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MOTORI • Volvo XC40 • Alfa Romeo Tonale

VOLVO XC40

«La prima elettrica del marchio svedese guarda avanti, si rinnova e raddoppia, con due versioni: a uno o due motori Attraente, comoda, sicura e tecnologica, ha interfaccia Google e software aggiornabili da remoto»

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La storia delle automobili Volvo inizia nel 1927, dal costruttore di cuscinetti a sfere di diffusione mondiale SKF. Forse non tutti sanno che il marchio è in realtà una parola latina, dal verbo volvere, studiata appunto per i cuscinetti. Un’avventura che ha portato lontano la notorietà delle vetture svedesi, diventate simbolo di robustezza, qualità e sicurezza. Nonché per

Potenza 231

CV

Batteria 69

kWh

Autonomia 425

km

diversi periodi, addirittura miti per la mid class americana e incarnando la station wagon per antonomasia anche in Europa. Diventata proprietà di Ford, per poi passare al gruppo cinese Geely, ha potuto mantenere inalterata l’immagine dal design nordico e pulitissimo, come pure anticipare prima di altre la transizione verso l’elettrificazione. Recharge indica per Volvo le vetture con alimentazione elettrica e ibrida plug-in, obiettivi cui sta mirando l’intera gamma, per diventare solo EV dal 2030. La crossover XC40 Recharge inaugura una nuova linea di veicoli; presentata nel 2017, XC40 è ristilizzata con il model year ’23 che ne rinnova il design d’avanguardia: paraurti anteriore e griglia frontale priva di cornice aumentano la continuità estetica tra elettriche, XC40 e C40 entrambe Recharge, i fari a “martello di Thor” diventano led pixel adattando automaticamente il fascio luminoso al traffico che si incrocia. Nuove tonalità di vernici e cerchi con disegno inedito completano l’esterno, mentre nell’abitacolo i rivestimenti disponibili possono essere in tessuto o in pelle sintetica. Lunga 444 cm, larga 186 e alta 165, è disponibile in due configurazioni, una monomotore da 170 kW (231 CV) e coppia di 330 Nm, con batteria da 69 kWh (67 effettivi), con trazione anteriore e autonomia di circa 425 km grazie al consumo contenuto in 18,5 kWh/100 km. Accelera da 0 a 100 in 7,4 secondi e raggiunge la velocità massima di 160 km/h. La ricarica (20-80%) più rapida, con la colonnine pubbliche a 150 kW, avviene in 32’, mentre a casa, in una notte, si può ricaricare fino ad un’autonomia di circa 150 km; di serie c’è il caricatore di bordo da 11 kW. Più potente invece la versione a due motori, chiamata Twin, con trazione integrale, 300 kW (408 CV) complessivi, batteria da 78 (75 eff.) e consumo di 20,4: che scatta però in 4,9 secondi da 0 a 100 e arriva a 180 km/h, con autonomia di 438 km. Tre gli allestimenti: Core, Plus e Ultimate, in crescendo di dotazioni di classe e stile, mentre la sicurezza, elevatissima, è per tutte. La versione provata da Economia Magazine e fotografata attorno alla suggestiva località di Astino presso

«Prima Volvo in grado di utilizzare gli aggiornamenti del software e del sistema operativo in modalità “over the air” (da remoto)»

Bergamo, è la monomotore, più accessibile ma non meno elegante e piacevole da guidare rispetto alla Twin. A bordo encomio a qualità e finiture, quindi alla proverbiale comodità dei sedili: ma per un’auto che guarda avanti, la novità è il sistema multimediale con Android Automotive, sviluppato da Google e comprendente i servizi dalle mappe all’assistenza vocale, agendo con lo smartphone e il proprio account. L’assetto votato al comfort - che sembra livellare le buche e spianare le imperfezioni dell’asfalto - si coniuga perfettamente con potenza e prestazioni offerte dal motore “singolo”, ben interpretando la missione dell’auto. Si viaggia con grande insonorizzazione (sulle elettriche è più facile avvertire fruscii e rumori parassiti), stando volentieri a bordo. Utile la guida con un solo pedale per la massima rigenerazione in rilascio, da utilizzare solo in condizioni urbane o montane. Anche i modelli XC40 confermano come la visione elettrica del costruttore premium sia partita dal basso (in senso relativo) della gamma per una maggior diffusione e non, diversamente da altri, dalle più remunerative proposte ad alto prezzo. Volvo è sempre stata un po’ controcorrente, rispettando la filosofia scandinava del welfare: una sorta di democratizzazione rispetto al ruolo d’avanguardia del lusso, vista con lungimiranza anche verso l’elettrificazione. IPERAUTO BERGAMO Via Borgo Palazzo, 205 Tel. 035 2924211 BERGAMO www.iperautobg.it

