Private 03 - Marzo 2024

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PAOLO VISTALLI

La

03 MARZO 2024 Mensile - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 LO/MI
Italia 5,00 euro Anno 10 - N° 3 - Marzo 2024 Periodicità: mensile Prima immissione: 22/3/2024
formula dell’evoluzione per Cassa Lombarda Modello boutique e apertura all’innovazione

Forte dell’esperienza maturata in 30 cicli di mercato,* PGIM crede nel proprio approccio attivo e nella rigorosa gestione del rischio per aiutare i clienti a perseguire rendimenti di lungo termine.

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*30 cicli di mercato rappresentano l’esperienza di PFI nella gestione patrimoniale attraverso PGIM e le sue affiliate e i suoi predecessori. PGIM è Il gestore degli investimenti globale di Prudential Financial, Inc. (PFI). Prudential Financial, Inc. degli Stati Uniti non è affiliata in alcun modo con Prudential plc, costituita nel Regno Unito o con Prudential Assurance Company, una controllata di M&G plc, costituita nel Regno Unito. OBBLIGAZIONARIO / AZIONARIO / IMMOBILIARE / INVESTIMENTI ALTERNATIVI / CREDITO PRIVATO / INVESTIMENTI QUANTITATIVI / SOLUZIONI DI PORTAFOGLIO

Servono più strumenti

Nonostante l’aumento degli strumenti e dei canali digitali, i clienti continuano ad apprezzare il “tocco umano” in decisioni nanziarie complesse e spesso emotive. È quanto sottolinea la Wealth Industry Survey: the View from the Front and Investment O ce, redatta da Avaloq, secondo la quale allo stesso tempo, l’evoluzione delle normative e le crescenti esigenze dei clienti pongono crescenti richieste ai consulenti e a quei relationship manager, che sono al centro dell’o erta di servizi di consulenza su misura.

Il 38% dei 200 wealth manager intervistati considera le di coltà di aumentare su larga scala le o erte personalizzate come un ostacolo forte o molto forte all’o erta di servizi di consulenza più personalizzati ai propri clienti, seguite da vicino dalla mancanza di tempo (37%) e dalle di coltà nell’o rire soluzioni economicamente vantaggiose per i portafogli più piccoli (35%). Complessivamente, circa un terzo dei professionisti del settore che hanno partecipato all’indagine riconosce che la domanda di servizi di consulenza personalizzata si scontra con forti ostacoli

Il 61% ritiene che i propri attuali sistemi tecnologici comportino troppi passaggi, mentre 60% degli intervistati è d’accordo o fortemente d’accordo sul

fatto che la stesura di una proposta di investimento richieda troppo tempo. Inoltre, i dati mostrano l’importanza della collaborazione con il cliente, con il 69% degli intervistati che riconosce che le proposte di investimento personalizzate godrebbero di tassi di accettazione più elevati se potessero esser presentate ai loro clienti. Attualmente, il 54% degli intervistati utilizza i propri sistemi o applicazioni di consulenza d’investimento direttamente di fronte ai clienti, in tempo reale durante gli incontri. Tra coloro che non lo fanno, i due terzi (67%) sarebbero favorevoli a questa possibilità. Gli intervistati individuano due ostacoli principali: il 69% lotta con interfacce-utente che non sono adatte a questo scopo, mentre il 60% si trova alle prese con sistemi che trovano confusi o troppo impegnativi da usare con i clienti. Un’ampia percentuale di intervistati ritiene che l’aggiunta di funzionalità, come una migliore visualizzazione dei dati (66%), una migliore analisi dei dati (57%) e la creazione automatica di un riepilogo delle riunioni con i clienti (54%), rappresenterebbero per loro un importante miglioramento. E questo è un altro forte indicatore del fatto che i consulenti desiderano maggiore supporto e strumenti per migliorare l’e cienza e l’erogazione dei servizi.

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EDITORIAL ANDREA GIACOBINO

anno 10 - numero 03 mensile registrato presso il Tribunale di Milano al n°187 dell’11 giugno 2015

Editore

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Opinioni

Roberto Cannataro, Loris Cottoni, Angelo Deiana, Roberto Falzoni, Marcello Gualtieri, Nicola Martinelli, Antonella Massari, Maria Grazia Rinaldi, Giuseppe Siani, Alessandro Taglietti, Alessia Zorloni Hanno collaborato

Stefano Fossati, Sara Mortarini, Giacomo Nicolella Maschietti, Francesca Vercesi Graphic design

Massimiliano Vecchio vecchio@bfcmedia.com

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Foto by Laila Pozzo

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MARKETS

CONTENTS

08Cassa Lombarda, consulenza in costante evoluzione

16 Andrea Halvorsen sotto la lente

20 I monarchi più ricchi

22 Trends to watch

36Cambi di poltrone

28 I patti successori

31 L’Ia non deve far paura

37 Sui Bitcoin vince la lobby

38Npl da valorizzare

44Arte, occhio ai falsi

50Leading views

80Si apre il vaso di pandora

84 Inflation before inflation

86Old masters evergreen

104 Think differently

18 Bxpe in pillole

32 Francobolli da collezione

40Esg alla prova della fiducia

42 Arriva l’annuario del private banking

48Momentum versus Value

52 A transition year

58La dynasty dell’Heineken

100 Investimenti di valore

65Atmosfere d’epoca

66Spiriti avventurosi

68Outfit sportivi

76 L’ora della torre

82 I benefici del sole

90Dispositivi indossabili per la salute

91 Perché è importante una vita autentica

92 Natalie Portman per Dior

96 Le grandi mostre da non perdere

98 Avanza il salutismo

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OPINIONS LIFESTYLE INVESTMENTS
90 94 86 78 68

OPINIONISTS & CONTRIBUTORS

NICOLA MARTINELLI

Junior associate dello studio legale e tributario Loconte & Partners, con competenze in diritto civile, diritto successorio, trust e wealth management. Fornisce assistenza e consulenza, sia giudiziale che stragiudiziale, nelle suddette aree di competenza. pag. 28

ROBERTO FALZONI

Nome storico della nanza svizzera specializzata nella gestione dei grandi patrimoni, è fondatore e proprietario di Denarius Conseils & Gestion SA, multifamily o ce basato a Ginevra. pag. 48

MARCELLO GUALTIERI

Socio fondatore e componente del consiglio direttivo dell’associazione Duchini-Studio del pensiero economico, è docente di Economia politica all’Università di Torino. pag. 37

ALESSANDRO TAGLIETTI

Portfolio manager presso Denarius Conseils & Gestion, specializzato nella gestione nanziaria dei grandi patrimoni e esperto di data science e intelligenza arti ciale pag. 48

ANTONELLA MASSARI

Laureata all’Università Bocconi, a lungo nell’organico di UniCredit con ruoli di responsabilità crescente, dal 2017 è segretario generale e membro del consiglio di amministrazione di Aipb. pag. 40

ANGELO DEIANA

Presidente di Confassociazioni e Anpib (Associazione nazionale private & investment bankers), è considerato uno dei maggiori esperti italiani di economia della conoscenza. pag. 80

ALESSIA ZORLONI

Direttore del master in Art market management all’Università Iulm, ha fondato Art wealth advisory, specializzata nell’o erta di servizi di art advisory e nella formazione executive. pag. 44

MARIA GRAZIA RINALDI

Laureata in psicologia del benessere e iscritta all’albo degli psicologi. Master in Pnl, ha frequentato corsi e seminari su comunicazione e cace, persuasione e public speaking. Da 10 anni si occupa di selezione dei consulenti nanziari e dei private banker. pag. 91

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INTERVIEW 8 PRIVATE
In costante

evoluzione

Cassa Lombarda conferma il modello boutique, con un’apertura all’innovazione Vistalli (ad): “Uno

scenario di cambiamento continuo o re tante opportunità”

“Il nostro modello resta quello tipico di una boutique, in linea con la nostra tradizione improntata alla centralità del cliente. Questo non deve restituire l’immagine di una realtà ferma, o cristallizzata: al contrario, siamo in continua evoluzione, di pari passo con il mercato, e se abbiamo saputo rimanere attuali nel corso della nostra lunga storia è stato proprio grazie alla costante attenzione verso le nuove esigenze espresse dalla clientela e alle nuove opportunità per migliorare la qualità del servizio”.

Così Paolo Vistalli, amministratore delegato di Cassa Lombarda, realtà che l’anno scorso ha celebrato il secolo di vita ritagliandosi un peso crescente nel mercato del private banking italiano.

Dottor Vistalli, cominciamo da uno sguardo ai mercati nanziari, che hanno iniziato il 2024 al rialzo, in linea con il 2023, ma che ora si trovano a fare i conti con una serie di incognite che riguardano sia lo scenario geopolitico, sia le dinamiche in attive e i conti delle aziende. Come a rontate questa situazione? Come abbiamo sempre fatto,

a ancando in maniera continuativa la clientela per rispondere tempestivamente e in maniera quali cata ai bisogni di protezione e valorizzazione del patrimonio. Al pari dei mercati nanziari, anche le famiglie si stanno abituando a fare i conti con uno scenario in cui i fattori destabilizzanti non sono più una rarità, bensì si susseguono con frequenza, anche se in fondo l’economia continua a crescere, per quanto non a un ritmo esaltante.

Quindi non vede in prospettiva segnali di normalizzazione del quadro macro?

Di cilmente torneremo allo scenario che abbiamo conosciuto no allo scoppio della pandemia di Covid-19. Prendiamo l’esempio dell’in azione: dalla spirale bellica alla ricomposizione delle rotte della globalizzazione, no alla transizione ecologica, ci sono diverse ragioni che continueranno a sostenere una crescita dei prezzi al consumo non trascurabile.

In questo scenario è forte la tentazione di togliere i soldi dal tavolo e vedere come evolve la

In situazioni come quella che stiamo vivendo emerge il valore della consulenza professionale
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DI
INTERVIEW PAOLO VISTALLI

Lo scorso anno Cassa Lombarda ha celebrato il traguardo storico dei 100 anni dalla fondazione: nella foto, che ritrae il momento del taglio della torta durante l’evento di celebrazione del centenario, appaiono (da sinistra) Paolo Vistalli, amministratore delegato e direttore generale di Cassa Lombarda, e Massimo Trabaldo Togna, presidente di Cassa Lombarda.

situazione, anche se – come lei stesso ha sottolineato – le borse sono reduci da oltre un anno di rialzi. In situazioni come quella che stiamo vivendo emerge il valore della consulenza professionale, in grado di aiutare la clientela a investire in maniera consapevole, in linea con i propri obiettivi di vita e familiari. E in questo concetto non rientra solo la scelta degli asset da acquistare, ma

anche la capacità di gestire i rischi. L’equilibrio tra rischi e opportunità può fare la di erenza in un contesto di volatilità elevata e tassi elevati.

Lo scenario è in evoluzione anche dal lato dell’o erta. Come vede le prospettive del private banking? Il settore, tradizionalmente considerato conservativo, si trova ad a rontare alcune s de strutturali, a

cominciare da quella generazionale. Questa riguarda sia il lato clienti, sia gli intermediari. Siamo un Paese che spicca più per patrimonio accumulato che per capacità di generazione di reddito, con buona parte della ricchezza in mano a chi è avanti con l’età. I prossimi anni vedranno un passaggio di ricchezza nelle mani delle nuove generazioni come mai si è visto no ad ora.

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Sul mercato arrivano i nuovi benestanti, che tuttavia faticano a dialogare con professionisti di età avanzata. Come se ne esce? Ha centrato una delle questioni cruciali di oggi e – soprattutto –di domani. Dieci anni fa il private banker aveva in media 46 anni, oggi 53 e mezzo. Il passaggio generazionale dal lato consulenti non è più rinviabile se si vuole conquistare la ducia delle giovani generazioni. In questi anni il private banking è cresciuto sottraendo sempre più quote alle strutture tradizionali: c’è spazio per crescere ancora, ma occorre cambiare marcia.

Per quanto vi riguarda, come vi muovete su questo fronte? Il nostro modello di servizio è – da sempre – quello tipico di una boutique. O riamo un servizio davvero personalizzato, con un’assistenza continuativa alla clientela. Spesso per raccontarci abbiamo usato l’immagine del salotto, come simbolo di vicinanza e familiarità con la clientela. Ma sarebbe errato limitarci a questo: siamo una realtà dinamica, che sta accelerando l’inserimento di giovani professionisti, che formiamo su competenze e strumenti, a ancandoli ai nostri banker senior. Il servizio viene o erto con un approccio olistico, che non guarda solo all’ambito nanziario, ma a tutto il patrimonio familiare. L’esempio tipico è costituito dalle situazioni di discontinuità, come può essere l’acquisto o la cessione di

INTERVIEW PAOLO VISTALLI PRIVATE 11
L’ingresso della sede di Milano di Cassa Lombarda.

un’impresa, con il reimpiego della liquidità incassata nel secondo caso e il passaggio del capitale da una generazione all’altra.

Poi ci sono gli investimenti in arte e immobili e i temi scali.

Il private banker non è un tuttologo, per cui inevitabilmente non potrà rispondere da solo a tutte le richieste del cliente, ma deve essere un valido regista in grado di indirizzarlo verso

gli specialisti di ogni settore, dentro e fuori dal contesto della nostra azienda.

Tornando all’ambito degli investimenti, ultimamente la tematica Esg ha perso un po’ di centralità vuoi per alcune critiche di carattere politico, soprattutto negli Stati Uniti, vuoi per il susseguirsi delle emergenze,

come quelle relative alle tensioni internazionali. Va rivisto il concetto di sostenibilità?

Le questioni ambientali, sociali e di governance costituiscono un’evoluzione strutturale che riguarda non solo il settore nanziario, ma la società nel suo insieme e quindi anche le nostre vite. Valga un esempio per tutti, le conseguenze dei cambiamenti

INTERVIEW 12 PRIVATE PRIVATE BANKER DIPENDENTI: 46 CONSULENTI FINANZIARI: 9 Utile netto in mln euro 20222023 obiettivo 2024obiettivo 2026 2,28 5,80 5,22 9,76 ROE 2,65% 6,68% 5,36% 8,87% 2022 2023 obiettivo 2024obiettivo 2026 AUM in mld euro 5,05 5,46 5,81 6,91 CET1 in % 21% 15,60% 20,60% 22% 20222023 obiettivo 2024obiettivo 2026 20222023 obiettivo 2024obiettivo 2026

Clara ha compiuto cento anni. Ecco perché dovresti festeggiare anche tu.

Ci sono forze inarrestabili che ci parlano del mondo che sarà. L’aspett ati va di vita aumenterà, la sostenibilità diventerà fondamentale, Internet sarà ovunque. In economia si chiamano megatrend. Per te sono grandi opportunità di investi mento. I fondi Anima Megatrend si concentrano su aziende che benefi ceranno di questi cambiamenti globali per permetterti di investire nell’economia di domani, oggi.

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Anima Bilanciato Megatrend People (classe A) al 31 gennaio 2024

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Avvertenze: questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito.

Per ulteriori informazioni visita il sito.

climatici in termini di fenomeni naturali estremi.

Detto questo, è pur vero che talvolta la tematica Esg è stata sbandierata da alcuni operatori nanziari senza che alle dichiarazioni seguissero azioni concrete. In questo senso la selezione in corso è benvenuta.

Invece il mondo dei mercati privati è visto con sempre maggiore interesse. La considerate un’opportunità?

Investire nei mercati privati permette di ottenere una remunerazione ulteriore sul proprio capitale, legata al rischio di liquidità, che si va ad aggiungere a quella per il rischio azionario o di debito. Dato che la clientela private ha un orizzonte di medio-lungo periodo, è naturale che vi sia un crescente interesse per questa tipologia di asset, ulteriormente sostenuto dai supporti scali che mirano a incentivare gli investimenti nell’economia reale italiana. Per queste ragioni, continuiamo a ra orzare la nostra o erta in questo ambito, anche attraverso accordi di partnership con player di eccellenza nel settore.

Quali sono oggi i numeri di Cassa Lombarda?

Siamo arrivati a poco meno di 5,5 miliardi di euro di masse in gestione, quindi 400 milioni in più rispetto al 2022. I private banker sono una cinquantina con un portafoglio medio-alto rispetto alla media del mercato, circa 100 milioni per ogni professionista. Il patrimonio medio

che la clientela ci a da è poco sotto ai 3 milioni per cliente. Guardando all’anno appena concluso, siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, che saranno probabilmente i migliori di sempre nella storia centenaria della banca. La nostra struttura ci ha permesso di fare leva sulla cresciuta marginalità dei servizi bancari, sempre in un’ottica di valore aggiunto per la clientela, in aggiunta ai buoni risultati realizzati sul private banking. Pensiamo di continuare a crescere anche grazie alla creazione di un team attentamente selezionato di consulenti autonomi che condividono il nostro approccio e la nostra cultura, da a ancare ai private banker dipendenti. Inoltre, il fatto di avere una capogruppo svizzera ci consente di o rire servizi anche in modalità transfrontaliera.

Crescerete stand alone o valutate eventuali acquisizioni?

I cambiamenti strutturali che ho n qui citato, insieme con la necessità di investire continuamente nell’innovazione tecnologica, fanno emergere l’importanza delle dimensioni d’impresa, anche in ottica di economie di scala.

Ma è pur vero che non sempre le aggregazioni hanno portato valore in ambito bancario. Alla luce di queste considerazioni, siamo sempre con l’occhio vigile e l’orecchio aperto, ma al momento non c’è alcunché in pipeline.

Chiudiamo con due parole su di lei. Abbiamo parlato tanto dei cambiamenti in atto: questo impatta anche sul suo stile manageriale?

A 60 anni di cilmente si cambia (sorride, ndr). A parte le battute, credo che non esistano messaggi motivazionali più forti dell’esempio. I miei colleghi sanno che sono sempre a disposizione per un confronto e che il mio motto è sempre “uno per tutti” più che “tutti per uno”. Allo stesso tempo, oggi è fondamentale mantenere una grandissima apertura mentale verso nuove esigenze, nuovi strumenti, nuovi modi di fare. Questo richiede un impegno quotidiano a ragionare non solo in termini di esperienza, ma anche di innovazione. Per questo è importante portare a bordo persone giovani che siano in grado di alimentare uno sguardo prospettico sul futuro.

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La sede di Milano di Cassa Lombarda.
4,4%4,7%-0,8%5,1%1,9%-0,9%-15,1%10,1%15,1% 5,97%
2014201520162017201820192020202120222023

HALVORSEN

ANDREAS

Ole Andreas Halvorsen è un gestore norvegese. Sul mercato è conosciuto soprattutto come co-fondatore e co-chief executive o cer di Viking Global Investors, hedge fund con sede nel Connecticut che gestisce circa 37 miliardi di dollari ed è specializzato in early stage e late stage venture. È stato tra i discepoli preferiti da Julian Hart Robertson, fondatore di Tiger Management, uno dei primi hedge fund a essere costituiti, nel 1980. La società è rimasta attiva per 20 anni, generando rendimenti positivi in ben 16 anni. Halvorsen ha un patrimonio stimato da Forbes in circa 5,9 miliardi di dollari.

VIKING NON ESCLUDE L’ITALIA DAL SUO ORIZZONTE DI OSSERVAZIONE. LO SCORSO ANNO, ATTRAVERSO LA PARTECIPATA VALSOFT CORPORATION, SOCIETÀ CANADESE ATTIVA NELL’ACQUISIZIONE E SVILUPPO DI SOCIETÀ PRODUTTRICI DI SOFTWARE ALL’INTERNO DI MERCATI VERTICALI, HA ACQUISITO L’INTERO CAPITALE SOCIALE DI FUTURASI. QUEST’ULTIMA È UNA SOCIETÀ CON SEDE A ODERZO (TREVISO) ATTIVA NELLO SVILUPPO E NELLA FORNITURA DI SOFTWARE DI PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE AZIENDALI PER L’INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO.

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DI LUIGI DELL’OLIO LEGEND

La formazione

Laureato prima presso l’Accademia navale norvegese, quindi in lettere presso il Williams College, a Williamstown (nel Massachusetts), ha conseguito un master in Business administration presso la Stanford Graduate School of Business.

Gli esordi

Subito dopo la laurea americana, ha iniziato a lavorare presso la divisione investment banking di Morgan Stanley, prima di passare alla Tiger Management Corp, dove è rimasto fino al 1999, anno in cui ha deciso di mettersi in proprio.

I colleghi

Attualmente guida Viking con i colleghi David Ott e Brian Olson. Il terzetto viene identificato dagli addetti ai lavori come “Tiger Cubs” con riferimento alla provenienza comune dalla società di Robertson.

La strategia

Oltre a investire long e short in titoli quotati, la società acquisisce anche partecipazioni in aziende fuori dai mercati, con preferenza per quelle nate da poco e attive nei settori individuati per il potenziale di crescita secolare.

Filantropia

Attraverso la Viking Global Foundation, il gruppo Viking si dedica alla filantropia. Ogni anno vengono organizzati oltre 40 eventi di volontariato e iniziative di beneficenza, che coinvolgono i dipendenti.

Altri incarichi

Halvorsen è stato amministratore fiduciario della Greenwich Academy, membro del consiglio di Right To Play Usa e membro del consiglio consultivo della Stanford Graduate School of Business.

Vita personale

È sposato con Diane Halvorsen; la coppia ha tre figli e vive a Darien, nel Connecticut. Il finanziere fa parte del consiglio di amministrazione dello Sterling and Francine Clark Art Institute con sede a Williamstown, Massachusetts, e del consiglio del Williams College.

Gli uffici

Oltre all’headquarter di Greenwich (Connecticut), la società ha uffici a New York, Hong Kong, Londra e San Francisco, con clienti di quattro continenti e una serie di relazioni con aziende di tutto il mondo.

