Investiamo con cura nell’healthcare del futuro
Un approccio focalizzato sulla salute delle aziende.
AB International Health Care Portfolio
In un contesto di mercato incerto, il settore sanitario può offrire interessanti opportunità agli investitori grazie alla sua resilienza.
I mutamenti demografici e l’incremento della domanda a livello globale, infatti, lo hanno reso meno vulnerabile alle condizioni macroeconomiche.
Grazie all’innovazione, a valutazioni favorevoli e a una redditività via via maggiore, inoltre, il comparto presenta anche un buon potenziale di crescita.
Per scovare opportunità occorre un approccio focalizzato. Piuttosto che inseguire le ultime novità in ambito scientifico, il team di AB International Health Care Portfolio punta a scoprire società con un potenziale di rendimento interessante tramite un’approfondita ricerca sulla loro solidità. Seguiamo un approccio concentrato, investendo nelle aziende destinate a nostro avviso a prosperare sia oggi che in futuro.
Per saperne di più
Questa è una comunicazione di marketing. Riservato esclusivamente agli investitori professionali. Il valore di un investimento può diminuire o aumentare e un investitore può anche non riottenere l’intera somma investita. Capitale a rischio.
Le presenti informazioni sono fornite da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. Société à responsabilité limitée, R.C.S. Lussemburgo B 34 305, 2-4, rue Eugène Ruppert, L-2453 Lussemburgo. Autorizzata in Lussemburgo e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Il portafoglio è un comparto di AB SICAV I, società di investimento a capitale variabile (société d’investissement à capital variable) di diritto lussemburghese.
La vendita dei Comparti di AB può essere limitata o soggetta a conseguenze fiscali avverse in alcune giurisdizioni. La presente promozione finanziaria è destinata esclusivamente a persone nelle giurisdizioni in cui i fondi e le relative classi di azioni sono registrati o che possono comunque legittimamente riceverla. Prima di investire, gli investitori devono esaminare il Prospetto completo del Comparto, insieme insieme al KIID o KID del Comparto e il bilancio più recente. Le copie di tali documenti, ivi inclusa l’ultima relazione annuale e, se emessa successivamente, l’ultima relazione semestrale, possono essere ottenute gratuitamente da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. visitando il sito www.alliancebernstein.com o www.eifs.lu/alliancebernstein, o in formato cartaceo contattando il distributore locale nelle giurisdizioni in cui la distribuzione dei fondi è autorizzata. ICMA2024242
EDITORIAL
Il fondo è mor to? LUNGA VITA AL FONDO
di Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.comMentre lo scorso 20 marzo Assogestioni ha festeggiato i 40 anni dalla sua nascita, due giorni dopo il Financial Times ha pubblicato un lungo articolo intitolato, “The mutual fund at 100: it is becoming obsolete?”, dedicato al primo fondo comune nato negli Stati Uniti, appunto un secolo fa, ad opera di un ex venditore di pentole. L’inventore fu Edward Leffer che col suo prodotto diede la possibilità ai risparmiatori americani anche di piccola taglia di investire sul mercato in modo estremamente diversificato e sicuro, grazie alla possibilità di ottenere un valore di rimborso equo quando avrebbero voluto avere indietro i loro soldi. Tuttavia il fondo comune ora è dato per morto dal Financial Times o perlomeno non gode di buona salute. E ciò a seguito di un sorpasso inevitabile: oltreoceano, infatti, negli ultimi tre anni, gli Etf hanno avuto afflussi superiori a quelli dei fondi comuni d’investimento. La raccolta degli Etf è stata impetuosa come una valanga nell’ultimo triennio: da gennaio 2021 a dicembre 2023, ha calcolato Morningstar, i fondi comuni d’investimento hanno avuto solo un mese positivo subendo deflussi per 1 trilione di dollari (1.000 miliardi di euro circa). In pratica, negli Stati Uniti i fondi comuni d’investimento si sono persi metà della ricchezza prodotta in Italia in un anno.
Nello stesso periodo, sugli Etf si sono riversati 2 trilioni di dollari di raccolta: come se tutta la ricchezza prodotta dagli italiani in un anno ci fosse finita dentro. Tuttavia, quando si confrontano le masse gestite si vede che quelle degli Etf (8mila miliardi di dollari) sono ancora ben poca cosa rispetto ai 17,6 trilioni di dollari dei fondi comuni d’investimento gestiti attivamente. Un americano su due ha tuttora un fondo comune gestito attivamente in portafoglio, però per quanto sarà così?
Se si considerano oltre agli Etf anche i fondi passivi, infatti, il sorpasso è già avvenuto. Gli investitori statunitensi avevano 13.244 trilioni di dollari in fondi attivi al 31 dicembre rispetto ai 13.252 trilioni di dollari in strategie passive, secondo un rapporto di Cerulli Associates. Ciò detto, per capire la portata rivoluzionaria del fenomeno del fondo comune, bisogna conoscere come era la vita degli investitori nel 1924. ll risparmiatore americano, infatti, non poteva comprare direttamente azioni e obbligazioni: troppo care. Poteva aderire a veicoli d’investimento, ma non erano regolamentati tanto che le truffe erano frequenti e la possibilità di riavere indietro i soldi non era affatto scontata. I fondi comuni d’investimento hanno quindi reso possibile a una moltitudine di persone di investire in modo più sicuro. Il fondo è morto? Lunga vita al fondo.
Va ricordato che i prodotti del risparmio gestito hanno reso possibile a moltissimi investitori la costruzione di por tafogli equilibrati
anno 7 - numero 72 - aprile 2024 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 24 del 31/01/2018
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Fotografie a Giancarlo Sandrin by Laila Pozzo in coper tina e nell’intervista alle pagine 12-15
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Il costo di ciascun arretrato è di 10,00 euro
Tratto da blackrock.com/us/individual
Por tafoglio da met tere in moto
BlackRock sovrappesa l’azionario statunitense E sul reddit to fisso invita a essere selet tivi
aking the investment wheel”. Tradotto in italiano (non proprio alla lettera), significa prendere in mano il volante dei propri investimenti. È il titolo di un paragrafo di una recente analisi degli strategist di BlackRock, che delineano gli scenari per il 2024, invitando gli investitori ad assumere deliberatamente rischio nel portafoglio.
Revisione al rialzo
“Le aspettative di crescita degli utili dell’S&P 500 per il 2024 sono state riviste al rialzo”, scrivono gli strategist di BlackRock, “con il settore tecnologico che dovrebbe rappresentare la metà degli utili dell’indice quest’anno. Nel gennaio 2024 siamo passati a sovrappesare tatticamente i titoli statunitensi, continuando a puntare sul tema dell’intelligenza artificiale (IA)”.
“Riteniamo che l’ottimismo della propensione al rischio possa estendersi oltre il settore tecnologico, con l’adozione dell’IA da parte di altri settori e con la fiducia del mercato sostenuta dai recenti messaggi della Fed e dal calo dell’inflazione. Aumentiamo il nostro sovrappeso sul Giappone. La solidità degli utili societari e la ripresa dei salari e dell’inflazione dopo decenni di rallentamenti hanno illuminato lo scenario dei titoli giapponesi. Riteniamo che l’orientamento di politica monetaria della Banca del Giappone sia di sostegno ai mercati nipponici”.
Spazio all’inflation linked
“Strategicamente, rimaniamo selettivi nel reddito fisso. Nel febbraio 2024 abbiamo ridotto il nostro sovrappeso massimo sulle obbligazioni legate all’inflazione, ma la nostra aspettativa che l’aumento dei prezzi stabilizzi a un livello superiore a quello previsto dai mercati ci mantiene sovrappesati. Continuiamo a preferire il
Gli investitori possono trarre vantaggio da un approccio più at tivo nei loro portafogli e non è ancora il momento di inserire il pilota automatico nella propria asset allocation
reddito dei mercati privati. Nell’ambito dei titoli di Stato dei mercati sviluppati (DM), continuiamo a preferire le scadenze a breve termine. Riteniamo che gli
investitori possano trarre vantaggio da un approccio più attivo ai loro portafogli. Non è il momento di inserire il pilota automatico per gli investimenti, ma di
prendere i comandi. A nostro avviso, è importante assumere deliberatamente il rischio di portafoglio”, concludono gli strategist di BlackRock.
UTILI CHE SALGONO SULL’ARCA
In aumento del 28% i profit ti annuali della sgr guidata da Loeser. Raccolta al top
73 , 8
I milioni di euro di utile del 2023
57 , 5
I milioni di euro di utile del 2022
I flussi del 2023 sono stati pari a 2,5 miliardi nonostante il trend negativo dell’industria
Arca Fondi Sgr ha chiuso il 2023 con un utile netto pari a 73,8 milioni, registrando una crescita del 28% rispetto ai 57,5 milioni del 2022. Il risultato della gestione operativa, al netto delle poste non ricorrenti, ha raggiunto il livello record di 91,5 milioni di euro.
“In un anno difficile”, si legge in un comunicato, “Arca Fondi ha ottenuto grandi successi anche in termini di raccolta, con un risultato netto che ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro, in controtendenza rispetto al complesso dell’industria del risparmio gestito che ha visto deflussi netti per 49,5 miliardi”. Nel 2023 Arca ha inoltre festeggiato il 40° anniversario della fondazione, una ricorrenza che la sgr milanese ha celebrato sorpassando la soglia dei 900mila clienti e arrivando a toccare i 40 miliardi di euro di masse in gestione, anche grazie allo sviluppo del segmento strategico dei fondi pensione, giunto a contribuire per 5 miliardi.
“In un anno segnato da grandi sfide”, ha detto l’amministratore delegato Ugo Loeser, “abbiamo raggiunto traguardi importanti dimostrando la forza e la resilienza della nostra strategia. Questi risultati ci spingono proseguire con impegno e dedizione nella ricerca di nuove opportunità e nello sviluppo di soluzioni d’investimento di primo livello. Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento a tutti i nostri dipendenti, partner collocatori e clienti per aver reso possibile questo successo”.
Testa a testa tra gestito e obbligazioni
I risultati dell’ultimo rappor to sulle scelte d’investimento in Italia a cura di Censis-Assogestioni
All’ultima edizione del Salone del Risparmio, svoltasi dal 9 all’11 aprile, è stato presentato il rapporto: “Perché gli italiani investono come investono”, realizzato dal Censis in collaborazione con Assogestioni. Tra i risparmiatori pronti a investire in strumenti finanziari, secondo il report, il 41,3% vorrebbe farlo in titoli di Stato, il 37,7% in fondi comuni di investimento, il 28,3% in Buoni postali di risparmio, il 26,8% in obbligazioni, il 23,9% in polizze assicurative. Il 45,8% dei risparmiatori in questa fase opterebbe per strumenti finanziari, il 32,4% terrebbe le risorse liquide, il 21,8% investirebbe in immobili. Nel febbraio 2020, in epoca pre-Covid, gli italiani pronti a tenere le risorse liquide erano il 45% (-12,6 punti percentuali tra il 2020 e il 2024).
Contante meno attrattivo
È evidente la minore attrattività del contante: il 78,5% dei risparmiatori ritiene che non sia garanzia di sicurezza come in passato. Il 46,9% degli italiani ha intenzione di investire di più o di iniziare a investire in prodotti del risparmio gestito, mentre il 14,4% è indeciso e il 38,7% non vuole tali strumenti. Cosa convincerebbe i refrattari a investire nel risparmio gestito? Il 35,6% indica la possibilità di capire meglio di cosa si tratta, il 23,8% la certezza che sono prodotti in linea con le proprie convinzioni etiche, il 22% costi più bassi per i servizi, il 19% i consigli e le spiegazioni di interlocutori di fiducia, il 18,5% prodotti più attraenti e più convincenti. Anche i consulenti finanziari vivono gli effetti della nuova attenzione sociale alla globalità: all’83,2% è capitato che i clienti chiedessero di modificare decisioni sui soldi per notizie su eventi globali.
CAMBIO DI PREFERENZE
Andamento della liquidità e dei titoli pubblici italiani nei portafogli delle famiglie
Monete e depositi a vista
Titoli pubblici italiani
dal 2013 al 2023 dal 2022 al 2023
Markus ha appena comprato un’auto
Ci sono forze inarrestabili che ci parlano del mondo che sarà. L’aspett ati va di vita aumenterà, la sostenibilità diventerà fondamentale, Internet sarà ovunque. In economia si chiamano megatrend. Per te sono grandi opportunità di investi mento. I fondi Anima Megatrend si concentrano su aziende che benefi ceranno di questi cambiamenti globali per permetterti di investire nell’economia di domani, oggi.
