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YOUTUBE Su YouTube e oltre
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Su YouTube e oltre
Un contributo a cura di Neal Hoskins, esperto in Digital Media
Ecco come un incontro casuale a Bologna nel 2019 ha riunito il nuovo sviluppatore tedesco Wunderbox con Super Simple, uno dei primi dieci canali YouTube canadesi.
È sempre un piacere, per la serata finale della fiera di Bologna, riunirsi con amici e colleghi. Nell’ultima edizione del 2019 ho incontrato il team Wonderz di Berlino, Sebastian Wehner (SW) e Daniel Matzke e, alla sua prima partecipazione, la Skyship entertainment di Toronto, Brett Jubinville (BJ) e Morgan Fortier (MF).
Avevano appena presentato all’interno del programma del Digital café della Bologna Children’s Book Fair un nuovo progetto di app che ora si chiama Wunderbox. Ho avuto modo di vedere personalmente il software che consente alle società di media di costruire il proprio servizio di streaming su misura e poi di modificare, programmare e gestire le proprie librerie di contenuti.
A settembre 2020 ci siamo sentiti per ricordare la cucina bolognese e vedere quali progressi avevano compiuto sul progetto. Ne abbiamo parlato tutti insieme su Zoom ed ecco cosa ci siamo detti.
Torniamo per un momento agli inizi della vostra attività, ad aprile 2018 e al MIPTV. Com’è cominciato tutto? Com’è nata l’idea di lavorare insieme e com’è partita la collaborazione attuale?
MF – Era arrivato un invito per una colazione aziendale organizzata per tedeschi e canadesi. Di solito non partecipo mai a questo genere di cose, ma quella mattina avevo tempo. Mi ero seduta a un tavolo, quando mi si è avvicinato questo alto uomo tedesco, per discutere di app. Era Sebastian e ha iniziato a parlare di questa app che stavano producendo e che era stata implementata insieme a un altro cliente. Tutto quello che stava dicendo in quel momento combaciava con il nostro background: eravamo un canale YouTube e per noi era abituale caricare diversi contenuti e averne un volume molto grande nella library. Avevamo davvero desiderio di avere qualcosa che fosse indicativo del nostro marchio in generale. dato che con i contenuti di YouTube sei così direttamente connesso a un pubblico che conosci molto bene.
BJ - Volevamo anche assicurarci che l’app experience fosse qualcosa di simile ma non proprio identica a quello che già avevamo. Un video player nello stile di Netflix non poteva risultare necessariamente kid friendly; se si esplora Netflix, si vedono molte immagini ma ci si basa sul poter leggere il titolo, la descrizione e le valutazioni. Sono elementi necessari per avere una buona experience su Netflix e Amazon, e il nostro pubblico non ha ancora nessuna di queste risorse. Avere un’interfaccia in cui non è necessario essere in grado di leggere è una sfida particolarmente interessante per lo sviluppo di app e, per raggiungere questo obiettivo, deve risultare intuitiva anche per qualcuno che potrebbe non aver mai usato prima un’app.
Cosa c’era di speciale nel lavorare insieme?
BJ - Una delle cose principali che abbiamo in comune tra Wunderbox e Skyship, è che siamo entrambe realtà piuttosto intraprendenti e provenienti dalle principali città dell’innovazione - Berlino e Toronto, entrambi ne beneficiamo nel senso che viviamo in città dove si realizzano film e grandi progetti multimediali. E questa è una cosa molto bella. Quando c’è da fare qualcosa, noi la facciamo e basta; una volta deciso cosa ci piace, lo portiamo avanti il prima possibile.
SW - Il nostro pensiero per questo prodotto è nato dal nostro lavoro nei nuovi ambiti dei libri multimediali per bambini nel 20132015. È stato quel processo creativo e successo a portarci al punto in cui siamo arrivati successivamente, a un blocco in termini di strumenti e investimenti futuri. È stato particolarmente difficile avere il controllo dei propri contenuti
come editore e sviluppatore; senza nulla di nuovo là fuori e con una grintosa esperienza nel mondo reale abbiamo pensato di fare qualcosa noi e crearla da zero. È stato davvero fantastico incontrare Skyship e improvvisamente rendersi conto che potevamo già avere parte di ciò che stavano cercando nel servizio Wunderbox che stavamo costruendo nel 2017/2018.
