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Damien Hirst. Da

Damien Hirst

Da Gagosian la mostra dell’artista inglese

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di FlaVio ennante

Fino al 23 ottobre sarà possibile visitare la mostra che Gagosian ha dedicato a Damien Hirst: “Forgiving and Forgetting”. Lungo il percorso espositivo troviamo sculture e nuovi dipinti dell’artista inglese. L’allestimento include opere dell’epico progetto “Treasures

from the Wreck of the Unbelie-

vable” in cui Hirst esponeva reperti scultorei recuperati da un naufragio immaginario, confon-

dendo i tempi, le culture e le

percezioni di status e valore attraverso riproduzioni di busti classici, maschere e statue degli iconici personaggi dei cartoni animati Disney incrostati di coralli come se fossero davvero stati recuperati

Damien Hirst - Minnie 2020, marmo rosa, 100.5x58x58 cm. Edizione di 3 + 2 AP © Damien Hirst e Science Ltd. Tutti i diritti riservati, DACS 2021. Ph. Lucio Ghilardi/Prudence Cuming Associates

DAMIEN HIRST Forgiving and Forgetting

06 luglio – 23 ottobre 2021 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Gagosian, Roma

INFO T. +39 06 4208 6498

Da lunedì a venerdì 10.30 - 19.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito

www.gagosian.com

dal fondo dell’oceano. In “Forgiving and Forgetting” possiamo ammirare opere come “Minnie”, scolpita nel marmo rosa del Portogallo messa a confronto con la statuaria centauressa Hylonome.

Contaminazioni inaspettate tra

antico e moderno dunque, in un progetto espositivo che comprende anche gli ultimi dipinti della serie “Reverence Paintings”: dinamiche macchie di colore e tocchi di foglia d’oro su tele monocromatiche. Merita una visita per continuare a scoprire l’evoluzione del percorso artistico di Hirst. s l

Piero Leddi al Museo Bodini

Terza mostra sulla Nuova Figurazione

di rebecca Maniti

Il Museo Civico Floriano Bodini presenta l’arte del Maestro Piero Leddi; in una mostra intitolata “Piero Leddi. Dipingere è un rischioso inizio”, aperta al pubblico fino al 5 settembre prossimo. Questa è la terza esposizione progettata per approfondire i protagonisti della Nuova Figurazione, attraverso le opere e gli scritti. “Ricordiamo il legame tra Leddi e Bodini, che ha voluto inserirlo proprio tra i protagonisti del Monumento ai Sette di Gottinga (Hannover, 1998). Amicizia e stima che rendono ancor più sentita la mostra proposta”, racconta Lara Treppiede, Direttore del Museo. Piero Leddi, nato da una famiglia di artigiani e coltivatori nell’alessandrino, si avvicina alla pittura e a Milano, dal

Piero Leddi - Ponte della Ghisolfa 1955, tempera su carta, 49x62 cm.

PIERO LEDDI Dipingere è un rischioso inizio

26 giugno - 05 settembre 2021 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio

INFO T. +39 339 7596939 info@museobodini.it

Da lunedì a venerdì su appuntamento Domenica 10.30/12.30 - 15.00/18.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museobodini.it

1951, sperimenta i propri mezzi a contatto con gli artisti coetanei di Brera. Dopo gli esordi realizza una vasta pro-

duzione, che suscita grande l’attenzio-

ne, al punto da arrivare a collezionare circa novanta mostre personali oltre alle tante collettive. Con costante ricerca,

negli anni la sua pittura si è arricchita

di spunti allegorici e metaforici seguendo diversi filoni. Dopo la sua scomparsa, il lavoro di Leddi è stato al centro nel 2017 di iniziative alla Fondazione Corrente, all’Accademia di Brera, presso il Laboratorio Formentini per l’editoria della Fondazione Mondadori, e inoltre nelle mostre “Realismo critico” al Castello di Voghera e “Momenti di Nuova Figurazione in Lombardia” al Grattacielo Pirelli. Nel 2018 le sue raccolte sono state illustrate in un incontro alla Pinacoteca Agnelli di Torino. Nel

2021 l’Archivio Leddi è stato presen-

tato nell’ambito di una rassegna organizzata dall’Associazione Italiana Archivi d’Artista. Completa la mostra il volume a cura di Mariachiara Fugazza per la collana “Archivi di Nuova Figurazione” a cura di Sara Bodini e Luca Pietro Nicoletti, pone al centro dell’attenzione il percorso giovanile di Leddi culminato nelle personali della fine degli anni Cinquanta. La rassegna del Museo Bodini si concluderà in autunno con la mostra “Floriano Bodini e Giuseppe Guerreschi. Il ritratto.”, da non perdere. s l