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Avvertenze: questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito.
La nuova frontiera dei fondi
Sandrin (LGIM): “Gli Et f tematici sono un pilastro della nostra of fer ta Facciamo una ricerca at tiva nella creazione degli indici di riferimento”
DCi avvaliamo del supporto di diversi consulenti industriali che ci forniscono
a poco più di 5 anni Giancarlo Sandrin, classe 1976, è alla guida delle attività italiane di Legal & General Investment Management (LGIM), una delle maggiori società di gestione in Europa e a livello globale. Nella sua veste di country head per il nostro Paese, Sandrin ha esplorato quella che è la nuova frontiera dell’asset management, sempre più caratterizzato dai prodotti a gestione passiva come gli Exchange traded fund (Etf), i quali sottraggono progressivamente quote di mercato ai fondi comuni tradizionali. La scelta di LGIM, però, è stata quella di puntare su Etf che hanno tratti distintivi molto marcati, capaci di differenziarli da quelli di molti altri grandi player internazionali del settore finanziario. Gli Exchange traded fund di LGIM sono infatti prodotti legati a importanti temi di investimento come per esempio la cybersecurity, l’intelligenza artificiale o la transizione energetica, solo per citarne alcuni, che comportano grandi trasformazioni dell’economia e della società. Inoltre, gli Etf di LGIM sono legati a indici di riferimento costruiti con un processo molto elaborato, che la società emittente definisce intelligent indexing. Di cosa si tratta? Sandrin lo spiega in questa intervista ad ASSET CLASS, in cui racconta anche gli obiettivi di crescita di LGIM sul mercato italiano.
Dottor Sandrin, partiamo da una panoramica del mercato. Oggi gli Etf sembrano avere la strada spianata nel risparmio gestito. Non trova? Sicuramente l’utilizzo di prodotti passivi come gli Etf è in forte crescita. E lo è anche in segmenti di mercato come quello dei consulenti finanziari, tradizionalmente legati all’industria dei fondi comuni tradizionali. Obiettivamente io credo che ci sia ancora spazio per entrambe le tipologie di prodotti, anche se va evidenziato un fatto: oggi c’è una crescente tendenza a utilizzare o a proporre gli Exchange traded fund anche da parte dei gestori attivi. È un fenomeno che si riscontra per lo più negli Stati Uniti dove i prodotti passivi offrono maggiori vantaggi fiscali rispetto ai fondi comuni. In Europa c’è un minor trend in questa direzione, perché il trattamento fiscale è uguale per tutte e due le categorie di strumenti finanziari.
Il vostro tratto distintivo è l’offerta di molti prodotti tematici. Perché avete deciso di intraprendere questa strada?
La nostra scelta è stata quella di sviluppare una categoria di Exchange traded fund che definiamo semi-attivi. Si tratta cioè di prodotti legati a un indice di riferimento che viene costruito però con tecniche elaborate e con un processo che chiamiamo di intelligent indexing.
Di cosa si tratta?
In pratica, facciamo una ricerca attiva nella creazione degli indici legati ai nostri
Etf. In questa attività ci avvaliamo del supporto di consulenti industriali che ci forniscono dati rilevanti su un determinato settore, i quali costituiscono poi la base per creare appunto un benchmark. I nostri advisor hanno conoscenze tecniche profonde su determinati comparti che non sono facilmente conoscibili da parte di un player finanziario. È difficile, per esempio, conoscere con precisione la quota di mercato di un produttore di batterie al litio o di pale eoliche, il cui titolo può essere incluso o meno nell’indice di riferimento di un Etf tematico.
Dunque, la costruzione dei vostri indici prescinde spesso dai criteri basati sulla semplice capitalizzazione di mercato... Esatto. Abbiamo per esempio un prodotto che si chiama L&G Global Brands Ucits Etf che investe nelle aziende che hanno sul mercato i marchi più forti e riconosciuti a livello globale.
1836
Nasce Legal & General Life Assurance Society
1970
Nasce Legal & General Investments (LGIM)
1986
LGIM offre strategie legate a indici
2000
Creazione di un team di stewardship
2012
Apertura di un ufficio a Hong Kong
2020
L’azienda è premiata come miglior gestore Esg
Ecco, per creare un prodotto di questo tipo ci siamo avvalsi dell’ausilio di Brand Finance, società di consulenza specializzata nel valutare la solidità e il valore “intangibile” del marchio delle aziende in tutti i più importanti settori di consumo a livello internazionale. Abbiamo seguito lo stesso approccio di intelligent indexing anche per altre asset class di mercato.
Può fare qualche esempio?
Posso citare il nostro Exchange traded fund che investe nelle small cap statunitensi incluse nell’indice Russel 2000. Quando abbiamo costruito il benchmark, abbiamo escluso tutte le società di minore qualità, cioè che hanno un livello di profittabilità non adeguato o un indebitamento troppo alto. Ne è venuto fuori così un paniere di riferimento che include circa 1.200 titoli, 800 in meno rispetto al Russell 2000. Ma si tratta di azioni di maggiore qualità che hanno buone probabilità di sovraperformare l’indice.
Diamo uno sguardo anche al settore del reddito fisso. Come vi muovete nell’offerta di Exchange traded fund legati a indici obbligazionari?
Anche su questo fronte, ci siamo sforzati di creare dei prodotti che possono dare valore aggiunto al portafoglio. Proponiamo per esempio Exchange traded fund per investire nei bond governativi e corporate dei mercati emergenti. Inoltre, da un paio d’anni a questa parte, abbiamo anche un Etf sui titoli di stato indiani.
È un’asset class con ottime prospettive poiché le emissioni governative di Nuova Dehli entreranno a breve nel Global Bond Index-Emerging Markets (Gbi-Em) di Jp Morgan e, in seguito a questa inclusione, hanno buone chance di beneficiare di nuovi flussi in arrivo dai fondi di investimento internazionali.
Possiamo specificare per quale tipologia di investitori sono particolarmente indicati i vostri “Etf intelligenti”?
Direi per un ampio spettro di investitori. Tra i nostri clienti ci sono player istituzionali, fund selector, gestori di fondi di fondi e gestori patrimoniali. Inoltre, come dicevo, sta crescendo notevolmente l’attenzione tra i consulenti finanziari, in primis tra chi offre servizi di advisory basati esclusivamente sulle fee. Ma i nostri prodotti sono inclusi anche all’interno di molte polizze unit linked distribuite in Italia dalle principali reti di consulenza finanziaria. Questo successo tra i consulenti è anche una risposta ai desideri che arrivano dalla loro clientela. Vedendo i rialzi record di alcuni titoli, si pensi per esempio alle performance di Nvidia, tanti clienti hanno magari richiesto di inserire in portafoglio qualche azione che sembra poter avere performance stellari. Ecco, io credo che molti financial advisor abbiano opportunamente consigliato l’acquisto di qualche prodotto tematico come i nostri Etf legati all’intelligenza artificiale, perché offrono una esposizione più diversificata e meno volatile a un settore che ha grandi prospettive di crescita.
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Top Manager/1
Maria Luisa GotaA cura di Matteo Chiamenti
Una matematica nel mondo delle sgr di Ca’ de Sass
Chi è la nuova responsabile dell’asset management di Intesa Sanpaolo
Lavorerà nella nuova strut tura appena assegnata a Tommaso Corcos
NDopo un percorso di tipo accademico, nel 1998 è iniziata la sua carriera nelle assicurazioni e nella finanza
ell’ambito della recente nuova organizzazione manageriale voluta da Carlo Messina in Intesa Sanpaolo, una delle tre “teste” della struttura wealth guidata da Tommaso Corcos sarà Maria Luisa Gota, nuova responsabile della divisione asset management, fiancheggiata da Virginia Borla per l’insurance e Lino Mainolfi per il private. Un ulteriore passo di carriera importante per la manager di Ca’ de Sass, destinata a raccogliere il testimone da Saverio Perissinotto, prossimo presidente di Eurizon Capital Sgr
Studi a Torino
Gota, laureata nel 1991 con lode in matematica all’Università di Torino, ha conseguito nel 1995 un dottorato di ricerca in “Matematica Applicata all’Economia e alla Finanza” presso l’Università degli Studi di Trieste, per poi iniziare la carriera in ambito accademico come ricercatore presso l’Università di Torino e docente a contratto.
Dal 1998, si può leggere su LinkedIn, inizia invece l’esperienza lavorativa in ambito finanziario, in ruoli che hanno valorizzato le competenze quantitative e finanziarie maturate nel periodo universitario e post-universitario, in particolare nelle aree della gestione dei rischi e del capitale. Dopo alcune esperienze professionali nel risk management presso realtà come Eptafund, Eurizon, Poste Vita e Aviva Italia, a metà 2016 assume l’incarico di responsabile amministrazione, pianificazione e controllo di Intesa Sanpaolo Vita e direttore pianificazione e controllo della divisione insurance. Nel maggio 2017 diventa amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Vita (società del gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita dedicata alla divisione private banking di Intesa Sanpaolo e, in particolare, alle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments), incarico che tutt’oggi mantiene e a cui si aggiunge la carica
di consigliere di Intesa Sanpaolo Life, la compagnia assicurativa del gruppo basata in Irlanda. Dal 1° settembre 2021 ricopre anche il ruolo di vice direttore generale di Intesa Sanpaolo Vita per l’area di coordinamento delle società controllate vita. Tra le sue peculiarità manageriali, recita una sua bio disponibile su internet “va sottolineata l’attenzione alla diversity e la continua cura prestata a preservare un equilibrio di genere a tutti i livelli della struttura organizzativa da lei diretta, anche con riguardo ai temi di parità salariale”.
Impegno nella formazione
A questi focus di accompagna un impegno costante nel campo della formazione destinata ai più giovani: Gota ha infatti partecipato, in qualità di mentore, ad alcuni programmi di mentorship e collabora occasionalmente con istituzioni accademiche e associazioni impegnate nella proposizione di role model femminili.
Et f sì, ma con il gestore
Il ceo di J.P. Morgan AM punta sugli Exchange traded fund at tivi
G
38
Gli anni di servizio di Gatch in J.P. Morgan AM
160
I miliardi di dollari di masse della società in Etf attivi
eorge Gatch, lavora nell’industria finanziaria da ben 38 anni ed è entrato in J.P. Morgan Asset Management nel lontano 1986. In tanti anni di carriera probabilmente non ha mai visto quello che ha visto sui mercati statunitensi negli ultimi tempi, durante i quali ha svolto il ruolo di ceo di J.P. Morgan AM.
Il dominio delle Big tech
Le performance dell’indice S&P 500 statunitense sono state guidate quasi interamente dalle Magnifiche 7 (Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla), i colossi del settore tecnologico che dominano i mercati di quasi tutti i 5 continenti. I listini americani sono diventati inaspettatamente molto concentrati, mettendo in evidenza un aspetto: i fondi a gestione passiva come gli Etf, che seguono passo passo l’andamento del mercato senza l’intervento di un asset manager che modella il portafoglio, non sono la miglior risposta per soddisfare le esigenze degli investitori. Per questo J.P. Morgan AM ha scelto di puntare su una categoria di Etf ben diversa da quella tradizionale. Stiamo parlando degli Etf a gestione attiva in cui la casa d’investimenti guidata da Gatch ha già conquistato posizioni di leadership
con 160 miliardi di dollari di masse ma l’obiettivo è di superare la soglia dei mille miliardi in cinque anni. Proprio nei mesi scorsi, la società guidata da Gatch ha annunciato di aver ingaggiato un pezzo da 90 dell’industria degli Etf: Jon Maier, ex cio di Global X ETFs. Il manager è entrato a far parte di J.P. Morgan Asset Management con la carica di chief Etf strategist e guiderà il nuovo programma dell’azienda per sviluppare ricerche e analisi sul mercato degli Etf.
Altre linee di sviluppo
Nell’incontro con i media a Londra, che si è tenuto il 13 febbraio scorso, Gatch ha inoltre illustrato quali saranno le altre linee di sviluppo future di J.P. Morgan AM, oltre alla crescita degli Etf attivi. Servizi per i distributori dei prodotti e per i consulenti finanziari che costruiscono il portafoglio, investimenti sostenibili e innovazione tecnologica saranno i tre binari su cui si muoverà la società. Rispondendo alle domande dei cronisti, Gatch ha detto invece di non ritenere un business di interesse per la casa di gestione l’ingresso nel mondo delle criptovalute come hanno fatto alcuni grandi concorrenti, compreso il gigante statunitense BlackRock.
