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Salone del Mobile
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by BFCMedia
e la direzione artistica di Beppe Finessi.”
Nasce così The city of Lights, “un progetto plurale che crede nella bellezza e nella forza della presenza di voci differenti”, spiega Finessi. “Per questo, è stato immaginato e realizzato coinvolgendo artisti e curatori diversi per attitudine, generazione e provenienza”. Il percorso dal respiro policentrico esplode attraverso più nuclei pulsanti, mostre e accadimenti “proprio come quando in una città incontriamo un teatro, un cinema, un museo, una galleria”, continua il direttore artistico. Tanti sguardi e sensibilità diverse si mescolano in una dimensione in cui la pluralità è protagonista. Arte, architettura, design prendono vita attraverso le installazioni a sottolineare che, conferma Maria Porro, “il Salone crede nella forza di una moltitudine di visioni differenti e nel dialogo tra voci anche lontane tra loro proprio per il valore aggiunto che il confronto genera”.
Massimo Curzi cura l’esposizione di fotografia contemporanea di Hélène Binet, mettendo in risalto la correlazione tra luce naturale e architettura all’interno del repertorio artistico della fotografa. Martina Sanzarello regala un connubio tra arte e design, partendo dalla lampadina a incandescenza. A cura di Matteo Pirola l’esposizione dedicata agli apparecchi luminosi che i designer moderni progettano prendendo ispirazione dai corpi celesti. Ancora, una rassegna di immagini di architettura d’interni a cura di Michele Calzavara e la libreria specializzata in design e architettura a cura di Corraini Editori, progettata dallo studio Formafantasma.
Esperienze immersive e talk animeranno il cuore della biennale, in una grande arena denominata Aurore. Lungo l’intero percorso espositivo un’enorme scritta luminosa al neon realizzata da Maurizio Nannucci: you can imagine the opposite (dall’inglese, “puoi immaginare il contrario”).
Un’edizione che, in oltre 170.300 mq di superficie netta espositiva e 1.962 espositori, oltre 550 giovani talenti under 35 e 28 scuole di design, si presenta al pubblico con grandi novità. Tornano i buyer cinesi. Assenti espositori e buyer russi, che vengono sostituiti dagli Emirati Arabi e dall’India, oltre che dal ritorno della Cina stessa. “I segnali sono estremamente interessanti dalla Cina, che è stata l’area maggiormente
La Cina Tra I Mercati Chiave Per Il Settore Arredamento
E CI SARANNO MOLTI
BUYER PROVENIENTI DA
PECHINO. ASSENTI
INVECE GLI ESPOSITORI
RUSSI, SOSTITUITI DA
EMIRATI ARABI E INDIA interessata dai blocchi, tra i mercati chiave per il settore arredamento e quest’anno ci aspettiamo finalmente un ritorno importante dei buyer”, spiega Porro. Ma ci saranno anche nuovi operatori, come Emirati Arabi e India che, per esempio, ha attivato pro- cedure di precedenza per ottenere il visto per chi verrà a Milano a visitare il Salone. Per i visitatori russi, purtroppo, la situazione non cambia rispetto all’anno scorso”.
Prende vita inoltre una riflessione sul ruolo della formazione nel mondo del design con il SaloneSatellite. 28 tra scuole e università del design provenienti da 16 Paesi e circa 550 giovani talenti da 34 Paesi indagheranno come il progetto cambierà il futuro, individuando le sfide che il design e il suo insegnamento dovranno affrontare. “In questo nostro tempo connotato da grandi cambiamenti ambientali, economici e sociali, saranno indicazioni preziose che potranno orientare studenti e designer emergenti verso il significato dell’innovazione nel futuro. Per andare ancora più in profondità, organizzeremo un confronto tra i direttori di cinque importanti scuole di design, che si confron- teranno in una tavola rotonda su questo argomento. Abbiamo bisogno di interpreti dell’oggi che sappiano fare delle sintesi e che diano senso alla progettazione e al suo insegnamento”. 550 giovani talenti del design presenteranno i loro progetti, pensati e creati in risposta alla domanda che la fondatrice Marva Griffin ha posto alla base di quest’edizione: “Design, where are you going?”. All’interno dei due padiglioni del SaloneSatellite, un’installazione speciale con telescopi permette di ammirare un cielo immaginario, rappresentato pensando al presente e al futuro del design. L’atteso protagonista è Gaetano Pesce, scultore, designer e architetto italiano basato a New York, che racconta le tappe fondamentali del percorso che l’ha portato ad essere un punto di riferimento nel settore. “Le aree del SaloneSatellite Award saranno contraddistinte dalla presenza di sole e luna. Nelle due piazze verrà allestita un’installazione speciale con telescopi, che permetteranno di ammirare un cielo immaginario che rifletterà il presente e futuro del design. La scenografia e la grafica dell’intero allestimento prenderanno forma a partire da giochi di luce e ombra e dalle variazioni di colore che la luce presenta dall’alba fino al tramonto”.
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In una Milano che si prepara a diventare città olimpica, continua Maria Porro, “il Salone rappresenta un momento e un luogo caratterizzato dalla volontà di accogliere talenti da tutto il mondo, di essere aperti e inclusivi, di stimolare creatività ma anche confronto e dibattito, di interpretare i segnali che il mondo del progetto ci offre per il futuro. E poi il Salone è, oltre che un’istituzione imprenditoriale, anche un operatore di cultura presente all’interno della città da ben 61 anni. È in città che abbiamo sempre realizzato i nostri eventi e queste presenze al di fuori del recinto fieristico hanno rappresentato un’alternativa al tradizionale modo di fare produzione culturale a Milano, che ha coinvolto non solo esperti del design e grandi progettisti, ma anche i cittadini. La città per il Salone non è solo una quinta espositiva ma un tessuto nel quale far ‘accadere’ il design”. E poi la luce, che secondo Beppe Finessi “rappresenta un ulteriore motivo di attrazione e di poesia, avendo l’eccezionalità di essere impalpabile”.
Crognolo, il primo vino di Tenuta Sette Ponti.
Nato nel 1998 dal progetto vitivinicolo della famiglia Moretti Cuseri. Un supertuscan elegante, dotato di un'identità unica: tra valorizzazione del territorio e dei vitigni, eccellenza, rigore e innovazione realizzati a partire da una tradizione capace di evolversi. La migliore selezione di una varietà storica di Sangiovese proveniente da un clone unico. Un aggiunta di Merlot per dare immediatezza e longevità.
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