LEGEND ANDREAS HALVORSEN PRIVATE 17

WORD

RECORD

BXPE

La somma sottoscritta al lancio dal Blackstone Private Equity Strategies Fund (sigla Bxpe) è la più grande mai raccolta dalla società d’investimento per un prodotto dedicato a investitori individuali.

IL RILANCIO

IL FONDO

BLACKSTONE (IN FOTO IL CEO STEVE SCHWARZMAN).

HA RACCOLTO 1,3 MILIARDI DI DOLLARI

PER IL LANCIO DI UN FONDO DI PRIVATE EQUITY

SU MISURA PER CLIENTI INDIVIDUALI FACOLTOSI, CHE COSTITUISCE UN RITORNO AL FOCUS AL DI FUORI

DEI TRADIZIONALI INVESTITORI ISTITUZIONALI.

LE CARATTERISTICHE

Bxpe non prevede di o rire dividendi regolari agli investitori. Impone, inoltre, limiti ai riscatti trimestrali nell’ordine del 3% del patrimonio. La commissione di gestione ammonta all’1,25%, con la previsione di una commissione di performance del 12,5% se viene superato nell’arco di un anno un rendimento del 5%

La “pietra nera” ha mostrato di avere ancora un grande seguito sul mercato, sebbene lo scorso anno la sua immagine sia stata un po’ o uscata dalla scelta di limitare i prelievi del fondo immobiliare Breit per gestire il boom di richieste.

L’INDISCREZIONE

Secondo quanto riportato dal Financial Times, le sottoscrizioni per il Bxpe sarebbero dovute partire già un anno fa, ma poi è stato tutto rinviato a causa delle di coltà riscontrate dal Breit.

GESTORE ALTERNATIVO

Blackstone, con un patrimonio gestito di mille miliardi di dollari, è il più grande gestore patrimoniale alternativo del mondo. Il fondo Bxpe punterà ad acquisire partecipazioni societarie senza vincoli quanto ai settori economici.

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Kairos International Sicav

ACTIVESG

Benvenutinelcircolovirtuosotrasostenibilitàevalore

KIS ActivESG è la proposta di Kairos dedicata agli investimenti sostenibili che, puntando su società rispettose dell’ambiente, attive nel sociale e guidate da solidi principi di governance, ha l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio.

È stata una delle prime soluzioni ESG in Italia ad adottare una strategia di gestione long-short. La consolidata expertise in metodologie di gestione alternative, unitamente alla capacità di selezione dei titoli, basata su di un rigoroso processo di analisi fondamentale e su di un modello proprietario di analisi ESG, consente a Kairos di proporsi sul mercato con un’offerta distintiva.

KIS ActivESG intende generare un impatto positivo sul mondo, continuando a valorizzare il patrimonio dei clienti.

Rischio più basso Rischio più alto

Rendimento potenzialmente più basso

Rendimento potenzialmente più alto

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Le informazioni complete sui rischi sono disponibili sul Prospetto e sul KID.

Grazie a KIS ActivESG, Kairos è stata premiata nella categoria Alternative Investments ai Private Banking Awards 2023*

Morningstar Sustainability Rating

Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema di sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione.

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(*) L’evento organizzato e promosso da Blue Financial Communication, casa editrice specializzata nell’informazione finanziaria, premia i principali protagonisti del mercato italiano destinato alla gestione dei grandi patrimoni e agli investimenti alternativi. Una giuria di esperti ha definito, attraverso una serie d’incontri periodici, gli attori che maggiormente si sono distinti durante l’anno in corso.

kairospartners.com COMUNICAZIONE DI MARKETING
I MONARCHI PIÙ RICCHI MARKETS 20 PRIVATE IN TESTA C’È IL RE DELLA THAILANDIA MAHA VAJIRALONGKORN NELLA TOP TEN TRE EUROPEI E ALBERTO DI MONACO, IN CODA RE MAHA VAJIRALONGKORN TAILANDIA PATRIMONIO NETTO STIMATO (MILIARDI DI DOLLARI) BRUNEI $43 SULTANO HASSANAL BOLKIAH $28 1 2 RE SALMAN ABDULAZIZ BIN SAUD $18 ARABIA SAUDITA 3
RANKING MONARCHS PRIVATE 21 FONTE: VISUALCAPITALIST.COM EMIRATI ARABI UNITI 4 EMIRO KHALIFA BIN ZAYED AL NAHYAN $18 EMIRATI ARABI UNITI 5 EMIRO SHEIKH MOHAMMED BIN RASHID AL MAKTOUM $14 LUSSEMBURGO 6 GRAN DUCA ENRICO $4 LIECHTENSTEIN 7 PRINCIPE HANS ADAM II $4 QATAR 8 EMIRO SHEIKH TAMIM BIN HAMAD AL THANI $2 MAROCCO 9 RE MOHAMMED VI $2 MONACO 10 PRINCIPE ALBERTO II $1

Trends to watch

Investing in real estate can help to preserve purchasing power

An overview of the engines that are changing the market

OPINION 22 PRIVATE

In an investment environment characterised by structurally higher in ation, investing in real estate can serve as a rst line of defence for preserving purchasing power. Markus Waeber, Julius Baer’s Head Indirect Real Estate Advisory & Intelligence, highlights six global market trends real estate investors can consider navigating in the current cycle.

In the case of real estate, an asset whose value is underpinned to such a large extent by locality, it’s not always easy to draw generalised conclusions in global terms. “It’s certainly true that real estate markets di er greatly from one region to another –and even within speci c cities or neighbourhoods,” says Markus. “Supply and demand can vary markedly from one economy to the next. You also have to take into account factors such as legal di erences, varying tax regulations and foreign investment restrictions.”

A combination of analysis

Examining the market through an international lens does shed light on certain patterns and correlations, however. Take the current macroeconomic environment: against a backdrop of tightening monetary policy and expanding property yields, the cash ow yield from real estate becomes a relatively larger component of the total return. In such times, real estate investors generally focus on property segments like the residential or

logistics market, which o er the potential for rental growth that o sets current in ation.

“Identifying the broader trends requires a combination of macro-level analysis with a deep understanding of local market dynamics,” says Markus. “Clients want to understand how changes in economic indicators at a global level might trickle down to a ect the local real estate markets in which they operate.”

Below, Markus shares with us six directions of travel on the real estate market and how international investors might be able to turn them to their advantage.

1. Focus on rental housing

Around the world, populations are facing a housing shortage. Rising construction costs, rapid urbanisation, population growth and scarcity of land – especially in and around cities – have all combined to create a market of short supply and high demand. In an environment with elevated house prices and rising interest rates, many rst-time buyers will struggle to get a mortgage. Hence, residential demand is shifting away from owner-occupied housing towards the rental sector.

is makes the rental residential sector an increasingly attractive proposition for investors. Historic property market data shows that residential rental income has the potential to deliver attractive risk-adjusted returns and provides a strong hedge in times of

higher in ation. With an annual transaction volume of over USD 200 billion, the US is by far the largest and most liquid rental housing market in the world. In Europe, Germany also o ers a very liquid rental housing market, with almost USD 20 billion of annual transaction volume.

2. Go green for long-term yield

Incorporating green building principles into your investment strategy not only demonstrates a commitment to mitigating climate risk but can also bring healthy returns. e arrival of new resource-saving technologies like solar panels, robust insulation, and water-saving devices o er investors potential for long-term savings and increased pro tability. ey are also increasingly called for to meet the stricter regulations and incentives being implemented by governments to promote sustainable construction and operation of buildings. Recent years have seen considerable discussion around the existence of a so-called ‘green building premium’, whereby occupiers pay higher rents for green certi ed commercial property and investors pay more capital to purchase such assets.

A study by MSCI, taking in prices paid for o ces in London and Paris, shows that a premium has emerged for buildings that have sustainability ratings from building standards authorities versus those that have not yet achieved those standards. In the longer term, the greater risk

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to a building’s value implied by high emissions will also be accounted for in the valuation process. e market price of such properties will re ect the capital needed to make the climate-related upgrades necessary.

3. Logistics are a moving proposition e rise of e-commerce has greatly increased the demand for logistics centres and distribution facilities. As more consumers shop online, there is a need for e cient storage, sorting, and transportation of goods. Investing in logistics centres allows

investors to tap into this expanding market and bene t from the growth of e-commerce.

is sector has proven to be especially popular with institutional investors, including pension funds, private equity funds, and real estate investment trusts (REITs). Its lure lies, among other things, in the fact that logistics centres o er income stability because they attract longterm leases from reputable tenants, including e-commerce giants. It’s also worth remembering that, due

to the need for e cient distribution and supply chain operations, logistics centres are usually found in strategic locations, with proximity to major transportation hubs, motorways, ports and urban centres. In particular, logistics centres for the last mile close to urban centres will become more important in the future.

4. Ride the wave of reshoring e concept of ‘reshoring’, whereby manufacturing or business operations are relocated back

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to the home country, has gained increasing momentum in recent years. e Covid pandemic and geopolitical uncertainties highlighted vulnerabilities in global supply chains, leading to disruptions in transportation, logistics, and the availability of essential goods. e trend has also been driven by rising wage costs in traditional o shoring locations and the increasing automation and robotisation of production processes. In response, many companies have rethought their supply chain strategies to enhance resilience and reduce their reliance on overseas economies. ese reshoring e orts require signi cant capital expenditure and give rise to opportunities for investors. Investing in well-located industrial properties that provide suitable infrastructure and amenities can yield attractive rental income and potential capital appreciation. In some cases, reshoring may involve repurposing or revitalising existing real estate assets, allowing investors to explore opportunities from redeveloping or adapting existing properties into modern industrial spaces.

5. Space as a service

With the possibility to work remotely from anywhere in the world, the traditional o ce landscape will look di erent in the future. Global companies might still need headquarters in a central business location for representation and collaboration purposes, but they probably do not need o ces in each city or country in the world. With that in mind, exible o ce providers can be an attractive alternative for global corporates today. Here, companies can choose from a variety of additional services including IT, cleaning, food and concierge services in addition to the traditional o ce space. Similarly, the life science real estate market provides attractive investment options with an increasing demand for fully equipped laboratory spaces. is allows start-up companies to spend their money on research and development rather than devoting capital expenditure to t out their labs. Compared to traditional o ces, lab spaces often prove to be a more defensive investment

as researchers in the life science industry will need the facilities of their laboratory and therefore cannot work remotely.

6. Make inroads into infrastructure

When we think of real estate investing, we automatically picture buildings, be they commercial properties like o ce space or manufacturing facilities, or residential property such as family homes or apartment blocks. But don’t ignore infrastructure, that is, investments involving the purchase, development or operation of physical assets that provide essential services or support economic activity. Infrastructure investments are particularly attractive to investors during times of economic volatility such as the present because they are non-cyclical. ey provide critical services, support societal functioning and (literally) pave the way for economic activity, providing a degree of insulation against economic downturns. ese assets often have long lease periods ranging from several years to several decades, and can thus generate stable and predictable cash ows over the long term. For example, airports or toll roads typically generate revenue through user fees or lease payments. With rising government de cits in many countries and the push for the energy transition, there is growing demand for private capital to bridge the gap between the targeted infrastructure capex and the potential government spending.

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DALLE NOSTRE RADICI, NASCE VALORE PER IL VOSTRO FUTURO. Ph: Vincent Peters Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Credem Euromobiliare Private Banking Spa - Sede legale: via Emilia San Pietro 4, 42121 Reggio nell’Emilia Iscritta all’Albo delle Banche (al n. 4999) e all’Albo dei Gruppi Bancari tenuto dalla Banca d’Italia - Società soggetta ad attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 bis c.c.) da parte di Credito Emiliano S.p.A. Aderente al Fondo interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia - Società autorizzata e vigilata da Banca d’Italia, CONSOB ed IVASS. www.credemeuromobiliarepb.it.
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I patti successori

Il legislatore italiano considera illegittimo il ricorso a tali istituti Le ragioni sottese al divieto e la posizione della giurisprudenza

Nell’ambito del diritto successorio, il nostro codice civile, all’art. 458 c.c., vieta i patti successori, intendendosi con ciò quei negozi giuridici che attribuiscono o negano diritti su una successione non ancora aperta. Tale divieto deriva dal principio secondo il quale la delazione all’eredità può avere come fonti esclusivamente la legge o il testamento. Solamente il de cuius, quando è ancora in vita, può, attraverso il testamento, disporre dei propri beni. Il divieto ha una duplice nalità: da un lato, salvaguardare il predetto principio e, dall’altro, garantire e tutelare la libertà testamentaria no al momento della morte del testatore.

Tre tipologie

I patti successori sono comunemente classi cati in tre tipologie. Con il patto c.d. istitutivo il testatore istituisce contrattualmente un erede o un legatario oppure si impegna a disporre per testamento in un certo modo. Invece, i patti c.d. dispositivi sono quegli atti mediante i quali un individuo dispone di beni o diritti relativi a una eredità altrui, non ancora aperta e rispetto alla quale ipotizza che sarà delato. In ne, i

patti c.d. rinunciativi sono quei negozi con i quali un soggetto conviene di rinunciare a beni o diritti che potrebbero derivargli da una successione non ancora aperta. La ragione alla base del divieto legislativo dei patti successori non è individuabile in modo omogeneo, poiché l’unico elemento che accomuna le tre diverse tipologie di patti successori è il fatto di avere a oggetto beni appartenenti a una successione non ancora aperta.

Le ragioni del divieto

Per quanto concerne i patti istitutivi, il divieto si basa sulla decisione di a dare alla sacralità del testamento le decisioni sulla istituzione di erede o di legato, al ne di preservare la libertà del testatore e di evitare condizionamenti pericolosi da parte di terzi.

Invece, con riferimento ai patti dispositivi, il motivo a fondamento del divieto varia a seconda che si tratti di un atto a titolo gratuito o di un atto a titolo oneroso. Nella prima ipotesi, l’obiettivo è prevenire la prodigalità, mentre nella seconda vi è l’esigenza di rispettare l’altrui morte, vietando un atto che potrebbe essere

speculativo sulla morte altrui. In ne, per quanto riguarda i patti rinunciativi il divieto mira a impedire al futuro (potenziale) successore di compiere atti poco avveduti dei quali potrebbe non intendere appieno la portata, anche a causa della non titolarità dei diritti rinunciati.

Tutto ciò premesso, è opportuno precisare che per accertare l’invalidità della disposizione testamentaria esecutiva del patto successorio, non è su ciente dimostrare solo la conformità della disposizione testamentaria al patto o alla promessa di testare.

Al contrario, è necessario fornire la prova che il testatore non avrebbe confezionato quella disposizione in assenza del patto oppure che la disposizione rappresenta semplicemente l’attuazione di un precedente impegno assunto dal testatore.

Gli interventi della Cassazione Di recente, la Suprema Corte di Cassazione si è occupata del tema dei patti successori in due occasioni, distanti solo di poche settimane l’una dall’altra (sentenze n. 34858/2023

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e n. 722/2024). Nel primo caso, ha stabilito che la donazione soggetta a condizione sospensiva di premorienza del donante malato terminale non costituisce un patto successorio. Nel secondo caso, invece, l’attore chiedeva la revocazione per sopravvenienza dei gli di una donazione di quote sociali precedentemente da lui stesso posta in essere a favore delle sorelle. Queste ultime, costituitesi in giudizio, deducevano che in realtà l’atto, pur presentandosi formalmente come una donazione, costituiva l’esecuzione di un’intesa formalizzata con una scrittura privata, per mezzo della quale i genitori intendevano regolare, insieme ai gli, l’assetto della divisione dei propri beni. A tale deduzione, l’attore replicava in atti sostenendo la nullità della scrittura privata poiché stipulata in violazione del divieto di patti successori. Dal canto loro, gli Ermellini hanno ribadito il principio per cui l’impegno assunto dai fratelli, d’intesa con i genitori, di procedere a forme di conguaglio o compensazione per la di erenza di valore dei beni loro donati in vita dai genitori non viola il divieto di patti successori.

Gli aspetti da accertare

In entrambe le situazioni, la Cassazione ha ria ermato che, per determinare se una speci ca pattuizione rientri nell’ambito del divieto di patti successori, è necessario accertare: (i) se il vincolo giuridico abbia avuto lo scopo speci co di costituire, modi care,

trasmettere o estinguere diritti relativi a una successione non ancora aperta; (ii) se la cosa o i diritti oggetto di tale pattuizione siano stati considerati dai contraenti come entità della futura successione e se siano, comunque, ricompresi nella stessa; (iii) se il promittente abbia inteso provvedere in tutto o in parte della propria successione, privandosi del c.d. diritto di ripensamento; (iv) se l’acquirente abbia contrattato o stipulato quale avente diritto alla successione stessa; (v) se il trasferimento programmato, dal promittente al promissario, debba aver luogo a causa di morte e, quindi, a titolo di eredità o di legato. I giudici di legittimità hanno altresì precisato che il divieto di patti successori si applica agli atti mortis causa (diversi dal testamento) idonei a regolare rapporti o situazioni giuridiche che, alla morte del disponente, vengano a costituirsi in via originaria o a trarne una loro autonoma quali cazione senza produrre alcun e etto no a quando il soggetto è in vita. Viceversa, sono sottratti al divieto tutti gli atti destinati a regolare una situazione

preesistente, sia pure subordinandone gli e etti alla morte di una delle parti (come, per esempio, la donazione sottoposta a condizione di premorienza).

Una possibile apertura ai patti

In ne, in ottica comparativa, è interessante notare che i patti successori, vietati ai sensi della legge italiana, sono leciti in diversi paesi stranieri, inclusi quelli di common law e in Germania.

Di conseguenza, sorge la questione riguardo la possibilità di riconoscere nel nostro ordinamento tali atti stipulati secondo le norme di un diritto straniero che li ammette. I patti successori, secondo la dottrina e la giurisprudenza prevalenti, non sono da considerare contrari all’ordine pubblico e, pertanto, se validi secondo la legge straniera applicabile, potrebbero trovare attuazione anche in Italia in forza del diritto internazionale privato.

*Junior associate dello Studio Legale e Tributario Loconte & Partners

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L’Ia non fa paura

Da Cervellati e Di Mascio un libro sull’evoluzione della professione di wealth manager

Il volume esamina le opportunità o erte dalle nuove frontiere dello sviluppo It

DI RED

Il libro di Antonello Di Mascio ed Enrico Maria Cervellati, intitolato Wealth Manager con sottotitolo L’evoluzione del ruolo tra intelligenza arti cialee nanza comportamentale è il primo che a ronta in modo organico il rapporto tra il wealth management e l’intelligenza arti ciale (Di Mascio già nel 2018 aveva pubblicato Wealth Management e Fintech e nel 2021

La Banca del Terzo Millennio scritto con Maurizio Primanni) dal punto di vista non solo dell’industria nel suo complesso ma soprattutto da quello del wealth manager, del consulente che tutti i giorni deve comporre un puzzle che si traduce in dilemma quotidiano.

Allineamento di interessi

Come far convergere l’interesse del cliente con quello dell’intermediario, come coniugare le proprie aspirazioni con la complessità del mercato e le istanze delle direzioni marketing o delle società prodotto? Il libro propone un approccio ben preciso. Il mondo del wealth management è fortemente permeato da ciò che accade intorno a se e dalla tecnologia in generale (Robo e Ia)

e per questo richiede la capacità da parte del wealth manager di adottare la nanza comportamentale come metodo di lavoro quotidiano al ne di gestire in modo appropriato ed etico ogni suo cliente. L’adozione della nanza comportamentale come metodo e della tecnologia dell’Ia come strumenti consentono al wealth manager di conoscere in profondità i propri clienti, di ottimizzare il tempo, di generare

performance per il cliente e ricavi stabili per l’intermediario. Il superamento degli errori comportamentali del cliente (ma anche i propri del consulente) è quindi l’obiettivo primario del wealth manager perché in questo modo può ottenere due conseguenti risultati.

Ruolo da formatore

Da una parte svolge il ruolo sociale di educatore nanziario, dall’altra la generazione di ricchezza attraverso la performance si può tradurre in consumi e quindi sostegno alla crescita del Paese. Di Mascio e Cervallati insistono molto proprio sul ruolo etico e sociale del wealth manager che, in una ottica sistemica, sono motori di sviluppo economico per un Paese ricco di risparmio. Il libro in ne pone la domanda di come sarà la convivenza tra i consulenti e l’intelligenza arti ciale fra 15 anni: la riposta degli Autori si manifesta con quattro scenari ai quali è associata una probabilità di realizzazione: collaborazione, convivenza, competizione e sostituzione. Molto interessante è poi l’interlocuzione degli Autori con ChatGpt.

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Francobolli da investimento

Oltre al piacere di collezionarli, possono dare un buon ritorno economico

Cuneo: “Ecco le caratteristiche da considerare per generare valore nel tempo”

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Un punto di incontro tra il mondo della latelia e quello della nanza. Art-Rite, casa d’aste del gruppo Banca Sistema, ha deciso di mettere all’incanto parte della vasta e prestigiosa – per qualità, stato di conservazione e rarità – Collezione Cuneo, rimasta custodita gelosamente per molto tempo. Una raccolta di circa 40mila pezzi portata sul mercato da Giorgio Cuneo, collezionista appassionato di latelia n dalla giovane età, che ha portato avanti la collezione di famiglia, tramandata di generazione in generazione, e fatta di pezzi rarissimi e di grande valore. Valga un esempio per tutti: il più raro francobollo, a livello internazionale, degli Antichi Stati del valore stimato tra 120mila e 150mila (Lotto 8 artrite.it/it/auction/28427/1). L’asta, realizzata nella seconda metà di febbraio, ha visto il coinvolgimento di Kruso Kapital, attraverso ArtKredit, il servizio di art-lending da essa erogato, mentre a fornire il fondamentale supporto di know-how per la valutazione della collezione è intervenuta Auction Gallery. A Cuneo abbiamo chiesto di analizzare le relazioni tra la latelia e il settore del private banking, che negli ultimi tempi ha mostrato un interesse crescente verso i passion asset.