Cocini alla cor te di Pimco
Pimco ha nominato Giorgio Cocini (1) come managing director in una posizione di nuova istituzione che supervisiona le attività in Italia, Francia e Iberia. Cocini entrerà in Pimco a giugno e lavorerà dalla sede operativa di Londra. Riporterà a Craig Dawson (2).
Staf fet ta in Vanguard
Nuovo responsabile per l’Europa di Vanguard. Si tratta di Jon Cleborne (1) che succede a Sean Hagerty (2), manager alla guida del business nel Vecchio Continente dal 2016. Cleborne riporterà a Chris McIsaac, responsabile della divisione internazionale di Vanguard.
Nuovi banchieri in EdR
Edmond de Rothschild ha annunciato l’arrivo di diversi nuovi banchieri in Svizzera: sono Fabrizio Dundulachi, Markus Gallus, Andrea Bodini Nocent, Rodrigo Pecoraro e Pietro Scavini Lavoreranno a Lugano con il branch manager Gianluca Grissini (nella foto)
MEDIOBANCA PREMIER
Mediobanca Premier S.p.A. è la nuova denominazione sociale di CheBanca! S.p.A. a far data dal 15 gennaio 2024 ed è una Banca del Gruppo Mediobanca. Indice di solidità CETI 15,3% (dato al 31 dicembre 2023 e riferito al Gruppo Bancario Mediobanca). Tale indicatore valuta la solidità patrimoniale di una banca mettendo in relazione principalmente il capitale ordinario versato con le attività ponderate per il rischio. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.Rinforzi ai real asset
Aviva Investors ha rinforzato il team d’investimento responsabile all’interno dell’unità real asset con le nomine di Phillipa Grant (1), Elizabeth Ortiz (2) e Jeremy Ho (3). I nuovi ingressi sono stati accolti da Edward Dixon (nella foto), head of responsible investment.
New entry in Amundi
Amundi ha potenziato la sua gestione azionaria nominando Barry Glavin (1) come head of equity investment platform. Vafa Ahmadi (2), head of thematic equities di Cpr Asset Management, amplierà il suo ruolo con la supervisione della gestione azionaria tematica di Amundi.
Promozione per Bushehri
Bnp Paribas Asset Management ha comunicato la nomina di Alaa Bushehri (nella foto) a head of emerging markets debt. Basata a Londra, riporterà a Olivier de Larouzière. Bushehri fa parte del gruppo da oltre 20 anni e negli ultimi 11 è stata head of emerging markets corporates.
INVESTI NEL REDDITO FISSO
Top Stor y listini statunitensi
A cura di Alessio Grassi
A Wall Street c’è festa
I fondi azionari Growth Usa sono ancora al ver tice delle per formance
Ma, nelle fasi di ribasso, si è distinto soprat tut to un prodot to di Amundi
Tutti si chiedono: quanto durerà ancora?
Aldilà di ogni ragionevole dubbio, resta il fatto che anche nella prima frazione di quest’anno le Borse statunitensi di Wall Street hanno riempito di guadagni il portafoglio degli investitori. E così, i fondi comuni specializzati nei listini d’Oltreoceano possono fregiarsi di performance a due cifre nell’arco di pochi mesi. Certo, a guidare i rialzi sono stati soltanto pochi titoli, quelli dei colossi tecnologici come i cosiddetti Magnifici 7 (Apple, Amazon, Microsoft, Tesla,
Nvidia, Alphabet e Meta), i campioni dell’innovazione che continuano a macinare guadagni su guadagni sul mercato, in barba a chi paventava il rischio di una bolla imminente. Ora, anche se è bene muoversi con i piedi di piombo, non si può comunque non classificare come top story l’ottimo risultato messo a segno dai fondi specializzati nel mercato statunitense. Non tutti i prodotti si sono comportati però alla stessa maniera.
I nomi dei vincitori
A segnare il record sono stati soprattutto i fondi che la società di analisi
Morningstar classifica come Azionari Usa large cap growth. Come sa bene chi segue l’industria del risparmio gestito, si tratta di prodotti con un portafoglio composto da titoli di grandi società che hanno un alto tasso di crescita e appartengono prevalentemente al settore tecnologico. Non a caso, nel portafoglio di questi fondi campioni di performance sono presenti in abbondanza proprio le azioni dei Magnifici 7, a cominciare dalla gettonatissima Nvidia, che ha guadagnato il 78% dall’inizio dell’anno (dato al 10 aprile), il 212% in 12 mesi e addirittura il 1.700% nell’arco di 5 anni.
Tra le migliori gestioni, anche una soluzione della galassia
Azimut che ha guadagnato quasi il 48% in dodici mesi
Secondo i dati di Morningstar, il fondo azionario Usa large cap growth con le performance più altre a un anno appartiene a una casa di gestione non molto nota al grande pubblico, la statunitense Sands Capital, con sede ad Arlington, nella Virginia. Il fondo si chiama PrivilEdge - Sands US Growth In 12 mesi ha guadagnato il 52% con le performance che si sono protratte sia nel
2023 che nella prima frazione del 2024 (dati al 31.03.2024). Il rendimento dello scorso anno è stato positivo per oltre il 46%, quello dei primi tre mesi del 2024 ammonta invece a +17,4%. Il track record del passato vede invece un exploit nel 2020, l’anno della pandemia, con un guadagno del 52%, seguito da un’altra performance positiva del 12% circa nel 2021. Il 2022 è stato invece un periodo
nero con una perdita del 46%, quando molti titoli tecnologici si sono sgonfiati, dopo la sbornia del periodo del Covid-19. Nella classifica dei rendimenti a un anno, si piazza in seconda posizione l’Alger American Asset Growth Fund Class della casa d’investimenti newyorkese Alger Management
+12 , 6 %
+ 33 , 4 %
Anche per questo prodotto, guardando al passato, ci sono state performance a due cifre nell’anno della pandemia (+38%) e nel 2021 (+27%). Il 2022 è stato anche in tal caso un periodo pesantemente negativo (con una perdita del 32%) mentre nel 2023 i guadagni sono tornati a viaggiare con il vento in poppa (+38%) così come nella prima frazione del 2024 (+18%). Nella classifica dei migliori prodotti a un anno, si piazza sul podio anche il New Capital US Growth Fund USD Inst Acc, della società di investimenti New Capital, un brand della galassia Efg. In 12 mesi ha guadagnato il 49%, mettendo a segno una sfilza di rialzi dal 2020 in poi, interrotti solo da un inciampo nel 2022 (- 30% circa).
Al top delle performance si è piazzato il PGIM Jennison US Growth Fund USD di Jennison Associates, società affiliata di PGIM, che vanta un guadagno del 49% in 12 mesi e, nell’arco degli ultimi 5 anni, è riuscito anche a superare il benchmark.
Chi resiste ai ribassi
Segue a breve distanza l’US Growth Fund X, fondo azionario statunitense di J.P. Morgan Asset Management che vanta una performance a un anno del 47,8%. Tra i migliori prodotti a un anno si piazza anche un fondo della galassia di Azimut, l’AZ Equity Future
Opportunities A-Institutional Eur Acc, che ha messo a segno un rialzo del 47,7% in 12 mesi. Certo, andando a
ritroso negli ultimi 5 anni, per i prodotti azionari Usa large cap non si può non fare una considerazione. È vero che questi fondi hanno fatto guadagnare molto, ma è vero pure che i rendimenti possono muoversi sull’altalena in maniera assai marcata. Basta dunque investire nell’anno sbagliato, come fu il 2022, per trovarsi poi con pesanti perdite nel portafoglio. Per questo, è bene segnalare i risultati raggiunti da un fondo di diritto italiano: Amundi Azionario America, che la casa di gestione francese ha ereditato da Pioneer. Il fondo è gestito da Andrew Acheson. Nell’anno nero 2022 ha perso l’8,5%, quando invece i prodotti delle altre case d’investimento registravano un profondo rosso.
I MIGLIORI FONDI AZIONARI USA GROWTH
DATI MORNINGSTAR AGGIORNATI AL 9.04.2024
FONDO D’INVESTIMENTO
PrivilEdge - Sands Us Growth (Usd)
Alger Sicav - Alger American Asset Growth Fund Class I-2eu
PGIM Jennison Us Growth Fund E
JPMorgan Funds - US Growth Fund I (acc)
New Capital Us Growth Fund Usd Inst Acc
PGIM Jennison Us Growth Fund Usd I Accumulation
Az Fund 1 - Az Equity Future Opportunities A-Institutional Eur Acc
BlackRock Global Funds - Us Growth Fund D2 Eur
T. Rowe Price Funds Sicav - Us Blue Chip Equity Fund Q Eur 1
Lord Abbett Innovation Growth Fund Class I Usd Accumulating
PER FORMANCE A UN ANNO
Tra i fondi con una per formance in rosso nel medio periodo, anche alcuni prodot ti di Lombard Odier Investment Managers che fanno selezione dei titoli con criteri high conviction
Flop Stor y listini orientaliLe perdite registrate nell’ultimo anno dai vari dei fondi China High Conviction - 12 % - 17 %
Poca convinzione in quel di Pechino
Le borse cinesi hanno deluso le aspet tative E i gestori che vi investono masticano amaro
na perdita compresa tra il 12% e il 17% nell’ultimo anno (dati aggiornati al 09/04/2024). È il risultato non molto lusinghiero dalla gamma dei fondi azionari cinesi di Lombard Odier Investment Managers (LOIM), sia quelli denominati in euro che in dollari. I prodotti commercializzati con il brand LO Funds China High Conviction risentono ovviamente dell’andamento negativo dei mercati azionari cinesi che hanno senza dubbio deluso le aspettative degli investitori. Sembravano destinati a macinare rialzi su rialzi e invece, da quando è scoppiata la pandemia del Covid-19, la Repubblica Popolare pare aver perso il ruolo di macchina da soldi per gli investitori finanziari. Ma a tradire le aspettative sono stati soprattutto quei prodotti del risparmio gestito che presentavano i mercati cinesi come una sorta di nuovo Eldorado, dove le aziende erano in grado di macinare ricavi e profitti, mettendo il turbo alle loro azioni quotate in Borsa. Così non è stato, almeno sui mercati finanziari, e i fondi azionari sulla Cina presenti nel database di Morningstar oggi collezionano perdite a due cifre, non soltanto nell’ultimo anno ma anche nel medio e lungo periodo, cioè nell’orizzonte in cui i gestori dovrebbero far vedere il loro vero valore. “La Cina è oggi la seconda
economia mondiale”, è scritto nel sito web di Lombard Odier IM, “e, secondo le previsioni, nei prossimi vent’anni crescerà più velocemente dei mercati sviluppati. Mentre si trasforma in un gigante orientato ai servizi e alla tecnologia, la Cina può offrire un interessante panorama per gli investimenti”. Di fronte a un quadro del genere, è difficile resistere alla tentazione di posizionare sui mercati della Repubblica Popolare una buona parte del proprio portafoglio, in vista di guadagni stellari. Ma questi guadagni stellari si sono appunto rivelati un miraggio negli ultimi anni, anche se la casa di gestione sostiene di adottare un approccio di selezione dei titoli “rigoroso e integrato in termini di sostenibilità, concentrandosi sui settori e sulle società che si prevede trarranno maggiori benefici dall’evoluzione della Cina”.
Colossi nell’asset allocation
Nel portafoglio delle due fund manager, Odile Lange-Broussy e June Chua, ci sono società come Tencent, colosso delle comunicazioni e della tecnologia, che ora offre anche servizi di cloud computing, intelligenza artificiale, multimedialità, pagamenti, e-commerce e intrattenimento. Altro titolo presente nel portafoglio del fondo è quello di Alibaba, noto colosso cinese del commercio elettronico che ha un giro d’affari di 126 miliardi di dollari. Lavora nel commercio retail anche Pdd Holdings, altra azienda selezionata dai gestori di Lombard Odier Investment Manager tra i titoli con il maggior peso nell’asset allocation. Tra i titoli finanziari spicca invece il nome di
Odile
LANGE-BROUSSY
June CHUA
Picc (Property and Casualty Company Limited), la più grande compagnia assicurativa contro i danni della Cina continentale costituita nel 2003. Si aggiunge alla top list un’azienda come Kweichow Moutai, specializzata nella produzione, vendita e distribuzione del baijiu (l’acquavite cinese) più famoso nella Repubblica Popolare, molto noto tra i
politici e gli uomini d’affari. Tutti questi nomi blasonati non sono però riusciti a fare sprint alle performance. Eppure, a curare le strategie del fondi della gamma high convinction sono due professioniste esperte, con una lunga carriera alle spalle.
