MAY/JUNE
2022
apranzoconbea the journal
mangiare bere oziare a bologna (e dintorni)
eat drink laze in bologna (and surroundings)
souppa bar Il maggio appena finito che sembrava giugno, ha portato tutti noi bolognesi a rispolverare rituali solitamente programmati per giugno inoltrato. Siamo tutti felici di questa estate anticipata ma anche un po' preoccupati, perché è chiaro che si tratti di un'anomalia ambientale... anche se: ricordo quando mio padre, riminese, mi raccontava che ai suoi tempi, anni Cinquanta, il bagno si faceva già a maggio. In ogi caso: ora che siamo un po' più liberi di muoverci, buone fughe a tutti e buone fritture! Perché qui, più o meno ogni piatto suggerito è un'idea per una piccola gita.
FROM BEA
The May just ended, which seemed like June, led all of us Bolognese to dust off rituals usually scheduled for late June. We are all happy with this early summer but also a little worried, because it is clear that it is an environmental anomaly ... even if: I remember when my father, from Rimini, told me that in his time, the fifties, the bathroom it was already done in May. In each case: now that we are a little more free to move, good escapes to everyone and good fries! Because here, more or less every dish suggested is an idea for a little trip.
C ONTENTS 10
APRIRE IN PROVINCIA E' MEGLIO CHE A BOLOGNA?
Davide Maron ha lasciato un tre stelle londinese per aprire Dalp a Osteria Grande e Silvio Aldrovandi ha trovato il buen retiro a Monteveglio dove guida La Tagiolina
IN COPERTINA: IL FRITTO
reportage pag. 10 Inutile resistere: arriva l'estate e scatta il fritto time!
BOLOGNA CITTÀ DEI TAGLIERI: ESCAPE ROOM
pag. 4 Camminando per il centralissimo quadrilatero sembra che la pandemia non ci sia mai stata. I taglieri sono tornati... ma una via d'uscita c'è.
UN VIAGGIO IN BICICLETTA CON @SOPPAWANDA
pag. 6 Lungo la bassa Faentina sulle tracce di mulini e mangiarini con la guru delle gite in bici
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MA COSA MANGIO AL SOUPPA BAR? Esiste nel centro di Bologna, nella trafficata via Ugo Bassi, un piccolo bar a manger dove la cucina sana è di casa e dove ho gustato un polpo e un panino ai gamberi indimenticabili.
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UN DEHORS, UN CUOCO BOLOGNESE E UN HOTEL STORICO Davide Simonetti a Casa Azzoguidi, ristorante dell'Hotel Corona d'Oro
Bologna è la città dei taglieri? Sì, ma ci sono taglieri e taglieri
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il tagliere sulla sinistra: 15 euro a persona, quello di formaggi sulla destra, 8. Un calice divino sui 4/6 euro.
La Prosciutteria Dici prosciutto e non pensi subito a Bologna. Ma dici mortadella e allora tutto torna. Però, questi due alimenti, con la sottoscritta, cosa ci stanno a dire? Sono vegetariana da trent'anni... E invece: alla Prosciutteria, che si chiama così perché il brand nasce a Firenze, i taglieri sono anche di verdure e formaggi. Un giorno ci sono stata, invitata da un'amica, e ho compreso meglio un locale che mi sembrava fatto apposta per il turista , proprio per via del cibo, soprattutto salumi in guisa di tagliere, ambiente apparentemente folcloristico e confezionato fin troppo perfettamente. E invece: ci sono taglieri e taglieri e chi arriva qui, come turista ma anche come bolognese, inciampa in un incontro fortunato, perché le materie prime sono ottime. E il proprietario, scoprirò poi, è un appassionato di mercatini e vintage, esattamente come me.
You say ham and don't immediately think of Bologna. But you say mortadella and then it all comes back. However, these two foods, with myself, what are they saying to us? I've been a vegetarian for thirty years ... And instead: at the Prosciutteria, which is so called because the brand was born in Florence, the platters are also made of vegetables and cheeses. One day I was there, invited by a friend, and I better understood a place that seemed to me to be made especially for tourists, precisely because of the food, especially cured meats in the guise of a cutting board, an apparently folkloric environment and all too perfectly packaged. Instead: there are cutting boards and cutting boards and those who arrive here, as a tourist but also as a Bolognese, stumble upon a lucky encounter, because the raw materials are excellent. And the owner, I later discover, is a fan of flea markets and vintage, just like me
La Prosciutteria via Oberdan 19 A, Bologna
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Nella bassa faentina, lungo il canale dei Mulini scritto e fotografato da Ivana Monaco @soppawanda sherpa Silvia Lanconelli @mogliedaunavita
Cronache dalla Romagna
Chronicles from Romagna
Non sono una sportivona e lungi da me il pensiero di esserlo. Di conseguenza, gli inviti in cui si pedala e non solo (leggi: si mangia), mi sono sempre piaciuti più di quelli in cui si pedala e basta (ma va!?). Così, quando Silvia mi ha invitata per un giro in bici con merenda e pranzo nella bassa faentina, lungo il canale dei Mulini, non ho avuto il minimo dubbio.
