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COVER STORY Marina Bongiorno E-commerce, successo e sfide dopo la pandemia

E-COMMERCE, SUCCESSO E SFIDE DOPO LA PANDEMIA

«Il punto fondamentale a cui un’azienda come la nostra deve prestare attenzione non sono i numeri del fatturato, ma i cambiamenti in corso nell’economia internazionale, che dobbiamo essere sempre in grado di comprendere per essere pronti a dare la nostra risposta, una risposta efficace. D’altronde, come diceva un detto, “l’azienda nasce domani”». Guarda avanti Marina Bongiorno, proprietaria della BongiornoWork leader nella distribuzione di abbigliamento da lavoro e dispositivi di protezione, e, con il business dell’azienda di Treviolo ben piantato nel mondo dell’e-commerce, segue con attenzione due sfide del mondo postpandemia. «Le abitudini dei clienti sono cambiate - spiega - i lunghi mesi di restrizioni e la comodità di ricevere la merce direttamente a casa hanno introdotto trasformazioni che resteranno. È vero, noi abbiamo mantenuto aperto il nostro show-room, ma il cuore del nostro lavoro è online, con l’e-commerce, che vogliamo sviluppare e adattare sempre più alle esigenze del cliente. A breve prevediamo di attivare una app, ma in generale sono sempre in corso miglioramenti da parte del nostro team sul fronte del marketing, della comunicazione, della gestione della piattaforma web. D’altronde - continua - gli ultimi studi dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, riferiti al 2021, hanno mostrato che in Italia non sono solo cambiati i comportamenti

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MARINA BONGIORNO: «I COMPORTAMENTI DEI CLIENTI SONO CAMBIATI, CONTINUA LA CRESCITA DEGLI ACQUISTI ONLINE»

«Filiera più corta a causa delle sfide nel commercio internazionale, guardiamo all’Europa Continentale»

di acquisto, ma è maturata anche la consapevolezza sull’importanza di progettare un percorso di vendita e di relazione fondato sull’integrazione e sulla collaborazione tra canali fisico e online. Sempre secondo l’Osservatorio, prima dell’emergenza sanitaria il 70% dei rivenditori e grossisti non era organizzato per le vendite online, mentre nel 2020 l’e-commerce a livello europeo ha raggiunto il valore di 757 miliardi di euro, con una crescita del 10 per cento rispetto al 2019. Nel 2021 in Italia gli acquisti online valgono 39,4 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020)».

Bongiorno descrive lo stesso show-room come qualcosa che va oltre il normale punto vendita: «È un luogo - spiega - che può ospitare il primo contatto tra il cliente e un prodotto (una calzatura, un dispositivo di protezione…) che il cliente vuole osservare dal vivo, toccare con mano, e di cui soprattutto vuole apprezzare la qualità grazie ad un’assistenza competente. Chi viene da noi “compra”

A sinistra il polo logistico di Treviolo (Bg) Sopra la home page dell’E-commerce bongiornowork.com la nostra serietà aziendale: siamo riconosciuti come realtà che garantisce un filo diretto con i migliori brand dell’abbigliamento antinfortunistico del mondo, e abbiamo l’obiettivo di “vestire la gente che lavora” tenendo conto anche del gusto, dello stile e della qualità del Made in Italy, della funzionalità ma anche dell’eleganza». Non sono previsti ampliamenti o aperture di nuovi presidi fisici: «La maggior parte dei nostri clienti acquista sul web perché conosce già i marchi e la loro qualità, perchè sono nomi noti o perché li ha già utilizzati» spiega Marina Bongiorno, che lancia una novità: «Il punto vendita diventerà un mezzo per mostrare il prodotto, che però magari viene poi ordinato sulla piattaforma online e consegnato a domicilio. Il futuro sarà lo showroom virtuale, in grado di dare la possibilità di vedere e conoscere i nostri prodotti da remoto in modo innovativo: il valore aggiunto, però, rimarrà l’assistenza, ovvero tutta quella serie di servizi che sono a disposizione del

cliente e che cercano di andare incontro alle sue esigenze: chat diretta per la richiesta di informazioni, gestione coordinata dei tempi di consegna e molto altro». Accanto all’attività interna c’è poi da confrontarsi con i cambiamenti radicali che hanno subito una brusca accelerazione nei due anni di Covid soprattutto per quanto riguarda la logistica e le catene di distribuzione del commercio internazionale, utilizzate da Bongiorno Antinfortunistica per vendere in tutta Italia e all’estero. «La filiera si è accorciata, e la dimensione dei nostri scambi è sempre più europea - commenta Marina Bongiorno - È in tedesco la prossima traduzione della nostra piattaforma di e-commerce: prevediamo di rafforzare il nostro rapporto con la Germania, ma guardiamo con interesse anche a Norvegia, Svezia e

Bongiorno veste il tuo lavoro

Danimarca, che sono molto attente alla protezione del lavoro, amano la qualità e non deprezzano». A pesare l’aumento dei costi di trasporto, la crescita del prezzo dell’energia, ma anche i nuovi equilibri geocommerciali. «Sta diventando troppo costoso e complesso lavorare con lo stesso approccio di prima con il mercato orientale, per esempio, anche se ci manterremo aperti a tutti - conclude Marina Bongiorno - è una questione legata alle dinamiche di mercato: il Pakistan ha il monopolio della produzione di jeans, il Bangladesh del cotone, l’India della tecnologia, la Cina un po’ di tutto. Obiettivo delle grandi potenze, prima tra tutte la Cina, è il controllo degli snodi del commercio globale e in particolare dei porti. È per questo che noi guarderemo sempre di più all’Europa».

«Guardiamo con interesse anche a Norvegia, Svezia e Danimarca che sono molto attente alla protezione del lavoro, amano la qualità e non deprezzano»

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