Carriera di lungo corso
La prima, Lange-Broussy, è portfolio manager anche dei fondi Asia high conviction, all’interno del team azionario globale di LOIM. È entrata in Lombard Odier Investment Managers nel 2011 ed è basata a Singapore. In precedenza, è stata analista del settore dei consumi russi a Mosca per Aton-UniCredit e successivamente per Bank of America
Merrill Lynch tra il 2006 e il 2010, dove è stata classificata tra i primi tre analisti del settore da Institutional Investor nel 2009. Contemporaneamente ha diretto il team di ricerca azionaria di Bank of America Merrill Lynch Moscow. In precedenza, dal 1998 al 2005, Lange-Broussy è stata analista dei settori retail e lusso in Europa per Deutsche Bank, dove è stata costantemente votata tra i primi tre analisti di settore dai clienti più redditizi della banca. Ha iniziato la sua carriera occupandosi di fusioni e acquisizioni presso SG Warburg nel 1993 dopo una laurea in finanza presso l’Hec di Parigi. A gestire le strategie del fondo assieme a Lange-Broussy (e anche le strategie sui mercati emergenti e asiatici) è June Chua, che è entrata a far parte di Lombard Odier Investment Managers nel 2021 in qualità di gestore di portafoglio, proveniente da un’altra casa di gestione presente in Asia: Harvest Global Investments.
LO Funds - China High Conviction, Seed, (Eur) Ra
LO Funds - China High Conviction, (Eur) Pa
LO Funds - China High Conviction, (Usd) Pa
LO Funds - China High Conviction, Seed, (Eur) Pa
LO Funds - China High Conviction, Seed, (Usd) Pa
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LO Funds - China High Conviction, (Usd) Ma
LO Funds - China High Conviction, (Usd) Na
LO Funds - China High Conviction, Seed, (Usd) Ma T
LO Funds - China High Conviction, Seed, (Eur) Ma
A cura di Riccardo Simone
Assogestioni compie TUTTA LA FORZA
Nel 1984 non esisteva internet, poca gente aveva il computer in casa, i Bot rendevano più del 10% e al governo c’era Bettino Craxi. In un Italia assai diversa da quella di oggi muoveva i primi passi Assogestioni, l’associazione di categoria che raggruppa le maggiori sgr (italiane e straniere) attive nel nostro Paese. Poche settimane fa si è si celebrato il 40°anniversario dalla fondazione di Assogestioni, che in origine era
denominata Assofondi e nacque con l’obiettivo di promuovere, diffondere e tutelare le diverse forme di gestione del risparmio, anche previdenziale, a sostegno dello sviluppo dell’economia, del mercato finanziario e della difesa degli interessi dei risparmiatori italiani. Obiettivo fondante che ancora oggi ne guida le attività. Molto è cambiato ovviamente in questi 8 lustri: nel 1985 il patrimonio dei fondi comuni
VOLTI E NOMI DEI PRESIDENTI DELL’ASSOCIAZIONE
DELLA MATURITÀ
quarant’anni anni di vita
d’investimento ammontava a 20mila miliardi di lire, corrispondenti al 2,4% dell’allora Pil italiano; oggi il mercato nazionale del risparmio gestito vale 2.300 miliardi di euro, più del Pil dell’intero Paese. Sono invece più di 11 milioni gli italiani che investono stabilmente in fondi comuni. Oltre ai risparmiatori al dettaglio, vi sono poi i fondi pensione, le casse di previdenza, le assicurazioni e le istituzioni che si affidano a case di gestione italiane
ed estere per l’allocazione delle proprie risorse finanziarie. Oggi Assogestioni riunisce 300 società di gestione, tra cui la quasi totalità delle sgr italiane e delle società di investment management estere operanti in Italia, diverse banche e imprese di assicurazione che operano nell’ambito della gestione individuale e della previdenza complementare. Sin dalle origini, l’associazione ha avuto come obiettivo principale quello di agevolare
il dialogo costante con le istituzioni, supportare l’autoregolamentazione del settore e promuovere una cultura del risparmio improntata sul lungo termine attraverso una sempre più diffusa educazione sulla gestione del patrimonio. Ma anche creare le migliori condizioni affinché l’innovazione finanziaria potesse apportare i
VOLTI E NOMI DEI PRESIDENTI DELL’ASSOCIAZIONE
propri benefici a tutti gli stakeholder dell’industria. Da qui la volontà di ideare un appuntamento ricorrente che potesse offrire uno spazio di dialogo e confronto tra tutti gli attori della catena del valore: il Salone del Risparmio, giunto quest’anno alla sua 14esima edizione. Carlo Trabattoni, presidente di Assogestioni, ha dichiarato: “La nostra associazione nacque in corrispondenza dell’avvio dell’operatività dei fondi comuni in Italia. In quattro decenni l’industria del risparmio gestito si è sviluppata fino a diventare di importanza strategica per la stabilità del sistema italiano. In continuità con lo spirito che la anima fin
dal principio, Assogestioni è impegnata, attraverso percorsi condivisi con tutti i propri stakeholder, a dare concretezza all’Articolo 47 della nostra Costituzione, che riconosce il valore del risparmio e sua rilevanza economico-sociale”. Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, ha invece detto: “Al Salone abbiamo celebrato questo compleanno guardando già ai prossimi 40 anni e oltre, con tre chiavi interpretative: fiducia, innovazione e complessità”. Lo slogan “Il futuro ha un grande futuro” acquisisce dunque quest’anno ancora più significato e proietta Assogestioni verso le prossime sfide, dopo i risultati ottenuti finora.
VOLTI E NOMI DEI PRESIDENTI DELL’ASSOCIAZIONE
Doppio inciampo
Raccolta negativa anche a febbraio per le sgr
Idati sull’industria del risparmio gestito contenuti nella mappa mensile di febbraio 2024 delineano uno scenario in continuità con il mese precedente, con una raccolta netta complessiva pari a -2,44 miliardi di euro e un effetto mercato positivo pari a +0,4%. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Assogestioni, dalle quali si evince che il patrimonio a fine febbraio si attestava a 2.310 miliardi euro. Soffermandosi sui fondi aperti, si nota nel mese un rallentamento dei deflussi dai prodotti di lungo termine (-525 milioni contro -1,33 miliardi di euro a gennaio), a cui si somma un incremento dei riscatti sui fondi monetari (-1,84 miliardi contro i -996 milioni di gennaio). Secondo le stime dell’Ufficio Studi, l’effetto performance sui fondi aperti è stato di +0,7%.
Lo spaccato per asset class evidenzia il proseguimento dello slancio positivo dei fondi obbligazionari che nel mese hanno raccolto 6,07 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni, per un ammontare totale di 11,6 miliardi da inizio 2024. All’opposto, sono continuati o i deflussi per gli azionari (-1,43 miliardi), per i bilanciati (-1,96 miliardi) e per i fondi flessibili (-3,2 miliardi).
1 3 5 2 4
2 . 310
miliardi di euro
Patrimonio del risparmio gestito in Italia alla fine di febbraio 2024
- 2 , 44
miliardi di euro
I deflussi registrati dalle sgr nel secondo mese dell’anno
È proseguito lo slancio positivo dei fondi obbligazionari che in 30 giorni hanno raccolto 6 miliardi
Secondo un’indagine commissionata dal sito Facile.it, c’è un grande interesse per i prodotti bancari remunerativi delle giacenze soprattutto tra chi ha meno di 45 anni
Il salvadanaio va a ruba
Milioni di italiani sono tornati a parcheggiare soldi nei conti deposito
Oltre
un risparmiatore su dieci at tualmente ne possiede almeno uno
Complice l’inflazione che intacca i risparmi, negli ultimi anni è tornato in auge il conto deposito, grazie anche agli elevati tassi di rendimento che questo prodotto può offrire. Secondo l’indagine che il portale Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Research e Norstat, ben 4 milioni e mezzo di italiani ne hanno aperto uno negli ultimi dodici mesi. L’interesse dei consumatori è testimoniato anche da un altro dato; secondo un’analisi del comparatore le ricerche online di questi prodotti sono cresciute, nel 2023, del 169% rispetto all’anno prima. “Il conto deposito è un vero e proprio strumento d’investimento, che si appoggia a un conto corrente tradizionale e che consente di ottenere una rendita elevata sulle somme depositate”, spiegano da Facile.it.
“È bene ricordare, però, che le operazioni classiche che è possibile effettuare tramite il conto corrente tradizionale non sono disponibili con il conto deposito che prevede, invece, un’operatività più ridotta”. Analizzando l’età dei rispondenti che hanno dichiarato di aver aperto un conto deposito nell’ultimo anno emerge che l’interesse verso questo tipo di prodotto è stato maggiore in alcune fasce specifiche: se a livello nazionale la percentuale è pari al 10,7%, tra i 35-44 anni sale al 14,6% e raggiunge addirittura il 16,4% tra i rispondenti con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. L’indagine, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, ha anche voluto analizzare quali siano stati i canali maggiormente utilizzati per sottoscrivere un conto deposito. Tra chi invece ne ha aperto uno durante l’ultimo anno, è emerso che più di un risparmiatore su due (per la precisione il 60% del totale) lo ha fatto online, mentre nel 32,5% dei casi si è recato in filiale. Solo il 7,5% dei rispondenti, invece, lo ha fatto tramite un agente/mediatore fisico. In quasi 7 casi su 10 è stato attivato presso un istituto di credito con cui si aveva già un rapporto in essere.
4 , 5
I milioni di italiani che hanno aperto un conto deposito nell’ultimo anno
60 %
Quota di persone che ha aperto un conto deposito online
32 , 5 %
Quota di persone che ha aperto un conto deposito recandosi in filiale
7 , 5 %
Quota di persone che ha aperto un conto deposito tramite un agente/mediatore fisico
g Repor t mercati esteri
L’INDUSTRIA DEI FONDI ASPET TA LO TSUNAMI
I big del risparmio gestito in Lussemburgo pensano al futuro Innovazione tecnologica e nuove regole cambieranno il set tore
A cura di Daniele Tor torielloL’intelligenza artificiale avrà un impatto dirompente anche sull’asset management
BLOCKCHAIN
Anche la tecnolgia che è alla base della tokenizzazione degli asset cambierà il risparmio gestito continentale
NORMATIVA
I cambiamenti di regole nell’asset management sono uno dei fattori di trasformazione del settore
ELTIF
I fondi che investono nelle pmi hanno ancora un grande potenziale di crescita in Europa
L’
industria dei fondi cerca nuove opportunità grazie alle implicazioni di Blockchain e dell’intelligenza artificiale. I fondi infatti, come molte società sia all’interno sia all’esterno del settore finanziario, stanno esaminando le possibilità offerte dall’impennata dell’impiego dell’IA e dalla tecnologia dei registri digitali (dlt, digital ledger technology) per semplificare e aumentare l’efficienza dei processi amministrativi. L’integrazione di queste tecnologie nei prodotti e nei servizi dei fondi, insieme alle considerazioni sull’evoluzione della regolamentazione del settore, è stato uno dei temi di primo piano emersi
durante la Global Asset Management Conference 2024, evento organizzato dall’Associazione dell’industria dei fondi lussemburghesi Alfi (Association of the Luxembourg fund industry).