Iniziamo dalle basi. Che ruolo riveste la latelia nell’ambito degli investimenti della clientela del private banking?

Considerando che il pro lo tipico di un collezionista non amatoriale è quello di un Hnwi di profonda

cultura, il ruolo della latelia nell’ambito degli investimenti della clientela (di nicchia) del private banking è senz’altro rilevante. Pertanto, il collezionista è solitamente un cliente private. Sotto questo aspetto, tuttavia, raramente le strutture di settore lo assistono perché, non conoscendo o meglio non avendo ancora scoperto le potenzialità legate al mondo della latelia, non hanno quasi mai sviluppato dei servizi dedicati, che invece trovano ampia applicazione per esempio nel mondo dell’arte.

Veniamo invece ai collezionisti.

Quali sono le principali tendenze di mercato?

Ricerca di eccezionale qualità, stato di conservazione, rarità e unicità.

Non sorprende infatti che il livello di spesa da parte dei collezionisti negli ultimi anni sia cresciuto, con acquisti notevoli nella fascia alta del mercato. Uno per tutti, si pensi alla battuta da 8,3 milioni da Sotheby’s New York per il British Guiana ONE CENT black on magenta del 1856

Quali sono, invece, i criteri di scelta delle collezioni?

Un criterio soggettivo, legato ai desiderata del collezionista, ovvero al proprio interesse storico-geogra co. Un criterio oggettivo, legato alla somma a sua disposizione. Tendenzialmente un collezionista latelico investe in questa categoria il 25-30% della propria liquidità. Naturalmente, quale criterio talvolta vi è quello dell’opportunità di

mercato, ovvero acquisti mirati a collezioni in dismissione acquistate a prezzo vantaggioso, che possono essere smembrate e rivendute con una marginalità positiva.

Ci può fare qualche esempio di collezioni lateliche?

Tra le collezioni che sono passate alla storia per estensione, con pezzi provenienti da tutto il mondo ed eccezionale qualità, si possono ricordare quella di Pietro Provera, la Collezione Pedemonte e la Collezione di Maurice Burrus (nota: sono citate delle collezioni storiche per tutelare la privacy dei collezionisti in vita).

Non si può poi non pensare alla Royal Philatelic Collection, per ampiezza, la più importante al mondo legata al Regno Unito e al Commonwealth britannico.

Collabora con private bank o family o ce?

È un percorso che vorrei costruire attraverso il dialogo con gli istituzionali, che si stanno progressivamente aprendo a questa nuova opportunità e Kruso Kapital in questo è stato un precursore del mercato, comprendendo che la latelia ha caratteristiche simili ad altri beni reali no a poco tempo fa inesplorati, che negli ultimi anni hanno registrato performance straordinarie. Trovare nel 2024 qualcosa che abbia le caratteristiche di una asset class e che non sia stato ancora sfruttato dal mondo nanziario è una grande opportunità

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Il profilo

Classe 1992, originario dell’Isola d’Elba, Giorgio Cuneo (in foto) ha conseguito la laurea in Business Economics and Administration e quella Magistrale in Management presso l’Università Bocconi di Milano. La sua famiglia ha tramandato la passione per la filatelia da generazioni. Giorgio ha coltivato e approfondito questo interesse nel corso degli anni, continuando ad ampliare la sua collezione.

che col tempo non può che riservare notevoli soddisfazioni. La s da dunque è far parlare il mondo della latelia con il mondo della nanza, che oggi non ha prodotti ad hoc per i collezionisti da un lato (per esempio non esiste un lombard con collaterale latelico) né per gli investitori dall’altro (per esempio un fondo specializzato).

Se tutto questo sembra assurdo, basta ri ettere sul fatto che gli oggetti da collezione sono un modo e cace per diversi care il rischio, poiché non sono correlati con i mercati nanziari e quindi possono essere meno in uenzati dall’in azione e dai tassi di interesse. Naturalmente, il costo opportunità

rispetto a una attività nanziaria è una maggiore stabilità, a fronte di una minore liquidità. Tuttavia, se si considera questa minore liquidità come riserva di valore, che non oscilla in base agli sconvolgimenti macroeconomici, si giungerà alla conclusione che i francobolli potrebbero essere quasi considerati dei beni rifugio, che dovrebbero essere ben tenuti presenti dai gestori nelle logiche di diversi cazione dei portafogli dei propri clienti, ma che, a oggi, non sono contemplati.

Perché i francobolli possono essere considerati un buon investimento? A riprova che i francobolli hanno tutte le caratteristiche che una asset

class basata su beni reali dovrebbe avere, si considerino: la performance nanziaria storicamente positiva; la scarsa volatilità; la scarsa correlazione con gli altri mercati; il valore intrinseco (storico, culturale, sociale: da metà ottocento è possibile scrivere la storia attraverso i francobolli); lo status symbol nel possederli data la scarsità/unicità dei pezzi più pregiati; la presenza di esperti di riferimento. Se alcune di queste caratteristiche sono applicabili ad altre asset class ormai ben note ai mercati (per esempio vini, orologi e sneakers), il vantaggio dei francobolli è che vi è un prezzo di riferimento univoco in ogni parte del mondo, dato dal valore espresso dal catalogo di riferimento, che viene pubblicato ogni anno (cosa che non avviene neanche nel mondo dell’arte, dove i cataloghi ragionati non accennano minimamente al valore dell’opera). Confrontando le varie pubblicazioni, per esempio del Catalogo Sassone (il catalogo di riferimento per i francobolli dell’area italiana), è possibile calcolare una rivalutazione annuale dal 7% al 10% per i pezzi più pregiati. Comprendendo dunque meglio la natura di questi beni a qualsiasi gestore brillerebbero gli occhi, ma la mancanza di esperienza in questo speci co settore non gli ha ancora consentito di sfruttarne le potenzialità latenti. Per i rst mover l’opportunità, per esempio in termini di lending, è davvero immensa.

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JULIUS BAER, CAMBI IN VISTA

Cambio ai piani alti di Julius Baer. La banca svizzera ha annunciato che il direttore generale, Philipp Rickenbacher, “lascerà di comune accordo” la sua carica nella società. La gestione ad interim sarà a data all’attuale vicedirettore generale, Nic Dreckmann (nella foto), in attesa che il cda trovi il successore di Rickenbacher.

Crowe Valente punta su nuove competenze

sul territorio nazionale, supportando le aziende nell’intero Nord Italia. “Il nostro lavoro è in continua evoluzione – sottolinea Massimo Boidi – o rire ai clienti la possibilità di avere una consulenza attenta e con un’ampia gamma di specializzazioni in particolare in ambito corporate governance, corporate nance, m&a, Esg, trust e compliance aziendale è uno dei nostri obiettivi”.

GRILLO PER TIKEHAU

Tikehau Capital, gestore globale di asset alternativi, ha annunciato la nomina di Massimiliano Grillo a sales director per l’Italia con l’obiettivo di sviluppare le attività del gruppo in Italia, nei segmenti delle capital market e private market strategy.

Crescita e sviluppo professionale in vista per Massimo Boidi (nella foto a sinistra), Fabio Pasquini, Valter Ru a, Michela Boidi (nella foto a destra)e Marco Boidi, che entrano come soci in Crowe Valente, uno dei principali attori a livello internazionale nei servizi di consulenza, gestione e rischio e membro di Crowe Global, l’ottavo network internazionale di società di contabilità e consulenza indipendenti secondo l’International accounting bulletin (Iab 2017). Il ra orzamento della partnership con Crowe Valente, collaborazione in essere già da diversi anni, mira a soddisfare, garantendo qualità e innovazione, una clientela sempre più diversi cata, all’interno di un panorama che vede l’imprenditoria italiana alle prese con una compliance societaria più complessa e informatizzata. I nuovi ingressi professionali, con il loro bagaglio di esperienze, testimoniano l’intento di far crescere l’attività di consulenza

UBS RINNOVA IL MANAGEMENT

Ubs ha riorganizzato il global wealth management in Italia. L’area guidata da Giovanni Ronca (nella foto) ha accolto Francesca Giordana (proveniente da UniCredit) nel ruolo di responsabile dell’integrazione di Credit Suisse, mentre Dalia Nava, no a ora head of business management di Ubs Gwm, assumerà il coordinamento delle divisioni Wm di Ubs e Credit Suisse. Le novità non niscono qui. Alexa Breitsohl, chief operating o cer di Credit Suisse Italia, assumerà il ruolo di operating head di Ubs in Italia.

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Vince la lobby

L’avvio di un Etf sul Bitcoin spot apre le porte a nuovi disastri nanziari Mai come ora sarebbe opportuno a darsi a private banker a dabili

Alla ne l’ha spuntata la lobby del Bitcoin. Con una decisione che lascia esterrefatti, la Sec ha deciso di ammettere a Wall Street le quotazioni degli Etf della più nota tra le criptovalute. C’erano già state alcune avvisaglie: la stessa Sec aveva ammesso alle quotazioni le società che gestivano le piattaforme sulle quali si svolgeva il trading di cripto attività. Successivamente, Jerome Powell, Governatore della Fed aveva dichiarato in una audizione al Senato, sia pur per inciso e non in maniera troppo chiara, che la Fed era disponibile a valutare le stablecoin come una forma di moneta.

Una pseudo-legittimazione

Con la decisione in commento, la Sec ha completato il processo di pseudo legittimazione della più grande bolla speculativa della storia dell’economia.

A nulla sono serviti gli alert arrivati con i primi colossali fallimenti che hanno scoperchiato tru e gigantesche. Ecco un breve riepilogo: Ftx: buco di $9 miliardi; BlockFi: buco di $1,3 miliardi; ree Arrows Capital (3AC): buco di $3,5 miliardi; Core Scienti c: buco di $1,3 miliardi; Voyager Digital: buco di $1,3 miliardi; Celsius Network: buco di $1,2 miliardi; Luna e TerraUSD: buco di $42 miliardi. A nulla sono servite le condanne al fondatore di Ftx, Sam Bankman-Fried, e di Changpeng Zhao, fondatore e Ceo di Binance, che si è nanche dichiarato colpevole di riciclaggio di denaro e violazione delle normative Usa. Opportunamente la Bce è scesa in campo con una dichiarazione che non lascia spazio ad equivoci: il valore equo del Bitcoin è pari a zero; il bitcoin non è un mezzo di pagamento accettato, non è adatto

come investimento, non genera alcun usso di cassa o dividendi, non può essere utilizzato in modo produttivo e non o re alcun bene cio sociale, non ci sono dati economici fondamentali, non c’è un valore equo da cui si possano ricavare previsioni serie.

Il livello del prezzo del bitcoin non è un indicatore della sua sostenibilità. La capitalizzazione di mercato quanti ca solo il danno sociale complessivo che si veri cherà quando il castello di carte crollerà con una redistribuzione nale della ricchezza a spese dei meno so sticati (leggi: allocchi di turno).

Le scelte da fare Mai come oggi è fondamentale a darsi a consulenti professionali e private banker che mai proporranno ai propri clienti questa forma di utilizzo dei propri fondi.

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Npl da valorizzare

In pubblicazione lo schema di dlgs relativo alla direttiva sui crediti in so erenza

L’Ue punta alla liberalizzazione dell’acquisto e alla nuova gura del gestore

Il dipartimento del Tesoro ha posto in pubblica consultazione lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria 2021/2167 (nota come direttiva Npl) relativa ai gestori e agli acquirenti.

Lo schema di articolato propone alcuni emendamenti al Tub, introducendo ex novo nel Titolo V il Capo II, appositamente dedicato a una nuova attività riservata: la gestione di crediti in so erenza. Due sono gli aspetti principali connessi al recepimento della direttiva: la liberalizzazione dell’attività di acquisto dei crediti in so erenza e l’introduzione della nuova gura del gestore di crediti in so erenza.

Con speci co riferimento al primo, da una lettura preliminare dell’articolato sembrerebbe che l’attività di acquisto di crediti in so erenza dovrebbe essere sostanzialmente liberalizzata. Tale innovazione non è di poco conto perché nei fatti introdurrebbe una nuova esenzione, ancorché valida solo per le so erenze originate dalle banche e dagli intermediari

nanziari, all’impianto de nitorio del dm 53/2015, ai sensi del quale si considera come attività soggetta a riserva l’acquisto di crediti a titolo oneroso in quanto species del più ampio genus dell’attività di concessione di nanziamenti sotto qualsiasi forma.

Incoraggiare il secondario

Tale impostazione sembrerebbe essere coerente con le nalità generali perseguite dalla direttiva Npl così come espresse nel relativo considerando n. 9, il quale prevede che la direttiva dovrebbe incoraggiare lo sviluppo dei mercati secondari dei crediti in so erenza. Infatti, la liberalizzazione dell’attività di acquisto di per sé sarebbe idonea a far aumentare il numero dei player presenti sul mercato e, di ri esso, a migliorarne la liquidità e più in generale la vivacità e la competitività. Tuttavia, l’apertura è ben lungi dall’essere indiscriminata e senza controlli, in quanto, in un’ottica di bilanciamento tra l’esigenza di sviluppare ulteriormente il mercato dei crediti in so erenza e quella di non dar luogo a possibili

distorsioni e rischi sistemici derivanti dall’operatività di veicoli a erenti al mondo dello shadow banking, il legislatore prevederebbe alcuni presidi di vigilanza tra cui si segnalano in via generale: l’obbligo in capo all’acquirente di avvalersi di un gestore di crediti in so erenza; l’obbligo per il cedente di fornire al potenziale acquirente informazioni dettagliate sulle esposizioni creditizie da acquistare; delle regole ad hoc di tutela ra orzata per i crediti vantati verso i consumatori; l’obbligo di e ettuare le segnalazioni in Centrale dei rischi e in ne l’obbligo di comunicare alla Banca d’Italia eventuali ricessioni di crediti a un altro acquirente.

La vigilanza di Bankitalia

Il secondo punto è il fulcro della direttiva. Nel testo in consultazione, l’attività di gestione di crediti in so erenza viene de nita come lo svolgimento di una o più delle seguenti attività in relazione ai crediti in so erenza: la riscossione e il recupero dei pagamenti dovuti dal debitore; la rinegoziazione dei termini e delle condizioni contrattuali con il debitore secondo

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L’obiettivo comunitario è aumentare il numero di player presenti sul mercato e, di ri esso, migliorarne la liquidità
L’apertura del mercato è accompagnata da controlli rigorosi

le modalità descritte nel testo in consultazione; la gestione dei reclami dei debitori e l’informativa al debitore relativa a ogni variazione dei tassi di interesse e degli oneri o a ogni pagamento dovuto. Tali attività potranno essere svolte soltanto dalla nuova gura del gestore di crediti in so erenza, il quale dovrà essere un soggetto autorizzato dalla Banca d’Italia e dalla stessa vigilato.

Limiti all’esercizio

La normativa in bozza prevede quali principali misure di vigilanza prudenziale che: sia precluso lo

svolgimento di tale attività riservata alle persone siche; siano rispettate speci che regole in materia di governance e di sistema dei controlli interni; i contratti di servicing, con cui l’acquirente a da la gestione dei crediti al gestore, contengano speci che clausole indicate nella legge; l’esternalizzazione sia soggetta a una regolamentazione speci ca; sia necessario ottenere una speci ca autorizzazione qualora si intenda intraprendere un’eventuale operatività cross-border e siano rispettate particolari condizioni per la detenzione di fondi ricevuti debitori ai ni del trasferimento

degli stessi agli acquirenti di crediti. In ne, si segnala che gli intermediari nanziari di cui all’art. 106 del Tub – poiché soggetti a requisiti prudenziali più rigorosi di quelli stabiliti dalla direttiva Npl –sarebbero esclusi dall’obbligo di chiedere l’autorizzazione come gestori di crediti in so erenza, salvo che vogliano esercitare la predetta attività in via transfrontaliera per mezzo del passaporto europeo.

Associate dello studio Zitiello Associati

OPINION PRIVATE 39

Questione di fiducia

Le tematiche Esg spesso non sono più al centro della comunicazione Non siamo in presenza di una crisi, ma serve una correzione di rotta

Nell’Indagine sulla clientela private in Italia realizzata da Aipb BvaDoxa c’è un dato sulla ducia verso le iniziative Esg delle imprese che colpisce. Stando alla rilevazione, i clienti private si dividono esattamente in tre: un terzo a erma di credere che tali iniziative siano realizzate per tutelare il futuro dei cittadini, un terzo crede che siano pure operazioni di facciata, il restante terzo non sa cosa pensare.

Fiducia in calo

Di cile considerare positivo questo risultato, soprattutto se letto nella sua evoluzione: la percentuale di clienti duciosi è scesa del 7% in due anni, nel 2021 era il 40%. Da cosa deriva questo maggiore scetticismo?

Certamente non è un tema di rilevanza, le tematiche Esg sono ritenute centrali da tutti gli attori

del mercato private. Gli impatti del climate change, infatti, rientrano tra le prime 10 preoccupazioni percepite dalle famiglie e i clienti private (69%) si dimostrano consapevoli di come le scelte d’investimento possano in uenzare i comportamenti sostenibili delle imprese, esattamente quanto lo fanno quelle di consumo (70%). Se il focus si sposta sul private banking, secondo una recente rilevazione di Aipb, i leader dell’industria inseriscono gli investimenti nella transizione Esg tra i primi ambiti nei quali il settore private può generare e etti positivi per il Paese (al quarto posto, dopo l’educazione nanziaria dei clienti, la legalità e l’indirizzo dei risparmi verso gli investimenti). In un altro studio Aipb si evidenzia come gli investimenti sostenibili rappresentino ormai il 33% degli

asset private investiti e la quasi totalità degli operatori (96%) preveda una ulteriore crescita degli investimenti sostenibili nei prossimi 12 mesi. Inoltre, gli strumenti Esg vengono ritenuti una seria opportunità per migliorare il livello di servizio della consulenza nanziaria evoluta (per l’88% dei professionisti interpellati).

Dove occorre intervenire

Se la consapevolezza di tale importanza è così di usa, dove si incrina la ducia? Per com’è stato concepito sinora, l’investimento Esg è frutto di una serie piuttosto lunga di atti di ducia. Quello del cliente verso il private banker che glielo consiglia; quello del consulente private verso chi ha realizzato il prodotto di investimento Esg e verso l’agenzia che lo ha valutato assegnandogli un rating; quello

OPINION 40 PRIVATE
DI ANTONELLA MASSARI*

dell’asset manager verso l’impresa che ha scelto di nanziarsi sul mercato nanziario valorizzando il proprio impatto positivo Esg; quello dell’impresa verso il consulente in sostenibilità che ha suggerito l’azione e così via. Sembra un po’ La era dell’Est di Angelo Branduardi. Si può certamente lavorare per ridurre questa lunga catena o, per lo meno, per renderla di più agevole scorrimento. Prendiamo un anello importante, quello dei rating. Uno dei principali problemi legati sostenibilità risiede nella netta di erenza di valutazione fornita dalle diverse agenzie specializzate Secondo uno studio dell’Università Mit di Zurigo, Aggregate confusion: the divergence of Esg ratings, la correlazione tra i rating dei cinque principali provider Esg è, in media, pari a 0,61: un valore piuttosto basso se confrontato con lo 0,99 fra i rating di credito forniti da Moody e S&P. Da cosa deriva questa di erenza? Per dirla in estrema sintesi: di sostenibilità si parla tanto, ma non esiste una de nizione univoca (e semplice) di attività sostenibile, per questo ciascuna agenzia decide quali aspetti includere nel rating e che peso attribuirvi. Questo genera un eccesso di complessità. Diventa complicato, anche per i professionisti del private banking, spiegare ai clienti le motivazioni sottostanti a determinate proposte d’investimento. Nella nostra survey rivolta a più di 2.500 private banker, solo il 13% risponde di avere già tutto quello che occorre loro per

proporre soluzioni Esg e, per farlo al meglio, indicano chiaramente la necessità di ricevere una formazione tecnica ma, anche, di avere materiali che riguardino l’impatto Esg degli investimenti, e formazione speci ca sullo storytelling.

Ovvero, servono strumenti sempli cati e migliori strategie per la comunicazione di tutta la liera a partire dall’anello fondamentale: le imprese.

L’importanza del dialogo

L’unico modo per superare questa impasse è infatti un maggior dialogo e confronto tra gli stakeholder: dalle istituzioni al mondo nanziario, passando per il centro di tutto il processo, le aziende. Negli snodi di questo processo virtuoso di confronto e approfondimento, il professionista può contribuire attivamente grazie alla sua vicinanza all’imprenditore.

Confrontandosi con lui e consigliandolo, nel corso degli incontri periodici dedicati all’analisi delle sue scelte di investimento nanziarie e reali, possono trovare spazio anche temi relativi all’importanza della governance d’impresa per attrarre investitori terzi e per nanziare progetti ambiziosi di innovazione tecnologica a favore di un prudente utilizzo delle risorse ambientali. Così si potrebbe passare da una lunga catena basata su atti di ducia a una serie – più breve, perché molti passaggi saranno studiati e compiuti di concerto tra più attori –basata su atti concreti. E questo può fare la di erenza.