I'm not a sportswoman and far from me the thought of being one. Consequently, I have always liked the invitations in which you pedal and not only (read: you eat) more than those in which you just pedal (but it goes !?). So, when Silvia invited me for a bike ride with snack and lunch in the lower Faenza, along the canal dei Mulini, I didn't have the slightest doubt.
"la visita al mulino-museo-atelier di Giovanni Martini, scultore del ferro strepitoso che merita, a sua volta, una statua per la grandezza della sua anima e del suo cuore"
PERCHE' NESSUN DUBBIO? Primo, perché non conosco affatto la zona e poi, Silvia Lanconelli, in arte @mogliedaunavita, colei che mi ha lanciato l'invito, propone sempre delle gran figate: come fare a dirle di no? TRENO + BICI E' IL MIO MANTRA Così, ho preso il treno da Bologna caricando la bici sul treno (io ho l’abbonamento annuale, ma il biglietto costa 3,50€ per una giornata, quindi vale per l'andata e il ritorno), sono scesa a Lugo e lì, ho trovato la mia sherpa Silvia che mi ha condotta al punto di partenza. IL TRAGITTO Abbiamo percorso il canale partendo dalla Cassa Brignani, (Parco Golfera con le sculture in acqua) attraversando il famoso e suggestivo ponte delle lavandaie a Lugo fino ad arrivare al Mulino di Fusignano (passando per il Bosco di Fusignano, adiacente al mulino). Lungo il tragitto, vuoi non fare uno spuntino? Daje di pausa merenda. FACCIAMO MERENDA? E così eccoci all’azienda agricola “Dall’Orto al banco” che ci ha rifocillato con frutta e marmellate di loro produzione (ah! le loro fragole…). Dopo lo spuntino (!!) e la spesa di asparagi, fragole e cipollotti, via verso Fusignano dove c’è il “momento tenerezza”: la visita al mulino-museo-atelier di Giovanni Martini, scultore del ferro strepitoso che merita, a sua volta, una statua per la grandezza della sua anima e del suo cuore. Quella al suo atelier è una tappa obbligatoria! Dopo il pit stop da Giovanni, abbiamo proseguito fino all’agriturismo Mulino18 di Bizzuno e lì, sotto un grande albero, abbiamo pranzato. Inutile dire quanto pesassero le gambe dopo gli strozzapreti e il prosecco ma, nonostante tutto, abbiamo ripreso a pedalare carichi a molla (sì, certo…).
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Let's have a snack! WHY NO DOUBT? First, because I do not know the area at all and then, Silvia Lanconelli, aka @mogliedaunavita, the one who sent me the invitation, always proposes great cool: how can you tell her no? TRAIN + BIKE IS MY MANTRA So, I took the train from Bologna and loaded the bike on the train (I have an annual pass, but the ticket costs € 3.50 for a day, so it is valid for the round trip), I got off in Lugo and there , I found my sherpa Silvia who led me to the starting point. THE ROUTE We walked the canal starting from Cassa Brignani, (Parco Golfera with sculptures in water) crossing the famous and suggestive bridge of the washerwomen in Lugo until we reach the Mulino di Fusignano (passing through the Bosco di Fusignano, adjacent to the mill). Do you want not to have a snack along the way? Daje for a snack break. LET'S HAVE A SNACK? And so here we are at the "Dall’Orto al Banco" farm which refreshed us with fruit and jams they produce (ah! Their strawberries ...). After a snack (!!) and shopping for asparagus, strawberries and spring onions, off to Fusignano where there is the "moment of tenderness": a visit to the mill-museum-atelier of Giovanni Martini, an amazing iron sculptor who deserves, in in turn, a statue for the greatness of his soul and heart. That at his atelier is a must! After the pit stop at Giovanni's, we continued to the Mulino18 farmhouse in Bizzuno and there, under a large tree, we had lunch. It goes without saying how much our legs weighed after the strozzapreti and the prosecco but, despite everything, we started pedaling again with spring loads (yes, of course…).
