alternativa a tortellino, tagliatella e cotoletta che sappiamo bene... i bolognesi non tolgono mai dalla carta. Quindi... gambero rosso in tartare con limone semi candito, genziana e gelato e crumble
al
parmigiano
reggiano
dop,
baccalà
mantecato, pop corn di cotica, carciofo di gerusalemme alla brace e crema di cipolle bruciate e sulla freschezza di verdure una galletta di grano fermentato, verdurine di stagione, pomodoro affumicato, consistenze di mandorle, crema di zucchine alla scapece e lamponi tra i secondi che vanno dai 28 ai 18 euro. Tra i primi ho
assoluto di melenzana
davvero assaporato con gaudio il riso "Riserva San Massimo"
al
basilico,
mantecato
alla
provola
affumicata, cremoso di pomodorini arrostiti, cozze, limone semi candito, burrata e calamaretti scottati (25 euro).
a p r a nzo co nb ea
11 le foto sono di Niko Boi
AL PAPPAGALLO gambero rosso in tartare con limone semi candito, genziana e gelato e crumble al parmigiano reggiano dop
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a p r a nzo co nb ea
english When you think of Bolognese restaurants, it is inevitable that you will think of the Parrot. In 2019 this restaurant in the very center of the city turned 100 years old. And it was fortunate for the restaurant to have Michele Pettinicchio and Elisabetta Valenti as owners already then, because it would have been a shame, for such a symbol, to be at the mercy of the waves of a destiny that we know how it goes: you travel on the crest wave, but then it only takes a moment to fall into oblivion. Al Pappagallo has had many properties over the decades, the latter gives a lot of confidence. And then the owners seem to live in the contemporary world: tradition is not touched, but in summer the freshness must arrive on the table. And so here is a precious summer fish menu made by chef Corrado Parisi, Sicilian (from Ispica) of origin, particular signs of esteem for the avantgarde but knowledge and techniques at the base. It is an alternative to tortellino, tagliatella and schnitzel that we know well ... the Bolognese never take off the paper. So ... red prawn in tartare with semi-candied lemon, gentian and ice cream and crumble with Parmigiano Reggiano DOP, creamed cod, popcorn with rind, grilled Jerusalem artichoke and cream of burnt onions and a wheat biscuit on the freshness of vegetables fermented, seasonal vegetables, smoked tomato, consistencies of almonds, cream of zucchini alla scapece and raspberries among the main courses ranging from 28 to 18 euros. Among the first courses I really enjoyed the "Riserva San Massimo" rice with basil, creamed with smoked provola, creamy roasted cherry tomatoes, mussels, semi-candied lemon, burrata and calamaret
via Augusto Righi 3b, Bologna
è nella strada dei ristorantini, come mi piace chiamare via Righi polpo alla griglia, crema di patate viola, burrata e cipolla fritta
Un nuovo ristorante e per di più di mare, in via Righi. Patron cinese, chef marchigiano
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Wu Xianmin è conosciuto all'ombra delle Due Torri. E' da tempo titolare del Ca.fè Mazzini, all’angolo con piazza Trento e Trieste ed è vice presidente dell'associazione bar cinesi in Italia, sezione Bologna. Oltre ad essere un imprenditore capace, è anche uno che conosce il suo territorio, manie e mood dei bolognesi, con cui condivide parecchie passioni. Tipo il mangiar bene e anche un po' "fighetto". Ma con sostanza, vi assicuro. E il suo sapere l'ha messo nel "The Man and the Sea", il ristorante che ha aperto da un anno circa in quella che io chiamo la "strada dei ristorantini", ovvero via Righi. Qui un tempo c'era un ristorante cinese molto frequentato, ma il suo arrivo ha cambiato tutto. E' iniziata una storia di mare condivisa con lo chef marchigiano Vittorio Cameli, che per l'estate ha varato una nuova, freschissima e deliziosa carta della quale ho assaggiato un po' di cosine. Ho gustato tanto il barattolo con l'insalata di mare shakerata che vedete nella foto accanto e i paccheri con scampi e bottarga di muggine. Tra le specialità anche
paccheri con scampi e bottarga di muggine
english
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Wu Xianmin is known in the shadow of the Two Towers. He has long been the owner of Ca.fè Mazzini, on the corner with Piazza Trento and Trieste and is vice president of the Chinese bar association in Italy, Bologna section. In addition to being a capable entrepreneur, he is also someone who knows his territory, manias and moods of the Bolognese, with whom he shares several passions. Like eating well and even a little "cool". But with substance, I assure you. And his knowledge has put him in "The man and the sea", the restaurant that has been open for about a year in what I call the "street of restaurants", or via Righi. There used to be a popular Chinese restaurant here, but its arrival changed everything. A story of the sea has begun shared with the chef from the Marche Vittorio Cameli, who for the summer has launched a new, very fresh and delicious menu of which I have tasted a bit of cosines. I really enjoyed the jar with the shaken seafood salad you see in the next photo and the paccheri with scampi and mullet bottarga.