*Segretario generale di Aipb (Associazione Italiana Private Banking)

OPINION PRIVATE 41
COSA PENSA DELLE INIZIATIVE DELLE AZIENDE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA?
CREDO LO FACCIANO DAVVERO PER TUTELARE IL FUTURO DI CITTADINI CREDO SIA OPERAZIONI DI FACCIATA NON SO BENE COSA PENSARE 40% 34% 29% 33% 31% 32% 2021 2023
Fonte AIPB – BVA Doxa “Indagine sulla clientela private in Italia”

Protagonisti del mercato

Aipb ha pubblicato il consueto annuario generale del private banking

Tra le novità dell’edizione 2024, un focus sulle automobili da collezione

DI L.D.O

L’associazione con i suoi organismi e i riferimenti. L’evoluzione del mercato. I soci ordinari, quelli aderenti, gli a liati e gli onorari.

Come ogni anno, è arrivata l’edizione 2024 dell’Annuario generale private banking, curato da Aipb.

Tra le novità rispetto al passato, ci sono focus sul passaggio generazionale, sull’innovazione digitale e sulla protezione dei portafogli private. “È presente anche un approfondimento sulle automobili da collezione, in linea con un interesse crescente degli investitori verso i pleasure asset”, ha sottolineato il segretario generale Antonella Massari.

L’outlook di mercato

La presentazione dell’Annuario è stata l’occasione per far conoscere l’outlook degli associati Aipb relativo ai prossimi mesi.

“L’anno in corso si annuncia caratterizzato dalla variabile geopolitica, che potrebbe cambiare lo scenario da un momento all’altro, per cui occorrerà monitorare costantemente la situazione”, è la premessa di Andrea Ragaini, presidente dell’Associazione

L’outlook stima che l’economia internazionale conoscerà un soft landing, mentre è limitata la quota di gestori che si attende una vera e propria recessione. “Il consensus degli asset manager è per un primo taglio dei tassi u ciali – sia negli Stati Uniti, sia in Europa – già nel corso del secondo trimestre di quest’anno”, precisa Ragaini. Per la maggior parte degli operatori (56%), nei prossimi mesi l’in azione in Europa scenderà al di sotto del 2,5%, ma il target verrà raggiunto solo nel 2025 secondo il 61% del campione. Le politiche delle banche centrali hanno avuto gli e etti desiderati, ma sul futuro prossimo gli operatori si dividono a metà tra coloro che prevedono un’attenuazione della politica

A sinistra: Antonella Massari

monetaria nella prima metà dell’anno e coloro che la ritengono ancora necessaria.

Preferenza al reddito sso Nel breve periodo, le scelte d’investimento privilegiano il comparto obbligazionario, con rendimenti attesi tra il 5% e il 10% (si è espresso in questa direzione il 53% degli intervistati). Verso il comparto azionario e gli investimenti alternativi, gli operatori esprimono invece cautela a causa dei timori sulla crescita economica (78%) e sulla tenuta degli utili societari. Del resto, oggi che molti dei listini azionari sono vicini ai massimi storici, appare di cile immaginare un altro scatto in avanti.

BOOK 42 PRIVATE
ANNUARIO GENERALE PRIVATE BANKING Edizione 2024
ART 44 PRIVATE

Occhio ai falsi

L’arte, come altri settori merceologici, non è immune dal fenomeno delle tru e Una carrellata dei casi più famosi della storia e le conseguenze sui colpevoli

Come qualsiasi altro settore economico, anche il mercato dell’arte si basa sulla legge della domanda e dell’o erta: quando la domanda di opere di grandi maestri da parte di collezionisti o istituzioni aumenta, i beni disponibili che il mercato può o rire risultano scarsi e di conseguenza aumenta anche il loro prezzo. È proprio in tali situazioni che vengono

messe in atto le tru e a opera di falsari e ladri che intravvedono la possibilità di fare a ari sporchi. In questo e nei prossimi numeri vi racconteremo le storie più interessanti ed emblematiche che

Sopra: l’ex presidente di Gucci Domenico De Sole.

Nella pagina a fianco: opera d’arte astratta “Untitled c. 1950-1952” di Mark Rothko.

hanno caratterizzato il mercato dei falsi degli ultimi decenni.

Il caso Knoedler

Era il 2011 quando la galleria Knoedler, una delle gallerie d’arte di New York più in uenti e rispettate degli Stati Uniti fu accusata di avere venduto per oltre 30 anni dipinti falsi e dovette chiudere i battenti dopo 165 anni di attività. A partire dal 1994 la galleria aveva comperato quadri da una mercante d’arte messicana, Gla ra Rosales, che sin dall’inizio raggirò la direttrice Ann Freedman con storie poco attendibili e fuorvianti relative alla provenienza delle opere. La mercante aveva fornito alla galleria una serie di dipinti falsamente attribuiti a Motherwell, Rothko, Pollock e de Kooning per un valore pari a 33 milioni di dollari.

Le vittime

Molte furono le vittime di queste tru e: la galleria europea Killala Fine Art, che nel 2007 acquistò un’opera falsa attribuita a Robert Motherwell per 650mila dollari; il nanziere Pierre Lagrange comprò sempre

ART FRAUD PRIVATE 45

nel 2007 un falso Jackson Pollock per ben 17 milioni di dollari. Si scoprì che l’opera era falsa quando il nanziere decise successivamente di venderla rivolgendosi sia a Sotheby’s che a Christie’s, ma le case d’asta ri utarono l’opera in quanto non era menzionata nel catalogo ragionato dell’artista. Vennero di conseguenza eseguite analisi forensi e si scoprì che i pigmenti gialli erano databili al 1970, mentre l’artista morì nel 1956. Ci si trovò quindi davanti a un falso pagato 17 milioni di dollari. Questa vicenda creò scalpore e panico, così altri collezionisti che in passato acquistarono alla Knoedler si insospettirono. La goccia che fece traboccare il vaso avvenne nel 2003, quando l’ex presidente di Gucci e sua moglie, Domenico ed Eleanore De Sole, acquistarono un Rothko per 8,3 milioni di dollari alla Knoedler e nel 2011 vennero a conoscenza della vicenda di Pierre Lagrange e di molti collezionisti che iniziarono a fare causa alla galleria.

L’inchiesta

L’inchiesta durò diversi anni e portò all’incriminazione di alcuni dipendenti della galleria, tra cui l’ex direttrice Ann Freedman, accusata di aver venduto come autentiche opere d’arte contra atte. Nel 2013 Gla ra Rosales confessò di aver venduto alla galleria newyorkese 60 opere d’arte false. Venne anche accusata di riciclaggio di denaro e di diversi reati scali. La causa contro la Freedman fu archiviata nel 2016 a causa della prescrizione

dei reati, ma altri dipendenti della galleria furono condannati e dovettero pagare milioni di dollari di risarcimento. In un interessante documentario di Net ix dedicato a questo scandalo, intitolato Made You Look: A True Story About Fake Art, si racconta che la mercante non aveva agito da sola ma con l’aiuto del compagno e del fratello, José Carlos e Jesus Angel Bergantiños Diaz, che avevano fornito i materiali per la realizzazione delle opere false vendute successivamente alla galleria. Gran parte del documentario è dedicata al fautore di questi dipinti, il pittore cinese Pei-Shen Qian, che viveva nel Queens di New York,

ma era all’oscuro delle intenzioni fraudolente di Gla ra Rosales. L’artista cinese a ermò di non aver mai falsi cato le rme sulle opere con i nominativi dei rispettivi artisti ma l’arte ce era José Carlos Bergantiños Diaz che fu arrestato in Spagna nel 2014 con l’accusa di frode. Lo scandalo Knoedler ha portato maggiore attenzione sulla necessità di regolamentare il mercato dell’arte e di prevenire la di usione di opere d’arte contra atte, sollevando importanti questioni sull’integrità e l’a dabilità del mercato ma anche sul fatto che anche gli esperti del settore possano essere tratti in inganno.

46 PRIVATE
ART
Un primo piano del dipinto espressionista astratto Sea Change di Jackson Pollock.

Momentum versus Value

Gli investitori continuano a puntare sui vincitori del 2023

Il futuro è dalla parte dei campioni del settore digitale, ma occhio ai pericoli

Nell’attuale fase di mercato abbiamo assistito a una notevole accelerazione al rialzo, in particolare per i titoli “momentum”, ovvero quelli che avevano registrato le migliori performance nei precedenti 6-12 mesi, che hanno proseguito tale tendenza. Si tratta soprattutto di società tecnologiche, a cominciare da Nvidia, leader nella produzione dei microchip destinati all’intelligenza arti ciale, e farmaceutiche attive nei prodotti per la perdita di peso, come Eli Lilly. I titoli in questione hanno

continuato a salire in maniera esponenziale, battendo nettamente le strategie basate sul “value”, ovvero la selezione di società caratterizzate da un rapporto attrattivo tra capitalizzazione e utili o valore contabile del business.

Le scelte da fare

Per posizionarsi sul momentum, lo strumento più immediato è rappresentato dagli Etf, come iShares Msci Usa Momentum (Mtum) e Invesco S&P 500 Momentum (Spmo). Gli Etf hanno costi ridotti

e permettono di ottenere una rapida diversi cazione, selezionando tramite regole sistematiche i titoli che hanno sovraperformato negli ultimi 6-12 mesi. Una seconda possibilità risiede negli asset manager specializzati in strategie quantitative, che potranno o rire fondi alternativi focalizzati sul momentum, come per esempio Aqr Large Cap Momentum Style. Il chiaro vantaggio risiede nell’utilizzo da parte dei gestori di sistemi e metodologie più so sticate rispetto alle semplici regole applicate negli Etf, con bene ci a livello di

HEDGE 48 PRIVATE

rendimenti e mitigazione del rischio; tuttavia, tali soluzioni presenteranno costi maggiori e minore liquidità, risultando dunque più adatti a costruire allocazioni strategiche nei portafogli piuttosto che a realizzare un posizionamento tattico. Alcuni hedge fund possono proporre strategie Long/Short, in cui all’acquisto dei titoli con performance storica positiva si uniranno posizioni ribassiste sui titoli con performance storica negativa, l’approccio permette di generare rendimenti assoluti non correlati con il mercato, ma espone al rischio di una doppia perdita nel caso di un rapido ribaltamento nella leadership settoriale.

Gestire il rischio

Gli studi storici e ettuati nel mondo accademico dimostrano che investire sulle azioni caratterizzate da momentum rappresenta a lungo termine una strategia vincente, con un forte potenziale di generare rendimenti superiori a quelli del mercato: cosi è stato nel 2023 e, nora, nel 2024; tuttavia, è importante sottolineare che i portafogli che seguono tale metodologia sono caratterizzati da forte volatilità e possono so rire crash importanti e prolungati, in particolare durante i bear market e i periodi di forte incertezza macroeconomica: pensiamo al 2022, anno in cui i grandi vincitori della ripresa post-Covid, a partire dalla stessa Nvidia, sono stati i titoli che più hanno

so erto per e etto del rialzo dei tassi. È dunque fondamentale applicare il momentum con un approccio tattico, sfruttandolo prevalentemente nelle fasi di mercato rialzista e riducendo il rischio quando la leadership ritorna sul value.

La fase attuale richiede una particolare prudenza, in quanto il rialzo si è concentrato su un gruppo sempre più ristretto di titoli ed è stato trainato non soltanto dalla crescita degli utili, ma soprattutto dal gon arsi delle valutazioni (p/e) sull’onda dell’entusiasmo degli investitori. Per ridurre il rischio senza rinunciare a essere esposti alla strategia, si potranno de nire dei livelli di stop loss per chiudere le posizioni, oppure si potranno applicare delle strategie di hedging

per assicurare il portafoglio nel caso di una correzione.

Mandati personalizzati

Per una gestione su misura, i clienti istituzionali e high-net-worth possono rivolgersi a società di asset management specializzate, con competenze interne nella ricerca e sviluppo di modelli proprietari. In questo modo, sarà possibile bene ciare di una maggiore essibilità rispetto ai prodotti standardizzati, sia nella realizzazione della strategia, che ad esempio potrà essere applicata non solo ai titoli azionari ma anche a mercati alternativi come le materie prime, sia nella gestione del rischio, tramite tecniche di hedging e il timing delle migliori fasi di mercato in cui scommettere sul momentum piuttosto che sul value.

HEDGE PRIVATE 49 PERFORMANCE A CONFRONTO 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 1.1.2016 1.1.20171.1.20181.1.2019 1.1.20201.1.20211.1.20221.1.2023 1.1.2024 INVESCO S&P 500 MOMENTUM ETF ISHARES MSCI USA VALUE FACTOV SPDR S&P 500 ETF TRUST

Credit long/short funds typically build portfolios of long and short positions in developed market, generating returns from both high coupon income and capital appreciation

PRIVATE 50 PRIVATE

Leading views

Prospects for key hedge fund investment strategies in the coming months

Expected returns are sensitive to central banks’ interest rate

Within the hedge fund industry two strategies that we have a constructive outlook for 2024 are credit long/ short (primarily high-yield focused funds) and global macro.

Within credit markets spreads have tightened substantially in 2023 and are back to average levels from a historical perspective.

e drivers behind this have been largely technical in nature, including a shrinking high-yield universe in 2023 due to rising stars (i.e. high-yield companies upgraded to investment grade) and a lack of new issuance as companies look to put o re nancing until rates start to fall.

At the same time, default rates have started to increase and bond exchanges – which is another term for restructuring, but which does not formally count as a default –increased sharply in 2023.

e spread is expected to be stable

As a result, in 2024 we could see spreads at index level remain the same, with positive technicals pushing spreads tighter, but deteriorating fundamentals pushing spreads wider, as not all companies

and sectors will be impacted in the same way. As a result, dispersion between good and bad companies and sectors should increase in the months to come.

is environment should generate plenty of opportunities for credit long/short strategies.

Credit long/short funds typically build portfolios of long and short positions in developed market, highyield corporate debt, generating returns from both high coupon income and capital appreciation. Managers aim to be long on a bond when they expect the credit quality of a company or index to improve, and short on a bond when credit quality is expected to deteriorate.

For the top tier of credit long/short managers our expected return over the next 18 months is net 9 to 11% p.a. driven by a combination of positive net interest carry, capital gains through active trading and idiosyncratic manager alpha. For global macro managers, expected returns are highly sensitive to central banks’ interest rate policies, primarily the US Federal Reserve’s.

If interest rates remain higher than

the market is currently pricing, pro table trades will be longer-term broadly positioned short rates and long USD – even with the recent market pullback.

Conversely, if the Fed has to cut rates aggressively then typically trades that are positioned long the front end and carry-based strategies that take advantage of yields compressing are popular.

In FX, a US economic exceptionalism theme led to USD strength for much of 2023, so Fed cutting could see relative USD weakness.

Emerging assets

Finally, EM assets are also a source of expected P&l as many of these countries have already undertaken signi cant tightening and with in ation stable, this provides local central banks with room to cut rates. As with credit long/short, our expected return for the top tier macro managers over the next 18 months is net 10 to 14% p.a. driven by a combination of high returns on unencumbered cash, high carry, potential rate compression and idiosyncratic manager alpha.

OUTLOOK PRIVATE 51

A transition year

The world is entering a context that necessitates the thorough selection Investors must adapt to the new reality of rates being higher for longer

PRIVATE 52 PRIVATE
UBP - PRIVATE MARKETS 2024 OUTLOOK (Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

Soaring rates have reshu ed the distribution of risk premia across public markets, and private markets are not immune to this change. e coming years are extremely unlikely to have any similarity with the past decade, when left tails were arti cially suppressed by the “Fed put” and were awash with liquidity. Markets are now evolving into an environment that is likely to reward a hands-on approach rather than a passive one. In private equity, speci cally in venture capital, managers will have to pay close attention to maintaining a strong cash discipline in their portfolios’ companies, whilst buyout investors will face speed bumps on the way out. Private debt managers should expect foreclosures on some loans, take control of assets, and be ready to work alongside companies to repair balance sheets. Real estate will become more active, climbing higher up the complexity ladder and executing value-add strategies to reposition assets and extract value.

Geopolital developments

e natural corollary to this observation is that the world is entering a context that necessitates the thorough selection of managers and deals, as well as realistic underwriting assumptions and expectations.

Recent economic and geopolitical developments hint towards profound fundamental shifts in the investment universe. Investors should expect fewer e ciencies, which typically

favour specialised managers rather than generalists. Private markets have this unique feature to create alpha in this environment and bene t from structural ine ciencies detached from market gyrations.

is is what investors should expect from their private market allocations and the time is ripe to deploy capital in such opportunities.

Key takeaways

Be constructive, but selective What worked in the previous decade will not necessarily deliver in the coming years. Investors must adapt to the new reality of rates being higher for longer, and adjust their assumptions and expectations accordingly.

Focus on opportunities

uncorrelated to markets. Private markets allow the building of exposure to uncorrelated or loosely correlated risk premia and structural opportunities. is approach enables a private market allocation to decrease the overall risk in traditional portfolios.

Adopt a portfolio approach blending core building blocks and satellite opportunities

Implement portfolios using longterm core building blocks and allow some units of risk to invest in opportunistic, shorterterm satellite strategies (when available) to maximise sources of returns.

e challenges of private equity 2023 will not be a memorable year for private equity. On the one

REPORT OUTLOOK PRIVATE 53

hand, the rate shock acted (or is still acting) as a reality check for the private equity ecosystem, and, on the other hand, the news ow was mixed throughout the year, pointing towards growing di culties for managers and their portfolio companies. It appears rather clear now that the private equity world has been able to enjoy solid growth on the back of low rates during the past decade. How it will adapt to the new reality remains to be seen However, it seems intuitive that companies with highly leveraged balance sheets will have a hard time re nancing and servicing their debt without impairing cash ow generation, meaning the private equity industry will at the very least be facing a few speed bumps.

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

BARRIERA PREMI TRIMESTRALI E A SCADENZA

60%

14,50%1% (4% p.a.)

15%0,90% (3,60% p.a.)60%

60%

16,50%1% (4% p.a.)

15%0,90% (3,60% p.a.)60%

17%0,80% (3,20% p.a.)60%

14%0,80% (3,20% p.a.)60%

MAXI CASH COLLECT

SU PANIERI DI AZIONI

Maxi Premio incondizionato no al 20%¹ il 27 Novembre 2023

Potenziali premi trimestrali successivi no all’1,40% (5,60% p.a.)

Barriera premio e Barriera a scadenza no al 30%

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.

Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)

Maxi Premio a Novembre 2023 non condizionato dall'andamento dei sottostanti

Potenziali Premi trimestrali con Effetto Memoria anche in caso di ribassi dei sottostanti fino al livello Barriera

Livello Barriera fino al 30% del valore iniziale dei sottostanti

Livello di rimborso anticipato: 100% del valore iniziale

Importo Nozionale: 100 euro Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza

Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

against leveraged cash ows to repay investors. Last, according to Preqin, there is an aggregate of USD 2.7 trillion of dry powder sitting in the private equity space waiting to be deployed, which could create a headache for some groups, as the pressure to invest will mount.

15%0,90% (3,60% p.a.)60%

15%1% (4% p.a.) 60%

16%1% (4% p.a.)

Financial engineering techniques

e industry was also on the hook earlier in 2023, when it was reported that several managers were resorting to nancial engineering techniques to return capital to investors. Among the tools used, NAV nancing and ManCo nancing are the most often mentioned. Although there is nothing wrong with using alternative nancing sources, the issue with this nancing was with the fact that it highlighted how some managers are struggling to exit portfolio companies through trade sales or IPOs As NAV loans are used to accelerate distributions to investors, some investors have expressed concerns about the rationale of borrowing

20%1,20% (4,80% p.a.)35%

14,50%0,80% (3,20% p.a.)60%

18%1% (4% p.a.)

20%1,40% (5,60% p.a.)30%

19%1,40% (5,60% p.a.)40%

ISIN AZIONI SOTTOSTANTI

NLBNPIT1U7W6 Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM

Eni, Unicredit, Intesa Sanpaolo

STMicroelectronic, Nexi, Stellantis

Banco BPM, Eni, Moncler

Generali, Eni, Enel, Mediobanca

NLBNPIT1U7X4

NLBNPIT1U7Y2 Intesa Sanpaolo, icroelectronic,STM Tenaris

NLBNPIT1U7Z9

NLBNPIT1U803

NLBNPIT1U811Assicurazioni

NLBNPIT1U829 Engie, Occidental Petroleum, Arcelormittal

Airfrance, American Airlines, Easyjet

Ferragamo, Zalando, Tapestry

Mercedes-Benz, BMW, Tesla 17%1% (4% p.a.) 55%

Microchip Technology, Advanced Micro Devices, Qualcomm

Tripadvisor, Uber, Carnival

Sunrun, Sunnova Energy, Plug Power

Zalando, Adidas, Farfetch

amounts of capital to launch directlending strategies, the other segments of private debt were equally dynamic, yet less talked about. Direct lending is the classic bank disintermediation trade that has been going on since the Dodd-Frank Act was passed and that got the “golden age” quali cation, but this is only the tip of the iceberg of what is happening in private debt. Beyond the classic sponsor-backed transactions (companies that are owned by private equity) that make it into the headlines, we see a huge swathe of opportunities to invest in specialised lending strate gies.

NLBNPIT1U837

NLBNPIT1U845

NLBNPIT1U852

NLBNPIT1U860 C3.AI, Uipath, Pure Storage

NLBNPIT1U878

NLBNPIT1U886

NLBNPIT1U894

NLBNPIT1U8A0

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 20%) ovvero devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

Moving away from old strategies

di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.

e ip side of the above is the level of dry powder. As discussed, it creates pressure to invest, but it also enables managers to capitalise on opportunities at the right level of valuation and invest swiftly, without the need to raise new funds. Historically, good private equity vintages are the ones associated with a more challenging environment from an economic and fund-capitalformation point of view.