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Il canale dei Mulini parte da Tebano e arriva fino ad Alfonsine… Alfonsine è a pochi chilometri da Anita, che, oltre ad affacciarsi sui primi stagnoni del Delta, è vicinissima a Casalborsetti
Ciliegina sulla torta, il rientro in bici a Faenza grazie a una serie di “sgamotti” (Silvia è super esperta di strade a bassa motorizzazione) e poi, lungo la meravigliosa ciclopedonale che da Granarolo (non dell’Emilia) porta dritta dritta a Faenza! Da lì, salutoni alla mia super guida Silvia e rientro in treno a Bologna. Due considerazioni a latere: 1) Il giretto era organizzato dal Consorzio della Bonifica della Romagna occidentale e dal Canale dei Mulini Slow e l’idea alla base del giretto è bellissima: promuovere e far scoprire il territorio in modalità “Posapiano Rodriguez”. 2) Il canale dei Mulini parte da Tebano e arriva fino ad Alfonsine… Alfonsine è a pochi chilometri da Anita, che, oltre ad affacciarsi sui primi stagnoni del Delta, è vicinissima a Casalborsetti (mareeeee)! Direi che per il prossimo giretto ho già qualche ideuzza che mi frulla in testa…
The icing on the cake, the return by bike to Faenza thanks to a series of "sgamotti" (Silvia is a super expert in low motorization roads) and then, along the wonderful cycle / pedestrian path that from Granarolo (not Emilia) leads straight to Faenza ! From there, say hello to my super guide Silvia and return by train to Bologna. Two side considerations: 1) The tour was organized by the Consortium of Reclamation of Western Romagna and the Canale dei Mulini Slow and the idea behind the tour is beautiful: to promote and discover the area in "Posapiano Rodriguez" mode. 2) The canal dei Mulini starts from Tebano and reaches Alfonsine ... Alfonsine is a few kilometers from Anita, which, in addition to overlooking the first stagnoni of the Delta, is very close to Casalborsetti (seaaaa!!). I would say that for the next ride I already have some ideas that mix in my head ...
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SALUTI DA MARINA ROMEA (FRITTINO INCLUSO)
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IL DELTA, IL FRITTO, LA SEMPLICITÀ' E INTENDO DIRE CHE LA ROMAGNA, SOPRATTUTTO FUORI DAI GIORNI DEL WEEKEND, PUÒ ESSERE IL PARADISO
Non è certo una novità per la sottoscritta e per tante bolognesi come me. Arrivano i primi caldi e si presenta puntuale la voglia matta di mare, di frittura, di sabbia, in una parola: Romagna! E allora basta prendere la macchina, in un giorno della settimana (sul weekend sono un po' prevenuta perché temo la confusione e grazie al mio lavoro posso decidere quando muovermi liberamente) e fuggire alla volta di Marina Romea, che tra le destinazioni romagnole è una delle più "basso profilo", a mio parere, perché non ha bar aggressivi sulla strada e coltiva le sue perle sulla spiaggia. Caffè al Buonaventura, camminata sugli scogli, riposino sulla sabbia, e poi frittino al chiosco da Mary in via Ortolani a Casalborsetti, dove il menu prevede anche primi al pesce e accanto c'è la piadineria.
It is certainly not new for myself and for many Bolognese like me. The first heat arrives and the craving for the sea, for frying, for sand shows up on time, in one word: Romagna! So just take the car, on a day of the week (on weekends I am a bit biased because I fear confusion and thanks to my work I can decide when to move freely) and flee to Marina di Ravenna, which is one of the destinations in Romagna. one of the more "low-key", in my opinion, because it has no aggressive bars on the road and grows its pearls on the beach. Caffè al Buenaventura, walk on the rocks, rest on the free beach, and then frittino at the kiosk from Mary in via Ortolani in Casalborsetti, where the menu also includes fish first courses and next to it there is the piadineria.
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il baretto sul Lamone, Buonaventura a Marina Romea
e se ho voglia di fritto a Bologna? uno dei miei preferiti è da Forchetta e Cuciglio, via Fioravanti 31/c
! o n i t t i fr apranzoconbea
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CASA AZZOGUIDI Casa Azzoguidi Via S. Nicolò, 2c Bologna
LA CUCINA GIOCA TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE nella carta ideata da Daniele Simonetti, chef nomadico che si è finalmente fermato nella sua città
UN DEHORS INTIMO ED ELEGANTE sotto un portico antico e suggestivo, finalmente riportato all'antico splendore
I TONI PASTELLO DELLA LEGGEREZZA nel design del ristorante che arricchisce un hotel storico
ANCHE PER VEGETARIANI nel totano scottato con burratina e pomodoro confit, l'opportunità!
