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SOMMARIO CONTENTS Gucci dress, Sara Battaglia bag. Photographer: Adriano Russo Stylist: Sabrina Mellace

IPORTRAITS

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EDITORIAL

PORTRAIT OF

II A GYPSY LADY

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III

EDITORIAL

LA FILLE DE PAILLE page

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IV

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EDITORIAL SIXTIES

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FOCUS

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VIJEWELRY page

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WATCHES VII

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EDITORIALE di Cinzia Malvini

GO GYPSY ipsy, hippie, nomade, bohémien, chiamatelo come volete quello stile unico che sa di estate, libertà e massima creatività. Sregolatezza che si fa arte ed eccentrico mélange dalle trasformazioni inattese in grado di toccare l’abito, ma anche l’anima: è così che ci piace affrontare la stagione calda ed è così che vogliamo condividere con voi, di pagina in pagina, emozioni e immagini capaci di catturare lo sguardo, portarlo lontano, aprire porte e storie sempre nuove, ma ricche di energia, la stessa che arriva dal sole e da una passeggiata a piedi nudi, sull’erba o sulla paglia. Lo sapeva bene la generazione anni ’60, ragazzi con la voglia di cambiare il mondo guardando le stelle a naso in sù sdraiati sulle spiagge, sui tetti, sui prati. Gipsy o hippie per ridisegnare quel mondo e affrontarlo con energia eccentrica in grado di restare nella storia, non solo della moda, leggero come un fiore tra i capelli e forte come i pantaloni da uomo. Colorato come la bella stagione. È così che abbiamo immaginato questo numero di Book, con tutta la leggerezza, quella dell’aria d’estate, che non vuole e non può essere superficialità, frutto di un mix di culture e di una libertà dell’abito, ma, soprattutto, del cuore.

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ypsy, hippy, nomad, bohemian, call it that special style with its unique hints of summer, freedom and creativity what you will. Unruliness made into an art form and an eccentric mix of permutations in clothing which also affects your mood: this is how we like to approach the summer months and this is how we want to share it with you, page after page; emotions and images to captivate you and carry you to faraway places, open new doors and tell you new stories with the same energy we will receive from the sun or a barefoot walk on fresh grass or on straw. The sixties generation were well aware of it, those young people with the desire to change the world, lying on beaches, rooftops or in fields gazing at the stars. A gypsy or hippy who can redesign that world and take it on with enough eccentric energy to keep it in history, not only of fashion, as light as a flower worn in the hair and as robust as a pair of men’s trousers. And in the bright colours of summer. This is how we imagined this issue of Book, with all the lightness of a summer breeze but without trying to be and that must not be superficial but the result of a mixture of the culture and the freedom of dressing, and, more than anything, of the heart.


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PORTRAITS

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chapter I

PORTRAITS 25


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PORTRAITS

LEIGHTON MEESTER by Silvia Cutuli

asciarla nei panni di Blair Waldorf, capricciosa e spregiudicata ragazza dell’Upper East Side di Manhattan nella serie televisiva Gossip Girl, e ritrovarla in versione bellezza “acqua e sapone” in qualità di nuova testimonial del marchio skincare Biotherm. Viene da pensare che non sia un’impresa facile cogliere la vera personalità di Leighton Meester, la ventisettenne attrice e cantante statunitense, salita alla ribalta dello star system proprio con la serie Gossip Girl trasmessa dal network statunitense The CW (in Italia in anteprima su Mya, canale pay della piattaforma Mediaset Premium e poi in chiaro su Italia 1, ndr) e basata sulle vicende di un gruppo di rampolli dell’esclusiva aristocrazia newyorchese, alle prese con crisi adolescenziali, sessioni di shopping e folli feste. Ma a Leighton, che nel frattempo è cresciuta professionalmente apparendo come coprotagonista nel film Country Strong, con Gwyneth Paltrow e la leggenda country Tim McGraw, l’etichetta di “partygirl” sembra andare stretta, pur ammettendo che in fondo in fondo lo spirito da “bad girl” un poco le appartiene e sfoderarlo sullo schermo ha l’effetto di una terapia. Sta di fatto che la ragazza del Texas, cantante folk oltre che attrice, ha via via conquistato la critica, il cuore del collega Adam Brody e non ultime le aziende della moda e del beauty, che sempre più numerose le affidano le loro campagne pubblicitarie. Come dimostrano le parole di Patrick Kullenberg, direttore generale Biotherm: “Leighton Meester è la perfetta espressione dei nostri valori fondamentali: fresca modernità e bellezza naturale”. Chissà cosa avrà pensato invece della giovane statunitense Bruce Weber, il mago della fotografia di moda, che Leighton intercettò a New York durante la sua carriera di modella, prima di trasferirsi a Los Angeles per realizzare il sogno di una vita: recitare (la Leighton calca i palcoscenici teatrali dall’età di nove anni, ndr). Missione compiuta: la giovane statunitense appare inizialmente come guest star nelle serie tv Law & Order, 24 e Entourage, fino alla consacrazione in Gossip Girl, con Stephanie Savage, produttrice esecutiva della serie, pronta a puntare su intelligenza e pragmatismo della Meester, che nel corso del 2014 vedremo in ruoli da protagonista per una serie di film della Warner Bros. C’è da scommettere che per la nuova stagione il volto di Leighton non passerà di certo inosservato, al cinema come sui manifesti pubblicitari della nuova campagna skincare viso Biotherm in cui l’attrice appare radiosa e fresca. Il suo segreto di bellezza? “Non mi trucco mai quando non sono al lavoro. Il maquillage può farti dimenticare il tuo vero aspetto”.