Private debt

I

€It was recently mentioned that private credit is entering a “golden age”. Judging by the heavy news ow, private credit was certainly one of the hottest topics of 2023 and it is impossible to disagree. Although most of the headlines in 2023 focussed on large managers raising signi cant

Looking beyond traditional direct lending will be key to generating attractive returns and extracting uncorrelated risk premia from private debt markets. Although it is to a certain extent true for other strategies, private debt o ers an unmatched level of granularity that allows investors to build diversi ed exposure from a strategy perspective, but also from a risk typology one. Additionally, private credit allows

il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 31/05/2023, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

PRIVATE 54 PRIVATE
Certificate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati
i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente
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50%
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MAXI CASH COLLECT

SU PANIERI DI AZIONI

Maxi Premio incondizionato no al 20%¹ il 27 Novembre 2023

Potenziali premi trimestrali successivi no all’1,40% (5,60% p.a.)

Barriera premio e Barriera a scadenza no al 30%

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.

Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)

Maxi Premio a Novembre 2023 non condizionato dall'andamento dei sottostanti

Potenziali Premi trimestrali con Effetto Memoria anche in caso di ribassi

dei sottostanti fino al livello Barriera

Livello Barriera fino al 30% del valore iniziale dei sottostanti

Livello di rimborso anticipato: 100% del valore iniziale

Importo Nozionale: 100 euro

Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza

Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

Il Certificate è uno strumento finanziario complesso

Adidas, Farfetch

(5,60% p.a.)40%

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 20%) ovvero devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

€I Certificate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionali.

Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 31/05/2023, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

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ISIN AZIONI SOTTOSTANTI MAXI PREMIO FISSO PREMI TRIMESTRALI BARRIERA PREMI TRIMESTRALI E A SCADENZA NLBNPIT1U7W6 Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM 14,50%1% (4% p.a.) 60% NLBNPIT1U7X4 Eni, Unicredit, Intesa Sanpaolo 15%0,90% (3,60% p.a.)60% NLBNPIT1U7Y2 Intesa Sanpaolo, STMicroelectronic, Tenaris 16,50%1% (4% p.a.) 60% NLBNPIT1U7Z9 STMicroelectronic, Nexi, Stellantis 15%0,90% (3,60% p.a.)60% NLBNPIT1U803 Banco BPM, Eni, Moncler 17%0,80% (3,20% p.a.)60% NLBNPIT1U811Assicurazioni Generali, Eni, Enel, Mediobanca 14%0,80% (3,20% p.a.)60% NLBNPIT1U829 Engie, Occidental Petroleum, Arcelormittal 15%0,90% (3,60% p.a.)60% NLBNPIT1U837 Airfrance, American Airlines, Easyjet 15%1% (4% p.a.) 60% NLBNPIT1U845 Ferragamo, Zalando, Tapestry 16%1% (4% p.a.) 50% NLBNPIT1U852 Mercedes-Benz, BMW, Tesla 17%1% (4% p.a.) 55% NLBNPIT1U860 C3.AI, Uipath, Pure Storage 20%1,20% (4,80% p.a.)35% NLBNPIT1U878 Microchip Technology, Advanced Micro Devices,
14,50%0,80%
p.a.)60%
Tripadvisor,
18%1%
p.a.) 50%
Sunrun,
20%1,40%
Zalando,
19%1,40%
Qualcomm
(3,20%
NLBNPIT1U886
Uber, Carnival
(4%
NLBNPIT1U894
Sunnova Energy, Plug Power
(5,60% p.a.)30% NLBNPIT1U8A0
MESSAGGIO PUBBLICITARIO

PRIVATE

STRATEGIC (1218 MONTH) ON BROAD ASSET CLASSES, DECEMBER 2023

LOW CONVICTION

BASE LINE ALLOCATION

HIGH CONVICTION

PRIVATE EQUITY

VENTURE PRESEED / EARLY STAGE

GROWTH EQUITY

BUYOUT (MID/LARGE CAPS)

DISTRESSED

SECONDARIES

PRIVATE DEBT

DIRECT LENDING

ASSETBASED LENDING

MEZZANINE

SPECIALTY / ASSETBASED FINANCE

VENTURE DEBT

DISTRESSED DEBT

REAL ESTATE

CORE/CORE+

VALUEADD

OPPORTUNISTIC

DEVELOPMENT (GREEN/BROWN FIELD)

SENIOR LENDING (REAL ESTATE DEBT)

MEZZANINE (REAL ESTATE DEBT)

NONPERFORMING LOANS

INFRASTRUCTURE

CORE/CORE+

VALUEADD

OPPORTUNISTIC

investors to build exposure to strategies that are tightly or loosely correlated to the economic cycle. Investors should embrace this level of granularity and take advantage of it to build portfolios that will be resilient in the various phases of the cycle. ese investment opportunities complement traditional portfolios nice ly.

Private real estate

e rise in interest rates in developed economies has reshu ed the cards for real estate as the asset class is nding a new equilibrium. Since the introduction of zerointerest-rate policies, investors have been generating performance by borrowing at low costs and investing in income, producing stabilised assets. Returns were a combination of income and asset value appreciation. is era has now come to an end, as central banks have embarked on an unprecedented rate-hiking cycle. Active management, combined with sector/ typology selection,has become of the utmost importance in creating value for real estate investors. Pockets of compelling opportunities exist around hospitality and alternative assets, such as student housing, logistics and data centres. In the case of data centres, the asset class is enjoying the secular shift towards a greater digitalisation of society as a whole. From gaming to 5G and arti cial intelligence, the demand is unlikely to fade and could even show recession-proof

56 PRIVATE

characteristics. However, demand is not easily satis ed, due to increasing construction costs, stricter regulations, and tighter credit markets. Barriers to entry remain high, supporting the asset class in the medium term.

Infrastructure

e private nancing of infrastructure emerged a few decades ago in the face of a lack of budget and expertise on the parts of governments to build, maintain and operate the assets. Infrastructure plays a crucial role in modern economies: its development is critical to enhance the quality of life of citizens. Infrastructure assets provide essential services and o er downside protection with long-term visibility on cash ows, high barriers to entry, low volatility, and in ation passthrough, leading to attractive risk/

return pro les. As such, it has attracted an increasing number of investors and passed the USD 1 trillion milestone. ese amounts will continue to increase as the asset class has proven its strong resilience through economic downturns, Covid, geopolitical crises, and high-in ation environments. Being a long-term asset class, its resilience and performance have also been driven by its capacity to constantly adapt to the emergent needs of futur e generations.

Decarbonisation and recycling is traditional asset class o ers investment opportunities sur ng on the megatrends. While supported by strong regulatory frameworks, the de nition of essential infrastructure is evolving to meet a modern vision of society and allows investors to look for attractive returns still enjoying downside protection.

Decarbonisation o ers other opportunities in the transport sector (this still accounts for around 20% of global emissions): eet electri cation, urban mobility (depolluting city centres), and the rollout of EV charging infrastructure (Europe is targeting zero emissions from new cars by 2035 and major car manufacturers have committed to becoming 100% electric).

e good news is that energy transition is not incompatible with investment performance. According to Preqin, the average target 10-year IRR for Europefocused infrastructure funds with an energy angle is 15.5%.

Circular economy: demographic growth is also a driving trend in infrastructure, along with decarbonisation, as it triggers investments in more circularity. Opportunities can be found in the water and the waste sectors to reduce consumption, reuse and recycle water treatment plants, recycling plants, and converting waste to energy.

Digitalisation: data has been the fastest growing commodity ever and connectivity is an essential service. To meet the huge demand for data transport and storage, more than USD 1 trillion of investments are needed in digital infrastructure in the next ve years according to Brook eld. ere are opportunities in bre deployment, 5G rollout and data centres, while also controlling energy consumption and sources.

REPORT OUTLOOK PRIVATE 57

La pinta d’oro

Heineken ha saputo rinnovarsi nel corso dei decenni, restando fedele al business della birra Il bilancio 2023 ha pagato dazio all’inflazione elevata, ma le prospettive sono rosee

PRIVATE 58 PRIVATE
DI FRANCESCA VERCESI

Ogni volta che si stappa una Heineken, si sta contribuendo alla ricchezza di una donna, il cui patrimonio personale è stimato in 15 miliardi di dollari e che siede su un impero da 200 milioni di ettolitri di birra. Lei è Charlene de Carvalho-Heineken, classe 1954, una laurea in legge all’Università di Leida, erede di una delle famiglie più importanti dell’imprenditoria olandese, sposata felicemente con il banchiere britannico, attore e sciatore olimpico Michel Ray de Carvalho, che di anni ne ha 10 in più. Charlene ha infatti ereditato il colosso della birra Heineken dal padre Freddy Heineken nel 2002: ne detiene il 23% (che ne fa la maggiore azionista), non ha mai ceduto alle lusinghe di quanti avrebbero voluto comprare la sua quota, ha difeso l’azienda ed è riuscita a rinforzare la sua posizione cooptando nel consiglio di amministrazione della holding la famiglia, ovvero il marito Michel, i gli Charles e Alexander de Carvalho e la glia Louisa Brassey.

Sequestro di persona

Non va dimenticato che il coinvolgimento in azienda di Charlene è stato accelerato dai tragici avvenimenti che portarono al rapimento del padre nel 1983. Un sequestro passato alla storia (e di cui è stato fatto anche un lm con Anthony Hopkins come protagonista): alla famiglia venne chiesto di pagare la somma di 35 milioni di orini olandesi che

equivalgono a 25 milioni di euro, la cifra di riscatto più alta mai richiesta in casi del genere. I soldi non sono mai stati trovati né i rapitori hanno mai ammesso dove sono stati nascosti.

Dici Heineken, ma i marchi sono 250. Heineken signi ca birra, certo, ma soprattutto un gruppo immenso che, accanto alla produzione della celebre bevanda alcolica olandese che ne porta il nome, ha negli anni acquisito decine di brand grandi e piccoli nei cinque continenti, dalla

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In apertura Charlene de Carvalho-Heineken e sopra Freddy Heineken

Germania alla Papua Nuova Guinea. In totale ci sono 165 siti produttivi in oltre 70 paesi e in Italia possiede i marchi Moretti, Ichnusa e Messina. È il primo gruppo in Europa e il secondo al mondo dopo la fusione, a ottobre 2016, dei principali concorrenti, AB-InBev e SABMiller. Produce oltre 200 milioni di ettolitri di birra divisi in 250 marchi. I principali, oltre a Heineken, sono Amstel, Cruzcampo, A igem, Żywiec, Starobrno, Tiger, Zagorka, Birra Messina, Ochota, Murphy’s, Red Stripes, Star, Pelforth, Birra Moretti, Ichnusa, Dreher. La società è quotata alla Borsa di Amsterdam e all’Otc Markets Group di New York.

I primi passi

Nel 1864 il giovane Gerard Adriaan Heineken (22 anni) ottiene da sua madre l’autorizzazione all’acquisto del birri cio De Hooiberg (il enile), attivo ad Amsterdam sin dal 1592. Nel 1865 viene fondata l’Heineken & Co che nel 1873 diventerà Heineken’s Bierbrouwerij Maatschappij NV (la nostra Spa), con lo stesso Heineken come maggior azionista. Nel 1869 Heineken decide di sviluppare una tecnica simile a quella bavarese per la fermentazione a basse temperature, per ottenere una birra più chiara e a più lunga conservazione Nel 1874 è aperto un secondo stabilimento a Rotterdam per far fronte all’aumento delle richieste. Con la morte di Gerard nel 1893, la proprietà della società passa alla moglie Marie Tindal che

Sopra: Gerard Adriaan Heineken

A destra: Henry Pierre

la gestisce no al 1914 quando le subentra il glio Henry Pierre. Nel 1927 viene acquistato il birri cio belga Léopold, con sede a Bruxelles. Nel 1931 partecipa, in joint-venture con la Fraser & Neave, alla creazione della Malayan Breweries, con sede a Singapore. Negli anni ’30 vengono aperte sussidiarie anche nel Congo belga, in Egitto e a Giava. Nel 1933, grazie all’importatore

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LEONTEQ SECURITIES (EUROPE) GMBH

Sede di Milano

Via Verziere, 11 20122 Milano (MI)

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CERTIFICATI DI INVESTIMENTO SOFTCALLABLE

CEDOLE CONDIZIONATE E CON MEMORIA FINO AL 12% PER ANNO

Leonteq è una società svizzera attiva nei settori finanziario e tecnologico, specializzata nell’emissione di certifi cati di investimento. Fondata nel 2007 e quotata sulla Borsa di Zurigo dal 2012, è diventata uno dei protagonisti del mercato dei certifi cati di investimento grazie all’esperienza sviluppata negli anni ed alla piattaforma proprietaria di cui si avvale. Dall’inizio della sua attività in Italia, Leonteq ha emesso oltre 3000 prodotti di investimento sui mercati EuroTLX e SeDeX. A conferma della sua solidità, la società ha ottenuto il rating investment grade (BBB con outlook stabile) dall’agenzia Fitch Ratings.

COME FUNZIONANO I NOSTRI CERTIFICATI SOFTCALLABLE

• I Certificati Softcallable sono prodotti che offrono una cedola condizionata pagata periodicamente qualora ci sia un rialzo o un moderato ribasso fino al livello barriera della cedola del sottostante (o del sottostante con la peggiore performance, in caso di più sottostanti). Grazie all’effetto memoria, ad ogni data di pagamento della cedola saranno accreditate anche le eventuali cedole non pagate in precedenza.

• Ad ogni data di osservazione autocall l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il prodotto a sua discrezione. Nel caso in cui l’emittente eserciti tale diritto l’investitore riceve 1000 Euro a certificato più le eventuali cedole dovute. Evidenziamo come nel Softcallable la discrezionalità dell’emittente sia remunerata e si traduca in una cedola p.a. più elevata.

• Alla scadenza, qualora il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, gli scenari possibili sono i seguenti: (1) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è al di sopra della rispettiva barriera, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale; (2) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è pari o al di sotto della barriera, l’investitore riceverà il valore nominale ridotto dell’1% per ogni punto percentuale di performance negativa del sottostante con la performance peggiore.

* La percentuale indica l’importo massimo per anno della somma delle cedole condizionali (pagabili periodicamente). Tale percentuale è puramente indicativa in quanto non vi è garanzia che si verifichino le condizioni per l’ottenimento dell’intero importo (e l’importo effettivamente pagato potrebbe essere anche pari a zero).

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La presente comunicazione ha finalità pubblicitarie e non costituisce sollecitazione, consulenza, raccomandazione né ricerca in materia di investimenti. Prima di assumere qualsiasi decisione di investimento, leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento e la relativa Nota di Sintesi nonché le Condizioni Definitive (Final Terms) e il Documento contenente le informazioni chiave (KID) di ciascun prodotto, con particolare attenzione alle sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, alle sedi di esecuzione ed ai costi e oneri connessi. Per i prodotti emessi da Leonteq Securities AG, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo e notificato alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia. Per prodotti emessi da EFG International Finance (Guernsey) Ltd, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Central Bank of Ireland in Irlanda e notificato alla CONSOB in Italia. L’approvazione dei Prospetti di Base non va intesa come approvazione da parte delle relative autorità degli strumenti finanziari emessi in base agli stessi e/o ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (MTF). I Prospetti di Base e gli altri documenti relativi agli strumenti finanziari sono disponibili sul sito https://certificati.leonteq.com/our-services/prospectusesnotices, oppure gratuitamente presso Leonteq Securities AG, Europaallee 39, 8004 Zurigo, Svizzera. Il valore dei prodotti finanziari è soggetto a oscillazioni del mercato, che possono condurre alla perdita, totale o parziale, dei capitali investiti nei prodotti finanziari. I rendimenti riportati non sono indicativi di quelli futuri e sono espressi al lordo di eventuali costi e/o oneri a carico dell’investitore. I prodotti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. Si raccomanda agli investitori di consultare un consulente finanziario competente prima di investire nei prodotti finanziari. Gli strumenti finanziari collegati agli indici non sono in alcun modo sponsorizzati, garantiti, promossi o venduti dai licenziatari ed licenziatari non rilascia alcuna dichiarazione, garanzia o assicurazione espressa o implicita in merito a: (a) l’opportunità di investire negli strumenti finanziari; (b) la qualità, l’accuratezza e/o la completezza dell’Indice; e/o (c) i risultati conseguiti o che verranno conseguiti da qualsiasi persona o soggetto tramite l’utilizzo dell’Indice. I licenziatari si riservano il diritto di modificare le modalità di calcolo o di pubblicazione relative all’Indice. I licenziatari non saranno responsabili per eventuali danni subiti o derivanti dall’utilizzo (o dall’impossibilità di utilizzo) dell’Indice. In alcun modo i licenziatari promuovono, garantiscono o sono in altro modo coinvolti nell’emissione e nell’offerta dei presenti Prodotti. I licenziatari non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in merito all’opportunità di investire in titoli o prodotti finanziari in generale, o nei presenti Prodotti in particolare, o rispetto alla capacità di alcuno dei rispettivi indici di riflettere le opportunità di investimento nei mercati finanziari o di raggiungere in altro modo il proprio obiettivo. I licenziatari non assumo alcun obbligo o responsabilità in relazione alla gestione, alla commercializzazione o alla vendita dei presenti Prodotti. I prodotti sono soggetti a limitazioni di vendita per SEE, Hong Kong, Singapore, Stati Uniti, soggetti statunitensi (US persons) e il Regno Unito (l’emissione è soggetta alla legge svizzera). Questa comunicazione è redatta da Leonteq Securities (Europe) GmbH, Milan branch, che è autorizzata da Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (BaFin) in Germania e soggetta

a supervisione limitata da parte di CONSOB in Italia Gli investitori non possono acquistare prodotti finanziari descritti direttamente da Leonteq Securities (Europe) GmbH o da società a essa affiliate ma soltanto tramite banche o altri fornitori di servizi finanziari. © Leonteq Securities AG, 2024. All rights reserved.
MAX CEDOLE P.A.*TITOLI SOTTOSTANTI BARRIERA SCADENZA ISIN 12.00% BPER Banca 60% Europea 08/02/2027 CH1322071304 12.00% ProShares Ultra 20+ Year Treasury ETF 50% Europea 25/02/2026 CH1325427792 12.00% Renault 60% Europea 10/08/2026CH1283542020 10.00% BNP Paribas 60% Europea 08/02/2027 CH1322071312 10.00% BBVA 60% Europea 22/02/2027CH1325426984 10.00% Lufthansa 60% Europea 22/02/2027CH1325427016 9.00% Fineco 60% Europea 08/02/2027CH1322071270
Emittente Leonteq Securities AG / EFG International AG Rating emittente Leonteq Fitch BBB con outlook stabile / EFG Fitch A con outlook stabile Denominazione EUR 1’000 Mercato di quotazione EuroTLX

Leo van Munching, Heineken diventa la prima birra straniera a essere importata negli Stati Uniti d’America alla ne del proibizionismo. Nel 1948 viene modi cato il logo della compagnia con l’inclinazione verso l’alto delle tre “e” della parola Heineken con l’obiettivo di apparire sorridenti. Nel 1954 il colore dell’etichetta passa da rosso a verde.

Al via l’espansione

Nel 1968 l’Heineken si fonde con la storica rivale Amstel. Nel 1971 diventa presidente il glio di Henry Pierre, Alfred Henry ‘Freddy’ Heineken. E con lui inizia una serie di acquisizioni di produttori di birra europei: per prima la francese Brasserie de l’Espérance con sede a Schiltigheim, produttrice della birra Ancre. Viene poi acquisita l’italiana Dreher. Nel 1975 viene aperto un nuovo birri cio con una capacità produttiva annua di 1,5 milioni di ettolitri di birra. Le acquisizioni continuano negli anni ’80 e ’90: l’irlandese Murphy’s è comprata nel 1983, la spagnola El Aguila nel 1984, la Royal Brand Brewery nel 1989 e la svizzera Calanda Bräu nel 1993. Nel 1996 l’azienda acquista il marchio della Birra Moretti. In seguito all’accusa mossa dall’Antitrust di avere sul mercato italiano una posizione dominante, Heineken viene costretta a cedere nel 1997 lo stabilimento produttivo di San Giorgio di Nogaro in provincia di Udine, che viene acquistato da un

nuovo gruppo: la Birra Castello. Nel 1999 viene riconosciuto marchio del secolo dalle autorità olandesi. Negli anni 2000 avvengono le acquisizioni dei birri ci BBAG, Krusovice e Rodic e della Scottish & Newcastle, acquistata dal gruppo Carlsberg nel 2008. Nel 2004, due anni dopo la scomparsa di Freddy Heineken, la società annuncia la chiusura dello stabilimento di Pedavena, storico birri cio del bellunese che, poi, nel 2006 sarà venduto da Heineken Italia alla Birra Castello.

M&a internazionale

Nel 2010 Heineken compra la divisione birreria del gruppo messicano FEMSA, il più grosso imbottigliatore (proprietario anche della maggiore catena di alimentari

messicani, OXXO) che poi entrerà nel capitale della Heineken NV con una quota del 20%. Inizia l’espansione in Sud America. Due anni più tardi acquista l’Asia Paci c Breweries di proprietà della Fraser&Neave. Nell’ottobre 2015 Diageo vende all’Heineken le sue quote in Desnoes&Geddes e GAPL, marchi attivi rispettivamente in Giamaica e Malaysia. Con questa Heineken ha una partecipazione del 73,3% in Desnoes&Geddes e del 100% in GAPL. Sempre quell’anno rileva anche il 50% di Lagunitas Brewing Company di Petaluma, in California, per poi acquisirne il controllo totale nel 2017. Nell’estate 2016 Heineken rma un contratto di sponsorizzazione per alcune tappe del mondiale di F1. Nel 2017 entra

62 PRIVATE PRIVATE

in Brasile acquisendo per 700 milioni di dollari la società Kirin. Sempre nello stesso anno rileva un birri cio artigianale italiano, Hibu, fondato nel 2007 in Brianza. Nel 2018 compra il 40% del maggior produttore cinese di birra, China Resources Beer, per 2,7 miliardi di euro. In base agli accordi le attività di Heineken in Cina (tre stabilimenti) si sono fuse con quelle del gruppo cinese che ha in licenza il marchio Heineken. Contemporaneamente China Resources Beer ha rilevato azioni Heineken per 464 milioni (pari allo 0,9%) e la società olandese ha messo a disposizione i suoi canali di distribuzione per i marchi del gruppo cinese (il più importante è Snow).

