PERSONAGGIO
CHICCO CEREA
Tre stelle di solidarietà Intervista a Chicco Cerea, chef del ristorante Da Vittorio, che durante la fase critica del Coronavirus ha cucinato per i contagiati e per le famiglie bisognose ∞ A CURA DI LUCIO BUONANNO
Dodicimila pasti per i ricoverati di Covid 19 e per i volontari all’ospedale da campo alla Fiera di Bergamo, sedicimila e quattrocento pacchi di viveri alle famiglie bisognose da marzo alla fine di luglio: è questo il bilancio che ha avuto come protagonista Chicco Cerea, all’anagrafe Enrico, chef del ristorante Da Vittorio alla Cantalupa di Brusaporto che vanta 3 stelle Michelin da dieci anni e 3 forchette del Gambero Rosso, uno dei migliori ristoranti italiani. «Tutto è nato quando ho saputo che in un padiglione della Fiera sarebbe stato realizzato un ospedale da campo per i contagiati di
Coronavirus» ci racconta Chicco Cerea «Noi eravamo chiusi col ristorante per il lockdown e ho subito pensato di rendere a Bergamo quello che ci ha dato per tantissimi anni. Ho sentito la Protezione Civile, ne ho parlato con i miei collaboratori della cucina e ci siamo subito organizzati. Mancava solo il cibo e ho deciso di lanciare un appello il 18 marzo. Più di mille aziende ci hanno risposto e inviato i loro prodotti. Una valanga che all’inizio ci ha messo in difficoltà. Per fortuna la famiglia Bellina dell’Italtrans di Calcinate ci ha messo a disposizione i bancali e siamo partiti. Per fare un esempio solo a Pasqua abbiamo ricevuto
16 | Bergamo Salute | Settembre/Ottobre 2020
15 mila colombe, 12 mila uova di cioccolato. E tanto, tanto altro. Io con i miei ragazzi, una quindicina, abbiamo preparato i pasti per 150200 persone al giorno, colazione, pranzo e cena, ma la materia prima ci avanzava e allora abbiamo pensato una soluzione per evitare sprechi di cibo. L’8 aprile abbiamo lanciato una nuova iniziativa. Con gli Alpini e i volontari abbiamo riempito 16.400 pacchi da distribuire alle famiglie bergamasche bisognose, agli alberghi che avevano ricoverati ammalati, ai volontari dell’ospedale da campo. Mi ha davvero commosso quanta merce abbiamo ricevuto da tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino. È sta-