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BANCHE Luca Gotti (BPER): «La transizione sostenibile è un percorso che banche imprese e privati devono fare insieme»

VERSO UN NUOVO EQUILIBRIO

LUCA GOTTI (BPER): «LA TRANSIZIONE SOSTENIBILE È UN PERCORSO CHE BANCHE, IMPRESE E PRIVATI DEVONO FARE INSIEME»

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«Banche, imprese, privati: le sfide a cui ci troviamo di fronte, in particolare quella della sostenibilità, coinvolgono tutti. È un cambio di paradigma che impegna diversi soggetti a lavorare insieme, per raggiungere un nuovo equilibrio dopo la rapida caduta di quello precedente». L’equilibrio, se si parla di istituti bancari, a Bergamo e in Lombardia è cambiato eccome negli ultimi tempi, vista l’acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa San Paolo, con una parte delle attività della prima confluite in BPER Banca. Luca Gotti ha seguito proprio questo percorso e da febbraio 2021 è Direttore Territoriale Lombardia Ovest di BPER Banca: un punto di osservazione privilegiato, perché rivolto ad una delle aree più ricche e in trasformazione d’Europa. «Abbiamo raccolto un’eredità importante - spiega -, e oggi siamo la seconda banca in provincia di Bergamo per numero di sportelli, una realtà insomma non grandissima ma nemmeno piccola. La matrice dei nostri clienti bergamaschi è ancora quella che viene dalla Banca Popolare di Bergamo, ed è quindi molto simile al Dna di BPER: sono persone che hanno un rapporto direi di “affezione” nei confronti del proprio Istituto di Credito, chiedono molto alla propria banca. Mentre Milano vive soprattutto altri tipi di dinamiche, a Bergamo si nota bene una caratteristica che riguarda anche il territorio di Varese, per esempio, ma anche di Como: la provincia chiede alla banca l’impegno a costruire un legame stretto. Da questo punto di vista è in corso, è vero, una riorganizzazione della mappa delle filiali sul territorio: stiamo procedendo a diverse aggregazioni perché pensiamo che sia importante avere a disposizione filiali più grandi con più servizi, dove poter accedere a una consulenza completa che poggia su diverse professionalità e competenze, in grado di migliorare così il rapporto con il cliente. Tuttavia, nonostante cadano alcuni presidi del territorio, non diventeremo completamente digitali: manterremo i servizi fisici anche per permettere a chi ha meno dimestichezza con la tecnologia, come gli anziani, di potersi rapportare con noi con facilità». Tra le sfide principali su cui Gotti punta l’attenzione c’è quella del PNRR. «Sono finanziamenti pubblici, ma hanno bisogno di un forte impegno degli Istituti di Credito che “accompagni” tali investimenti - spiega - Perché le imprese che vogliono accedere alle gare hanno bisogno di una solidità finanziaria che permetta loro di operare e di sostenere la mole di lavoro stimolata dal Piano: un sostegno che anche la nostra banca, nel caso soprattutto delle PMI, è impegnata a garantire. Questa grande iniziativa europea è fondamentale per il sistema paese, ne riconfigurerà l’impianto, ma è un percorso che banca e impresa devono fare insieme, con un confronto continuo. Credo che ogni attore debba fare bene la sua parte in questa sfida collettiva cruciale». Tra la pandemia, gli shock economici che ne sono seguiti e la guerra in Ucraina, proprio l’attività delle imprese è stata messa a

NOME: Luca Gotti RUOLO: Direttore Territoriale Lombardia Ovest di BPER Banca

dura prova negli ultimi anni. «E non dimentichiamo la crisi del 2008-2013 - aggiunge Gotti - In generale la Lombardia ha mostrato ogni volta grande capacità di ripartire, per cui sono fiducioso. Certo, in questo momento ci sono numerose criticità, dalla crescita dei prezzi delle materie prime ai costi dell’energia, che stanno portando le imprese a riconfigurare i propri costi di produzione. Vedo soprattutto un grande lavoro di ricalibrazione verso un nuovo equilibrio e una nuova cultura del fare impresa». Al centro di questa nuova cultura ci sono la sostenibilità e le tematiche ESG, l’attenzione cioè agli impatti della propria attività d’impresa sulla collettività: sull’ambiente (Environment), la società (Society, le risorse umane, il benessere aziendale…), e la governance dell’azienda stessa. Anche perché le imprese stanno prendendo consapevolezza, in modo molto rapido, che questo approccio diventerà un requisito per accedere al credito. «Chi avrà adottato iniziative per rendere la propria attività più sostenibile sarà sicuramente favorito, le indicazioni europee in questo senso sono sempre più chiare - conferma Gotti - Sono prerequisiti per accedere alle opportunità dello stesso PNRR, ma più in generale fanno parte di una trasformazione da cui non si torna indietro. Arriveremo probabilmente ad un rating ESG, per cui le aziende saranno valutate per la loro capacità di essere sostenibili, di mantenere nel lungo periodo un equilibrio - è proprio il termine che si avvicina di più all’idea di sostenibilità - tra la creazione di valore economico, la salvaguardia dell’ambiente, il benessere dei lavoratori e principi di equità nella governance. Da questo punto di vista, quello bergamasco e lombardo è un territorio in cui tale percorso è già molto avanzato, grazie alla vivacità che caratterizza un tessuto imprenditoriale da tempo aperto e collegato con il mondo, che quindi ha ricevuto prima di altri stimoli ormai diffusi a livello internazionale. Tuttavia per noi è importante sostenere anche le realtà d’impresa più piccole, per creare un ecosistema sostenibile coerente. L’impegno, di nuovo, riguarda tutti: anche i privati, come si è visto con il bonus 110 per cento». È proprio sui privati che si intravede qualche nube più minacciosa all’orizzonte, legata alla crescita degli interessi sui mutui: «Da noi due terzi dei mutui degli ultimi 5-6 anni sono stati stipulati a tasso fisso, che quindi per definizione non è aumentato, e la situazione è relativamente tranquilla anche per chi li ha stipulati a tasso variabile - commenta Gotti - Ma il tasso fisso dei mutui che si stipulano oggi è molto cresciuto, e ci sono segnali che l’indice che regola quelli variabili aumenterà. Il problema dunque non si presenta tanto oggi, ma potrebbe verificarsi in futuro: non è una consolazione, per cui seguiamo il tema mutui con molta attenzione. Di certo - conclude - penso che per i giovani la possibilità di diventare autonomi sia fondamentale: è una questione non solo economica, ma che riguarda la dignità della persona». Daniele Cavalli

Caro mutui: «Manteniamo alta l’attenzione; l’autonomia dei giovani è questione di dignità»

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