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Delicious
La Bologna del Medioevo riprende vita in un angolo
del
centro
che
spunta
sulla
via
Cavaliera oggi Oberdan. Sotto il portico un delizioso
dehors
dentro
al
ristorante
che
prolunga così l'esperienza dell'Hotel Corona d'Oro, accogliendo però anche un pubblico bolognese. Il ristorante dell'hotel si innova certamente
grazie
alla
cucina
di
Daniele
Simonetti, che a Bologna è stato protagonista di esperienze sempre molto riuscite.
The Bologna of the Middle Ages comes back to life in a corner in the center, via Cavaliera today Oberdan. Under the portico there is a delightful dehor, inside the restaurant, which thus extends the experience of the Hotel Corona d'Oro, but also welcomes an audience from Bologna. The hotel restaurant is also innovating thanks to the cuisine of Daniele Simonetti, who in Bologna has
"Scottato": totano scottato con burratina e pomodori confit
always been the protagonist of very successful experiences.
un sapaipèico o a b *l a snadimen to mtil ia, c o to in E rchee,, u sa g n a , M a z z o , Romaria, Abrulia e Umb i lia, Pug . Sic ardegna po p S o sc irouva ch e È unrato d''u t mosto concoetntiene daol, di uva s i a pr o n t o s sa o r a p p en bian ca Insalata di quinoa con verdure croccanti, avocado e gocce di saba*
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HELLO
s r o h de
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Souppa, il bar à manger
bun ai cereali con gamberi, stracciatella, spinacino e maio al curry + patate arrosto (12,50 euro, 190 calorie)
cous cous alla curcuma con bocconcini di tonno (11 euro, 194 calorie)
un menu vario e materie prime ottime, per la pausa pranzo, la merenda e la cena. E c'è pure il brunch. nella trafficata via Ugo Bassi, al civico 10/g, c'è un posticino che non ti aspetti, dove mangiare sano e anche molto vegetariano. Camminare veloce sotto il portico di via Ugo Bassi, fermarsi da Gamberini per un caffè o per un aperitivo. Poi un giorno mi ritrovo davanti a Souppa Bar, un posticino proprio vicino al regno degli hamburger... dove però c'è tutta un'altra musica. Le città internazionali sono così, vivono di contrasti. Il locale è talmente curato in ogni dettaglio che proprio per questo sfugge forse al passante veloce. Non urla il suo contenuto, bisogna fermarsi ed entrare per scoprire che il suo menu è delizioso e soprattutto raccontato attraverso le materie prime e i valori nutrizionali, che si trovano sulla carta, inquadrando il qr-code. Ed è Made in Bologna.
Walking quickly under the portico of via Ugo Bassi, stop at Gamberini for a coffee or an aperitif. Then, one day, I find myself in front of Souppa Bar, a little place right next to the realm of burgers ... where, however, there is a whole different music. International towns are like this, they live on contrasts. The restaurant is so well cared for in every detail that perhaps for this reason it escapes the fast passer-by. It does not scream its content, you have to stop and enter to discover that its menu is delicious and above all told through the raw materials and nutritional values, which are on the menu, framing the qrcode. And it's Made in Bologna.
POCHI INGREDIENTI GENUINI CON CUI RISCRIVERE LA CUCINA TRA PASTA SENATORE CAPPELLI, VELLUTATE, CARNE E PESCE, CEREALI, PANINI NUTRIENTI, INSALATONE E BOWLS
y s a E & us o i c i l e D
caprese al cucchiaio con cremadi feta, pesto al basilico e olive (8,50 euro)
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LA PROVINCIA È MEGLIO DELLA CITTÀ? (PER APRIRE UN RISTORANTE) di Benedetta Cucci
Se ne parlava da tempo del Dalp, il ristorante dello chef (nemmeno trentenne) Davide Maron, che doveva aprire a Osteria Grande. Se ne parlava perché il suo curriculum è spettacolare: l'ultimo ristorante che l'ha visto protagonista è stato Sketch, ristorante londinese che ha preso la terza stella proprio mentre il giovane veneto lavorava come sous del Maestro Pierre Gagnaire. Precedentemente era stato alla corte di Fulvio Pierangelini, all' Aquavit a Londra (1 stella Michelin), in Scozia, in Belgio. La sua biografia racconta di un'esperienza altissima e globe trotter e allora pensare alla nuova avventura a Osteria Grande mi sembrava davvero particolare. Ma ha avuto i suoi motivi e ha costruito il suo locale certamente insolito per la via Emilia, in una ex capannone anni Cinquanta. Ma è così strano? Per noi forse un po' sì, per lui no, perché, assicura Maron, tecnica e tempi di preparazione essenziali "nel cercare dove aprire il mio primo ristorante, ho realizzato che c'è un pubblico maggiore in provincia rispetto, ad esempio, alla periferia di una città come Bologna". La riflessione è interessante e ci porta dritti in Valsamoggia, nella cucina dello chef Silvio Aldrovandi, bolognese, un tempo grande viaggiatore. Dopo aver girato e mangiato in giro per il mondo, ha trovato il suo buon ritiro immerso nella natura dell'Appennino emiliano, dove ha rilanciato La Tagliolina, locanda e ristorante nel contesto del parco regionale dell'Abbazia di Monteveglio, dove propone una cucina tradizionale con incursioni creative. Entrambi gli chef, seppur con una biografia differente, riconoscono l'importanza della materia prima stagionale.