insalata di mare shakerata: calamari, code di scampi, verdure di stagione al vapore, dressing
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«Non intendo proporre una cucina gourmet a tutti i costi – spiega lo chef - ma amo preservare il gusto naturale di una materia prima di qualità, senza stravolgerla. Prediligo, quando disponibile, il pesce italiano pescato con barche piccole e soprattutto nell’Adriatico e nel Tirreno. Acquistiamo anche da Croazia e Galizia ma sempre affidandoci a fornitori di cui abbiamo appurato la serietà con una lunga collaborazione. Dalla Francia, invece, arrivano le ostriche che serviamo con lo Champagne. Stesso discorso per verdure, ortaggi, olio e pasta, consegnati da agricoltori locali che ci garantiscono genuinità». (parola di chef)
Ivan Poletti il cuoco dell'estate 2022 L'abbiamo visto uscire allo scoperto pian piano, perché è sempre stato molto riservato Ivan Poletti. Ai tempi della Cantina Bentivoglio era socio in ruolo di chef, come già era presente al Sole di Trebbo di Reno, quando i fratelli Gian Luca e Marcello Leoni lo vollero al loro fianco, anche se gli avevano inizialmente proposto di fare uno stage. Poi si vedrà. E invece.... E' stato il primo capitano ai fornelli dell'Emporio Armani Ristorante in Galleria Cavour, per poi iniziare a veleggiare libero al centro di esperienze che lui voleva sempre più lontane dalla città e vicine alla natura. E in effetti nel 2019 diventa chef del Ca' Shin, raccontando la tradizione in cucina, ma evolvendo il locale strutturalmente, perché Poletti è anche questo: una ne pensa e cento ne fa. Quindi nel 2021 non è più a Parco Cavaioni, ma in sordina approda a Palazzo de'Rossi dove affronta finalmente una stagione piena.
Ivan Poletti
tortellino fritto
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We saw him come out slowly, because Ivan Poletti has always been very reserved. At the time of Cantina Bentivoglio he was a partner in the role of chef, as he was already present at Sole di Trebbo di Reno, when the brothers Gian Luca and Marcello Leoni wanted him by their side, even if they had initially proposed him to do an internship. We'll see. He was the first captain in the kitchen of the Emporio Armani Ristorante in Galleria Cavour, and then began to sail free in the center of experiences that he wanted increasingly far from the city and close to nature. And in fact in 2019 he becomes chef of Ca 'Shin, telling the tradition in the kitchen, but evolving the place structurally, because Poletti is also this: one thinks of it and makes a hundred. So in 2021 he is no longer in Parco Cavaioni, but quietly arrives at Palazzo de'Rossi where he finally faces a full season.
LO CHEF E IL RISTORANTE
Palazzo de' Rossi cocktail di code di mazzancolle 13 euro
passatello 13 euro
Il massimo è arrivare in bicicletta, magari in una giornata più fresca di queste che stiamo vivendo. Ad un certo punto del tragitto- che passa anche per parco Talon a Casalecchio (tutte zone nobiliari, eh, questa Bologna), si sbucherà proprio a palazzo de' Rossi e l'ingresso sarà trionfale, perché si entra pur sempre in una cittadella, ora della famiglia Bevilacqua Ariosti. Si troverà il ristorante e la novità, il bar molto carino, dove fermarsi a bere qualcosa. Ma l'esperienza sarà la nuova "corte" di Ivan Poletti, che non ha bisogno di molte presentazioni, perché l'avrete incontrato in vari posti, dove ha sempre lasciato il segno con la sua cucina e la sua passione per la tradizione, che non impedisce però di dare attenzione al contemporaneo. I migliori ristoranti di Bologna, mi sa che oggi sono quelli che integrano molto bene passato e presente. Poi Poletti è un ossessionato (il tono è ironico) di materia prima, di tecnica, di piatti che sorprendono perché dentro al titolo gourmet c'è sempre la sorpresa tradizionale. Tipo: il passatello con il ragù piccantino di polipetti e olive taggiasche, lo spiedino di calamari alla romagnola con maionese al lime o le cappesante gratinate con pane al basilico e spuma all’aglio di Voghera. E il gelato fatto in casa alla crema con aceto balsamico. Piu i classici tortellini fritti che io non ho mangiato perché sono vegetariana, ma voi carnivori impazzerete. Spendo anche due parole per i prezzi: rapporto con la qualità, ottimo.