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f you see her first in the role of Blair Waldorf, a capricious, uninhibited Manhattan, upper east side girl in the TV series Gossip Girl and then all soap and water in her new role as the face for Biotherm skincare products, you may well think it’s not that easy to discover Leighton Meester’s true personality. She is the twenty-seven year old American actress and singer who came under the star system spotlight in Gossip Girl, a TV series shown on American TV network The CW (previewed in Italy by Mya, pay channel on the Mediaset Premium platform and then, unencrypted, on Italia 1, ed) based on the activities of a group of young people belonging to an exclusive New York aristocracy, coming to grips with their adolescent crises, their shopping trips and wild parties. But the party girl label does not quite seem to suit Leighton, who in the meantime has grown professionally, co-starring in Country Strong with Gwyneth Paltrow and the country legend Tim McGraw, even though she admits that perhaps underneath the “bad girl” image does suit her a little and being able to express it on screen has a therapeutic effect. The fact remains that this girl from Texas, folk singer and actress, has slowly won the acclaim of the critics, the heart of her colleague Adam Brody and, last but not least, fashion and beauty companies who are increasingly making her the face of their advertising campaigns. As is evidence in the words by Patrick Kullenberg the CEO of Biotherm: “Leighton Meester is the perfect expression of our fundamental values: fresh modernity and natural beauty”. What did Bruce Weber think of that young American girl, the wizard fashion photographer who Leighton had crossed paths with when she was still working as a model in New York before going off to Los Angeles to realise her dream of acting (she had been on stage since she was nine years old, ed). No sooner said than done: this young American woman first made appearances as guest star in the TV series Law & Order, 24 and Entourage, ending in Gossip Girl, with Stephanie Savage, executive producer of the series who was ready to invest in Meester’s intelligence and pragmatism. In 2014 we will see her in leading roles in several Warner Bros films. You can be sure that Leighton’s face will certainly not pass unobserved this season, either at the cinema or on the posters for Biotherm’s new skincare products advertising campaign where the actress is to be seen all radiant and fresh. Her beauty secret? “I never wear make-up when I’m not working. Make-up can make you forget what you really look like”.


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PORTRAITS

Courtesy of Biotherm Press Office. 27


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INTERVIEW

All photos, Gaia Trussardi.

GAIA TRUSSARDI di Silvia Cutuli

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INTERVIEW

In (perfetto) equilibrio tra eleganza e contemporaneità. Determinazione e grinta, ma anche tenerezza materna. E poi un pizzico di ironia, che nella vita e nel lavoro serve sempre. Ritratto di Gaia Trussardi, unica direttrice creativa del marchio del levriero

