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NEW TECH Retail, le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza di vendita
NEW TECH
Retail, le nuove tecnologie per migliorare l’esperienza di vendita
Di Matteo Melani
Se fino ad oggi ci siamo convinti che l’innovazione tecnologica e il contatto umano non andassero d’accordo, ebbene dovremmo ricrederci. Molte catene di negozi al dettaglio negli ultimi tempi stanno dotando i propri punti vendita di nuove tecnologie in grado di soddisfare i bisogni dei clienti e accelerare le operazioni commerciali. Ciò riguarda tutti i passaggi: dalla vendita al pagamento passando per il marketing.
tendenze di acquisto. Tutte innovazioni che si sposano con tutte le formule di vendita al dettaglio: dai centri commerciali ai temporary store.
IL SELF-SERVICE NEL TRAVEL RETAIL
Se la velocità di acquisto rappresenta una necessità per i clienti dei negozi tradizionali, per i viaggiatori è una priorità assoluta. D’altronde i viaggi, soprattutto quelli a lunga distanza, comportano anche disagi (ritardi o cancellazione dei voli) e un utente non ha certo voglia di fare la fila davanti a una cassa. Per questo motivo The Hudson Group, una delle più grandi società di negozi in strutture di viaggio nel Nord America, ha introdotto dei distributori automatici in 27 aeroporti e nello Houston Space
Secondo un recente studio Nielsen, l’attesa in coda è il primo motivo di frustrazione per gli acquirenti (37% degli intervistati), mentre il 23% del campione ha dichiarato che il percorso d’acquisto è stato piuttosto lungo nonostante i prodotti comprati siano stati pochi e il 20% ha lamentato il fatto che, avendo bisogno d’aiuto, non ha potuto trovare alcun commesso disponibile. Dunque, la clientela chiede soluzioni più fluide, che però non eliminino il contatto umano. Una tecnologia che va in questo senso è il selfservice, che consente di pagare i prodotti impiegando meno tempo rispetto alla fila alla casa. In tema di innovazione gli Stati Uniti sono il paese che, anche nelle vendite al dettaglio, si sta dimostrando fra i più attenti. Infatti, tra marzo e settembre del 2020, i pagamenti contactless sono aumentati del 25%. In aumento anche le forme di pagamento come il buy now pay later (alias, compra oggi e paga domani), che proprio Oltreoceano stanno emergendo come vere e proprie Hudson Store nello Houston Space Center
LA TECNOLOGIA INSTORE (DIGITAL SIGNAGE)
Per vendere non basta esporre un prodotto, ma occorre rendere invitante il punto vendita per il compratore. In questo senso il digital-signage risulta utile per migliorare il design del negozio. I dispostivi di digital signage comprendono i display, monitor, videowall, e totem multimediali che permettono di fornire in tempo reale informazioni e contenuti grazie al controllo da remoto. Il contenuto può spaziare dal semplice testo a immagini statiche fino a video in movimento con o senza audio. I messaggi possono essere di intrattenimento, a carattere informativo
Center. Entrando in uno dei punti vendita, il cliente può scegliere il prodotto e acquistarlo pagandolo alla cassa. “Ciò non significa che perdiamo il contatto con il cliente”, ha affermato Ruth Crowley, vicepresidente delle operazioni di merchandise di Hudson Group. “Quello che abbiamo cercato di fare - ha precisato - è umanizzare gli elementi dell’esperienza tecnologica”. Oltre a scegliere e pagare un prodotto nel negozio, i clienti possono effettuare un acquisto con l’app e ritirarlo isuccessivamente presso il punto vendita. Hudson Group però non si è fermata qui, tanto che ha sottoscritto un accordo con Amazon per la fornitura di Just Walk Out, un format che prevede la vendita di prodotti attraverso i QR (i codici a matrice da scansionare sullo smartphone) che sorgerà ad aprile presso l’aeroporto di Dallas.
oppure semplicemente comunicazioni pubblicitarie. Fra i brand che sfrutta maggiormente le tecnologie di digital-signage c’è H&M, che ha dotato i suoi punti vendita di monitor di grandi dimensioni per comunicare le offerte e gli ultimi capi di abbigliamento arrivati. Proprio l’abbigliamento è un settore dove il digital-signage risulta di indubbia validità, ad esempio per consentire ai clienti di verificare se esiste una maglia o un pantalone della propria taglia. H&M store
QUALI STRATEGIE USARE PER IL FUTURO
Oggi che l’innovazione è entrata prepotentemente nei processi produttivi di tutte le attività, occorre attuare strategie per sfruttarla al meglio. Come tutti gli investimenti, anche quelli nelle nuove tecnologie richiedono tempo per rientrare nelle spese ma, una volta che verranno installate, l’impatto sui clienti sarà sicuramente positivo. Oltre all’installazione occorrerà anche formare il personale, non solo con nozioni per l’utilizzo delle nuove tecnologie ma anche per l’assistenza alla clientela. Quanto alle vendite, occorre attuare strategie omnichannel in cui il digitale e il fisico parlino con una voce sola, captando i bisogni del consumatore e invogliarlo a tornare. Ad esempio, realizzando programmi fedeltà, che coinvolgano e premino i clienti attraverso gli acquisti sull’e-commerce e in negozio. Connettere l’esperienza online e in negozio renderà le aziende a prova di futuro e consentirà agli acquirenti di spostarsi facilmente tra le due, migliorando la fedeltà e mantenendo un interesse sempre vivo. In sintesi, il commercio al dettaglio del futuro sarà sempre più orientato all’innovazione e all’efficienza.