Alfi rappresenta il volto e la voce della comunità lussemburghese del risparmio gestito, con oltre 1.500 fondi d’investimento domiciliati in Lussemburgo, società di gestione patrimoniale e un’ampia gamma di imprese che servono il settore, come banche depositarie, amministratori di fondi, distributori e società di consulenza fiscale. Come affermato poco sopra, un altro tema rilevante riguarda la
Il Granducato ospita la maggior parte degli Eltif istituiti in Europa, ma ci sono ancora margini di crescita per questo business, grazie a un nuovo regime normativo e a stimoli fiscali ideati dal governo
regolamentazione e in particolare lo “tsunami” conseguente all’approvazione delle nuove normative, che difficilmente si ritirerà nel prossimo futuro. L’entrata in vigore del nuovo regime dei fondi europei d’investimento a lungo termine all’inizio di quest’anno offre nuove opportunità di crescita per il settore dei fondi in Lussemburgo, che ospita già circa il
60% degli Eltif istituiti da quando la legislazione è stata introdotta per la prima volta nel 2015. La Commissione europea e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) sono attualmente alle prese con la controversa questione degli standard tecnici di normazione del regolamento Eltif, ma gli esperti del settore e il regolatore
finanziario del Lussemburgo Cssf (Commission de surveillance du secteur financier) sono fiduciosi che l’impasse sarà presto risolta, sottolineando che i promotori stanno facendo la fila per ottenere l’approvazione dei loro fondi in previsione della forte domanda di mercato
1 . 500 I fondi d’investimento domiciliati in Lussemburgo
60 %
La quota di Eltif oggi ospiti nel Granducato
da parte degli Hnwi (high net worth individual) e degli investitori professionali. Il Lussemburgo rappresenta la sede di fondi più grande in Europa ed è leader mondiale nella loro distribuzione transfrontaliera. La sua predominanza non viene messa in discussione, anzi, la ripresa degli asset dei fondi, la crescita dei mercati privati e i nuovi incentivi fiscali del governo sono destinati a consolidare l’attrattiva del paese per i fondi. Come ammette il presidente di Alfi, Jean-Marc Goy, sebbene quest’anno il settore affronti un contesto economico e geopolitico incerto e instabile, colpito da inflazione e tassi di interesse elevati, si sottolineano comunque segnali di crescita, tra cui un rimbalzo del patrimonio dei fondi lussemburghesi a oltre 5.300 miliardi di euro alla fine di
Il patrimonio dei fondi lussemburghesi è ancora in crescita
gennaio, dopo il crollo provocato dalla caduta dei mercati globali nei due anni precedenti. È anche il principale hub dell’Ue per i fondi Esg, con il 34% delle attività dei fondi ex articolo 8 e il 51% per quelli ex articolo 9 e in più è stata identificata una nuova potenziale area di crescita negli Exchange traded fund attivi, che stanno diventando uno sfidante sempre più reale per i tradizionali fondi comuni d’investimento negli Stati Uniti.
Sconto sulle imposte
Un passo importante in questa direzione sarebbe quello di esentarli dalla tassa di sottoscrizione sulle attività dei fondi. Secondo il ministro delle Finanze Gilles Roth, la nuova coalizione di governo entrata in carica lo scorso autunno è ricettiva alle esigenze di uno dei settori
delle Finanze in Lussemburgo
Il
governo propone nuovi stimoli fiscali per il risparmio gestito
economici chiave del Lussemburgo. Roth riconosce l’importanza di garantire che il settore finanziario rimanga attrattivo e competitivo attraverso misure che favoriscano la risalita della catena del valore. Una tassa di sottoscrizione ridotta per gli Exchange traded fund attivi fa parte di una serie di modifiche promesse alla struttura fiscale del paese, tra cui un taglio dell’1% dell’imposta sul reddito delle società, come segnale per aziende e investitori dell’ambizione del governo di riportare la tassazione sulle società alla media Ocse. Ha inoltre promesso una legislazione per rafforzare la posizione del Lussemburgo come leader nelle risorse digitali, sostegno al lento progetto di unione dei mercati dei capitali dell’Unione europea e misure per migliorare il regime fiscale del paese per i bonus
di partecipazione agli utili. Secondo Sandrine de Vuyst, membro del consiglio di amministrazione della Banque Raiffeisen, i gestori attivi continuano a lottare per competere con gli Etf indicizzati a causa delle commissioni di gestione molto più elevate, considerando che solo il 10% dei fondi attivi ha sovraperformato il mercato.
Facili da comprare
Interrogato sull’attrattiva degli Exchange traded fund attivi rispetto agli Oicvm tradizionali, Olivier Paccalin, vicedirettore commerciale e soluzioni della Société
Générale Private Banking, ha affermato che essi rappresentano “un apriporta per le nuove generazioni”, mentre la De Vuyst ha così concluso: “Gli Etf sono facili da comprendere, c’è spazio per entrambi”.
I gestori oggi competono con gli Exchange traded fund e le loro basse commissioni
Gli Etf possono essere considerati un apripor ta per le nuove generazioni
Infine, alcune riflessioni sulla necessità di diversificare le competenze all’interno dei consigli di amministrazione, soprattutto in aree critiche come la sicurezza informatica, che devono promuovere una cultura dell’innovazione dal basso verso l’alto tra gli individui attivi nelle operazioni. Secondo Matthias Van Den Eede, responsabile della piattaforma Beewise presso Azimut Investments in Italia, la blockchain può diventare uno strumento chiave per rendere scalabili le strategie di private asset per gli investitori al dettaglio, piuttosto che i tradizionali canali di distribuzione. Dato l’elevato costo della loro acquisizione e fidelizzazione, la tecnologia dei registri digitali può fornire “un sistema idraulico senza saldature”, offrendo maggiore efficienza e una migliore esperienza utente.
responsabile della piattaforma
La Blockchain può diventare uno strumento per rendere scalabili
i private asset
Banche centrali, la via è stret ta
Le difficoltà nelle decisioni di politica monetaria
anche centrali, un rialzo, tre indicazioni e un taglio dei tassi a sorpresa”. Si intitola così un commento recente di Richard Clarida, global economic advisor di Pimco, sulle politiche monetarie dei mesi a venire.
Ecco un estratto dell’analisi di Clarida. “Nelle scorse settimane cinque delle principali banche centrali del mondo hanno fatto notizia. La Bank of Japan (Boj) e la Banca nazionale svizzera (Bns) hanno annunciato importanti modifiche alla politica monetaria, mentre i funzionari della Federal Reserve statunitense (Fed), della Banca centrale europea (Bce) e della Banca d’Inghilterra (Boe) hanno fatto allusioni significative sul probabile percorso che si prospetta per i tassi di interesse. Nel loro insieme, queste mosse e questi segnali offrono spunti di riflessione sul futuro della politica monetaria e, in particolare, sulle sfide che la Fed, la Boe e la Bce potrebbero dover affrontare a livello di esecuzione e di comunicazione, nel momento in cui inizieranno a ridurre i tassi di interesse in presenza di un’inflazione che, secondo le proiezioni, sarà superiore all’obiettivo nei rispettivi paesi nel 2024 e nel 2025”.
Continua Clarida: “In un discorso tenuto a Francoforte il 20 marzo la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha rafforzato quello che ho inteso essere il sottotesto dalla conferenza stampa a seguito della riunione del 7 marzo, ossia che per il meeting di giugno la banca avrà probabilmente informazioni sufficienti per prendere in considerazione un taglio dei tassi. Il discorso della Lagarde nel mese scorso è stato degno di nota anche per la riflessione ponderata e rigorosa su come la Banca centrale europea cerchi di bilanciare il rischio di prendere in considerazione tagli dei tassi con un’inflazione che, secondo le proiezioni, sarà ancora superiore all’obiettivo della banca del 2% quest’anno e per la maggior parte del prossimo (anche se di recente è rallentata), rispetto al rischio di limitare un’economia dell’Eurozona in cui si prevede che la crescita rimanga stagnante”.
Due punti e qualcosa L’esperto di Pimco aggiunge: “Se i tagli dei tassi inizieranno quest’estate, come lasciato intendere da Lagarde, Powell e Bailey il mese scorso, è probabile che in quell’occasione i leader non cercheranno di giustificare il cambiamento di politica perché si accontentano di “2 puntiqualcosa” come obiettivo provvisorio di inflazione. Ci aspettiamo piuttosto che ribadiscano che la politica monetaria è già restrittiva e che quindi i tagli graduali dei tassi in tandem con il calo dell’inflazione sono semplicemente un mezzo per evitare che la politica diventi ancora più
La presidente della Bce Christine Lagarde ha rafforzato la sensazione che nel meeting di giugno la banca centrale avrà informazioni sufficienti per decidere il taglio dei tassi
restrittiva, visto che, secondo le loro proiezioni, l’inflazione dovrebbe scendere nel tempo fino all’obiettivo di lungo periodo del 2%. Ma cosa accadrebbe se l’inflazione in queste economie non seguisse le previsioni e si attestasse su un plausibile 2,5%? In questo scenario, le banche centrali probabilmente sospenderebbero i loro cicli di tagli dei tassi”.
Disinflazione opportunistica “Tuttavia”, conclude Clarida, “sarebbero probabilmente molto riluttanti a riprendere i rialzi, confidando invece nella convinzione che, mantenendo la politica restrittiva abbastanza a lungo, possano prevedere in modo credibile il ritorno dell’inflazione (alla fine) all’obiettivo del 2%. In altre parole, nella visione dei policymaker, i tassi rimarrebbero elevati rispetto alle attuali stime di neutralità di lungo periodo (ossia un livello di tassi di riferimento che non ostacola né stimola la crescita) non perché la neutralità sia aumentata, ma perché invece l’inflazione è bloccata a 2 punti e qualcosa, almeno fino alla prossima recessione che essi stanno cercando di evitare. Qualcuno vuole parlare di disinflazione opportunistica? In questa strategia, un calo della domanda aggregata durante una futura recessione potrebbe contribuire a riportare l’inflazione al target. Ma i banchieri centrali sperano che l’inflazione non sia troppo radicata e che tassi di interesse sufficientemente restrittivi (e non una futura recessione economica) possano riportarla al livello del 2%”.
A cura di Gianluigi Raimondi
Dopo la sbornia di Btp
Le
strategie consigliate
dalle case d’investimento nel reddito fisso
I Treasury statunitensi sono un ot timo elemento per diversificare
DI fund manager suggeriscono anche di inserire nel por tafoglio una buona dose di corporate
opo il successo dell’ultimo collocamento del Btp Valore con un ammontare record di 18,3 miliardi di euro e con la prospettiva di nuove emissioni di Btp, molti investitori si chiedono dove diversificare l’allocation all’interno del settore obbligazionario al di là dei titoli di Stato italiani dopo il prepotente ritorno in auge di questa asset class. Per rispondere in maniere corretta alla domanda occorre anzitutto premettere che, dal punto di vista macroeconomico, l’inflazione sta rallentando nei paesi sviluppati a livello globale, ma permangono i rischi di nuove fiammate. E certo (per ora almeno) la recessione non c’è stata, tuttavia le banche centrali guardano ancora con molta apprensione alla crescita economica.
Aldilà dell’AtlanticoIn questo scenario, “sul fronte dei bond governativi, i Treasury Usa potrebbero fungere da elemento di diversificazione all’interno dei portafogli in una fase di potenziale stress economico nel primo semestre e le obbligazioni societarie europee di grado elevato rappresentano un’opportunità grazie all’ottima qualità e alle interessanti valutazioni relative che
dovrebbero beneficiare dell’allentamento della politica monetaria. Non ci piacciono invece le obbligazioni high yield statunitensi perché le valutazioni sono elevate”, affermano gli strategist di Amundi, che inoltre invitano a mantenere una gestione il più possibile flessibile della duration. “Al momento, i mercati scontano diversi tagli dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno, e questa previsione non appare eccessiva, soprattutto se il rallentamento economico dovesse rivelarsi meno pronunciato rispetto al previsto. In questo contesto, le valutazioni obbligazionarie restano allettanti e dovrebbero offrire un buon potenziale di rialzo nel medio termine. E per questo motivo le obbligazioni torneranno ad avere un ruolo importante nei portafogli bilanciati”. Un occhio di riguardo ai bond corporate lo hanno gli esperti di Oddo BHF Asset Management, che spiegano come “le obbligazioni societarie offrano ora un buon profilo rischio/rendimento, sia nel segmento investment grade che in quello high yield. “Ci sembra realistico prevedere rendimenti delle obbligazioni corporate
DISTANZA SUI CINQUE ANNI
Quanto rendono i governativi di media scadenza
3 , 2 %
Buoni del Tesoro
Rendimento dei Btp a 5 anni in Italia
4 , 5 %
Treasury bond
Rendimento dei governativi a 5 anni negli Stati Uniti
DISTANZA SUI DIECI ANNI
Quanto rendono i governativi di lunga scadenza
3 , 8 %
Buoni del Tesoro
Rendimento dei Btp a 10 anni in Italia
4 , 3 %
Treasury bond
Rendimento dei governativi a 10 anni negli Stati Uniti
intorno al 4%-6%, a prescindere dallo scenario macroeconomico, grazie agli importanti cuscinetti ancora presenti. Le obbligazioni investment grade hanno reso circa l’8% lo scorso anno, sulla scia di spread del credito in contrazione e del calo dei rendimenti di base. Anche il mercato europeo dell’high yield ha messo a segno solide performance, salendo di oltre il 12% con una contrazione degli spread di oltre 100 punti base. Le condizioni e la qualità del mercato
europeo dell’high yield restano buone: oltre il 60% delle emissioni sono nella fascia BB e le variazioni del rating sono state generalmente positive (più upgrade che downgrade)”.