In (perfect) equilibrium between elegance and modernity. Determination and grit, but motherly tenderness too. And then a pinch of humour which is always needed both in life and in work. A portrait of Gaia Trussardi, creative director of the brand with the greyhound

l nome Gaia - dalla divinità che nella mitologia greca personificava la Terra - sembra calzare a pennello al direttore creativo del Gruppo Trussardi: donna razionale e concreta con i piedi ben piantati nell’azienda di famiglia, ma allo stesso tempo - e qui sta il bello - sognatrice con il bisogno di evadere, viaggiatrice curiosa con un’attitudine creativa che dalla moda sconfina nella musica, senza però mai perdere di vista quel levriero, segno e simbolo del marchio di famiglia. Era il 1911 quando, a Bergamo, Dante Trussardi fondò l’azienda, inizialmente un laboratorio di guanti di lusso, trasformatosi poi negli anni - secondo la visione del nipote Nicola Trussardi - in un marchio di lifestyle d’eccellenza. Lei, Gaia, di Nicola è la terzogenita. Studi in antropologia e sociologia a Londra, una formazione decennale in azienda, che al momento giusto le ha valso la direzione creativa del Gruppo, con tanto di benedizione del fratello Tomaso: “Gaia è bravissima - confida - doveva nascere prima!”. Per tutta risposta, la piccola di casa che nel frattempo è cresciuta non delude le attese dimostrando di aver trovato il suo giusto equilibrio: preservare i valori del marchio, proiettandoli nello stile contemporaneo con l’agilità e il dinamismo tipici del “levriero”.

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he name Gaia, from the divinity that in Greek mythology personified the earth, seems to fit the creative director of the Trussardi Group like a glove. She is a rational and practical woman with her feet firmly planted in the family business but at the same time, and this is the best bit, a dreamer with the need to escape, a traveller with great curiosity and the broadest approach to creativity, from fashion to music, without however ever losing sight of the greyhound, the sign and symbol of the family business. It was 1911 when Dante Trussardi founded the business in Bergamo. It started as a workshop for luxury gloves but was transformed over the years and according to the vision of his grandson Nicola Trussardi, into a luxury life style brand. She, Gaia, is Nicola’s third child. She studied anthropology and sociology in London, trained for ten years within the firm, which at the right moment earned her the creative directorship of the group, with the blessing of her brother Tomaso: “Gaia is very clever” he confided, “she should have been born first!” The only answer, the baby of the house who in the meantime had grown up, did not delude expectations and demonstrated to have found her perfect equilibrium: to preserve the values of the brand, projecting them onto a contemporary style with the agility and dynamism typical of a “greyhound”.

Cosa ha significato per Lei assumere la direzione creativa del marchio di famiglia? È una responsabilità enorme e non potrebbe essere diversamente, è il marchio di famiglia da cento anni, ma proprio per questo motivo più che di responsabilità, parlerei di un forte stimolo. È necessario essere sempre guidati da forti motivazioni e per me continuare la storia aziendale e famigliare di Trussardi è fonte inesauribile di energie, idee e voglia di fare.

What did taking on the creative direction of the family business mean to you? It’s a huge responsibility and it couldn’t be any different, it has been the family company for one hundred years, but precisely for that reason rather than for the responsibility, I would speak of a strong stimulus. It is always necessary to be guided by strong motivation and for me continuing the history of the Trussardi company and family is an inexhaustible source of energy, ideas and impetus.

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INTERVIEW

PER ELISA IL CINEMA SPALANCA LE SUE PORTE FOR ELISA THE CINEMA THROWS ITS DOORS WIDE OPEN di Pino Gagliardi

celta da Quentin Tarantino per il suo ultimo film, omaggiata anche dal maestro Ennio Morricone che in suo onore ha inserito il famoso inciso Per Elisa in Ancora qui, il brano della colonna sonora di Django Unchained, fortemente voluta da Gabriele Muccino per interpretare Almeno tu nell’universo nel suo Ricordati di me, applaudita da Andrea Guerra che le ha fatto vincere un nastro d’argento per Love is Requited, colonna sonora del film Un giorno questo dolore ti sarà utile di Roberto Faenza, e richiesta da Giovanni Veronesi per comporre tutta la colonna sonora de L’ultima ruota del carro. Quella di Elisa sembra la vita di una compositrice navigata piuttosto che di una cantautrice con oltre tre milioni di dischi venduti all’attivo. Una carriera piena di soddisfazioni e di gioie, anche personali, grazie ai suoi due pargoli, Emma Cecile e Sebastian, alle quali si è da poco aggiunto anche l’ultimo nato in casa Toffoli, L’anima vola, il suo ultimo album. In questo momento Elisa è in giro per l’Italia con il suo nuovo tour, dove appare con un look totalmente rinnovato, come se con la moda fosse sbocciato un nuovo e più consapevole feeling: “Sono appassionata di moda al punto da collezionare scarpe, cappelli e abiti. Quando devo, però, vestirmi per lavoro, scelgo cose più comode e facili, perché sul palco bisogna essere sempre pronti a tutto. Questa volta ho voluto un look abbastanza colorato e casual, a tratti etnico”.

