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GERIATRIA
Disfagia: le strategie per imparare a gestirla ∞ A CURA DI SARA ZAZZETTA
La disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire alimenti o bevande, colpisce circa il 20% della popolazione e in percentuale maggiore gli anziani, soprattutto se affetti da demenza. Ci sono poi patologie che, a qualsiasi età, predispongono alla disfagia come ictus cerebrale, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, neoplasie del distretto orofaringeo etc.. Si tratta di una malattia pericolosa, che può incidere in modo importante sulla salute e sulla qualità di vita di chi ne soffre. Per questo è importante avvalersi sempre della collaborazione del proprio medico curante, affidando i casi più complessi allo specialista (otorinolaringoiatra, geriatra, neurologo). Esistono però
alcune semplici strategie che possono aiutare efficacemente a ridurne le complicanze.
verso l’esofago mentre l’aria percorre la laringe e da qui raggiunge i polmoni, passando attraverso la trachea. Esofago e trachea sono
QUANDO L’EPIGLOTTIDE NON SI CHIUDE PIÙ E IL CIBO PASSA NELLE VIE RESPIRATORIE La disfagia è un disturbo che consiste nell’incapacità di deglutire i cibi in maniera corretta. Può riguardare sia i cibi solidi sia liquidi e comporta una notevole difficoltà nell’alimentazione, poiché chi ne è colpito fatica a ingerire i cibi, sentendosi spesso soffocare. Si manifesta perché, a livello della gola, vi è la suddivisione tra vie respiratorie e vie digestive: il cibo, attraverso la faringe, procede
12 | Bergamo Salute | Settembre/Ottobre 2020
DOTT.SSA SARA ZAZZETTA Specialista in Geriatria Ospedale Briolini Gazzaniga ASST-Bergamo Est