Discrepanze tra settori
Attenzione però, avvertono da Oddo BHF AM: “Nell’effettuare la selezione è importante considerare la solidità creditizia delle aziende, nonché alcune discrepanze tra i diversi settori. Per
esempio, l’immobiliare è in crisi al momento, quindi i rendimenti potenziali non compensano i rischi. Pertanto, la selezione del credito basata sui fondamentali è di enorme importanza”. Di opinione analoga TwentyFour Asset Management: “Dopo un paio d’anni di crisi, le obbligazioni di alta qualità, che fino a non troppo tempo fa rendevano solo il 2% o il 3%, appaiono oggi destinate a offrire un rendimento del 7% o dell’8%. L’impennata dei
rendimenti pare segnare una svolta per gli investitori. Chi un tempo esigeva dai propri gestori patrimoniali rendimenti compresi tra il 6% e l’8%, non aveva altra scelta che raschiare il fondo del barile e addentrarsi nell’insidioso mondo del credito CCC. Oggi, tuttavia, riteniamo esista la possibilità di conseguire tali rendimenti anche investendo in titoli di alta qualità. Cinque motivi principali per cui secondo noi le obbligazioni saranno un investimento così importante nel
2024: il costo della liquidità è aumentato, la fine del rialzo dei tassi, rendimenti interessanti, prospettive economiche più rosee e i default che dovrebbero rimanere sotto controllo”.
Proposte di valore Ecco invece l’opinione di Pimco: “Sul lungo periodo riteniamo che le proposte di valore del reddito fisso siano ancora
valide: Dopo il crollo a cui abbiamo assistito nel 2022 e per parte dello
scorso anno, ci troviamo a valutazioni che sono quasi attraenti come non si vedeva da oltre un decennio. Da questo punto di vista, le obbligazioni appaiono piuttosto interessanti rispetto alle azioni. In un tale contesto le opportunità offerte dai mercati obbligazionari globali sono le più interessanti degli ultimi decenni. Anche i bond dei mercati emergenti di qualità superiore appaiono inoltre piuttosto interessanti”. Ora le case d’affari aspettano le mosse di Bce e Fed.
1 UN TOKEN AL DALL’ARA
Il Bologna non sta facendo soltanto un ot timo campionato
Anche
i get toni vir tuali per i suppor ter riscuotono successo
Quella del Bologna non è solo la migliore stagione calcistica degli ultimi anni, con la squadra di Thiago Motta che lotta per le posizioni alte nella classifica della Seria A, viaggiando ai ritmi delle grandi e cercando di mantenere un quarto posto che vorrebbe dire partecipare alla prossima Champions League. La compagine rossoblù, infatti, ha ottenuto grandi numeri
anche nel mondo delle criptovalute, essendo la squadra il cui valore dei fan token è cresciuto di più durante il 2023. I fan token sono dei gettoni virtuali che permettono ai possessori di partecipare alla vita dei club in un modo scelto dalla stessa società, che ne può definire limiti, opzioni e possibilità.
Nel caso specifico di Casteldebole, la piattaforma CoinLedger, una delle tante
specializzate sul tema, ha redatto una classifica che vede il Bologna al primo posto come crescita dei fan token, con un incremento che si attesta intorno al 173,48%. Un aumento esponenziale ripreso e confermato dalla stessa società emiliana: “Questa notizia conferma non solo il successo sportivo del Bologna sul campo, ma anche il coinvolgimento dei tifosi nel mondo dei fan token”.
Impennata felina
Amanti dei gatti, prestate attenzione. Una nuova meme coin su Solana, nota come Book of Meow, è infatti salita del 300% poche ore dopo l’inizio delle negoziazioni, raggiungendo una capitalizzazione di mercato che ha superato i 9 milioni di dollari
Un’ascesa che si colloca sullo sfondo di una tendenza più ampia nei mercati delle criptovalute, dove i token a tema felino hanno catturato l’attenzione degli investitori. In particolare, Meow ha registrato un’impennata del 14mila% in un solo giorno.
Nuova cripto truf fa
Nuova truffa nel nome delle valute digitali, questa volta in provincia di Fermo, nelle Marche. Come raccontato dal Resto del Carlino, millantando di essere due operatori di criptovalute due uomini sono riusciti a raggirare un pensionato residente della media Valtenna (in provincia di Fermo) sottraendogli una notevole somma di denaro. I carabinieri li hanno però rintracciati. I presunti truffatori sono un 40enne originario della Sicilia e un uomo residente a Como di 52 anni.
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Andare oltre i Magnifici 7
Julian McManus, portofolio manager di Janus Henderson Investors, ha dedicato una recente analisi al mercato statunitense. Ecco cosa ha scritto.
ESPOSIZIONE ALL’IA
“Nell’ultimo anno, un piccolo gruppo di titoli concentrati nel settore tecnologico ha dominato la performance azionaria negli Stati Uniti. Questi nomi, noti come Magnifici Sette (Mag 7), sono raddoppiati nel 2023 quando gli investitori hanno cercato di ottenere esposizione al tema dell’intelligenza artificiale (IA). Inclusi nel gruppo ci sono giganti della tecnologia come Alphabet, Amazon, Meta e Nvidia, che stanno trainando l’avanzata tecnologica legata all’IA. Tuttavia, anche diversi titoli non statunitensi si collocano nel punto focale tra l’intelligenza artificiale
e altre tecnologie avanzate, in virtù della loro funzione abilitante per gran parte della tecnologia sviluppata dai Mag 7. Queste società non Usa potranno anche rimanere nell’ombra, ma ciò non vuol dire che abbiano un potenziale di crescita minore. Se è vero che Nvidia e altre società Mag 7 sono state identificate come i beneficiari ovvi dell’IA, riteniamo che diverse aziende al di fuori degli Stati Uniti potrebbero essere altrettanto ben posizionate. Parliamo di società che producono l’hardware e altri strumenti che consentono ai Magnifici Sette di sviluppare le tecnologie oggi così attraenti per gli investitori”.
FORNITORI DOMINANTI
“Inoltre, come Nvidia, molte di queste aziende sono i fornitori dominanti nei rispettivi mercati, il che crea un potenziale di crescita a lungo termine.
In Europa non mancano aziende all’avanguardia come Asml, noto produt tore olandese di microchip leader nell’ambito della litografia
Per esempio, il produttore olandese di componenti per semiconduttori
Asml è all’avanguardia nel suo campo. L’azienda domina nell’ambito della litografia, un processo che utilizza la luce per la stampa su silicio. Di fatto, i maggiori produttori di chip dipendono da Asml per i macchinari di litografia per chip avanzati, tanto che l’azienda ha una quota di mercato stimata superiore all’80%”.
RADDOPPIO IN DIECI ANNI
“Con il mercato dei semiconduttori che secondo le previsioni raddoppierà nei prossimi 10 anni, sulla spinta di fattori come l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose, l’industria automobilistica, i data center e altre tendenze digitali, Asml sembra ben posizionata per una crescita potenzialmente considerevole”, conclude McManus.
TOP 20 AZIONARI ITALIA
Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi
Amundi Amundi Ftse Mib Etf Dist FR0010010827 p 35,19%
Anima Anima Italia B IT0005158784 p 32,95%
Eurizon Eurizon Am Sicav Italian Equity R LU1238255514 p 32,14%
SocGen Sg Etn Mib Esg XS2425317794 p 31,81%
Xtrackers Xtrackers Ftse Mib Etf 1d LU0274212538 p 31,73%
iShares iShares Ftse Mib Etf Eur Acc
iShares iShares Ftse Mib Etf Eur Dist
Goldman Sachs Ing Direct Top Italia Arancio P Inc
IE00B53L4X51 p 31,72%
IE00B1XNH568 p 31,65%
LU0456302776 p 30,59%
WisdomTree WisdomTree Ftse Mib Etp XS2427354985 p 30,52%
Amundi Amundi Is Italy Mib Esg Etf Dr - Eur C LU1681037518 p 30,40%
Eurizon Eurizon Equity Italy Smart Vol R Acc LU0130323438 p 30,10%
Euromobiliare Euromobiliare Azioni Italiane A IT0001013520 p 29,70%
Eurizon Eurizon Azioni Italia R IT0001021192 p 29,56%
Fideuram Fideuram Italia R IT0000388147 p 28,92%
Fideuram Interfund Equity Italy LU0074298604 p 28,54%
Fideuram Fonditalia Equity Italy R LU0058495788 p 28,41%
AllianzGI Allianz Azioni Italia All Stars A IT0004287840 p 28,05%
Anima Anima Iniziativa Italia A IT0005186041 p 28,01%
Anima Anima Italian Sm Md Cp Eq Silver Eur Acc
IE00BZBXFP28 p 27,93%
Eurizon Eurizon Italian Equity Opps Rd Eur Inc LU1980836073 p 27,81%
Aspettative al vaglio Le aspettative sull’economia domestica degli investitori professionali italiani certificati Cfa rimangono sostanzialmente invariate rispetto allo scorso mese: il Sentiment Index risulta pari a -14,8 punti.
Novità crypto “La regolamentazione crypto dell’Unione Europea, detta MiCA, entrerà in vigore nel corso di quest’anno. Secondo diversi esperti avrà un profondo impatto sull’intero settore delle criptovalute” (Cryptonomist.ch).
TOP 20 AZIONARI EUROPA
annualizzato a 12 mesi
Comgest Comgest Growth Europe Plus Eur Acc IE00BK5X3Y87 p 29,25%
Comgest Comgest Growth Europe Eur R Acc IE00B6X8T619 p 28,64%
Man Man Glg Pan-European Equity Gr Dv C Usd IE00BMG8TZ99 p 28,51%
BlackRock Bsf European Unconstrained Eq A2 Eur LU1893597309 p 26,72%
Aperture Aperture European Innovation Ex Eur Acc LU2207970315 p 26,50%
Comgest Comgest Growth Europe Cmpdrs Eur R Acc IE0004XPWG97 p 25,54%
Seilern Seilern Europa Eur U R IE00B68JD125 p 25,05%
Bnp Paribas Amselect Allianz Europe Eq Gr Cl Acc Eur LU2310407577 p 24,25%
LFDE Echiquier Major Sri Growth Europe B Eur LU0969070365 p 23,99%
Decalia Decalia-Silver Generation -A2 Eur P LU1426102726 p 23,90%
J.P. Morgan Priviledge Jpmorgan Eurozone Eq Eur Ma LU1711570215 p 23,44%
C. Threadneedle Ct (Lux) European Growth & Inc A Inceur LU0515381530 p 23,21%
Abn Amro Aaf-Walter Scott Erpn Esg Eqs I€ LU2281297049 p 23,19%
LFDE Echiquier Major Sri Growth Europe A FR0010321828 p 23,07%
Union Investment Qfs Sicav - European Eqs Eur A Dis LU0374936432 p 23,03%
LFDE Echiquier Positive Impact Europe A FR0010863688 p 23,00%
abrdn abrdnI-European Sust Equity S Acc Eur LU0476876080 p 22,64%
AllianzGI Allianz Europe Equity Gr Sel Ct Eur LU0920839429 p 22,59%
AllianzGI Allianz Europe Equity Growth Ct Eur LU0256839860 p 22,55%
Gam Gam Star European Equity Ord Gbp Acc IE0002987315 p 22,30%
Che prezzi in Turchia “Il tasso di inflazione annuale in Turchia è salito al 67% nel febbraio 2024, il livello più alto da novembre del 2022. I tassi di interesse nel paese sono arrivati al 50%”. Saverio Berlinzani (ActivTrades).
La forza degli indici “Persiste, sui mercati azionari globali, la forza degli indici. Tutti gli undici settori dell’S&P sono avanzati e sono anche sulla buona strada verso il raggiungimento di nuovi record”. Saverio Berlinzani (ActivTrades).
MAXI CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI
Maxi Premio incondizionato no al 20%¹ il 27 Novembre 2023
Potenziali premi trimestrali successivi no all’1,40% (5,60% p.a.)
Barriera premio e Barriera a scadenza no al 30%
CARATTERISTICHE PRINCIPALI:
Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.
Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)
Maxi Premio a Novembre 2023 non condizionato dall'andamento dei sottostanti
Potenziali Premi trimestrali con Effetto Memoria anche in caso di ribassi dei sottostanti fino al livello Barriera
Livello Barriera fino al 30% del valore iniziale dei sottostanti
Livello di rimborso anticipato: 100% del valore iniziale
Importo Nozionale: 100 euro
Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza
Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana
NLBNPIT1U7W6 Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM
NLBNPIT1U7X4 Eni, Unicredit, Intesa Sanpaolo
NLBNPIT1U7Y2 Intesa Sanpaolo, STMicroelectronic, Tenaris 16,50%1%
NLBNPIT1U7Z9 STMicroelectronic, Nexi, Stellantis
(3,60% p.a.)60%
NLBNPIT1U803 Banco BPM, Eni, Moncler 17%0,80% (3,20% p.a.)60%
NLBNPIT1U811Assicurazioni Generali, Eni, Enel, Mediobanca 14%0,80% (3,20% p.a.)60%
NLBNPIT1U829 Engie, Occidental Petroleum, Arcelormittal 15%0,90% (3,60% p.a.)60%
NLBNPIT1U837 Airfrance, American Airlines, Easyjet 15%1% (4% p.a.) 60%
NLBNPIT1U845 Ferragamo, Zalando, Tapestry
NLBNPIT1U852 Mercedes-Benz, BMW, Tesla
NLBNPIT1U860 C3.AI, Uipath, Pure Storage 20%1,20% (4,80% p.a.)35%
NLBNPIT1U878 Microchip Technology, Advanced Micro Devices, Qualcomm 14,50%0,80% (3,20% p.a.)60%
NLBNPIT1U886 Tripadvisor, Uber, Carnival
NLBNPIT1U894 Sunrun, Sunnova Energy, Plug Power
NLBNPIT1U8A0 Zalando, Adidas, Farfetch
(5,60% p.a.)30%
1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 20%) ovvero devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.
I Certificate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.
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Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 31/05/2023, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.
TOP 20 AZIONARI USA
T. Rowe Price T. Rowe Price Us Lg Cp Gr Eq A Usd LU2095273913 p 50,93%
T. Rowe Price T. Rowe Price Us Lg Cap Gr Eq A Hkd LU2282401921 p 50,87%
Nuveen Nuveen Winslow Us Lrgcapgr Esg Pusd IE00BYVHWC37 p 50,87%
T. Rowe Price T. Rowe Price Us Blue Chip Eq A Usd
Bgf Us Growth E2
Invesco Invesco Eqqq Nasdaq-100 Etf IE0032077012 p 49,24%
Invesco Invesco Nasdaq-100 Esg Etf Usd Acc IE000COQKPO9 p 48,30%
Edgewood Edgewood L Sel Us Select Growth A Usd LU0073868852 p 47,43%
Bper Bper Intl Sicav Equity North America LU0085741469 p 47,24%
Ubs Ubs (Lux) Es Usa Growth $ P-Acc LU0198837287 p 46,80%
Amundi Amundi Nasdaq 100 Ii Etf Acc LU1829221024 p 46,32%
J.P. Morgan JPM US Growth D (acc) USD LU0119065240 p 46,31%
Amundi Amundi Is Nasdaq-100 Etf-C Eur LU1681038243 p 46,26%
Axa IM Axa Im Nasdaq 100 Etf Usd Acc
IE000QDFFK00 p 46,22%
Xtrackers Xtrackers Nasdaq 100 Etf 1c IE00BMFKG444 p 46,15%
Cambiamenti in corso “Il mercato e la Fed si aspettano una diminuzione dei tassi, ma le tempistiche stimate per il primo taglio sono state posticipate a giugno e la portata dell’allentamento è stata ridotta”. Dall’outlook di AllianzGI.
Economie resilienti “Le economie europee si sono dimostrate resilienti alla luce delle ricadute della pandemia, della ripresa dell’inflazione e della risposta politica della Bce”. Paul Watters (S&P Global Ratings Emea).
TOP 20 AZIONARI GIAPPONE
WisdomTree WisdomTree Japan Equity Etf - Jpy Acc IE00BYQCZN58 p 33,91%
Sparx Sparx Japan Jpy Inst E
IE00BF29SZ08 p 33,37%
Bnp Paribas Bnpp Sust Japan Mlt-Fac Eq Cl Eur Acc LU1956138777 p 31,46%
Nomura Nomura Fds Japan Strategic Value A Jpy
IE00B3VTHJ49 p 30,59%
Morgan Stanley Ms Invf Japanese Equity C LU0512094607 p 30,24%
Xtrackers Xtrackers Nikkei 225 ETF 1D
LU0839027447 p 29,48%
Janus Henderson Janus Henderson Hrzn Japan Opps C2 Eur LU1992142411 p 29,29%
iShares iShares Nikkei 225 Etf Jpy Acc
BlackRock Bgf Japan Flexible Equity E2
Quesiti impor tanti
“Da marzo 2023 sono aumentate le differenze di performance e di valutazione dei titoli dell’IA a livello globale. Stiamo assistendo alla formazione di una grande bolla o a un cambio di paradigma?”. Simone Obrizzo (AcomeA Sgr).
IE00B52MJD48 p 28,98%
LU0212924947 p 28,95%
Arcus Arcus Japan D Acc Usd LU2558953118 p 28,81%
Matthews Asia Matthews Japan Fund I Usd Acc
Hsbc Hsbc Japan Sustainable Equity Etf
LU1220257130 p 28,14%
IE00BKY55S33 p 27,29%
M&G M&G (Lux) Japan A Usd Acc LU1684384271 p 26,70%
Nordea Nordea 2 - Japanese Resp. Enh Eq Bi Jpy LU1648401740 p 26,50%
J.P. Morgan Jpm Japan Rsrch Enh Eq Esg Etf Usd Acc
IE00BP2NF958 p 26,23%
Amundi Amundi Msci Japan (Dr) Etf LU1781541252 p 26,19%
Xtrackers Xtrackers Msci Japan Etf 1c LU0274209740 p 26,15%
Vanguard Vanguard Japan Stock Index Inv Jpy Acc
Hsbc Hsbc Msci Japan Etf
IE0033862800 p 26,12%
IE00B5VX7566 p 26,11%
Obiettivi Net-Zero
“Le aziende sono coscienti delle sfide da affrontare per il raggiungimento dello zero netto entro il 2050 e anche gli investitori considerano questo impegno un attributo positivo dell’azienda”. Thomas Leys (abrdn).
TOP 20 AZIONARI ASIA*
Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi
Eastspring Eastspring Inv Asian Low Vol Eq A LU1522347837 p 21,06%
Axa IM Axa Imallcntr yapexjpnsmcpeq Qi E IE0034277479 p 18,69%
Legal & General L&G Qual Eq Div Esg Excls Ap Ex-Jpn Etf IE00BMYDMB35 p 16,67%
TT International TT Asia-Pacific Equity B2 Usd IE00B61BM748 p 14,11%
F. Templeton Franklin Ftse Asia Ex China Ex Japan Etf
IE00BFWXDV39 p 14,06%
TT International TT Asia Ex Japan Equity A2 Usd Acc IE00BDFKF882 p 13,57%
Goldman Sachs Gs Asia Eq I-X Cap Usd
BlackRock BlackRock Advtg Asia Ex Jpn Eq D Usd Acc
Jupiter Jupiter Asia Pac Inc C Usd Acc
Bny Mellon Bny Mellon Asian Income Usd A Inc
LU0113303043 p 13,52%
IE00BFZP7Q95 p 13,03%
IE0031333341 p 12,82%
IE00BP4JQG53 p 12,32%
Schroders Schroder Isf Asian Ttl Ret B Acc Usd LU0326949004 p 12,25%
Baillie Gifford Baillie Gifford Ww Asia Ex Jpn A Usd Acc
IE00BKYBTW37 p 12,18%
Morgan Stanley Ms Invf Sustainable Asia Equity B LU0073229410 p 11,66%
AllianceBernstein Ab Asia Ex-Japan Eq C Usd LU0469270366 p 11,41%
Amundi Amundi Msci Em Asia Ii Etf Acc LU1781541849 p 10,87%
Amundi Amundi Is Msci Em Asia Etf-C Eur LU1681044480 p 10,84%
iShares iShares Msci Em Asia Etf Usd Acc
IE00B5L8K969 p 10,80%
Janus Henderson Janus Henderson Hrzn Asn Div Inc X2 Usd LU0264606624 p 10,61%
State Street Spdr Msci Em Asia Etf
IE00B466KX20 p 10,54%
Mirae Asset Mirae Asset Esg Emerg Asia Ex-Chn Eqausd LU0336300859 p 10,51%
La ripresa della Cina
“Il capodanno cinese ha fatto registrare un aumento dei viaggi all’interno del Paese, con benefici per numerosi settori. Nonostante i dati siano incoraggianti, la ripresa cinese è difficile da prevedere”. Giacomo Calef (NS Partners).
Scenari latinoamericani
“L’attività economica in America Latina continua a rallentare. La tenuta del Brasile è stata sostenuta dalle esportazioni e dal petrolio, mentre Cile e Colombia rimangono stagnanti e il Messico decelera”. Mali Chivakul (J. Safra Sarasin).
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Leonteq è una società svizzera attiva nei settori finanziario e tecnologico, specializzata nell’emissione di certificati di investimento. Fondata nel 2007 e quotata sulla Borsa di Zurigo dal 2012, è diventata uno dei protagonisti del mercato dei certificati di investimento grazie all’esperienza sviluppata negli anni ed alla piattaforma proprietaria di cui si avvale. Dall’inizio della sua attività in Italia, Leonteq ha emesso oltre 3000 prodotti di investimento sui mercati EuroTLX e SeDeX. A conferma della sua solidità, la società ha ottenuto il rating investment grade (BBB con outlook stabile) dall’agenzia Fitch Ratings.
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• I Credit Linked Certificate (CLC) sono strumenti finanziari che consentono ai loro investitori di assumere un’esposizione al rischio creditizio di una o più entità di riferimento.
• I Credit Linked Certificate prevedono pagamenti regolari fissi o variabili oltre al rimborso finale alla scadenza condizionatamente al verificarsi o meno di un Evento di Credito sull’ Entità di Riferimento.
• In particolare, qualora quest’ultimo si materializzi durante la vita del prodotto, i flussi cedolari compreso il rimborso del capitale potrebbero essere ridotti in relazione al tasso di recupero, effettivo o fissato anticipatamente nelle condizioni contrattuali, per l’Entità di Riferimento con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.
La presente comunicazione ha finalità pubblicitarie e non costituisce sollecitazione, consulenza, raccomandazione né ricerca in materia di investimenti. Prima di assumere qualsiasi decisione di investimento, leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento e la relativa Nota di Sintesi nonché le Condizioni Definitive (Final Terms) e il Documento contenente le informazioni chiave (KID) di ciascun prodotto, con particolare attenzione alle sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, alle sedi di esecuzione ed ai costi e oneri connessi. Per i prodotti emessi da Leonteq Securities AG, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo e notificato alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia. Per i prodotti emessi da EFG International Finance (Guernsey) Ltd, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Central Bank of Ireland in Irlanda e notificato alla CONSOB in Italia. L’approvazione dei Prospetti di Base non va intesa come approvazione da parte delle relative autorità degli strumenti finanziari emessi in base agli stessi e/o ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati o sistemi
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LEONTEQ SECURITIES (EUROPE) GMBH Sede di Milano Via Verziere, 11 20122 Milano (MI) PUBBLICITÀTOP 20 AZIONARI EMERGENTI
Schroders Schroder Isf Frntr Mkts Eq B Acc Usd
Hsbc Hsbc Gif Frontier Markets Ec LU0735544974 p 38,91%
F. Templeton Templeton Frontier Markets C(Acc)Usd LU0390137460 p 31,81%
East Capital East Capital Global Frontier Mkts A Eur LU1125674454 p 30,93%
Fiera Capital Magna New Frontiers R Acc IE00B670FC16 p 30,44%
Amundi Amundi Azionario Paesi Emergenti B IT0004813975 p 29,72%
Aqr Aqr Emerging Equities Ucits E LU0977245710 p 27,88%
Morgan Stanley Ms Invf Emerging Markets Sm Cp Eq C
Capital Polar Capital Emerging Markets Inc R Acc IE00B4VVWP88
24,60% Russell Acadian Emerg Mkts Eq Ii A Usd Acc IE00BH7Y7K21 p 24,11%
BlackRock Bsf Emerging Markets Eq Strats E2 Eur LU1321847805 p 23,42%
Man Man Numeric Emerging Markets Eq D Sek IE00BTC1N822
AllianzGI Allianz Glbl Emerg Mkts Eq A Usd
AllianceBernstein Ab Emerging Market Low Vol Eq A Usd LU1005412207
Russell Acadian Emerg Mkts Eq Ucits B Gbp Inc IE00BKGRF542 p 22,31%
T. Rowe Price T. Rowe Price Frontier Mkts Eq A Usd LU1079763535 p 22,14%
Capital Group Capital Group Em Growth (Lux) T LU0516375184
Robeco Robeco Qi Em Active Equities D € LU0329355670
Cosa osser vare nel 2024 “I temi importanti da osservare nel 2024 sono i cambiamenti demografici, la spesa per la sanità, il rallentamento delle vendite, i chip e le infrastrutture, l’inflazione e la biodiversità”. Ralf Oberbannscheid (Robeco).