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hosen by Quentin Tarantino for his latest film; honoured also by the maestro, Ennio Morricone who inserted the famous track Per Elisa into Ancora qui in her honour, the music of the soundtrack for Django Unchained; chosen by Gabriele Muccino for Almeno tu nell’universo in his Ricordati di me; applauded by Andrea Guerra who won her a silver ribbon for Love is Requited, the soundtrack of the film Un giorno questo dolore ti sarà utile by Roberto Faenza and she was asked to compose all the soundtrack for L’ultima ruota del carro by Giovanni Veronesi. Elisa’s life seems more like the life of an established composer than that of a singer/songwriter who has sold over three million records. A career full of satisfaction and joy, including personal joy thanks to her two children, Emma Cecile and Sebastian, plus the latest recent addition to the Toffoli household, her latest album, L’anima vola. At present Elisa is touring Italy and with a totally new look, as if with fashion it were blossomed a new and more conscious feeling: “I am mad about fashion, to the extent that I collect shoes, hats and dresses. When I do have to dress for work though I choose more comfortable, easier things to wear, because on the stage you always have to be ready for anything. This time I wanted a colourful and casual look, with a touch of the ethnic”.


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INTERVIEW

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Photo: Adriano Russo Fashion: Sabrina Mellace


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Lanvin dress, Jimmy Choo belt, Hermès scarf and bracelet, Etro python bracelets.


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Stella McCartney dress, Reminiscence necklaces, Etro brooch.


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Gucci dress, Sara Battaglia bag.


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INTERVIEW

Model behaviour

JOAN SMALLS di Valeria Palieri

el 2011 è stata la prima bellezza latina della storia a comparire nella campagna pubblicitaria del celebre colosso di cosmetici Estée Lauder Companies, la seconda, per l’esattezza, con la pelle scura a rappresentare nel mondo l’ideale estetico femminile del brand. Sarà forse questo il motivo che oggi spinge stilisti e addetti ai lavori a considerare Joan Smalls Rodriguez, portoricana, classe 1988, l’erede dell’ex super top etiope Liya Kebede. O sarà forse quella straordinaria somiglianza che tutti ravvisano tra le due modelle al primo sguardo. Occhi scuri da cerbiatto, sorriso disarmante, lunga chioma castana e una sofisticata impattante sensualità hanno trasformato nel giro di pochi anni una promettente psicologa in una delle modelle più pagate al mondo. All’ottavo posto, più precisamente, della classifica stilata ogni anno dalla rivista Forbes che, per il 2013, ha attribuito alla Smalls un guadagno di ben 3,5 milioni di dollari. La incontriamo a Milano nel backstage di Roberto Cavalli prima della sfilata per l’autunno/inverno 2014-15. Tra le fanciulle allineate, già pronte per il défilé, Joan è la più fotografata. Alle nostre domande risponde con piglio deciso, gentilezza e un pizzico di nonchalance. Lo stesso messo in campo anche quando dichiara che, sì, in fondo, tutto questo successo lei se lo aspettava.

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n 2011 she was the first ever Latin beauty to appear in the advertising campaigns for the famous cosmetic colossus, Estée Lauder Companies. To be precise the second in the world with dark skin to represent the brand’s ideal female aesthetic. Perhaps this is the reason why today fashion designers and operators consider Joan Smalls Rodriguez, Puerto Rican, class of 1988, heir to the Ethiopian ex super top model Liya Kebede. Or perhaps it is that extraordinary likeness at first glance between the two models that everyone notes. Dark, doe eyes, a disarming smile, long, dark hair and a sophisticated sensuality have transformed a promising psychologist into one of the most highly paid models in the world, in just a few years. To be more precise to eighth position according to Forbes magazine’s annual list which put Smalls as having earned 3.5 million dollars in 2013. We met her in Milan back stage before the Roberto Cavalli autumn/winter 2014-15 fashion show. Of all the girls lined up ready for the catwalk Joan was the one being photographed the most. She answered our questions kindly, with decision and with a touch of nonchalance. And the same attitude too when she stated that, yes, at heart, she had expected all this success.


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Joan Smalls at Gucci F/W 2014-15 fashion show.