Parte del pacchetto Wunderbox per gli editori prevede che si abbia un meccanismo di controllo centrale, attraverso il suo sistema di gestione dei contenuti su misura. Era questa una delle parti attraenti della sua configurazione?
BJ - Sì, penso che ci abbia fatto sentire molto a nostro agio come punto di partenza perché è quello che facciamo su YouTube ed è quello che proponiamo in una certa misura su Amazon e su altre piattaforme. Mentre stavamo costruendo l’app con Sebastian, abbiamo cercato di rimanere vicino a questo ideale il più possibile. E credo di poter dire con abbastanza sicurezza che abbiamo molta flessibilità. Se volessi cambiare delle cose sull’app in questo momento ed entro i prossimi 10 minuti, probabilmente potrei farlo. Non siamo un’emittente o un creatore di contenuti tradizionale, come uno studio di animazione. Siamo una specie di ibrido fra i due, quindi la cosa bella dell’app è stata che in qualche modo ci ha permesso questa innovazione. YouTube è fantastico in molti modi e lì siamo cresciuti, ma ovviamente ci sono gli ads, ci sono i contenuti di altre persone. Una mobile app è per noi il posto per eccellenza in cui essere in termini di
experience. Presto rilasceremo la versione per Apple TV dell’app, quindi per le persone a cui piace il grande schermo, questo la renderà ancora più potente. Christopher Nolan, come forse saprai, ama parlare di come la presentazione ideale dei suoi film sia in un teatro. È la stessa cosa, tranne che per noi è così su un iPhone o un iPad o una TV di casa, o anche in classe tramite l’app. È semplicemente perfetto per quello che ci riguarda.
Ci sono stati traguardi degni di nota nel progetto?
MF - Penso che sia sempre molto gratificante quando puoi vedere l’intero progetto giungere a buon fine dopo tutta la fase di discussione e di ideazione, o
vedere che hai effettivamente ottenuto tutto quello a cui hai pensato durante il processo di produzione. Wow - davvero non sapevamo proprio come l’avremmo fatto - e poi l’abbiamo realizzato ed è stato veramente meraviglioso completarlo.
SW - Quando è arrivato Skyship noi avevamo sempre in mente una vision di base. Penso che la prima volta che ho parlato con Daniel Matzke, lo sviluppatore principale, sia stato nell’aprile 2016 in una fiera: abbiamo fatto una bozza del progetto su un tovagliolo (sì, si inizia sempre su un tovagliolo!). Volevo un primo calendario in modo da poter cominciare ad organizzare subito tutto quello che c’era da fare. È effettivamente importante definire e stabilire alcuni dettagli, il tipo di format e l’idea su cui stavamo lavorando, ad esempio un vero business all’interno di questa infrastruttura. Per gli abbonamenti, la programmazione e il trattamento di un pubblico che si aspetta di vedere uscire cose nuove, questa è la chiave, e sapevamo che dovevamo mantenerla al centro del nostro lavoro insieme.
Qual è stato il vostro approccio alla fase di sviluppo del design e come avete lavorato sui primi concept?
SW - Molti dettagli sono stati definiti durante un workshop che abbiamo organizzato in Canada. Daniel Matzke è venuto da Berlino e abbiamo trascorso la maggior parte della settimana in una sala riunioni con post-it e una lavagna
su cui segnare tutto. Siamo stati in grado di confrontarci su molte idee diverse; abbiamo dato uno sguardo a quello che avevano già realizzato altre persone, a ciò che risultava intuitivo e a cosa pensavamo fosse immediato per i bambini. Credo che siamo arrivati a delle vere conclusioni un po’ più in là, ma così avevamo già l’idea di una sorta di carosello di personaggi e marchi, ed è stato allora che abbiamo capito cosa fosse super intuitivo.
Quali sono state le sfide che avete dovuto affrontare durante la fase di sviluppo del progetto?