Oppor tunità emergenti “Il mondo sta subendo una rapida trasformazione, ma i paesi emergenti stanno adesso registrando delle opportunità migliori per gli investitori obbligazionari”. Cathy Hepworth (PGIM Fixed Income).
Kairos International Sicav
ActivESG
Benvenutinelcircolovirtuosotrasostenibilitàevalore
KIS ActivESG è la proposta di Kairos dedicata agli investimenti sostenibili che, puntando su società rispettose dell’ambiente, attive nel sociale e guidate da solidi principi di governance, ha l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio.
È stata una delle prime soluzioni ESG in Italia ad adottare una strategia di gestione long-short. La consolidata expertise in metodologie di gestione alternative, unitamente alla capacità di selezione dei titoli, basata su di un rigoroso processo di analisi fondamentale e su di un modello proprietario di analisi ESG, consente a Kairos di proporsi sul mercato con un’offerta distintiva.
KIS ActivESG intende generare un impatto positivo sul mondo, continuando a valorizzare il patrimonio dei clienti.
Grazie a KIS ActivESG, Kairos è stata premiata nella categoria Alternative Investments ai Private Banking Awards 2023*
Rischio più basso Rischio più alto Rendimento potenzialmente più basso Rendimento potenzialmente più alto 1234567
Le informazioni complete sui rischi sono disponibili sul Prospetto e sul KID.
Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema di sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE.
Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione.
© 2023 Morningstar, Inc. Tutti i diritti riservati. Le informazioni (1) sono di proprietà di Morningstar e/o dei suoi fornitori di contenuti; (2) non possono essere copiate o distribuite; e (3) non si garantisce che siano accurate, complete o tempestive. Né Morningstar né i suoi fornitori di contenuti sono responsabili di eventuali danni o perdite derivanti dall’uso di queste informazioni. Il Morningstar Sustainability Rating è riferito alla classe P-EUR, dati al 31 ottobre 2023. (*) L’evento organizzato e promosso da Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nell’informazione finanziaria, premia i principali protagonisti del mercato italiano destinato alla gestione dei grandi patrimoni e agli investimenti alternativi. Una giuria di esperti ha definito, attraverso una serie d’incontri periodici, gli attori che maggiormente si sono distinti durante l’anno in corso.
TOP 20 AZIONARI GLOBALI
Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi
MainFirst MainFirst Global Eq Unconstrained V LU1856131435 p 56,24%
Gam Gam Star Worldwide Equity Ord Gbp Acc IE00B0HF3H50 p 49,99%
Azimut Az Fd 1 Az Eq Glb Gr B-Az Acc LU0804229622 p 46,91%
Bridge Fund Gqg Partners Global Equity A Usd Acc IE00BH480Z36 p 46,08%
Gam Gam Star Disruptive Gr M Usd Acc
IE00BN4RFJ17 p 45,27%
Invesco Invesco Global Founders & Owners Eeuracc LU1762221155 p 44,86%
Morgan Stanley Ms Invf Global Opportunity C LU0552385451 p 44,83%
PGIM PGIM Jennison Global Eq Opps Usd A Acc IE00BZ3G1P18 p 44,26%
Guinness Guinness Global Innovators C Usd Acc IE00BQXX3F31 p 43,43%
Fisher Fisher Invts Instl Glbl Devconcntreqesg$ IE00BZ4SVD40 p 42,67%
Amundi Lyxor Dj Global Titans 50 Etf Dist FR0007075494 p 41,94%
Fideuram Fonditalia Millennials Equity R LU1811052163 p 41,79%
J.P. Morgan Jpm Global Growth F Acc Usd LU2419339622 p 41,37%
Nomura Nomura Fds Ie Glb Mlt-Thm Eq A Usd Acc IE00BJCW9983 p 40,91%
Fisher Fisher Invts Instl Glbl Dev Eq Esg Usd IE00BD9BTC95 p 40,50%
Gam Multilabel Orchestra Glb Eq C Usd Acc LU1900184661 p 40,24%
Julius Baer Jb Global Excell Eq Chf B LU1945287289 p 39,86%
Fisher Fisher Invts Instl Global Eq Esg Usd IE00BZ4SV347 p 39,06%
Bamco Multipartner Baron Glb Adv Eq B Eur Acc LU2041852471 p 39,03%
Fisher Fisher Invts Instl Glbl Dev Eq Usd Acc IE00BZ4STG33 p 39,01%
Occhio alla liquidità “La liquidità depositata in conti infruttiferi, soprattutto in periodi di inflazione, crea problemi di perdita di valore nel potere di acquisto. La questione non riguarda solo i risparmiatori italiani”. Shaniel Ramjee (Pictet AM).
Aumento dei rendimenti Xtb ha annunciato un aumento dei tassi di interesse sui fondi non investiti dei clienti. L’offerta si rivolge a tutti quei clienti che vogliono far fruttare i loro soldi mentre aspettano l’opportunità d’investimento giusta.
TOP 20 BILANCIATI
Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi
Compass Compam Sb Blockchain Tech D Eur Inc LU0620021070 p 76,31%
Pharus Pharus Sicav Trend Player A Eur Acc LU1253867508 p 36,16%
House Of Wealth How Global Leaders Fund Eur I LI1206123492 p 24,83%
Eurizon Eis Euro Equity Insurance Cap Light Id LU0282141893 p 23,72%
Azimut Az Ma Az Allc Technology Bal Azeurret LU2279429596 p 22,54%
Azimut Az Fd1 Cgm Opp Global A-Az Fd Acc LU0677515826 p 21,94%
Euromobiliare Euromobiliare Pic Action 4 Tra Atto Ii A IT0005506503 p 21,32%
Natixis Dnca Invest Evolutif B Eur LU0284394821 p 21,01%
Degroof Hector Sicav Absolute Return B Cap LU0445640682 p 20,93%
Eurizon Eis Flexible Plus 6 I Cap LU1571038733 p 20,86%
Fideuram Ailis Schroder Global Thematic R Eur Acc LU2218727035 p 20,53%
Comgest Comgest Growth Global Flex R Eur Acc IE00BZ0X9R35 p 20,05%
Crossinvest Crosssicav Crossinvest Return B Eur LU0871320999 p 19,68%
Investitori Investitori Piazza Affari IT0005027039 p 19,68%
Euromobiliare Euromobiliare Power Brands A IT0005507014 p 19,13%
Dje Kapital Dje - Multi Asset & Trends Pa (Eur) LU0159549145 p 19,07%
Gam Gam Star Alpha Spectrum Ordinary Eur Acc IE00B5KMD450 p 18,71%
Azimut Az Fd1 Az Allc Intl 50%-100% A-Az Cap LU2168558927 p 18,59%
AllianceBernstein Ab American Multi-Asset Ptf A Eur H LU2471912910 p 18,09%
Algebris Algebris Financial Income R Eur Acc
IE00BCZQ7T48 p 18,08%
New entry a Piazza Affari Bertolotti, società specializzata nella realizzazione di sistemi per il material handling e la manutenzione ferroviaria, ha presentato la domanda di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan.
Lentezza e resilienza “La resilienza dell’economia statunitense ci motiva a continuare a sovrappesare l’azionario e rimanere neutrali sulle obbligazioni. La crescita economica rallenterà nell’anno ma con tempistiche più lunghe”. (Pictet AM).
TOP 20 OBBLIGAZIONARI GLOBALI
Schroders Schroder Isf Glb Crdt Hi Inca Dis M
Bny Mellon Bny Mellon Targeted Ret Bd Usd A Acc IE00BYRC8G84
Amundi Amundi Fds Optimal Yld S/T F Eur C LU1883339589 p 9,46%
Lemanik Lemanik Sicav Eurp Flex Bd Cap Ret Eur LU0162047491 p 8,69% PGIM PGIM Multi Asset Credit A Usd Acc IE00BF51HM31 p 8,60% Capital Group Capital Group Globhiinc (Lux) Nd
BlueBay BlueBay Total Return Credit C Usd (Qid) LU1128624639
Solana supera Ethereum “Il volume degli scambi sugli exchange decentralizzati su Solana ha superato quello dell’Ethereum. I motivi sono principalmente due: le fee molto più basse sulle transazioni e il boom delle memecoin” (Cryptonomist.ch).
Tagli svizzeri
“La Banca Nazionale Svizzera ha tagliato il tasso di riferimento dello 0,25% portandolo all’1,5% in risposta al calo dell’inflazione, all’apprezzamento del franco e alla crescita inferiore al trend”. Aaron Hurd (State Street GA).
FORBES BRAND FOR COMMUNITY
EVENTS / NEWSLETTER / WEB/ SOCIAL / PODCAST / TV
Top Funds classifiche
TOP 20 OBBLIGAZIONARI HIGH YIELD
Società Nome
Jupiter Jupiter Global Hy Bd D Uacc Hsc LU1981108845 p
Swisscanto Swc (Lu) Bf Responsible Sec Hy At LU1057799410 p 12,16%
Eurizon Eurizon Bond High Yield Zu2 Usd Acc LU1240313970
Ubs Ubs (Lux) Bs Float Rt Inc $ Usd P-Acc LU1679112000
F. Templeton Templeton Global High Yield N(Acc)Eur LU0300744322 p 11,53%
Mercer Global Mercer Global High Yieldbda9-0.1750eur IE00BJQY8H15 p 11,46%
Credit Suisse Cs (Lux) Global High Yield Bond B Usd LU0458987335 p 11,29%
BlueBay BlueBay Global Hi Yld Esg Bd S Usd LU1816654161 p 11,28%
BlackRock BlackRock Glb Hy Sust Crdtscrn Dusd Acc IE00BF5HLF28 p 11,21%
Wellington Wellington Hi Qual Glb Hy Bd Usd S Ac IE00BF426977 p 11,19%
T. Rowe Price T. Rowe Price Glb High Inc Bd A Usd LU1216622560 p 11,17%
PGIM PGIM Global Hi Yld Esg Bd Usd I Acc IE00BD1DGW27 p 11,06%
Correzioni e occasioni La recente correzione accusata dal Bitcoin è stata vista temporaneamente come un’opportunità di acquisto a prezzi più bassi, secondo gli analisti di Bernstein, che prevedono un mercato rialzista.
Benchmark in arrivo
Bloomberg ha annunciato l’ampliamento della famiglia di indici Global Bloomberg Equity Indices Domestic con il lancio di nuovi indici nazionali a fixed count. L’operazione include oltre 50 nuovi benchmark in varie versioni.
BRAND FOR COMMUNITY
MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL
BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
Principi di voto
Allianz Global Investors ha pubblicato le sue linee guida sulla politica di voto per il 2024. Matt Christensen spiega come il gruppo continuerà a rafforzare i suoi principi di voto di sostenibilità basati su 3 criteri: clima, remunerazione e diversità di genere.
Un premio per Carmignac
Carmignac Portfolio Grandchildren ha vinto il premio, “Best Fund - Large Cap Global Equity”, nella categoria Sri di Alto Rendimento. “Un riconoscimento che premia il nostro impegno in termini di Esg, oltre alla qualità dell’approccio sostenibile”.
Vicini al territorio
Generali Italia dà l’annuncio su Facebook della sua partnership con l’edizione 2024 di Vinitaly, dove parteciperà per parlare di innovazione, tutela delle eccellenze agroalimentari del nostro territorio, sostenibilità ma anche arte, attraverso un palinsesto ricco di incontri.
Finanza e dolcezza
Finanza e dolcezza. Vanguard fa viaggiare le due tematiche sugli stessi binari: “Scegliere il mix di asset perfetto può essere difficile tanto quanto scegliere la ciambella perfetta. Ci sono così tante opzioni allettanti!”. Ci avete mai pensato?
Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.
PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.
Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.