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INTERVIEW

NINA KRAVIZ

SOME REAL VOODOO BUSINESS di Barbara Bolelli

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davvero semplice: se il party va bene, ti senti alla grande... altrimenti, stai un disastro! Come mi sento adesso? Supercool, direi”. Nata a Irkutsk nella Siberia centrale, Nina Kraviz è uno dei nomi di punta della scena elettronica underground. Dj, cantante e producer, dopo alcune release per Underground Quality e Naif, diventa il fiore all’occhiello della Rekids realizzando per l’etichetta una serie di EP (Pain In The Ass, 2009, I’m week, 2009 e Mr Jones, 2013 per citarne solo alcuni) e il personalissimo album di debutto (Nina Kraviz, 2012). Ma c’è molto di più. “Innanzitutto, la performance”, ci racconta “techno, house e acid direttamente dalla mia selezione di vinili: un perfetto mix tra classici e brani inediti. Penso che la musica sia in grado di avvicinare tra loro le persone e quando il party finisce e il kick si interrompe, ognuno ritorna alla sua vita ordinaria con qualcosa di nuovo... and some real voodoo business going on”.

Nina Kraviz, © Aldo Paredes.

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t’s really simple: if the party goes well you feel great... otherwise, you are a disaster! How do I feel now? Supercool I would say”. Born in Irkutsk in central Siberia, Nina Kraviz is one of the leading names of the underground electronic music scene. Dj, singer and producer, after a number of releases for Underground Quality and N a i f s h e b e c a m e R e k i d s ’ c r ow n j ewe l , making a series of Eps for the label (Pain In The Ass, 2009, I’m week, 2009 and Mr Jones, 2013 to name just a few ) and her very personal debut album (Nina Kraviz, 2012 ). But there is a lot more. “It’s the p e r fo r m a n c e a b ove a l l ” , s h e t o l d u s “techno, house and acid straight from my choice of vinyls: a perfect mix of classics and unreleased pieces. I think music can bring people together and when the party is over and the kick is interrupted each of us goes back to ordinary life but with something new... and some real voodoo business going on”.

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VERUSCHKA di Flavia Impallomeni

ellissima, esotica e ribelle. Vera Gottliebe Anna von Lehndorff-Steinort, meglio nota come Veruschka, il nome d’arte che scelse all’inizio della sua carriera negli anni ’60 per far credere di avere origini russe e creare un alone di mistero intorno a sé, è forse la prima top model che si possa considerare tale, quando questa categoria doveva ancora essere inventata, e una delle più pagate dell’epoca. “I am Veruschka, who comes from the border between Russia, Germany, and Poland. I’d like to see what you can do with my face” (“Sono Veruschka che viene da una regione al confine tra Russia, Germania e Polonia. Mi piacerebbe vedere cosa sei in grado di fare con la mia immagine”), diceva. Statuaria con il suo metro e 85 di altezza e un 44 di piede (che non riusciva proprio ad accettare tanto da sottoporsi a una dolorosa operazione chirurgica per ridurre l’alluce, ndr) è il volto-icona più rappresentativo dei sixties, insieme a Twiggy. Modella, dunque, ma anche attrice e artista, sembra aver preso alla lettera il suo pensiero guida: “La vita è un sogno in cui devi inventarti di continuo”.

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ery beautiful, exotic and rebellious. Vera Gottliebe Anna von Lehndorff-Steinort, b e t t e r k n o w n a s Ve r u s c h k a , t h e professional name she chose at the beginning of her career in the sixties to make people believe she had Russian origins and to create a halo of mystery around herself, was perhaps the first of what one could consider a top model, before the category even existed, and one of the highest earners of the time. “I am Veruschka, who comes from the border between Russia, Germany, and Poland. I’d like to see what you can do with my face” she would say. Statuesque, 1.85m tall and taking a size 44 shoe (which she found hard to accept to the extent that she underwent painful surgery to reduce the length of her big toe, ed) she wa s t h e f a c e - i c o n m o r e r e p r e s e n t a t i ve o f t h e sixties together with Twiggy. She was a model but also an actress and artist too apparently following her guiding principles to the letter, “Life is a dream in which you have to keep reinventing yourself ”.


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La vita è un sogno in cui devi inventarti di continuo

Life is a dream in which you have to keep reinventing yourself

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La fille de paille

Photo: Rocco Bizzarri Fashion: Filippo Scrivani Mandala Creative Productions


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Valentino dress.


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Drome trench, Bresciani socks, Twin-Set Simona Barbieri boots, Doria 1905 hat.