di Benedetta Cucci The best is to arrive by bicycle, perhaps on a cooler day than these we are experiencing. At a certain point of the journey - which also passes through Talon park in Casalecchio (all noble areas, eh, this Bologna), you will come out right at Palazzo de 'Rossi and the entrance will be triumphal, because you still enter a citadel, now belonging to the Bevilacqua Ariosti family. You will find the restaurant and the novelty, the very nice bar, where you can stop for a drink. But the experience will be the new "court" of Ivan Poletti, which does not need many introductions, because you will have met him in various places, where he has always left his mark with his cuisine and his passion for tradition, which however, it does not prevent us from paying attention to the contemporary. The best restaurants in Bologna, I think today are the ones that integrate past and present very well. Then Poletti is obsessed (the tone is ironic) with raw materials, with technique, with dishes that surprise because the traditional surprise is always included in the gourmet title. Type: passatello with spicy ragout of octopus and Taggiasca olives, skewer of calamari alla romagnola with lime mayonnaise or scallops au gratin with basil bread and Voghera garlic foam. And the homemade ice cream with balsamic vinegar. Plus the classic fried tortellini that I didn't eat because I'm a vegetarian, but you carnivores will go crazy. I also spend two words for prices: relationship with quality, excellent.
apranzoconbea gelato alla crema 6 euro
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Via Palazzo Rossi, 14, Pontecchio Marconi 051401295 aperto dal lunedi (solo cena) alla domenica (solo pranzo). Gli altri giorni pranzo e cena
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Polpo brasato con pepite di farina di ceci crema di patate e pomodori confit
Palazzo De’ Rossi fu eretto nella seconda metà del 1400 per volere di Bartolomeo De’ Rossi, mercante di Parma. Oltre alla dimora nobiliare fu costruito un intero borgo con abitazioni, mulini alimentati dal fiume Reno che lambisce l’edifico padronale, botteghe, una segheria e una cartiera. Nei secoli sono molti gli ospiti illustri che hanno avuto il piacere di soggiornare in questi luoghi: Giovanni II Bentivoglio, Torquato Tasso, alcuni papi come Giulio II della Rovere, Leone X de’ Medici e Paolo III Farnese.
il bar di Palazzo de' Rossi
e i cocktail di Alice Angelico che si abbinano ai piatti di Ivan Poletti
Bellini
il bar coi drink preparati da Alice Angelico
Per chi arriva da un giro e vuole bere acqua, una birretta o un calice. Ma anche per chi arriva al tramonto e vuole gustare un aperitivo evocativo. Il plus, però, del nuovo bar guidato (e costruito) da Alice Angelico, è che i suoi drink a base di frutta fresca, si possono ordinare per accompagnare il menu del ristorante.
For those who come from a tour and want to drink water, a beer or a glass. But also for those who arrive at sunset and want to enjoy an evocative aperitif. The plus, however, of the new bar led (and built) by Alice Angelico, is that its drinks based on fresh fruit can be ordered to accompany the restaurant menu.
s ' l recipe a n r u s Jo COOK BOOK
PESCE E BARBECUE Lasagnette di alici, melanzana grigliata e scamorza affumicata di Marco Montanari
per 4 persone, cottura indiretta 15 minuti, calore 220°, preparazione 40 minuti 1-come prima cosa va riscaldato il barbecue portandolo alla temperatura di 220 gradi circa, mantenendo il coperchio sempre abbassato. 2- Tagliate le melanzane in fette che poi riquadrerete eliminando la buccia esterna per ottenere dei quadrati di 7/8 cm per lato, dello spessore di circa mezzo cm. Ungete bene la superficie, aggiungete un pizzico di sale e cuocete per una decina di minuti sul barbecue, adagiando i riquadri di melanzana su un foglio di carta da forno. 3- Su un tagliere ritagliate le scamorze in quadrati di circa 6/7 cm per lato e serbate da parte.