Il peso della congiuntura

Nel corso del 2023 non è mancata la volatilità a causa delle grandi tensioni geopolitiche, delle dinamiche in attive e delle condizioni economiche incerte. Il produttore olandese di birra ha annunciato un calo dei suoi pro tti annuali a 2,3 miliardi di euro, rispetto ai 2,7 miliardi del 2022, con un volume complessivo di birra venduta in diminuzione del 4,7%, di cui il 60% causato dai forti cali registrati in Nigeria e Vietnam. “Quest’anno Heineken ha dovuto dare priorità ai prezzi per compensare livelli senza precedenti di in azione di materie prime ed energia”, si leggeva in una nota della società, aggiungendo che

15 miliardi

Il patrimonio in dollari di Charlene de Carvalho-Heineken

I profitti 2023 in euro 250 I brand che compongono il gruppo

la pressione in azionistica si è attenuata verso la seconda metà dell’anno, ma “il clima di tensione economica rimarrà un fattore di incertezza nel 2024”. Il fatturato è aumentato del 4,9% (36,3 miliardi di euro), quello netto ha segnato una crescita organica del 5,5%, l’utile operativo ha segnato una crescita organica dell’1,7%. “Rimaniamo cauti sulle prospettive economiche e geopolitiche globali”, ha detto il ceo e presidente del cda Dolf Van den Brink, aggiungendo che l’azienda cercherà di guidare la crescita dei ricavi da un equilibrio di volumi e prezzi, “continuando a investire nei brand, in innovazione, capacità commerciali e canali di distribuzione per fornire una creazione di valore sostenibile nel lungo termine”. E ha aggiunto: “Tengo a sottolineare che abbiamo realizzato 0,8 miliardi di euro di risparmi lordi nel 2023. Inoltre, a metà 2023 abbiamo acquisito Distell e Namibia Breweries per dare vita all’Heineken Beverages, un

2,3 miliardi

nuovo campione delle bevande per l’Africa meridionale, andando oltre il segmento della birra”.

Prospettive di crescita in Africa

A questo proposito, il ceo ha detto: “Puntiamo a oltre 1 miliardo di euro di ricavi netti e 150 milioni di euro di utili operativi grazie alla nostra presenza in Africa. Possiamo creare posti di lavoro e contribuire allo sviluppo economico complessivo della regione”. In ne, “siamo usciti dalla Russia nel terzo trimestre in modo responsabile”, ha concluso. A ne agosto2023 la società ha infatti annunciato il ritiro completo dalla Russia, dopo aver venduto al gruppo Arnest, il più grande produttore russo di cosmetici, articoli per la casa e imbottigliamento in lattine, subendo “una perdita di 300 milioni di euro”, recitava una nota della società. Gli asset, proseguiva la nota, sono stati venduti per un euro, con un impatto trascurabile sull’utile per azione 2023.

PRIVATE DYNASTY PRIVATE 63
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ATMOSFERE D’EPOCA

Nel cuore di Parigi ha aperto i battenti Babille, luogo dalle mille anime Arredato con i gusti della brasserie, resta aperto no a notte fonda con musica live

TRADIZIONE E QUALITÀ HANNO ISPIRATO

IL NUOVO LOCALE UBICATO IN BOULEVARD DE BONNE NOUVELLE, A CAVALLO DEI QUARTIERI PORTESAINTDENIS E BONNENOUVELLE.

Ha da poco aperto i battenti a Parigi Babille, locale del gruppo Eleni, che si è avvalso della collaborazione del team Carrousel de Pigalle. L’arredamento ricorda le brasserie parigine tradizionali – tovaglie bianche, banquette di velluto e rivestimenti in legno –, mentre tra le specialità gurano franchouillard, accompagnati da splendidi birilli.

Nella carta o nel menu settimanale, blanquette de veau, chateaubriand con salsa béarnaise e babille au rhum con panna montata. Il giovedì, dopo la mezzanotte, il locale ospita cabaret, show-case, karaoke e musica dal vivo, mentre il venerdì e il sabato spazio ai dj set per ballare no all’alba, o quasi. Babille-restaurant.com

PRIVATE 65 LIFESTYLE COVER

SPIRITI AVVENTUROSI

Rat Race organizza periodicamente viaggi estremi in giro per il mondo Amore per la natura e spirito di sacrificio sono le doti richieste ai partecipanti

Passeggiate, sci di fondo, ciclismo, kayak, scalate e trekking, solo per citare alcuni degli sport che si possono praticare, con destinazioni tra le più esotiche che si possano immaginare. Rat Race offre un vasto catalogo di esperienze per chi ha uno spirito da avventuriero e ama immergersi a pieno titolo nella natura, alla ricerca di emozioni forti. “Amiamo le sfide e il nostro mantra è che se persone come noi riescono a completare i nostri eventi, puoi farlo anche tu”, è il messaggio motivazionale che campeggia nel sito internet della società con sede nello Yorkshire. I pacchetti comprendono pasti, pernottamento, assicurazione e guida. Ratrace.com/events

3 - 10 NOVEMBRE / 2024

1 - 8 NOVEMBRE/ 2026

RACE TO THE WRECK NAMIBIA

Un viaggio attraverso il deserto del Namib Naukluft, coperti da cieli infiniti che si fondono con imponenti dune per centinaia di chilometri. E poi, sulla costa, i colori dell’Oceano Atlantico e le colonie di foche. Un percorso lungo 200 chilometri a piedi o 300 in bici. Prezzo: 4.950 dollari

NAMIBIA

ADVENTURES
66 PRIVATE

COAST TO COAST ICELAND

Un coast to coast in Islanda, da nord a sud, alternando mare e ghiaccio, per un percorso di 48 chilometri a piedi, 324 in bici e 20 in packraft, piccolo gommone portatile progettato per essere adoperato su tutti i corsi e gli specchi d’acqua.

Prezzo: 5.250 dollari 10

RUN BRITANNIA

È il Santo Graal delle avventure nel Regno Unito. Ben 1.600 chilometri da percorrere a piedi in poco più di cinque settimane, alternando nottate in alberghi confortevoli ad altre in ostelli per giovani studenti. Una “passeggiata” per camminatori allenati.

Prezzo: 8.500 sterline

LIFESTYLE ADVENTURES PRIVATE 67
 17 AGOSTO / 2024
 16 AGOSTO / 2025
 15 AGOSTO / 2026 30 MAGGIO  5 LUGLIO / 2025 28 MAGGIO  5 LUGLIO / 2027 ICELAND BRITANNIA
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OUTFIT SPORTIVI

Freddo e intemperie non possono essere una scusa per fermarsi

Dalle scarpe alle giacche, come vestirsi per l’attività outdoor

NON FARSI SCORAGGIARE DAL MALTEMPO. È LA PAROLA D’ORDINE IN QUESTO PERIODO CARATTERIZZATO DAL GELO

E DALLE PRECIPITAZIONI FREQUENTI.

ECCO GLI STRUMENTI PER NON RINUNCIARE ALL’ATTIVITÀ FISICA.

PILE DI LANA FINISTERRE HEGEN ¼ ZIP

Grazie alle prestazioni e alle caratteristiche eco (è composta per il 63% da lana che è stata recuperata dagli scarti industriali), questa maglia in pile costituisce la risposta britannica a Patagonia.

Finisterre.com

Prezzo: 175 sterline

DEUTER BIKE I 20

Lo zaino da 20 litri, leggero ed elegante, sembra pensato in primis per i ciclisti. Tuttavia, grazie ai cuscini intelligenti per lo schienale e alle cinghie per anchi e sterno, funziona bene anche per gli spostamenti quotidiani. Può trasportare tranquillamente un laptop e un cambio di vestiti ed è dotato di una copertura antipioggia integrata Deuter.com

Prezzo: 90 sterline

68 PRIVATE BAD WEATHER

PANTALONI CHINO IDROREPELLENTI

SPOKE BULLETPROOF

Realizzati in resistente cotone pesante, questi chino presentano una buona elasticità e inserti ri ettenti. Inoltre sono resistenti all’acqua.

Speak-london.com

Prezzo: 130 sterline

ON CLOUD 5 IMPERMEABILI

La quinta versione di una delle paia di scarpe più popolari del marchio svizzero –onnipresente quasi quanto in u cio quanto quando si corre – ora è attrezzata per gli spostamenti sul bagnato. On-running.com

Prezzo: 155 sterline

SHOKZ OPENRUN PRO

Cu e a conduzione ossea, caratterizzate da un suono eccellente anche quando si pedala a velocità, con il condotto uditivo che resta libero per non perdere la percezione del tra co intorno. Hanno una durata della batteria di 10 ore (con un tempo di ricarica molto rapido), sono resistenti alla pioggia e al sudore. Uk.shokz.com

Prezzo: 159,99 sterline

GIACCA IMPERMEABILE MONTANE

PHASE LITE

Con un peso di soli 300 grammi e perfettamente ripiegabile, si tratta di una buona opzione da riporre nello zaino nel caso di pioggia. Il tessuto Gore-Tex ha un’ottima traspirabilità, che lo rende ottimo anche per la corsa.

Montane.com

Prezzo: 325 sterline

LIFESTYLE BAD WEATHER PRIVATE 69

CATAMARANI GREEN

Il Sunreef 100 Eco o re un’esperienza di crociera a impatto zero L’assenza di rumore e di emissioni è tra i valori aggiunti dell’imbarazione

SUNREEF YACHTS HA RICEVUTO IL MANDATO DI COSTRUIRE

DUE SUPERYACHT SUNREEF 100

ECO. SI TRATTA DI IMBARCAZIONI PROGETTATE PER OFFRIRE UN’ESPERIENZA DI CROCIERA SENZA INQUINARE IN COMPLETO SILENZIO E NEL MASSIMO DEL LUSSO.

Le imbarcazioni sono dotate di pannelli solari compositi integrati, che consentono di massimizzare la produzione di energia solare. Singolare la Ocean Lounge, che combina la piattaforma di poppa e i balconi ribaltabili. Dedicata a chi ama prendere il sole e rilassarsi. Trattandosi di imbarcazioni da realizzare su commissione, il prezzo non è noto.

Sunreef-yachts-eco.com

70 PRIVATE ELETRIC

TRA LE PARTICOLARITÀ, IL GARAGE INVISIBILE SITUATO

A POPPA CHE CONSENTE

DI PARCHEGGIARE UNA MOTO

D ’ACQUA E TUTTO

CIÒ CHE SERVE PER I BAGNI

PRIVATE 71 LIFESTYLE ELETRIC SUNREEF 100 ECO

PERLA DELLE CICLADI

A Policandro è ubicato Gundari, resort di lusso per chi ama la privacy

La cucina del ristorante è a cura del greco Lazarou, chef stellato Michelin

Gundari è un resort di lusso (5 stelle) avvolto in 80 acri di natura spettacolare e incontaminata sull'isola appartata di Policandro, nell’arcipelago delle Cicladi (Grecia). Adagiato su aspre scogliere che si a acciano sulle profondità azzurre del Mar Egeo, si tratta di un’oasi progettata secondo criteri di sostenibilità per assicurare il massimo del comfort, tra centro benessere, estrema cura nella selezione del menù e disponibilità del personale ad assecondare ogni richiesta degli ospiti. La cucina è a data allo chef stellato Michelin Lefteris Lazarou, che combina i frutti del mare e della terra con tocchi di creatività. Apertura da maggio a ottobre. Gundari.com - Prezzi: da 649 euro

CYCLADES
72 PRIVATE

Per ammirare le bellezze del territorio, è possibile fare un tour in barca lungo la costa. Da visitare le vicine Polyaigos, Milos, Sifnos e Sikinos. Meritano una menzione anche le esperienze di snorkeling, che conducono alle caleidoscopiche barriere coralline.

PRIVATE 73 LIFESTYLE CYCLADES

IL PREZZO È GIUSTO

Il mercato degli speaker o re soluzioni per tutte le tasche

Dal design alle prestazioni, viaggio nei dispositivi di fascia alta

Un paio di cu e per utenti particolarmente esigenti come ingegneri del suono e produttori, con la particolarità del ricorso al cono di magnesio per o rire il massimo della precisione.

Focal.com

Prezzo: 1.299 sterline

CUFFIE FOCAL CLEAR MG PRO

Evoluzione di una linea di altoparlanti da sempre al top del mercato, questi altoparlanti si distinguono per qualità del suono estremamente naturale. Forniti di supporto da pavimento. Wharfedale.co.uk/dovedale/ Prezzo: 5.500 sterline

ALTOPARLANTI WHARFEDALE DOVEDALE

ALTOPARLANTI KEF BLADE ONE META

ALTOPARLANTI KEF REFERENCE 5 META

MONITOR KRK GOAUX 3

Punta di diamante della linea Kef di altoparlanti da terra. Adatte ad ambienti di grandi dimensioni, o rono un nuovo suono di altissima qualità.

Riferimento per gli addetti ai lavori, sono ideali per chi si sposta di frequente. Sono dotati di una comoda borsa da trasporto in nylon che contiene entrambi i monitor, nonché i supporti necessari. Krkmusic.com

Prezzo: 289 sterline

Kef.com

Prezzo: 30.000 sterline

Coppia di speaker caratterizzati da torri dal colore austero e da una qualità estremamente pulita del suono.

Kef.com

Prezzo: 17.500 sterline

TECHNOLOGY
74 PRIVATE

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

L’ORA DELLA TORRE

A Dubai nascerà un complesso residenziale di 450 metri di altezza

Edi cio brandizzato Franck Muller, che così debutta nel real estate

DALLA COLLABORAZIONE CON LONDON GATE, IL PRINCIPALE SVILUPPATORE IMMOBILIARE DEGLI EMIRATI ARABI UNITI, È NATA LA FRANCK MULLER AETERNITAS TOWER.

La costruzione, ubicata presso Dubai Marina e alta 450 metri (106 piani), è destinata a diventare la più alta torre dell’orologio residenziale al mondo, ride nendo lo skyline cittadino e stabilendo un nuovo standard globale per chi vuole vivere nel lusso, godendo di una vista spettacolare. Franckmuller.com

76 PRIVATE REAL ESTATE

MESSA A FUOCO

Dall’innovazione spinta alla ricerca di un legame con i modelli storici Fotocamere per tutti i gusti e disponibilità di budget

SEBBENE GLI SMARTPHONE RAGGIUNGANO LIVELLI

QUALITATIVI INIMMAGINABILI SOLO POCHI ANNI FA, NON CALA L’INTERESSE PER LE MACCHINE FOTOGRAFICHE DI QUALITÀ

Non solo design, ma soprattutto qualità dell’immagine e capacità di adattarsi a tutti i contesti ambientali. Scegliere la fotocamera giusta non è a atto semplice a fronte dell’abbondanza che caratterizza l’o erta.

NIKON ZF Tecnologia avanzata e una forma dall’aspetto tradizionale. È la combinazione di questa

Nikon, caratterizzata da esterno in pseudosimilpelle, pulsanti e interruttori ispirati a modelli di 50 anni fa ma dotati di funzionalità moderne, quadranti in ottone destinati ad assumere una delicata patina nel tempo.

Nikon.it

Prezzo: 2.299 sterline

UNISTELLAR ODYSSEY PRO

L’astronomia amatoriale raggiunge un nuovo livello con questo macchinario che condensa in uno spazio ridotto tecnologie avanzatissime e semplicità di utilizzo. L’opzione multiprofondità cattura oggetti a bassa luminosità (nebulose e galassie) così come ad alta (luna, pianeti) e fa un ottimo lavoro di messa a fuoco automatica su quelli che appaiono come piccoli punti. Shop.unistellar.com

Prezzo: 3.499 sterline

POLAROID 12 INSTANT CAMERA

Prima la fama, poi la caduta e quindi la capacità di rialzarsi. La storia di Polaroid è da manuale dal punto di vista imprenditoriale. L’ultima novità è una fotocamera a pellicola integrale di fascia alta, a tre obiettivi e con messa a fuoco automatica.

I2-camera.polaroid.com

Prezzo: 599,99 sterline

COMBO DJI OSMO POCKET 3 CREATOR

Filmati 4K uidi e colori vivaci caratterizzano questo dispositivo, che viene fornito con due maniglie, trasmettitore del microfono, obiettivo grandangolare, treppiede e altri accessori. Store.dji.com

Prezzo: 619 sterline

78 PRIVATE TECHNOLOGY

Un evento ideato e organizzato da con il supporto di

Un evento ideato e organizzato da

Il vaso di Pandora

L’intelligenza artificiale sposta più in là i confini dell’innovazione finanziaria Si va verso territori inesplorati e servono nuove chiavi di lettura

OPINION 80 PRIVATE
DI ANGELO DEIANA

Nel mondo delle tecnologie esponenziali e dell’intelligenza arti ciale è sempre più di cile distinguere quali siano i con ni dell’innovazione nanziaria.

I nuovi prodotti complessi di nanza strutturata e di nanza sintetica e virtuale rappresentano territori inesplorati, che vanno compresi e approfonditi da parte di tutti gli operatori, in termini di interazione per le asimmetrie informative che generano con il sistema complessivo degli investitori, anche quelli quali cati. Tutto questo anche per regolamentarle in modo equilibrato, ovvero compensando le asimmetrie senza appiattire i processi innovativi.

Un usso continuo di novità

Il problema è quello del usso continuo di emersione dell’innovazione dal vaso di Pandora attuale: le autorità non riusciranno a riportarlo dentro perché si tratta di una mutazione profonda che impatta in maniera straordinaria lo sviluppo della platform economy di tipo nanziario e delle intelligenze arti ciali che le supportano. Un mondo che rischia di

sconvolgere il sistema bancario e nanziario che conoscevamo. La domanda da porsi è semplice anche se la risposta è molto complessa, l’impatto dell’Ia generativa: intaccherà solo la super cie dei modelli economici delle banche o aiuterà a correggere le loro prestazioni nanziarie? Certamente l’Ia generativa può contribuire a ride nire il vantaggio competitivo di una banca nelle relazioni con i clienti, elevando la comunicazione a nuovi livelli di personalizzazione ed e cacia. Ciò potrebbe consentire alle banche di capitalizzare meglio gli investimenti a lungo termine in tecnologie cloud e Ia, creando nuovo valore. Questo perché l’investimento in Ia/It può aumentare il valore dei servizi che motivano la disponibilità dei clienti a pagare per esperienze di primo livello, proteggere i sistemi dagli attacchi informatici e integrare le interazioni dei singoli player nelle piattaforme non bancarie.

La rivoluzione digital

Per questo, la digital trasformation è diventato un tema devastante, non

più stampato solo su articoli e libri, ma rinvenibile concretamente nel mercato stesso. In alcuni casi, nel nostro caso, si vede in maniera più esplicita con la sempre maggiore di usione del ntech. In altri campi lavora sottotraccia, ma sta ugualmente producendo un grande cambiamento, una grande capacità di interazione con un mercato, quello bancario italiano, che ha tanti tipi diversi di clientela target e su cui opera una molteplicità di soggetti: banche grandi, banche medie e medio-piccole su cui stanno crescendo una serie di player nuovi, tecnologici, piuttosto che ibridi.

L’impatto sul sistema dei pagamenti Senza dimenticare tutto il sistema dei pagamenti che rappresenta la prima vera porta del mercato dell’innovazione. Anche perché, nei vari documenti di usi dalle banche centrali si parla sempre di coesistenza fra moneta digitale e analogica, almeno no a quando ci sarà domanda per il contante sico. I cittadini-consumatori saranno i primi ad accorgersene.

Nei vari documenti di usi dalle banche centrali si parla sempre di coesistenza fra moneta digitale e analogica, almeno no a quando ci sarà domanda per il contante sico

In ogni caso, il tema fondamentale rimane uno solo: la digitalizzazione entra a gamba tesa nel sistema bancario e nanziario, ma va assolutamente “ ntegrata” con la consulenza, il rapporto empatico, le soft-skill e tutti gli altri elementi irrinunciabili per costruire un rapporto di ducia con il cliente. Una convivenza strategica che rappresenta il “ rst best” per andare nel futuro.

OPINION PRIVATE 81

Sole…si grazie!

L’esposizione prolungata consente al colesterolo di comportarsi come un ormone

Una volta fotossidato, migliora l’assimilazione del magnesio, favorendo il sonno

In questo periodo quando il sole non compare frequentemente nei nostri cieli, anche se in questo inverno con temperature anomale lo sta facendo un po’ di più del solito.

A questo proposito mi piace ricordare una vitamina con caratteristiche particolari, dato che le vitamine sono nutrienti essenziali, data la necessità di assumere dall’esterno in quanto il nostro organismo non è capace di sintetizzarle. Nel caso della vitamina D questo non è vero: saremmo capaci di sintetizzarla a partire da una molecola tanto temuta, ma senza la quale non vivremmo: il colesterolo.

Salmone e derivati del latte Uso il condizionale perché il primo passo per la sintesi della vitamina D è la foto-ossidazione del colesterolo che, alle nostre latitudini (Sicilia

compresa), signi cherebbe esporsi al sole ogni giorno con il 30% della super cie corporea.