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la cucina di Davide Maron
IS THE PROVINCE BETTER THAN THE CITY? (TO OPEN A RESTAURANT) by Benedetta Cucci
There had been talk for some time about Dalp, the restaurant of chef (not even thirty years old) Davide Maron, which was to open at Osteria Grande. He was talked about because his resume is spectacular: the last restaurant that saw him as a protagonist was Sketch, a London restaurant that got its third star just as the young Venetian was working as a sous of Maestro Pierre Gagnaire. Previously he had been at the court of Fulvio Pierangelini, at Aquavit in London (1
Michelin
star),
in
Scotland,
in
Belgium.
His
biography tells of a very high experience and globe trotter and then thinking about the new adventure at Osteria Grande seemed really special to me. But he had his reasons and built his certainly unusual venue
on
the
Via
Emilia,
in
a
former
1950s
warehouse. But is it so weird? For us perhaps a little yes, for him no, because, he assures, "in looking for where to open my first restaurant, I realized that there is a greater audience in the province than, for example, on the outskirts of a city like Bologna" . The reflection is interesting and takes us straight to Valsamoggia,
in
the
kitchen
of
chef
Silvio
Aldrovandi, from Bologna and once a great traveler. After wandering and eating around the world, he found his good retreat immersed in the nature of the Emilian Apennines, where he relaunched La linguine cozze e prezzemolo
Tagliolina, an inn and restaurant in the context of the regional park of the Monteveglio Abbey, where it offers traditional cuisine with creative forays. Both chefs, albeit with a different biography, recognize insalata di sgombro affumicato in casa
il tempeh preparato in casa dallo chef
Dalp, via Via Molino Scarselli, 76, Osteria Grande BO
the importance of seasonal raw materials.
mento i l a n è u ato da i h e p v m e "Il tenta to ricaal la, molto ferm di so ia gi done sia e s emi l are in I ni d el sudpopo re naz ion È noto in altt asiatic o.'carne di es come'". e h c n a soia
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Ravioli del Plin ai formaggi in crema di piselli e terra di olive 13 euro
lo chef e la brigata
La Tagliolina, via Via Rio Marzatore, 41, Monteveglio BO
Primi piatti originali e della tradizione emiliana. Pasta fresca fatta in casa, prodotti della nostra terra e materie prime fresche a km 0. Ecco la la ricerca gastronomica della Tagliolina, che propone anche piatti a base di pesce fresco e tecniche di cottura sia tradizionali che innovative, con un tecco di esotismo viaggiatore.
Original and traditional Emilian first courses. Fresh homemade pasta, products of our land and fresh raw materials at km 0. Here is the gastronomic research of the Tagliolina, which also offers dishes based on fresh fish and both traditional and innovative cooking techniques, with an exotic traveler's technique . uovo poché con cime di rapa e maionese al pomodoro 12 euro
i balanzoni, tipici bolognesi 12 euro
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Homemade R E C I P E S
S T R A I G H T
F R O M
Maionese veg all'erba cipllina INGREDIENTI 8 G DI ERBA CIPOLLINA 100 ML DI OLIO DI SEMI DI GIRASOLE UN PIZZICO DI SALE FINO UN CUCCHIAIO DI ACETO 50 ML DI LATTE DI SOIA
Versate il latte di soia in un mixer cucina e unite l’olio di semi di girasole, l’aceto e un pizzico di sale. Frullate gli ingredienti per avere una soluzione cremosa e liscia. Rovesciate il composto raddensato realizzato in una ciotola e aggiungete l’erba cipollina, ben lavata e sminuzzata. Veg mayonnaise with chives Pour the soy milk into a kitchen mixer and add the sunflower oil, the vinegar and a pinch of salt. Blend the ingredients to get a creamy and smooth solution. Turn the thickened mixture into a bowl and add the chives, well washed and chopped.
H O M E