la pulizia delle alici eliminate testa e interiora, apritele a libro eliminando la lisca centrale senza separare i filetti, lavatele e asciugatele con cura utilizzando fogli di carta assorbente 4-cominciate a montare la lasagna: disponete per prima una fetta di melanzana poi una di formaggio e infine le alici. Ripetete l'intera operazione due volte, ottenendo delle 'mattonelle' che ultimerete condendo con una presa di origano, un po' di pangrattato, un pizzico di sale e un filo di olio extravergine.
for 4 people, indirect cooking 15 minutes, heat 220 °, preparation 40 minutes 1-first of all, the barbecue must be heated by bringing it to a temperature of about 220 degrees, keeping the lid always lowered. 2- Cut the aubergines into slices which you will then square by removing the outer skin to obtain squares of 7/8 cm per side, with a thickness of about half a cm. Grease the surface well, add a pinch of salt and cook for about ten minutes on the barbecue, placing the squares of aubergine on a sheet of baking paper. 3- On a cutting board, cut the scamorza into squares of about 6/7 cm per side and set aside. cleaning the anchovies remove the head and entrails, open them like a book by eliminating the central bone without separating the fillets, wash and dry them carefully using absorbent paper sheets
5- sistemate le lasagne di alici e melanzane su un foglio di alluminio foderato con carta forno oliata o se ne disponete su un vassoio di acciaio forato- e cuocete in cottura indiretta, quindi senza contatto diretto della preparazione con la fiamma, e con il coperchio abbassato per 15 minuti circa, finché il pangrattato sarà ben dorato.
english
5- Arrange the anchovy and aubergine lasagna on an aluminum foil lined with oiled parchment paper - or if you place it on a perforated steel tray - and cook in indirect cooking, therefore without direct contact of the preparation with the flame, and with the lid closed for about 15 minutes, until the breadcrumbs are golden brown.
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4-start to whip the lasagna: first place a slice of eggplant then one of cheese and finally the anchovies. Repeat the entire operation twice, obtaining 'tiles' which you will finally season with a pinch of oregano, a little breadcrumbs, a pinch of salt and a drizzle of extra virgin olive oil.
il nuovo posto dove andare in Bolognina
la Tettoia Nervi (via Fioravanti)
Prima che fosse finita (e i lavori sono davvero durati tanto... li ho visti ogni giorno passandoci davanti in bicicletta, dato che vivo in quartiere) non davo molto peso alla Tettoia Nervi. Facevo delle gran foto al tramonto, perché quella palla di fuoco che lentamente andava a dormire mi teneva lì, affascinata. Poi, quando un paio di settimane è sorta Piazza Lucio Dalla ed è stata inaugurata la tettoia con la partecipazione di tante associazioni 'guidate' da Estragon, sono davvero rimasta colpita. E' un posto splendido, onirico, scomodo De Chirico e la metafisica, perché ogni volta che ci vado o la guardo passando in bici, mi sembra un'installazione pronta per essere ritratta dal pennello di un artista. Spazi così li vedo appropriati per una città del futuro, perché parlano di socialità meticcia - per classe sociale, razza, identità di genere, tribù culturale d'appartenenza- in un equilibrio che raramente siamo abituati a vedere. Sarà forse perché non ci sono porte? Nessuno ti guarda quando entri, c'è spontaneità e, a parte i concerti, ognuno può far quel che vuole.
alla Tettoia Nervi il nuovo progetto di Massimiliano Poggi dedicato all'Hamburger
HOT SPOT BOLOGNA
Before it was finished (and the works really lasted a long time ... I saw them every day passing by by bicycle, since I live in the neighborhood) I didn't give much thought to Tettoia Nervi. I took great photos at sunset, because that ball of fire that was slowly going to sleep kept me there, fascinated. Then, when Piazza Lucio Dalla was born a couple of weeks and the roof was inaugurated with the participation of many associations 'led' by Estragon, I was really impressed.It is a splendid, dreamlike, uncomfortable place De Chirico and metaphysics, because every time I go there or look at it while cycling, it seems to me an installation ready to be portrayed by an artist's brush. Spaces in this way I see them as appropriate for a city of the future, because they speak of mestizo sociality - by social class, race, gender identity, cultural tribe - in a balance that we are rarely used to seeing. Could it be because there are no doors? Nobody looks at you when you enter, there is spontaneity and, apart from the concerts, everyone can do what they want.
a p r a nzo co nb ea
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la vita è una colazione meravigliosa a guide to fave moments of life, with Apranzoconbea send me yours and I will publish your pics.
e ci rileggiamo a settembre!