C’è chi riesce a prendersi del tempo, ma in ogni caso tra ottobre e maggio l’esposizione è largamente insu ciente. Quanto agli alimenti, la vitamina D si trova nel salmone e nella parte grassa dei derivati del latte, ma per averne un apporto adeguato dovremmo mangiare ogni giorno tre etti di salmone o un etto di burro. Quantità che a molti di noi appariranno esagerate, ma non così inconsuete tra le popolazioni del Nord Europa, che proprio per questa strada riescono a compensare in parte la carenza di sole. Una volta fotoossidato, il colesterolo subisce delle trasformazioni no ad ottenere la forma attiva di questa vitamina che si comporta come un ormone. Tra i vantaggi, quello di favorire il benessere delle ossa

ed è bene farvi ricorso prima della menopausa, alla quale spesso si lega una carenza.

Impatto sul sistema immunitario Favorisce il corretto funzionamento del sistema immunitario, in particolare agendo su alcuni tipi di globuli bianchi. Regola l’azione di vari ormoni, in particolare nell’uomo del testosterone. Inoltre favorisce la qualità del sonno e dell’umore, migliorando l’assimilazione del magnesio. Dunque un’integrazione è fortemente consigliata a qualsiasi età e sia per uomini che donne, valutando con attenzione i valori plasmatici. Se questi ultimi sono su livelli particolarmente bassi, il classico dosaggio di 2000UI potrebbe non essere su ciente.

www.nutrics.it

DI ROBERTO CANNATARO
OPINION 82 PRIVATE

Reddito Fisso. Anticipa il tuo futuro.

Reddito Fisso.

Reddito Fisso.

Reddito Fisso. Anticipa

il tuo futuro.

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Oltre 200 esperti adottano una visione diversificata per offrirti un approccio flessibile al reddito fisso. Così quando il futuro arriverà, saprai di essere pronto.

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Pubblicato da Invesco Management S.A., President Building, 37A Avenue JF Kennedy, L-1855 Luxembourg, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Luxembourg. SOLUZIONI OBBLIGAZIONARIE
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Reddito Fisso. Anticipa il tuo futuro.
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Reddito Fisso.
il tuo futuro.

Inf lation before inf lation

Price undulations are often attributed solely to central banks’ misjudgements

However, one of the most famous price turbulences shows that other factors may also be at play

In the last couple of years, one word has dominated the general discourse in nancial circles: in ation, which had not reached these levels on both sides of the pond since the mid-‘80s. Of course, other countries around the world have experienced and experience acute bouts or chronic in ation over the last few decades. Also, on both sides of the pond, before the ‘90s, there have been numerous instances of in ation. Yet, nothing surpasses the scale of the hyperin ation boom that unfolded in the Weimar Republic between 1921 and 1923 – the pictures of kids

building castles or adults starting the re in the stoves with packs of worthless marks are legendary.

Frail hopes

e end of WWI brought at least two sizable economic consequences: rst, uncertainty about reparations that losers would have had to pay to the winners and, second, a considerable amount of foreign capital (especially American) started to ow towards German shares, bonds and bank deposits. Starting from the latter, the motivation behind these in ows was that there was the

belief that, with the end of the war, the German economy would have recovered and, in tandem with the recovery, the mark would have appreciated against other currencies. Had that happened, investing in Germany would have meant a pro table investment for dollar investors. And, indeed, up until mid 1921, in ation rate increases were very moderate and the mark exchange rate was (somewhat) stable. However, between 1921 and 1922, a series of events shook the foundations on which that belief was founded: the matter of reparations was de ned

OPINION 84 PRIVATE
il testo in per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)

and, with the de nition, came a very stringent schedule, the murder of a Finance Minister (Erzberger), the decision to give the coal-rich, industrial region of Upper Silesia to Poland, the denial of a group of bankers (led by J.P. Morgan) to provide even a small loan to Germany, the murder of the Foreign A airs Minister (Rathenau, arguably the only German trusted both by the winners as well as by his fellow countrymen), the German inability to keep up with said stringent payment schedule (so much so that, by June 1922, Germany stopped paying the cash reparations it had agreed to).

Mark down

e widespread crisis of con dence, both at home and abroad, which had its origins in the sequence of events listed above, regarding the viability of the German economy and its currency, encouraged foreign investors to start divesting quite rapidly. Indeed, it is in the second half of 1922 that in ation started to spiral out of control. Capital ight, of course, had negative impact on the exchange rate of the mark, that lost value every day at an increasing pace. A depreciating mark could have helped with boosting exports, had the Germany economy been in a more stable situation. Instead, the only (negative) e ect of the mark’s depreciation was on imports, that

became markedly and rapidly more expensive and, hence, initiated a generalised increase in prices across Germany. e increase in prices brought along at least two, broad consequences. First, as in ation went up, credit became more and more attractive for German rms (both because additional funds were needed to purchase ever more expensive imports and because in ation chips away at the value of xed-rate loan) and, as German banks seconded the demand, the circulation of money in the economy went where the demand went: that is, up.

e second, as in ation went up, the real value of the government’s revenues started to decrease, opening up a gap between revenues and expenses that, if not covered by debt, has to be covered by printing money (especially if the central bank is not independent).

Jump ship

To further complicate the picture, France, in January 1923, kept the promise of invading and taking over the Ruhr, as the German government not resumed its payments. In turn, Germany encouraged its citizens not to work for the invaders and o ered compensation to the workers who sat on the side. Contemporaneously, the Reichsbank was asked to stabilise the mark’s exchange rate, an endeavour at which it was successful (for a while). However, the stando nished in favour of the French, as speculators attacked the mark in the following

months and the Reichsbank simply could not maintain the rate with the gold reserves it had left. At this point, the mark started its nal freefall, depreciating even faster than prices were rising. Foreign investors were joined by German citizens in their attempts of dumping the mark in favour of other currencies. As nothing was preventing in ation expectations from skyrocketing, the mark was quickly losing one of the three primary functions of money (store of value) and foreign investors and German citizens simply concluded that other currencies would have better served that role. Contemporaneously, in spite of the increase in the amount of money circulating in the economy, prices were increasing faster – that is, price-setters, given the exchange rate collapsing further every day and in ation expectations trailing along, were increasing goods’ and services’ prices faster than all the actors involved in money supply side could increase money supply. Inevitably, this behaviour gave concerned German citizens an additional reason to spend all the marks that they could put their hands on as fast as possible. And, of course, this pushed the mark further and further down. As always, how the situation was stabilised (the Rentenmark and the Rentenbank) is beyond the scope of the piece. Instead, the crucial point of the piece is that exchange-rate dynamics can play a much bigger role in in ationary dynamics than most people tend to usually remember.

OPINION PRIVATE 85
Top left: Weimar Republic’s Reichmarks, 1923

Old Masters evergreen

La conservazione del valore nel tempo è uno dei tratti caratteristici del settore Dalla tecnica utilizzata al nome dell’artista, come capire se un tesoro è destinato a durare

PRIVATE 86 PRIVATE

Investire in opere d’arte antiche può rappresentare una strategia interessante per diversi care un portafoglio di investimenti. Tuttavia, considerati i recenti record milionari delle aste a New York, nelle vendite di Christie’s e Sotheby’s, e la contestuale stagnazione della fascia media sotto i 100mila euro, occorre considerare alcuni punti importanti prima di impegnare risorse signi cative in questo settore. Innanzitutto la stabilità e il valore nel tempo: alcune opere d’arte antiche, specialmente quelle di artisti rinomati o opere iconiche, hanno dimostrato di mantenere o aumentare il loro valore nel tempo. Non tutte le opere però si apprezzano allo stesso modo. È necessario fare una ricerca approfondita sull’artista, lo stile e la provenienza dell’opera speci ca prima di investire. Non è in e etti particolarmente saggio allocare tutti i fondi in un’unica opera d’arte, piuttosto conviene diversi care con una varietà di opere, stili e periodi artistici. Le opere possono infatti rivelarsi investimenti illiquidi, il che signi ca che potrebbe essere di cile convertire rapidamente l’investimento in contanti se necessario.

Investimenti complessi

Gli investimenti nell’arte antica sono complessi e richiedono una conoscenza approfondita del mercato dell’arte. È importante considerare se si sta acquistando un’opera d’arte principalmente per il suo valore nanziario o perché la si apprezza veramente

Sebbene possano sovrapporsi, l’aspetto estetico e personale dovrebbe sempre essere un fattore importante nella decisione di investimento. Ecco perché PRIVATE ha deciso di interpellare due esperti di una casa d’aste italiana, Wannenes, con sedi a Milano, Genova, Roma e Montecarlo. Cominciamo con Antonio Gesino, responsabile del dipartimento Dipinti antichi.

Questo segmento rappresenta da sempre il core business della vostra casa d’aste. Come si è evoluto negli anni e come de nirebbe il momento attuale, tra vendite internazionali milionarie e quadri che, pur validi, restano al palo?

Negli ultimi anni il mercato dei dipinti antichi si è stato particolarmente gettonato e da parte nostra siamo sempre più attenti alle

Nella pagina a fianco:

Bernardino Mei (Siena 1612 - Roma 1676), Allegoria della Prudenza, Olio su tela, cm 81 x 90

Aggiudicato a 275.000 euro

In alto: Gottardo Segantini (Pulsano, 1882Maloja, 1974), Inverno in Engandina, 1955, Olio su faesite, cm 65 x 55

Aggiudicato a 75.100 euro

valenze qualitative e critiche delle opere che presentiamo alle nostre aste, prediligendo altresì, dipinti che possiedono bibliogra e e provenienze precise. Per quanto riguarda le vendite milionarie ne prendiamo atto, ma sappiamo altrettanto bene che la storia dell’arte o re autori e opere a atto minori dal punto di vista esteticoculturale e che è anche compito del mercato valorizzarli.

La rincorsa al capolavoro assoluto o al solo grande nome non produce solo bene ci e dal punto di vista della comunicazione rischia sempre più

ART MASTERPIECES PRIVATE 87
Antonio Gesino

di generare una sorta di pettegolezzo che poco ha a che fare con la realtà oggettiva dell’arte e dei suoi sistemi. In poche parole, è necessario volgersi al mercato con uno sguardo culturale più ampio.

Ci può raccontare qualche vendita eccellente che avete fatto nelle ultime aste?

Studiare le opere vuol dire valorizzarle e contestualizzarle nella maniera più precisa possibile e in questi anni la ricerca storico-artistica sta facendo enormi progressi. Questo sicuramente è il segnale più importante per il futuro, che deve essere improntato alla ricerca. Solo partendo dalla ricerca si può dare la giusta importanza all’arte e al suo mercato, poiché la

cultura è un insieme di beni, ricco di virtù, che necessità di essere valorizzato con le giuste metodologie. Questo è il corretto approccio alle opere che compongono i nostri cataloghi, che sorrette da questo background di conoscenza attraggono l’interesse del collezionismo italiano e internazionale.

Quattro esempi mi appaiono illuminati per comprendere questo metodo di ricerca. Nel settembre 2021 era presente un dipinto ra gurante l’Allegoria della Prudenza che abbiamo attribuito alla mano di Bernardino Mei, elegante protagonista del Seicento senese che dopo un’accesa disputa è stato battuto a 275.000 euro.

Nel giugno 2022 due strepitosi

ritratti di Bernardo Strozzi delle Sante Apollonia e Cecilia provenienti dalla collezione Chigi, insieme sono stati battuti a 275.200 euro. Nell’asta di maggio 2023 la spigliatezza delle cromie e la luce rapida e vibrante del settecentesco Giacomo Bazzani –artista mantovano dal grande talento ma non ancora conosciuto al mercato dell’arte – è stato aggiudicato con un’intensa Annunciazione a 100.100 euro. In ne, il carattere manieristico e italianizzante di ascendenza ra aellesca e una storia delle provenienze di illustre lignaggio ha dettato l’ottimo risultato del Riposo durante la fuga in Egitto dei amminghi Henderick de Clerck e Denis van Aalsloot, olio su tavola che è stato acquistato a 118.850 euro.

Può darci qualche anticipazione sulle prossime vendite da non mancare per tutti gli appassionati di Old Masters?

Tre opere spiccano per qualità e bellezza: la prima è una SantaCaterina d’Alessandria di Bernardo Strozzi del 1640 circa (lotto 116, stima 30mila euro), ovvero opera da riferirsi alla produzione tarda dell’artista dove si rivela appieno una qualità e una scioltezza di notevole sprezzatura, la medesima che riscontriamo nelle migliori creazioni, in virtù di una libertà gestuale del dipingere in cui l’autore costruisce i volumi e tratta le super ci con pennellate grasse di colore, connotando il carattere distintivo della sua arte.

Il secondo lotto da segnalare è sicuramente un Capriccio con

88 PRIVATE
Bernardo Strozzi, (Campo Ligure, 1581 - Venezia, 1644), Santa Cecilia, Olio su tela, cm 71 x 56. Aggiudicato a 137.600 euro

musicista e contadini davanti ad un altare portatile con Sant’Antonio da Padova di Alessandro Magnasco (lotto 117, stima 30mila-50mila euro) dove l’artista genovese impiega un’inconsueta tonalità chiara e l’iconogra a coniuga il gusto picaresco a una tematica di devozione popolare, conseguita con una scrittura pittorica veloce e spezzata. Si può infatti intuire l’in uenza di Jacques Callot e delle opere “in piccolo” collezionate dal principe che indussero l’autore a precise scelte linguistiche e culturali, permettendogli di modulare la severità lombarda e le ra natezze dell’arte genovese d’età barocca in maniera personalissima. Merita una menzione particolare un intenso San Girolamo che nel 2003 da Gianni Papi e Nicola Spinosa segnalarono come rilevante e precoce opera di Giuseppe Ribera, realizzata verosimilmente nel 1612 quando l’artista era appena giunto a Roma e in uenzato dai seguaci francesi e amminghi di Caravaggio (lotto 118, stima 40mila-70mila euro).

La seconda esperta intervistata è Rosanna Nobilitato, responsabile del dipartimento Dipinti del XIX Secolo

Dopo anni di mercato interlocutorio, l’Ottocento sembra oggi o rire più soddisfazione ai collezionisti: quali i soggetti più apprezzati?

La pittura dell’Ottocento sta vivendo un momento molto positivo sul mercato dell’arte suscitando sempre maggiore interesse da parte dei

collezionisti e appassionati che cercano in un’opera il piacere estetico e la sicurezza dell’investimento. Il nostro compito è quello di intercettare il gusto in continua evoluzione dei più grandi collezionisti italiani e internazionali e proporre opere giuste a cifre corrette e interessanti. Le correnti artistiche attualmente più richieste, oltre al romanticismo ormai consolidato, sono il simbolismo e il divisionismo; tra gli artisti protagonisti delle ultime aste possiamo menzionare un bellissimo dipinto intriso di romanticismo del pittore Cesare Saccaggi intitolato Anime Solitarie, mentre per la corrente divisionista si è distinto una luminoso e vibrante paesaggio dell’Inverno in Engadina di Gottardo Segantini, dove l’artista realizza un capolavoro coloristico che unisce elementi del simbolismo e del divisionismo di suo padre Giovanni, da lui intensamente studiato.

I pittori storici dell’est, ucraini e russi, sono da qualche stagione parte integrante del vostro lavoro.

Sono richiesti dal mercato? È un buon momento per acquisirli? Le aste del Realismo sovietico ci regalano grandi soddisfazioni e confermano quanto sia stata vincente la scelta di proporre opere di una corrente che in Italia era poco conosciuta e forse non adeguatamente apprezzata. Il mercato è sorprendentemente vivace e in continua crescita, la platea di collezionisti e appassionati si è ampliata notevolmente nonostante gli ultimi eventi di carattere geopolitico. Ogni asta è diventata sempre di più un’occasione per i connoisseur e gli amanti dell’arte di acquisire opere di eccellente qualità, esteticamente molto impattanti a cifre corrette. Due esempi su tutti: la prima un’intensa Natura morta di Josif Bokshay (1891-1975) – uno dei più celebrati artisti della scena artistica ucraina, e gura di spicco della Scuola Trascarpatica che metteva al centro della ricerca una visione monumentale e maestosa della natura attraverso la pro cua contaminazione delle culture ucraina, ungherese, rumena, rom e ebraica – che è stata battuta a 25.100 euro; il secondo – aggiudicato a 20.100 euro – uno splendido autoritratto di Tatiana Nilovna Yablonskaya (1917-2015), artista celebrata come fra le più importanti del panorama sovietico: insignita del premio Stalin nel 1944, poteva ventare trenta mostre personali tra Mosca, Kiev, Budapest e Londra e la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1956 e al Salone mondiale di Bruxelles del 1958.

ART MASTERPIECES PRIVATE 89
Rosanna Nobilitato

Un istruttore “indossabile”

I wearable sono strumenti molto utili per restare in forma Ecco le caratteristiche e le particolarità delle soluzioni più di use

Il 2024 si sta caratterizzando per un mercato del tness in forte espansione, dopo che la crisi pandemica del 2020 aveva falciato diverse realtà imprenditoriali.

Il ruolo del tech

L’elettronica e i simulatori stanno diventando parte integrante delle nostre vite, comprese le attività sportive. Molti centri tness hanno sostituito trainer e allenatori con avatar digitali in grado di condurre lezioni in palestra e naturalmente a casa.

Un mercato molto interessante nel mondo del tness è quello dei wearable, dispositivi elettronici indossabili, in grado di interagire col nostro corpo in modalità sempre più completa e interattiva. Questi dispositivi intelligenti sono in grado di fornire informazioni sul nostro corpo, dai passi e ettuati alla distanza percorsa, dalle calorie

consumate al tracciato dall’ecogra a no alla qualità e la quantità di sonno. Tra le funzioni più interessanti vi sono contapassi e distanza percorsa. Per avere e etti bene ci sulla salute, gli esperti ritengono che un individuo medio debba percorrere almeno 7 mila passi ogni giorno. Avere con sé un dispositivo in grado di monitorare quanto ci siamo mossi nella giornata, può rappresentare, oltre che un utile “diario di bordo”, anche un valido mezzo per incentivarci a muoverci un po’ di più.

Molto interessante è la funzione del conta calorie, che facilita la gestione di una eventuale dieta e incentiva le persone a muoversi, grazie alla disponibilità di dati oggettivi e facilmente interpretabili. Per gli appassionati di trekking, di corsa o semplici camminate nella natura, la funzione gps non può assolutamente mancare soprattutto

quando si parte all’avventura lungo strade e sentieri sconosciuti.

I tness tracker

Da segnalare l’utilità dei tness tracker, strumenti di dimensioni ridotte, che al loro interno racchiudono processori e sensori in grado di monitorare contemporaneamente una serie di parametri ogni giorno più ampia. Nati con l’intento di misurare l’attività sportiva, quindi distanza battito cardiaco e calorie, oggi valutano molti più parametri come il recupero, la qualità del sonno e molto altro, diventando sempre più piccoli e complessi. In ne gli smartwatch, orologi che permettono di tenere sotto controllo tutti i parametri legati allo sport e alla salute e che integrano gps e saturimetro. Tra le funzionalità avanzate, la chiamata dei soccorsi in caso di evidenti alterazioni dei parametri vitali.

DI ALESSANDRO SCALICI OPINION 90 PRIVATE

Vita autentica

Resistere alle pressioni per l’omologazione non è a atto facile La posta in gioco è la propria realizzazione personale

Essere autentici, in un mondo che ci chiede spesso di omologarci, signi ca esprimere sé stessi a prescindere dal giudizio degli altri, vivendo una vita che ri etta veramente chi siamo, i nostri valori, le nostre convinzioni. Vivere in modo autentico è fondamentale per chi ricerca il benessere perché può ridurre signi cativamente lo stress e l’ansia.

Come nasce l’insoddisfazione

Quando ci conformiamo a ciò che gli altri si aspettano da noi, spesso a scapito della nostra vera natura, ci esponiamo a una serie di tensioni e con itti interni tra ciò che siamo e ciò che ci chiedono di essere. Questo disallineamento può portare a sentimenti di insoddisfazione, inadeguatezza e perdita di identità. Essere autentici con gli altri crea un terreno fertile per relazioni più profonde, signi cative e

soddisfacenti. Quando siamo autentici anche le relazioni ne traggono bene ci.

Carl Rogers, uno dei padri della psicologia umanistica, enfatizzava l’importanza dell’autenticità per il benessere psicologico, de nendola come una congruenza tra il sé ideale (come vorremmo essere) e il sé percepito (come ci vediamo). Il noto psicoterapeuta sosteneva che un disturbo psicologico si veri ca dall’incongruenza tra il vero sé di un individuo e il suo sé ideale. Secondo Rogers, l’autenticità nasce dall’allineamento tra i due. Uno studio di Kernis e Goldman ha proposto quattro componenti dell’autenticità: consapevolezza di sé, comportamento non in uenzato da pressioni esterne, rispetto per i propri valori e capacità di mantenere relazioni aperte. I loro risultati indicano che le persone con un punteggio alto su queste dimensioni

tendono a mostrare maggiore benessere.

Valori e comportamenti

Gli psicologi concordano sul fatto che l’accettazione di sé e la congruenza tra i valori interni e il comportamento esterno siano essenziali per vivere una vita soddisfacente e signi cativa. Nonostante le s de che la ricerca dell’autenticità può presentare, il suo ruolo nel promuovere il benessere psicologico è innegabile.

Sebbene ci siano s de da a rontare, il percorso verso l’autenticità è un viaggio che vale la pena intraprendere per chi cerca una vita piena e signi cativa. Per iniziare un viaggio verso l’autenticità ecco alcuni piccoli suggerimenti: impegnati a dire di sì a te stesso; cerca di comprendere in profondità cosa è importante per te; valorizza ciò in cui credi; vivi la tua vita secondo i tuoi valori rimanendo fedele a te stesso.

