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CENTRI COMMERCIALI Retail, le nuove sfide dei centri commerciali

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CENTRI COMMERCIALI

Retail, le nuove sfide dei centri commerciali

Di Matteo Melani

Grazie agli ampi spazi e alla varietà dell’offerta, i centri commerciali rivestono un ruolo di primo piano nelle vendite al dettaglio. D’altronde oltre allo shopping tradizionale, per la clientela rappresenta un luogo di svago e di condivisione, basti pensare a quanti bar o ristoranti si possono trovare camminando lungo le vetrine. Così come cinema o palestre.

Oggi però il modo di fare acquisti sta cambiando e i consumatori sono alla ricerca di nuove esperienze. Le restrizioni dovute al Covid-19 hanno accelerato quelle pratiche come il click and collect e il delivery, che fino a qualche anno fa erano appannaggio di pochi brand. Ciò nonostante, l’esperienza di vendita in presenza rimane al primo posto fra i consumatori, anche perché dopo un anno di misure di contenimento la voglia di uscire è tanta. Ecco allora che per restare sul mercato non bisogna eliminare i centri commerciali fisici, ma aggiornare gli spazi servizi per il pubblico, spazi relax, una zona per il co-working (gestita da Findomestic, ndr.), ristorazione, e un’ampia zona gioco per il divertimento dei bambini, a tema dinosauri, “I Giglisauri”. L’intervento ha lo scopo di portare valore aggiunto all’attuale offerta commerciale. Alcuni degli elementi essenziali sono i materiali naturali, il verde, il design ‘urbano’ e l’aspetto ispirato agli open space. Aggiungiamo il lavoro svolto sull’illuminazione, finalizzato a ottenere suggestivi effetti scenografici”, spiega

Paolo Bianchini, design manager di Design International.

per renderli funzionali verso i consumatori. A cominciare dalle aree di svago. Come il Cammin de’ Gigli, così chiamato in onore di Dante Alighieri, che si sviluppa su un’area di più di 2.700 mq del centro commerciale I Gigli - a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze - e che crea un viale sopraelevato che integra e armonizza i vari quadranti del complesso. Il progetto porta la firma dello studio Design International. “Queste aree, circondate dal verde, offrono nuovi

Zona Giochi nel Cammin de’Gigli

IL CAMBIAMENTO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

L’evoluzione dei centri commerciali riflette le trasformazioni della società nel suo insieme: reddito degli individui, tendenze del momento, orari di lavoro. Negli ultimi trent’anni i grandi magazzini sono cresciuti sia in quantità (in Europa se ne contano più di 160mila) che in qualità (con la

presenza di negozi specializzati, giochi per bambini e servizi di trasporti per chi viene da lontano). In questo 2021 però i cambiamenti richiedono più rapidità di esecuzione, senza per questo rinunciare al pregio dell’offerta. Uno studio di WD Partners individua due leve che spingeranno il cambiamento: il digitale e l’intrattenimento nel luogo fisico. Per quanto riguarda il digitale, l’e-commerce rappresenta un motore per la crescita e la visibilità del centro commerciale. L’ultimo Cyber Monday ha registrato 10,8 milioni di dollari di vendite, con una diminuzione (dovuta anche alla pandemia) del 49% del traffico nei negozi. Così come il Black Friday, che ha visto prevalere gli acquisti online su quelli offline. Nonostante tutto, l’online non deve eliminare le certezze del mondo reale. Infatti, per oltre il 60% degli intervistati il cibo rappresenta l’attrazione principale dei centri commerciali. Oltre ai ristoranti, l’interesse verte anche sui mercatini agricoli e i punti di take-away. Dopo il cibo, il benessere è il secondo tema che spinge giovani e senior a recarsi ai centri commerciali, mentre per alcuni è la ricerca di una postazione coworking la motivazione.

Inaugurazione della Collaborazione tra IMM e Shopee

L’ESEMPIO CHE VIENE DA SINGAPORE

Come illustrato da WD Partners, il commercio online rimane complementare a quello offline. Mosso da questo principio,

IMM (International Merchandising Mart

Mall), il centro commerciale più grande di Singapore, ha lanciato i suoi interi negozi su Shopee, la principale piattaforma di e-commerce del paese. Il centro commerciale virtuale mira ad accelerare la digitalizzazione dei rivenditori IMM e ad aiutarli ad aumentare la loro presenza online. Oltre ai brand internazionali, IMM ha coinvolto nel progetto anche piccoli marchi che non hanno mai aperto un e-commerce. Oltre ai singoli rivenditori, l’iniziativa ha accresciuto anche il nome del centro commerciale tanto che è aumentato il numero delle vendite e delle consegne.

COMPRARE, SVAGARSI E LAVORARE

Con lo scoppio della pandemia, tante aziende hanno concesso ai propri dipendenti la possibilità di svolgere le analoghe mansioni dell’ufficio dalla propria casa. Ma c’è chi lavora anche come freelance, ad esempio grafici pubblicitari o traduttori, e che quindi può gestire il proprio tempo come meglio crede e svolgere il proprio lavoro da qualsiasi luogo. Se le catene di centri commerciali di altre nazioni hanno dotato i propri punti di postazioni di coworking, anche in Italia qualcosa si sta muovendo. In ordine di tempo l’ultimo a dotarsi di postazioni di coworking è il centro commerciale I Gigli, che insieme a Findomestic ha aperto una zona adatta allo studio e al lavoro. La sala comprende sedie, tavoli, prese per la corrente e l’accesso alla connessione Wi-Fi. Così, chi prima di fare compere vuole terminare un lavoro o consultare delle dispense può prenotare una postazione e sedersi. Per i Centri Commerciali, la strada per il futuro tiene conto anche del passato.

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