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Barbour shrit, Malo skirt, Gucci bag.

Special thanks to Anna and Aldo, Latteria Agricola.

Hair Omar Mura; Make up Agostino Scantamburlo @CloseUp; Model Katy Chapman @Fashion Model.


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FRIDA KAHLO

FRIDA ALLO SPECCHIO A MIRROR ON FRIDA di Barbara Bolelli

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ata a Belgrado da madre serba e padre italiano, Maura Soldati vive tra Perugia e la ex Repubblica Jugoslava, dove lavora come fotografa. Con l’arte e la moda nel cuore ci racconta la sua Frida dai mille volti: una donna che gioca con forza e indipendenza tra stile mascolino e iper femminilità , senza mai dimenticare un fiore fresco, di stagione, tra i capelli. Scatti intensi, a colpi di pennello.

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orn in Belgrade of a Serbian mother and Italian father, Maura Soldati lives between Perugia and the exYugoslavian Republic where she works as a photographer. With art and fashion in her heart she shows us how she sees the thousand faces of Frida: a woman who is both strong and independent, with a style ranging from masculine to super feminine without however forgetting to wear a fresh flower in her hair. Powerful and striking photographs.


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FRIDA KAHLO

All images, photo and styling Maura Soldati; make up and manicure Sara Sorrenti.

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KEY PIECES Alexander McQueen: The Sphere Skull Clutch è la nuova nata di casa McQueen. Realizzata in plexiglass verde, rappresenta una delle tre clutch lanciate in occasione della P/E 2014. Sarah Burton, direttore creativo della casa, introduce, per la prima volta, nuove forme di clutch che si aggiungono così alle iconiche Skull Box e Knuckle Box.

Alexander McQueen: The Sphere Skull Clutch is the latest from the house of McQueen. Made in green plexi-glass, it represents one of the three clutch bag launched for S/S 2014. The house’s creative director, Sarah Burton, has introduced for the first time new forms of clutch to join the iconic Skull Box and Knuckle Box.


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Marc Lagrange, Corner Girl, Š 2013 Marc Lagrange, all rights reserved, from Diamonds & Pearls exhibition at Opiom Gallery, Cannes, from 22nd May until 25th June 2014.

chapter V

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DIAMONDS & PEARLS Nessuna inibizione né violenza, solo un No inhibitions or violence, just a world mondo fatto di sogni e fantasie destinate a consisting of dream and fantasy designed to escape any logic or link with reality fugare la logica e i vincoli della realtà

Marc Lagrange, Château Marmont Room Service, © 2013 Marc Lagrange, all rights reserved. 136


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KEY PIECES Cruciani: tra le nuove proposte in casa Cruciani, la Royal Baby si presenta come l’accessorio ideale per il giorno e la sera. In pelle di coccodrillo blu avio, è dotata di una mini tracolla con una raffinata catena bagno oro.

Cruciani: one of the new proposals from the house of Cruciani is Royal Baby; the ideal accessory for both day and evening. In crocodile in airforce blue with a mini gilt chain shoulder strap.


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a cura di Silvia Cutuli Orecchino di De Grisogono in oro bianco, 52 topazi blu 1.00 ct., 50 zaffiri orange 1.15 ct., 42 peridoti 1.00 ct., 36 smeraldi 0.60 ct., 76 ametiste 1.25 ct., 60 zaffiri rosa 2.00 ct., 38 zaffiri gialli 1.10 ct. Earring by De Grisogono in white gold, 52 blue topazes 1.00 ct., 50 orange sapphires 1.15 ct., 42 peridots 1.00 ct., 36 emeralds 0.60 ct., 76 amethysts 1.25 ct., 60 pink sapphires 2.00 ct., 38 yellow sapphires 1.10 ct.

chapter VII

JEWELRY Chiamateli pure colpi di colore di un gioiello che vuole e cerca l’allegria, sfoderando le sgargianti tonalità di smeraldi, ametiste, zaffiri e rubini, ispirate alle migliori tavolozze che solo la primavera sa di poter regalare. Nuance che fioriscono, come le emozioni. Le più magiche e autentiche affidate a gioielli dall’attrazione fatale.