Alberto

F O R N A I

w w w . a l b e r t o f o r n a i . i t

Del Donno al Museo Diocesano

“Il potere della pittura” a Nardò

Fino al 10 ottobre 2021, presso il Museo Diocesano di Nardò “Mons. Aldo Garzia”, sarà visitabile la mostra “Il potere della pittura

- rappresentazione e segno di Antonio

Del Donno”. La mostra è organizzata da SIA Servizi Museali srl, Solver Sud Salento srl, Container71 srl, in collaborazione con Archivio Del Donno (Presidente Alberto Molinari). Il percorso artistico di Del Donno inizia nella prima metà degli anni cinquanta con le serie di disegni a china antici-

patrici della forte seduzione per il

segno grafico che diventerà il leit-motiv della sua intera produzione. Sempre desideroso di sapere e di conoscere, Del Donno frequenta quotidianamente la galleria di Lucio Amelio a Napoli e presenzia assiduamente ai maggiori eventi artistici che si succedono freneticamente in quegli anni in Italia e all’estero: dalle Biennali alle Triennali, dalle Quadriennali alle fiere e alle mostre più importanti, sempre accompagnato

dall’amico Mimmo Paladino con il

quale condivide ogni avvenimento. Si forma direttamente all’interno dell’ambiente artistico e vive le esperienze di un’epoca storica (quella delle avanguardie degli anni ’60 e ’70) contrassegnata

da radicali cambiamenti e forti rottu-

re. Parallelamente, comincia a produrre e ad esporre il frutto del suo lavoro con un’intensità che è, ancor oggi, a dir poco sorprendente. L’assiduità della pratica

e la volontà gli hanno permesso di raggiungere una sicurezza straordinaria

che non sconfina mai nel manierismo e nella ripetitività fine a sé stessa. La quotidianità del fare artistico (per lui indispensabile) è da leggere essenzialmente come gesto liberatorio e comunicatore. Osservando gli ultimi lavori si percepiscono una freschezza ed una forza mai venute meno nel corso degli anni, che rendono inimmaginabile l’effettiva età anagrafica dell’autore.

Del Donno è un artista che ha sem-

pre perseguito i suoi ideali con un convincimento che molti potrebbero invidiargli. Le mode non l’hanno soggiogato, il denaro e la fama non l’hanno divorato; dall’alto del suo “piedistallo” può permettersi di esprimere feroci cri-

tiche contro chi fa dell’arte una mera

questione di business. Assumendosi il rischio di venir confinato ai margini dell’ambiente artistico (ma così non è stato) Del Donno ha scelto la purezza di

spirito e di linguaggio per comunica-

re il suo pensiero che va “intuìto” per mezzo della sensibilità e non “spiegato e capito”, come non si possono “spiegare e capire” il canto degli uccelli, un’alba, un tramonto.

La sua filosofia ben si percepisce os-

servando l’intero corpus delle opere, dai “Contenitori di luce” ai “Vangeli”, dalle “Parole di fuoco” alle “Tagliole” e ai lavori più recenti, che richiamando ironicamente il mondo della pubblicità, criticano il consumismo e la superficialità che spesso ci circonda. Tutto il lavoro di Del Donno è coerente con il suo modo di essere e portatore di valori profondi: onestà intellettuale, autenticità, libertà. Si sono occupati ampiamente della sua produzione Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Mirella Bentivoglio, Enrico Crispolti, Giuseppe Galasso, per citarne alcuni. Le sue opere sono

esposte in più di 45 città e in oltre 72

luoghi diversi tra musei, mostre permanenti, spazi privati ed istituzionali. Sono stati anche istituiti due musei permanenti nelle città di Benevento ed Anagni, dedicati all’artista. s l

IL POTERE DELLA PITTURA Rappresentazione e segno di Antonio Del Donno

18 luglio - 10 ottobre 2021 (verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Museo Diocesano, Nardò

INFO T. +39 0833 571514 info@museodiocesanonardo.it

Da lunedì a mercoledì 10.30/13.00 - 17.30/21.00 Sabato e domenica 10.30/13.00 - 17.30/21.30

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.museodiocesanonardo.it

Antonio Del Donno - Vuoto tecnica mista su tela, 80x80 cm.

Guglielmo Meltzeid

G. Meltzeid - La pedivella - 2008 - acrilico su tela - 100x100 cm.

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