SW - Non c’erano davvero sfide insormontabili in questo senso per noi, per due motivi. Quando ci siamo incontrati, avevamo già un prototipo funzionante, quindi molte cose erano già in produzione come framework. Penso che la più grande incertezza e ciò che in realtà ha richiesto più tempo sia stato l’ottimizzare la soluzione di streaming (che poi è stato il nostro più grande traguardo). Daniel Matzke si è reso conto che se si è a pochi millimetri di distanza dal display, il telefono sa già dove si trova il tuo dito. Abbiamo scoperto di poterlo triangolare per prevedere dove sarà il dito nel secondo successivo. Abbiamo scoperto che possiamo contattare preventivamente il server e e indicargli che probabilmente un cliente avrebbe voluto quel file, ed era effettivamente così. Abbiamo lavorato un bel po’ su alcune cose piuttosto semplici ma incredibili, eravamo così soddisfatti della nostra funzione “streamload” e lo siamo ancora oggi. accesso a Internet ad alta velocità. Non sono neanche tutti in Canada. Si trovano dovunque: in Asia, in Africa, in posti come gli Stati Uniti dove la connessione Internet può essere ugualmente terribile.
SW - Sì, era importante che quelle persone non avessero una brutta esperienza, rispetto a chi era dotato di connessione veloce. E quello che mi piace di tutte le funzionalità che abbiamo appena elencato è che sono tutte invisibili all’utente finale. I clienti non sono consapevoli della presenza di queste risorse.
BJ - A me viene in mente il fatto che, quando abbiamo lanciato l’app, sia diventato molto evidente che stavamo entrando in un nuovo tipo di sezione o divisione dell’industria dell’intrattenimento di cui prima non eravamo a conoscenza. Anche quando siamo stati per la prima volta alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e ho pensato che ci fosse un’intera sezione dell’industria dell’intrattenimento di cui tuttora non facciamo parte, questo mi ha davvero aperto gli occhi sulle possibilità di altre aree.
MF - Con il lancio dell’app, sento che stiamo espandendo anche il nostro versante di distribuzione musicale. Non siamo più solo un creatore di contenuti di YouTube o un creatore di contenuti digitali, ci stiamo evolvendo verso nuovi spazi. Ora ci vedono legittimamente più come un’azienda di intrattenimento. Ci sono molte più opportunità per noi di avere partnership con altre parti interessate in categorie di nicchia che si adattano in modo veramente intuitivo a ciò che abbiamo sempre fatto.
Come vedete l’evoluzione futura per il vostro tipo di contenuto nel mercato dell’istruzione?
MF - Tutti hanno buone idee in quest’area, su come l’apprendimento può e dovrebbe avvenire e ci sono già alcuni ottimi esempi. Non si tratta solo di intrattenimento, ma anche di istruzione e apprendimento. Quando si ottengono elementi del mondo dell’istruzione nel settore broadcast, è tutto un altro tipo di influenza. Non è per dire che ci sono contenuti educativi fatti appositamente per la trasmissione terrestre, ma questo sicuramente rappresenta un bel cambiamento all’interno di quel settore dell’industria, che non necessariamente è sempre stato presente in quest’ambito. Penso che sia più probabile che si porti l’entertainment nell’istruzione, che l’istruzione nell’intrattenimento. Alla fine sembrano esserci nuove aree di sviluppo in crescita tra i contenuti educativi e il modo in cui questi si fondono con ciò che viene insegnato nella classe tradizionale e nell’ambito scolastico.
SW – Tutte le abitudini sono state interrotte e modificate, e tutto è stato accelerato durante la pandemia. Lo si può vedere per tutte le aziende, nell’istruzione, in come le persone hanno cambiato i loro modelli di consumo dell’intrattenimento. Poi si può notare che si è creata una sovrapposizione: i creatori di contenuti diventano educatori e gli educatori cercano contenuti online quando prima non era così. In Germania, l’anno scorso abbiamo ricevuto dal governo un pacchetto di 5 miliardi di euro per la digitalizzazione delle scuole e, a causa di tutti questi regolamenti che le vincolano, solo 15 milioni sono stati finora utilizzati dopo un anno. Mi aspetto che cose del genere cambino drasticamente. E penso che, per tornare all’app, se si lavora nel settore della creazione di contenuti e se questi hanno a che fare con l’istruzione, ci sono grandi opportunità per sviluppare la propria attività e andare oltre. Wunderbox e Super simple lanceranno la nuova versione Android dell’app entro la fine di ottobre.
http//:www.wunderbox.tv http//:www.supersimple.com