Call them the colours of jewellery looking for happiness sparkling with emeralds, amethysts, sapphires and rubies, inspired by a palette of colours that only spring time could suggest. Colours that burst into life like blossom. The most magical emotions in jewellery of fatal attraction. 145


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JEWELRY

CHOPARD

Trilogia di cuori / A trilogy of hearts Tre cuori per tre diamanti nella collezione Happy Diamonds, poetica reinterpretazione della forza dei sentimenti, nonché romantica promessa d’amore per ieri, oggi e domani. Simbolo di Chopard, il cuore è esibito in una trilogia d’oro giallo, bianco e rosa, arricchito da un diamante mobile che segue i movimenti del gioiello. Fino a sfoderare un bouquet di smeraldi e zaffiri nelle creazioni di alta gioielleria della maison, dall’impareggiabile splendore. 146

Three hearts for three diamonds in the Happy Diamonds collection, a poetic interpretation of the power of sentiment as well as the romantic promise to be loved yesterday, today and tomorrow. Chopard’s symbol, the heart, appears here in a trilogy of yellow, white and pink gold each with its own free moving diamond. And in the house’s high jewellery collection a bouquet of emeralds and sapphires of incomparable splendour.


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JEWELRY

In senso orario, anello con zaffiro taglio a cuore montato su oro bianco che sembra fuoriuscire da un intreccio di diamanti, Chopard Haute Joaillerie; anello con smeraldo taglio a cuore montato su oro bianco e segnato da un intreccio di diamanti, Chopard Haute Joaillerie; bracciale manchette in pizzo di oro bianco, composto di cuori finemente cesellati e con brillanti incastonati, mette in luce gli straordinari diamanti taglio cuore, Chopard Haute Joaillerie; pendente tre cuori della collezione Happy Diamonds in oro giallo, rosa e bianco 18 ct. formato da tre diamanti mobili; orecchini tre cuori della collezione Happy Diamonds in oro giallo, rosa e bianco 18 ct. formato da tre diamanti mobili; anello tre cuori della collezione Happy Diamonds in oro giallo, rosa e bianco 18 ct. formato da tre diamanti mobili. Clockwise, ring with heart shape sapphire set in white gold and diamond, Chopard Haute Joaillerie; ring with heart shaped emerald set in white gold and diamonds, Chopard Haute Joaillerie; rigid bracelet with finely engraved hearts in white gold and set with splendid heart shaped diamonds, Chopard Haute Joaillerie; pendant with three hearts from the Happy Diamonds collection in 18 ct. yellow, pink and white gold with three mobile diamonds; earrings with three hearts from the Happy Diamonds collection in 18 ct. yellow, pink and white gold with three mobile diamonds; ring with three hearts from the Happy Diamonds collection in 18 ct. yellow, pink and white gold with three mobile diamonds. 147


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JEWELRY In senso orario, anelli Fabergé Multi-coloured Treillage; pendente uovo a spirale di diamanti, arricchito da ametista, tsavorite o spinelli, Fabergé edizione limitata Spiral Tassel Pendant; anello in oro rosa lucido 18 ct. arricchito da zaffiri blu e rosa, rubini, ametiste, opali arancio-rosso, tsavorite e diamanti bianchi, Fabergé Multicoloured Treillage; orecchini in oro rosa lucido 18 ct. con zaffiri incastonati blu e rosa, rubini, ametiste, opali e tsavorite, Fabergé Multi-coloured Treillage. Clockwise, Fabergé Multi-coloured Treillage rings; a spiral ovoid pendant in diamonds, amethysts and tsavorites or spinellos, Fabergé limited edition Spiral Tassel Pendant; ring in 18 ct. polished pink gold with blue and pink sapphires, rubies, amethysts, red/orange opals, tsavorites and white diamonds, Fabergé Multi-coloured Treillage; earrings in polished 18 ct. pink gold set with blue and pink sapphires, rubies, amethysts, opals and tsavorites, Fabergé Multi-coloured Treillage.

FABERGÉ Extravagant Eggs Rendono omaggio alle stravaganti quanto sontuose uova imperiali, realizzate in oro e materiali pregiati da Peter Carl Fabergé, gioielliere di corte degli ultimi zar russi, i nuovi preziosi della maison. Ispirata all’uovo rete di diamanti del 1892 la collezione Multi-coloured Treillage; in edizione limitata la Spiral Tassel Pendant, moderna reinterpretazione della forma a uovo in una spirale di diamanti - disponibile dal 1° aprile 2014 su suolo inglese, in virtù di una collaborazione creativa tra il department store londinese Harrods e la raffinata casa di gioielleria. 148

The new jewels by Fabergé pay tribute to those extravagant, sumptuous imperial eggs in gold and other precious materials made by Peter Carl Fabergé, court jeweller to the last of the Russian tsars. The Multi-coloured Treillage collection was inspired by the diamond trellis egg of 1892 and the Spiral Tassel Pendant in a limited edition is a modern interpretation of an egg in a spiral of diamonds. Available in England from the 1st April 2014 thanks to a c r e a t i ve c o l l a b o r a t i o n b e t we e n H a r r o d s, t h e L o n d o n department store, and this fine jeweller.