ALFA ROMEO TONALE

«Elegante e aggressiva come deve essere un’Alfa, segna il rilancio del marchio con stile e tecnologia, arricchiti dalla qualità voluta da Stellantis; motori a benzina ibridi (mild e plug-in) e perfino a gasolio»

Tonale è la prima elettrificata con marchio Alfa Romeo. Si è fatta attendere: la nuova dirigenza l’ha sviluppata, affinata e collaudata (comprese le linee di produzione) perché la qualità fosse elevata tanto quanto le aspettative degli acquirenti. Non solo: anche la gamma è ampia, cominciando dall’introduzione delle versioni ibride a benzina, con potenze fino a 160 cavalli, tutte con sigle e nomi appartenenti alla tradizione del Biscione. Tonale Super, Sprint, TI (sigla per Turismo Internazionale, che riporta a tempi andati) e Veloce.

«La meccanica è raffinata: motore con elevata compressione, doppio sistema ibrido con generatore a cinghia e motore elettrico all’interno del cambio automatico a sette rapporti»

Più una Edizione Speciale, con scritta “Speciale” sui parafanghi anteriori, come si nota nelle immagini che accompagnano questa prova di Economia Magazine, ambientata nei dintorni di Selvino (Bergamo). Strade che ospitano spesso i rally, adatte ad apprezzare la dinamica sopraffina di Tonale. Ma cominciamo dalle forme: l’aspetto sportivo è predominante e le consente di svettare nel segmento C-suv. La vista anteriore ingrandisce le calandra Alfa Romeo che compone il trilo-

Potenza 160

CV

0-100 km/h 8,8

Secondi

Coppia 240

Nm

bo con le due griglie inferiori molto ampie, affiancate a loro volta da prese d’aria laterali che ne allargano l’aspetto. Aggressiva anche la fanaleria con tripli proiettori led – motivo richiamato al posteriore, dove è elegantemente unito in una fascia unica – a filo del cofano alto ma non piatto, dal profilo a cuneo che incontra il parabrezza inclinato: lateralmente la cintura alta sale fino all’ultimo montante per concludersi scendendo sulla coda, importante sotto il lunotto spiovente, con spoiler. L’abitacolo sportivo, tipicamente Alfa, è ospitale e ha persino il bagagliaio tra i più spaziosi della categoria: la batteria per l’ibrido è infatti nel tunnel centrale. Le versioni più ricche hanno gli ammortizzatori regolabili tramite il selettore “dna”, e le palette al volante in alluminio per l’uso manuale del cambio. Guidandola, specialmente in montagna, Tonale svetta per motore, assetto e freni. Rotondo e progressivo il primo, interagisce con il sistema ibrido che eroga la

coppia massima già a 1500 giri, costante fino a circa 3000; l’assetto è valido nelle differenti tarature, sempre con limitatissimo sottosterzo, ridotto rollio e beccheggio. Potente, infine, la frenata dell’impianto Brembo, precisa anche dopo uso intenso. La gamma di Tonale deve ancora essere completata: è annunciato l’arrivo della Plug-In Hybrid Q4 da 275 cavalli, con autonomia elettrica fino a 80 km e trazione integrale, mentre sono appena entrate a listino le versioni Diesel, con motore 1.6 da 130 cavalli (non elettrificato), nei medesimi allestimenti dei benzina. Configurate con lo sterzo più diretto della categoria, sospensioni con ammortizzatori “frequency selective”, dynamic torque vectoring e freni Brembo con Integrated brake system. Perché anche a gasolio, si deve apprezzare la dinamica da Alfa Romeo. Quale mancherebbe? Tonale Quadrifoglio da 300 cavalli ed esteticamente (ancor) più aggressiva. Secondo il grande capo del Biscione, Jean-Philippe Imparato, vero appassionato, non è prevista ma se arrivassero tante richieste, si potrebbe fare. Spalancando le porte a un sogno. Nicola D. Bonetti Autotorino S.p.A. Via Zanica, 87 Bergamo Tel. 035 3230211 www.autotorino.it

Strumentazione classica con tre elementi circolari, affiancata dal display per l’infotainment compatto e leggibile. Buona l’ergonomia dei comandi tradizionali

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