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La rieducazione del movimento “sensomotorio” ∞ A CURA DI VIOLA COMPOSTELLA
Ognuno di noi elabora esperienze e acquisisce conoscenze sul mondo attraverso i sensi: la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto, il gusto, il dolore, il piacere e il senso corporeo, un insieme di stimoli sensoriali in grado di importare informazioni e mettere in rapporto lo spazio corporeo interno con l’ambiente esterno. «I sistemi sensoriali ricevono informazioni dall’ambiente esterno attraverso cellule specializzate definite “recettori sensoriali”. Ogni recettore è sensibile a una particolare forma di energia: luminosa, meccanica, termica, chimica, che si trasforma in un segnale nervoso e raggiunge il Sistema Nervoso Centrale» spiega Guerrina Brizzi, Terapista della Riabilitazione . «Il Sistema Nervoso Centrale trasforma questi stimoli sensoriali in stimoli sensori-motorio capaci di destare percezioni, regolare le funzioni degli organi interni, gestire le emozioni, mantenere lo stato di vigilanza e controllare il movimento. Il risultato finale dell’elaborazione delle informazioni sensoriali è la creazione di una rappresentazione interna del mondo esterno e segnalazione dello stato in cui si trova il nostro corpo».
I sistemi sensoriali e il movimento dunque sono un tutt’uno? Sì, possiamo dire che l’elaborazione del complesso sistema neurosensoriale è sempre alla ricerca di un “equilibrio sensori-motorio” in cui tutti i sistemi: sensoriale, motorio, percettivo e cognitivo hanno un ruolo fondamentale per il controllo posturale, l’apprendimento e la correzione del gesto motorio. Il movimento è quindi il prodotto di un sistema funzionale connesso con l’ambiente in cui i processi cognitivi, sensoriali e motori interagiscono. Il comportamento motorio è il risultato dell’integrazione tra l’individuo, il compito da svolgere e l’ambiente in cui l’azione si svolge.
Nervoso Centrale riceve informazioni non corrette che lo portano a un’elaborazione inesatta. Analizziamo ad esempio la posizione eretta: il piede ha come unica fonte diretta di contatto con il suolo i suoi recettori sensoriali tattilo-cinestesico e propriocettivi, i cui segnali servono a elaborare tutti i compiti finalizzati al carico sia in situazione statica sia dinamica. Le alterazioni strutturali del piede provocate da artrosi o distorsioni, il dolore o la compromissione della forza della flessibilità articolare della volta plantare e della caviglia, influenzeranno le informazioni dirette al Sistema Nervoso Centrale per il controllo della distribuzione del carico e dell’equilibrio.
Cosa succede quando il circuito sensitivo motorio si “inceppa”? L’inceppo può avvenire a livello del Sistema Nervoso Centrale, in questo caso si manifesta debolezza, affaticamento, alterazione del tono posturale, perdita di destrezza e disfunzione del movimento volontario, oppure può essere lesa la percezione sensoriale periferica (ad esempio i recettori cutanei, la vista il tatto e l’udito) e il Sistema
Si può rieducare il “movimento sensomotorio”? Sì, è possibile ma non esiste un solo metodo specifico per rieducare il “deficit sensomotorio”: il movimento dell’essere umano è complesso quanto l’uomo. L’esperienza c’insegna che per ottenere risultati concreti deve essere il “ragionamento clinico” a guidare la “rieducazione sensomotoria”. Basandosi su conoscenze scientifiche si deve
52 | Bergamo Salute | Settembre/Ottobre 2020