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JEWELRY

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JEWELRY

TIFFANY & CO. Atlas Sono le linee semplici e ricche di fascino dei numeri romani l’inconfondibile segno e firma della nuova collezione Atlas, espressione del design più raffinato che si fa simbolo di forza e libertà. L’oro giallo, bianco e rosa si accende di luce su bracciali orecchini e collier contornati da diamanti, liberamente ispirati allo storico orologio Atlas, che fa bella mostra di sé all’entrata della boutique Tiffany sulla Fifth Avenue di New York. 150

The unmistakable signature of the new Atlas collection is the simple fascination of roman numerals, expressed in the most ref ined design turning them into symbols of strength and freedom. Shining yellow, white and pink g o l d f o r b r a c e l e t s, e a r r i n g s a n d n e c k l a c e s s e t w i t h diamonds and freely inspired by the classic Atlas watch which is on proud display at the entrance to Tiffany’s on Fifth Avenue in New York.


MAG09_KEY PIECES_Layout 1 03/04/14 11:14 Pagina 7

KEY PIECES Salvatore Ferragamo: la straordinaria invenzione realizzata da Salvatore Ferragamo nel 1937, la zeppa in sughero, torna pi첫 che mai di moda, introducendo per la P/E 2014 un inserto in plexiglass, molto femminile, come il pitone che ne riveste la scarpa.

Salvatore Ferragamo: the extraordinary invention by Salvatore Ferragamo in 1937 of the cork wedge is more than ever back in fashion, introducing for S/S 2014 an insert in plexi-glass, very feminine like its python upper.


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W

O

M

A

N

a cura di Paolo De Vecchi

Rolex Oyster Perpetual Day-Date Sertie.

chapter VII

WATCHES 157


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WATCHES

ROLEX Lunetta finemente zigrinata e doppia indicazione A finely fluted bezel and two time zones displaying day and date della data, con il numero e il nome del giorno I 36 millimetri del diametro della cassa parlano subito di orologeria al femminile. Queste sono le dimensioni dei nuovi Oyster Perpetual Day-Date, nella versione in oro giallo (a destra) o rosa (sopra), oppure rosa con decoro di diamanti (in apertura). Le altre caratteristiche, quelle piÚ tecniche, sono le medesime che contraddistinguono la qualità dell’intera produzione Rolex: movimento automatico, cassa impermeabile, lente magnificatrice sul datario e certificato ufficiale di cronometria. 158

The 36mm diameter of the case says this is a watch for ladies. This is the size of the new Oyster Perpetual Day-Date in yellow gold (on right), in pink gold (above) or in pink gold with diamonds (in the opening page). Its other more technical features are the same and the same high standard as for all Rolex watches; automatic movement, water resistant case, magnifying lens over the date and an official chronometer certificate.


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WATCHES

CARTIER Cassa arrotondata sui lati e quadrante A case with rounded sides and a face with connotato dalle cifre romane e dalla roman numerals and “chemin de fer” metal parts minuteria “chemin de fer” Creato dalla maison francese nel 1912, il Tortue è uno dei primi orologi firmati Cartier, ma anche uno dei primi esempi di modello da polso. Inconfondibile con la sua elegante cassa a forma di guscio di tartaruga, al cui interno si allarga il quadrante con la sua classica numerazione romana, da allora è stato replicato in innumerevoli versioni e anche ripreso tra le novità dell’anno della maison. Sia nella versione piccola in oro rosa (sopra) sia in quella media in oro bianco e sempre con diamanti (a destra). 160

Created in 1912, the Tortue is one of Cartier’s first watches and also one of the first examples of watches for the wrist. With its unmistakable and elegant tortoise shaped case framing a face with classic Roman numerals, it has since then appeared in many other versions, appearing now as one of the house’s new watches this year. Either in the small version in pink gold (above) or in a medium version in white gold, and still with diamonds (on right).


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