OPINION PRIVATE 91

NATALIE PORTMAN

TESTIMONIAL

NATALIE PORTMAN È IL VOLTO DELL’ULTIMA FRAGRANZA

MISS DIOR PARFUM

Volto delle fragranze femminili Dior dal 2010, Natalie Portman incarna con grazia e stile l’essenza del nuovo Miss Dior Parfum, nuova fragranza del leggendario marchio francese. Francis Kurkdjian, direttore creativo delle fragranze Dior, si riappropria dell’ispirazione olfattiva iniziale di Miss Dior per infonderle lo spirito della giovinezza attuale. “La mia Miss Dior è una fragranza contemporanea plasmata dagli accordi golosi di un gelsomino con sfaccettature alla fragola selvatica, che regalano la sensazione di avere a che fare con un profumo tondo, ma anche strutturato dai legni ambrati”. La bottiglia di Miss Dior Parfum è una vera opera d’arte, coronata da un occo poignard intessuto con li di lurex color argento, che richiama l’artigianalità distintiva di Dior. Il acone, in una tonalità rosa scintillante, è impreziosito dall’iconico motivo pied-de-poule, un omaggio al prestigio e all’eleganza della maison parigina. Ha raccontato la Portman: “Questo profumo è un inno alla natura e ai ori. La natura è il centro della mia gioia. Amo fare lunghe camminate in mezzo alla natura selvaggia. I parchi sono i luoghi dove mi sento più felice”.

DI
PRIVATE 92 PRIVATE
FRANCESCA VERCESI

COLLABORATION

LA CANTANTE NINGNING È LA NUOVA

GLOBAL AMBASSADOR DELLA MAISON VERSACE

La 21enne cantante Ningning, membro del celebre gruppo k-pop Aespa, porta il suo fascino e la sua grande energia nella maison Versace. Una scelta che ri ette la sinergia tra la sua personalità artistica e l’etica di Versace: entrambi condividono la passione per l’espressione creativa senza limiti. “Essere una brand ambassador Versace è emozionante”, ha a ermato Ningning. La cantante cinese, il cui vero nome è Ning Yi Zhuo, è la voce del gruppo Aespa, formatosi a Seul, Corea del Sud, nel 2020. Le altre componenti del gruppo sono Karina, Giselle e Winter. Per tutto il 2021 le quattro ragazze sono state testimonial delle principali collezioni e campagne di Givenchy. Oggi l’unione tra Ningning e Versace rappresenta un’entusiasmante fusione di culture e di stili. La freschezza e l’energia della giovane artista si intrecciano con l’heritage e la sensualità del marchio italiano della moda. L’artista ha confessato come i capi del brand le conferiscano un “nuovo atteggiamento di forza”. Un sentimento che si allinea con il suo messaggio di empowerment attraverso la moda.

PRIVATE 93 PRIVATE VIP
NINGNING

BUGATTI W16 MISTRAL, L’ECCELLENZA IN FORMA DI ROADSTER

La Bugatti W16 Mistral, ultima creazione della casa automobilistica francese (parte del gruppo VW) annunciata per la prima volta ad agosto del 2022 a Pebble Beach, è un capolavoro nel panorama delle hypercar. Questa roadster ad alte prestazioni incarna l’apice dell’ingegneria e del design, simboleggiando non solo un tributo alla storica tradizione di Bugatti nel settore delle auto scoperte, ma segnando anche la conclusione dell’era del leggendario motore W16. Da oltre un secolo, il brand si è distinto per la produzione di alcune delle roadster più ra nate mai realizzate. Jean Bugatti, gura chiave nella storia del marchio, ha dato vita a modelli come la Type 40 A, la Type 41 Roadster Esders, la Type 55 Roadster e la celebre Type 57 Roadster Grand Raid Ganglo . Questi veicoli, realizzati tra gli anni ’20 e ’30,

erano costruiti in serie limitate con una dedizione assoluta alla perfezione. La nuova W16 Mistral è una rivoluzione. Non si tratta semplicemente di una variante della Chiron, ma di un progetto totalmente nuovo. Centrato attorno alla versione de nitiva del motore W16 da 1600 cv, o re un livello di artigianalità e lusso senza precedenti nel mondo delle auto scoperte. Raggiunge i 420 km/h di velocità massima ed è dotata di un nuovo sistema di aspirazione dell’aria, con inedite bocchette in bra di carbonio montate dietro i poggiatesta e capaci di sostenere le quasi due tonnellate del veicolo. Un cenno alla storia è presente nella leva del cambio, in alluminio massiccio e decorata con l’omaggio alla celebre scultura dell’elefante danzante di Rembrandt Bugatti. bugatti.com

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AUTOMOTIVE

Extra.Ordinary

Quando viaggi puoi essere più di un semplice passeggero.

Gli investimenti nelle infrastrutture essenziali e necessarie per soddisfare la crescente domanda globale di viaggi possono fornire un’opportunità di rendimento nei periodi di inflazione. Un’opportunità d’investimento straordinaria dall’ordinario che ci serve per vivere ogni giorno.

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LE GRANDI MOSTRE DA NON PERDERE IN ITALIA

Da Brassaï a Palazzo Reale di Milano a Hokusai e il suo mondo uttuante al Museo di Roma, passando per la fotogra a di Robert Capa. Dal 23 febbraio al 2 giugno

Palazzo Reale presenta Brassaï. L’occhio di Parigi.

La retrospettiva è curata da Philippe Ribeyrolles, studioso e nipote del fotografo che detiene un’inestimabile collezione di stampe di Brassaï e un’estesa documentazione relativa al suo lavoro di artista.

La mostra presenterà più di 200 stampe d’epoca, oltre a sculture, documenti e oggetti appartenuti al fotografo, per un approfondito e inedito sguardo sull’opera di Brassaï, con particolare attenzione alle celebri immagini dedicate alla capitale francese e alla sua vita. Il 14 febbraio ha aperto al pubblico tre mostre per il ciclo La Stagione dei grandi maestri. Robert Capa e Gerda Taro: La fotogra a, l’amore, la guerra ( no al 2 giugno) con 120 fotogra e a raccontare il rapporto professionale e sentimentale tra i due fotogra . Ugo Mulas: I gra ti di Saul Steinberg a Milano ( no al 14 aprile); una mostra in cui protagonista assoluta è la Milano del

boom economico. Michele Pellegrino: Fotogra e 19672023 ( no al 14 aprile) con una sintetica antologica dell’intero suo percorso creativo, tra montagne, ritualità, volti e momenti del mondo contadino. Dal 21 febbraio al 23 giugno, gli spazi di Palazzo Braschi, il Museo di Roma situato sull’a ascinante Piazza Navona, vedranno un evento espositivo ispirato alla produzione artistica giapponese, quella dei maestri Katsushika Hokusai e Utagawa Kunyioshi, due dei più celebri artisti dell’ukiyo-e. In ne sarà Henri de Toulouse-Lautrec il protagonista dell’appuntamento annuale della primavera di Palazzo Roverella di Rovigo con l’arte internazionale. La grande mostra del 2024 è riservata all’artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di ne secolo e si potrà visitare dal 23 febbraio al 30 giugno.

Questa esposizione si so erma sulla sua attività di pittore, con dipinti e pastelli provenienti da importanti musei americani ed europei oltre che francesi, in rapporto all’ambiente parigino in cui operava e mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti.

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Illustrazione de La Grande Onda di Kangawa di Katsushika Hokusai pubblicata il 1 dicembre 1884
MUSEUM

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA

Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA

Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.

ETF sostenibili.

iShares. Aspettati di più.

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Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo oal ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.

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Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 3046038

Materiale di marketing

Avanza il salutismo

A gennaio si è celebrato “il mese di astinenza dall’alcol”

Dalla Hadid alla Paltrow, i vip imprenditori che cavalcano l’onda

CELEBRITIES

BUSINESS

Per il 2024 abbiamo ormai archiviato il “Dry January”, cioè il “mese di astinenza dall’alcol” sempre più di uso per disintossicarsi dai bagordi natalizi. In realtà, questo fenomeno – iniziato come una sorta di s da – è diventato molto più di una moda passeggera e non si limita a un solo mese all’anno. Al contrario, possiamo dire che è in atto un vero e proprio cambiamento culturale, nell’ambito di una generale maggiore attenzione verso uno stile di vita più sano: moltissime persone, anche tra i più giovani, stanno assumendo un nuovo approccio nei confronti del consumo di bevande alcoliche, di fatto riducendolo signi cativamente. Non vuol dire necessariamente diventare astemi, ma avere un rapporto più consapevole con l’alcol e gli e etti che provoca su sico e mente. Tutto questo sta aprendo spazi nora inesplorati nel mondo del beverage. Tanto che alcune celebrità – che si sono fatte paladine del movimento battezzato “sober curiosity” – hanno già lanciato i loro brand di bevande analcoliche: dai drink energetici di Bella Hadid a quelli vegani e “kosher friendly” di Blake Lively, si tratta di prodotti che promuovono una maggiore attenzione alla salute e a scelte più consapevoli. Ecco le proposte più interessanti di questo settore in ascesa.

BLAKE LIVELY

BRAND: BETTY BUZZ

CARATTERISTICHE: BEVANDE VEGANE, ECOLOGICHE E CERTIFICATE KOSHER

BELLA HADID E JEN BATCHELOR

BRAND: KIN EUPHORICS

CARATTERISTICHE: INGREDIENTI DELLA MEDICINA AYURVEDICA

PER MIGLIORARE L’UMORE

ROSARIO DAWSON, GWYNETH PALTROW E REBEL WILSON

BRAND: CANN

CARATTERISTICHE: BEVANDE CON INFUSO DI CANNABIS (THC)

KATY PERRY E MORGAN MCLACHLAN

BRAND: DE SOI

CARATTERISTICHE: INGREDIENTI NATURALI, MIX PARTICOLARI E BASSO CONTENUTO DI ZUCCHERI

TOP LIFE
DI SARA MORTARINI
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BLAKE LIVELY

LINDSAY LOHAN

COURT

DIVORZIO DELL’ANNO

LINDSAY LOHAN, MEZZO MILIONE DI DOLLARI PER UN BREVE “CAMEO”

È tornato nelle sale, a quasi 20 anni dall’originale, il remake dell’iconico lm Mean Girls, una teen comedy che vede protagoniste quattro ragazze nel pieno dell’adolescenza. Lindsay Lohan, che nella pellicola del 2004 interpretava la sedicenne Cady Heron, fa un cameo nel reboot del 2024. Ma quanto è stata pagata per la sua breve apparizione nell’ultima scena del lm? Stando a quanto riporta Variety, il compenso per mezza giornata di shooting si aggira sui 500mila dollari. Non male se si pensa che 20 anni fa aveva preso 1 milione di dollari per il ruolo da protagonista. Né l’attrice né la casa di produzione – la Paramount – hanno commentato l’indiscrezione. Il cameo nel nuovo lm comunque, rappresenta anche una sorta di ritorno sulle scene per Lohan, che è stata a lungo assente dal grande schermo.

Pensavate che, una volta annunciata la separazione, il gossip sfrenato sulla (ex) coppia Totti-Blasi sarebbe andato scemando? Errore. In realtà pare che ne sentiremo parlare ancora (e ancora). Sì, perché, dopo il furto dei Rolex di lui da parte di lei e delle borsette gri ate di lei a opera di lui, adesso i due si stanno scontrando sull’assegno di mantenimento per i tre gli. L’anno scorso il tribunale di Roma aveva stabilito provvisoriamente che l’ex calciatore avrebbe dovuto versare a Blasi 12.500 euro al mese, ma lui vorrebbe dimezzare la cifra. Il problema, ha scritto di recente Repubblica, è che negli ultimi tre anni Francesco Totti avrebbe fatto boni ci verso il Principato di Monaco per ben 3 milioni di euro, si ipotizza per gioco d’azzardo. E se può giocarsi tutti quei soldi, una riduzione dell’assegno da versare all’ex moglie per le spese dedicate ai gli appare discutibile.

PRIVATE 99 TOP LIFE
FILM
BLASI - TOTTI

Investimenti di valore

Banor applica la strategia di quality investing alla gestione patrimoniale Mariotti (responsabile delle linee value): “Puntiamo su titoli sottovalutati”

“Mantenere l’investimento nel lungo termine e investire sui mercati: questo è il nostro mantra. La statistica ci dice, infatti, che spesso sono poche sedute a fare buona parte delle performance annuali”. È la premessa di Tomaso Mariotti, responsabile delle linee di gestione value di Banor. Con lui abbiamo fatto il punto sull’asset allocation attuale.

Quali sono i vostri criteri per la scelta dei titoli da inserire in portafoglio?

Puntiamo su un approccio che de niamo quality value investing, che ci porta a scegliere aziende i cui business presentano vantaggi competitivi, quelli che Warren Bu ett identi ca come “moats”, ovvero castelli protetti da un fossato per tenere distante la concorrenza. Un’altra discriminante che consideriamo è la qualità del management, così come il percorso di crescita nel tempo e il ritorno sul capitale investito. Il nostro obiettivo è generare valore, per questo investiamo in un titolo solo se rileviamo l’esistenza di un margine di sicurezza adeguato, ovvero una

di erenza positiva e importante tra il valore intrinseco dell’azienda, che viene stimato da noi tramite modelli proprietari, e il prezzo di mercato.

Che approccio avete verso la volatilità?

Consideriamo la volatilità come una variabile che o re opportunità e non come un rischio, che per noi equivale alla perdita permanente di capitale. Sfruttiamo la volatilità e le situazioni di stress del mercato per acquistare asset a prezzi ancora più bassi rispetto al loro valore e ettivo. Anche su questo fronte ci ispiriamo a Bu ett, che da sempre invita ad avere paura quando tutti sono avidi e a essere avidi quando gli altri hanno paura.

Ci sono settori e titoli che vi piacciono in particolare?

Siamo investitori di lungo periodo e per questa ragione scegliamo titoli con fondamentali solidi che presentano ritorni sul capitale elevati e persistenti. Nel corso del 2022 abbiamo incrementato 5 delle cosiddette “magni che 7” società tecnologiche americane, in un anno in cui perdevano più di 1/3 del loro

valore e, nonostante il rally dello scorso anno, le abbiamo ancora in portafoglio. In genere ci piacciono i settori con ritorni sul capitale elevati come il lusso, il beauty, l’healthcare e i beni di consumo caratterizzati da piccoli acquisti ripetuti nel tempo.

ASSET 100 PRIVATE
DI L.D.O.
Tomaso Mariotti
www.emarinella.eu

Il momento giusto

Il mercato immobiliare ha già conosciuto una correzione dei prezzi

È l’occasione per puntare sugli investimenti value-add

Negli anni in cui i tassi d’interesse erano prossimi allo zero, il settore immobiliare è stato caratterizzato da ingenti ussi di investimenti guidati dallo spread (positivo) tra i rendimenti ottenibili nell’immobiliare rispetto a quelli corrisposti dai bond governativi.

Timing favorevole

Tuttavia, l’aumento repentino dei tassi ha provocato una riduzione delle transazioni e – con un lag temporale – un rialzo dei rendimenti anche nel settore immobiliare, dovuto alle svalutazioni degli asset. Con la ne della politica restrittiva annunciata dalle Banche centrali, oggi l’investimento nel mercato immobiliare sembrerebbe avere un

timing favorevole. Da un lato gli investitori istituzionali possono percepire tramite strategie core dei rendimenti più elevati, guidati prevalentemente dalla generazione di redditi, dall’altro, gli investitori privati, in genere più interessati a investimenti improntati alla crescita del capitale nel tempo, possono trovare vantaggio in strategie value-add. Infatti, il settore immobiliare ha già vissuto un ampio aggiustamento dei valori alla ne del 2022 e nel corso del 2023, spinto dalle politiche monetarie e dalla polarizzazione del mercato verso speci che asset classes e più in generale su immobili energeticamente e cienti e di qualità.

In particolare, questo innalzamento degli standard sulla sostenibilità energetica e sulla qualità degli immobili, obbliga e obbligherà i proprietari a investire maggiormente per quelle migliorie che renderebbero gli standard degli asset in linea con quelli richiesti dal mercato, a partire da lavorazioni meno invasive ma che portano a un grande miglioramento delle prestazioni energetiche, no a interventi più massici, necessari per far fronte a immobili ormai obsoleti.

Nuova strategia

Ecco perché come Bnp Paribas Reim, sfruttando il particolare “momentum” favorevole di mercato, abbiamo deciso di lanciare una strategia valueadd. Con un approccio essibile pensiamo di costruire una strategia che abbia due motori di performance, da un lato i co-investimenti, dall’altro una selezione di fondi di terzi.

In questo modo, amplieremo al massimo la diversi cazione riducendo fortemente il rischio intrinseco che operazioni di questo tipo presentano.

ASSET 102 PRIVATE
*Ceo di Bnp Paribas Reim Italy Vincenzo Nocerino

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Think differently

Women’s wealth in UK grows unstoppably, year by year It’s important to consider gender di erences in investment

For many decades, the UK’s wealth management industry was heavily male-dominated, and focused largely on the husbands who, on the whole, both earned and managed clients’ family nances.

e focus has broadened

In recent years, the focus has broadened driven partly by the rise of female entrepreneurs and career women and partly by the fact that women often outlive their spouses, so often take control of the family wealth when their husbands die and before it passes to the next generation. While this has long been true, the unprecedented wealth amassed by the post-second world war cohort has created many more rich widows.

Wealth management reports frequently cite the Centre for Economic and Business Research’s eye-opening revelation that 60 per cent of UK wealth will be in women’s hands by 2025.

Wealth managers who fail to recognise the speci c needs of a growing potential female client base, or assume that a “one size ts all” approach will do the job, are

therefore likely to miss what could prove to be a rewarding eld.

Only 16 pc of female advisers

Financial Conduct Authority data last year revealed that only 16 per cent of advisers are women. Recent research from Schroders found that only 5 per cent of advisers have a di erentiated strategy for attracting and retaining women clients. It’s not about inventing something totally new for female clients but about responding to the ways women think a bit di erently about money. Victoria Ross, a chartered nancial planner at Progeny, says women’s approach to investing tends to di er from that of men. “I believe that objective and goal-based nancial planning has more to o er women, as opposed to a focus that is purely on the accumulation of wealth,” she

explains. As evidence, she highlights research by Progeny and YouGov on inheritance planning. “Women were more concerned about the amount of IHT their children would have to pay, and had less con dence about both giving and receiving an inheritance, whereas men were more concerned about maintaining their lifestyle in retirement. It points to a goals-based approach that focuses on increasing wealth for the whole family,” she observes.

To recognize the circumstances

Charlotte Tattersall, a nancial planner at RBC Brewin Dolphin, argues that initiatives targeting women are not about product di erentiation. “Products and solutions are the same for all clients,” she stresses. More broadly, the focus is on

e players who fail to recognise the speci c needs of a growing potential female client base, or assume that a “one size ts all” approach will do the job, are therefore likely to miss what could prove to be a rewarding eld
OPINION 104 PRIVATE
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recognition of the di erent circumstances that may bring women to seek nancial help, the ways in which they may feel inhibited or uncomfortable, and the opportunities to educate and empower.

Of course, female clients take many forms. Some are time-poor businesswomen or entrepreneurs seeking to delegate, and many want guidance as they approach retirement. But a sizeable number are either going through divorce or recently widowed and trying to make decisions that historically were made as a couple or left to their partner. Rebecca Tunstall, an investment director at Rathbones Investment Management, focuses speci cally on divorcees. “Most are in charge of their own nances for the rst time in their lives,” she says. While the immediate job is to guide them through the practical nancial issues thrown up by the divorce, “it’s vital to empower women who may not have had much experience with investments with the knowledge and understanding to be able to engage with us”.

Empathy is crucial

In this context, many market-leading and boutique rms see the value of ensuring that female clients can be advised by female advisers. Sarah Roughsedge, who went further and set up her own rm, Eva Wealth Management for Women, explains why the female focus makes sense.

“My own experience in the nancial services industry was characterised by an aggressive and overwhelmingly

masculine environment that struck me as intimidating,” she says. “I wondered how this kind of atmosphere would a ect the women actually seeking advice, particularly those going through divorce, grieving or just starting to manage nancial matters and feeling uncertain.” ere is a strong sense among female wealth managers that they are better placed than men to empathise with women clients, because they too have juggled career, motherhood, caring for elderly relatives and the impact of pay and pensions gaps on nances.

at is backed to some extent by a 2013 study from the US Insured Retirement Institute, which found that 70 per cent of women seeking a nancial adviser would prefer to work with a woman — though it also suggests that wealth management skills may be more important than adviser gender for the remaining 30 per cent.

A new nancial planning

Especially for women who are newly widowed, patience may be required. “ e process for nancial planning often takes longer than usual,” Ross says, involving additional meetings, plenty of time for clients to process choices and “a lot of communication

between adviser and client in order for them to feel supported”. Tattersall agrees. She highlights Brewin Dolphin’s undertaking to change its culture to prioritise clients’ needs: “For example, we don’t charge di erently if someone needs more initial meetings.”

Education is another priority for advisers keen to grow a nancially con dent female client base, says Roughsedge. “Many women lack con dence when it comes to investing, and the wealth management industry must address this disparity.” Tattersall observes that although women tend to be more cautious investors than men, “they will take more risk once they have gained knowledge and understanding, which is why the right advice is so important”. Some action is being taken on nancial education. Rathbones, for instance, o ers a nancial awareness course covering the basics. “ e aim is to give women a better understanding of how investments work, and in an environment where they can ask questions without being judged,” says Tunstall. Ultimately, rms that recognise the nuanced gender-based di erences in investing attitude and con dence are likely to be best placed to attract female clients.

106 PRIVATE OPINION

Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.

PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.

Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

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